B.C.C. FANO Comparto Direzionale BCC Cuccurano Variante PRG Scheda ST5_P25

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1 B.C.C. FANO Comparto Direzionale BCC Cuccurano Variante PRG Scheda ST5_P25 Progetto di ampliamento del fabbricato adibito a sede bancaria previa demolizione di Fabbricato residenziale adiacente la stessa proprietà nell ambito del comparto direzionale ST5_P25 a Fano Via Flaminia 346 Variante al PRG art. 8 DPR 160/2010 RELAZIONE BOTANICO VEGETAZIONALE E INTERVENTI DI MITIGAZIONE Consulente Dr. Euro Buongarzone Via Francesco Crispi, Macerata (MC) euro.buongarzone@alice.it Cel. 333/

2 INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI VARIANTE VINCOLI ESISTENTI ANALISI BOTANICO VEGETAZIONALE Assetto vegetazionale di area vasta Vegetazione nell area di dettaglio Considerazioni sullo stato conservativo delle essenze arboree ed interferenze del progetto di ampliamento INTERVENTI DI MITIGAZIONE

3 1. PREMESSA Di seguito viene elaborata la Relazione botanico vegetazionale per la variante al vigente PRG dell area sita in località Cuccurano - SS Flaminia 346, relativa al comparto direzionale Banca di Credito Cooperativo di Cuccurano di cui alla scheda ST5_P25 del P.R.G. di Fano Con la variante si prevede la riperimetrazione del comparto ST5_P25 con ampliamento del fabbricato attualmente adibito a sede bancaria e ampliamento del retrostante parcheggio. La riperimetrazione comporta l inclusione di un lotto residenziale (B2.2) all interno del comparto direzionale (D3). Il tutto è completato con una zona destinata a verde (F4). Nelle figure che seguono si riporta lo stralcio del PRG vigente e modificato a seguito dell attuazione della variante in esame. Fig. 1/1: PRG vigente 3

4 Fig. 1/2: PRG modificato L intervento si colloca lungo la S.S. Flaminia all altezza dell abitato di Cuccurano, in un contesto paesaggistico urbanizzato di dolce raccordo morfologico fra il fondovalle alluvionale del Fiume Metauro e i versanti collinari in sinistra idrografica. L ubicazione dell intervento è visibile nella Fig. 1/3. Fig. 1/3: Corografia con indicazione dell area di variante in rosso 4

5 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI VARIANTE Il progetto di variante è finalizzato alla realizzazione delle seguenti opere: La realizzazione di un parcheggio con stalli a raso in adiacenza a quello già esistente sul retro del fabbricato (Fig. 2/1). Il nuovo parcheggio prevede 45 stalli in grigliato permeabile. La superficie complessiva dell area d intervento è di circa 2595,52 m 2, dei quali m 2 previsti per gli stalli, m 2 previsti per le corsie di manovra sempre in grigliato permeabile e 1496,78 m 2 per le aree residuali a verde; non sono pertanto previste aree lastricate in cemento e/o in manto bituminoso impermeabili. L ampliamento del fabbricato attualmente destinato a sede bancaria (Fig. 2/1) mediante demolizione di un fabbricato residenziale adiacente; l ampliamento interessa un area di circa 200 m 2. Nella figura che segue si riportano le opere in ampliamento nel comparto Fig. 2/1: Opere in ampliamento nel comparto La sistemazione finale del comparto ST5_P25 è visibile nella seguente figura 2/2. 5

6 Fig. 2/2: Inquadramento finale del comparto ST5-P25 L ampliamento del parcheggio interessa un tratto del pendio retrostante e comporta lo sbancamento di terreno con altezza massima, dedotta dal progetto, contenuta entro 3.50 m circa. Il progetto prevede il contenimento della scarpata residuata a monte mediante un opera in terra rinforzata. La Fig. 2/3 riproduce la sezione 1-1 di progetto del parcheggio e l area allo stato attuale. 6

7 AMPLIAMENTO PARCHEGGIO Fig. 2/3: Sezione 1-1 progetto parcheggio e stato attuale area parcheggio. Lungo il perimetro ed a destra sono presenti elementi arborei a carattere ornamentale. L ampliamento interesserà una superficie a prato. 7

8 3. VINCOLI ESISTENTI L area di interesse è ubicata in località Cuccurano. Il P.R.G. classifica quest area in: ZONA DI VERDE PRIVATO F4 Riguarda l area a monte dell attuale parcheggio e dell insediamento produttivo. Con la variante una piccola porzione sarà destinata per l ampliamento del parcheggio: ZONA DI VERDE PRIVATO D3 Zona a carattere commerciale o direzionali esistenti. Interessa la porzione a valle del comparto e sarà oggetto di ampliamento Con la variante si ingloba una piccola porzione a confine zonizzata in B2.2 che varierà in D3. Le Zone B2.2 sono Zone residenziali semisature a monte della strada interquartieri ed a sud del fiume Metauro. Dall analisi della vincolistica non risultano vincoli ostativi Fig. 3/1: Carta di sintesi delle previsioni di PRG stato attuale, e dei vincoli. L ampliamento viene evidenziato in rosso. 8

9 9

10 Fig. 3/1: Legenda generale delle tavole di PRG 10

11 4. ANALISI BOTANICO VEGETAZIONALE 4.1 Assetto vegetazionale di area vasta Il territorio oggetto di studio è situato nella fascia basso collinare marchigiana e rientra parzialmente nella pianura alluvionale del Fiume Metauro e in parte nel settore collinare delle colline dell Arzilla. Dal punto di vista fitoclimatico il territorio studiato, rientra nel Macrobioclima temperato, con il Piano Bioclimatico collinare Submediterraneo. Di seguito si riporta lo stralcio della carta della vegetazione fitosociologica 1: F 268 Pesaro, nella quale si vede che l area di progetto è caratterizzata da seminativi ed aree urbane. Fig. 4/1: Stralcio della carta della vegetazione fitosociologica 1: F Pesaro 11

12 Il settore centrale è interessato dal sistema insediativo, che si sviluppa linearmente lungo il principale asse viario, la S.S. Flaminia, con il nucleo centrale urbanizzato di Cuccurano, e altri nuclei residenziali costituiti da gruppi di case sparse. I settori industriali sono di limitata estensione. Dal punto di vista del tessuto ecologico, la componente vegetale naturale e seminaturale del territorio risulta abbastanza diversificata come tipologie, ma abbastanza frammentaria e discontinua; si conservano solo dei piccoli lembi di formazioni vegetali seminaturali, soprattutto rappresentati da elementi lineari o areali come piccoli lembi boschivi di caducifoglie, localizzati nelle aree marginali e nei settori dove è stata sospesa l attività antropica. Il paesaggio agrario si caratterizza per la presenza di vaste superfici coltivate adibite a colture orticole e seminativi a ciclo annuale e dalla presenza di elementi puntiformi per lo più costituiti da esemplari di isolati. Abbastanza diffuse risultano anche elementi come siepi e filari seminaturali con specie arbustive miste, distribuiti nei campi, lungo le scarpate stradali o in ambito interpoderale. Il Piano bioclimatico di riferimento è quello mesotemperato inferiore. 12

13 L analisi della vegetazione è stato effettuato attraverso rilevamenti diretti sul terreno e le tipologie vegetali sono state inquadrate e descritte fisionomicamente, col metodo fitosociologico. Formazioni vegetali osservate Bosco termofilo a dominanza di roverella (Quercus pubescens), con orniello (Fraxinus ornus), acero campestre (Acer campestre), nei versanti a prevalente esposizione sud (Associazione Roso sempervirentis-quercetum pubescentis) a volte con presenza di elementi infestanti (Robinia pseudoacacia). Vegetazione igrofila di impluvi e fossi minori, a dominanza di salice (Salix sp) e pioppo (Populus nigra) Ord Populetaila albae Arbusteti su aree incolte e su scarpate stradali e aree di impluvio, a dominanza di rovo (Rubus ulmifolius) e vitalba (Clematis vitalba), con sanguinella (Cornus sanguinea) con sanguinella (Cornus sanguinea) e prugnolo (Prunus spinosa). (Ordine: Prunetalia, Classe Rhamno Prunetea). Siepe stradali e interpoderali, talvolta anche lungo fossi minori, a dominanza di olmo campestre (Ulmus minor), prugnolo (Prunus spinosa) acero campestre (Acer campestre) (Ordine:Prunetalia spinosae). Siepe arboreo arbustive stradali e interpoderali a dominanza di roverella (Quercus pubescens) Filari di roverella (Quercus pubescen s.l.) farnia (Quercus robur) Incolti erbacei a enula ceppitoni (Inula viscosa) talvolta colonizzati da arbusti (Ass. Senecio erucifolii-inuletum viscosae) Colture legnose: vigneti Colture legnose: oliveti Seminativi/colture erbacee Vegetazione ornamentale Aree urbanizzate con vegetazione scarsa o nulla Bosco termofilo a dominanza di roverella (Quercus pubescens), con orniello (Fraxinus ornus), acero campestre (Acer campestre), nei versanti a prevalente esposizione sud (Associazione Roso sempervirentis-quercetum pubescentis) a volte con presenza di elementi infestanti (Robinia pseudoacacia). Nell area indagata, la boscaglia di roverella occupa limitate porzioni, relative al settore posto a Nord della Via Flaminia, dove il territorio assume una fisionomia collinare. Si tratta di formazioni termofile, ricche di elementi mediterranei. Nello strato arboreo oltre a roverella (Quercus pubescens) sono stati osservati anche esemplari di acero campestre (Acer campestre), olmo (Ulmus minor), orniello (Fraxinus ornus). In alcuni punti è stata osservata la presenza di elementi infestanti quali robinia (Robinia pseudoacacia). Lo strato arbustivo, abbastanza nutrito, si caratterizza per la presenza di sanguinella (Cornus sanguinea), caprifoglio (Lonicera etrusca), biancospino (Crataegus monogyna), rosa di S. 13

14 Giovanni (Rosa sempervirens), ligustro (Ligustrum vulgaris), corniolo (Cornus mas), beretta da prete (Euonymus europaeus). In corrispondenza dei margini boschivi e nei settori a esposizione più soleggiata, caratterizzati quindi da maggiore termofilia, la compagine floristica si arricchisce di specie a impronta mediterranea quali: asparago (Asparagus acutifolius), viburno (Viburnum tinus) alloro (Laurus nobilis).robbia (Rubia peregrina), alaterno (Rhamnus alaternus), viola (Viola alba), stracciabraghe (Smilax aspera). La boscaglia di roverella dal punto di vista fitosociologico rientra nell Associazione Roso sempervirentis-quercetum pubescentis. Vegetazione igrofila ripariale a dominanza di salici (Salix alba, Salix sp.) e pioppi (Populus nigra, Populus alba) (Ordine Populetalia albae) Si tratta della vegetazione ripariale di piccoli impluvi e corsi d acqua minori che interessano in maniera molto limitata l area vasta. Nell ambito di questi corsi d acqua, sono presenti formazioni igrofile a dominanza di salici e pioppi. Oltre al pioppo nero (Populus nigra) e salice bianco (Salix alba), sono frequenti altre specie come olmo (Ulmus minor). Nel sottobosco sono frequenti arbusti come sanguinello (Cornus sanguinea), sambuco (Sambucus nigra), biancospino (Crataegus monogyna), vitalba (Clematis vitalba), acero campestre (Acer campestre), rovi (Rubus sp. pl). Nel sottobosco, particolarmente mesofilo, sono presenti molte specie come equiseto (Equisetum telmateja), aristolochia (Aristolochia rotundifolia), brionia (Bryonia dioica), luppolo (Umulus lupulus), campanella (Calystegia sepium). Negli aspetti più impoveriti, questa vegetazione è compenetrata da specie infestanti, tra cui in primo luogo la robinia (Robinia pseudoacacia). In alcuni tratti e in radure esterne sono presenti canneti a dominanza di canna domestica (Arundo donax). La vegetazione ripariale punto di vista fitosociologico rientra nell ordine Populetalia albae. Arbusteti su aree incolte e su scarpate stradali e aree di impluvio, a dominanza di rovo (Rubus ulmifolius) e vitalba (Clematis vitalba), con sanguinella (Cornus sanguinea) con sanguinella (Cornus sanguinea) e prugnolo (Prunus spinosa). (Ordine: Prunetalia, Classe Rhamno Prunetea). Si tratta per lo più di arbusteti a dominanza di ginestra (Spartium junceum), che in alcuni settori risultano monospecifici, con coperture molto elevate. Tuttavia, in altri settori del territorio, sono stati osservati arbusteti a ginestra con una partecipazione di altre specie a portamento lianoso come vitalba (Clematis vitalba) e rovo (Rubus communis), o di altri arbusti come sanguinella (Cornus sanguinea), biancospino (Crataegus monogyna), rosa canina (Rosa canina), prugnolo (Prunus spinosa) Questa cenosi costituisce modesti aggruppamenti che vanno a colonizzare aree abbandonate, a contatto con cenosi erbacee degli incolti, in compenetrazione con la boscaglia di roverella. Dal punto di vista fitosociologico, gli arbusteti a ginestra rientrano nell Alleanza Cytision sessilifolii. 14

15 Siepe stradali e interpoderali, talvolta anche lungo fossi minori, a dominanza di olmo campestre (Ulmus minor), prugnolo (Prunus spinosa) acero campestre (Acer campestre) (Ordine:Prunetalia spinosae). Nel territorio sono stati rinvenuti numerosi filari e siepi naturali osservate prevalentemente nel settore collinare a nord dell abitato di Cuccurano, lungo le scarpate stradali e le delimitazioni poderali. La loro composizione strutturale è data dalla dominanza di olmo campestre (Ulmus minor), berretta da prete (Euonymus europaeus), sanguinella (Cornus sanguinea); consistenti risultano pure le presenze di altre specie arbustive come prugnolo (Prunus spinosa), rosa (Rosa sempervirens), biancospino (Crataegus monogyna), ligustro (Ligustrum vulgare), edera (Hedera helix), acero campestre (Acer campestre). Siepe arboreo arbustive stradali e interpoderali a dominanza di roverella (Quercus pubescens), Filari di roverella (Quercus pubescen s.l.) farnia (Quercus robur) Sempre nel settore collinare sono frequenti elementi arborei di roverella (Quercus pubescens), isolati o disposti in piccoli gruppi o in filari o misti a formare siepi. Gli esemplari di roverella alcuni dei quali di grandi dimensioni, sono dislocati lungo i margini delle strade di servizio, in vicinanza delle abitazioni, a ridosso dei corsi d'acqua o nei campi coltivati. In prossimità delle case coloniche si osservano gelsi (Morus alba) isolati o a filari. Questi elementi risultano molto rari nel settore pianeggiante. I filari di roverella e le siepi costituiscono un importante elemento lineare di vegetazione naturale e seminaturale che connette i frammenti di vegetazione boschiva presenti nel territorio e consente di incrementare la permeabilità biologica delle aree agricole. Di particolare valore sono i rari elementi lineari che attraversano la pianura alluvionale, connettendosi trasversalmente alla vegetazione dei corsi d acqua principali. Le siepi naturali miste, dal punto di vista fitosociologico rientrano nell Ordine: Prunetalia spinosae Incolti erbacei a enula ceppitoni (Inula viscosa) talvolta colonizzati da arbusti (Ass. Senecio erucifolii-inuletum viscosae) Nell area d indagine sono state osservate limitate porzioni di incolto, localizzate per lo più su aree abbandonate dalle colture e non interessate ancora dalla massiccia urbanizzazione della zona o in aree a vegetazione scarsa o nulla, dove queste formazioni erbacee costituiscono le prime fasi evolutive della vegetazione. Nelle aree incolte, dove è presente una copertura scarsa tra le specie maggiormente diffuse è frequente l emicriptofita legnosa enula ceppitoni (Inula viscosa) che in diversi punti forma popolamenti monospecifici. Si osservano anche altre specie quali erba mazzolina (Dactylis glomerata), gramigna comune (Agropyron repens), fienarola comune (Poa trivialis), falasco (Brachypodium rupestre), bromo (Bromus erectus) carota (Daucus carota), sulla (Hedysarum coronarium). Nel territorio esaminato sono stati osservati settori in cui si assiste in alcuni casi anche alla penetrazione di arbusti che testimoniano le prime fasi evolutive degli incolti verso formazioni più stabili. Questo tipo di incolti rientrano nell Ass. Senecio erucifolii-inuletum viscosae. 15

16 Seminativi e Colture legnose (Vigneti e oliveti) Le aree destinate ad uso agricolo sono le più estese nel settore della pianura alluvionale. In particolare si tratta di superfici con colture a cicli stagionali dominate da seminativi, mentre dove si estendono terreni irrigui sono diffuse colture orticole. Oltre alle specie coltivate risultano presenti poche specie spontanee ruderali e avventizie come Echinochloa crus-galli, Amaranthus retroflexus. Anche le coltivazioni arboree, favorite da condizioni climatiche piuttosto miti, appaiono molto diffuse e sono costituite per la maggioranza da uliveti vigneti, e in misura minore da frutteti, dove possono essere presenti archeofite non rinvenibili in altri ambienti coltivati. Vegetazione ornamentale di parchi, case coloniche, viali stradali costituita da specie autoctone ed esotiche miste Si tratta della vegetazione che si rinviene lungo le vie, nei giardini privati e pubblici urbani e nelle Ville storiche presenti nel territorio. Il verde dei settori urbani di recente costituzione è formato prevalentemente da un miscuglio di essenze esotiche e come conifere di varie specie, platani, cipressi, e in misura minore da specie autoctone come tigli, aceri e lecci. Nelle case coloniche private di impianto più antico, il verde è costituito soprattutto da essenze quali acero campestre, gelso, olmo, che rivelano il legame delle passate pratiche agricole con gli elementi spontanei della vegetazione del territorio. La vegetazione delle Ville storiche è spesso dominata da essenze autoctone come conifere quali Pinus pinea, Taxus baccata, Pinus halepensis e sclerofille sempreverdi quali Quercus ilex, Laurus nobilis, Viburnum tinus. Aree urbanizzate con vegetazione scarsa o nulla Sono aree urbane antropizzate dove la superficie del suolo risulta spesso impermeabilizzata e le aree industriali ed infrastrutturali in cui la vegetazione è sottoposta a continui rimaneggiamenti. Vi prevale la vegetazione ruderale e le specie avventizie spesso di origine esotica delle classi Artemisietea e Stellarietea mediae. 16

17 Foto 4/1: Aspetto dell agroecosistema con elementi lineari e coltivazioni legnose Foto 4/2: Siepi a dominanza di olmo 17

18 Fig 4/2: Carta del paesaggio vegetale di area vasta Area di interesse La variante riguarda la zona interna alla delimitazione in rosso 18

19 4.2 Vegetazione nell area di dettaglio Vengono di seguito riportate le specie botaniche osservate durante il sopralluogo effettuato per l identificazione degli esemplari arboreo/arbustivi, dislocati lungo la scarpata antistante l area della banca BCC. L area esaminata si trova nell abitato di Cuccurano (Fano) lungo la strada Flaminia, ad una altezza media di circa 55 metri s.l.m, La vegetazione presente, che si può ritenere di carattere ornamentale, è interessata per la maggioranza da specie arboree e si distribuisce prevalentemente lungo una scarpata che delimita il parcheggio esistente della Banca (Settore 1). L indagine ha riguardato anche un settore a sinistra dell attuale parcheggio, costituito da un prato/incolto erbaceo, con specie arboree lungo i margini, rilevate e censite (Settore 2). Le specie rinvenute sono state infine riportate in un elaborato cartografico e identificate secondo la loro nomenclatura. Specie osservate Di seguito vengono elencate le specie presenti nei 2 settori. Settore 1 Riguarda la scarpata esistente sopra l attuale parcheggio e Settore 2 E riferito alla superficie a sinistra, entrando, del parcheggio esistente (incolto con bordura discontinua di esemplari arborei). Al piedi di questo settore si amplierà il parcheggio interessando solo prato. Numero esemplari Tab. 4/1: Rilievo Settore 1 - Scarpata esistente sopra l attuale parcheggio. Nome comune Nome scientifico Protezione secondo la LR 7/85 e s.m e LR 6/ Leccio Quercus ilex X 3 Roverella Quercus pubescens X 2 Ciliegio da fiore Prunus pissardii 5 Tiglio Tilia sp X 1 Olivo Olea europaea 7 Pino domestico Pinus pinea X 2 Albero di Giuda Cercis siliquastrum X 1 Melograno Punica sp 1 Fico Ficus carica 10* Cipresso dell Arizona Cupressus arizonica * sul confine esterno del Settore 1 19

20 Tab. 4/2: Rilievo Settore 2 Superficie a sinistra del parcheggio esistente (incolto con bordura discontinua di esemplari arborei). Il piede di tale settore è interessato dall ampliamento del parcheggio. Numero esemplari Nome comune Nome scientifico Protezione secondo la LR 7/85 e s.m e LR 6/ Cipresso comune Cupressus semprevirens X 3 Pino d Aleppo Pinus halepensis X 2 Roverella Quercus pubescens X 2 Susino Prunus domestica Foto 4/3: Rilievo settore 1: sullo sfondo, esemplari di Pinus pinea, Quercus pubescens, e Quercus ilex. Foto 4/4: Rilievo settore 2: esemplari di Cupressus sempervirens confine superiore 20

21 4.3 Considerazioni sullo stato conservativo delle essenze arboree ed interferenze del progetto di ampliamento Le specie presenti mostrano tutte un buon stato conservativo e non sono stati osservati esemplari con stadi di stroncature, manomissioni della chioma, rami spezzati, ecc, tranne gli esemplari di tiglio gestiti secondo le pratiche tradizionali di potatura. Lo stato di conservazione pertanto può ritenersi buono. Dal punto di vista morfologico strutturale gli alberi di maggiori dimensioni sono risultati essere le roverelle e i pini domestici, con altezze medie di 4-5 metri nel Settore 1; gli esemplari di dimensioni maggiormente invece per il Settore 2, al piede del quale sarà ubicato l ampliamento del parcheggio, risultano essere i cipressi lungo il bordo superiore dell incolto, con altezze medie di 4-6 metri. Va osservato che tranne Quercus pubescens, la maggior parte delle specie presenti sono di origine esotica e utilizzate normalmente per scopi ornamentali, nei parchi e giardini. Tuttavia, per l importanza che le specie presenti rivestono (funzione di rifugio per la fauna, ricreativa, svago ecc) se ne consiglia, per quanto possibile il mantenimento. Relativamente alle interferenze del progetto di variante, esso è limitato solo all ampliamento del parcheggio in quanto l ampliamento dell edificato interesserà solo un ambito già edificato. L ampliamento del parcheggio coinvolgerà il piede dell attuale zona a verde privato a monte, coinvolgendo solo una superficie a prato. Non saranno interessate essenze arboree protette ai sensi della legge regionale in materia. 21

22 Fig 4/3: Carta della vegetazione di dettaglio 22

23 5. INTERVENTI DI MITIGAZIONE Gli interventi di mitigazione sono finalizzati a migliorare l inserimento paesaggistico ed ambientale del sito di variante cercando soprattutto di valorizzare quelle parti meno interessate dalla presenza antropica e che possono rappresentare, con opportune accortezze, delle aree idonee a favorire la frequentazione di specie faunistiche comunemente presenti nelle aree naturali e nelle aree agricole circostanti. Nel caso specifico la mitigazione a verde è finalizzata anche a ridurre il ruscellamento delle acque superficiali nelle aree del nuovo parcheggio. Per tale motivo si ritiene ottimale inserire una fascia di 5 metri di larghezza di specie arbustive piccoli alberi subito a monte delle future opere di sostegno della scarpata che si verrà a creare a seguito della realizzazione del nuovo parcheggio in ampliamento all esistente. Le specie consigliate, da mettere a dimora con sesto medio di 1x1m per gli arbusti e 2x2m per i piccoli alberi, sono: Piccoli alberi: Acero campestre (Acer campestre) Tiglio (Tilia sp.) Albero di giuda (Cercis siliquastrum); Melograno (Punica granatum) Arbusti Berretta da prete (Euonymus europaeus) Sanguinella (Cornus sanguinea) Corniolo (Cornus mas) Rosa (Rosa sempervirens), Biancospino (Crataegus monogyna) Ligustro (Ligustrum vulgare) Viburno (Viburnum tinus) Alaterno (Rhamnus alaternus) Ginestra (Spartium junceum). 23

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