ANALISI DEGLI ACQUISTI E RICOGNIZIONE DELLO STATO DELL ARTE DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP) NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

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1 Servizio Appalti e Contenzioso U.O. APPALTI, CONTRATTI E PROVVEDITORATO ANALISI DEGLI ACQUISTI E RICOGNIZIONE DELLO STATO DELL ARTE DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP) NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA La Provincia di Reggio Emilia, coerentemente alla Misura 2.C del Piano Azione Ambientale della Regione Emilia Romagna, ha realizzato un percorso strutturato per mettere in condizione i propri Centri di Acquisto e gli Enti Locali del proprio territorio di attuare una politica di Green Public Procurement al fine di: promuovere il miglioramento della qualità ambientale degli acquisti e dei servizi; ottenere nel medio e lungo termine risparmi economici, ambientali e sociali in un ottica di continuo miglioramento; contribuire alla realizzazione di modelli di sviluppo sostenibile integrando progressivamente gli aspetti ambientali con quelli economici; contribuire al rispetto delle norme che invitano gli Enti Pubblici all acquisto di prodotti ecologici (D.M. del 27 Marzo 1998; Legge 443 del 2001; Legge 448 del 2001; D.M. 203 del 2003). contribuire al rispetto del Piano d Azione Nazionale su GPP (Decreto interministeriale n 135 del 11 Aprile 2008). Ciò è avvenuto attraverso un percorso formativo e metodologico per l introduzione dei criteri e dei principi di GPP nelle pratiche di acquisto pubbliche. L obiettivo è stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti di base per inserire nei bandi, nei capitolati e nelle gare d appalto i principi ed i criteri di sostenibilità. 2 - SCOPO DELLA POLITICA DI GPP DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Le politiche per la sostenibilità perseguite, negli ultimi anni, a livello europeo ed italiano hanno tra i loro punti di forza -come confermato nel Piano d Azione Nazionale - il Green Public Procurement. Il Green Public Procurement (GPP) è uno degli strumenti principali che gli Enti Locali e la Pubblica Amministrazione hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e di produzione. Attuare il Green Public Procurement significa integrare criteri ambientali a monte delle scelte d acquisto, tenendo conto della componente ambientale in settori, attività, aree di lavoro che, normalmente, possono non avere familiarità con le questioni ambientali. Per raggiungere gli obiettivi che il GPP si propone è quindi fondamentale attuare un azione sistematica e coerente che affronti il tema degli acquisti verdi nella consapevolezza che l introduzione del GPP non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori interessati. La provincia di Reggio Emilia può giocare un importante ruolo, fungendo da traino e da guida anche per chi opera sul territorio provinciale in fase di orientamento dei modelli di consumo e di produzione.

2 Scopo del presente documento è definire responsabilità e modalità per la gestione degli acquisti di beni e d affidamento di servizi dell Amministrazione, individuando criteri di preferibilità ambientale negli acquisti. Per ogni singolo settore merceologico si procederà quindi ad individuare gli obiettivi ambientali specifici (ad esempio: riduzione dei consumi energetici, riduzione delle emissione di CO 2 ) che informeranno la redazione degli schemi di capitolato. Gli aspetti ambientali considerati sono: consumo di risorse naturali; consumi idrici; consumi energetici; emissioni in aria e atmosfera, in particolare emissione di CO 2 ; emissione dei gas serra; suolo e sottosuolo; utilizzo di sostanze chimiche; riduzione della produzione di rifiuti. Che cosa è il GPP? Il Green Public Procurement (GPP) consiste nell introduzione di criteri di qualificazione ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di acquisto di beni e servizi. Nel 1996 l Unione Europea, con il Libro Verde sugli appalti pubblici, riconosceva l opportunità di introdurre criteri ambientali nella selezione di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione, in ragione della rilevanza quantitativa del settore degli appalti pubblici (14% del PIL degli Stati dell Unione e il 17% del PIL italiano). La necessità di integrare le considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici è in seguito diventata uno dei nodi centrali della politica ambientale dell Unione, come si evince dai documenti d indirizzo di seguito citati, si è quindi cominciato a parlare di Green Public Procurement anche al di fuori di documenti strettamente legati alle procedure d acquisto. Il VI Programma d Azione per l Ambiente dell Unione Europea (Decisione della Commissione del 24 gennaio 2001) prevede incentivi economici per la promozione della domanda di prodotti ecologici attraverso una migliore informazione ai consumatori e lo sviluppo di riferimenti legislativi chiari e precisi in materia di GPP. Nel Libro Verde sulla Politica Integrata relativa ai prodotti del 27 febbraio 2001 al cap. 4.2 (Strumenti e incentivi per consumi più ecologici) si da risalto al ruolo della pubblica amministrazione nell orientare l offerta verso prodotti ecologici e rendere questi più competitivi sul mercato. La Comunicazione 302 del 18 Giugno 2003 Politica integrata dei prodotti Sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale invita gli Stati membri ad elaborare appositi piani d azione per l integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici, predisponendo, nel frattempo, strumenti di informazione quali: un manuale pratico destinato alle pubbliche autorità europee una banca dati sui gruppi di prodotti in modo da fornire ai responsabili degli acquisti delle imprese e degli Enti Pubblici informazioni sui criteri da prendere in considerazione per un determinato prodotto; un sito web dedicato all integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici. Il Piano d azione per le tecnologie ambientali - Environmental Technologies Action Plan sostiene la necessità del soggetto pubblico di orientare il mercato verso tecnologie più pulite, in almeno due capitoli. Al Capitolo 4.2 si legge: «Le tecnologie ambientali potranno prosperare solo se questa situazione subirà notevoli miglioramenti». 2

3 I PRINCIPALI MARCHI O ETICHETTE I marchi ecologici o etichette ambientali sono applicati direttamente su un prodotto o su un servizio che forniscono informazioni sulla sua prestazione ambientale complessiva, o su uno o più aspetti ambientali specifici. Le etichette ecologiche possono essere suddivise in obbligatorie e volontarie. Le etichette obbligatorie si applicano in diversi settori (sostanze tossiche e pericolose; elettrodomestici; imballaggi) e obbligano i produttori ad attenersi a determinate prescrizioni legislative. Le etichette volontarie sono marchi che il produttore può ottenere una volta verificata la rispondenza dei propri prodotti ai criteri stabiliti da un sistema specifico. RIDUZIONE DEGLI IMPATTI INTERNI GENERATI POLITICHE Ridurre gli impatti ambientali derivanti dall attività di gestione manutentiva degli immobili di proprietà dell Ente Promuovere forniture e servizi che rispettino i criteri degli Acquisti Verdi dando attuazione alle norme vigenti Contenimento della tendenza di incremento della quantità di rifiuti prodotti/raccolti ATTIVITÀ REALIZZATE Realizzare una gara per la manutenzione degli edifici richiedendo appositi contatori di calore per tutte le centrali termiche dell Ente, per abbattere i consumi di combustibile, riducendo di conseguenza l emissione di gas in atmosfera (servizio mobilità) Aggiornamento delle prescrizioni nei confronti delle ditte fornitrici di interventi edili in merito ai nuovi criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica (ex Decreto 03/08/05 del Ministero dell Ambiente) (servizio mobilità) Impostazione procedure innovative di e-procurement, quali acquisti con firma digitale su piattaforme Intercent o Consip, acquisti tramite mercato elettronico, gare on-line e relativa formazione del personale. Gestione degli interventi di ordinaria manutenzione e gestione calore attuati mediante global service o in economia diretta, nonche' gestione dei servizi di pulizia, vigilanza e facchinaggio in collaborazione con la responsabile dell'u.o. Appalti, Contratti e Provveditorato. Realizzare gare relative a forniture di materiale cartaceo eco-compatibile e di arredi provenienti da foreste certificate FSC ove, presenti sul mercato e se ritenuto opportuno il rapporto qualità/prezzo Valutare a livello qualitativo, nelle gare di servizi, le Ditte che dimostreranno un attività attenta all ambiente. Invio ai dipendenti della Provincia di cedolini e CUD on line (servizio personale) Gestione elettronica delle pratiche, per inoltro di permessi, ecc. con possibilità di validazione tramite apposito iter autorizzatorio (servizio patrimonio?) Mandato informatico, allo scopo di arrivare ad avere scambi con la Banca Tesoriere escusivamente in formato elettronico, con l eliminazione di ogni documento cartaceo e l archiviazione di documenti solamente elettronici (servizio bilancio) Sviluppo dello strumento della firma elettronica e attivazione della casella di posta istituzionale certificata (servizio informatica) 3

4 Elenco tipologia beni acquistati da U.O. Appalti, Contratti e Provveditorato, nel rispetto dei principi di GPP: BENI DI CONSUMO Prodotto CATEGORIA: PRODOTTI CARTACEI DI CANCELLERIA Criteri Carta in risme A3 e A4 classica Carta in risme A3 e A4 riciclata prodotta su una unità produttiva certificata ISO 9001:2000, ISO 14001, OHSAS 18001, con legno proveniente da foreste gestite secondo i principi dello sviluppo sostenibile e certificata PEFC certificata ISO 9001:2000, ISO e prodotta esclusivamente al 100% da fibre di riciclo disinchiostrate e sbiancata senza l'utilizzo di cloro. Le fibre di riciclo sono ottenute da carte di recupero, risultato della raccolta selettiva di carte da macero. BENI DI CONSUMO CATEGORIA: PRODOTTI CARTACEI MONO USO (CARTA IGIENICA, ECC) Prodotto Criteri CARTA IGIENICA RICICLATA: GRAMMATURA GR./MQ. 36 (2 VELI DA 18G/MQ) - RESISTENZA ALLA TRAZIONE MEDIA MINIMA M:> 150, T: > 65, FATTORE DI RIFLETTENZA DIFFUSA NEL BLU (GRADO DI BIANCO) > A 70, LUNGHEZZA MINIMA ALLO STRAPPO MM. 120, STRAPPI MINIMI DEL ROTOLO N. 190, FINITURA CRESPATA E GOFFRATA. ASCIUGAMANI A C RICICLATI: GRAMMATURA GR. /MQ (2 VELI DA 20G/MQ.), RESISTENZA ALLA TRAZIONE MEDIA MINIMA M:> 95, T:> 65, FATTORE DI RIFLETTENZA DIFFUSA NEL BLU (GRADO DI BIANCO) > 70, ASSORBIMENTO ACQUA (METODO KLEMM) > 30 - ALTEZZA DA MM. 220 A MM. 250, LUNGHEZZA MM. 330, FINITURA CRESPATA E GOFFRATA. ASCIUGAMANI IN BOBINA RICICLATI: GRAMMATURA GR./MQ 40 (2 VELI DA 20 G./MQ), RESISTENZA ALLA TRAZIONE MEDIA MINIMA M:> 95, T:>65, FATTORE DI RIFLETTENZA DIFFISA NEL BLU (GRADO DI BIANCO) > 70, ASSORBIMENTO ACQUA (METODO KLEMM) >30, ALTEZZA MM. 250, LUNGHEZZA MM. 370, STRAPPI MINIMI NEL 4

5 ROTOLO N. 800, FINITURA CRESPATA E GOFFRATA. SERVIZI EROGATI CATEGORIA: SERVIZIO DI PULIZIA EDIFICI ADIBITI AGLI UFFICI E ATTIVITÀ DELL AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Il Servizio è affidato tramite Procedura aperta sopra soglia comunitaria (relativa alla gara Global Service di manutenzione edifici, gestione calore, pulizie, facchinaggio e vigilanza), ad un'ati composta da: ORION SOCIETA' COOPERATIVA, Via B.Buozzi Cavriago (RE), P.I. n (Capogruppo), Coopservice - Societa' Cooperativa Per Azioni, Via B.Buozzi Cavriago (RE) - (mandante), Teckal Spa, Via De Chirico Reggio Emilia (mandante) Nel Capitolato Speciale di gara, è stata data rilevanza alla valutazione ambientale nel seguente modo: ampliata la raccolta differenziata, sia a livello quantitativo, amentando il numero di punti di raccolta per ogni immobile, che di tipologia di raccolta differenziata, vincolando l'aggiudicatario a rendersi disponibile ad aumentare i contenitori per altre tipologie di raccolta oltre alle attuali di carta, ad esempio per lattine, vetro e altre che dovessero sorgere nel corso dell'appalto, senza nessun onere aggiuntivo a carico dell'ente. Viene inoltre sensibilizzata la Ditta appaltatrice affinchè conferisca negli appositi spazi le diverse tipologie di rifiuti, con penali severe nel caso di mancato rispetto delle clausole nell'esecuzione di tale raccolta. Sempre relativamente all'ambiente, la ditta appaltatrice dovrà consegnare prima dell'inizio del contratto, tutte le schede tecniche e di sicurezza dei prodotti detergenti utilizzati per svolgere il servizio. A tal fine si richiederà in Capitolato che i detergenti utilizzati presentino la dichiarazione di possesso del marchio ambientale, che le sostanze tensioattive utilizzate siano biodegradabili, che i contenitori in plastica del materiale detergente siano riutilizzabili almeno 20 volte, che sulle confezioni siano indicati i simboli di pericolo, le frasi di rischio e prudenza e le indicazioni per il primo intervento e infine che vengano utilizzati prodotti ecologici, ove presenti sul mercato. 5

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