DIRETTIVO SIMEU PUGLIA. Documento di indirizzo per l Osservazione Breve
|
|
- Elena Vigano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIRETTIVO SIMEU PUGLIA Documento di indirizzo per l Osservazione Breve 1
2 L Osservazione Breve L O.B. è la gestione clinica protratta da parte del Pronto Soccorso di pazienti ai fini di un corretto inquadramento diagnosticoterapeutico, in regime di non ricovero. Tale necessità si presenta nel 5-10% degli accessi. 2
3 Finalità dell O.B. Assicurare un valido filtro ai ricoveri impropri, garantendo al paziente tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche urgenti; Evitare dimissioni improprie dal Pronto Soccorso; Migliorare globalmente la qualità e la sicurezza dell assistenza in Pronto Soccorso. 3
4 Funzioni dell O.B. Osservazione clinica; Valutazione interventi di stabilizzazione e delle terapie di breve durata; Approfondimento diagnostico; Implementazione funzione di filtro; Implementazione appropriatezza dimissioni dal P.S.; Implementazione appropriatezza ricoveri. 4
5 Criteri di ammissione all O.B. Dolore toracico a basso rischio; Dolore addominale; Dolore al fianco (lombalgia, colica renale); Tachiaritmie sopraventricolari; Urgenza ipertensiva; Sincope con obiettività neuro-cardiologica negativa; Sindrome vertiginosa; Intossicazione da farmaci a breve emivita in pazienti stabili; 5
6 Criteri di ammissione all O.B. T.I.A.; Cafalea con obiettività neurologica negativa; Traumi cranici minori; Traumi toracici e addominali minori; Reazioni allergiche; Crisi di asma bronchiale lieve (classe A e B SIGN); Overdose di oppiacei; Etilismo acuto; 6
7 Criteri di ammissione all O.B. Turbe metaboliche senza compromissione del sensorio; Disidratazione con lievi disturbi elettrolitici; Scompenso cardiaco classe I e II NYHA. Per ogni condizione clinica deve essere previsto un percorso diagnostico-terapeutico, con definizione delle prestazioni da effettuare e delle componenti professionali coinvolte nelle diverse fasi dell iter assistenziale. 7
8 Criteri di non ammissione all O.B. Condizioni cliniche gravi (codice rosso all ingresso) con necessità di elevata assistenza; Pazienti con parametri vitali instabili; Pazienti in stato di agitazione, da contenere, con volontà autolesionistica; Presenza di requisiti per un ricovero urgente; Pazienti con patologie multiple; Pazienti gestibili e dimissibili dal Pronto Soccorso entro 90 mn. 8
9 Standard strutturali L area con i posti letto di O.B. deve trovarsi nell immediata adiacenza del Pronto Soccorso. La dotazione dei posti letto è stimata in misura del 2% del totale dei posti letto del Presidio o di 1 posto ogni accessi annui al Pronto Soccorso. Stanze a 2 posti con bagno; le dimensioni devono prevedere 7/9mq per letto non considerando i servizi 9
10 Standard di dotazione Testa letto con gas medicali, vacuum e aria compressa; Monitor per i parametri vitali; Defibrillatore; Ventilatore meccanico non invasivo; ECG; Saturimetro; Glucometer; Sfigmomanometro; Pompe di infusione. 10
11 Standard organizzativi minimi L ammissione e la dimissione sono competenza del Medico di Pronto Soccorso; La durata massima dell osservazione è di 24 ore; Un Medico, dell U.O. Medicina e Chirurgia d accettazione e d urgenza, dedicato con la posizione di Responsabile di struttura semplice; Altro personale medico, infermieristico e ausiliario dedicato in proporzione al numero dei posti letto attivi; Deve essere possibile fornire pasti ai pazienti e accogliere un familiare per paziente; 11
12 Standard organizzativi minimi L attività medica ed infermieristica deve essere registrata e consultabile; deve essere presente un diario clinico; In caso di ricovero la cartella di O.B. va allegata alla cartella clinica del reparto di destinazione; La documentazione specifica per i pazienti di O.B. avrà caratteristiche di maggiore semplicità e flessibilità, anche per integrarla agevolmente nella cartella clinica in caso di ricovero. 12
13 Esito Dopo una permanenza massima di 24 ore il paziente può: Essere dimesso con lettera di accompagnamento per il curante; Essere ricoverato in un U.O. di degenza; Essere trasferito in un altro P.O. 13
14 Indicatori di appropriatezza organizzativa Percentuale di pazienti accettati in P.S. avviati all O.B. (mediamente il 10%); Percentuale di pazienti ammessi all O.B. e poi ricoverati (mediamente il 30%); Percentuale di pazienti ammessi all O.B. non rientranti nei parametri di inclusione; Percentuale di pazienti ammessi all O.B. con permanenza entro le 24 ore. 14
15 Indicatori di efficienza Tasso di occupazione (ottimale 2,5 pazienti die per letto); Degenza media; Presenza media giornaliera. 15
16 Indicatori di qualità Pazienti usciti contro il parere dei sanitari; Pazienti riaccettati in P.S. entro 48 ore dalla dimissione dall O.B.; Ammissioni ripetute in O.B.; Ricoveri presso altri P.O. della Regione ad una settimana dalla dimissione dall O.B.; Rispondenza tra diagnosi di ammissione e dimissione; Appropriatezza dell ammissione all O.B. secondo i criteri definiti (audit su campioni); 16
17 Indicatori di qualità Eventi avversi; Reclami; Completezza della documentazione sanitaria. 17
18 Formazione La formazione continua ed il mantenimento della competenza clinica hanno particolare rilevanza per il personale delle U.O. di emergenza-urgenza, al fine di garantire standards operativi adeguati ed omogenei. Per il personale neoassunto deve essere previsto un periodo di formazione (3 mesi) in affiancamento a Medici con specifica esperienza. 18
19 Formazione Mantenimento funzioni vitali di base e avanzato; Tossicologia; Equilibrio acido-base; Alterazioni elettrolitiche; Ventilazione invasiva e non invasiva; Monitoraggio paziente critico; Ecografia d urgenza. 19
20 Finanziamento e definizione dei costi Deve essere previsto un conteggio delle prestazioni e dei costi sostenuti. Il pagamento può avvenire a forfait o con quantificazione di DRG di un giorno con maggiorazione concordata, secondo specifiche disposizioni regionali. 20
LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.
LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI SPECIFICI. AREA EMERGENZA URGENZA: Osservazione Breve Intensiva
L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono
DettagliOsservazione Breve Intensiva in Italia confronto con la realtà del Presidio Ospedaliero di Pistoia
Osservazione Breve Intensiva in Italia confronto con la realtà del Presidio Ospedaliero di Pistoia Pur mantenendo valido il principio ispiratore dell OBI si registra però nelle varie realtà italiane un
DettagliLa Cartella Infermieristica. Relatori :F. Fiore G. Fusco IIPP PS Ospedale di Lagonegro
La Cartella Infermieristica Relatori :F. Fiore G. Fusco IIPP PS Ospedale di Lagonegro Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 1 7 gennaio 1 997 n 70 Codice deontologico/ patto col cittadino Maggio
DettagliGestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve
Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento
DettagliPROGETTO SUBINTENSIVA. Progetto elaborato: Dott.ssa S.FAVETTA Dott.ssa M. MORELLO Dott. G. PRESTA Dott. P. PORTALE Dott. R.
PROGETTO SUBINTENSIVA Progetto elaborato: Dott.ssa S.FAVETTA Dott.ssa M. MORELLO Dott. G. PRESTA Dott. P. PORTALE Dott. R. RECUPERO Corso Clinical Governance 2009 Ciriè: accessi DEA: 44.000 Ivrea: accessi
DettagliAccademia Medica F. Pacini. PESCIA 17 Novembre 2011
Accademia Medica F. Pacini PESCIA 17 Novembre 2011 Osservazione Breve Intensiva : un percorso di 10 anni L esperienza nel Presidio Ospedaliero di Pistoia Gruppo di Lavoro OBI M. Monfardini S. Mazza G.
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE IN OBI
azienda sanitaria locale matera CONGRESSO REGIONALE SIMEU OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA: ATTUALITA E PROSPETTIVE IL RUOLO DELL INFERMIERE IN OBI Rosario Coretti Matera 19-20 marzo 2010 Sala convegni le
DettagliIntroduzione dell Osservazione Breve Intensiva nel Lazio
Introduzione dell Osservazione Breve Intensiva nel Lazio Luglio 2007 INDICE 1. Definizione del contesto... 2 2. Introduzione dell Osservazione Breve Intensiva (OBI) nelle strutture di emergenza ospedaliera
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Efficacia dell Osservazione Breve Intensiva in Medicina d Urgenza Uno studio before-after Primiano
DettagliAspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori
Aspetti organizzativi, attrezzature, monitoraggio e indicatori Aspetti organizzativi I posti letto dell OBI devono essere integrati logisticamente al Pronto Soccorso e/o alla Medicina d Urgenza. Deve essere
DettagliLINEE GUIDA AZIENDALI PER LA GESTIONE
LINEE GUIDA AZIENDALI PER LA GESTIONE DELL OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA (O.B.I.) PEDIATRICA ED OSTETRICO-GINECOLOGICA 1 INDICE PREMESSA...3 1. AMBITO DI APPLICAZIONE...5 2. OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA:
DettagliOspedale di Vaio. U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività.
Conferenza Stampa Ospedale di Vaio U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività Vaio, 14/12/2010 ore 11.00 Sala A Alla Conferenza Stampa
Dettagli4 Convegno Nazionale. L'Appropriatezza nel Servizio Sanitario Nazionale: Condivisione di strategie tra Ospedale e Territorio.
4 Convegno Nazionale L'Appropriatezza nel Servizio Sanitario Nazionale: Condivisione di strategie tra Ospedale e Territorio Hotel Excelsior Via Partenope 48, Napoli 9 e 10 Maggio 2013 L'Appropriatezza
DettagliRIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE
RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile
DettagliPROCEDURA OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA OSTETRICO-GINECOLOGICA (O.B.I.O.G.)
PROCEDURA OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA OSTETRICO-GINECOLOGICA (O.B.I.O.G.) Rev. 00/RM Del 17/11/2016 Pag. 1 di 10 Approvata da: Comitato Rischio Clinico Verificato da: Direttore Sanitario Aziendale Dott.
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliPROTOCOLLO DI DEL DOLORE TORACICO. Pronto Soccorso Ospedale di Bolzano FRANCO DE GIORGI GIUSEPPE SACCO GIUSEPPE ROSCIA PAOLO SGOBINO
PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO E GESTIONE DEL DOLORE TORACICO ACUTO NON TRAUMATICO FRANCO DE GIORGI GIUSEPPE SACCO GIUSEPPE ROSCIA PAOLO SGOBINO Pronto Soccorso Ospedale di Bolzano Il dolore toracico è uno
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
La terapia semi-intensiva riguarda pazienti per lo più con insufficienza multiorgano che necessitano di una intensità di interventi ad alta tecnologia e nursing minori alla terapia intensiva (400 minutia
DettagliNuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico
Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza
DettagliOsservazione Breve Intensiva
Osservazione Breve Intensiva E. Piccotti - S. Costabel DEA Pediatrico I.R.C.C.S. G. Gaslini Genova Documenti/Leggi di riferimento Consiglio Superiore Sanità Febbraio 1992 Servizio di osservazione e trattamenti
DettagliRelatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
DettagliLe misure di controllo in ambiente ospedaliero
La pandemia influenzale H1N1 2009 Parma, 12 settembre 2009 Le misure di controllo in ambiente ospedaliero G.L. Giovanardi Azienda USL di Parma La pandemia influenzale H1N1 2009 Parma, 12 settembre 2009
DettagliTavola rotonda: «ventiliamo dunque siamo» gestione del pazin NIV in Medicina d Urgenza: diversi modelli organizzativi a confronto
Congresso Regionale SIMEU Emilia Romagna 2017 TEAM WORKING IN EMERGENZA-URGENZA: DAL TERRITORIO ALLA MEDICINA D URGENZA IN UN LAVORO DI EQUIPE MULTIPROFESSIONALE E MULTIDISCIPLINARE Tavola rotonda: «ventiliamo
DettagliCosti e benefici nelle sale operatorie del futuro
Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture
DettagliL attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente:
Attività assistenziale L attività assistenziale all interno del Centro è regolata nel rispetto della normativa vigente: - diritto all informazione - diritto alla privacy Diritto all'informazione e Consenso
DettagliAntonio Correra. Società Italiana di Pediatria
Antonio Correra Società Italiana di Pediatria PEDIATRI IN ITALIA ~12.500 Ricambio minimo 5 % / anno 800 ~ 600-700 n. Specializzandi 600 400 200-400/-500 Pediatri anno ~ 180 In 10 anni -5000 / -4000 0
Dettagli!!!!!!!! UNIVERSITA +DEGLI+STUDI+DI+PISA+
UNIVERSITA DEGLISTUDIDIPISA FACOLTA DIMEDICINAECHIRURGIA CORSODILAUREAININFERMIERISTICA (abilitanteallaprofessionesanitariadiinfermiere) Relatore: Prof.ssaAnnaFornari See & Treat una possibile soluzione
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE DELLE ATTIVITA DI RICOVERO ORDINARIO ED IN URGENZA - EMERGENZA
REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO UNITA OPERATIVA MEDICINA LEGALE RESPONSABILE DEL RISK MANAGEMENT Dr. FRANCESCO LA CAVA Via Ettore Vitale n 248 (0961-70.38.12) (0961-70.38.13) REGOLAMENTO
DettagliIl dolore in Pronto Soccorso
Il dolore in Pronto Soccorso Dott. M. Pesenti Campagnoni Stop al dolore inutile Aosta, 26 maggio La letteratura sul dolore in PS Presente in circa il 60% dei malati Nel 50% dei malati è il motivo principale
DettagliGestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione
Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese
DettagliDELIBERA GIUNTA REGIONALE N. 114 DEL 05/02/2003
DELIBERA GIUNTA REGIONALE N. 114 DEL 05/02/2003 OGGETTO: DIRETTIVA IN MATERIA DI EMERGENZA/URGENZA SANITARIA. ATTIVAZIONE DELL OSSEVAZIONE BREVE INTENSIVA O.B.I. NEI DIPARTIMENTI DI EMERGENZA ACCETTAZIONE.
DettagliSISMA MONTI REATINI I FERITI DI ASCOLI PICENO
SISMA MONTI REATINI I FERITI DI ASCOLI PICENO FORLI 2 Dicembre 2016 Massimo Loria U.O. - Medicina d Urgenza - Pronto Soccorso - Ascoli Piceno ASSETTO ORGANIZZATIVO IN CONDIZIONI ORDINARIE 5 Medici intensivisti
DettagliCoordinatore Assistenziale Roberta Manfredi
i siamo e come lavoriamo Coordinatore Assistenziale Roberta Manfredi Emergenza oggi doman Pronto Soccorso Az. USL Imol 27 giugno 20 Da oltre due anni tutta l equipe e stata impegnata nella progettazione
DettagliPresentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
Presentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino -Appropriatezza Organizzativa in Terapia Intensiva -Trauma
DettagliMARENGO STEFANIA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009,
Il sottoscritto.. MARENGO STEFANIA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO UNITA DI TERAPIA INTENSIVA CORONARICA CARDIOLOGIA POST INTENSIVA
OPUSCOLO INFORMATIVO UNITA DI TERAPIA INTENSIVA CORONARICA CARDIOLOGIA POST INTENSIVA Ospedale Castelli Verbania Struttura Operativa Complessa UNITA DI TERAPIA INTENSIVA CORONARICA E DI CARDIOLOGIA POST
DettagliCAPITOLO 1 L AREA CRITICA: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE 1
Indice I AUTORI PREFAZIONE GUIDA ALLA LETTURA xiii xvii xix CAPITOLO 1 L AREA CRITICA: EVOLUZIONE E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE 1 L area critica nell attuale scenario sanitario e organizzativo 1 Il concetto
DettagliConvegno CARD S. Bonifacio
Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure
DettagliRimini 19/11/10. S.C.medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza Ospedali Riuniti Foggia.Direttore dott. Vito Procacci
Regione Puglia AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA OSPEDALI RIUNITI FOGGIA S.C. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA Dir: Dr V. Procacci SUPPORTO TELECARDIOLOGICO PER IL TRIAGE IN PS NEI SOGGETTI
DettagliS.C. CARDIOLOGIA 2 OPUSCOLO INFORMATIVO LEGGERE PRIMA DEL RICOVERO S.C. CARDIOLOGIA 2 DIPARTIMENTO CARDIOLOGICO DIRETTO RE: DOTTO R ANGELO SANTE BONGO
DIPARTIMENTO CARDIOLOGICO S.C. CARDIOLOGIA 2 DIRETTO RE: DOTTO R ANGELO SANTE BONGO S.C. CARDIOLOGIA 2 OPUSCOLO INFORMATIVO LEGGERE PRIMA DEL RICOVERO Redatto da: CPSE SANNA FABIOLA CPS Inf. ZUMBO PATRIZIA
DettagliERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA CTO MARIA ADELAIDE DI TORINO
3 Corso congiunto A.N.I.N. G.I.S. GLI INTERVENTI CHIRURGICI SULLA COLONNA E L ASSISTENZA PRE E POST OPERATORIA ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA
Dettagli- Scelta della struttura 1. Informazioni sulle strutture disponibili eroganti i servizi prescritti
Tutte le attività erogate dell'azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Gallarate nelle varie sedi sono "accreditate". Ciò comporta, a garanzia dell'utente e della qualità del servizio erogato, il rispetto
DettagliArgomenti PERCORSO IR Definizione e diagnosi di insufficienza respiratoria (IR)
Argomenti PERCORSO IR Definizione e diagnosi di insufficienza respiratoria (IR) BANCA AIPO Classificazione dell IR Misure di gravità dell IR Analisi epidemiologica SDO percorsi pazienti IR documento 2006
DettagliIL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE.
IL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE ASSISTENZA INFERMIERISTICA DI QUALITA : EFFICACE (RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ) EFFICIENTE ( AL
DettagliUn mondo: l Ospedalel
Un mondo: l Ospedalel Seminario interaziendale Nel problema c e c e Dott. Francesco Vercilli Direzione Medica di Presidio, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia qualche dato di attività ANNO 2006 Degenza
DettagliREQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo
Dott. NICOLA TORINA Coordinatore Infermieristico - UTIR Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo 1 Secondo
DettagliAzienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area
DettagliTHIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP. Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia?
THIRD INTERNATIONAL TELEMEDICINE WORKSHOP La telemedicina come nuova risorsa delle Cure Primarie Telemedicina e continuità assistenziale una chance o un utopia? Dr. Michelangelo Bartolo Responsabile Telemedicina
DettagliSchede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna
Schede indicatori socio-sanitari Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Valutazione dell efficacia sanitaria delle attività Percentuale di ricoveri con degenza superiore
DettagliAccettazione del paziente in U.O. di chirurgia
ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN U.O. di CHIRURGIA Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia Ricovero in emergenza ed urgenza Ricovero ordinario programmato Day Hospital Day Surgery Il ricovero in U.O.
DettagliCorso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A anno / II semestre (marzo-giugno 2015) Versione Sedi delle Attività Didattiche
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia A.A. 2014-2015 6 anno / II semestre (marzo-giugno 2015) Versione 15.04.2015 Sedi delle Attività Didattiche Aula Sede Attività Didattica Aula 6 Polo Alberti Lezione
DettagliLa Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì
La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio
DettagliI dati del XVI rapporto PiT Salute
I dati del XVI rapporto PiT Salute Il Rapporto rappresenta il punto di vista dei cittadini che nel corso del 2012 (01/01/2012 al 31/12/2012) si sono rivolti a Cittadinanzattiva al fine di ricevere informazione
DettagliManuale della qualità dell Unità Operativa
Regione Sicilia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello Manuale della qualità dell Unità Operativa Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza - MCAU Redazione A_12 Ottobre 2012 INDICE
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO MEDICINA E CHIRURGIA D URGENZA. Ospedale Castelli Verbania
OPUSCOLO INFORMATIVO MEDICINA E CHIRURGIA D URGENZA Ospedale Castelli Verbania Struttura Operativa Complessa Medicina e Chirurgia d Urgenza DIRETTORE: Dottor Paolo Gramatica MEDICI: Dott. Francesco De
DettagliRete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA Maggiore della Carità - Novara Torino, 14.6.2012 Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto Rete Emergenza Esperienze e riflessioni sulle applicazioni presso
DettagliPrestazioni terapeutiche (sia farmacologiche che di chiarificazione e sostegno psicologico anche attraverso terapia di gruppo);
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA Nel Dipartimento Salute Mentale dell Azienda Usl Umbria2 operano due Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura: SPDC Foligno situato all interno dell Ospedale San Giovanni
DettagliDocumento finale. Linee Guida per la gestione dell Osservazione Breve in Pediatria
Consensus Meeting L Osservazione Temporanea e Breve in Pronto Soccorso Pediatrico Trieste, 14-15 ottobre 2005 Documento finale Linee Guida per la gestione dell Osservazione Breve in Pediatria 1 INDICE
DettagliREGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013
REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.
DettagliCarta dei Servizi rev. 0 del 21 marzo Unità operativa di Terapia Intensiva
Carta dei Servizi rev. 0 del 21 marzo 2014 Unità operativa di Terapia Intensiva Azienda Ulss n 22 Bussolengo - VR Unità Operativa di Terapia Intensiva Ospedale di Bussolengo Direttore U.O.C. Dott. Carlo
DettagliFONDAZIONE OPERA SAN CAMILLO
Oggetto: richiesta di ricovero ordinario per paziente solvente Spett.le Presidio Sanitario San Camillo Strada Comunale S. Margherita,136 10131 Torino (TO) Io sottoscritto/a in relazione al ricovero programmato
DettagliTREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI
DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliA. O. SAN GERARDO DI MONZA
A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA Mission e vision Anna Maria RAIMONDI 13 novembre 2007 1 A. O. SAN GERARDO DI MONZA PRESIDI OSPEDALIERI PRESIDIO
DettagliPERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE
PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE 49 Congresso SIGG Firenze, 6 Novembre 2004 Manopulo R., Sciumbata A., Corneli M., Naldi S., Martorelli M.
DettagliMaria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA
Maria Grazia Proietti Responsabile SSD Geriatria / LDPA NUMERI VITA MEDIA IN ITALIA : M 80,1 F 84,7 anni Nel 2030 il 21x1000 sara ultranovantenne Nel 2050 il 30% della popolazione > 65 anni numero di anziani
DettagliUNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA
UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità
DettagliLa gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici
LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione
DettagliOrganizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia
Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia L Esperienza della AUSL di Reggio Emilia : modello e prototipo 5 Ospedali di piccole medie dimensioni con caratteristiche
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliPiano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio
Piano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno 2014 1. Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio CRITERI DI INCLUSIONE 1) età tra 0 1 anno e > 64 anni
DettagliRelazione Ospedale di Comunità di Montecchio Maggiore (1 gennaio 31 dicembre 2010)
Relazione Ospedale di Comunità di Montecchio Maggiore (1 gennaio 31 dicembre 2010) Obiettivi L obiettivo principale dell Ospedale di Comunità (OdC) è quello di offrire un adeguata risposta al processo
DettagliRegione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR
Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -
DettagliBAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI
MALATTIE RARE E DISABILITA Seconda Giornata Europea delle Malattie Rare BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI 27 Febbraio 2009 Dott. Massimiliano Raponi Direttore Sanitario IRCCS Ospedale Pediatrico
DettagliScompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi?
Scompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi? Roberto F.E. Pedretti Dipartimento di Cardioangiologia Riabilitativa I.R.C.C.S. Fondazione Salvatore Maugeri Pavia/Tradate
DettagliLa fase post-operatoria
GESTIONE DEL PAZIENTE NEL POST-OPERATORIO OPERATORIO immediato La fase post-operatoria Si intende la fase successiva ad un intervento chirurgico, e si può suddividere in vari fasi: Post operatorio immediato:
DettagliINSERIMENTO DEI DATI PAZIENTE CON TERMINALE DI BORDO
INSERIMENTO DEI DATI PAZIENTE CON TERMINALE DI BORDO I dati paziente devono essere inseriti tramite Terminale di Bordo (TB) dopo aver consegnato il paziente in Pronto Soccorso. Cliccare sulla finestra
DettagliProvincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso
Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Il Pronto Soccorso COSA È? Il Pronto Soccorso gestisce l urgenza/emergenza 24 ore su 24, secondo priorità cliniche (triage). Per
DettagliIL POLICLINICO TOR VERGATA. Tiziana Frittelli 25/02/2015
IL POLICLINICO TOR VERGATA Tiziana Frittelli 25/02/2015 Chi siamo La Fondazione PTV è stata costituita dalla Regione Lazio e dall Università di Roma-Tor Vergata in base alle previsioni del Protocollo d
DettagliCAPITOLO 1.0. ANALISI SRUTTURALE 1.1.L AZIENDA Analisi strutturale del CIC
PREMESSA Con la legge 833/78, che istituisce il Sistema Sanitario Nazionale, con il Decreto legislativo 502/92, definito la Riforma della Riforma e, in seguito, con il Decreto legislativo 517/93, s introduce
DettagliLa cartella clinica. SIS e Audit Clinico ASL Rieti
La cartella clinica SIS e Audit Clinico ASL Rieti Cosa è la cartella clinica Ministero della Sanità, 1992: Insieme di documenti che registrano un complesso eterogeneo di informazioni sanitarie, anagrafiche,
DettagliDr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma
Dr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma D.M. n. 70/2015 IL NUOVO REGOLAMENTO SUGLI STANDARD DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA E un complesso documento di programmazione sanitaria
DettagliLe urgenze in età pediatrica Aula Magna Ospedale Forlanini, 24 gennaio 2015 Il PS Pediatrico del S. Camillo e la OBI Pediatrica
Le urgenze in età pediatrica Aula Magna Ospedale Forlanini, 24 gennaio 2015 Il PS Pediatrico del S. Camillo e la OBI Pediatrica Salvatore Scommegna U.O.C. Pediatria ed Ematologia Pediatrica Direttore ad
DettagliPercorso diagnostico-terapeutico del trauma cranico lieve e moderato: ruolo dell Ospedale Spoke Dr. Gabriele Ciucci
Percorso diagnostico-terapeutico del trauma cranico lieve e moderato: ruolo dell Ospedale Spoke Dr. Gabriele Ciucci U.O. di Neurologia Dip. Medico-Internistico 2 AUSL RAVENNA Background Solo pochi traumi
DettagliCalcolo del fabbisogno infermieristico
Organizzazione della Professione Infermieristica Calcolo del fabbisogno infermieristico Docente Francesco Cervasio L Organizzazione Mondiale della Sanita sottolinea quanto sia importante. assicurare la
DettagliOspedale Ca Foncello di Treviso. Medicina d Urgenza Guida ai Servizi
Ospedale Ca Foncello di Treviso Medicina d Urgenza Guida ai Servizi Lo scopo di questa guida è di fornire a Lei e i suoi familiari informazioni utili per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza
DettagliTRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI
Dipartimento delle Dipendenze TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA E DEI DISTURBI CORRELATI AGLI OPPIOIDI Ambiti di Intervento Trattamenti in fase acuta Intossicazione Acuta Sindrome di Astinenza Trattamenti in
DettagliL ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE. Aspetti e requisiti generali Requisiti specifici dei Laboratori
L ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE Aspetti e requisiti generali Requisiti specifici dei Laboratori Obiettivi della presentazione Approfondire il significato ed il modello di Accreditamento Istituzionale Analizzare
DettagliGIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Progr.Num. 389/2011 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno Lunedì 28 del mese di Marzo dell' anno 2011 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori: via Aldo
DettagliRete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie
Rete Pneumologica PSR 2008-2010 nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Aree tematiche di interesse. Una analisi accurata dell incidenza delle Malattie Respiratorie in Liguria, in termini di severità,
DettagliPrevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie
Roma, 27 gennaio 2012 Prevenzione e controllo della trasmissione di enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie Roberta Suzzi Responsabile Area Omogenea Assistenziale
DettagliFerrara 23 settembre 2016
IBD UNIT L'esperienza forlivese del «CASE MANAGEMENT» Verso un modello gestionale multiprofessionale Ferrara 23 settembre 2016 Deborah Tumedei U.O. Gastroenterologia Ausl della Romagna 1 Direttore Prof.
DettagliUNITA OPERATIVA. Chirurgia Maxillo Facciale SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE. PRESIDIO Ospedale Civile Maggiore. pag. 7
pag. 7 AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE UNITA OPERATIVA Chirurgia Maxillo Facciale PRESIDIO Ospedale Civile Maggiore MA 28 Rev. 0 del 03/07/03
DettagliCONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica
CONGRESSO NAZIONALE SIS 8 Il sistema 8 e la rete clinica RIDUZIONE, CONTROLLO E CURA DEL DOLORE INUTILE IN EMERGENZA: IL PROGETTO TOSCANA Perugia 2-23 aprile 2009 2002 Adesione delle Aziende Sanitarie
DettagliAZIENDA U.S.L. di PESCARA
www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:
DettagliLa performance di ISMETT: efficienza nell uso delle risorse. Bruno Gridelli
La performance di ISMETT: efficienza nell uso delle risorse Bruno Gridelli STUDIO ALTEMS DI PERFOMANCE Proprio in applicazione di quel principio che vuole ogni scelta pubblica radicata in un giusto equilibrio
DettagliPronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese
Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva
Dettagli