UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI MILANO ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI - CONCOREZZO
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- Patrizia Vecchi
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1 DATI DESCRITTIVI DEI PARTNER Nome Legale UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI MILANO ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI - CONCOREZZO Acronimo (se presente) Indirizzo Referente del progetto (indicare anche la posizione ricoperta all interno dell ente) VIA RIPAMONTI MILANO VIA LAZZARETTO N CONCOREZZO Carla Farina Dirigente Scolastica dell'istituto Comprensivo G. Marconi di Concorezzo che fa parte del Gruppo Tecnico dello Snodo Handicap del Vimercatese e della Rete TREVI Numero telefonico 039/ Numero fax Sito internet Esperienze condotte in campo della disabilità e, in particolare dell autismo Nel tempo si è creata, grazie all intesa Trevi stipulata tra scuole del territorio e la presenza dello Snodo Handicap del vimercatese, la condizione favorevole per offrire un servizio più adeguato, capace di curare l aspetto formativo/informativo, quale premessa fondamentale per l integrazione. Sono avvenute e proseguono, infatti, forme di collaborazione e scambio delle esperienze in atto nelle varie scuole attraverso Gruppi di Ricerca Azione. Riguardo all'autismo è nato nel 2004 nell'istituto Comprensivo Guglielmo Marconi di Concorezzo un Gruppo di Ricerca Azione sul tema dell'autismo, guidato e coordinato da un Formatore, con l'intento di supportare i docenti curriculari e di sostegno dei vari team nel difficile momento dell'inserimento di un
2 bambino autistico alla Scuola Primaria e il contestuale arrivo nella Scuola dell'infanzia di altri 3 casi. La formazione iniziale, la pianificazione degli interventi, il confronto sui risultati delle azioni, lo scambio sulle criticità in un contesto di supervisione con un esperto ha reso possibile la crescita professionale ed umana dei Docenti che stanno affrontando con serenità le tappe del percorso d'integrazione dei loro alunni autistici. Il senso di inadeguatezza iniziale ha lasciato il posto alla consapevolezza di poter apprendere ed attivare strategie fatte di piccoli passi. Una grande energia è nata dal contatto con le famiglie che si sono sentite accolte insieme ai loro bambini; ad esse sono stati dedicati momenti di ascolto e sono pian piano diventate con le loro "storie di vita" una risorsa del progetto, soprattutto, nel rapporto con le famiglie di altri bambini autistici che avviene in appositi incontri serali finalizzati a creare un gruppo Territoriale di Auto Aiuto; è stato, infatti, attivato uno sportello gestito dalle mamme che ha sede negli uffici dei servizi alla Persona del Comune di Concorezzo. Il lavoro di Ricerca Azione ha coinvolto, attraverso i momenti di confronto previsti e sostenuti dallo Snodo Handicap fra le varie scuole, altri docenti che si trovavano ad affrontare casi d'inserimento di alunni autistici; è, quindi,stata data la possibilità di partecipare ai momenti di formazione, pianificazione, confronto e raccolta/scambio del materiale prodotto. L'esperienza professionale vissuta dai docenti dell'istituto Comprensivo di Concorezzo non è rimasta chiusa nei loro registri ma è diventata strumento di crescita per altri docenti; nella logica di rete l'istituto ha aperto la formazione ad altre scuole dello Snodo che vivevano l'esperienza di inserimenti di alunni autistici.
3 Partner fondamentale per la forte sensibilità è stato l'ente Locale che ha condiviso e sostenuto il Progetto fin dalla fase d'ideazione e ha messo al centro degli interventi del Piano di Diritto allo Studio la Disabilità. Il Lavoro di Ricerca Azione favorente l inclusione della persona Autistica da due anni viene esportato anche in realtà scolastiche non appartenenti alle scuole dello Snodo handicap del Vimercatese che si rivolgono all'istituto di Concorezzo per iniziare un percorso similare. Le proposte di formazione e quelle di gestione dei progetti di inserimento e/o ponte, finalizzati all integrazione, poiché considerati spendibili in altri contesti scolastici, vengono modificati, adattati nei tempi e nelle modalità per dare risposta alle esigenze proprie dei bambini/ragazzi a cui sono rivolti. I risultati sono incoraggianti e incontrano il favore delle famiglie; vengono superati positivamente da parte delle Amministrazioni coinvolte anche gli aspetti logistici e finanziari.
4 Titolo attività Autismo e scuola Macrodimensione 3 sperimentazione e modellizzazione delle esperienze di sviluppo di reti locali Criterio di riferimento 3.1 sviluppo di teorizzazioni e modellizzazioni Descrizione attività (fare riferimento alla situazione problematica rilevata e alla sua connessione con l attività proposta) Il Progetto nasce come risposta al bisogno crescente di inserire bambini affetti da Autismo nei vari ordini di scuola del nostro territorio, garantendo un percorso in cui si tenda con il contributo di tutti alla valorizzazione delle potenzialità presenti nel bambino/ragazzo che ci è affidato. Spesso,però, la scuola si trova sola e/o impreparata al compito. Da qui la necessità e l'urgenza di sostenere e mettere a sistema alcune buone pratiche di Ricerca Azione, sperimentate in questi anni nel nostro territorio,che sono in grado di rispondere alle esigenze espresse da parte del Personale della scuola di acquisire informazioni chiare, rispetto alle forme di manifestazione dell'autismo. Obiettivo: Scopo del progetto è aumentare e migliorare la capacità educativa e di intervento degli insegnanti nei confronti di bambini affetti da SA Sotto obiettivo: potenziare e diffondere il servizio di consulenza organizzata di supporto alle scuole dove è previsto l inserimento di bambini /ragazzi con disabilità autistica. Tale servizio ha lo scopo primario di pianificare con il Dirigente Scolastico, i Docenti, i Servizi alla persona del Comune interessato e non ultima la Famiglia le azioni e le risorse necessarie per assumere un atteggiamento positivo e propositivo nei confronti dell'autismo. Fase 1 : Realizzare una Giornata seminariale sul territorio per diffondere esperienze, cogliere criticità Realizzare una Mappatura sistematica dei casi di alunni iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado con il supporto dell'usp di Milano
5 Potenziare in tutti gli Snodi la creazione di gruppi di Ricerca Azione sul tema dell'integrazione di alunni autistici per superare la logica dell'emergenza Prevedere momenti di Supervisione e confronto Fase 2: Creare Dispense sulle esperienze realizzate dai gruppi di Ricerca Azione Potenziare i siti degli Snodi Handicap con aree dedicate ai progetti sull'autismo, Creare un centro di raccolta di Pubblicazioni utili per la consultazione di Docenti e famiglie, Realizzare una pubblicazione delle esperienze maturate al fine di diffondere le esperienze in ambito provinciale. Fase 3: Estendere il servizio di consulenza (Composto da Formatori e Docenti ) ad altre 3 scuole degli Snodi Handicap in cui sono presenti alunni con disabilità autistica ;il fine è quello di potenziare il modello proposto in ciascuno Snodo attraverso : Formazione iniziale del Team/Consiglio di classe individuato dal Dirigente Scolastico realizzazione di incontri periodici di consulenza e studio seguiti dal formatore e dal coordinatore di gruppo monitoraggio e rivisitazione dell'esperienza per una nuova progettazione Fase 4: Supportare la Famiglia attraverso la realizzazione di incontri rivolte ai genitori di bambini/ragazzi autistici delle scuole degli Snodi accompagnandole nella conoscenza di associazioni del territorio (es. Cascina San Vincenzo, Lanterna per la speranza, Associazione Spazio Autismo e Offerta sociale Azienda Speciale Consortile ) per una eventuale presa in carico. Fase 5: alla luce delle esperienze sopra proposte (consolidamento dell attività c/o l'istituto Comprensivo di Concorezzo e sperimentazione presso altri complessi scolastici degli Snodi ) definire un modello di intervento. Fase 6: Realizzare una conferenza a carattere provinciale in cui fare il punto su quanto e cosa si fa nel territorio riguardo all autismo per creare contaminazione di buone pratiche Indicatori (per l attività proposta esplicitare gli indicatori e le modalità di misurazione degli obiettivi proposti): Fase 1: numero enti coinvolti, numero insegnanti, operatori, genitori coinvolti nella programmazione attività formativa, n. partecipanti, rilevazione soddisfazione Dati numerici elaborati dall'ufficio Scolastico provinciale a cura di un Gruppo di lavoro interno Fase 2: numero di documenti prodotti, numero di aggiornamenti ai siti effettuati, n. pubblicazioni realizzate, analisi del materiale raccolto in funzione della creazione dell'archivio di Documentazione territoriale da parte di un Responsabile che verrà nominato dal gruppo di progetto Fase 3: n. di scuole aderenti all iniziativa, numero team formati, numero di incontri periodici. Fase 4: n. di famiglie e numero di incontri svolti, n. di invii all associazionismo, Fase 5:definizione formalizzazione modello (numero di operatori coinvolti nella stesura del documento, incontri necessari alla stesura del documento, numero incontri) Fase 6: programma pubblicizzazione modello attraverso la collaborazione con l'ufficio Scolastico Provinciale e l' Ocisme
6 Fonti di verifica (per l attività proposta esplicitare come saranno raccolte le informazioni; quando? e da chi?) Per monitorare gli esiti delle attività previste verrà attivato attraverso: Fase 1 e 2: report, enti coinvolti, programma della giornata, report soddisfazione ; report sulla mappatura realizzata Fase 3: report sulla documentazione prodotta Fase 4 report sulla attività di estensione in altre scuole del servizio di consulenza, diario di Bordo degli esiti delle attività di Ricerca Azione e dei Focus Group steso dal coordinatore del Gruppo di Progetto Fase 5: verbale incontri, registro presenze, report invii, analisi degli esiti dell'attività di consulenza attraverso : dati numerici- livello di soddisfazione dei Docenti, del Dirigente Scolastico e del vissuto delle famiglie misurato con questionari dal Gruppo di progetto Fase 6: documento formalizzazione del modello, documento relativo alla programmazione della pubblicizzazione
7 Piano di azione del primo anno Attività Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Partner Incontro del Gruppo di Progetto x Pianificare la Giornata Seminariale Realizzazione Giornata Seminariale a carattere provinciale con intervento di esperti e docenti degli snodi Monitoraggio esiti e analisi di quanto emerso Catalogazione e sistemazione dei Materiali esistenti da parte di un Gruppo di Docenti. Lavoro di Mappatura da parte dell'usp Potenziamento dei SITI degli Snodi x la Diffusione di esperienze documentate Documentazione con Diario di Bordo dei Materiali prodotti nei Gruppi di Ricerca Azione e nel Servizio di Consulenza Catalogazione e sistemazione dei Nuovi materiali prodotti nei momenti di Ricerca Azione e Consulenza USP MILANO SCUOLE POLO DEGLI SNODI Strutturazione del Servizio di consulenza : Chi fa e che cosa?come? Inizio attività del Servizio di Consulenza x Interventi nelle 3 scuole individuate e continuazione dell'esperienza nell'istituto di Concorezzo Allargamento dell'attività di Ricerca- Azione ai nuovi Docenti delle scuole coinvolte Realizzazione Momenti Serali di Incontro delle Famiglie con il Formatore delle attività delle attività Associazioni del Territorio come Offerta Sociale,Cascina S. Vincenzo, Lanterna per la speranza e Spazio Autismo Amministrazioni Comunali coinvolte
8 Attività Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese 10 Mese 11 Mese 12 Partner delle Attività delle Attività Monitoraggio dell'attività svolta Raccolta di tutto il Materiale prodotto sua selezione per la stesura di una pubblicazione Sistemazione del materiale secondo natura e possibile utilizzo (Docenti/Genitori/ Associazioni)x la creazione di un Archivio di Documentazione Territoriale Progettazione di una Conferenza Provinciale Come sopra Incontri delle famiglie con il Formatore e rappresentanti di Associazioni del Territorio delle Attività delle Attività Monitoraggio dell'attività svolta Analisi delle procedure messe in atto :Definizione dei punti di forza e debolezza della Sperimentazione Effettuata Definizione di un Modello d'intervento riproponibile USP di Milano SNODI OCISME
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