Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
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1 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale IINNQUAADRRAAMEENNTTO CLLI IMAATTI ICO La provincia di Bergamo ha una superficie di km 2 e comprende 250 comuni. Si estende nella parte centrale delle Prealpi lombarde ed in piccola parte nella pianura padana. Il territorio si ripartisce morfologicamente in montagna (63,5%), collina (12,1%) e pianura (24,4%). Uno dei migliori indicatori climatici è rappresentato dai ghiacciai che risentono delle modificazioni di temperatura e precipitazioni aumentando o diminuendo le loro dimensioni. Dopo l'ultima glaciazione würmiana, intorno a anni dal presente, gran parte della provincia di Bergamo era coperta dal ghiaccio dei ghiacciai dell'adda (Abduano) e dell'oglio (Camuno). Questi ghiacciai hanno deposto articolati depositi morenici ubicati immediatamente a nord di Milano e di Brescia. In concomitanza con questa fase glaciale il clima era caratterizzato da temperature medie più basse rispetto a quelle attuali, da precipitazioni più elevate ed alvei fluviali più estesi. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla deglaciazione che ha raggiunto valori anche più elevati di quella attuale. Questo intervallo non è stato costante ma è stato caratterizzato da alcune pulsazioni positive. Il miglioramento climatico successivo portò durante l'optimum climatico ad un'estensione minore dell'attuale. Una ripresa dell'attività glaciale si manifestò intorno a 3000 anni dal presente ma i ghiacciai rimasero comunque confinati alla testata delle valli alpine. La fase successiva di riscaldamento culminò all'inizio del Medio Evo (periodo Caldo Medioevale) e fu seguita dalla Piccola Età Glaciale iniziata nel XIII secolo e culminata nei primi decenni o alla metà del XIX secolo a seconda delle località. In questa fase i ghiacciai alpini raggiunsero la loro massima estensione dell'epoca storica. A partire dalla metà del secolo scorso i ghiacciai si sono sempre ritirati salvo alcune deboli pulsazioni positive intorno al 1890, 1920 e Anche l'ultima debole pulsazione si è ormai esaurita probabilmente in relazione ad un generalizzato miglioramento climatico. Per quanto si riferisce alle variazioni del clima negli ultimi 120 anni, sulla base dei dati pubblicati e di dati inediti, relativi alla stazione meteorologica di Bergamo, si può osservare quanto segue. Per la temperatura, i valori medi mensili dei mesi di gennaio, di luglio e dell'anno furono rispettivamente: 2,1 C, 23,1 C, 12,4 C nel periodo , 1880, 1891; 2,5 C, 23,1 C, 12,7 C nel periodo ; 3,0 C, 23,4 C, 13,0 C nel periodo ; 3,6 C, 24,5 C, 13,9 C nel periodo Da quanto sopra se ne deduce, negli ultimi 120 anni, un continuo aumento delle tre temperature medie, probabilmente causato dall'isola di calore conseguente all'estensione progressiva dell'area edificata e dal riscaldamento invernale degli edifici. Per le precipitazioni, i valori degli importi medi annui furono rispettivamente: mm nel periodo , mm nel periodo , mm nel periodo , mm nel periodo Da quanto sopra si osserva che l'importo medio annuo delle precipitazioni non è mutato negli ultimi 120 anni, anche se appare una probabile tendenza alla diminuzione nell'ultimo settantennio. Per il numero di giorni di precipitazione i valori medi annui furono rispettivamente di 97 d nel periodo , di 127 d nel periodo , di 101 d nel periodo e di 120 d nel periodo Quindi negli ultimi 120 anni il numero medio annuo di giorni A cura di Severino Belloni e Manuela Pelfini (in Storia economica e sociale di Bergamo I caratteri originali della bergamasca 1994)
2 78 Geologia - Idrogeologia di precipitazione non è mutato, anche se appare una probabile tendenza all'aumento nell'ultimo settantennio. Il numero medio annuo di giorni di precipitazione ha presentato i valori più elevati in corrispondenza degli importi medi annui delle precipitazioni minori e viceversa. L'intensità media diurna delle precipitazioni (durante i giorni di precipitazione) è risultata perciò di 12,8 mm/d nel periodo , di 9,3 mm/d nel periodo , di 12,3 mm/d nel periodo e di 9,7 mm/d nel periodo Pertanto nell'ultimo settantennio si è avuta una tendenza alla diminuzione dell'importo annuo delle precipitazioni, una tendenza all'aumento del numero di giorni di precipitazione ed una tendenza alla diminuzione dell'intensità media diurna delle stesse. Il presente capitolo si propone lo scopo di esaminare i seguenti parametri climatologici: l'insolazione, la temperatura, le precipitazioni, il manto nevoso e il vento. 6.1 L'INSOLAZIONE L'insolazione è stata studiata, relativamente al periodo alla stazione dell'istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Bergamo. Elaborando i dati sui valori massimi, medi e minimi mensili del regime annuo dell'insolazione, espressa in ore, nel periodo esaminato, è stato costruito il diagramma seguente. Figura 4 - Insolazione a Bergamo Dall'esame della figura si osserva come l'insolazione media presenti il valore massimo in luglio e il valore minimo in novembre. Su base stagionale si hanno in media in inverno (successione dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio) 267 ore, in primavera 509 ore, in estate 681 ore e in autunno 396 ore. Poiché l'insolazione è condizionata dalla nebulosità, sempre relativamente alla stazione di Bergamo ed allo stesso periodo di tempo, sono stati considerati i numeri massimi, medi e minimi mensili di giorni con cielo sereno, coperto al 50% e coperto al 100%. Con tali dati del numero medio di giorni di cielo sereno, coperto al 50% e coperto al 100%, espressi in percentuale della durata di ogni singolo mese dell'anno, è stato costruito il seguente diagramma.
3 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 79 Figura 5 - Nebulosità a Bergamo Dall'esame di questo si osserva come, in percentuale della durata di ogni singolo mese dell'anno, il massimo numero di giorni sereni si verifichi in luglio ed il minimo in novembre, mentre il massimo numero di giorni con cielo parzialmente coperto si ha in luglio ed il minimo in febbraio ed il massimo numero di giorni con cielo coperto si ha in febbraio ed il minimo in luglio. 6.2 LA TEMPERATURA Durante il periodo hanno funzionato nella provincia di Bergamo ventidue stazioni termometriche, che hanno fornito le temperature massima e minima diurna di ogni giorno del periodo esaminato. Sono state tabellate le temperature massima assoluta, media delle massime, media, media delle minime, minima assoluta di ogni mese dell'anno e dell'anno di tre stazioni, scelte come più significative ed ubicate ad altitudini comprese fra 153 m e m. Con tali dati sono stati costruiti i diagrammi di cui sopra, che mostrano il regime annuo dei parametri in oggetto, mentre la retta parallela all'asse delle ascisse indica la temperatura media annua. Dai diagrammi si osserva che il regime annuo della temperatura media mensile mostra in tutte le stazioni il massimo in luglio e il minimo in gennaio. Si osserva inoltre come le temperature medie di ogni singolo mese dell'anno siano superiori alla temperatura media annua nei mesi da aprile a ottobre nella stazione di Martinengo e nei mesi da maggio a ottobre nelle altre stazioni, mentre negli altri mesi dell'anno sono inferiori alla temperatura media annua.
4 80 Geologia - Idrogeologia Figura 6 - Temperature nelle stazioni di Martinengo, Bergamo e Carona Per ognuna delle tre stazioni sopra esaminate, sono stati inoltre valutati i valori dell'escursione termica media diurna durante ogni mese dell'anno, espressa in gradi centigradi. Con i dati mensili dell'escursione termica media diurna e della temperatura media diurna sono stati costruiti i climatogrammi seguenti.
5 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 81 Figura 7 - Dimatogrammi delle stazioni di Martinengo, Bergamo e Carona Dall'analisi di questi diagrammi si osserva come la temperatura media mensile minima si presenti in gennaio e la massima in luglio e come l'escursione termica aumenti dal mese di gennaio al mese di luglio in tutte le stazioni. Infine con i dati della temperatura media annua, della temperatura del mese di luglio e della temperatura media del mese di gennaio sono state costruite rispettivamente la carta delle isoterme annue, la carta delle isoterme del mese di luglio (isotere) e la carta delle isoterme del mese di gennaio (isochimene). Dall'esame di queste carte si può concludere che il clima delle stazioni della provincia di Bergamo è di tipo temperato subcontinentale per le stazioni situate in pianura, mentre è di tipo freddo per quelle situate in montagna. Le caratteristiche del clima temperato sub-continentale sono le seguenti: temperatura media annua fra 10 C e 14,4 C, temperatura media del mese più freddo dell'anno fra 1,0 C e 3,9 C, da uno a tre mesi con temperatura media di 20 C, escursione media annua superiore a 19 C; le caratteristiche del clima freddo sono le seguenti: temperatura media annua non superiore a 2,9 C, temperatura media del mese più freddo dell'anno inferiore a
6 82 Geologia - Idrogeologia -6,0 C, temperatura media del mese più caldo non superiore a 9,9 C, escursione media annua fra 15,0 C e 18,0 C. Figura 8 - Carta delle isoterme annue
7 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 83 Figura 9 - Carta delle isoterme del mese di luglio (isotere)
8 84 Geologia - Idrogeologia Figura 10 (isochimene) Carta delle isoterme del mese di gennaio
9 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale LE PRECIPITAZIONI I regimi annui degli importi medi mensili decennali e del numero medio mensile decennale di giorni di precipitazione a Bergamo sono stati studiati alla stazione meteorologica dell Istituto sperimentale per la cerealicoltura, relativamente al periodo Inoltre, durante il periodo hanno funzionato nella provincia di Bergamo quarantasei stazioni pluviometriche che hanno fornito gli importi giornalieri delle precipitazioni solide e liquide, espresse in millimetri. Figura 11 - Precipitazioni nelle stazioni di Martinengo, Bergamo e Carona Elaborando questi dati, sono stati costruiti i diagrammi precedenti che mostrano il regime annuo dei parametri studiati, mentre la retta parallela all'asse delle ascisse indica la precipitazione media mensile, cioè l'importo di precipitazioni che si avrebbe in ogni mese dell'anno se tutti i mesi presentassero la stessa piovosità. Dall'esame dei diagrammi si osserva come il regime annuo delle precipitazioni medie mensili presenti il massimo principale nei mesi di maggio o di agosto e il minimo principale nel mese di febbraio. Si osserva inoltre come le precipitazioni medie di ogni singolo mese siano superiori alla media mensile nei mesi da aprile a novembre nelle stazioni
10 86 Geologia - Idrogeologia di Martinengo, Bergamo e Carona mentre negli altri mesi dell'anno sono inferiori alla media mensile. 6.4 IL MANTO NEVOSO Durante il periodo hanno funzionato nella provincia di Bergamo trentatré stazioni nivometriche che hanno fornito dati sulla permanenza del manto nevoso e sul numero di giorni di precipitazione nevosa, mentre, relativamente al decennio , sono disponibili i dati dell'altezza mensile del manto nevoso di sedici stazioni della provincia di Bergamo. Elaborando i dati (relativamente al periodo da settembre ad agosto, dei numeri massimo, medio e minimo di giorni di permanenza del manto nevoso di due stazioni scelte come più significative fra quelle della provincia di Bergamo), sono stati costruiti i seguenti diagrammi. Figura 12 - Permanenza manto nevoso a Carona e Laghi Gemelli Dall'esame di questi si osserva come i valori massimi della permanenza media mensile del manto nevoso sul suolo si verifichino nel mese di gennaio nella stazione di Lizzola Alta, nel mese di gennaio nella stazione di Carona e nel mese di dicembre nella stazione dei laghi Gemelli. Per studiare le relazioni che intercorrono fra la permanenza del manto nevoso, espressa in percentuale mensile ed il numero medio di giorni in ciascun mese dell'anno di precipitazione nevosa, sono costruiti i diagrammi a seguire, nei quali si osserva che la massima permanenza media mensile si è verificata nei mesi compresi tra dicembre e febbraio. Per quanto si riferisce al numero medio mensile di giorni di precipitazione nevosa si osserva che questo ha un andamento simile al
11 Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 87 regime della permanenza del manto nevoso con il valore massimo nei mesi di gennaio o di dicembre. Figura 13 Giorni di precipitazione nevosa a Carona e Laghi Gemelli 6.5 IL VENTO Il vento è stato studiato per quanto riguarda la sua direzione nelle stazioni di Monte Grigna, per il periodo , di Ponte S. Pietro per il quinquennio , di Orio al Serio per il quinquennio e di Bergamo per il periodo Alcuni dati sulle velocità massime del vento sono stati riportati per la stazione di Orio al Serio nel periodo La frequenza della direzione e la velocità del vento sono state studiate per la stazione di Bergamo, relativamente al ventennio I dati evidenziano come nelle due stazioni le direzioni preferenziali di provenienza siano a Ponte S. Pietro la direzione N-NE S-SO ed a Orio al Serio la direzione N-S. Per il periodo , nella stazione di Orio al Serio i dati delle ore 7.00 sono stati tenuti distinti da quelli delle ore 19.00, fornendo così la possibilità di mettere in evidenza la radicale differenza di regime fra mattino e pomeriggio, legata alla diversa condizione termica dei due momenti di misura. In merito alla velocità del vento si osserva come nella provincia di Bergamo predominano i venti di origine termica, cioè le brezze. Talora la regione è interessata da venti moderati a componente E, quando si scatena la bora nell'alto Adriatico, mentre venti con velocità elevate non sono frequenti. Le raffiche massime registrate ad Orio al Serio nel
12 88 Geologia - Idrogeologia periodo sono comprese fra 48 km/h da N e 91 km/h da SO. Lo studio della frequenza di velocità in giorni dell'anno ha mostrato come in questa stazione il vento di 15 km/h si verifica in media 95 giorni all'anno e quello di 30 km/h 20 giorni all'anno. Per quanto si riferisce alla stazione di Bergamo, relativamente al periodo , il vento ha superato 11 volte la velocità di 80 km/h con la maggior frequenza durante i mesi di agosto e di settembre, raggiungendo i 120 km/h il 3 marzo 1967 con tempo asciutto, i 115 km/h il 2 agosto 1968 con pioggia e i 110 km/h l'8 agosto 1980 con pioggia e grandine.
Elaborazione ERSAL CREMA ( )
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