NORME DI SICUREZZA IN LABORATORIO

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1 Unità emittente SGQ Unità destinataria DIR SGQ SGA BSCS CQB CR LAB CRIO UdR X X X X X X X X X REDATTO Dott.ssa M. Alcuri 27/08/2012 REVISIONATO Dott.ssa M.Monastero 0611/2013 APPROVATO Dott. F. Buscemi 06/11/2013 EMESSO Dott. P. Accardo 06/11/2013 STATO DI AGGIORNAMENTO Rev. Pag. Tipo di modifica data visto Aggiornamento intestazione: da <<U.O.C.C. 01 Intestazione Medicina Trasfusionale P.O. Giovanni Paolo II Sciacca>> a <<RETE TRASFUSIONALE ASPAG >> 06/11/2013 Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 06/11/2013 Pagina 1/11

2 Sommario 1 Terminologia ed abbreviazioni Scopo e campo di applicazione Soggetti interessati e responsabilità Modalità operative Prevenzione del rischio biologico Prevenzione rischio chimico Prevenzione incendi e norme di comportamento i caso di emergenza Indicatori di processo Materiali e strumenti utilizzati Bibliografia e riferimenti normativi...10 Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 2/11

3 1 Terminologia ed abbreviazioni A: Allegato AC: Azioni Correttive AP: Azioni Preventive BSCS: Banca del Sangue Cordonale di Sciacca CAR: Settore di Caratterizzazione CC: Laboratorio di Coltura Cellulare CIF: Laboratorio di Citometria a Flusso CQB Centro Qualificazione Biologica CR: Centri di Raccolta CSE: Cellule Staminali Emopoietiche CTMO: Centro Trapianti Midollo Osseo DIR: Direzione UOC DM: Dirigente Medico F: Flussi IO: Istruzione Operativa HPC-CB Hematopoietic Progenitor Cells-Cord Blood IMM Laboratorio Immunoematologia TAL Centro di Microcitemia MAN: Laboratorio di Manipolazione MO: Modulo P: Procedura di Sistema PO: Procedura Operativa QM: Quality Management R: Registrazione Qualità RF: Responsabile di Funzione RSQ: Responsabile del Sistema di gestione della Qualità SGA: Settore Gestionale Amministrativo SGQ: Sistema Gestione Qualità UdR Unità di Raccolta UOMTS Unità Operativa di Medicina Trasfusionale Sciacca UOCC Unità Operativa Complessa di Coordinamento Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 3/11

4 2 Scopo e campo di applicazione Lo scopo di questa procedura è quello di quello di fornire indicazioni semplici e di facile consultazione circa i rischi connessi all utilizzo di apparecchiature, reagenti o materiale biologico a seguito di esposizione professionale e di fornire le norme di primo intervento sui più frequenti incidenti che possono verificarsi in laboratorio. Sono disponibili inoltre le schede tecniche delle sostanze utilizzate nel laboratorio inerenti alla conservazione, stoccaggio, maneggiamento, tossicità, misure di primo soccorso e decontaminazione (documentazione di origine esterna). 3 Soggetti interessati e responsabilità Tutto il personale dell UOCC di Medicina Trasfusionale deve essere informato sulle principali norme di sicurezza in laboratorio; è dovere di tutto il personale tenere un comportamento che minimizzi il rischio di incidenti. Inoltre, tutto il personale deve conoscere i rischi derivanti da ogni singolo reagente presente. 4 Modalità operative In laboratorio è necessario seguire alcune norme comportamentali di base: Le aree di lavoro devono essere mantenute in ordine e il più possibile libere per permettere un accurata sanificazione. Le superfici dei banconi devono essere ricoperte con carta assorbente prima della sessione di lavoro. Il piano di lavoro deve essere decontaminato con idoneo disinfettante alla fine di ogni periodo di lavoro, e in ogni caso tutti i giorni. Le apparecchiature devono essere accuratamente decontaminate prima di qualsiasi intervento di manutenzione o riparazione. E proibito mangiare, fumare e bere nell area di lavoro. Indossare il camice, guanti ed qualsiasi altro dispositivo di protezione individuale necessario per l operazione che si sta per svolgere. I guanti vanno sfilati alla fine di ogni manipolazione e buttati negli appositi contenitori dei rifiuti speciali. Lavarsi sempre le mani prima e dopo l attività lavorativa, di routine dopo la manipolazione di materiali biologici anche se sono stati indossati i guanti. Lavarsi le mani altresì se si verifica contatto accidentale con materiale potenzialmente infetto, in tal caso far precedere Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 4/11

5 una disinfezione con ipoclorito di sodio al 10%. Fare attenzione a non toccarsi la bocca con mani o guanti sporchi. Non toccare nessun oggetto (telefono, maniglie, tastiera o mouse del computer) con i guanti. In caso di fuoriuscita di liquidi organici, pulire e disinfettare le superfici. I contenitori per lo smaltimento dei rifiuti non devono costituire intralcio. Accertarsi dell integrità dell involucro in plastica. Non inalare sostanze tossiche. In caso di incidente con sostanze biologiche (tagli, punture, contatto con mucose ecc.) avvertire la Direzione Sanitaria. ( ) In caso di incidente con sostanze tossiche lavarsi con acqua corrente e in caso di persistenza del problema, recarsi al pronto soccorso. È vietato l utilizzo del frigorifero per contenere alimenti, cosmetici o qualsiasi altro oggetto di proprietà del personale. È vietato l ingresso al laboratorio dei visitatori che devono essere trattenuti in sala d attesa. 4.1 Prevenzione del rischio biologico Il rischio biologico è rappresentato dalla caduta accidentale di provette, flaconi con conseguente fuoriuscita di sostanze biologiche (sangue) sul pavimento o sui piani di lavoro, punture, tagli accidentali o contatto diretto (cute e occhi) con materiale infetto o potenzialmente infetto, rottura di provette in frigorifero e in centrifuga. Tutti i campioni biologici (sangue e altri fluidi corporei) vanno considerati potenzialmente infetti per microorganismi patogeni emotrasmissibili. Per ridurre il rischio di trasmissione degli agenti patogeni è fondamentale applicare sempre le misure di controllo delle infezioni, cioè misure di barriera idonee a prevenire l esposizione di cute e mucose, quali: Lavaggio delle mani È la misura più importante ed efficace per prevenire la trasmissione delle infezioni e riduce la carica batterica normalmente presente sulla cute. E' fondamentale lavare le mani: dopo ogni contatto con sangue, fluidi corporei, secrezioni, escrezioni e strumenti o materiali contaminati da essi; Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 5/11

6 dopo contaminazione visibile con sangue o con liquido di laboratorio; dopo aver terminato il lavoro e prima di lasciare il laboratorio; dopo aver tolto il guanti; E' necessario prevenire e curare screpolature, abrasioni e piccole ferite della cute facendo regolarmente uso di creme emollienti e idratanti alla fine dell'attività lavorativa. E' controindicato indossare anelli, bracciali, orologi e altri monili perchè questi oggetti sono ottimi ricettacoli di germi e impediscono la completa detersione o antisepsi delle mani. Uso dei guanti Il guanto è una barriera fisica tra la cute delle mani e l'ambiente esterno e se usato correttamente, è un mezzo di protezione individuale indispensabile per prevenire i rischi occupazionali tra gli operatori sanitari. I guanti (in lattice, vinile o nitrile) non servono a proteggere dal pericolo di puntura accidentale o da ferite di strumenti taglienti. Norme generali di utilizzo: usare sempre i guanti quando si maneggiano campioni di sangue oppure oggetti contaminati, compresi i contenitori dei rifiuti, e per le operazioni di decontaminazione, sanificazione e disinfezione ambientale. i guanti vanno cambiati ogni volta che siano evidentemente sporchi; I guanti devono essere assolutamente rimossi prima di maneggiare telefoni, strumenti di laboratorio non a rischio biologico, computer, maniglie, ecc Indossare i guanti non sostituisce la necessità di lavare le mani, poichè: 1) i guanti possono presentare difetti invisibili o possono lacerarsi durante l'uso. 2) le mani possono contaminarsi durante la rimozione dei guanti. 3) i guanti possono venire contaminati mentre si indossano. Uso delle protezioni facciali Devono essere usate qualora esista una possibilità reale che schizzi di sangue o fluidi corporei raggiungano il volto dell operatore. In particolare, è necessario prestare molta attenzione nella rimozione dei tappi di gomma dalle provette contenenti sangue oppure nell apertura di centrifughe in cui si sia rotta una provetta. Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 6/11

7 Norme di utilizzo della mascherina: Deve essere indossata sulla bocca e sul naso: la mascherina deve trattenere tutto quanto è presente nell'espirato. Deve essere legata dietro la testa in modo corretto, cioè con i lacci superiori legati dietro la testa e i lacci inferiori dietro la nuca; i lacci non devono essere incrociati dietro la testa perchè ciò deformerebbe la sagoma della mascherina sulle guance. Deve essere ben adesa al volto: aiuta ad evitare l'appannamento degli occhiali. Deve essere manipolata solo per i lacci o per gli elastici auricolari, evitando di toccare la parte frontale della maschera per mantenerla pulita. Una volta indossata non deve essere mai abbassata. Deve essere rimossa slacciando prima il laccio inferiore e poi quello superiore, in modo che la mascherina non ricada sul collo o sul camice contaminandoli. Deve essere usata una sola volta e poi gettata nel contenitore dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo Deve essere rimossa evitando di toccare la parte anteriore. E sufficiente slegare i lacci. Dopo la rimozione, l operatore deve lavarsi accuratamente le mani. Quando si indossa la mascherina è buona norma parlare il meno possibile. Protezioni oculari: comprendono occhiali di sicurezza e visiere; indossati da soli o in combinazione con la mascherina, forniscono una barriera di protezione alle mucose degli occhi, del naso e della bocca dal contatto con patogeni trasmissibili. Camici e indumenti protettivi I camici e gli indumenti protettivi (calzari, ecc.) sono indossati per prevenire la contaminazione degli abiti e per proteggere la cute del personale dall'esposizione al sangue e ai liquidi biologici. Precauzioni speciali per i laboratori tutti i campioni devono essere collocati in contenitori adeguati e con tappo a tenuta; evitare la contaminazione della superficie esterna; prendere tutte le precauzioni necessarie per prevenire la formazione di schizzi, aerosol e spruzzi di sangue e di liquidi biologici; usare strumenti per il pipettamento automatico per tutti i liquidi usati in laboratorio: assolutamente mai pipettare a bocca; Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 7/11

8 i banconi di laboratorio devono essere decontaminati con opportune soluzioni dopo ogni spargimento di sangue e, in ogni caso, sempre al termine del lavoro; al termine dell attività il personale deve decontaminare i piani di lavoro; gli strumenti di laboratorio devono essere regolarmente puliti e disinfettati prima di essere portati fuori per manutenzione o ripartizione Potenziali fonti di rischio Spargimento di materiale biologico sulle superfici coprire l area con carta assorbente; versare disinfettante ad alta attività (ipoclorito di sodio 5-10%); lasciare agire per 15 minuti; asportare con pinza e guanti e gettare in contenitore per rifiuti infetti; decontaminare tutta la superficie con disinfettante. Rottura di una provetta in centrifuga a centrifuga spenta e chiusa attendere 20 minuti; aprire indossando guanti ed eventuali protezioni facciali; eliminare i frammenti di vetro con abbondante carta, indossando guanti di gomma; decontaminare le pareti della centrifuga e la parti mobili con disinfettante di comprovato efficacia. Ferita da taglio o puntura accidentale favorire il sanguinamento; lavare abbondantemente utilizzando sapone liquido; disinfettare con Amuchina; informare immediatamente il responsabile del Settore; recarsi in pronto Soccorso per la denuncia degli adempimenti del caso (esami sierologici, consulenza infettivologica, eventuale profilassi e definizione del follow-up). N.B. Conservare il campione infettante Schizzo endoculare Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 8/11

9 lavare l occhio con l apposito strumento a getto verticale facendo in modo che il flusso d acqua venga in contatto con la parte anteriore dell occhio (tenere le palpebre aperte con le dita); informare immediatamente il Responsabile del Settore; recarsi in pronto Soccorso per la denuncia degli adempimenti del caso (esami sierologici, consulenza infettivologica, eventuale profilassi e definizione del follow-up). 4.2 Prevenzione rischio chimico Il rischio chimico è rappresentato da fuoriuscita accidentale di sostanze chimiche dal loro contenitore. Evitare il contatto con occhi, cute e abbigliamento. Indossare sempre il camice, guanti resistenti alle aggressioni chimiche, occhiali di sicurezza. Lavare sempre le mani dopo l utilizzo. In caso di fuoriuscita accidentale: Assorbire con materiale assorbente inerte. Raccogliere e collocare il materiale in un contenitore per rifiuti pericolosi. Lavare abbondantemente le tracce residue con una soluzione detergente delicata e quindi con un disinfettante. Fare sempre riferimento alla scheda di sicurezza del prodotto. 4.3 Prevenzione incendi e norme di comportamento in caso di emergenza Misure preventive: È vietato fumare e fare uso di fiamme libere. È vietato gettare nei cestini mozziconi di sigaretta, materiali infiammabili. È vietato usare apparecchi elettrici personali senza averne avuto l autorizzazione. In caso di emergenza, di incendio o presenza di fumo nel laboratorio: Mantenere la calma. Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 9/11

10 In caso di incendio, chiudere immediatamente la propria stanza avendo cura di comprimere sotto la porta della stoffa bagnata. Avvertire subito il personale del Servizio di Sicurezza e/o abilitati antincendio 115 Seguire le istruzioni del personale. In caso venga impartito l ordine di evacuazione: Allontanarsi con ordine nel più breve tempo possibile utilizzando l uscita più vicina. Evitare situazioni di panico che possano compromettere la propria sicurezza e quella delle altre persone. Nei corridoi sono presenti gli estintori manuali e le indicazioni per le porte di sicurezza più vicine. Fare riferimento in ogni caso al manuale di sicurezza presente in laboratorio 5 Indicatori di processo NA 6 Materiali e strumenti utilizzati Manuale della Sicurezza 7 Bibliografia e riferimenti normativi FACT 4^ edizione, 2010; DLgs 15 agosto 1991 n.277 Attuazione direttive n.80/1107/cee, n.82/605/cee, n.83/477/cee, n.86/188/cee, n.88/642/cee in materia di protezione dei lavoratori contro rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici, e biologici durante il lavoro, a norma della legge n.212/90 DLgs 19 settembre 1994 n.626 Attuazione direttive n.89/391/cee, n.89/654/cee, n.89/655/cee, n.89/656/cee, n.90/269/cee riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 10/11

11 DLgs 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro DLgs 3 agosto 2009, n. 106 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto Ministeriale 28/09/90 (Norme di protezione dal contagio professionale nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private) UNI EN ISO 9001:2008 Punto 6.4 Norme di sicurezza in laboratorio Rev.01 del 26/11/2013 Pagina 11/11

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