L Europa e l euro. Francesco Daveri
|
|
- Assunta Esposito
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L Europa e l euro Francesco Daveri 1
2 Concetti di base: tasso di cambio nominale Il tasso di cambio nominale è il tasso al quale si può scambiare la valuta di un paese con quella di un altro paese che abbia una valuta diversa. Il cambio nominale può essere espresso in due modi (consideriamo la EZ eurozona come il paese interno e gli Usa come il paese straniero): In unità della valuta estera (diciamo: dollari) per 1 euro In unità di euro per 1 unità della valuta estera (dollari). Esempio: Supponiamo che il cambio tra $ Usa ed sia 1.30 Un euro viene scambiato contro 1.30 dollari Un dollaro viene scambiato per (=1/1.30) euro. 2
3 Concetti di base: tasso di cambio reale, una misura di competitività Il tasso di cambio reale, non quello nominale, determina quanto un paese è in grado di esportare o importare. E una misura di competitività. Il cambio reale in euro è RER euro (real exchange rate): RER euro ER * Un deprezzamento (aumento) del RER euro significa che i beni prodotti nella EZ sono diventati meno cari relativamente ai beni prodotti fuori dall EZ (ad esempio, in Usa). Ciò incoraggia i consumatori in EZ e Usa a comprare più beni prodotti dall EZ e meno beni Usa. Conseguenza? Export dell EZ negli Usa aumentano, import EZ dagli Usa diminuiscono. NX dall EZ aumenta, per due ragioni. La relazione è simmetrica: se il RER si apprezza (diminuisce), vuol dire che i beni prodotti nell EZ sono diventati più costosi. Diminuiscono exports (X), aumentano imports (M), si riduce NX dell EZ. P P world 3
4 Concetti di base: tasso di cambio nominale e reale In base all equazione precedente: RER euro ER * P P world Un deprezzamento del cambio nominale a parità di prezzi interni ed esteri fa salire RER euro e quindi fa aumentare la competitività di un paese. 4
5 Domanda delle domande: perché fare un unione monetaria in Europa?
6 Unione monetaria Unione monetaria = rinuncia di un paese al diritto di stampare moneta in modo indipendente e delega la politica monetaria ad un autorità comune. Molto di più di un accordo per mantenere il tasso di cambio fisso: Unione monetaria è irrevocabile Non ci sono regole predisposte per abbandonarla (uno dei problemi nel caso della Grecia) ma solo sanzioni per chi non si comporta bene; Accordo di cambio è revocabile o almeno aggiustabile SME (Sistema Monetario Europeo): accordo di cambio tra paesi europei fino al 1992; Fissava parità centrali e bande di oscillazione intorno alle parità; 6
7 La teoria delle aree valutarie ottimali Un unione monetaria (cioè cambi fissi irrevocabili) ha costi e benefici per i paesi che decidono di aderire. Benefici: Niente più incertezza sui cambi; In altre parole, minore incertezza su prezzi, tassi di rendimento e stipendi tra paesi. Quindi: scambi di beni e servizi incoraggiati. Costi: Perdita di sovranità; Perdita di flessibilità nella politica economica.
8 Robert Mundell, 1961: Come può funzionare bene un unione monetaria? Quattro condizioni da soddisfare per avere un area valutaria ottimale: Economie che aderiscono sono simili Altrimenti (se le economie non sono simili) allora ci vuole: Flessibilità dei salari nei paesi aderenti all unione; Oppure Mobilità del lavoro tra paesi dell unione; Oppure Politica di bilancio pubblico che porti a condividere il rischio tra paesi. Nessuna di queste condizioni è stata soddisfatta nella zona euro in passato. 8
9 Criterio 1: Economie abbastanza simili Se economie simili, quando arriva uno shock esterno, lo shock è uguale per tutti e l unica BC (Banca Centrale) può fare gli interessi di tutti. In questo caso, l unione monetaria funziona bene. Due esempi di shock 1. Aumento del prezzo del petrolio Rischio di recessione Se tutti i paesi importano petrolio e hanno paura della recessione, la BC riduce il tasso di sconto per sostenere l economia. Tutti contenti. Se UK esporta petrolio, aumento del prezzo del petrolio fa crescere di più l economia inglese. UK vorrebbe aumento, non riduzione, del tasso di sconto. E infatti UK non è entrata nell euro. 2. La Cina entra nel WTO La Germania ha grandi imprese, è ben attrezzata per cogliere l occasione. L Italia è fatta di piccole imprese che non riescono a cogliere l occasione La domanda di prodotti tedeschi aumenta, quella di prodotti italiani diminuisce L Italia avrebbe bisogno di svalutare la moneta per essere più competitiva, la Germania no Cosa dovrebbe fare la BC? 9
10 Durante la crisi post 2008 dentro l EMU, performance molto divergenti nell andamento del PIL
11 Grandi differenze tra i paesi dell Euro zona 102,0 100,0 98,0 96,0 94,0 92,0 90,0 Tali differenze sono una sfida reale al salvataggio dell euro, oltre che alla risoluzione dei problemi di natura finanziaria. Fonte: Eurostat France Germany Italy Spain
12 ... Lo stesso nell Europa del nord - dentro e fuori dall eurozona La Norvegia non ha quasi visto la crisi e ora cresce rapidamente Svezia (non euro): Pil giù come Germania, ma poi cresce più dei tedeschi Finlandia (paese eurozona): Pil molto giù. Poi una ripresa più lenta rispetto agli altri paesi. Fonte: Eurostat
13 Nell Europa dell Est - dentro e fuori dall eurozona - c è chi ha fatto anche meglio della Germania... Polonia (paese non euro) e Slovacchia (paese euro) sono andate molto bene durante la crisi La Repubblica Ceca (paese non euro) si è ripresa inizialmente MEMO: Polonia + Slovacchia + Rep. Ceca = 53 milioni, quasi come l Italia Fonte: Eurostat
14 Se fallisce il criterio 1 di Mundell diventa impossibile fare un unione monetaria? NO, se valgono le altre condizioni sufficienti di Mundell
15 Criterio 2 e 3: flessibilità dei salari oppure mobilità del lavoro Se le economie che aderiscono all unione non sono simili, quando arriva uno shock esterno (Cina nel WTO), le economie devono adattarsi allo shock. Ma senza usare il tasso di cambio. Ciò può avvenire con: Flessibilità dei salari Oppure Se aumenta la domanda di prodotti tedeschi e diminuisce la domanda di prodotti italiani, salgono i salari tedeschi e scendono quelli italiani. Mobilità del lavoro tra paesi Italiani disoccupati vanno a lavorare in Germania. 15
16 Criterio 4: bilancio pubblico comune Se nell Unione monetaria ci sono: 1. economie dissimili, 2. salari non flessibili e 3. non c è mobilità del lavoro quando arriva uno shock esterno (Cina nel WTO), le economie non riescono ad adattarsi allo shock. Si può solo ridurre l incidenza sociale dello shock Bilancio pubblico comune: Calo disoccupazione in Germania fa aumentare le entrate fiscali e i disoccupati italiani possono ricevere un sussidio di disoccupazione pagato dai tedeschi; (anche mercati finanziari comuni possono svolgere questo compito) Se italiani possiedono azioni di imprese tedesche beneficiano del successo delle imprese tedesche in Cina. 16
17 L Europa, un area valutaria ottimale? Nell Unione Monetaria Europea: 1. Economie molto integrate dal punto di vista commerciale e finanziario, ma dissimili per dotazioni tra Sud e Nord: Integrate per alto volume di commercio intra-settoriale; Dissimili perché Europa del nord ha alti livello di capitale fisico per lavoratore e più lavoro qualificato rispetto a Europa del sud. 2. Salari non flessibili (istituzioni del mercato del lavoro poco americane ); 3. Bassa mobilità del lavoro (barriere linguistiche); 4. Bilancio comune è 1% del Pil (bilanci nazionali tra 45 e 50% del Pil); 5. Pochi investono in Borsa. E così quando arriva uno shock esterno, le economie non riescono ad adattarsi allo shock Chi perde competitività (Gre, Spa, Por, Ita) continua a farlo. Chi guadagna competitività (Ger, Europa nord) continua a farlo... 17
18 In Europa la mobilità del lavoro è più bassa che in altre aree dove c è una moneta comune
19 Adottare l euro è stata una follia? I membri UE adottarono l euro principalmente per 3 ragioni: 1. Mercato unico: si riteneva che si sarebbero ottenute una maggiore integrazione del mercato ed una maggiore crescita economica. 2. Stabilità politica: si riteneva che una valuta comune avrebbe reso gli interessi politici più uniformi. 3. Eliminazione della possibilità di svalutazioni/rivalutazioni: con liberi flussi di capitale finanziario, si potevano verificare fughe di capitali e speculazioni in uno SME con valute diverse, ma sarebbe stato più difficile con una moneta unica.
20 Criteri di appartenenza all UME Per essere membro dell UME, sulla base del trattato di Maastricht, un paese doveva esibire: Bassa inflazione (non superiore di 1.5 punti percentuali rispetto ai tre paesi con l inflazione più bassa nell Ume); Bassi tassi di interesse a lungo termine (non superiori di 2 punti percentuali rispetto ai tre paesi con l inflazione più bassa nell Ume); Stabilità del tasso di cambio nei 2 anni precedenti all adesione all Ume; Stabilità fiscale: Deficit/Pil < 3%; Debito pubblico / Pil < 60% (oppure dimostrata capacità di fare progressi graduali verso l obiettivo ).
21 C è stata convergenza dei tassi di inflazione tra i membri SME Nel grafico si riportano i differenziali di inflazione rispetto alla Germania per sei dei paesi fondatori dello SME: Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia e Paesi Bassi. Fonte: FMI, World Economic Outlook Database, April 2013
22 .. E anche nei tassi di interesse. Fino al 1998 e anche dopo Fonte: Eurostat Introduzione dell euro Fallimento di Lehman Brothers Rendimenti dei titoli governativi: la convergenza dei tassi di interesse nell area euro è avvenuta per un periodo limitato. (Nel grafico manca la Grecia, ma non sarebbe cambiato di molto). I differenziali di rendimento nell eurozona sono ritornati come erano nel 1994.
23 Il problema del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) Domanda. UME prevede abbandono della lira (niente più politica monetaria nazionale) ma anche vincoli sulle politiche di bilancio. Perché? Risposta breve: C è un costo collettivo (esternalità negativa) di deficit pubblici nazionali troppo grandi. Vediamo perché. ESEMPIO: Ger, Fra e Ita fanno DEF >3% Super-emissione di debito pubblico in. Con la valuta comune, rischio che l euro vada a fondo. Giù il rating dei bond emessi da tutti. Su il costo del debito per tutti i paesi. Ecco il costo collettivo di DEF nazionali non vincolati. Un Tanto Paga Pantalone europeo. L eurozona vuole (voleva) scoraggiare queste politiche beggar-yourneighbour (che impoveriscono il vicino). Ecco allora il PSC: DEF max=3% del Pil (oppure oggi il Fiscal Compact) Paesi che non avessero rispettato questa regola avrebbero dovuto essere multati fino allo 0.5% del loro Pil. Misura non credibile e mai attuata perché pro-ciclica (un paese che sfora dovrebbe Tasse x pagare la multa. Ma Tasse Pil, dunque peggiora ancora DEF/Pil)
24 Il trattato di Maastricht, oggi carta straccia Trattato di Maastricht, 1991, gamba fiscale dell Emu. Logica: Una moneta, tanti governi. Ci vuole vincolo che scoraggi deficit eccessivi dei singoli paesi. 2 criteri fiscali per ammissione nell Emu: 1. deficit/pil sotto al 3% 2. debito pubblico / Pil sotto 60%. Oppure dimostrata capacità di fare progressi graduali verso l obiettivo del 60%. Clausola tra virgolette (più debole): servì per tenere il Belgio dentro l Emu. Ma anche Italia e Grecia ne hanno beneficiato. Fino ad oggi. Source: Eurostat
25 Il conto fiscale della crisi
26 Depressione evitata a caro prezzo: boom dei deficit pubblici Deficit / Pil (%) p Di cui: aiuti & salvataggi (nel 2010) Usa UK Germania Italia Francia Spagna Fonte: Ocse 26
27 e rapida accumulazione di debito pubblico Debito / Pil (%) p Usa (*) UK Germania Francia Italia Spagna (*) Dati non strettamente comparabili con quelli europei, i quali seguono la definizione di debito stabilita nel trattato di Maastrict. Il forte incremento del debito pubblico richiederà decenni per la sua ridiscesa ed il suo riassorbimento. L alto ed il cospicuo prezzo della crisi: 1) Aumento delle tasse; 2) Riduzione della spesa per il welfare; 3) Meno aiuti per futuri salvataggi. Fonte: OCSE
28 Europa: crisi ha chiuso la luna di miele per i paesi periferici nell Unione Monetaria Percent Development in Interest Rates on 10 years Government Bonds Fonte: OCSE Introduction of the Euro Lehman Bankruptcy France Germany Greece Ireland Italy Portugal Spain 1. Verso l EMU: convergenza nei tassi di interesse sui debiti pubblici a 10 anni. 2. Emu, 1999: Tassi tedeschi per tutti, azzerati spread con il bund. Ma abitudini dei paesi Euro-Mediterraneo rimangono mediterranee (vedi dopo). 3. Aumento spread da fine 2009 per la Grecia. Poi Portogallo e Irlanda. Poi Spagna. Poi Italia. 28
29 Grecia: la strada verso il default
30 Il crollo della crescita nei PIGS Tasso medio di variazione annuo PIL pro capite Grecia +1,6 +3,3-2,2 Spagna +2,3 +2,2-0,4 Italia +2,5 +0,8-1,0 Portogallo +3,0 +1,4-0,4 Fonte: Eurostat
31 Piani di salvataggio europei: soprattutto su spalle tedesche 31
32 ma fino a ieri insufficienti per finanziare default parziale dei grandi paesi Emu periferici (Italia e Spagna) Fondi disponibili: 440 miliardi Abbastanza per salvare PIG (Portogallo, Grecia e Irlanda) Non per salvare Italia and Spagna. 32
33 L alternativa degli USE (Stati Uniti d Europa)
34 Gli Stati Uniti d Europa (USE) partono con il Fiscal Compact Approvato da 25 paesi UE (fuori Uk e Repubblica Ceca) il Fiscal Compact contiene due regole 1. pareggio di bilancio blindato, cioè divieto per il deficit strutturale di superare lo 0,5 per cento del Pil. Deficit strutturale, cioè aggiustato per il ciclo Esempio: dal governo Monti non ci si aspetta manovra correttiva se deficit dovuto alla recessione molto diverso da regola di Maastricht del deficit < 3% Stupida e forse per questo inapplicata 2. percorso di riduzione del debito pubblico in rapporto al Pil: dovrà scendere ogni anno di 1/20 della distanza tra il suo livello effettivo e la soglia del 60 per cento Salvo circostanze attenuanti molto diverso da regola di Maastricht di show gradual and steady progress towards 60% 34
35 Il Fiscal Compact è preliminare a soddisfare una delle condizioni per far funzionare l euro (e l Europa) Mundell, premio Nobel Economia scrisse articolo nel 1961 Quattro condizioni da soddisfare per avere un area valutaria ottimale 1. Economie che aderiscono sono simili 2. Flessibilità dei salari nei paesi aderenti all unione 3. Mobilità del lavoro tra paesi dell unione 4. Politica di bilancio pubblico che porti a condividere il rischio tra paesi Si può fare politica di bilancio pubblico con fondi di emergenza a beneficio di tutti solo se c è regola di bilancio che impedisca ai singoli stati di sforare il loro budget Con il Fiscal Compact, basi per Europa federale in cui nasce politica di bilancio comune 35
36 La strada verso gli USE Come potrebbero essere gli Stati Uniti d Europa NON saranno sinonimo di Più Stato. NON duplicazione ma trasferimento di poche funzioni (a Commissione, Bce, organi tecnici nominati da Parlamento Europeo) Esempio 1: Tassazione europea del capitale finanziario e multinazionale (ormai inattuabile a livello nazionale). Ma tassazione e legislazione del lavoro e del welfare rimangono nazionali. Cioè sovranità nazionale si concentra su diritti fondamentali Esempio 2: politiche innovazione rimangono nazionali. Ma soldi europei per sviluppare tecnologie sanitarie per sconfiggere malattie e assistenza anziani senza far esplodere i bilanci nazionali Non basta: con gli Stati Uniti d Europa, rilancio dell integrazione transatlantica Area di libero scambio con gli Usa Concorrenza del modello occidentale alla Cina Il modello occidentale: diritti, democrazia, welfare ma anche innovazione e concorrenza leale 36
37 Appendice L Unione Europea
38 Che cos è l UE? L Unione Europea è un sistema di istituzioni internazionali, tra le quali la prima è nata nel 1957, che ora rappresenta 27 paesi europei attraverso: Il Parlamento Europeo: eletto dai cittadini dei paesi membri; Il Consiglio dell Unione Europea: nominato dai governi dei paesi membri; La Commissione Europea: organo esecutivo; La Corte di Giustizia: interpreta le leggi UE; La Banca Centrale Europea (BCE), che conduce la politica monetaria attraverso un sistema di banche dei paesi membri chiamato Sistema Europeo di Banche Centrali.
39 Perché l UE? I paesi che fondarono l UE e lo SME avevano diversi obiettivi: 1. Assicurare il potere dell Europa negli affari internazionali: come unione di paesi, l UE poteva rappresentare molto più potere economico e politico nel mondo. 2. Per rendere l Europa un mercato unico: si riteneva che un grande mercato con libero scambio, liberi flussi di capitale finanziario e libere migrazioni di persone oltre a tassi di cambio fissi o ad una valuta comune favorisse la crescita economica ed il benessere economico. 3. Per rendere l Europa politicamente stabile e pacifica.
40 Criteri di appartenenza all UE Per essere membro dell UE, un paese deve, tra le altre cose: 1. Ridurre le barriere che limitano il commercio e i flussi di capitale finanziario; 2. Adottare regole comuni per l emigrazione e l immigrazione in modo da facilitare il movimento delle persone; 3. Stabilire regole comuni per la sicurezza dell ambiente lavorativo e la protezione dei consumatori; 4. Istituire alcune istituzioni politiche e legali che siano consistenti con la definizione UE di democrazia liberale.
L Europa e l euro. Francesco Daveri
L Europa e l euro Francesco Daveri 1 Concetti di base: tasso di cambio nominale Il tasso di cambio nominale è il tasso al quale si può scambiare la valuta di un paese con quella di un altro paese che abbia
DettagliLiberalizzazione del mercato dei capitali
Liberalizzazione del mercato dei capitali euros euros Curve del prodotto marginale del capitale K Capital flow Esportazione di capitale r o r MPK* A MPK r r* o K o K*o * K o +K* o 1 Effetti di benessere
DettagliUNIONE MONETARIA. I paesi aderenti adottano un unica moneta
UNIONE MONETARIA I paesi aderenti adottano un unica moneta Quali implicazioni per la politica economica? unica politica monetaria (obiettivi, organi, strumenti) la politica monetaria assume come riferimento
DettagliL Europa di oggi tra sfide e opportunità epocali
L Europa di oggi tra sfide e opportunità epocali Francesco Daveri Università di Parma, e SDA Bocconi Storia dell Europa dalle origini al suo ruolo attuale Bergamo, 1 marzo 2013 Due sfide epocali per l
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA
423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliDEBITI SOVRANI E POLITICA EUROPEA Dott. Marcello Minenna
DOPO LA GRANDE CRISI. PER UNA NUOVA ECONOMIA DEBITI SOVRANI E POLITICA EUROPEA Dott. Marcello Minenna Responsabile dell Ufficio Analisi Quantitativa e Innovazione Finanziaria della CONSOB * Le opinioni
DettagliESONERO 2 DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia
ESONERO 2 DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia 16/06/2005 Corso unico VERSIONE 11 ISTRUZIONI Riempire i campi relativi a nome, cognome (IN STAMPATELLO), matricola e corso
DettagliLa Politica Economica e i Tassi di Cambio
La Politica Economica e i Tassi di Cambio In questa lezione: Studiamo la politica economica con cambi fissi e flessibili. 267 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Partendo dalla condizione di
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliCorso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche - Università di Bari Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Modulo 13 Il Patto di Stabilità Per poter usare la moneta unica, occorreva la convergenza
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliCapitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)
Capitolo 3 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Principi di base sui tassi di cambio Tassi di cambio
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliEuro sì, euro no, euro forse. 29/6/2012
La crisi dell eurozona: un film già visto Debito sovrano? Debito sovrano!? Alberto Bagnai Dipartimento di Economia Università Gabriele d Annunzio CREAM Université de Rouen http://goofynomics.blogspot.it/
DettagliMACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company
MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI Economie aperte o chiuse Un economia chiusa è un economia che non interagisce con altre economie nel mondo. Non ci sono esportazioni, non ci sono
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
10-1 Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 16 Tassi di cambio, tassi di interesse e movimenti di capitale Hill, cap. 10 (seconda
DettagliLezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli
Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
Dettagli(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti
(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa
DettagliPOLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI
capitolo 15-1 POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI OBIETTIVO: EQUILIBRIO (ANCHE SE NEL LUNGO PERIODO) DISAVANZI: IMPLICANO PERDITE DI RISERVE VALUTARIE AVANZI: DANNEGGIANO ALTRI PAESI E CONDUCONO A
DettagliIL CONTESTO Dove Siamo
IL CONTESTO Dove Siamo INFLAZIONE MEDIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI 60 ANNI Inflazione ai minimi storici oggi non è più un problema. Tassi reali a: breve termine (1-3 anni) vicini allo 0 tassi reali a medio
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliPROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA
DettagliIl contesto attuale e le prospettive dei mercati
Il contesto attuale e le prospettive dei mercati Petrolio, progressivo rialzo... Brent dal 2010 Fonte: Bloomberg 2 Tassi, in aumento l interbancario... Euribor 3 mesi e tasso Bce a confronto Fonte: Bloomberg
DettagliCrescita della moneta e inflazione
Crescita della moneta e inflazione Alcune osservazioni e definizioni L aumento del livello generale dei prezzi è detto inflazione. Ultimi 60 anni: variazione media del 5% annuale. Effetto: i prezzi sono
DettagliMercato lavoro, orari, produttività, salari
Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo
DettagliI MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA
I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliQuesiti a risposta breve
Quesiti a risposta breve Le domande proposte in questo elenco sono una raccolta dei quesiti a risposta breve contenuti nella domanda 1 degli esami di Istituzioni di Economia Politica II degli ultimi anni.
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
Dettaglii dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta
52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliLa moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa.
La moneta La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa. ECONOMIA MONETARIA E FINANZIARIA La moneta e le istituzioni monetarie Le forme fisiche assunte dalla moneta sono diverse,
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliGrande Depressione e Grande Recessione: una prospettiva storica. Lezione 16_2 Mauro Rota mauro.rota@uniroma1.it
Grande Depressione e Grande Recessione: una prospettiva storica Lezione 16_2 Mauro Rota mauro.rota@uniroma1.it Il Quadro attuale Anche prima della crisi le economie europee avevano bassi tassi di crescita
DettagliADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata)
994 ADESSO VI SPIEGHIAMO COME IL CICLO ECONOMICO NEGATIVO TRAVOLGERÀ RENZI (prima puntata) 11 gennaio 2016 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliEquazione quantitativa della moneta
Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene
DettagliIl mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma
Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
DettagliPolitica Economica Europea
Politica Economica Europea 1 Tassi di cambio e instabilità finanziarie Le attese di svalutazione che si generano in presenza di un accordo sui cambi, producono tensioni tra i paesi aderenti all accordo.
DettagliLA CONVERSIONE IN CASO DI USCITA DALL EURO
Riconquistare la sovranità/ La conversione LA CONVERSIONE IN CASO DI USCITA DALL EURO La conversione sarebbe graduale e prevede il mantenimento dei conti correnti in Euro Lo Stato emette le nuove Lire
DettagliIntroduzione alla macroeconomia
Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra
DettagliLa diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri
La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;
DettagliALTRO CHE SALVA ITALIA!
79 i dossier www.freefoundation.com ALTRO CHE SALVA ITALIA! Panorama, 18 ottobre 2012 18 ottobre 2012 a cura di Renato Brunetta 2 All inizio del disastro è stato l anticipo del pareggio di bilancio al
DettagliLa bilancia dei pagamenti
La bilancia dei pagamenti Necessaria una moneta per regolare gli scambi internazionali Convertibilità (oro o moneta-chiave) Esportazioni: ingresso di valute estere Importazioni: uscita di valute estere
DettagliL Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione
L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia le istituzioni e gli organi dell UE alcune informazioni di base sui paesi membri PAUE 05/06 I / 1 Cronologia dell Unione Europea 1951
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliLo stato della finanza pubblica in Italia
di Angelo Giubileo. Lo stato della finanza pubblica in Italia Crisi produttiva e aumento del debito pubblico In ambito europeo, la situazione di crisi internazionale ha avuto forti ripercussioni sul rapporto
DettagliApprofondimento su Schengen
Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti
DettagliEconomia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori
Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali
DettagliInsieme di regole codificate, consuetudini, strutture ed organismi che disciplinano e presiedono i pagamenti internazionali.
MONETA E FINANZA INTERNAZIONALE LEZIONE 12 Cos è il Sistema monetario internazionale (SMI)?: Insieme di regole codificate, consuetudini, strutture ed organismi che disciplinano e presiedono i pagamenti
DettagliPolitica economica in economia aperta
Politica economica in economia aperta Economia aperta L economia di ciascun paese ha relazioni con il Resto del Mondo La bilancia dei pagamenti (BP) è il documento contabile che registra gli scambi commerciali
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliSCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA
SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.
DettagliIndice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2
Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2
DettagliCORSO DI MACROECONOMIA
CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Giuseppe Travaglini Dott.ssa Elisa Lenti Anno accademico 2014-20152015 TEMI DI RIFLESSIONE MACROECONOMICA L Offerta: Il Pil, la Spesa Aggregata, la struttura produttiva delle
DettagliStrategie di copertura dai rischi del cambio e del prezzo del petrolio
1 Strategie di copertura dai rischi del cambio e del prezzo del petrolio Ravenna 3 ottobre 2012 Dott. Jorden D. Hollingworth 2 Punti di discussione 1. Perché seguiamo il cambio e il prezzo del petrolio?
DettagliIl mercato dei cambi
Il mercato dei cambi 18 maggio 2009 Agenda Il mercato valutario Nozioni fondamentali Tassi di cambio Operazioni in cambi Cross rates Operatori del mercato Andamento del tasso di cambio 2 Nozioni fondamentali
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro
DettagliLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO
DettagliTassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio
Capitolo 3 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio adattamento italiano di Novella Bottini 1 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 2 Anteprima
DettagliL UNIONE EUROPEA. L Unione europea, invece, è una grande famiglia di 27 Stati 1 europei con più di 450 milioni di abitanti
L UNIONE EUROPEA Prima di iniziare è importante capire la differenza tra Europa e Unione europea. L Europa è uno dei cinque continenti, insieme all Africa, all America, all Asia e all Oceania. Esso si
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliBanca e Finanza in Europa
Università degli Studi di Parma Banca e Finanza in Europa Prof. 1 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI Le tappe Le istituzioni La Banca centrale europea 2 2. Europa: profili istituzionali 3 2. Europa: profili
DettagliECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE?
476 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 21 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I temi in agenda La ricapitalizzazione
DettagliCOSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde)
861 COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 19 gennaio 2015 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà EXECUTIVE
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
Dettagli2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro
2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all
DettagliIl vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato
Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.
DettagliLezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo
DettagliRisparmio Investimenti Sistema Finanziario
26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda
DettagliErnesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE
Ernesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE Una crisi da deflazione del debito la cui gravità è determinata dall enorme accumulo di debito negli USA: privato, pubblico, estero Il debito si è
DettagliI CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE
730 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com I CONTI DEL MINISTRO SACCOMANNI CONTINUANO A NON QUADRARE OCSE Economic Outlook 21 novembre 2013 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2
DettagliL ECONOMIA APERTA CHAPTER 5. The Open Economy
L ECONOMIA APERTA 0 COSA IMPAREREMO: La contabilità nazionale in economia aperta Il saldo commerciale e i flussi internazionali di capitale Il tasso di cambio nominale e reale. Importazioniedesportazioni
DettagliCapitolo 5. Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)
Capitolo 5 Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima La legge del prezzo unico La parità del potere di acquisto
Dettagliesercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI
esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI 1 Cambi 2 Valuta: qualsiasi mezzo di pagamento utilizzabile negli scambi internazionali, es. banconote,
DettagliPRODUZIONE, TASSO DI INTERESSE E TASSO DI CAMBIO
1 PRODUZION, TASSO DI INTRSS TASSO DI CAMBIO L QUILIBRIO DL MRCATO DI BNI L equilibrio nel mercato dei beni sarà dato dalla seguente equazione: Y C Y T I Y r G IM Y X Y ( ) (, ) (, ) (, ) ( ) (, ) (, )/
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie
DettagliPolitica economica in economia aperta
Politica economica in economia aperta Economia aperta L economia di ciascun paese ha relazioni con il Resto del Mondo (RdM) il modello economico di riferimento per la politica economica deve rappresentare
DettagliCorso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti
1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliIl mercato dei cambi. Premessa
Il mercato dei cambi 2009 1 Premessa Nella teoria del commercio internazionale (vista fino ad ora) solo baratto Ora, in ognuna delle economie, si introducono: la moneta con le sue funzioni tradizionali
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliMacroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia
Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6 Rimini, 6 ottobre 2015 Macroeconomia 140 La ripresa dell Italia Il Fondo Monetario internazionale ha alzato le stime
DettagliModello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin
Corso di Politica Economica Europee Stefano Papa spapa@uniroma1.it Modello neoclassico per la specializzazione internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Economica Università di Roma Sapienza Da produttività
Dettagli2010 = piano di salvataggio di 110 miliardi di euro. Memorandum of Economic and Financial Policies e Memorandum of Undestranding of Specific Economic
GRECIA Primo programma di assistenza finanziaria 2010 = 110 miliardi di euro. Secondo programma 2012 = 130 miliardi di euro. Terzo programma 2015 = 86 miliardi di euro del fondo salva Stati. Prestito ottenuto
DettagliMisurare il costo della vita
Misurare il costo della vita Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 24 Come misurare il costo della vita L inflazione misura l aumento percentuale
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliLA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI
LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current
DettagliLa crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info
La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando
DettagliTRASFERISCI legalmente i tuoi RISPARMI FUORI dall EUROZONA
TRASFERISCI legalmente i tuoi RISPARMI FUORI dall EUROZONA La crisi iniziata nel 2009, per quanto ci dicano che sia prossima alla fine, avrà dei risvolti ancora negativi e probabilmente imprevedibili e
Dettagli