PRECAUZIONI STANDARD ED AGGIUNTIVE
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- Giorgia Valsecchi
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1 Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Materno-Infantile Burlo Garofolo Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino PRECAUZIONI STANDARD ED AGGIUNTIVE
2 Modalità di trasmissione delle infezioni correlate all assistenza Le modalità di trasmissione delle infezioni sono: per contatto, diretto e indiretto (Herpes Simplex Virus, Staphylococcus Aureus) via droplets (Influenza Virus, Bordetella Pertussis) via aerea (M. tuberculosis) altro (da veicolo comune, da vettore) Altri agenti infettivi, come i virus a trasmissione ematica, quali HBV, HCV e HIV, vengono trasmessi raramente in ambiente sanitario, per via percutanea o per esposizione delle mucose Non tutti gli agenti infettivi sono trasmessi da persona a persona (es. zoonosi)
3 Modalità di trasmissione Serbatoio/ sorgente Dinamica della transmissione Microrganismi (esempi) Da veicolo comune Cibo, acqua, presidi terapeutici Un substrato inanimato contaminato agisce da veicolo per la trasmissione del microrganismo a più pazienti; Salmonellaspp, HIV, HBV, Gram negativi es. acquacontaminata, preparazioni iniettabili
4 Modalità di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all assistenza per gli operatori sanitari vaccinazione utilizzo diffuso delle precauzioni
5 Le precauzioni precauzioni standard precauzioni basate sulla via di trasmissione: da contatto via droplets via aerea
6 Le precauzioni standard Misure precauzionali da mettere in atto durante l assistenza a qualsiasi soggetto in tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie, a prescindere dalla presenza sospetta o confermata di un agente infettivo Si basano sul principio che tutto, il sangue, i fluidi corporei, le secrezioni, le escrezioni (eccetto il sudore) possono contenere agenti infettivi patogeni trasmissibili
7 Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione/1 Misure di controllo supplementari da applicare ai soggetti con infezione sospetta o certa da specifici agenti infettivi per prevenire in modo efficace la loro trasmissione
8 Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione/2 precauzioni da contatto precauzioni del contagio via droplets ( 5 micron) precauzioni del contagio per via aerea (< 5 micron) Per alcune malattie può essere necessario utilizzare più di un tipo di tali precauzioni. Usate singolarmente o in combinazione, sono sempre e comunque utilizzate OLTRE ALLE precauzioni standard
9 Precauzioni standard: quali CORRETTA igiene delle mani utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale guanti maschera, occhiali protettivi, schermo facciale/visiera camice/sovracamice copricapo igiene respiratoria/etichetta per la tosse gestione di attrezzature e dispositivi per l assistenza adeguata pulizia e disinfezione ambientale gestione della biancheria sicurezza della terapia iniettiva manipolazione pungenti/taglienti ricovero/collocazione del paziente
10 Dispositivi di protezione individuale in ambito sanitario Dispositivi individuali utilizzati da soli o in combinazione per proteggere cute, mucose, vie respiratorie ed indumenti dal contatto con agenti infettivi. L'igiene delle mani è sempre l'ultimo passo dopo la rimozione e lo smaltimento di tali dispositivi
11 Igiene respiratoria/etichetta per la tosse coprire naso e bocca con fazzoletti monouso quando si tossisce o starnutisce. Gettare i fazzoletti usati nei rifiuti ed effettuare l igiene delle mani educare pz e visitatori fornire maschera a pz e visitatori che presentano sintomi o segni respiratori
12 Gestione di attrezzature e dispositivi per l assistenza attrezzature non critiche (sfigmomanometro, termometro, strumenti di monitoraggio, etc.) pulite e disinfettate tra un paziente e l altro indossare i DPI per manipolare strumenti contaminati da sangue o altri liquidi biologici smaltire attrezzature/dispositivi monouso contaminati immediatamente dopo l utilizzo
13 Adeguata pulizia e disinfezione ambientale PULIRE e DISINFETTARE frequentemente le superfici contaminate, sia quelle immediatamente circostanti al pz che quelle maggiormente toccate dalle mani degli operatori
14 Gestione della biancheria evitare di portarla a contatto con la divisa e con altre superfici che si possono contaminare maneggiare la biancheria usata senza agitarla per evitare la contaminazione di aria, superfici e persone inserire immediatamente la biancheria sporca negli appositi sacchi/contenitori
15 Sicurezza per la terapia iniettiva/1 adottare tecniche asettiche NON usare la stessa siringa per somministrare farmaci a pz diversi anche quando si sostituisce l ago aghi, cannule e siringhe NON vanno usate su pz diversi, neppure per prelevare farmaci o soluzioni da preparazioni multidose usare fiale monodose per preparazioni parenterali
16 Sicurezza per la terapia iniettiva/2 NON somministrare a pz diversi soluzioni prelevate da fiale o flaconi monodose o unire i contenuti rimasti per usi successivi NON conservare le preparazioni multidose nelle aree in cui sono trattati i pz; conservarle secondo le indicazioni del produttore; eliminarle se la sterilità è compromessa o dubbia puntura lombare, mielografia, anestesia spinale o epidurale: indossare una maschera chirurgica per posizionare un catetere o infondere sostanze nel canale spinale o nello spazio subdurale
17 Ricovero/collocazione del paziente Se rischio di trasmissione di infezioni: stanza singola quando disponibile
18 La trasmissione per contatto È la modalità più comune di trasmissione ed è divisa in due sottogruppi: contatto diretto contatto indiretto
19 La trasmissione per contatto diretto Si verifica quando l agente patogeno viene trasferito da una persona infetta ad un'altra persona senza una persona o un oggetto contaminato intermedio
20 Modalità di trasmissione Serbatoio/ sorgente Dinamica della trasmissione Microrganismi (esempi) Contatto diretto Pazienti, operatori sanitari Contatto fisico diretto trala sorgenteed il paziente (person-to-person contact); es. dare la mano, lavareilpaziente, palpazione addominale, sanguee altri fluidi corporei dal paziente all operatore attraverso lesioni della cute Staphylococcus aureus, Gram negativi, virus respiratori, HBV, HIV
21 La trasmissione per contatto indiretto Consiste nel trasferimento di un agente infettivo dal soggetto infetto/colonizzato ad un altra persona tramite un oggetto o una persona contaminata Le MANI contaminate del personale sanitario costituiscono un importante veicolo di trasmissione
22 Modalità di trasmissione Serbatoio/ sorgente Dinamica della trasmissione Microrganismi (esempi) Contatto indiretto Presidi medici, endoscopi, oggetti vari (giocattoli nei reparti pediatrici) La trasmissionedel microrganismo dalla sorgente al paziente avviene passivamente attraverso un oggetto intermedio(veicolo); es. trasmissione attraversoi guantinon cambiati tra un paziente e l altro, fonendoscopio Salmonella, Pseudomonas, Acinetobacter, S. maltophilia, Virus Respiratorio Sinciziale
23 Le precauzioni da contatto indossare i guanti quando si viene a contatto con il pz o con le superfici e gli oggetti posti a stretto contatto con il pz indossare il camice/sovracamice monouso quando è probabile che gli abiti vengano a contatto diretto con il pz o con le superfici o gli oggetti potenzialmente contaminati nelle strette vicinanze del pz eseguire il LAVAGGIO ANTISETTICO delle mani prima e dopo il contatto con il pz attrezzature non critiche (ad es. sfigmomanometro) monouso o dedicate per singolo pz. Se non è possibile: pulizia e disinfezione
24 Inoltre nelle strutture assistenziali stanza singola se disponibile; in alternativa collocare nella stessa stanza pz infetti/colonizzati dagli stessi agenti patogeni pulizia e disinfezione almeno una volta al giorno sospendere le precauzioni da contatto alla scomparsa dei segni e sintomi di infezione o in accordo con raccomandazioni patogeno-specifiche
25 La trasmissione via droplets La trasmissione via droplets è una forma di trasmissione aerea DROPLETS: goccioline respiratorie generate quando una persona infetta parla, tossisce, starnutisce capaci di trasmettere l agente patogeno generalmente a breve distanza, per cui è necessaria la protezione del viso NO trasmissione attraverso l'aria su lunghe distanze. Storicamente, l'area di rischio è stata definita pari ad una distanza inferiore a 3 piedi intorno al paziente (circa UN METRO)
26 Modalità di trasmissione Serbatoio/ sorgente Dinamica della trasmissione Microrganismi (esempi) Droplet Pazienti, operatori sanitari Trasmissione attraverso goccioline di grandidimensioni(> 5 µm) chetrasportanoi germi attraverso l aria quandosorgentee pazientesonovicini; es. trasmissione attraversostarnuti, tosse, parlando, durante aspirazione Influenza, Rosolia, Staphylococcus aureus, Neisseria meningitidis, Bordetella pertussis
27 Le precauzioni da contagio via droplets Scopo: prevenire la trasmissione di agenti patogeni diffusi attraverso uno stretto contatto con le mucose delle vie respiratorie o con le secrezioni respiratorie Agenti infettivi trasmessi via droplets: Bordetella Pertussis Virus dell Influenza Adenovirus Rhinovirus Neisseria Meningitidis, Haemophilus Influenzae, Streptococco di gruppo A (fino a 24 ore dopo l inizio di terapia antibiotica mirata)
28 Quando e quali Vanno utilizzate per pz con infezione sospetta o accertata da patogeni trasmessi tramite droplets indossare la mascherina quando ci si avvicina a meno di un metro dal pz se necessario trasportare o spostare il pz: fargli indossare la mascherina educare il pz all igiene respiratoria sospendere tali precauzioni alla scomparsa dei segni e sintomi di infezione o in accordo con le raccomandazioni patogeno-specifiche
29 Inoltre nelle strutture assistenziali stanza singola se disponibile, in alternativa collocare nella stessa stanza pz che presentano un infezione sostenuta dallo stesso microrganismo se presenti nella stessa stanza un pz che richiede precauzioni via droplets e uno che non ha la stessa infezione: distanza superiore a 1 metro tra i pz; separare con una tenda i letti
30 Precauzioni da contagio per via aerea La trasmissione avviene mediante la diffusione di nuclei di goccioline o piccole particelle di polvere di diametro respirabile contenenti agenti patogeni che rimangono sospese nell aria per cui infettive nel tempo e a distanza: non necessario il faccia a faccia per il contagio Necessario l'impiego di trattamento speciale dell aria e sistemi di ventilazione per contenere e poi rimuovere l'agente infettivo Agenti infettivi trasmessi per via aerea: Mycobacterium Tuberculosis Virus del Morbillo Virus della Varicella-Zoster
31 Modalità di trasmissione Serbatoio/ sorgente Dinamica della trasmissione Microrganismi (esempi) Aerea Pazienti, operatori sanitari Propagazione dei germi contenuti all interno dei nuclei dopo evaporazione dei droplets (< 5 µm) o nelle particelle di polvere, attraverso l aria, anche a lunga distanza; Mycobacteriu m tuberculosis, morbillo, varicella
32 Precauzioni da contagio per via aerea: strutture assistenziali/1 Utilizzare le precauzioni per via aerea per i pazienti con infezione sospetta o accertata da patogeni trasmessi per via aerea fornire al paziente mascherina chirurgica stanza per l isolamento respiratorio: almeno 6-12 ricambi d aria all ora eliminare l aria direttamente all esterno o lontano da ingressi di aria o, se non è possibile e se l aria è fatta ricircolare, filtrarla attraverso filtri HEPA monitorare quotidianamente la pressione della stanza con indicatori visivi, se non sono disponibili altri strumenti di rilevazione tenere chiusa la porta dopo la dimissione tenere chiuse le porte per il tempo sufficiente alla rimozione dei microrganismi a trasmissione aerea e alla disinfezione terminale
33 Precauzioni del contagio per via aerea: strutture assistenziali/2 utilizzare filtranti facciali FFP2 o FFP3 morbillo, varicella e zoster diffuso: personale immune se disponibile nei pazienti con lesioni cutanee da varicella o da M. Tubercolosis coprire le aree colpite in modo da prevenire la produzione di aerosol o il contatto con l agente infettivo presente nelle lesioni (durante la medicazione utilizzare dispositivi di barriera: filtrante facciale, camice/sovracamice monouso, guanti) vaccinare o somministrare immunoglobuline ai soggetti suscettibili immediatamente dopo un contatto non protetto con pz affetti da morbillo, varicella o zoster diffuso sospendere tali precauzioni in accordo con le raccomandazioni patogeno specifiche
34 Grazie per l attenzionel attenzione
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