I.C.F. IL PENSARE PEDAGOGICO DEGLI ALUNNI DISABILI* I- PREMESSE PER L INCLUSIONE SCOLASTICA. a- CARATTERISTICHE. del PERCORSO FORMATIVO

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1 IL PENSARE PEDAGOGICO I.C.F. PER L INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI* (Dimensioni I.C.F. per il PEI) Isp. Luigi FAVRO a.s. 11/12 I- PREMESSE a- CARATTERISITCHE, FINALITA e SCANSIONI del PERCORSO FORMATIVO b- La VIA ITALIANA alla INTEGRAZIONE SCOLASTICA c- SINTESI NORMATIVA relativa alla INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI: LE LINEE GUIDA (2009) a- CARATTERISTICHE (I- PREMESSE) del PERCORSO FORMATIVO * Targhet. Dirigenti. Docenti. Operatori * Essenzialità * Operatività a- FINALITA del PERCORSO FORMATIVO CON L ICF: - INTEGRARE gli INTERVENTI PEDAGOGICI SCOLASTICI con QUELLI SOCIO-SANITARI e dei FAMIGLIARI (PEI PROGETTO DI VITA )* - QUALIFICARE L INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI - STRUMENTI PER PERSONALIZZAZIONE Una scuola è inclusiva quando - è in grado di accogliere le diversità/differenze e di costruire percorsi individualizzati capaci di portare ciascun allievo, dati i livelli di partenza, al massimo livello possibile di formazione - è un organizzazione capace di far apprendere ciascun allievo Il POF di una scuola è inclusivo quando prevede nella quotidianità azioni da compiere, interventi da adottare e progetti da realizzare la possibilità di dare risposte precise ad esigenze educative individuali; per cui la presenza di alunni disabili non è un emergenza da presidiare o un incidente di percorso, ma un evento che richiede una riorganizzazione del sistema già individuata in via previsionale e che rappresenta un occasione di crescita per tutti 1 Incontro a- SCANSIONI del PERCORSO FORMATIVO (5 incontri) 1).INTRODUZIONE.LA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE 2) STRUTTURA dell ICF e CENNI di SIGLATURA 3) LA DGR n.34/2010 ed ALLEGATI 4) PENSARE ICF NELLA PEDAGOGIA DELL INCLUSIONE SCOLASTICA 5) VERSO IL PEI SCONDO ICF

2 b-cenni sulla VIA ITALIANA ALL INTEGRAZIONE SCOLASTICA NELLE CLASSI COMUNI ( ) - Italia prima ad abbandonare le scuole speciali - validi i principi della scuola inclusiva - realizzazione tutt ora problematica: occorre ripensamento pedagogico, organizzativo, formazione docente, allocazione risorse (LA VIA ITALIANA ALL INTEGRAZIONE) ante anni 60: dall esclusione alla medicalizzazione anni 60/ 75: dalla medicalizzazione all inserimento anni 70/ 90: dall inserimento all integrazione post anni 90: dall integrazione all inclusione (LA VIA ITALIANA ALL INTEGRAZIONE) V è gap tra mondo della scuola, società e vita quotidiana: occorre integrare dentro e fuori la scuola, coordinando il tempo di scuola ed il tempo di vita (LA VIA ITALIANA ALL INTEGRAZIONE) Secondo l OCSE gli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES/EES/NES) DISABILI (ex L.104/92) con DIFFICOLTA (emotive, comportamentali, di apprendimento DSA-, ecc.) con SVANTAGGIO (culturale, socioeconomico, sociolinguistico, ecc.) (LA VIA ITALIANA ALL INTEGRAZIONE) per una scuola sempre più inclusiva quale scelta irrinunciabile: - per rispondere ai BES di una scuola per tutti e per ciascuno (alunni disabili, con difficoltà, svantaggiati) - in coerenza con il modello ICF, che guarda al benessere globale di tutti gli individui quale risultato di positiva interazione fra fattori bio-psico-sociali ed il loro contesto ambientale e personale di vita c- SINTESI NORMATIVA SULL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI* LE LINEE GUIDA (2009) ( )

3 LE LINEE GUIDA I PARTE: IL NUOVO SCENARIO IL CONTESTO COME RISORSA 1. Principi costituzionali e legislazione italiana 1.1 Art. 3 ed Art. 34 Costituzione 1.2 Legge 118/71 e Legge 517/ Legge 104/ DPR 24 febbraio Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità ( ) 3. La Classificazione Internazionale del Funzionamento ICF dell OMS ( ) 1 Incontro (LE LINEE GUIDA ) II PARTE: L ORGANIZZAZIONE 1. Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali 2. Rapporti interistituzionali III PARTE: LA DIMENSIONE INCLUSIVA DELLA SCUOLA 1. Il ruolo del dirigente scolastico 1.1 Leadership educativa e cultura dell integrazione 1.2 Programmazione 1.3 Flessibilità (LE LINEE GUIDA ) 1.4 Il progetto di vita 1.5 La costituzione di reti di scuole 2. La corresponsabilità educativa e formativa dei docenti 2.1 Il clima della classe 2.2 Le strategia didattiche e gli strumenti 2.3 L apprendimento-insegnamento 2.4 La valutazione 2.5 Il docente assegnato alle attività di sostegno 3. Il personale ATA e l assistenza di base 4. La collaborazione con le famiglie II- LA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE (I.C.F.) 1 Incontro L ICF come ( L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) -IL MODELLO MEDICO a- ORDINATORE CONCETTUALE Quale salute, quale disabilita I modelli: - medico - sociale - bio-psico-sociale SALUTE: ASSENZA DI MALATTIA / ANORMALITA / DEFICIT DISABILITA : CONSEGUENZA DELLA PRESENZA DI MALATTIA / ANORMALITA / DEFICIT

4 ( L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) ( L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) - IL MODELLO MEDICO (cfr. ICDH). condizione di salute (malattia, disturbo, lesione). menomazione. deviazione dal normale funzionamento a livello corporeo. limitazione nelle attività o restrizione nella partecipazione nelle aree di vita. interventi medici (diagnosi e terapia) - IL MODELLO SOCIALE SALUTE: ASSENZA DI LIMITAZIONI DA PARTE DEL CONTESTO SOCIALE DISABILITA : SVANTAGGI o LIMITAZIONI alla vita delle persone con problemi di funzionamento CREATI DALLA SOCIETA (ambiente fisico, sociale, ) ( L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) ( L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) - IL MODELLO SOCIALE. L insieme del contesto ambientale di vita (fatto di caratteristiche fisiche, sociali, atteggiamenti, ecc.). limita la partecipazione in tutte le aree di vita, creando ostacoli o restrizioni (è l ambiente che disabilita ). solo gli interventi sociali di rimozione barriere e introduzione di facilitatori possono migliorare la qualità di vita -IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE SALUTE: - riguarda tutto il benessere dell intera persona - è legata al funzionamento umano a tutti i livelli (biologico, fisico, personale, sociale) - non è staccabile dall ambiente di vita DISABILITA : non è una caratteristica della persona ma l impatto di una condizione di salute con un ambiente sfavorevole, che pone barriere ostacolanti attività e partecipazione (o non attiva facilitatori) (L ICF quale ORDINATORE CONCETTUALE) -IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE.funzionamento e disabilità sono in relazione con l ambiente di vita della persona.descrive l impatto dei fattori contestuali (ambientali e personali) in termini di barriere e facilitatori Di quale salute e disabilità si parla? salute NON come assenza di malattia, ma tensione verso piena armonia e sano equilibrio fisico, psichico, spirituale e sociale Per l OMS la salute - riguarda l intera persona - coinvolge non solo l assenza di malattie / disturbi/lesioni, ma tutte le dimensioni de funzionamento umano (fisico, psicologico, personale, familiare, sociale) - non può prescindere dall ambiente di vita

5 Per l OMS le 6 componenti della salute da considerare sono: condizione di salute (malattia) body functions (fisiologia) - funzioni corporee body structures (anatomia) - strutture corporee domain of activities & partecipations (ciò che la persona fa) - attività e partecipazione enviromental factors (contesto) - fattori ambientali fattori personali Di quale disabilità si parla? Disabilità non tanto come connotazione personale negativa (dal punto di vista qualitativo e quantitativo), bensì come difficoltà nel funzionamento a livello fisico, psichico, personale, sociale in uno o più ambiti principali di vita ( domìni ) che una persona con una condizione di salute (= malattia, deficit, trauma, ) trova nell interazione con i fattori contestuali ambientali e personali di vita L ICF quale b - COMUNE LINGUAGGIO CONDIVISO (ICF come COMUNE LINGUAGGIO CONDIVISO) L ICF offre un linguaggio standard e unificato, che serva da comune modello di riferimento per descrivere la salute, le sue componenti e gli stati ad essa correlati. Le 6 componenti della salute, del funzionamento e della disabilità sono tradotte in linguaggio comune mediante classificazioni: condizione di salute (malattia) body functions (fisiologia) body structures (anatomia) domain of activities & partecipations ICD-10 ( diagnosi ) b.icf ( funzioni corporee ) s.icf ( strutture corporee ) (ciò che una persona fa) d.icf ( attività e partecipazione ) enviromental factors(contesto) fattori personali e.icf ( fattori ambientali ) al momento non ancora descrivibili in linguaggio condiviso per varietà, complessità ed assenza di consensus. Le categorie di 1 livello delle 4 componenti ICF sono: -b- FUNZIONI CORPOREE ( body functions ) b1 mentali b2 sensoriali e del dolore b3 della voce e dell eloquio b4 dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico, e dell apparato respiratorio b5 dell apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino. b6 genito-urinarie e riproduttive b7 neuro-muscolo-scheletriche e correlate al movimento b8 della cute e delle strutture correlate

6 -s- STRUTTURE CORPOREE ( body structures ) s1 del sistema nervoso s2 occhio, orecchio e strutture correlate s3 strutture coinvolte nella voce e nell eloquio s4 dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell apparato respiratorio s5 correlate all apparato digerente e ai sistemi metabolico ed endocrino s6 correlate ai sistemi genito-urinario e riproduttivo s7 correlate al movimento s8 cute e strutture correlate -d- ATTIVITA E PARTECIPAZIONE ( domain of activities & partecipations ) d1 apprendimento e applicazione delle conoscenze d2 compiti e richieste generali d3 comunicazione d4 mobilità d5 cura della propria persona d6 vita domestica d7 interazioni e relazioni interpersonali d8 aree di vita principali d9 vita sociale, civile e di comunità -e- FATTORI AMBIENTALI ( enviromental factors ) e1 prodotti e tecnologia e2 ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall uomo e3 relazioni e sostegno sociale e4 atteggiamenti e5 servizi, sistemi e politiche L ICF è un linguaggio che consente di descrivere, con significato condiviso, i cambiamenti -in termini di funzionamento o disabilità- nelle funzioni e strutture corporee o nella attività e partecipazione, che avvengono nella persona con problema di salute nel suo ambiente di vita. L ICF è considerabile meta-linguaggio : è possibile traslare in ICF le descrizioni funzionali dei vari strumenti di valutazione (assessment) utilizzati dalle discipline mediche e sociali, eliminando l effetto silos per cui ogni branca specialistica utilizza scale di funzionamento che possono servire solo all interno della branca disciplinare in cui sono sorte.. L ICF utilizza una terminologia comune per esprimere i l concetti sottesi con chiarezza, precisione, appropriatezza e senza ambiguità. benessere : racchiude l universo degli ambiti della vita umana (inclusi gli aspetti fisici, mentali, psichici e sociali che costituiscono una buona vita ). I domini* del benessere relativi alla salute (ad es. vedere, parlare, ricordare...) sono un sottoinsieme di altri domini del benessere che costituiscono l universo della vita umana (educazione, lavoro, ambiente, ecc.) *per dominio s intende un insieme significativo e correlato di funzioni e strutture corporee, azioni, compiti, aree di vita che costituiscono i capitoli ed i blocchi delle singole componenti dell ICF. stato di salute : livello di funzionamento all interno di un domìnio di salute (cioè di un area di vita che è parte della nozione di salute) stato correlato alla salute : livello di funzionamento all interno di un domìnio correlato alla salute (cioè di un area del funzionamento che compete ad altri sistemi non sanitari) condizione di salute : termine-ombrello che indica malattia (acuta o cronica), disturbo, lesione, trauma o altre circostanze (come: gravidanza, invecchiamento, stress, anomalia congenita, predisposizione genetica, ecc.). Viene codificata con l ICD-10 (International Classification of Diseases);

7 funzionamento : termine-ombrello che indica strutture e funzioni corporee, attività e partecipazione Si riferisce agli aspetti positivi dell interazione tra un individuo con una condizione di salute ed i fattori contestuali (ambientali e personali) di quell individuo con funzioni corporee :funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse quelle psicologiche ( corporeo riguarda l intero organismo umano, cervello incluso; le funzioni mentali o psicologiche sono quindi comprese) Per queste funzioni valgono gli standard delle norme statistiche per gli esseri umani disabilità :termine-ombrello che indica menomazioni, limitazioni dell attività e restrizioni alla partecipazione; Si riferisce agli aspetti negativi dell interazione tra un individuo con una condizione di salute ed i fattori contestuali (ambientali e personali) di quell individuo strutture corporee : parti strutturali o anatomiche del corpo umano classificate secondo i sistemi corporei (es. organi, arti e loro componenti) - Per queste funzioni valgono gli standard delle norme statistiche per gli esseri umani menomazione : perdita o anormalità (= scostamento statisticamente significativo, deviazione da una media di popolazione nell ambito di norme standard) nella struttura del corpo o nella funzione fisiologica, comprese le funzioni mentali attività (personale): esecuzione di un azione o di un compito da parte di un individuo; è la prospettiva individuale del funzionamento Limitazioni dell attività (personale): difficoltà/ ostacoli che l individuo può incontrare nell eseguire un attività; difficoltà/ostacoli possono essere da lieve a grave dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo rispetto al modo o alla misura normalmente attesi da parsone senza problemi di salute fattori contestuali o fattori di contesto : fattori che nell insieme costituiscono l intero contesto di vita di un individuo (background). Due le componenti: - i fattori ambientali : tutti gli aspetti del mondo esterno ed estrinseco che formano il contesto della vita di un individuo e, come tali, hanno un impatto sul funzionamento della persona (ambiente fisico e sue caratteristiche, mondo fisico creato dall uomo, altre persone in diverse relazioni e ruoli, atteggiamenti e valori, sistemi sociali e servizi, politiche, regole e leggi) - i fattori personali : fattori di contesto correlati a quell individuo (es. età, sesso,classe sociale, esperienze di vita, ecc.). Per ora non classificati nell ICF ma includibili nell applicazione della classificazione barriere :fattori ambientali la cui assenza o presenza limita il funzionamento di un individuo con una condizione di salute nelle aree di vita e crea disabilità (es. ambiente fisico inaccessibile, mancanza di tecnologia d assistenza o di ausili, atteggiamenti negativi delle persone verso la disabilità, servizi/sistemi/politiche inesistenti od ostacolanti il coinvolgimento delle persone, ecc.). facilitatori : fattori ambientali la cui assenza o presenza migliora il funzionamento di un individuo con una condizione di salute nelle aree di vita e riduce la disabilità (es. ambiente fisico accessibile, disponibilità di tecnologia d assistenza o di ausili; atteggiamenti positivi delle persone verso la disabilità; servizi, sistemi e politiche incrementanti il coinvolgimento delle persone, ecc.). N.B. - L assenza di un fattore può anche essere facilitante (come l assenza di stigmatizzazione o di atteggiamenti negativi, ecc.) - I facilitatori possono evitare che una menomazione o una limitazione dell attività diventi una restrizione della partecipazione quando migliorano la performance di un azione, nonostante il problema di capacità della persona.

8 capacità : il più alto livello probabile di funzionamento che una persona può raggiungere in un determinato momento in un dominio di Attività e Partecipazione La capacità viene misurata in un ambiente considerato uniforme (standard) ed indica l abilità dell individuo adattata all ambiente, senza l aiuto o il supporto di cose/oggetti o persone La componente Fattori Ambientali può essere usata per descrivere le caratteristiche di questo ambiente standard; performance : ciò che un individuo fa realmente nel suo ambiente attuale (introduce l aspetto del coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita, con l influenza dei fattori ambientali, riferibili a cose/oggetti o persone) L ambiente attuale è descritto anche utilizzando la componente Fattori Ambientali performance1 : ciò che un individuo fa nel suo ambiente con l influenza dei fattori ambientali, riferibili però alle sole cose/oggetti e non alle persone. L ICF quale c- STRUMENTO CLASSIFICATORIO DI DESCRIZIONE CLASSIFICAZIONE) (L ICF COME STRUMENTO DI L ICF consente di raccogliere elementi di conoscenza sul funzionamento e la disabilità, attraverso un lavoro di classificazione scientifica, intesa come fedele rappresentazione descrittiva di cose o persone e delle loro caratteristiche, così da darne un idea compiuta L ICF è uno strumento di conoscenza della complessità dei problemi a livello di funzioni e strutture corporee, di attività e partecipazione, di fattori ambientali e personali, che si intersecano ed interagiscono, al fine di definire il bisogno e la tipologia degli interventi delle persone con un problema di salute per meglio esercitare la responsabilità condivisa delle decisioni Classificare significa ordinare e catalogare mediante un criterio, rappresentare e descrivere cose o persone indicandone tutte le caratteristiche, in modo da darne un idea fedele e compiuta Classificazione è il processo per cui un insieme di entità viene organizzato in un pattern in un modo tale che ogni entità rientri in uno e uno solo di questi pattern (es. Tavola periodica degli elementi, classificazione delle piante di Linneo, ecc.) Misurare significa quantificare una osservazione contro uno standard; Misurazione è il processo per cui a differenze qualitative osservate viene assegnato un valore numerico in termini di uno standard (es. coefficiente QI, pressione atmosferica, ecc.) Valutare vuol dire determinare un valore, stimare, calcolare, stabilire in misura non approssimativa; Valutazione (o Assessment) è il processo per cui vengono dati dei significati alla misurazione, in base agli scopi di utilizzo (es. costi economici per fornitura di beni e servizi, determinazione di livelli-soglia per i sintomi di malattia, ecc.).

9 (L ICF COME STRUMENTO DI CLASSIFICAZIONE) L ICF è strumento di classificazione della salute e degli stati ad essa correlati, perché serve a descrivere in termini scientifici condivisi e comuni lo stato di salute generale della persona e delle caratteristiche associate alle sue esperienze di vita; quindi per descrivere il funzionamento e la disabilità L ICF possiede un vocabolario completo del funzionamento umano e della disabilità ed è proprio in quanto classificazione (cioè piena descrizione scientifica) del funzionamento e della disabilità che l ICF compie un primo passo verso la misurazione e la valutazione L ICF permette l elaborazione di un profilo di funzionamento del singolo individuo, confrontabile nel tempo (anche per valutare gli esiti degli interventi) e condivisibile con l interessato od il suo rappresentante, incrementando così la sua consapevolezza e partecipazione. L ICF non è una classificazione delle persone, ma descrive le esperienze che le persone si trovano a vivere in un determinato contesto con la presenza di una condizione di salute uno strumento di misurazione o di valutazione (assessment) In sintesi: l ICF è una CLASSIFICAZIONE internazionale (ONU 2001) che: s avvale di un MODELLO CONCETTUALE di approccio globale al funzionamento dell individuo, unicamente definibile nell interazione/reciprocità tra persona e contesto ambientale, considerando sia l essere un corpo che l avere un corpo contiene la DESCRIZIONE delle diverse componenti del funzionamento della vita dell individuo nei suoi diversi momenti, condizioni, età è a struttura gerarchica con più livelli di codifica ed indicatori/qualificatori di compromissione per ciascun aspetto considerato L ICF è dunque un sistema di classificazione finalizzato a dare informazioni sullo stato funzionale della persona, quindi: sul funzionamento (ossia sugli aspetti positivi dell interazione tra individuo e suo ambiente) sulla disabilità (ossia sugli aspetti negativi dell interazione tra individuo e suo ambiente) sull ambiente (portatore di facilitatori o barriere L ICF supera le precedenti definizioni / categorie di: Menomazione: perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni anatomiche, fisiologiche, psicologiche (es. lesione di un occhio, lesione del midollo, ) Disabilità: restrizione o carenza, conseguente a menomazione, della capacità di svolgere un attività (es. cecità, paraplegia, ) Handicap: condizione di svantaggio, in seguito a menomazione comportante disabilità, che impedisce di ricoprire un ruolo o svolgere un compito (es. guidare un veicolo, svolgere un azione che richieda una valutazione autonoma, ecc.) 2 Incontro STRUTTURA DELL ICF e CENNI DI CODIFICA a) Le DIMENSIONI di * FUNZIONAMENTO e DISABILITA - FUNZIONI e STRUTTURE CORPOREE - ATTIVITA & PARTECIPAZIONE * FATTORI CONTESTUALI - AMBIENTALI - PERSONALI

10 2 Incontro (STRUTTURA DELL ICF e CENNI DI CODIFICA) Condizione di salute La struttura dell ICF è finalizzata alla descrizione del funzionamento e la disabilità della intera persona nel suo contesto di vita La classificazione ICF, di tipo gerarchico, *1^ parte: dimensioni di funzionamento e disabilità *2^parte: dimensioni dei fattori contestuali. ambientali (ambiente fisico e sociale in cui la persona vive). personali (malattia/disturbo/deficit/lesione/trauma ) Funzioni e Attività Partecipazione Strutture (limitazioni) corporee (menomazioni) Fattori ambientali (restrizioni) Fattori personali CONDIZIONE DI SALUTE: termine ombrello indicante malattia -acuta o cronica-, distubo, deficit, lesione, trauma o altre circostanze, come invecchiamento, gravidanza, stress, anomalia congenita, predisposizione genetica, ecc. N.B. Le condizioni di salute sono classificate con l ICD-10 FUNZIONAMENTO E DISABILITA : CONDIZIONE DI SALUTE FUNZIONAMENTO corpo attività partecipazione *MENOMAZIONE: problema nelle funzioni o nelle strutture corporee, come perdita od una significativa devianza LIMITAZIONE DELL ATTIVITA : difficoltà che un individuo può incontrare nell esecuzione di un compito o di un azione RESTRIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE: problema che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento in una situazione di vita menomazione limitazione restrizione DISABILITA FATTORI CONTESTUALI Parte 1^ dimensione - FUNZIONAMENTO e DISABILITA componente: FUNZIONI CORPOREE - funzioni fisiologiche dei sistemi corporei Capitoli: - funzioni mentali; - funzioni sensoriali e dolore; - funzioni della voce e dell eloquio; - funzioni dei sistemi cardiovascolare,ematologico, immunologico e dell apparato respiratorio; - funzioni dell apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino; - funzioni genitourinarie e riproduttive; - funzioni neuro muscoloscheletriche e correlate al movimento; - funzioni della cute e delle strutture correlate) componente: STRUTTURE CORPOREE - parti anatomiche del corpo Capitoli: - strutture del sistema nervoso; occhio, orecchio e strutture correlate; - strutture coinvolte nella voce e nell eloquio; - strutture dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell apparato respiratorio; - strutture correlate all apparato digerente e ai sistemi metabolico ed endocrino; - strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo; - strutture correlate al movimento; cute e strutture correlate (N.B. Funzioni e strutture corporee sono ordinate secondo l importanza dei sistemi, a cominciare dal cervello e dal sistema nervoso centrale)

11 componente : ATTIVITA E PARTECIPAZIONE esecuzione di un compito e coinvolgimento in una situazione di vita Capitoli: - apprendimento e applicazione delle conoscenze, - compiti e richieste generali, comunicazione, mobilità, cura della propria persona, - vita domestica, - interazioni interpersonali, - aree di vita principali, - vita sociale, civile e di comunità N.B. La componente Attività e Partecipazione hanno in comune dei domini -insiemi significativi di azioni, compiti o aree di vita tra loro correlate, che costituiscono i capitoli ed i blocchi interni della componente-, poiché la distinzione fra attività e partecipazione è effettuata in termini dei costrutti di performance e di capacità: - performance: ciò che la persona realmente fa nel suo ambiente di vita con l aiuto del contesto (cose o persone) che interagisce con lei ( performance1 : ciò che la persona realmente fa nel suo ambiente di vita con il supporto delle sole cose -e non delle persone- che interagiscono con lei); - capacità: ciò che la persona sarebbe in grado di fare di suo, non influenzata dal contesto (= senza l aiuto di cose o persone). Classificare sia la capacità che la performance della stessa azione fornisce molte informazioni: ad es. se la capacità è elevata ma la performance è bassa, significa che l ambiente peggiora la performance (= è BARRIERA); se la capacità è bassa ma la performance è alta, significa che l ambiente facilita la performance (= è FACILITATORE) Parte 2^ dimensione: Fattori contestuali - sono l intero background della vita e della condizione esistenziale di un individuo; includono i fattori ambientali ed i fattori personali fattori che possono avere un impatto sull individuo con una condizione di salute Fattori ambientali: contesto naturale,fisico, artificiale, sociale ed attitudinale in cui la persona vive Capitoli: - prodotti e tecnologia -es. cibo, tecnologia per l assistenza, prodotti per la comunicazione,denaro e risorse- - ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall uomo -es. geografia fisica, clima, animali, qualità dell aria, suono- - relazioni e sostegno sociale -es. famiglia, amici, colleghi e datori di lavoro, estranei, persone che forniscono aiuto e assistenza- - atteggiamenti -es. valori sociali, atteggiamenti personali e credenze- - servizi, sistemi e politiche -es. leggi, politiche, programmi e agenzie sociali- Fattori personali: es. background personale della vita e dell esistenza di un individuo - caratteristiche dell individuo che non fanno parte della condizione di salute: età, razza, sesso, forma fisica, stile di vita, abitudini, capacità di adattamento, background sociale, educazione, livello di scolarità, professione, esperienze (attuali e passate), stile caratteriale, ecc. N.B. al momento non ancora classificati con l ICF perché per ora privi di consenso condiviso Ciascuna componente (Funzionamento e Disabilità, Fattori contestuali) - possiede costrutti definiti mediante qualificatori a codici * costrutti della parte 1^:.in Funzioni corporee: Cambiamento nelle Funzioni corporee.in Strutture corporee: Cambiamento nelle Strutture corporee.in Attività e Partecipazione: Capacità e Performance * costrutti della parte 2^:. in Fattori ambientali: Facilitatori o Barriere. in Fattori personali: in via di definizione - viene descritta e definita da un qualificatore (che in funzioni e strutture corporee specifica modificazione e grado, in capacità e performance specifica se i fattori ambientali sono facilitatori o barriere) L ultimo livello della struttura è costituito dalle categorie o item, ordinate gerarchicamente su più livelli Le categorie sono le classi e sottoclassi interne al dominio di una componente (ossia le unità di classificazione) Le definizioni delle categorie descrivono gli attributi essenziali (= qualità, proprietà, relazioni) del concetto designato dalla categoria; esse specificano ciò che i termini indicano ed operativamente rilevano come questi termini differiscono dalle altre cose o fenomeni ad essi correlati I livelli costituiscono l ordine gerarchico e forniscono indicazioni al dettaglio delle categorie (N.B. Nelle classificazioni di Funzioni e strutture corporee, il livello di dettaglio scende al 4 livello; nelle classificazioni di Attività e Partecipazione e dei Fattori Ambientali si ferma al 3 livello) I domìni sono insiemi significativi di funzioni fisiologiche, strutture anatomiche, azioni, compiti o aree di vita correlate tra loro; essi costituiscono i capitoli ed i blocchi interni di ciascuna componente

12 Esemlificazione: FUNZIONI CORPOREE Capitolo 2 (termine di primo livello): tratta delle Funzioni sensoriali e dolore e riguarda le funzioni dei sensi, vista, udito, ecc, e dolore; nome del blocco: Funzioni visive e correlate (b210-b229) b210 (codice) Funzioni della vista (termine di secondo livello) Funzioni sensoriali relative alla percezione della presenza della luce e dell aspetto, dimensione, forma e colore degli stimoli visivi (definizione operativa) Inclusioni: funzioni dell acuità visiva; funzioni del campo visivo; qualità della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore, acuità visiva della visione da lontano e da vicino, visione monoculare e binoculare; qualità dell immagine visiva; menomazioni come miopia, ipermetropia, astigmatismo, emianopsia, cecità ai colori, visione a tunnel, scotoma centrale e periferico, diplopia, nictalopia e ridotta adattabilità alla luce. Esclusioni: funzioni percettive (b156) b2100 Funzioni dell acuità visiva (Termine di terzo livello) Funzioni della vista relative alla percezione delle forma e del contorno, sia binoculare che monoculare, sia per la visione da lontano che da vicino (definizione operativa) b21000 Acuità binoculare nella visione a distanza (Termine di quarto livello) Funzioni della vista relative alla percezione di dimensione, forma e del contorno, utilizzando entrambi gli occhi, per oggetti distanti dagli occhi (definizione operativa) b21001 Acuità monoculare nella visione a distanza (Termine di quarto livello) Funzioni della vista relative alla percezione di dimensione, forma e del contorno, utilizzando solo l occhio destro o quello sinistro, per oggetti distanti dall occhio (definizione operativa) b21008 Funzioni dell acuità visiva, altro specificato b21009 Funzioni dell acuità visiva, non specificato Esemplificazione: ATTIVITA & PARTECIPAZIONE Capitolo 1 (termine di 1 livello): tratta di apprendimento ed applicazione delle conoscenze; riguarda l apprendimento, l applicazione delle conoscenze acquisite, il pensare, risolvere i problemi e il prendere decisioni; nome del blocco: apprendimento di base (d130-d159) d140 (codice) Imparare a leggere (termine di 2 livello) Sviluppare la capacità di leggere del materiale scritto (incluso il Braille ed altri simboli) fluentemente e con accuratezza, come riconoscere caratteri ed alfabeti, pronunciare le parole correttamente e comprendere parole e frasi (definizione operativa) d1400 (codice) Acquisire le abilità di riconoscimento di simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere dell alfabeto e parole (termine di terzo livello) Apprendere le azioni elementari di decodifica di simboli, caratteri, lettere e parole (definizione operativa) d1401 (codice) Acquisire le abilità di pronuncia di parole e frasi scritte (termine di terzo livello) Apprendere le azioni elementari di pronuncia di lettere, simboli e parole (definizione operativa) d1402 (codice) Acquisire le abilità di comprensione di parole e frasi scritte (termine di terzo livello) Apprendere le azioni elementari di comprensione del significato di parole e testi scritti (definizione operativa) d (codice) d =Attività & Partecipazione 7 =capitolo Interazioni e relazioni interpersonali riguarda l esecuzione delle azioni e dei compiti richiesti per le interazioni semplici e complesse con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato 10 =categoria Interazioni interpersonali semplici Interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, come nel mostrare considerazione e stima quando appropriato, o rispondere ai sentimenti degli altri (definizione operativa) Inclusioni: mostrare rispetto, cordialità, apprezzamento e tolleranza nelle relazioni; rispondere alle critiche e ai segnali sociali nelle relazioni; fare uso adeguato del contatto fisico nelle relazioni d (codice) 4 = sotto-categoria Segnali sociali nelle relazioni Dare e reagire in modo appropriato a segnali e cenni nelle relazioni sociali (definizione operativa) 0 = sotto-sotto-categoria Iniziare delle interazioni sociali Iniziare e rispondere in modo appropriato a scambi sociali reciproci con altri (definizione operativa). = divisore 2 = 1 qualificatore (gravità): problema di media gravità N.B. Un codice ICF completo deve avere almeno un qualificatore dopo il punto separatore, altrimenti non è completo.

13 2 Incontro b) QUALIFICATORI e SCALE DI GRAVITA Qualificatori : numeri aggiunti al codice e preceduti da un punto divisore, che per ogni item definiscono e specificano, su scala ordinale, il grado di compromissione di una funzione o struttura oppure il grado di difficoltà che una persona incontra nello svolgere attività o a partecipare alla vita sociale. Numero e tipo di qualificatori variano a seconda della componente di ICF oggetto di codifica: - per Funzioni corporee: un solo qualificatore che specifica, su una scala ordinale a 5 punti, l estensione della menomazione: bxxx.0 = nessuna menomazione bxxx.1 = menomazione lieve bxxx.2 = menomazione moderata bxxx.3 = menomazione grave bxxx.4 = completa bxxx.8 = non specificato bxxx.9 = non applicabile - per Strutture corporee: tre i qualificatori, che definiscono: 1) l estensione della menomazione: sxxx.0 = nessuna menomazione sxxx.1 = menomazione lieve sxxx.2 = menomazione moderata sxxx.3 = menomazione grave sxxx.4 = completa sxxx.8 = non specificato sxxx.9 = non applicabile 2) la natura della menomazione: sxxx._0 = nessun cambiamento nella struttura sxxx._1 = assenza totale sxxx._2 = assenza parziale sxxx._3 = parte in eccesso sxxx._4 = dimensioni anormali sxxx._5 = discontinuità sxxx._6 = posizione deviante sxxx._7 = cambiamenti qualitativi nella struttura (incluso l accumulo di fluidi) sxxx._8 = non specificato sxxx._9 = non applicabile 3) la localizzazione della menomazione nel corpo: sxxx. 0 = più di una regione sxxx. 1 = destra sxxx. 2 = sinistra sxxx. 3 = entrambi i lati sxxx. 4 = frontale sxxx. 5 = dorsale sxxx. 6 = prossimale sxxx. 7 = distale sxxx. 8 = non specificato sxxx. 9 = non applicabile

14 - per Attività & partecipazione: due qualificatori indicanti, su 5 livelli, la «performance» e la «capacità» della persona In caso di tre qualificatori si ha, rispettivamente, l indicazione della 1- performance generale 2- performance1 3- capacità Il primo qualificatore ( performance generale ) indica il grado di difficoltà incontrato dalla persona nello svolgere un attività o a partecipare alla vita sociale considerando il suo contesto di vita attuale e reale (a casa, a scuola, sul posto di lavoro, ecc.). La performance è strettamente dipendente dall ambiente Differenze tra i qualificatori di capacità e performance nella stessa persona indicano la presenza di fattori ambientali facilitanti o barriere, che incidono sul suo funzionamento: attraverso le differenze tra «performance» e «capacità» è possibile, ad es., valutare in modo corretto il ruolo e l importanza dell aiuto personale per lo svolgimento di attività e sostegno alla partecipazione, come anche il ruolo di protesi e ausili o di specifici elementi dell ambiente costruito (ad es.: cucina adattata, assenza di ascensore per una persona in carrozzina abitante al quinto piano di un palazzo) Ad es. il codice d450.1_2 attività del camminare: indica lieve difficoltà nella performance e moderata difficoltà nella capacità. Questa codifica permette di descrivere due modi distinti di funzionare della persona, il primo riferito alla sua performance (attività svolta con i facilitatori disponibili), il secondo alla sua capacità (attività svolta in assenza di facilitatori). Il terzo qualificatore (la capacità ) coglie il funzionamento della persona in un ambiente standard (che neutralizza ostacoli o facilitatori ambientali, rendendo comparabili i profili di funzionamento di persone diverse). Non si elimina l ambiente, ma si realizzare la valutazione in contesti controllati (es. ambulatorio medico, reparto di riabilitazione, laboratorio per svolgere test cognitivi, ecc.). - per i Fattori contestuali : un solo qualificatore, indicante l importanza che tali fattori assumono in quanto barriere o facilitatori del funzionamento della persona Esempio di QUALIFICATORE per FUNZIONI CORPOREE Marco, un ragazzo di 12 anni, non conosce i giorni della settimana, i mesi, la data e le stagioni, discrimina il giorno e la notte e, solo se guidato, il mattino dal pomeriggio. Si orienta solo all interno di spazi noti se accompagnato da un adulto codice: b114.3 b funzioni corporee 114 funzioni dell orientamento 3 menomazione GRAVE Esempio di QUALIFICATORI per STRUTTURE CORPOREE dalla Risonanza Magnetica di Luigi sono evidenti molteplici aree di alterato segnale diffuso a tutta la sostanza bianca codice: s s strutture corporee 1107 struttura della sostanza bianca 3 menomazione GRAVE 7 dovuta a cambiamenti qualitativi 0 della struttura in più di una regione Esempio di QUALIFICATORI per ATTIVITA & PARTECIPAZIONE d d attività e partecipazione 450 camminare dxxx.1_ difficoltà LIEVE nella performance di camminare dxxx._2 difficoltà MODERATA nella capacità di camminare dxxx.12 camminare con lieve difficoltà nella performance (= con il supporto di cose o persone) e con moderata difficoltà nella capacità (= senza il supporto di cose o persone) dxxx.102 camminare con lieve difficoltà nella performance (= con il supporto di cose) e con moderata difficoltà nella capacità (= senza il supporto di cose o persone): c è un oggetto che supporta la prestazione dell individuo 2 Incontro c) CHECKLIST ( ) e PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO ( )

15 2 Incontro d) Cenni di CODIFICA e (siglatura) DECODIFICA CODIFICA = INDIVIDUARE PER OGNI RILEVANTE INFORMAZIONE (diretta o documentale) SUL FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA LA SUA CORRISPONDENZA CON I CODICI DELL ICF Presupposti per codifica: possedere - informazioni/osservazioni/dati adeguati - buona conoscenza della classificazione STRUTTURA DI BASE DI OGNI CODICE: _ XXXX. _ lettera identificativa della dimensione (b = Funzioni corporee bxxxx._ s = Strutture corporee sxxxx._ d = Attività e Partecipazione dxxxx._ e = Fattori Ambientali exxxx._ XXXX numeri della classificazione gerarchica, a seconda dei livelli. punto decimale -divisore- (separa i numeri dei codici dai numeri dei qualificatori)._ (primo qualificatore). (secondo qualificatore). _ (terzo qualificatore) I codici identificano una categoria di funzionamento, i qualificatori aggiunti al codice danno significato alla codifica: i qualificatori usati con le tre dimensioni del funzionamento (b, s e A&P) informano dell estensione/natura/entità/grado del problema/difficoltà osservato in quella dimensione; i qualificatori usati con i fattori ambientali informano del grado in cui alcuni fattori sono barriere o facilitatori alla partecipazione (rispondono alla domanda QUANTO impattano sul funzionamento) Lo standard di popolazione a cui far riferimento è una persona nelle stesse condizioni di età, sesso, ecc., ma SENZA la condizione di salute Tutti i qualificatori che denotano il grado o la gravità (per b, s e A&P) usano la stessa SCALA di GRAVITA : 0 = nessuna 1 = lieve 2 = moderata 3 = grave 4 = completa Qualificatori della prima parte (Funzionamento e Disabilità): Componente Posizione Significato Funzioni corporee bxxx. x Entità/Grado menomazione Strutture corporee sxxx. x Entità/Grado menomazione Attività & Partecip. dxxx. x Entità/Grado performance dxxx. _x_ Entità/Grado performance1 dxxx. x Entità/Grado capacità Qualificatori della seconda parte (Fattori contestuali) Componente Posizione Significato Fattori ambientali exxx. x Barriera (Entità/Grado) exxx. +x Facilitatore (Entità/Grado) 2 Incontro e) ICF CY ( ) L ICF versione ICF-CY (per bambini ed adolescenti): Venezia (2007). adattamento (non revisione) della classificazione-madre. necessaria una classificazione esaustiva della disabilità infantile, per ragioni pratiche e filosofiche : le manifestazioni del funzionamento, della disabilità e della salute nell infanzia e nell adolescenza hanno natura, impatto, intensità e conseguenze diverse da quelle degli adulti, per cui l ICF-CY è stato sviluppato tenendo conto dei cambiamenti associati alla crescita ed allo sviluppo occorre includere egli ambiti dei diritti umani fondamentali definiti dalle convenzioni e alle dichiarazioni internazionali, nell interesse e a tutela dei diritti dell infanzia

16 il funzionamento del bambino all interno del contesto famigliare, nel processo dinamico del passaggio dalla dipendenza dagli altri per tutte le attività alla maturità fisica, sociale e psicologica ed all indipendenza adolescenziale dipende da interazioni continue con la famiglia stessa e le altre figure interagenti dell ambiente sociale immediato: di qui la necessità di descrivere le interazioni famigliari come componente imprescindibile del profilo di funzionamento. il ritardo evolutivo: nei bambini e negli adolescenti, il momento della comparsa di certe funzioni o strutture corporee e dell acquisizione di alcune abilità può variare in funzione delle differenze individuali nella crescita e nello sviluppo; a volte tali sfasamenti non sono permanenti ma riflettono un ritardo nello sviluppo; possono manifestarsi in qualunque ambito, sono specifici dell età e subiscono gli effetti di fattori fisici e psicologici dell ambiente. Per l ICF-CY menomazioni, limitazioni e restrizioni possono assumere anche la forma di ritardi, sfasamenti o problemi. la partecipazione: definibile come coinvolgimento in una situazione di vita, rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento La partecipazione ha ricevuto un attenzione particolare nell ICF- CY: più un bambino è piccolo, più è probabile che le sue opportunità di partecipazione siano definite dai genitori, dagli adulti che interagiscono o dagli erogatori di servizi. L ambiente sociale continua a essere un fattore importante in tutto il periodo dello sviluppo ma la natura e la complessità dell ambiente cambiano nell arco temporale che va dalla prima infanzia all adolescenza gli ambienti: la inevitabile posizione di dipendenza dei bambini durante lo sviluppo fa sì che gli elementi fisici e sociali dell ambiente abbiano un impatto significativo sul loro funzionamento: infatti i fattori ambientali negativi hanno spesso un impatto più forte sui bambini che sugli adulti (ad es. la mancanza di cibo nei bambini contribuisce alla malattia e altera altresì la capacità di apprendere); la modificazione dell ambiente fisico immediato del bambino prevede la presenza e la garanzia di cibo, riparo e sicurezza; la presenza di ausili o tecnologia assistiva costituisce una forma di modificazione ambientale che può facilitare il funzionamento in un bambino con menomazioni fisiche significative; la modificazione degli elementi sociali e psicologici dell ambiente immediato del bambino può comportare anche l offerta di sostegno sociale per la famiglia e di istruzione 3 Incontro LA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE n /2010 ( ) ed ALLEGATI (MODULISTICA) ( ) (DGR n.34/2010 ed ALLEGATI) Linee di indirizzo integrate per ASL, Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali, Istituzioni scolastiche ed Enti di formazione professionale circa il diritto all educazione, istruzione e formazione professionale degli alunni con disabilità o con Esigenze Educative Speciali Sostituisce con gradualità, a partire dall a.s. 12/13 la Circ. Reg. 11/Sap/1995 ( Linee di indirizzo e di coordinamento relative ai compiti delle USL in materia di alunni portatori di handicap ) (DGR n.34/2010 ed ALLEGATI) prevede nuove modalità nel percorso di integrazione scolastica sin dalla certificazione sanitaria indica una nuova cultura inclusiva scolastica fondata sulla esplicitata integrazione delle persone che a vario titolo s occupano dell alunno disabile, inclusi i genitori e per quanto possibile - il disabile stesso ribadisce la distinzione del percorso per alunni disabili e per alunni con EES

17 (DGR n.34/2010 ed ALLEGATI) prevede iniziative di informazione-formazione integrata e di accompagnamento per operatori sanitari, socio-assistenziali, scolastici riconosce come prioritaria la necessità : - di indicare percorsi chiari e trasparenti per la persona interessata, i suoi famigliari e tutti gli operatori coinvolti, con una modulistica che aiuti tutti nello svolgimento delle varie attività. - di definire progetti e obiettivi adatti alle caratteristiche del singolo alunno disabile (DGR n.34/2010 ed ALLEGATI) * riconosce nell ICF il linguaggio per migliorare la comunicazione tra gli interlocutori e lo strumento per un approccio globale alla comprensione della salute delle persone * colloca nel distretto socio-sanitario il luogo della valutazione e della sostenibilità dei progetti tramite l Unità Multidisciplinare di Valutazione Disabilità-Minori (UMVD-minori) * dettaglia nell All. 1 il percorso di certificazione, sia per l alunno disabile che per l alunno con EES MODULISTICA (DGR n.34/2010 ed ALLEGATI) All. A Modulo di consenso informato All. B Profilo descrittivo di funzionamento della persona dell alunno e progetto multidisciplinare All. C Schema di verbale UMVD minori All. D NPINET All. E Piano Educativo Individualizzato 3 Incontro a) La SPERIMENTAZIONE ICF in PIEMONTE 1* 1995: Circ. Reg.11/Sap (Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle UU.SS.LL. in materia di alunni portatori di handicap) 2* 1999: DGR (Rete regionale di assistenza neuropsichiatrica dell età evolutiva e dell adolescenza) 3* 2007: Legge Regionale sul Diritto allo studio n.28 4* : Progetto regionale triennale di sperimentazione di formazione integrata sull ICF 5* 2010: DGR Incontro b) La DGR n. 34/2010: FINALITA ed OBIETTIVI - tracciare comuni modalità organizzative ed operative per assicurare il diritto all integrazione scolastica degli alunni con disabilità o con esigenze educative speciali - definire un percorso di certificazione sanitaria integrata - avvicinare i luoghi delle decisioni (i distretti sociosanitari) ai bisogni espressi dalle persone. 3 Incontro c) IL PERCORSO DI CERTIFICAZIONE SANITARIA INTEGRATA (All.1 DGR n.34/2010) ( )

18 All. 1 Il percorso di certificazione sanitaria integrata: * FAMIGLIA (esercente potestà parentale) (A) * MEDICO SPECIALISTA compila Diagnosi clinica (ICD10) (A) * Medico specialista + Famiglia + eventuale Insegnante compilano un iniziale Profilo di Funzionamento ICF (B) * UMVD + ML compilano Verbale/Certificazione di disabilita o di EES (C) * Scuola/Ag. formativa * UMVD + Esperto UST/Ag + Operatori Enti Territoriali compilano la bozza del Profilo di Funzionamento + Risorse (D) * NPI * EQUIPE MULTIDISCIPLINARE completa il Profilo di Funzionamento, propone progetto multidisciplinare e definisce gli elementi per PEI/PFI SCUOLA + EQUIPE SOCIOSANITARIA redige PEI/PFI (E) 3 Incontro d) LA DGR n. 34 / 2010 : GLI ALLEGATI (modulistica) All. A MODULO DI CONSENSO INFORMATO ( ) 3 Incontro ALL. B PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO ( ) e PROGETTO MULTIDISCIPLINARE ( ) 3 Incontro ALL. C SCHEMA DI VERBALE della UNITA MULTIDISCIPLINARE DI VALUTAZIONE DELLA DISABILITA MINORI (UMVD minori) ( ) 3 Incontro ALL. E PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) ( ) PENSARE ICF NELLA PEDAGOGIA DELLA INCLUSIONE SCOLASTICA (impatto del modello ICF nel pensiero e nelle prassi integrative della scuola)

19 a) LE NOVITA OPERATIVE relative al: PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO DELL ALUNNO ( ) PROGETTO MULTIDISCIPLINARE ( ) PUNTO DI VISTA DELL ALUNNO PEI- PIANO DI VITA ( ) ( ) COINVOLGIMENTO/INTEGRAZIONE DEGLI OPERATORI della RETE ( ) b) LE NOVITA DEL MODELLO CONCETTUALE BIOPSICOSOCIALE ICF: IMPLICANZE SCOLASTICHE DEI CONCETTI ICF NELLE PRATICHE INCLUSIVE a livello (non solo) * TEORICO/CONCETTUALE (ma) * OPERATIVO/QUOTIDIANO per alunni con DISABILITA - DIFFICOLTA - SVANTAGGIO PISTE di lavoro e riflessione Una scuola è inclusiva quando - è in grado di accogliere le diversità/differenze e costruire percorsi individualizzati capaci di portare ciascun allievo, dati i livelli di partenza, al massimo livello possibile di formazione - è un organizzazione capace di far apprendere ciascun allievo Il POF di una scuola è inclusivo quando prevede nella quotidianità azioni da compiere, interventi da adottare e progetti da realizzare la possibilità di dare risposte precise ad esigenze educative individuali; per cui la presenza di alunni disabili non è un emergenza da presidiare o un incidente di percorso, ma un evento che richiede una riorganizzazione del sistema già individuata in via previsionale e che rappresenta un occasione di crescita per tutti Occorre trasformare l etica dell inclusione (intento di accoglienza delle diversità/differenze individuali) in pratica inclusiva, modificando a vari livelli strategie e strumenti, setting adeguati, risorse speciali individualizzate, gestione delle risorse, organizzazione (es. gestione consigli di classe, dipartimenti, procedure, forme di programmazione, flessibilità dell orario, rapporti con il territorio, documenti scolastici..). Occorre una normale specialità, cioè una organizzazione normalmente speciale che introduca nella normalità accogliente del fare scuola quegli ingredienti tecnici, pedagogici, didattici e psicologici che rendono la normalità idonea a rispondere in modo efficace ai bisogni educativi speciali di ogni alunno Il modello scolastico inclusivo comporta per tutti i Docenti (curricolari e di sostegno) - lo sviluppo di competenze specifiche - l acquisizione di strumenti interpretativi della realtà scolastica in grado di leggere la complessità del contesto in cui si colloca l alunno con disabilità: l ICF diventa risorsa importantissima per la scuola perché consente di individuare analiticamente gli elementi del contesto scolastico che condizionano il livello di disabilità dell alunno e qualificano il suo grado di partecipazione sociale (tenuto conto che la disabilità deriva dall interazione fra deficit corporeo e contesto di vita sfavorevole) Il nuovo approccio alla disabilità dell ICF appare quindi assai utile anche per l integrazione scolastica: dissociando il legame fra menomazione e funzionamento, l ICF fa rientrare nell analisi anche i contesti concreti in cui la persona con disabilità è inserita e che nel livello del funzionamento e della partecipazione sono determinanti, sia in positivo che in negativo.

20 Per l ICF funzionamento e disabilità sono in stretta relazione con l ambiente di vita della persona con una condizione di salute; l ICF descrive l impatto dei fattori ambientali -quali facilitatori o di barriererispetto alle sue attività e partecipazione: gli ambienti di vita incidono sulla genesi e sul mantenimento della disabilità Tale impostazione riguarda anche l integrazione scolastica, perché l ambiente-scuola, se favorevole, può cambiare lo scenario del funzionamento, limitando le compromissioni: occorre individuare le modalità di applicazione della cultura del modello ICF nella scuola, in particolare rispetto ai fattori contestuali ed all area dell attività e della partecipazione nella comunità scolastica, così da migliorare processo e qualità dell integrazione. Il modello ICF è in grado di dare risposte puntuali e coerenti ai bisogni delle persone e di esprimere un diverso modo di concepire l essere umano in difficoltà: la disabilità è una condizione determinata da molteplici fattori che coinvolgono non solo il soggetto ma anche il contesto in cui egli vive. Il portato innovativo dell ICF risiede nell approccio globale alla persona: la valutazione della funzionalità di una persona con disabilità non può limitarsi agli aspetti funzionali, ma deve tener presente anche degli aspetti contestuali, che sono determinanti in merito ai livelli di attività e di partecipazione sociale. (1) SALUTE visione positiva tensione verso BENESSERE stato del FUNZIONAMENTO umano che coinvolge tutta la persona nel suo ambiente riguarda l intera persona - in tutte le sue dimensioni - contesti esperienziali di vita Scuola: - Anche i processi apprenditivi:. riguardano l intera persona. coinvolgono tutte le dimensioni. connessi con contesti di vita - Nel POF:. esplicitazione della vision. condivisione. traduzione in obiettivi, azioni didattiche, relazionalità ordinarie e quotidiane di inclusione (ambientali e personali) (2) FUNZIONAMENTO aspetto positivo ed attivo della condizione di salute L ICF è. classificazione del funzionamento. valutabile per ogni persona (universalismo) SCUOLA:. Partire dal e far leva sul funzionamento dell alunno. per favorirne una predeterminata (PEI) evoluzione apprenditivo-disciplinare, esperienziale-comportam, socio-relazionale ed affettivo-emotiva. utilizzando metodologie, strumenti, tecnologie, contenuti, accorgimenti, sinergie Per l ICF la discriminante del funzionamento è l attività, che nasce dall interazione fra le funzioni e le strutture corporee e consiste nella capacità di eseguire compiti o azioni (performance); tale capacità determina il livello di partecipazione e di coinvolgimento del soggetto alla vita sociale. L attività è determinata non solo dalle funzioni e strutture corporee, ma anche dall interazione di queste con fattori ambientali (fisici, sociali e culturali) e con fattori personali (portati psicologici) che mediano fra il soggetto con le sue capacità funzionali e il contesto in cui avviene la partecipazione.

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