1 Rapporto sull innovazione nelle regioni d Italia. Regione Piemonte. Osservatorio sull e-government e la società dell informazione a livello locale

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1 Ministro per l Innovazione e le Tecnologie 1 Rapporto sull innovazione nelle regioni d Italia Regione Piemonte Osservatorio sull e-government e la società dell informazione a livello locale a cura del progetto Centri Regionali di Competenza per l e-government e la società dell informazione marzo 2003 Indice

2 Indice INDICE...2 PREFAZIONE LE POLICY E GLI ATTORI LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE PER L'E-GOVERNMENT E LA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE Breve excursus storico Le principali iniziative in corso...9 Tabella 1- Quadro di sintesi degli strumenti di programmazione vigenti...10 Tabella 2- Stato di attuazione delle politiche regionali...14 Tabella 3- Risorse disponibili per le politiche regionali nel periodo/anno in M (migliaia di ) GLI ATTORI DELLE POLICY REGIONALI...17 Tabella 4 Quadro di sintesi degli attori della politica regionale LA PROGETTUALITÀ COMPLESSIVA DEL PIEMONTE SUL 1 AVVISO DELL E- GOVERNMENT...18 Tabella 5 - Quadro generale dei progetti del Piemonte...19 Tabella 6 - Quadro generale degli enti del Piemonte coinvolti nei progetti presentati...19 Tabella 7 - Distribuzione provinciale dei progetti presentati...20 Tabella 8 Elenco dei progetti coordinati da un ente regionale...20 Tabella 9 - Principali progetti con coordinamento extra-regionale LE INFRASTRUTTURE E I SERVIZI INFRASTRUTTURALI I SERVIZI DI RETE PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI IN PIEMONTE...23 Tabella 10 - Stato della rete regionale I PROGETTI CO-FINANZIATI SUL PRIMO AVVISO...29 Tabella 11 Lista dei progetti regionali co-finanziati per servizi infrastrutturali LA BANDA LARGA IN PIEMONTE Diffusione delle infrastrutture di trasporto, accesso e servizi a banda larga Cartina 1 - Diffusione delle infrastrutture di trasporto a banda larga (Backbone)...38 Cartina 2 - Diffusione delle infrastrutture di accesso a banda larga (MAN)...39 Cartina 3 - Diffusione dei servizi di accesso a banda larga (Adsl)...40 Tabella 12 - Diffusione dei servizi di accesso a banda larga su base provinciale...41 Tabella 13 - Livello di competizione sui servizi di accesso a banda larga su base provinciale Le iniziative locali per la Banda Larga in Piemonte...42 Tabella 14 Presenza di progetti TLC a livello provinciale

3 3.3.3 Le politiche e i progetti della Regione Piemonte I SERVIZI ON-LINE PER CITTADINI E IMPRESE DAI SITI ISTITUZIONALI AI SERVIZI INTERATTIVI...44 Figura 1 - Presenza, qualità e interattività di servizi prioritari sui siti dei Comuni capoluogo...45 Figura 2 - Disponibilità di modulistica on line (percentuali sul totale di siti analizzati) GLI STRUMENTI DI ACCESSO AI SERVIZI ON-LINE: CARTA D IDENTITÀ ELETTRONICA E ALTRE CARTE...51 Tabella 15 Distribuzione di certificati digitali in Piemonte...52 Tabella 16 - Le principali sperimentazioni di smart card nelle amministrazioni locali I PROGETTI CO-FINANZIATI SUL 1 AVVISO...54 Tabella 15 Lista dei progetti regionali cofinanziati per servizi ai cittadini e alle imprese ALLEGATO: LA SITUAZIONE DELLE CITTÀ DIGITALI IN PIEMONTE...59 Figura 1- Le 6 dimensioni della qualità nei siti delle Province...60 Figura 2- Le 6 dimensioni della qualità nei siti delle Province...60 Tab. 18 : Rating dei siti delle province del Piemonte...61 Figura 3 - Le 6 dimensioni della qualità nei siti dei Comuni Capoluogo...62 Figura 4 - Le 6 dimensioni della qualità nei siti dei Comuni Capoluogo...62 Tab. 19 : Rating dei siti dei Comuni capoluogo del Piemonte...63 Figura 5 - Presenza, qualità e interattività di servizi prioritari sui siti dei Comuni capoluogo...64 Figura 6 - Disponibilità di modulistica on line (percentuali sul totale di siti analizzati)...65 Figura 7 - Strutturazione dei contenuti sui siti degli Enti Locali

4 Prefazione Il presente Rapporto regionale è frutto della collaborazione tra il Centro Regionale di Competenza del Piemonte 1 e lo staff centrale del Progetto CRC 2, e scaturisce dal Protocollo d Intesa istitutivo della Commissione permanente sull innovazione e le tecnologie, siglato il 21 marzo 2002 dal Ministro Lucio Stanca e dai Presidenti delle Regioni. L Intesa stabilisce infatti che l informazione prodotta e condivisa nell ambito delle attività della Commissione verrà organizzata e pubblicata in un Rapporto annuale sulla società dell informazione nelle Regioni d Italia. In pratica, per fornire una lettura trasversale sull insieme delle regioni e, al tempo stesso, i necessari approfondimenti, il Rapporto è stato strutturato in 21 report regionali, simili per struttura a quello qui presentato, e un report di sintesi nazionale. Obiettivo del Rapporto, che avrà cadenza annuale, è illustrare lo stato di avanzamento dell egovernment e più in generale della società dell informazione (SI), con un attenzione particolare alle attività, in avvio o già realizzate, che vedono la collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti Locali nella nuova prospettiva federalista. Dato questo taglio, il Rapporto non pretende di fornire un quadro esaustivo di tutte le dimensioni della SI -commercio elettronico, capitale umano, ricerca e innovazione nelle imprese, ecc.- e di tutti i processi di sviluppo connessi a livello di realtà regionale. Considerato lo stato di maturazione delle iniziative in questione, il Rapporto 2003 è dedicato in gran parte all avvio operativo del piano nazionale di e-government, con i risultati del 1 Avviso per i progetti di Regioni ed Enti Locali, e al contesto di politiche e iniziative regionali all interno del quale esso si inserisce. Il Rapporto nazionale di sintesi e tutti i Rapporti regionali sono disponibili sul sito Il CRC Piemonte, che ha curato questo report, è stato istituito con la convenzione firmata il 26/03/03 dal Presidente della Giunta regionale e dal Ministro Lucio Stanca. Il CRC Piemonte vede la partecipazione di personale messo a disposizione dal MIT, tramite il progetto coordinato dal Formez, e di personale del (strutture/uffici della Regione), di rappresentanti di (eventuali ANCI, UPI, ecc.), ecc. 1 In particolare, la redazione del rapporto è stata curata dallo staff del CRC Piemonte con la collaborazione di CSI Piemonte e CSP. Si ringraziano per aver fornito informazioni e contribiti: Laura Milone (Regione Piemonte); Emanuele Carauddo, Alberto Deiro, Maurizio Gobboli, Franco Gola, Adriano Leli, Vincenzo Mania, Antonella Toffoletto;, Ufficio Comunicazione Istituzionale (CSI Piemonte); AnnaLaura Ariella (Regione Piemonte); Maria Loreta RASO e Giuseppa Marabello (Camera di Commercio di Torino). 4

5 Il CRC Piemonte opera sulle seguenti linee principali di attività: predisposizione di attività sul piano di formazione ed informazione avvio delle attività di osservatorio, di cui il presente report costituisce un primo risultato predisposizione delle attività di assistenza tecnica sui progetti di e-government. I recapiti per entrare in contatto con il CRC Piemonte sono i seguenti: indirizzo: CSI Piemonte - C.so Unione Sovietica, TORINO tel: 011/ mail claudia.simonato@csi.it 2 Lo staff centrale del progetto opera presso l Area e-government Regioni ed Enti Locali del Ministero per l innovazione e le tecnologie (MIT) e presso il Formez, soggetto attuatore del progetto. 5

6 1 Le policy e gli attori Questo capitolo offre una panoramica sulle politiche regionali per l e-government e per la SI, e gli attori che le governano e le attuano, in particolare a livello di Amministrazione regionale e di strutture di concertazione con gli Enti Locali. Testi di commento e tabelle informative sono stati elaborati per rappresentare un quadro sintetico della gamma di strumenti di programmazione vigenti, sia dedicati in specifico all e-government, alla SI, allo sviluppo telematico e temi simili, sia interni a strumenti programmatici di natura più generale (es. POR-Complementi di programmazione e Docup dei fondi strutturali comunitari). Il quadro è introdotto da un breve excursus storico ed è accompagnato dalle prime informazioni disponibili sull effettiva attuazione delle politiche stesse. Il Piemonte ha compreso la strategicità delle politiche volte allo sviluppo della Società dell Informazione già da tempo, assecondando la propria storica vocazione territoriale alle nuove tecnologie e promovendo una logica di cooperazione e sistema, nonché la creazione di una dimensione politica allargata, basata su una concezione vasta del territorio che si allarga oltre i confini regionali. In questo processo di lunga data sono stati individuati precisi ruoli per i diversi Enti Locali coinvolti (ruoli peraltro confermati nel piano di e-government nazionale), tra cui la Regione ha assunto la responsabilità sugli interventi infrastrutturali, le Province sui servizi alle imprese e i Comuni sui servizi ai cittadini. Già da 25 anni lo sviluppo delle ICT nella Pubblica Amministrazione Locale è portato avanti dal Consorzio per il Sistema Informativo (CSI Piemonte), mentre la Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali, struttura di coordinamento e concertazione tra la Regione e Enti Locali piemontesi (rappresentati dall Anci Piemonte e dall UPPI) ha assunto l onere dello sviluppo e attuazione delle politiche/iniziative di e-government. Il Piemonte può pertanto essere considerato un laboratorio di sperimentazione avanzata dell'egovernment, giacché sono già stati sviluppati da Regione, Province e Comuni numerosi progetti di interscambio fondati sul collegamento tra le amministrazioni locali e con la PA centrale, coerenti con il Piano nazionale. Alcuni esempi sono relativi a catasto, sportelli ICI, tributi, sviluppo delle infrastrutture esistenti, portale per i servizi all'impiego, sviluppo delle connessioni delle anagrafi a scala regionale, completamento del sistema di interscambio catasto-comuni, sperimentazione della carta di identità elettronica, organizzazione di un sistema regionale di e-procurement. Sul fronte dei servizi al cittadino, il Piemonte ha inoltre ottenuto recenti riconoscimenti anche a livello internazionale. Non per niente Torino ospita la sede del Centro di Coordinamento degli Enti Territoriali, struttura istituita nell'aprile del 1999 su richiesta della Conferenza Stato, Regioni e autonomie locali, per iniziativa della Regione, della Provincia e del Comune di Torino nell'ambito del Forum per la Società dell'informazione. In continuità con questa impostazione, il Piemonte ha presentato al primo bando nazionale di e- government proposte progettuali tra loro fortemente integrate, facenti parte del multiprogetto su cui si basa la costruzione del Sistema Piemonte, soprattutto per quanto riguarda le politiche di e- government. I progetti infrastrutturali fanno capo alla Regione, mentre le proposte di servizio alle imprese provengono dalle Province e quelle di servizi ai cittadini dai Comuni, nel rispetto dei precisi ruoli e ambiti di intervento degli EELL Piemontesi, ma in un ottica di collaborazione e comunione di un disegno strategico condiviso. Tutti i progetti, cofinanziati e non, sono coordinati dal CSI-Piemonte, mantengono la loro validità e saranno portati avanti. I finanziamenti previsti dal bando di e-government sono stati interpretati come uno strumento per accelerarne la realizzazione, comunque prevista. Il Piemonte farà dunque un ulteriore passo in avanti verso un infrastruttura tecnologica comune e verso la predisposizione di moduli standard per le diverse applicazioni in tutti gli EELL, per una maggiore efficienza delle 6

7 strutture pubbliche. La direzione in cui il Piemonte si è finora mosso è, infatti, la ricerca di collaborazione tra gli Enti, nella scelta di delegare e allo stesso tempo di difendere le reciproche autonomie, nonché la semplificazione e trasparenza nei rapporti con cittadini e imprese. L egovernment diventa pertanto l officina per la sperimentazione di questa nuova frontiera di rapporti più semplici tra le diverse Pubbliche Amministrazioni (fornitrici di servizi) e tra queste e i singoli cittadini/imprese (utilizzatori di servizi), verso cui il Piemonte si muove da tempo. 1.1 La programmazione regionale per l'e-government e la società dell'informazione Breve excursus storico Fin dai primi anni 90, la Regione Piemonte ha consolidato sul territorio la propria politica di innovazione e di promozione delle ICT, dando una forte spinta alla trasformazione del tessuto economico e sociale regionale da società industriale a Società dell Informazione. La Regione Piemonte mette in campo efficacemente, a questo scopo, alcuni dei suoi punti di forza, tra cui elevata competitività tecnologica, presenza di imprese a dimensione internazionale, un sistema formativo all avanguardia e con buona copertura territoriale, una competitività manifatturiera con orientamento alla concertazione, un alto potenziale culturale. Inoltre, nelle politiche della Regione Piemonte, la crescente attenzione alla Società dell Informazione costituisce uno degli aspetti del più generale progetto di innovazione dello sviluppo regionale: un aspetto fondamentale e trainante rispetto agli altri, declinabile nel radicamento della SI sul territorio, unito ad un attenzione per un suo sviluppo sostenibile. Le iniziative sono varie e la Regione Piemonte, consapevole che l introduzione di strumenti IT efficaci per la rimozione degli ostacoli che limitano lo sviluppo della SI (e quindi del territorio stesso) sia un importante opportunità politica e sociale, si propone come soggetto di coordinamento territoriale della transizione verso Società dell Informazione, promuovendo un elevato e diffuso livello di consapevolezza e di sfruttamento delle potenzialità delle ICT sul territorio regionale. In altri termini, la visione che sottintende le politiche e le iniziative legate all e-government ed alla promozione della Società dell Informazione è quella del Sistema Piemonte al quale partecipano, oltre alle PA, le varie componenti dell economia regionale. Il Sistema Piemonte è un modello organizzativo che vede la P.A. piemontese innovarsi attraverso progetti di investimento realizzati con la partecipazione di tutti gli Enti Locali, chiamati a rispondere in modo veloce ed efficace alle richieste di cittadini ed imprese. Lavorare in una logica sistemica significa promuovere strategie cooperative, realizzare progetti inter-ente, produrre economie di scala; il risultato di tali interventi consiste nello sviluppo di soluzioni condivisibili, in grado di semplificare l azione amministrativa locale e di elaborare soluzioni riusabili da tutti gli Enti, con una duplice ricaduta: aumentare l efficienza operativa degli Enti e migliorare la qualità dei servizi resi agli utenti della PA, i cittadini e le imprese. La Regione è intervenuta tramite iniziative quadro per l adozione e la diffusione della Società dell Informazione, la realizzazione di infrastrutture telematiche e di insediamenti atti a soddisfare le esigenze organizzativo-produttive delle aziende regionali, il sostegno ad azioni propulsive all introduzione delle ICT nel settore produttivo e nelle PMI e attuando progetti di razionalizzazione e miglioramento dei processi interni alla PA regionale per una più elevata efficienza nel rapporto con la cittadinanza e l imprenditoria, avvalendosi degli strumenti di policy e programmazione a sua disposizione. 7

8 Significativi sono stati i contenuti di innovazione dei DOCUP Obiettivo II e (in particolare sull Asse III, Promozione e Diffusione dell Innovazione Tecnologica e della Società dell Informazione). In questo periodo, il Piemonte ha sperimentato un azione esplorativa, volta all apprendimento ed alla definizione di strutture e metodologie regionali per affrontare la Società dell Informazione, creare consapevolezza e consenso negli attori coinvolti e concepire un piano di azione, con l obiettivo politico di controllare il rischio di squilibri di sviluppo, valorizzando le specificità locali e integrando il Sistema Piemonte in Europa. La volontà era dunque quella di costruire un modello di Società dell Informazione con un approccio bottom-up e gli interventi principali erano volti al completamento di parchi tecnologici e incubatori di imprese, alla promozione di investimenti innovativi da parte delle PMI, allo sviluppo dell innovazione attraverso l incentivazione di progetti di ricerca e sviluppo competitivi, allo sviluppo ed all applicazione di servizi telematici e di teleformazione. La principale azione di questa fase è stata certamente IRISI Piemonte (Inter-Regional Information Society Initiative), una vera e propria iniziativa quadro di promozione della Società dell'informazione, avviata a livello comunitario nel 1994 da 6 regioni europee (tra cui il Piemonte), e attuatasi a livello regionale in due fasi, afferenti ai due DOCUP e Gli obiettivi di IRISI Piemonte si collocavano in un percorso strategico e si concentravano sulla promozione della Società dell Informazione tramite interventi infrastrutturali e finalizzati all'adozione consapevole delle ICT da parte del maggior numero possibile di soggetti privati e pubblici piemontesi. In particolare modo, l attenzione era focalizzata sulle esigenze delle PMI, soggetti ritenuti economicamente e socialmente trainanti nell adozione della Società dell Informazione. IRISI PIEMONTE ha rappresentato un progetto all avanguardia nella promozione della Società dell Informazione e nella diffusione dei metodi e delle strategie che la caratterizzano. Le attività sono state sia di tipo tecnologico (progettazione, prototipazione e realizzazione di una infrastruttura di rete che abilitasse i servizi tipo della Società dell Informazione), sia di divulgazione, di trasferimento tecnologico, di sperimentazione di nuovi servizi e di realizzazione di nuovi modelli operativi e prototipi tecnologici. IRISI PIEMONTE ha inoltre potenziato lo scambio di esperienze con altre regioni impegnate sul fronte dell introduzione della Società dell Informazione e promosso il Sistema Piemonte a livello europeo, in particolar modo attraverso il network eris@. Uno dei maggiori risultati della prima fase di IRISI Piemonte è stata, nel 1997, la realizzazione di un infrastruttura di rete regionale denominata PiemonteinRete, nata dall intuizione che un qualsiasi processo di ripensamento globale del sistema PA dovesse passare inevitabilmente attraverso la costruzione preliminare di una solida infrastruttura di rete. Realizzata nel rispetto delle linee guida fissate dall AIPA, PiemonteinRete è partita dalle reti esistenti di settori quali Sanità, Agricoltura e Biblioteche, ed ha permesso il collegamento di tutti gli uffici regionali con gli altri Enti presenti sul territorio. PiemonteinRete, che ha messo il Piemonte in posizione di avanguardia rispetto al territorio nazionale, contemplava fin dalle origini l integrazione nella Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione; tale integrazione è avvenuta nel 1999, con la transizione da PiemonteinRete alla RUPAR. In sintesi, IRISI Piemonte ha svolto un ruolo rilevante in quanto luogo e momento di interscambio con le esperienze europee più avanzate e come osservatorio di tutto quanto si muove in Piemonte nell ambito della new economy. Ha svolto una funzione di integrazione e interrelazione delle diverse iniziative regionali relative alla Società dell Informazione che sarà continuata e potenziata tramite l Osservatorio ONE Piemonte, come previsto nel DOCUP , Misura 8

9 2.4. Valorizzazione della ricerca scientifica al fine di promuovere il trasferimento tecnologico e lo sviluppo della società dell'informazione 3. Altra iniziativa del DOCUP è stata OpeNNet 4. Il progetto è nato nel momento in cui Internet iniziava a diventare strategica per le imprese per riorganizzare la loro struttura interna. Le PMI risultavano svantaggiate, in questo contesto, per la complessità tecnica e organizzativa della transizione. Offrendo una struttura tecnologica adeguata alle loro dimensioni e capacità di spesa, e per spostare progressivamente il peso dell offerta dalle piattaforme ai servizi, Opennet ha offerto una crescita di proposte costruite con una rete di PMI partner Le principali iniziative in corso Le principali iniziative di policy che, nella fase corrente, concorrono a livello regionale allo sviluppo della strategia per la Società dell Informazione e l e-government sono riassunte nella Tabella 1. Si considera come principale strumento di policy e di programmazione regionale il Piano di e- Government regionale, elaborato sulla base di quanto previsto nel piano di e-government nazionale e approvato, nelle sue linee guida, dalla Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali l 11 aprile Il Piano si inserisce in linea di continuità e coerenza con precedenti policy e iniziative, quali il Piano strategico di interventi per la modernizzazione della P.A. regionale del settembre 1999, la realizzazione della RUPAR Piemonte, le azioni finalizzate alla promozione della Società dell Informazione sul territorio regionale incluse nei DOCUP Obiettivo II e (ad esempio il progetto IRISI PIEMONTE). Allo scopo di delineare un quadro quanto più possibile ampio, il presente report prende in considerazione anche altri strumenti di policy che paiono significativi in quanto concorrenti alla costruzione di un sistema. In dettaglio, si prendono in esame linee di intervento significative afferenti al DOCUP Obiettivo 2, oltre ad un esempio di accordo di programmazione negoziata (relativo al sistema scolastico regionale), all accordo fra Camere di Commercio e EELL e alla Convenzione tra Liguria, Piemonte e Valle d Aosta come esempi di accordi interistituzionali ed interregionali, nonché al Piano Regionale di Sviluppo, come strumento di indirizzamento delle policy regionali. 3 Si tratta di una nuova linea che nasce dalla concentrazione e semplificazione di una serie di misure previste nella precedente programmazione del DOCUP 97/99 (misura 3.3 Diffusione dell innovazione e promozione della Società dell Informazione, e misura 3.5a Sviluppo e applicazioni di servizi telematici ), che complessivamente hanno dato esito positivo. Le azioni di questa linea sono relative a: b1) Sviluppo di un osservatorio permanente sulla "net-economy" (prosecuzione progetto IRISI) b2) Sviluppo di una piattaforma di comunicazione tra Pubblica Amministrazione e sistema delle imprese 9

10 Tabella 1- Quadro di sintesi degli strumenti di programmazione vigenti Documento Piano di e-government Piemontese. Approvato il 11/4/2001 dalla Conferenza Permanente Regione Piemonte -Autonomie Locali Piemontesi Documento Unico di Programmazione Obiettivo (DOCUP) Accordo di Programmazione Negoziata sulla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) e sullo sviluppo del loro uso nel sistema scolastico del Piemonte 29 aprile 2002 Priorità di intervento Offerta di servizi a cittadini ed imprese, sviluppo delle infrastrutture e promozione della cooperazione fra pubbliche amministrazioni, valorizzazione e riuso delle esperienze e eventuali sinergie extra territorio piemontese. Informazione, promozione, orientamento e supporto allo sviluppo della Società dell Informazione e diffusione delle applicazioni informatiche e telematiche presso tutti i soggetti del sistema economico piemontese. Sostegno della promozione e dello sviluppo di attività e progetti volti alla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nel sistema scolastico piemontese Il Piano di e-government Piemontese riflette la progettualità diffusa delle PA piemontesi, che si manifesta negli investimenti nel settore ICT promossi dai singoli enti, con ritorni spesso amplificati da un azione sinergica. La PA piemontese persegue infatti, considerandola uno dei maggiori motori di sviluppo del territorio, una logica di azione integrata, nell ottica della piena realizzazione e della valorizzazione del già citato Sistema Piemonte, cui partecipano, oltre alle PAL di ogni livello, le componenti dell economia regionale. Strumento prioritario del Sistema Piemonte, modello innovativo di sviluppo e gestione dei servizi con i Comuni nel ruolo di front office del sistema, è la RUPAR, concepita come un sistema informativo unitario e integrato in cui far confluire e alimentare le risorse provenienti non solo dalla PA, ma anche dal comparto produttivo e socioculturale, da intendersi dunque non come semplice rete di trasporto dati, ma come occasione di partecipazione, formazione, condivisione, attuazione e consolidamento di progetti che fanno della regione un sistema unitario. Nello specifico, questo scenario di integrazione prevede che il principio di sussidiarietà si eserciti attraverso coinvolgimento attivo e strategie di accompagnamento (formazione, confronto, sostegno economico). Le principali linee di azione individuate dal piano sono: realizzazione di interventi infrastrutturali, attraverso il potenziamento della RUPAR e delle tecnologie di trasporto e interconnessione della Internet piemontese 5 ; sperimentazione di servizi di sicurezza applicativa e servizi di accesso per cittadini e imprese; utilizzo dei servizi esistenti per il reciproco accesso tra sistemi informativi di P.A. diverse; 5 Il progetto prevede la costituzione a Torino di un nodo Internet internazionale, effettuando gli opportuni accordi con un carrier (gestore di traffico internet) internazionale, che permetterebbe un miglioramento delle prestazioni della rete sul territorio piemontese con ricadute benefiche su tutto il sistema economico piemontese. 10

11 miglioramento della circolazione dei dati pubblici attraverso lo sviluppo di banche dati condivise e di servizi di interoperabilità; sviluppo di servizi on line per i cittadini e le imprese e interscambio informativo con le imprese, in particolare nel comparto del lavoro creazione di portali per semplificare il dialogo tra amministrazioni con la costituzione di un Centro Servizi per il collegamento di tutti i Comuni connessione in rete di tutte le scuole, formazione professionale, messa in comune di esperienze di didattica e accesso a musei virtuali investimenti su interventi per il settore della Montagna, con iniziative che coinvolgono le Comunità Montane e le regioni confinanti, per collegare e valorizzare il territorio montano promozione della logica dell opensource quale strumento strategico delle PA e volano di sviluppo e opportunità per le imprese del territorio Il Piano si presenta come documento strategico e di indirizzo che non ha finalità strettamente operative o programmatiche. Nel DOCUP , la Regione ha individuato azioni significative il cui obiettivo strategico è quello di sviluppare un sistema permanente di scambio bidirezionale tra gli organismi di ricerca e le imprese, sia in relazione alle tecnologie da utilizzare che alle competenze delle risorse umane coinvolte, dando vita ad attività permanenti di informazione, promozione, orientamento e supporto alla misura 2.4 Valorizzazione della ricerca scientifica al fine di promuovere il trasferimento tecnologico e sviluppo della società dell informazione. Questi servizi si articolano in servizi per l innovazione, il trasferimento tecnologico e la ricerca di impresa; ricerca applicata di sistema; azioni di sostegno alla realizzazione della Società dell Informazione (osservatorio sulla net economy, sviluppo di una piattaforma di comunicazione tra PA e sistema delle imprese; azioni a sostegno dell e-business). La misura 2.4.b1, denominata Sviluppo di un osservatorio permanente sulla net economy (prosecuzione progetto IRISI), prevede il sostegno di un piano di attività realizzato da un consorzio misto tra associazioni di categoria, centri di ricerca (universitari e non) e enti pubblici. L obiettivo è la prosecuzione dell inizitiva IRISI PIEMONTE, specificamente per le attività di coordinamento, promozione e diffusione, osservazione e monitoraggio delle diverse iniziative regionali relative alla Società dell Informazione. La misura 2.4.b2, denominata Sviluppo di una piattaforma di comunicazione tra Pubblica Amministrazione e sistema delle imprese, mira ad un sempre maggior uso del commercio elettronico da parte delle PMI, supportandole dal punto di vista tecnologico ed organizzativo, aumentandone da un lato la fiducia rispetto alle tecnologie di base abilitanti ed alla loro intrinseca sicurezza e dall altro le competenze per una gestione autonoma. Lo strumento è stato individuato in una piattaforma che utilizzi le tecnologie previste dalla Direttiva europea in tema di firma elettronica e la misura prevede il sostegno di un piano di attività realizzato da un consorzio misto tra centri di ricerca (universitari e non), associazioni di categoria, Camere di Commercio ed enti pubblici. Completa la linea una misura (2.4.c, Azioni a sostegno dell e-business ) volta alla promozione dell e-business da parte delle PMI piemontesi a cominciare dal business to business, a partire dalla considerazione che l'e-business tende a diventare un terreno obbligato sul quale le imprese dovranno sempre più misurarsi, tanto più strategico per le PMI. Mentre le misure 2.4 sono specificamente mirate allo sviluppo della Società dell Informazione in Piemonte, occorre evidenziare una trasversalità delle ICT come strumenti e della Knowledge Society come approccio applicabile ai quattro assi prioritari dell intero DOCUP (internazionalizzazione, qualificazione e sostegno del sistema, sviluppo locale e valorizzazione del territorio, coesione sociale). 11

12 Come anticipato, si considerano rilevanti anche altri strumenti di programmazione settoriali o di intesa fra enti anche interregionali, in quanto essi concorrono significativamente alla costruzione di un sistema integrato di introduzione e sviluppo della Società dell Informazione. Per quanto riguarda il settore education, pare interessante segnalare la stipula di un Accordo di Programmazione Negoziata sulla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) e sullo sviluppo del loro uso nel sistema scolastico del Piemonte 6, accordo di sistema che coinvolge la Regione Piemonte, la Direzione Regionale del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, l ANCI, l UPP e la Fondazione CRT, sottoscritto nell'aprile L Accordo è stato stipulato nell ottica di anticipare il raggiungimento degli obiettivi posti dall Unione Europea in tema di sviluppo della Società dell informazione indicati nel Piano d azione di e-europe e quelli posti dal Piano d'azione nazionale per la Società dell'informazione, varato dal Governo italiano. L accordo ha l obiettivo di consentire l'ottimale utilizzo delle risorse che i singoli Enti firmatari destinano alla scuola piemontese, facendo potenzialmente della nostra regione un modello a livello nazionale. L iniziativa nasce e si sviluppa a partire dal Protocollo di Intesa 7 del luglio 2000 per la realizzazione di una rete unitaria delle scuole piemontesi, firmato da Ministero della P.I., Direzione Regionale MIUR, Regione Piemonte, Enti locali e Atenei, ed è finalizzata a sostenere la promozione e lo sviluppo di attività e progetti volti alla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nel sistema scolastico piemontese nel rispetto della sua autonomia. Tale finalità di sviluppo viene perseguita attraverso l attuazione di un programma biennale di interventi coordinati all interno di un azione programmatica comune avviata in correlazione con gli interventi già programmati dai sottoscrittori per le annualità Le principali linee d azione per la realizzazione degli obiettivi sono: 1. Promozione e sviluppo delle infrastrutture tecnologiche; 2. Promozione e sviluppo di una rete unitaria delle scuole del Piemonte e dei relativi servizi di interoperabilità e cooperazione con la RUPAR e con la rete intranet del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca; 3. Promozione della progettualità delle scuole nel rispetto dell autonomia; 4. Promozione di politiche ed azioni per lo sviluppo territoriale di servizi per le scuole; 5. Promozione e sviluppo di un sistema informativo dell istruzione, educazione e formazione coordinato e integrato con il sistema scolastico; 6. Promozione e sviluppo di contenuti e servizi in rete per la didattica e la ricerca a favore delle scuole autonome; 7. Promozione e sviluppo delle risorse umane. All accordo per lo sviluppo delle ICT nelle scuole, si aggiungono ulteriori accordi che promuovono logiche collaborative e di sistema, per lo sviluppo delle ICT. La Convenzione tra Liguria, Piemonte e Valle d Aosta è un accordo interregionale volto al potenziamento della cooperazione tra le regioni e gli enti di consulenza e sviluppo ad esse afferenti nel campo delle ICT e dell e-government, allo scopo di favorire il processo di modernizzazione dei soggetti istituzionali, migliorare l'erogazione dei servizi ai cittadini ed alle imprese con un sempre maggiore e migliore utilizzo delle tecnologie telematiche

13 L accordo parte dal presupposto che il processo di riforma della Pubblica Amministrazione si realizza anche attraverso l attuazione dei principi di sussidiarietà, semplificazione, snellimento, decentramento amministrativo, cooperazione e collaborazione, che coinvolgono i diversi livelli amministrativi, con particolare riguardo a quello regionale. Le relazioni esistenti fra le tre regioni ne fanno un ambito territoriale sovraregionale sicuramente idoneo per attuare integrazioni strategiche delle politiche di e-government e valorizzare le iniziative di e-government proprie. Tutto ciò, in piena coerenza con l obiettivo, auspicato dal Piano d Azione Nazionale per l e-government, di concentrare le iniziative evitando inutilizzi e sovrapposizioni, mettere a punto soluzioni tecnologico-organizzative trasferibili, favorire esperienze di condivisione e riutilizzo di soluzioni organizzative e tecnologiche nell ottica dell economia, del miglioramento, della progressiva creazione di valore aggiunto. L accordo prevede una serie di iniziative pilota, attuabili anche su aree limitate, utili alla messa a punto di prodotti o di modalità operative di scambio e di aggiornamento dei dati. In particolare la collaborazione propone la verifica delle possibili integrazioni e cooperazioni tra i rispettivi Piani regionali di e-government, nel rispetto delle reciproche autonomie, anche per il trasferimento di pratiche di eccellenza verso Amministrazioni che non hanno compiuto le stesse esperienze nel campo dell innovazione dei processi amministrativi interni agli Enti e di front office. Tra le iniziative, si annoverano in particolare il trasferimento di pratiche di eccellenza sugli aspetti istituzionali (confronto e raccordo tra le rispettive modalità di attuazione delle riforme amministrative in atto); organizzativi (confronto e raccordo di modelli organizzativi e di metodologia di gestione dei progetti strategici); applicativi (scambio di know-how e di soluzioni individuate per le varie problematiche applicative e ricerca delle sinergie più opportune) e tecnologici (raffronto sulle tecnologie utilizzate nei progetti rispettivamente avviati, con ricerca di piattaforme comuni e di soluzioni di interoperabilità, analisi delle possibilità di coinvestimenti su piattaforme, ambienti di sviluppo, formazione, in coerenza con i rispettivi piani di sviluppo). In altri termini, le tre regioni si sono impegnate a mettere reciprocamente a disposizione le esperienze maturate sia dal punto di vista organizzativo che tecnico e i dati di comune interesse, nonché a promuovere iniziative e progetti realizzativi su aree di comune interesse. La convenzione ha visto conferma ed attuazione nella presentazione di diversi progetti di e- government in collaborazione tra le tre regioni, tra i quali: INPA NORISK RA RCT IPR+BPR NAP NW Un ulteriore iniziativa che consideriamo di sistema è il Protocollo di intesa tra Unione Province Piemontesi e UnionCamere Piemonte. Avendo sia le Province, sia le Camere di Commercio un forte radicamento sul territorio, sinergie e forme di collaborazione possono utilmente concorrere allo sviluppo complessivo del territorio ed al suo miglioramento qualitativo, nonché alla valorizzazione delle capacità espresse dalle realtà economiche locali. Questo può realizzarsi tramite la semplificazione e la rapidità nei rapporti con gli utenti dei servizi pubblici che esse gestiscono, con particolare riferimento all'utilizzo delle tecnologie informatiche nell'adempimento di oneri amministrativi facenti capo ai cittadini ed alle imprese. A tale scopo l'u.p.p. e l'unioncamere Piemonte si sono impegnate, tramite un protocollo d intesa, a valorizzare tutte le autonome iniziative delle Province e delle Camere di Commercio del Piemonte, volte a rendere reciprocamente disponibile il proprio patrimonio di conoscenza del territorio e delle 13

14 realtà socio-economiche in esso esistenti, ivi compresi i dati statistici disponibili presso i rispettivi associati. Il protocollo prevede che le comunicazioni tra il sistema informativo di ciascuna Provincia e le imprese del relativo territorio avvenga sempre più tramite l utilizzo della Firma Digitale: Province e Camere di Commercio sono quindi impegnate, tra l altro, a promuovere presso le proprie associate il riconoscimento reciproco della validità degli applicativi informatici per l'autenticazione digitale dell'utente in rete. A partire dal protocollo, sono state avviate efficaci collaborazioni volte all interoperabilità tra Camera di Commercio e EELL già pienamente attive: ad esempio, nel portale RUPAR PIEMONTE 8 è stata resa disponibile per le PA la consultazione del DB di Unioncamere sulle attività economico-produttive, mentre tutti i servizi di autenticazione della PAL riconoscono i certificati digitali emessi da Infocamere. Infine, la Regione Piemonte nel proprio Programma Regionale di Sviluppo, adottato con delibera di G.R. 14 febbraio 2000 n , ha indicato tra le proprie priorità la costituzione di reti per le comunicazioni immateriali (paragrafo 4.2.2). Il programma prevede, come strategie e principi della Regione Piemonte in materia di telecomunicazioni, la creazione di una rete di interscambio di dati tra enti della PA, l accesso diffuso e uniforme a tutti i cittadini ed un modello di riferimento tecnologico basato sul protocollo TCP/IP, su una struttura di server distribuita e su strumenti quali HTML e Java, l ambiente Lotus Notes per le funzioni di workflow e Microsoft per le funzioni office. Il Programma ha stanziato 900 milioni di euro, ed ha visto come principale risultato il rafforzamento della rete di interconnessione della PA Piemontese, il Sistema Informativo per gli sportelli Unici e l avvio dei lavori e della promozione di Venaria Reale. Tra il repertorio progetti proposto si rivela di interesse PIEMONTE IN RETE, che ha l obiettivo di costituire un infrastruttura di telecomunicazioni per l interscambio di servizi nel privato e nella PA. Tale rete pone il Piemonte ai più alti livelli, in Europa, nell impiego degli strumenti informatici e telematici. Il progetto, partendo dalla rete privata della Regione Piemonte, risponde all esigenza strategica di interconnettere le sedi della Regione Piemonte e dei principali Enti della PA e della Ricerca piemontesi. In secondo luogo, con il progetto VENARIA REALE la Regione si impegna ad estendere gli interventi di recupero e di riqualificazione della Reggia di Venaria Reale a tutto il territorio, promuovendo la ricerca di idonei finanziamenti per ammodernare le infrastrutture, i servizi e razionalizzare le strutture di accoglienza di un'attività turistica di massa e insieme specializzata. Per concludere, si può affermare che il Piemonte costituisce un laboratorio di sperimentazione avanzata dell'e-government giacché sono già stati sviluppati da Regione, Province e Comuni numerosi progetti di interscambio fondati sul collegamento tra le amministrazioni locali e con la PA centrale, coerenti con il Piano. Inoltre, e indipendentemente dal Piano di e-government, il territorio piemontese ha dato vita, in questi anni, a una serie di esperienze rilevanti, per lo più basate su accordi interistituzionali, partnership pubblico-private e cooperazioni con il mondo accademico e della ricerca, per cui il presente rapporto non è la sede adeguata di approfondimento 9. Di seguito, la tabella 2, fornisce alcune indicazioni sintetiche sullo stato di attuazione delle linee di intervento principali, mentre la tabella 3 individua le risorse disponibili per le politiche regionali nel periodo/anno. Tabella 2- Stato di attuazione delle politiche regionali Per brevità ne tracciamo un breve elenco non esaustivo: Torino Internazionale, Torino 2000, OpeNNet, Torino Facile, 5T, lo Sportello Unico per le Imprese, Itp, Torinowireless, l Incubatore I3p 14

15 Misura di policy Stato di attuazione (a gennaio 2003) Piano di e-government Piemontese Potenziamento RUPAR DB condivisi Servizi a cittadini/imprese Centro Servizi per collegamento Comuni Connettività per le scuole Tutte le sedi della Pubblica Amministrazione risultano formalmente collegate alla RUPAR Realizzazione di un portale di interscambio informativo per l accesso a banche dati condivise tra gli enti locali ( Progetto cofinanziato RA - RCT Realizzazione di un portale di interscambio informativo verso cittadini e imprese ( Torino facilissima; progetto cofinanziato IRIDE; progetto cofinanziato AtoB Piemonte È attivo un Centro Tecnico di gestione della RUPAR presso il CSI Piemonte E oggetto di uno specifico accordo sovraregionale con Liguria e Valle d Aosta Investimenti sulla montagna Opensource Accordo di Programmazione Negoziata sulla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) e sullo sviluppo del loro uso nel sistema scolastico del Piemonte Portale della Montagna per servizi agli Enti Montani realizzato dalla Regione Piemonte È previsto in regione un convegno internazionale sul tema per novembre scuole pubbliche su 691 (90.3%) e 59 scuole paritarie su 180 (32.8%) aderiscono al Servizio Universale per accedere alla RUPAR regionale e dialogare con le altre scuole, atenei e enti locali, oltre ad usufruire di servizi attraverso i server di CSI Piemonte, sia loro specifici che di interscambio con applicazioni di interesse regionale. La Rilevazione Scolastica con strumenti elettronici (rete) è passata dal 4.77% dell anno scolastico 1999/2000 al 76.58% attuale. 15

16 Tabella 3- Risorse disponibili per le politiche regionali nel periodo/anno in M (migliaia di ) Misura di policy Piano di e- government Piemontese DOCUP Obiettivo Linea 2.4a [QUINQUENNALE] DOCUP Obiettivo Linea 2.4b [QUINQUENNALE] DOCUP Obiettivo Linea 2.4c [QUINQUENNALE] Accordo Programmaz. Negoziata sulla diffusione delle ICT nel sistema scolastico del Piemonte [ANNUALE: Anno scolastico ] Risorse proprie Regione Risorse proprie EELL SENZA IMPEGNO DI SPESA 10 Fondi privati e simili Fondi statali Fondi UE , , , Il Piano di e-government piemontese come approvato dalla Conferenza Regione Autonomie Locali, è un documento strategico e di indirizzo che non ha finalità strettamente operative o programmatiche. Pertanto il documento non contiene impegni di spesa. In altri termini, gli impegni di spesa non sono stati formalizzati in un unico passo attuativo, ma vengono definiti di volta in volta per gli specifici progetti e iniziative che rientrano negli obiettivi del piano. 16

17 1.2 Gli attori delle policy regionali La realtà piemontese si presenta, come già anticipato, in condizione privilegiata rispetto ad altre del territorio nazionale, sotto diversi aspetti, tra cui la presenza sul territorio di attori di policy, oltre alla presenza di un substrato di attori del territorio attivi nei settori della ricerca e sviluppo. Tabella 2 Quadro di sintesi degli attori della politica regionale Regione Piemonte Componenti e ruolo Alla Direzione Regionale Organizzazione, Pianificazione Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane compete l'attività di supporto agli Organi di Governo per l'esercizio delle funzioni di organizzazione complessiva dell Ente e delle sue strutture, anche sotto l aspetto dell informatizzazione generale degli uffici. La Direzione è articolata in settori, tra cui vi è il settore Sistemi Informativi e Informatica al quale compete lo svolgimento delle attività in materia di programmazione, sviluppo e gestione del Sistema Informativo regionale; supporto ai Settori per il raccordo con il C.S.I. - Piemonte ed altri soggetti esterni in relazione all'utilizzo, manutenzione e sviluppo del software applicativo; programmazione, sviluppo e gestione della rete telematica regionale. [ ] CSI Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo) Istituito nel 1977 Componenti e ruolo Consorzio creato quale ente strumentale per il sistema informativo regionale, di cui fanno parte ad oggi 48 enti, tra PA e aziende sanitarie locali, agenzie regionali e atenei piemontesi. Il Consorzio progetta applicativi e sistemi informativi per gli enti pubblici e, dal 1998, svolge il ruolo di Centro tecnico di gestione di RUPAR PIEMONTE. Nel 2001 la Regione Piemonte ha assegnato al CSI-Piemonte la funzione di holding informatica regionale, coordinando quindi anche l azione delle società a partecipazione pubblica create negli ultimi anni (OpeNNet e CSP). E l Ente Sviluppatore per i progetti di e-government cofinanziati con il primo bando MIT. Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali Istituito-attivato nel 1999 con la l.r. 34/98 Componenti e ruolo Organo di rappresentanza degli Enti locali piemontesi e di raccordo con la Regione per la concertazione dei processi inerenti alle deleghe e in applicazione del generale disegno di riforma federalista dello stato avviato dalla legge 59/97 e dai decreti legislativi di attuazione. La conferenza rappresenta, nella sua struttura e funzionamento, un esperienza significativa di attuazione del federalismo amministrativo, con l adozione di un metodo di confronto di tipo concertativo. L evoluzione ottimale di questa esperienza risiederà nell istituzione, fra gli organi della Regione Piemonte, della Camera delle Autonomie locali, con particolare riferimento all attività legislativa. La Conferenza piemontese è composta da rappresentanti politici delle Province, dei capoluoghi, degli altri comuni, delle Comunità Montane, delle associazioni degli Enti locali e delle camere di commercio. Dal 1999, la conferenza si riunisce almeno una volta al mese. Nel 2001, la conferenza ha emesso il piano di e-government regionale ed ha poi coordinato e validato la presentazione delle 11 proposte progettuali al primo bando nazionale di e-government, in quanto coerenti con le "Linee guida del Piano di e-government piemontese". 17

18 2 La progettualità complessiva del Piemonte sul 1 avviso dell e-government In questo capitolo si presenta, in chiave di rassegna quantitativa, il quadro della progettualità complessiva espressa dalle amministrazioni della regione sul 1 avviso dell e-government, evidenziando in specifico i progetti che sono stati co-finanziati dal MIT. Un approfondimento più qualitativo dei progetti co-finanziati è rimandato al capitolo 3, per quelli infrastrutturali, e al capitolo 4 per quelli relativi ai servizi a cittadini e imprese. La predisposizione e la presentazione dei progetti di e-government da parte degli Enti piemontesi si è mossa in un ottica già collaudata di intesa e collaborazione definita SISTEMA PIEMONTE, con l obiettivo dichiarato di ottenere risultati di sistema. Il modello concordato dei rapporti tra gli Enti e tra questi ed i cittadini e le imprese è orientato a conferire valore all insieme delle amministrazioni e delle risorse del territorio che, attraverso la condivisione di un infrastruttura tecnologica comune integrata dai servizi, possa muoversi in un mercato fortemente competitivo. Le infrastrutture tecnologiche indispensabili per l impianto di servizi diffusi sono attualmente disponibili per la gestione quotidiana della maggior parte delle PA piemontesi, e sono state pensate per migliorare l efficacia operativa interna e la qualità e l efficienza dei servizi offerti, anche attraverso un utilizzo sempre più ampio e più articolato delle nuove tecnologie. Il multi-progetto presentato riunisce ed integra le finalità dei singoli progetti di e-government e consente la piena realizzazione degli obiettivi strategici condivisi da tutti gli Enti Locali nell ambito della Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali. La necessità di relazionarsi con i cittadini e le imprese in modo radicalmente diverso rispetto al passato ha spinto la PA piemontese a rivestire il ruolo di un vero e proprio Service Provider. Pertanto, l azione comune si articola su tre piani che prevedono la reingegnerizzazione ed il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche che costituiscono lo strumento di interscambio tra gli Enti e di erogazione dei servizi, l implementazione dei servizi ai cittadini e di quelli alle imprese. Il multi-progetto trova la sua motivazione nella necessità di equilibrare questi tre assi, mantenere connesse e condividere le attività a valenza regionale. Rappresenta inoltre, nel suo insieme, la progettualità complessiva della PA piemontese raccogliendo la partecipazione attiva della Regione, di tutte le Province e di una percentuale significativa dei Comuni del territorio, e concorre in modo determinante a realizzare gli obiettivi indicati nel documento strategico Sistema Informativo della Regione Piemonte Piano di Sviluppo , approvato dalla Giunta Regionale e dalla competente Commissione Consigliare. Le tabelle seguenti rappresentano, naturalmente, una realtà regionale complessa e articolata. Non è possibile, pertanto, affrontarne la lettura con l'intento di trarne indicazioni esaustive: l'approccio opportuno, invece, è quello di ricavarne informazioni che mettono in rilievo specifiche linee di azione delle amministrazioni. In ogni dato, infatti, può essere ricercata un'informazione particolare, ma non possono essere individuate caratteristiche trasversali. 18

19 Tabella 5 - Quadro generale dei progetti del Piemonte Progetti partecipati da almeno un ente della regione di cui progetti coordinati da un ente della regione Numero dei progetti presentati Valore complessivo dei progetti presentati i cui costi di competenza degli enti della regione Numero di progetti cofinanziati 13 6 Valore complessivo dei progetti cofinanziati di cui costi di competenza degli enti della regione Cofinanziamento accordato sui progetti Cofinanziamento destinato agli enti della regione I dati presentati nella tabella 5 mettono in evidenza che gli enti del territorio regionale hanno partecipato a progetti coordinati da altre regioni in misura sia numerica sia economica piuttosto rilevante. Infatti l'importo dei progetti partecipati da enti piemontesi ma coordinati da enti non piemontesi è il triplo dell'importo dei progetti coordinati da enti piemontesi. La partecipazione a progetti di altri territori ha visto coinvolti tutti i livelli amministrativi. Risulta evidente come le pubbliche amministrazioni regionali abbiano investito significativamente nell'impiego delle nuove tecnologie. Tabella 6 - Quadro generale degli enti del Piemonte coinvolti nei progetti presentati Partecipanti Totale regionale % Comuni ,2 Province ,0 Comunità montane ,2 Altri enti Totale enti Il dato che emerge riguarda l'adesione dei Comuni e va messo in relazione con una caratteristica del territorio piemontese, ovvero l'altissima frammentazione. In particolare, si sottolinea che in Piemonte: 950 comuni su 1206 hanno una popolazione che non raggiunge i 3000 abitanti, e sono pertanto definiti "piccoli"; è presente il 15% del numero complessivo dei comuni italiani. Considerando questi fattori e tenendo conto del fatto che i comuni coinvolti in progetti di e- government sono oltre 120, il dato risulta significativo della diffusione della cultura di e- government sul territorio. I dati presentati nella Tabella 7 riflettono la concentrazione del livello amministrativo comunale nella provincia di Torino e la densità di popolazione. È naturale quindi che la percentuale di adesione ai progetti di e-government da parte dei Comuni della provincia di Torino, pari al 52%, risulti la più elevata. 19

20 Tabella 7 - Distribuzione provinciale dei progetti presentati Provi ncia N progetti Comuni coinvolti Pop. Comuni coinvolti Totale Comuni % Comuni coinvolti % Pop. coperta Torino ,0 Torino 11 Vercelli ,2 Vercelli 9 Novara ,4 Novara 9 Cuneo ,6 Cuneo 9 Asti ,9 Asti 9 Alessandria Alessandria 9 Biella ,5 Biella 8 Verbania ,8 Verbania 8 Tabella 8 Elenco dei progetti coordinati da un ente regionale Acronimo progetto Nome esteso progetto Coordinatore del progetto N partecipanti reg.li totali Valore complessivo progetti di cui di comp.za degli enti della regione AtoC Piemonte ComuneFacile Comune di Torino INPA RA-RCT S.I.L.P. SITAD Progetto RUPAR Nord Ovest: servizio di interscambio documentale Semplificazione amministrativa: Interscambio Informativo e servizi per la P.A. Raccolta, elaborazione e divulgazione dei dati relativi ai lavori pubblici programmati e realizzati sul territorio regionale Sistema Informativo Territoriale e Ambientale Diffuso Regione Piemonte Regione Piemonte Regione Piemonte Regione Piemonte E-APR4 Borgaro Torinese SEMPRE FACILE AtoB PIEMONTE NAP-NW AAEP e-vic IRIDE E Anagrafe e tributi: sempre e facile Comune di Alba Servizi on-line per le imprese Provincia di Torino Neutral Access Point del Nord Ovest Banca Dati Anagrafe Attività Economiche Produttive e-voluti In Comune Servizio di riconoscimento e abilitazione in rete Regione Piemonte Regione Piemonte Comune di Novi Ligure Regione Piemonte

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