Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

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1 Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N Cartella consegnata al parente vicino di casa : nulla la notifica senza raccomandata A/r Categoria: Contribuente Sottocategoria: Varie A cura di Paola Mauro È nulla la notifica dell atto tributario consegnato al medesimo indirizzo e numero civico dell'abitazione del contribuente, ma a un parente, abitante in un diverso appartamento dello stesso fabbricato, senza l invio della raccomandata informativa di cui al quarto comma dell art. 139 cod. proc. civ. È quanto emerge dalla sentenza 16 settembre 2016, n , della Quinta Sezione Tributaria della Corte di Cassazione. PREMESSA Nel caso in esame viene in rilievo l articolo 139 del Codice di procedura civile, che è norma applicabile in campo tributario per il rinvio operato dall articolo 60 del D.P.R. n. 600 del Occorre pertanto premettere che, ai sensi dell articolo 138 c.p.c., l'ufficiale giudiziario esegue la notificazione di regola mediante consegna della copia nelle mani proprie del destinatario, presso la casa di abitazione oppure, se ciò non è possibile, ovunque lo trovi nell ambito della circoscrizione dell'ufficio giudiziario al quale è addetto. Se il destinatario rifiuta di ricevere la copia, l'ufficiale giudiziario ne dà atto nella relazione, e la notificazione si considera fatta in mani proprie. Se non avviene secondo le modalità descritte dall articolo 138 c.p.c., la notificazione deve essere fatta ai sensi del successivo articolo 139, e cioè nel 1

2 Comune di residenza del destinatario, ricercandolo nella casa di abitazione o dove ha l'ufficio o esercita l'industria o il commercio. Se la ricerca in tali luoghi si rivela infruttuosa, l agente notificatore consegna copia dell'atto: a una persona di famiglia oppure addetta alla casa, all'ufficio o all'azienda, purché non minore di quattordici anni o non palesemente incapace. In mancanza di tali soggetti, la copia è consegnata: al portiere dello stabile dove è l'abitazione, l'ufficio o l'azienda. Quando anche il portiere manca, la copia è consegnata: a un vicino di casa che accetti di riceverla. Nel caso di consegna al portiere o al vicino di casa, l agente notificatore deve fare sottoscrivere una ricevuta, e dare notizia al destinatario dell'avvenuta notificazione dell'atto, a mezzo di lettera raccomandata. NOTIFICA AL PARENTE VICINO DI CASA Ebbene, secondo la Suprema Corte l invio della raccomandata informativa di cui sopra è necessario anche nell ipotesi in cui il vicino di casa sia un parente del destinatario. Alla luce di tale considerazione è stata annullata un intimazione di pagamento di IRPEF per l anno 1994 che non è stata preceduta dalla regolare notifica della cartella esattoriale prodromica, poiché questa è stata consegnata al medesimo indirizzo e numero civico dell abitazione del contribuente, ma alla cognata, abitante in un differente appartamento dello stesso fabbricato, senza l invio della raccomanda A.R. di cui all art. 139 c.p.c. IL RICORSO DEL CONTRIBUENTE La Commissione Tributaria Regionale della Toscana ha confermato l impugnata intimazione di pagamento, sul rilievo che la regolarità della notificazione della prodromica cartella esattoriale era certamente controversa, ma non poteva escludersi pacificamente. Nel conseguente giudizio di cassazione il contribuente ha denunciato: la violazione di legge, perché, anche a voler ritenere la cognata non convivente "persona di famiglia", deve considerarsi nulla la notificazione con consegna dell'atto alla cognata che abbia la propria abitazione in luogo diverso e separato, seppur portante lo stesso numero civico, qualora, ai sensi dell'art. 139 c.p.c., comma 4, della consegna alla cognata non sia data notizia al destinatario mediante raccomandata A.R.". 2

3 il vizio di motivazione in ordine alla sostanziale riconducibilità di quanto avvenuto allo schema di cui all'art. 139 c.p.c., comma 2 (consegna presso l'abitazione del destinatario, a familiare convivente), piuttosto che a quello di cui al comma 3, dello stesso articolo (consegna a vicino di casa, seppur familiare)". I RILIEVI DELLA SUPREMA CORTE Accogliendo il ricorso del contribuente - con decisione nel merito - i supremi giudici hanno evidenziato che, quando la notificazione non avviene in mani proprie, ex art. 138 c.p.c., il destinatario, ai sensi dell'art. 139 c.p.c. (commi 1 e 2), va ricercato nel Comune di residenza e, precisamente, nella casa di abitazione o dove ha l'ufficio o esercita l'industria o il commercio, e, nel caso in cui non venga trovato in tali luoghi, l'atto va consegnato a persona di famiglia o addetta alla casa, all ufficio o all azienda. Ne deriva - scrive la S.C. - che il presupposto per l'esecuzione di una valida notificazione con queste modalità è che la consegna avvenga nella casa di abitazione o presso il domicilio del notificando, mentre, se essa avviene in luoghi diversi, diventa irrilevante il rapporto tra il consegnatario e la persona cui l'atto è destinato e la notificazione deve considerarsi comunque nulla. Infatti la notificazione dell'atto mediante consegna al familiare del destinatario è assistita da presunzione di ricezione, ai sensi dell'art. 139, secondo comma, c.p.c., solo se avvenuta presso l'abitazione del destinatario, non anche se effettuata presso l'abitazione del familiare (cfr. Cass. n /2015). In tale ultima ipotesi - non avendo rilievo il rapporto fra il consegnatario e la persona cui l'atto è destinato - tale familiare deve sottoscrivere l'originale, e l'ufficiale giudiziario deve dare notizia al destinatario dell'avvenuta notificazione dell'atto, a mezzo di lettera raccomandata; se quest'ultimo adempimento viene omesso, la notificazione deve ritenersi nulla. Ebbene, l agente notificatore, nella fattispecie, non ha inviato la lettera raccomanda in discorso. Ciò ha comportato la nullità della notificazione della cartella di pagamento, costituente atto prodromico dell intimazione oggetto d impugnazione. Il giudice d'appello, secondo gli ermellini, è incorso nell errore di diritto addebitatogli dal contribuente in quanto, preso atto che la Commissione provinciale aveva rilevato - come si legge nella sentenza di primo grado trascritta nel controricorso - che la realtà storica, ricostruita a posteriori, consente di accertare che il contribuente abita in un'unità immobiliare diversa da quella della parente, ha nondimeno affermato che la notifica è avvenuta nel medesimo immobile, indirizzo e numero civico in cui il ricorrente aveva la propria residenza, 3

4 qualificabile quindi, in qualche modo, nella casa di abitazione, e nella persona della cognata dello stesso, quindi qualificabile, in un certo senso, come persona di famiglia ai sensi di quanto previsto dal codice di procedura civile". La declaratoria di nullità, da parte della Suprema Corte, della notifica della cartella recante l'iscrizione a ruolo ha fatto conseguentemente venire meno il fondamento dell impugnata intimazione di pagamento. Attesa la peculiarità della questione trattata, le spese dell'intero processo sono state compensate tra le parti. Cass., Sez. V, sentenza n del 16/09/2016 È nulla la notifica dell atto tributario consegnato al medesimo indirizzo e numero civico dell'abitazione del contribuente, ma a un parente, abitante in un diverso appartamento dello stesso fabbricato, senza l invio della raccomandata informativa di cui al quarto comma dell art. 139 cod. proc. civ. LA PRESUNZIONE DI RICEZIONE Consegna a parente/affine presso l abitazione del destinatario La sentenza n /2016 accenna in motivazione alla presunzione di ricezione che, secondo la giurisprudenza di legittimità, assiste la notifica effettuata mediante consegna dell atto a un familiare. Tale presunzione presuppone che la notifica sia stata richiesta ed effettuata nel luogo di abitazione del destinatario, perché solo in questo caso è ragionevole ritenere che le persone che per varie ragioni si trovino al suo interno, specie se legate da stretti rapporti di parentela, consegnino a loro volta il plico o l atto al suo destinatario. Secondo la Cassazione: in tema di notificazioni secondo il disposto dell art. 139 c.p.c., la notifica è legittima, ove l atto sia stato consegnato a un soggetto che sia in rapporto personale (parente/affine) tale da fare escludere l eccezionalità o la mera occasionalità della sua presenza nell abitazione del destinatario e da rendere certo, secondo un giudizio di normalità, che una volta assunto l incarico di trasmettere l atto ricevuto alla persona alla quale è destinato, lo esegua effettivamente, 4

5 in tempi e modi adeguati a realizzare lo scopo della notificazione (ex multis: Cass., Sez. V, n. 7211/2016, relativa a un caso di consegna dell atto all ex coniuge del destinatario presso l abitazione di quest ultimo); se la notifica dell atto prodromico è stata eseguita con consegna a un familiare (sorella) presso un indirizzo diverso da quello di residenza anagrafica del destinatario, la cartella di pagamento è nulla (Cass., Sez. VI, n. 7200/2016); in tema di notifica effettuata a mani di un familiare del destinatario, la presunzione di ricezione non opera nel caso in cui la notificazione sia stata eseguita presso la residenza propria del familiare, diversa da quella del destinatario dell atto. In caso di notifica a mani di un familiare non convivente presso la sua residenza non può ritenersi avverato il presupposto della frequentazione quotidiana sul quale si basa l ipotesi normativa della presumibile consegna al destinatario (Cass., Sez. VI T, n /2013); la cartella di pagamento deve essere annullata se l avviso di accertamento prodromico è stato consegnato a persona che si è qualificata come coinquilino. Solo il vincolo di parentela o di affinità giustifica la presunzione che l atto sarà consegnato al suo destinatario. Infatti la consegna di copia dell atto a persona che, pur coabitando con il destinatario, non sia a lui legata da rapporto di parentela o non sia addetta alla casa, non è assistita dalla presunzione di consegna e non realizza la fattispecie notificatoria, con la conseguente nullità della notifica (Cass., Sez. VI-T, n. 2705/2014; conf. Cass. n del 2004). RIFERIMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZ IALI - Art. 139 c.p.c.; - Art. 60 D.P.R. n. 600 del 1973; - Art. 26 D.P.R. n. 602 del 1973; - Cass. n /2015; - Cass. Sez. V, n. 7211/2016; - Cass. n. 7200/2016; - Cass. n /2013; - Cass. n. 2705/2014; - Cass. n / RIPRODUZIONE RISERVATA - 5