UNA LEGISLATURA RIFORMATRICE

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2 UNA LEGISLATURA RIFORMATRICE PREMESSA I CONTENUTI DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE SONO AL CENTRO DEL DIBATTITO APERTO DENTRO LA COSTITUENTE E POI RIPRESO AD ONDATE DURANTE L'INTERA STORIA REPUBBLICANA In particolare il Bicameralismo paritario è il frutto esplicito della guerra fredda, cioè della volontà di evitare che chiunque vincesse le elezioni potesse governare stabilmente. La sua messa in discussione è stata continua. Per giudizio unanime come sistema di garanzia è ridondante, lento e non ha più alcuna funzione per migliorare il processo legislativo. Perciò sono state proposte molte soluzioni per diversificare ruolo, composizione ed elezione della seconda Camera. Negli anni, si sono succeduti numerosi tentativi di riforma, con l'istituzione di apposite commissioni bicamerali. Non si contano i governi che nella compagine hanno previsto Ministri delle Riforme... Tra i cambiamenti recenti della seconda parte della Costituzione c'è stato quello del Titolo V da parte del Governo di Centrosinistra nel 2001 a fine legislatura.

3 Alcuni passaggi recenti: alla nascita del Governo tecnico Monti, nel contesto di unità nazionale, alle forze politiche viene chiesto invano di impegnarsi in Parlamento a realizzare le riforme, quantomeno della legge elettorale Febbraio le elezioni consegnano al paese la novità di un sistema tripolare; nell'aprile 2013 la maionese impazzita porta all'assenza di governo e allo stallo della elezione del Presidente della Repubblica aprile 2013 con il bruciante discorso di insediamento, Napolitano rivela la sostanza dell'impegno reciproco assunto con le forze politiche: l'accettazione dell'incarico comporta l'impegno PER LE RIFORME 5. Maggio 2013 Il governo Letta, nato a salvaguardia degli interessi nazionali da un contesto politico innaturale, avvia le basi di un percorso riformatore con la Commissione Quagliariello, che per 8 mesi lavora alacremente raccogliendo atti e pareri, arrivando ad un rapporto di indirizzo 6. Autunno La palude del governo Letta, abbandonato da Forza Italia che nel frattempo si è spaccata con Alfano che resta al Governo, viene scossa dal Patto del Nazareno, cioè dall'accordo politico per condividere le riforme 7. Febbraio 2014 Nasce il governo Renzi con l'impegno esplicito di fare le riforme e il processo comincia a camminare in maniera condivisa... La proposta di riforma presentata dal Governo è in sostanza il frutto del lavoro svolto dalla Commissione Quagliariello nel corso del Primavera 2015 L'elezione di Mattarella segna per Forza Italia la rottura dell'accordo del Nazareno e mette a rischio il percorso, ma l'impegno assunto da tutti viene comunque proseguito dalla maggioranza

4 ITER PARLAMENTARE DELLA RIFORMA (come previsto dall'art. 138 della Costituzione) 8 aprile 2014 Il disegno di legge costituzionale è stato presentato al Senato dal Governo (A.S. 1429). 8 agosto 2014 Al termine di un esame parlamentare durato quattro mesi, il disegno di legge di riforma è stato approvato dal Senato, con modificazioni, nella seduta dell 8 agosto settembre 2014 Il testo è stato quindi trasmesso alla Camera (C. 2613) che ne ha avviato l esame 10 marzo 2015 La Camera ha approvato il testo con modificazioni 13 ottobre 2015 Il testo, nuovamente emendato dal Senato, è stato approvato da tale ramo del Parlamento in prima deliberazione - con 178 voti favorevoli, 17 voti contrari, 7 astenuti (202 votanti). 11 gennaio 2016 la Camera ha approvato in prima deliberazione, senza modificazioni, il testo già approvato dal Senato con 367 voti favorevoli, 194 voti contrari e 5 astenuti (561 votanti). 20 gennaio 2016 Il Senato ha quindi approvato, in seconda deliberazione, il testo già approvato in prima deliberazione dalla Camera, con 180 voti favorevoli; 112 voti contrari; 1 astenuto. 12 aprile 2016 In seconda deliberazione la Camera ha approvato il testo con 361 voti favorevoli, 7 voti contrari, 2 astenuti.

5 I TEMPI DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE

6 DATA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE Lunedì 26 settembre 2016 il consiglio dei Ministri ha deciso la data del 4 DICEMBRE 2016 Si voterà dalle ore 7.00 alle

7 Quesito referendario

8 COSA CAMBIA? NELLA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE LA CARTA DI IDENTITA' DELLA REPUBBLICA i principi fondamentali Artt i diritti e doveri dei cittadini Artt NON CAMBIA NULLA

9 COSA CAMBIA DAVVERO I cambiamenti sono solo nella seconda parte Ordinamento della repubblica - Artt che tratta in sei titoli di: Parlamento, Presidente della Repubblica, Regioni, Province, Comuni, garanzie costituzionali (Corte Costituzionale e revisione). VIENE RIVISTA SOLO LA PARTE ORGANIZZATIVA! Non viene rivista la forma di governo che resta parlamentare La riforma incide su 47 articoli su 134 vigenti: due sono soppressi, 45 modificati. Di questi, 16 sono modificati solo per conseguenza (ad esempio per sopprimere la parola Province ovunque sia menzionata) I cambiamenti netti riguardano 30 degli 80 che costituisono la seconda parte

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11 Le ragioni del Sì 1. Un Parlamento più efficiente che assicura più stabilità: una sola Camera dà la fiducia al Governo e vota la maggior parte delle leggi 1. Tempi certi e risposte tempestive: di norma la Camera approverà le leggi e il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere e proporre modifiche, su cui poi la Camera esprimerà la decisione finale. 1. Più peso agli istituti di democrazia diretta: abbassamento del quorum per i referendum abrogativi richiesti da un gran numero di cittadini, introduzione dei referendum propositivi e tempi finalmente certi per l esame delle proposte di legge di iniziativa popolare 1. Una Repubblica più leggera: abolizione del CNEL e delle province 1. Più sobrietà e riduzione della spesa: nessuna indennità per i senatori, tetto all indennità per consiglieri e assessori regionali e taglio alle spese dei gruppi politici 1. Chiarezza su chi fa cosa: suddivisione chiara delle competenze tra Stato e Regioni per facilitare imprese e cittadini

12 1. Parlamento piu efficiente e governo più stabile - Superamento del bicameralismo perfetto - Rapporto di fiducia con il Governo - Nuovo Senato

13 A. SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO Il Parlamento continuerà ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ma i due organi avranno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti. Solo la Camera vota la fiducia al governo, ha la titolarità dell'azione legislativa ed esercita la funzione di controllo dell'operato del Governo. Il Senato diventa sede di rappresentanza delle istituzioni territoriali. Solo alcune leggi (in ambiti ben definiti sulla base delle competenze del Senato legate alle autonomie locali) richiederanno l'approvazione di entrambe le camere, per tutte le altre è richiesta l'approvazione della sola Camera dei deputati. Il Senato, dopo l'approvazione di una legge, può chiedere di esaminarla e può proporre modifiche che saranno valutate dalla Camera.

14 B. IL RAPPORTO DI FIDUCIA: prima e dopo la riforma

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16 C. IL NUOVO SENATO Solo 95 senatori (contro i 315 attuali) eletti fra i consiglieri regionali ed i sindaci. La durata del mandato dei senatori coincide con quella dell'organo dell'istituzione territoriale da cui sono stati eletti. Il Senato diventa quindi organo a rinnovo parziale non sottoposto a scioglimento. Ai 95 senatori eletti, si aggiungono 5 senatori di nomina presidenziale non più nominati a vita (rimarranno in carica 7 anni non rinnovabili) e gli ex Presidenti della Repubblica. Nessun senatore percepirà un'indennità legata alla carica ricoperta.

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18 2. Tempi certi e risposte tempestive - Procedimento legislativo - Limiti chiari alla decretazione d urgenza

19 A. PROCEDIMENTO LEGISLATIVO E DECRETAZIONE D URGENZA Il nuovo testo degli articoli della SEZIONE II La formazione delle leggi (artt ), ha bisogno di spiegazioni più dettagliate rispetto al vecchio testo PER porre fine al ping pong delle leggi tra Camera e Senato e stabilire esattamente quello che deve fare il nuovo Senato dare tempi certi per la discussione delle leggi dare limiti alla decretazione d'urgenza dei Governi Una domanda per farsi capire con chi critica la forma lunga e complessa dei nuovi articoli: per farsi curare è preferibile una nuova camera operatoria complessa o una vecchia semplice sala degli anni quaranta?

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23 3. Istituti di democrazia diretta - Proposte di legge di iniziativa popolare - Referendum

24 A. PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE Per l iniziativa legislativa popolare, è elevato da 50 mila a 150 mila il numero di firme necessario per la presentazione di un progetto di legge da parte del corpo elettorale, introducendo al contempo il principio che ne deve essere garantito l esame e la deliberazione finale (nei tempi, forme e limiti da definire nei regolamenti parlamentari).

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26 B. REFERENDUM Oltre al referendum abrogativo, vengono introdotti i referendum propositivi e quelli d'indirizzo. Rimane il limite minimo di firme per presentare una richiesta di referendum, con la modifica del quorum nel caso che il numero di firme superi le In tal caso il quorum per la validità del referendum sarà la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della Camera e non più la maggioranza degli aventi diritto al voto. In pratica il quorum si abbassa a fronte della presentazione di almento firme.

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28 4. Una Repubblica più leggera e meno costosa - Abolizione del CNEL - Soppressione delle province

29 SOPPRESSIONE DEL CNEL Il testo di legge costituzionale abroga integralmente l articolo 99 Cost. che prevede, quale organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio nazionale dell economia e del lavoro (CNEL).

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31 5. Garanzie costituzionali - Presidente della Repubblica - Corte Costituzionale - Giudizio preventivo di legittimità delle leggi elettorali -

32 A. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Viene soppressa la vigente previsione che dispone che all elezione del Presidente della Repubblica partecipino anche tre delegati regionali (uno per la Valle d Aosta), alla luce delle nuova composizione del Senato di cui fanno parte i rappresentanti delle regioni e degli enti locali.

33 B. CORTE COSTITUZIONALE Costituita da quindici giudici, dei quali: 5 nominati dal Presidente della Repubblica 5 dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative 3 dalla Camera dei deputati 2 dal Senato

34 C. GIUDIZIO PREVENTIVO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLE LEGGI ELETTORALI Per evitare situazioni di cortocircuito come quella creata dal porcellum, con un parlamento eletto da una legge giudicata successivamente incostituzionale, ancorchè l'elezione sia stata considerata legittima, viene prevista la possibilità di sottoporre le leggi elettorali al giudizio preventivo di legittimità costituzionale della Corte costituzionale, con modalità e tempistiche ben definite. In caso di dichiarazione di illegittimità costituzionale, la legge non potrà essere promulgata.

35 6. Più sobrietà e taglio alle spese della politica - Nessuna indennità per i senatori - Tetto per le indennità dei consiglieri regionali - Stop alle spese dei gruppi politici regionali

36 A. NESSUNA INDENNITÀ PER I SENATORI

37 B. LIMITE AGLI EMOLUMENTI DEGLI ORGANI REGIONALI E TAGLIO AI RIMBORSI Viene introdotto un limite agli emolumenti spettanti al Presidente e agli altri membri degli organi elettivi regionali, in modo che non possano comunque superare l importo di quelli spettanti ai sindaci dei comuni capoluogo di regione. Viene inoltre esplicitamente fatto divieto di corrispondere rimborsi o analoghi trasferimenti monetari ai gruppi politici nei consigli regionali.

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39 6. Chiarezza su chi fa che cosa - Distribuzione delle competenze tra Stato e Regioni

40 A. RIPARTO COMPETENZE TRA STATO E REGIONI Viene soppressa la competenza concorrente fra Stato e Regioni e vengono dettagliate in maniera precisa le competenze dell'uno e dell'altro. Viene così ridotto il contenzioso fra Stato e Regioni migliorando tutto il processo legislativo. Viene prevista una "clausola di supremazia" che consente alla legge dello Stato, su proposta del Governo, di intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica dello Stato, ovvero la tutela dell'interesse nazionale. SALVAGUARDIA DELL'AUTONOMIA SPECIALE - Tali regole non si applicheranno alle Regioni a statuto speciale e alle Provincie autonome, a meno che non si abbia la revisione dei rispettivi Statuti mediante legge costituzionale. L'adeguamento statutario dovrà avvenire sulla base di intese con le Regioni a statuto speciale e con le Provincie autonome.

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42 7. Altre modifiche

43 A) Diritti delle minoranze e statuto delle opposizioni Si attribuisce ai regolamenti parlamentari la garanzia dei diritti delle minoranze parlamentari. Il regolamento della Camera dei deputati dovrà disciplinare lo statuto delle opposizioni. B) Obbligo di partecipazione ai lavori parlamentari Entra in Costituzione il dovere per i membri del Parlamento di partecipare alle sedute dell'assemblea e ai lavori delle Commissioni. C) Principio della parità di genere incostituzione La promozione dell'equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza diventa valore costituzionale. D) Principio di trasparenza in Costituzione Il testo attuale della Costituzione afferma che le leggi sull'amministrazione (attività e organizzazione dei pubblici uffici) devono assicurare il rispetto del buon andamento e dell'imparzialità dell'amministrazione. A questi due principi viene aggiunto anche quello importantissimo della trasparenza.

44 E) Il regionalismo differenziato Vengono disciplinati maggiormente le ipotesi di forme e condizioni particolari di autonomia delle Regioni a statuto ordinario (es. politiche sociali, materie relative alle politiche attive del lavoro e all'istruzione e formazione professionale). Condizione necessaria per tale attribuzione è che la regione sia in condizione di equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio. F) Introduzione dei costi e fabbisogni standard Vengono introdotti indicatori di costi e fabbisogni standard per promuovere condizioni di efficienza per le funzioni pubbliche degli enti territoriali. G) Responsabilità in caso di dissesto finanziario degli enti territoriali Viene prevista esplicitamente l'esclusione dall esercizio delle funzioni per gli amministratori regionali e locali in caso di accertato stato di dissesto degli enti territoriali.

45 RIDUZIONE DEI COSTI Un riassunto Vengono eliminati gli stipendi di 315 parlamentari (i 100 Senatori previsti dalla riforma non riceveranno indennità di carica); Viene posto un tetto agli stipendi di Presidenti e consiglieri regionali (non potranno superare quello dei sindaci dei Comuni capoluogo di Regione); Vengono eliminati i rimborsi pubblici ai gruppi politici regionali; Viene abolito il CNEL con i suoi costi di gestione; Vengono abolite le Province con i loro costi di gestione; Vengono introdotti i costi e i fabbisogni standard per promuovere l'efficienza degli enti territoriali; Vengono introdotte norme per unificare e razionalizzare il funzionamento delle Amministrazioni parlamentari nell'ottica di ridurne i costi.

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48 Comitato Basta un sì Destra Tagliamento Facebook : Basta un sì Destra Tagliamento Sito: bastaunsidestratagliamento@wordpress.com bastaunsi.destratagliamento@gmail.com Telefono:

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