Modelli di integrazione nelle problematiche di natura ambientale l esperienza della Valle del Sacco
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1 Il contributo della Sanità Pubblica Veterinaria alla Medicina Unica Modelli di integrazione nelle problematiche di natura ambientale l esperienza della Valle del Sacco Paola Scaramozzino Osservatorio epidemiologico IZSLT Gruppo di lavoro: Antonio Battisti, Sabrina Battisti, Pasquale Rombolà, Marcello Sala, Alessandro Ubaldi. Istituto Superiore di Sanita, 11/10/2013
2 Recenti problematiche ambientali con riflessi sulla sicurezza alimentare Beta esacloricloesano nel latte bovino e ovino (Valle del Sacco) Diossine nel latte bovino (Val di Susa) Diossine in mozzarella di bufala (Campania) Biotossine e microcistine in ambienti acquatici Diossine in molluschi bivalvi (Taranto) Radioattività nelle carni di cinghiale Mercurio in pesci Arsenico nell acqua potabile
3 Razionale del biomonitoraggio animale Lipofilia di alcune sostanze Ruolo di accumulatori che gli animali svolgono nel ciclo di varie molecole tossiche Veloce ciclo produttivo/riproduttivo Esistente circuito di controlli Controlli ai fini della sicurezza alimentare Biomonitoraggio animale Il tutto finalizzato a mitigare l impatto sulla salute umana e a valutare l efficacia di misure di intervento
4 Valle del Sacco 3 marzo campione di latte di massa bovino dal Comune di Gavignano (Roma) positivo per betaesaclorocicloesano ( -HCH) - risultato analitico: 62 ppb - 20 volte superiore al limite di legge (3 ppb)
5 Unità di Crisi IZSLT: Osservatorio Epidemiologico e Direzione operativa di Chimica Servizi Veterinari e Dip. Prevenzione di 2 ASL (RMG, FR) ARPA Regione Lazio, Area Sanità Veterinaria Maggio 2005: Nomina del Commissario per l emergenza
6 IZS e AASSLL: studio epidemiologico 1. Stimare la prevalenza delle aziende contaminate da ß-HCH nella valle del fiume Sacco; 2. Valutare i fattori di rischio associati alla contaminazione del latte di massa bovino; 3. Determinare la fonte di contaminazione per le aziende da latte (causalità); 4. Liberalizzare la vendita del latte dalle aziende non contaminate.
7 La valle del fiume Sacco fabbrica index case A rischio blocco ritiro latte circa 800 aziende delle 2 province
8 Metodi arruolate tutte le aziende delle valle (N=244) latte di massa analizzato periodicamente per ß-HCH (extrapiano PNR) analisi dei foraggi aziendali georeferenziazione delle aziende interviste agli allevatori sulla presenza dei fattori di rischio plausibili ispezioni delle aziende per la presenza di lindano
9 Misure di polizia veterinaria Sequestro delle aziende non conformi Sequestro fiduciario dei foraggi (analisi) Distruzione del latte di massa aziendale Divieto di spostamento/macellazione dei capi
10 Risultati: aprile-giugno 2005: distribuzione geografica delle aziende testate e localizzazione delle aziende contaminate
11 Risultati: esposizione a foraggi coltivati su terreni irrigati o esondati 34 aziende su 244 presentavano valori di beta-hch nel latte > 2 mg/kg 33 aziende su 34 positive avevano utilizzato foraggi irrigati con le acque del fiume o bagnati da esondazioni Il rischio di contaminazione in queste aziende era di più di 100 volte superiore alle altre aziende della valle
12 Costi dell emergenza Fonte: Ufficio commissa riale milioni di Euro da Ministero Ambiente e Agricoltura 8 milioni Euro indennizzi per: Latte e foraggi distrutti ripopolamento 7 milioni Euro per: - messa in sicurezza area industriale - restrizioni uso terreni
13 Monitoraggio post emergenza a seguito della rimozione dell esposizione Divieto di irrigazione con acqua di fiume Interdizione fascia di 100 metri dalle rive
14 Monitoraggio post emergenza PNR extrapiano mirato Rinnovato annualmente dal 2005 allo scopo di: garantire una sorveglianza sensibile e tempestiva nella rilevazione degli eventi di contaminazione nelle aziende e dei fattori di rischio monitoraggio nell area a rischio di contaminazione, a tutela della salute umana e della salubrità dei prodotti di origine animale
15 Scoperti altri fattori di rischio Terreni (foraggi) contaminati oltre i 100 mt di perimetrazione iniziale (esondazioni..) Terra di riporto dalle rive del fiume (TAV) in terreni foraggeri
16 Elaborazione mappe di rischio Strumenti di analisi spaziale che utilizzano i dati raccolti a fini predittivi per orientare gli interventi Statistica classica: modelli di regressione Interpolazione: Kriging, Indicator kriging
17 Mappa di probabilità calcolata usando i coefficienti della regressione logistica per calcolare il rischio a partire da variabili ambientali Valle del sacco: Mappa di rischio per Beta- HCH Mappa Indicator Kriging
18 Altro approccio Partendo da una possibile situazione di rischio (sorgente nota) Biomonitoraggio preventivo Essenziale interdisciplinarietà e comunicazione
19 Scelta delle Matrici Proprietà fisicochimiche del contaminante Specie e categorie animali Vie di esposizione Disponibilità di prove validate/accreditate Definizione Area a rischio Vie di diffusione del contaminante (aria, acqua, suolo) Caratteristiche climatiche e geopedologiche Modelli di dispersione (foot-print)
20 Conclusioni One Health approach La sanità pubblica veterinaria è parte integrante della prevenzione e del controllo delle contaminazioni ambientali. Competenze scientifiche, ricerca epidemiologica, attività professionale pratica, conoscenza del territorio, comunicazione con le altre professioni e con la cittadinanza sono le azioni con cui si declina questo contributo. E essenziale superare gli ostacoli alla integrazione..
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