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1 Azienda Sanitaria Provinciale PA - Direzione Sanitaria Dipartimento Prevenzione U.O. HACCP -RSO Rifiuti Sanitari e Rischio biologico Relatore: Dott.ssa Anna Pennino Dirigente Biologo 1

2 CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI SANITARI Non pericolosi Assimilabili ai rifiuti urbani Pericolosi non a rischio infettivo Pericolosi a rischio infettivo Rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento 2

3 Rifiuti sanitari non pericolosi (N.B.:Dal punto di vista giuridico sono assimilabili ai rifiuti speciali) Rifiuti taglienti non ancora utilizzati (Aghi, lancette, pungidito, rasoi, bisturi monouso ) (CER )la cui confezione in cui sono contenuti risulti quella originale o adeguata alla protezione da rischi di tagli o punture. Farmaci scaduti (non citotossici) CER , soluzioni per infusione,etc Rifiuti non taglienti: Presidi medici e chirurgici ;gessi ortopedici,bendaggi,materiali per medicazioni (garze,tamponi bende,cerotti), indumenti monouso, assorbenti igienici e pannoloni,ecc.(cer ) Sangue, urine e feci (provenienti da pazienti che non sono infettivi) Sacche per il plasma e le riserve di sangue non utilizzate(cer ),sacche per nutrizione parenterale 3

4 Rifiuti Sanitari assimilabili ai rifiuti urbani Rifiuti contenenti residui dei pasti dei pazienti che provengono dai reparti di degenza (esclusi i reparti di malattie infettive nel caso di malattie infettive trasmissibili attraverso tali rifiuti) Materiali quali vetro (bottiglie, flaconi,contenitori di flebo), carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali ingombranti da inserire nel circuito di raccolta differenziata,la spazzatura camici e biancheria monouso (non contaminati da sangue o liquidi biologici) i gessi ortopedici, bende,assorbenti igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti infettivi,pannoloni e pannolini pediatrici;sacche utilizzate per le urine Rifiuti sanitari a solo rischio infettivo sottoposti a sterilizzazione il cui smaltimento abbia luogo in impianti di incenerimento per rifiuti urbani. 4

5 Pericolosi a rischio non infettivo Tossici e nocivi(n.b.:dal punto di vista giuridico sono assimilabili ai rifiuti speciali) Medicinali citotossici e citostatici Rifiuti di laboratorio dentistico e odontoiatrico Contenitori di sostanze chimiche pericolose e di residui di sostanze antiblastiche Rifiuti di laboratorio (solventi, reagenti, disinfettanti, reflui delle apparecchiature di diagnostica, liquidi coloranti e fissanti provenienti da laboratori di anatomia patologica) Sostante stupefacenti e psicotrope 5

6 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 PROVENIENTI DA AMBIENTI DI ISOLAMENTO INFETTIVO NEI QUALI SUSSISTE UN RISCHIO DI TRASMISSIONE BIOLOGICA AEREA, NONCHE DA AMBIENTI OVE SOGGIORNANO PAZIENTI IN ISOLAMENTO INFETTIVO AFFETTI DA PATOLOGIE CAUSATE DA AGENTI BIOLOGICI DI GRUPPO 4 N.B.GRUPPO4:possono provocare malattie gravi nell uomo,costituire un serio rischio per i lavoratori,possono propagarsi alla comunità;non sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche o terapeutiche 6

7 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 RIFIUTI CHE SIANO CONTAMINATI DA FECI O URINE, NEL CASO IN CUI SIA RAVVISATA CLINICAMENTE DAL MEDICO CHE HA IN CURA IL PAZIENTE UNA PATOLOGIA TRASMISSIBILE ATTRAVERSO TALI ESCRETI 7

8 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 RIFIUTI CHE SIANO CONTAMINATI DA SANGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI CHE CONTENGONO SANGUE IN QUANTITA TALE DA RENDERLO VISIBILE quali: LIQUIDO SEMINALE, SECREZIONI VAGINALI, LIQUIDO CEREBRO-SPINALE, LIQUIDO SINOVIALE, LIQUIDO PLEURICO, LIQUIDO PERITONEALE, LIQUIDO PERICARDICO O LIQUIDO AMNIOTICO 8

9 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 PROVENIENTI DA AMBIENTI DI ISOLAMENTO INFETTIVO E SIANO VENUTI A CONTATTO CON QUALSIASI LIQUIDO BIOLOGICO SECRETO OD ESCRETO DEI PAZIENTI ISOLATI 9

10 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 PROVENIENTI DA ATTIVITA VETERINARIA E CHE SIANO CONTAMINATI DA AGENTI PATOGENI PER L UOMO O PER GLI ANIMALI 10

11 Rifiuti pericolosi a rischio infettivo e allegato A Direttiva 9 aprile 2002 Terreni di coltura e piastre utilizzati in microbiologia e contaminati da agenti patogeni Rifiuti taglienti o acuminati, spazzatura contaminata Reflui costituiti da prodotti chimici e reflui liquidi di apparecchiature di analisi contenenti residui biologici potenzialmente infetti Fiale e/o flaconcini di vaccini ad antigene vivo,dopo l utilizzo del farmaco 11

12 Rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di gestione e smaltimento Organi,tessuti e parti anatomiche non riconoscibili (N.B.:Dal punto di vista giuridico sono assimilabili ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo) (CER ) Sostanze stupefacenti e psicotrope(cer )pericolosi a rischio non infettivo Farmaci citotossici e materiali visibilmente contaminati da medicinali citotossici e citostatici: garze,contenitori di farmaci, filtri delle cappe,indumenti, effetti letterecci monouso,dpi a fine utilizzo(cer ) pericolosi a rischio non infettivo Farmaci scaduti o inutilizzabili(cer ) Rifiuti da esumazione ed estumulazione Rifiuti derivanti da attività cimiteriali 12

13 RISCHI CONNESSI CON LA GESTIONE DEI RIFIUTI 13

14 Rischio biologico: è legato alla presenza nei rifiuti,di microrganismi in grado di infettare i lavoratori addetti a qualsiasi fase della catena di raccolta e smaltimento Rischio chimico: dovuto alla presenza nei rifiuti di sostanze chimiche derivanti dall'attività ospedaliera: disinfettanti (aldeidi, alcoli, fenoli,ammonio quaternario) farmaci, (in particolare quelli tumorali) Rischio nella movimentazione dei contenitori: per i rifiuti è anche presente un rischio di origine traumatica. Rischio infettivo: Legato solo ad alcuni tipi di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo o a rifiuti che richiedono particolari modalità di trattamento. I rischi di natura infettiva sono essenzialmente conseguenti a infortuni con conseguenti ferite da taglio o da punta che interessano prevalentemente le mani,gli avambracci e gli arti inferiori 14

15 Society of Hospital Epidemiology of America (SHEA) IL RISCHIO PER LA POPOLAZIONE DERIVANTE DA RIFIUTI PROVENIENTI DA STRUTTURE SANITARIE E SOLO TEORICO L UNICA FRAZIONE DI RIFIUTO SANITARIO ASSOCIATO A TRASMISSIONE DI INFEZIONI E QUELLA DEI PUNGENTI E DEI TAGLIENTI 15

16 LA POCA CHIAREZZA SUL LIVELLO DI RISCHIO PUO DETERMINARE UNA SOVRACLASSIFICAZIONE 16

17 17

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20 Economicita 20

21 Rifiuti Sanitari pericolosi a rischio infettivo DPR 254 del 15/7/

22 Rifiuti Sanitari Pericolosi a rischio infettivo DPR 254 del 15/7/

23 Gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo Insieme di operazioni,in relazione fra loro,volte alla tutela dell ambiente ed al rispetto della normativa vigente SISTRI 23

24 Raccolta ed imballaggio Avviene all interno di ciascuna Unità Operativa,ambulatorio,laboratorio Contenitori idonei,collocati in posizione idonea,facilmente accessibili,il più vicino possibile al luogo in cui viene prodotto il rifiuto,realizzati in colori idonei a distinguerli da imballaggi per gli altri tipi di rifiuti sanitari Il contenitore è costituito da un imballaggio a perdere,anche flessibile formato da un sacco interno di polietilene e un secondo contenitore rigido ed impermeabile esterno, dotato di fascetta per la chiusura irreversibile di sicurezza, con capacità del contenitore tra 20 e 60 litri;resistente agli urti durante il trasporto e la movimentazione e recante sul contenitore esterno la dicitura Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo con il segnale di rischio biologico. 24

25 Etichettatura (art.183 D.Lgs 152/2006) Tutti i contenitori devono essere dotati di etichetta con specifiche indicazioni al fine di poter effettuare la tracciabilità del rifiuto la lettera RNera su fondo Giallo per rifiuti speciali pericolosi Classe di pericolosità (H1,H2,H3;ecc.) Codice C.E.R. identificativo a tre coppie di cifre (xx xx xx); i rifiuti biologici vengono identificati dai codici 18 (rifiuto sanitario),01 (origine umana) o 02 (origine animale) ed altre due cifre (0x) che identificano in maniera più precisa la natura del rifiuto. Data di chiusura Reparto/Servizio di provenienza dei contenitori 25

26 Deposito temporaneo Ai sensi dell art.183,comma1,lettera m,del D.L.vo n152/2006 il raggruppamento dei rifiuti effettuato,prima della raccolta,nel luogo in cui gli stessi sono prodotti,alle seguenti condizioni: Devono essere rispettate le norme che disciplinano l imballaggio e l etichettatura l dei rifiuti pericolosi Deve avvenire per categorie omogenee 26

27 Requisiti per il Deposito Temporaneo (presso il luogo di produzione): divieto d accesso d al personale non autorizzato adeguata illuminazione ed adeguato ricambio d ariad temperatura < 25 attrezzatura idonea ad un eventuale spegnimento di incendio affissione del cartello con il simbolo del Rifiuto in campo giallo stoccaggio entro i 5 giorni dal momento della chiusura del contenitore(condizioni tali da non comportare rischi per la salute), salvo che per situazioni in cui i quantitativi di rifiuti sono inferiori a 200 litri e per i quali si può arrivare a 30 giorni,la registrazione sul registro di carico deve avvenire entro 5 giorni N.B.: I contenitori devono essere conservati integri e comunque non devono essere posizionati nelle vicinanze di lavandini, servizi igienici, fonti di vapore 27

28 Segnali da applicare nei punti di raccolta e nei depositi temporanei Non fumare non mangiare e non bere 28

29 CAUSE D INFORTUNIO A RISCHIO BIOLOGICO Manipolazione poco attenta del rifiuto, effettuata senza l'ausilio dei dispositivi di protezione individuale. Utilizzo di contenitori non adeguati per dimensioni,resistenza,impermeabilizz., chiusura Applicazione di tecniche scorrette di condizionamento (microclima) 29

30 MISURE GENERALI DI PREVENZIONE Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale: (guanti, ecc.)in tutte le fasi della manipolazione del rifiuto Adeguata chiusura e corretta manipolazione dei contenitori per i rifiuti, prestando particolare attenzione ai taglienti. Rispetto delle modalità di raccolta diverse per i vari tipi di rifiuti eliminando i rifiuti secondo la tipologia nei contenitori/sacchi messi a disposizione Quando possibile, copertura vaccinale degli operatori. 30

31 Utilizzo Dei Dispositivi Di Protezione Individuale I dispositivi di protezione per gli operatori addetti alla manipolazione dei rifiuti sanitari devono tutelare l operatore dall interazione con gli agenti biologici e/o chimici che determinano il rischio di esposizione e vanno scelti, in considerazione della specifica attività espletata. 31

32 Adeguata chiusura e corretta manipolazione dei contenitori per i rifiuti 32

33 Proteggere le mani usando Dispositivi di protezione individuale: : Guanti monouso della giusta taglia,visiere/occhiali Inserire nel sacco interno una quantità di rifiuti che ne permetta un agevole chiusura tramite apposita fascetta (che assicuri una chiusura irreversibile di sicurezza) Non riempire il sacco in modo eccessivo (max.2/3 del volume),né tantomeno lasciarlo vuoto e non pressare il contenuto del sacco all interno del contenitore 33

34 Non compiere azioni manuali sui rifiuti già immessi all interno dei sacchi/contenitori Durante il loro utilizzo,mantenere i contenitori in posizione verticale (con l apertura l verso l alto) l Procedere con cautela alla chiusura del sacco tramite apposita fascetta (non annodando il sacco),facendo attenzione a non toccare il contenuto 34

35 Chiudere il contenitore esterno seguendo le linee sagomate (se di cartone) o comprimere il coperchio rigido. Non riaprire i contenitori chiusi,non capovolgerli o tantomeno impilarli Nel caso degli ago box non introdurre con forza aghi,bisturi, taglienti; Gli ago box, dopo la loro chiusura, devono essere collocati nei contenitori rigidi con la scritta rifiuti rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti 35

36 Non lasciare contenitori aperti a disposizione del personale non sanitario,dei pazienti,dei parenti. Al termine della chiusura del contenitore rimuovere i guanti e lavarsi le mani. N.B. : -Non utilizzare i contenitori per usi diversi da quelli indicati (portaombrelli, traslochi vari, ecc..!!!) -Non conferire rifiuti percolanti o con involucri esterni imbrattati di materiali biologici potenzialmente infetti -Non utilizzare nella movimentazione dei contenitori sedie,barelle o carrelli destinati ad altro uso 36

37 Procedure da adottare in caso di rottura accidentale dei contenitori durante il trasporto con fuoriuscita di materiale Indossare i dispositivi di protezione individuale (mascherina,camice, occhiali) Posizionare un nuovo contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo in posizione comoda e vicina al contenitore rotto Con l ausilio l di materiale monouso (paletta, stracci) collocare il materiale fuoriuscito nel nuovo contenitore; togliere anche il sacco interno al contenitore rotto e porlo con la massima cautela nel nuovo contenitore 37

38 Smaltire paletta e stracci, anch essi come rifiuti potenzialmente infetti Decontaminare l area l contaminata con soluzione di ipoclorito di sodio (5%) e lasciare agire per almeno 10 minuti Rimuovere il liquido decontaminante con un panno monouso che verrà smaltito sempre nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo Chiudere quindi il nuovo contenitore in modo adeguato Bonificare con detergente/disinfettante; Rimuovere i guanti e lavare le mani. 38

39 Contenitori per Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo Contenitore di cartone rigido (bianco giallo), dotato di idonea chiusura, con sacco interno in polietilene e fascetta per sigillatura inamovibile Apporre all esterno l etichetta l adesiva che riporti il codice CER, la data di chiusura del contenitore e la firma dell addetto che ha provveduto alla chiusura; sul contenitore deve essere presente la scritta: RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO CER * ed il simbolo di rischio biologico 39

40 N.B. Non vanno assolutamente inseriti nei contenitori per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: parti anatomiche riconoscibili rifiuti sanitari liquidi rifiuti radioattivi rifiuti sanitari assimilati agli urbani (ad es. residui di pulizia, giornali, ecc.) rifiuti sanitari oggetto di raccolta differenziata (ad es. vetro, carta, plastica, alluminio, ecc.). 40

41 Contenitore per rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti e pungenti (tipo AGOBOX) Contenitore in plastica rigida dotato di coperchio di chiusura e tappo di utilizzo sul quale è presente la scritta Rifiuti Sanitari pericolosi a Rischio Infettivo taglienti e pungenti ed il simbolo di Rischio Biologico Rifiuti da mettere in questo contenitore: rifiuti sanitari a rischio infettivo taglienti e pungenti oggetti taglienti/pungenti inutilizzati o non contaminati Tali contenitori pieni, una volta chiusi,vanno smaltiti nel contenitore rigido (nero con coperchio giallo) per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo 41

42 Contenitore per rifiuti pericolosi a rischio chimico (citostatici e citotossici) Contenitore di plastica rigida dotato di un coperchio a chiusura ermetica al cui interno viene posto un sacco impermeabile. Etichettare all esterno con la lettera R e apporre l etichetta adesiva che riporta il codice CER Rifiuti da mettere in questo contenitore: Materiali utilizzati per la preparazione dei medicinali Citotossici e Citostatici,, nonché contenitori di farmaci, soluzioni infusionali,, materiale utilizzato per la pulizia o la raccolta di eventuali spandimenti, DPI a fine utilizzo (guanti mascherine, cappe monouso, ecc.). 42

43 Contenitore per reflui liquidi di apparecchiature di analisi chimico cliniche e diagnostica: Taniche speciali in materiale rigido contrassegnate dalla lettera R (se trattasi di rifiuti pericolosi) FAX SIMILE ETICHETTE: da apporre sulle taniche dei rifiuti liquidi prodotti da laboratori o servizi AZIENDA OSPEDALIERA CER SERVIZIO.. CARICO DATA.. 43

44 Contenitore in plastica rigida con a chiusura ermetica. Per sostanze chimiche pericolose Etichettare con la lettera R ed il codice CER (sostanze Chimiche pericolose) 44

45 Contenitore per parti anatomiche riconoscibili ed organi Tale tipologia di rifiuto è disciplinata da regolamenti di polizia mortuaria D.P.R. 10 settembre 1990 n n 285 e relativi regolamenti comunali Sacchetti di plastica rinforzata o contenitori rigidi di piccole dimensioni Si introducono le parti anatomiche nei sacchetti di plastica rinforzata o nei contenitori appositi rigidi e si sigillano. N.B.: Bisogna porre dopo la chiusura una targhetta adesiva a su cui vengono indicati nome, cognome del paziente, reparto di provenienza, data di intervento, parte anatomica da inumare, ecc ed inviarla al servizio di Camera Mortuaria o al Servizio di Anatomia Patologica a per eventuali esami istologici. Dal servizio di Camera Mortuaria le parti anatomiche possono essere conferite ai servizi di pompe funebri o al servizio di stato civile comunale per la fornitura delle apposite e cassette, ove le parti anatomiche vanno inserite. 45

46 EX: corretto smaltimento del materiale usato per un infusione venosa seguirà tre diverse vie : il flacone vuoto(se non contiene sostanze pericolose sia da un punto di vista chimico che biologico es. citostatici ) deve essere conferito nel bidone per la raccolta differenziata del vetro; l ago cannula o butterfly e la parte acuminata del deflussore devono essere conferiti nel contenitore rigido per rifiuti a rischio infettivo taglienti e pungenti(cer ); la restante parte del deflussore deve essere conferita nel contenitore per rifiuti assimilabili agli urbani. 46

47 ETICHETTE 47

48 Etichetta per Rifiuti Pericolosi Una etichetta inamovibile di colore giallo, recante la lettera R di colore nero ed applicata sui contenitori/imballaggi dei rifiuti pericolosi 48

49 Etichetta per Rifiuti sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo Rifiuti sanitari Pericolosi a rischio infettivo (stessa etichetta per taglienti e pungenti) Rischio biologico: rischio di infezioni per contatto o rischio di infezione dovuto a tagli e/o punture 49

50 Altre etichette di rischio Etichetta di rischio per sostanze corrosive Rischio chimico: per sostanze tossiche e irritanti per contatto, inalazione, ingestione.(possono quindi causare ustioni e irritare mucose e vie respiratorie) Etichetta di rischio per sostanze tossiche Rischio chimico: tossica per contatto, inalazione, ingestione: causa irritazione oculare,( può irritare mucose e vie respiratorie) tossica per ingestione Etichetta di rischio per sostanze infiammabili 50

51 Codice C.E.R. (Catalogo Europeo dei Rifiuti) Rifiuti sanitari di origine umana a rischio infettivo * Rifiuti sanitari di origine animale a rischio infettivo * Taglienti non utilizzati (non pericolosi) Parti anatomiche e organi riconoscibili Sacche di plasma e riserve di plasma non utilizzate Farmaci Scaduti (non pericolosi) Non pericolosi (presidi scaduti, bende, ecc.) Sostanze chimiche liquide(pericolosi non rischio inf.) Medicinali citotossici citostatici citostatici Cartucce toner

52 Grazie per l attenzione!!! l 52

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