LEXICAL ANALYSIS LEXICAL ANALYSIS - SCANNING 30/10/2013. Symbol Table. Tokens described formally Breaks input into tokens White space.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LEXICAL ANALYSIS LEXICAL ANALYSIS - SCANNING 30/10/2013. Symbol Table. Tokens described formally Breaks input into tokens White space."

Transcript

1 LEXICAL ANALYSIS 1 LEXICAL ANALYSIS - SCANNING Source langua ge Scanner (lexical analysis) tokens Parser (syntax analysis) Semantic Analysis (IC generator) Code Generator 2 Code Optimizer Tokens described formally Breaks input into tokens White space Symbol Table CS 540 Sprin g 2013 GM U 1

2 LEXICAL ANALYSIS INPUT: sequence of characters OUTPUT: sequence of tokens Next_char() Next_token () Input character Scanner token Parser A lexical analyzer is generally a subroutine of parser: Simpler design Efficient Portable Symbol Table 3 DEFINITIONS token set of strings defining an atomic element with a defined meaning pattern a rule describing a set of string lexeme a sequence of characters that match some pattern 4 2

3 EXAMPLES Token Pattern Sample Lexeme while while while relation_op =!= < > < CS 540 Spring 2013 GMU integer (0-9)* 42 string Characters between hello 5 INPUT STRING: SIZE := R * 32 + C <token,lexeme> pairs: <id, size> <assign, :=> <id, r> <arith_symbol, *> <integer, 32> <arith_symbol, +> <id, c> 6 3

4 ATTRIBUTES OF TOKENS y := *x Lexical analyzer <id, y > <assign, > <num, 31> < +, > <num, 28> < *, > <id, x > token (lookahead) tokenval (token attribute) Parser 7 8 TOKENS, PATTERNS, AND LEXEMES A token is a classification of lexical units For example: id and num Lexemes are the specific character strings that make up a token For example: abc and 123 Patterns are rules describing the set of lexemes belonging to a token For example: letter followed by letters and digits and non-empty sequence of digits 4

5 9 SPECIFICATION OF PATTERNS FOR TOKENS The following shorthands are often used: r + = rr * r? = r [a-z] = abc z Examples: digit [0-9] num digit + (. digit + )? ( E (+-)? digit + )? REGULAR DEFINITIONS AND GRAMMARS Grammar stmt if expr then stmt if expr then stmt else stmt expr term relop term term term id num Regular definitions if if then then else else relop < <= <> > >= = id letter ( letter digit ) * num digit + (. digit + )? ( E (+-)? digit + )? 10 5

6 COME REALIZZARE UNO SCANNER 1. Realizzazione procedurale o a controllo di programma (hard-coded): un programma adhoc per la grammatica G 1. grammatica regolare programma ad hoc 2. Espressione regolare programma ad hoc 2. Realizzazione tabulare interpretata: una struttura dati rappresenta DFA riconoscitore della grammatica G e un programma indipendente dalla grammatica G 1. grammatica regolare DFA 2. Espressione regolare DFA 3. Automaticamente con uno SCANNER GENERATOR REALIZZAZIONE PROCEDURALE Espressione regolare Codice per l analisi del linguaggio Si scrive una sequenza per ogni concatenazione un test per ogni unione un ciclo per ogni stella di kleen 6

7 R = C (C 0)* 0 if (CurrentChar == c'){ read(currentchar) while(currentchar == c CurrentChar == 0 ) read(currentchar) return ok if (read(currentchar) == 0 ) return ok return errore // NOT(EOL)* EOL if (CurrentChar == '/'){ read(currentchar) if (CurrentChar == '/') do read(currentchar) while (!CurrentChar in {eol, eof) else //Signal lexical error else // Signal lexical error if (CurrentChar == eol) // Process valid token else //Signal lexical error 7

8 CODING REGULAR DEFINITIONS IN TRANSITION DIAGRAMS relop <<=<>>>== start 0 < 1 = 2 return(relop, LE) > 3 return(relop, NE) other * 4 return(relop, LT) = 5 return(relop, EQ) > 6 = 7 return(relop, GE) other * 8 return(relop, GT) id letter ( letterdigit ) * start 9 letter letter or digit 10 other 11 * 15 return(gettoken(), install_id()) CODING REGULAR DEFINITIONS IN TRANSITION DIAGRAMS: CODE token nexttoken() { while (1) { switch (state) { case 0: c = nextchar(); if (c==blank c==tab c==newline) { state = 0; lexeme_beginning++; else if (c== < ) state = 1; else if (c== = ) state = 5; else if (c== > ) state = 6; else state = fail(); break; case 1: case 9: c = nextchar(); if (isletter(c)) state = 10; else state = fail(); break; case 10: c = nextchar(); if (isletter(c)) state = 10; else if (isdigit(c)) state = 10; else state = 11; break; Decides the next start state to check int fail() { forward = token_beginning; swith (start) { case 0: start = 9; break; case 9: start = 12; break; case 12: start = 20; break; case 20: start = 25; break; case 25: recover(); break; default: /* error */ 16 return start; 8

9 REALIZZAZIONE PROCEDURALE Grammatica regolare Codice per l analisi della grammatica Si scrive una funzione per ogni non terminale Si scrive un test per ogni alternativa Si richiama la funzione per ogni non-terminale che compare in RHS ESEMPIO V = {S, A T = {0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 P = { S 0 S 1 A 2 A 3 A 4 A 5 A 6 A 7 A 8 A 9A A 0 A 1 A 2 A 3 A 4 A 5 A 6 A 7 A 8 A 9A 9

10 int S () { leggi(carattere) if (carattere == 0) { leggi(carattere) if (carattere == ) return OK return ERRORE else if (carattere == 1..9) return A rerturn ERRORE int A () {leggi(carattere) if (carattere == ) return OK if (carattere == 0..9) return A rerturn ERRORE REALIZZAZIONE TABULARE Espressione regolare Automa a stati finiti non deterministico Automa a stati finiti deterministico 10

11 Implementazione di un DFA s s 0 { inizializzazione stato iniziale c nextchar {legge il successivo carattere while (c!= eol) do { do until la fine della stringa begin s move(s,c) { funzione di transizione c nextchar end if (s in F) then { se s è uno stato finale return yes else return no Implementazione di un DFA State = StartState while (true){ if (CurrentChar == eof) break NextState = T[State][CurrentChar] if(nextstate == error) return errore State = NextState read(currentchar) if (State in F) return ok // token valido else return errore // errore lessicale 11

12 IMPLEMENTING A LEXICAL ANALYZER Practical Issues: Input buffering Translating RE into executable form Must be able to capture a large number of tokens with single machine Interface to parser Tools 23 ALCUNE CONSIDERAZIONI PRATICHE IDENTIFIERS VS. RESERVED WORDS La maggior parte di linguaggi utilizza reserved words (if, while, switch, etc). In tal caso lo scanner deve decidere se una sequenza di caratteri è un identificatore o una parola riservata. Questa distinzione è essenziale in quanto le parole riservate e identificatori hanno token differenti e vengono analizzate in modo diverso. Come può uno scanner decidere quali token sono identificatori quali parole riservate? Si puo procedere effettuando la scansione utilizzando il modello degli identificatori e poi cercare il token in una speciale tabella delle "parole riservate". E possibile definire gli identificatori come stringhe complementari delle espressioni regolari rappresentanti le parole riservate. Dato che gli scanner generetor di norma non favoriscono tale approccio. Si definiscone espressioni regolari per ogni parola riservata, e per gli identificatori. Dato che le definizioni si sovrappongono si definiscono delle priorita. Questo approccio è quello usualmente utilizzato. 12

13 CAPTURING MULTIPLE TOKENS Capturing keyword begin b e g i n WS 25 Capturing variable names A WS WS white space A alphabetic AN alphanumeric AN What if both need to happen at the same time? CS 540 Sprin g 2013 GM U CAPTURING MULTIPLE TOKENS b e g i n WS 26 A-b AN WS AN WS WS white space A alphabetic AN alphanumeric Machine is much more complicated just for these two tokens! CS 540 Sprin g 2013 GM U 13

14 CONVERSIONE DEI TOKEN IN VALORI Per alcuni tokens è necessario una forma numerica o binaria. Per esempio per gli interi è necessario trasformare una stringa di cifre in una rappresentazione interna (binaria) che rispetta la codifica. Sappiamo che il formato del token è valido (lo scanner verifica cio in modo preliminare), ma: La stringa può essere rappresentata utilizzando 32 o 64 bit. SCANNER TERMINATION Cosa accade quando viene ragiunta la fine del file di input? Può essere creado pseudocarattere per EOF In Java, ad esempio, InputStream.read(), che legge un singolo byte, restituisce -1 quando viene raggiunta la fine file. Ciò carattere permette la definizione di un token EOF che può essere passatp al parser. Un token Eof è utile perché permette al parser di verificare che la fine logica di un programma corrisponde con la fine fisica. Molti parser richiedono l esistenza di un tale token. Gli scanner generator (Lex e Jlex) creano automaticamente un token Eof 14

15 MULTI CHARACTER LOOKAHEAD Possiamo permettere agli automi di leggere oltre il successivo carattere di input. Questa caratteristica può essere necessaria in alcuni casi paeticolari Ad esempio questa caratteristica è necessaria in uno scanner per FORTRAN. DO 10 J = 1,100 specifica un loop. DO 10 J = è una istruzione di assegnazione. (attenzione i caratteri bianchi sono insignificanti e quindi il nome della variabile e DO10J) Lo scanner FORTRAN decide se la O è l utlimo cararrere del DO token solo dopo aver letto la virgola (o il punto). Ad esempio in PASCAL e possono essere distinti solo dopo il carattere successivo al secondo punto. LEXICAL ERROR RECOVERY Una sequenza di caratteri per la quale non esiste un token valido è un errore lessicale. Gli errori lessicali non sono comuni ma devono comunque essere gestiti dallo scanner. Non è opportuno bloccare il processo di compilazione per un tale errore. Gli approcci alla gestione degli errori lessicali sono: Cancellare i caratteri letti fino al momento dell errore e ricominciare le operazioni di scanning Eliminare il primo carattere letto dallo scanner e riprendere la scansione in corrispondenza del carattere successivo. Spesso un errore lessicale è causato dalla comparsa di qualche carattere illegale, soprattutto all'inizio di un token In questo caso i due approcci sono equivalenti 15

Analisi lessicale (scanner)

Analisi lessicale (scanner) Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2011-2012 Linguaggi Formali e Compilatori Analisi lessicale (scanner) Giacomo PISCITELLI Ruolo dell Analizzatore lessicale Compito di un analizzatore

Dettagli

Analisi lessicale (scanner)

Analisi lessicale (scanner) Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2013-2014 Linguaggi Formali e Compilatori Analisi lessicale (scanner) Giacomo PISCITELLI Distinzione terminologica stringa lessicale o lessema

Dettagli

Introduction. The Structure of a Compiler

Introduction. The Structure of a Compiler Introduction The Structure of a Compiler ISBN 978-88-386-6573-8 Text Books Maurizio Gabbrielli e Simone Martini sono professori ordinari di Informatica presso l'alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

Dettagli

Analizzatore Lessicale Parte I Scanner

Analizzatore Lessicale Parte I Scanner Analizzatore Lessicale Parte I Scanner Sommario Dispensa di Linguaggi di Programmazione Corrado Mencar, Pasquale Lops In questa dispensa si descrive un approccio alla costruzione di un analizzatore lessicale

Dettagli

Analizzatore lessicale o scanner. Lo scanner rappresenta un'interfaccia fra il programma sorgente e l'analizzatore sintattico o parser.

Analizzatore lessicale o scanner. Lo scanner rappresenta un'interfaccia fra il programma sorgente e l'analizzatore sintattico o parser. Analizzatore lessicale o scanner Dispensa del corso di Linguaggi e Traduttori A.A. 2005-2006 Lo scanner rappresenta un'interfaccia fra il programma sorgente e l'analizzatore sintattico o parser. Lo scanner,

Dettagli

Analizzatori Lessicali con JLex. Giuseppe Morelli

Analizzatori Lessicali con JLex. Giuseppe Morelli Analizzatori Lessicali con JLex Giuseppe Morelli Terminologia Tre concetti sono necessari per comprendere la fase di analisi lessicale: TOKEN: rappresenta un oggetto in grado di rappresentare una specifica

Dettagli

Fasi di un Compilatore

Fasi di un Compilatore Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Camerino Un implementazione compilativa di un linguaggio di programmazione viene realizzata tramite un programma che prende il nome di compilatore

Dettagli

Elementi lessicali. Lezione 4. La parole chiave. Elementi lessicali. Elementi lessicali e espressioni logiche. Linguaggi di Programmazione I

Elementi lessicali. Lezione 4. La parole chiave. Elementi lessicali. Elementi lessicali e espressioni logiche. Linguaggi di Programmazione I Lezione 4 Elementi lessicali e espressioni logiche Matricole 2-3 Elementi lessicali il linguaggio C ha un suo vocabolario di base i cui elementi sono detti token esistono 6 tipi di token: parole chiave

Dettagli

Espressioni. Espressione = meccanismo fondamentale per esprimere computazioni in un LP importante comprenderne la semantica!

Espressioni. Espressione = meccanismo fondamentale per esprimere computazioni in un LP importante comprenderne la semantica! Espressioni Espressione = meccanismo fondamentale per esprimere computazioni in un LP importante comprenderne la semantica! Valutazione automatica di expr aritmetiche = obiettivo primario dei primi LP

Dettagli

Linguaggi e Ambienti di Programmazione

Linguaggi e Ambienti di Programmazione Linguaggi e Ambienti di Programmazione Principi e tecniche diffuse che si incontrano spesso nelle applicazioni dell informatica. Compilatori Editor di struttura: riceve in input una sequenza di comandi

Dettagli

Introduzione alla programmazione

Introduzione alla programmazione Introduzione alla programmazione Risolvere un problema Per risolvere un problema si procede innanzitutto all individuazione Delle informazioni, dei dati noti Dei risultati desiderati Il secondo passo consiste

Dettagli

Yet Another Compiler-Compiler. Generazione automatica di analizzatori sintattici

Yet Another Compiler-Compiler. Generazione automatica di analizzatori sintattici Yet Another Compiler-Compiler Generazione automatica di analizzatori sintattici 2 YACC Yet Another Compiler-Compiler YACC (Bison) è un generatore di analizzatori sintattici a partire dalla descrizione

Dettagli

Corso di Laboratorio di Sistemi Operativi

Corso di Laboratorio di Sistemi Operativi Corso di Laboratorio di Sistemi Operativi Lezione 4 Alessandro Dal Palù email: alessandro.dalpalu@unipr.it web: www.unipr.it/~dalpalu Approfondimento su make http://http://capone.mtsu.edu/csdept/facilitiesandresources/make.htm

Dettagli

Automi e Linguaggi Formali

Automi e Linguaggi Formali E-mail: frossi@math.unipd.it rario e ricevimento Orario: Lunedi, Martedi, Mercoledi, Giovedi 13:30-15:30 LUM250 Crediti: 8 crediti formativi, circa 64 ore di lezione Ricevimento: Martedi 11:00-13:00, studio

Dettagli

Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart)

Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart) Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart) Questo tipo di rappresentazione grafica degli algoritmi, sviluppato negli anni 50, utilizza una serie di simboli grafici dal contenuto evocativo

Dettagli

Sviluppare un programma in FORTRAN

Sviluppare un programma in FORTRAN Sviluppare un programma in FORTRAN Scrivere il file sorgente Editor di testo (emacs, vi, notepad, etc) Compilare Compilatore (ifort, gfortran, etc) Eseguire il programma Riga di comando, doppio click,

Dettagli

Analizzatore lessicale o scanner

Analizzatore lessicale o scanner Analizzatore lessicale o scanner Lo scanner rappresenta un'interfaccia fra il programma sorgente e l'analizzatore sintattico o parser. Lo scanner, attraverso un esame carattere per carattere dell'ingresso,

Dettagli

Un esempio di compilatore realizzato con flex e bison

Un esempio di compilatore realizzato con flex e bison POLITECNICO DI MILANO Dipartimento di Elettronica e Informazione Corso di Linguaggi Formali e Compilatori - Esercitazioni Un esempio di compilatore realizzato con flex e bison Progetto di Vincenzo Martena

Dettagli

Dispensa 1. Da un punto di vista logico l architettura di un compilatore si può suddividere in due parti: Analisi e Sintesi.

Dispensa 1. Da un punto di vista logico l architettura di un compilatore si può suddividere in due parti: Analisi e Sintesi. Dispensa 1 1. Introduzione ai compilatori Compilatore Un compilatore è un programma che legge un programma scritto in un linguaggio (sorgente) e lo traduce in un programma equivalente in un altro linguaggio

Dettagli

Javascript. - Corso Web Design - Media Dream Academy. Stefano Gaborin

Javascript. - Corso Web Design - Media Dream Academy. Stefano Gaborin Javascript - Corso Web Design - Media Dream Academy Stefano Gaborin stefano.gaborin@above.company www.above.company Cos è Javascript? JavaScript è un linguaggio di programmazione interpretato. Utilizzato

Dettagli

Alfabeto ed elementi lessicali del linguaggio C

Alfabeto ed elementi lessicali del linguaggio C Programmazione M-Z Ingegneria e Scienze Informatiche - Cesena A.A. 2016-2017 Alfabeto ed elementi lessicali del linguaggio C Pietro Di Lena - pietro.dilena@unibo.it s t a t i c s h o r t l e g s ; i n

Dettagli

Le basi del linguaggio Java

Le basi del linguaggio Java Le basi del linguaggio Java Compilazione e interpretazione Quando si compila il codice sorgente scritto in Java, il compilatore genera il codice compilato, chiamato bytecode. È un codice generato per una

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori LEX, FLEX, JLEX. Giacomo PISCITELLI

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori LEX, FLEX, JLEX. Giacomo PISCITELLI Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2011-2012 Linguaggi Formali e Compilatori LEX, FLEX, JLEX Giacomo PISCITELLI LEX/FLEX/JLEX Poiché la trasformazione di espressioni regolari in

Dettagli

Esercitazioni di Linguaggi e Traduttori

Esercitazioni di Linguaggi e Traduttori 1 Linguaggi CF e Riconoscitori 2 Introduzione a Yacc Introduzione a YACC Definizione dei simboli Codifica della grammatica Formato del programma prodotto da YACC Ambiguità e conflitti Conflitti shift-reduce

Dettagli

Corso di Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione

Corso di Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Informatica Linguaggi di Programmazione Anno Accademico 2014/2015 Francesco Tortorella Linguaggi di programmazione Un calcolatore basato sul modello di von Neumann

Dettagli

Unità Didattica 2 Linguaggio C. Espressioni, Operatori e Strutture linguistiche per il controllo del flusso

Unità Didattica 2 Linguaggio C. Espressioni, Operatori e Strutture linguistiche per il controllo del flusso Unità Didattica 2 Linguaggio C Espressioni, Operatori e Strutture linguistiche per il controllo del flusso 1 Espressioni e assegnazioni Le espressioni sono definite dalla grammatica: espressione = variabile

Dettagli

Il linguaggio Java Istruzioni di Controllo

Il linguaggio Java Istruzioni di Controllo Il linguaggio Java Istruzioni di Controllo Istruzioni per il controllo di flusso Istruzioni di selezione if switch Istruzioni di iterazione while do-while for Istruzioni di salto break continue return

Dettagli

Esonero di Informatica I. Ingegneria Medica

Esonero di Informatica I. Ingegneria Medica Di seguito sono elencati una serie di domande tipo esonero ; i quiz vogliono dare un sistema di autovalutazione e di confronto allo studente che deve prepararsi alla prova di metà corso. Il numero e l

Dettagli

Capitolo 6 - Array. Copyright by Deitel & Associates, Inc. and Pearson Education Inc. All Rights Reserved.

Capitolo 6 - Array. Copyright by Deitel & Associates, Inc. and Pearson Education Inc. All Rights Reserved. 1 Capitolo 6 - Array Array Array Gruppo di locazioni di memoria consecutive Stesso nome e tipo Per riferirsi a un elemento, specificare Nome dell array Posizione Formato: arrayname[ position number ] Primo

Dettagli

Shell scripting. Turing completi approccio procedurale non tipati (l'unico tipo disponibile è la stringa) interpretati

Shell scripting. Turing completi approccio procedurale non tipati (l'unico tipo disponibile è la stringa) interpretati Shell scripting Shell scripting la shell è uno strumento potente per l'esecuzione di comandi arbitrariamente complessi ciò nonostante, per automatizzare l'esecuzione di compiti lunghi e ripetitivi, ogni

Dettagli

6.5 RNA Secondary Structure. 18 novembre 2014

6.5 RNA Secondary Structure. 18 novembre 2014 6.5 RNA Secondary Structure 18 novembre 2014 Calendario Oggi è la lezione 17/24: ultima lezione su Programmazione dinamica Metodo greedy: 18, 19 Grafi: 20, 21, 22, 23 Reti di flusso: 23, 24 (=mercoledì

Dettagli

Corso di Fondamenti di Informatica

Corso di Fondamenti di Informatica Corso di Fondamenti di Informatica Le classi di istruzioni in C++ 1 Le classi di istruzioni in C++ SEQUENZIALI Statement semplice Statement composto CONDIZIONALI if < expr.> else switch case

Dettagli

Linguaggi Formali e Compilatori. Premessa

Linguaggi Formali e Compilatori. Premessa Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2013-2014 Linguaggi Formali e Compilatori Premessa Le pagine che seguono hanno lo scopo di presentare una sintesi dei principali elementi utili

Dettagli

Parser top-down. Top-Down Parsing

Parser top-down. Top-Down Parsing Parser top-down Top-Down Parsing Il parse tree è creato dalla radice alle foglie. Il parser puo essere realizzato Recursive-Descent Parsing Il Backtracking è necessario (se una scelta di una regola non

Dettagli

Tipi di segnali (logici) predefiniti. Rappresentazione dei segnali in VHDL. Tipo bit (definito nel package standard)

Tipi di segnali (logici) predefiniti. Rappresentazione dei segnali in VHDL. Tipo bit (definito nel package standard) Tipi di segnali (logici) predefiniti Tipo bit (definito nel package standard) Rappresentazione dei segnali in VHDL Approfondimento del corso di Linguaggi di descrizione dell hardware type Bit is ('0',

Dettagli

Capitolo 3 Sviluppo di Programmi Strutturati

Capitolo 3 Sviluppo di Programmi Strutturati Capitolo 3 Sviluppo di Programmi Strutturati Introduzione Strutture di controllo If Selection Statement If Else Selection Statement While Repetition Statement Ripetizione Counter-Controlled Uso di una

Dettagli

Tipici tempi di esecuzione. Martedì 7 ottobre 2014

Tipici tempi di esecuzione. Martedì 7 ottobre 2014 Tipici tempi di esecuzione Martedì 7 ottobre 2014 Punto della situazione Abbiamo definito il tempo di esecuzione di un algoritmo Scelto l analisi asintotica Abbiamo definito le notazioni asintotiche che

Dettagli

System level. Sub-system level

System level. Sub-system level System level Sub-system level Source program Scan source Tokens Tokens Syntax tree Build symbol table Analyse Generate code Object code Source program Scan Token stream Add Check Symbol table Get Symbols

Dettagli

L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan]

L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan] L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan] L utility awk serve per processare file di testo secondo un programma specificato dall utente. L utility awk legge riga per riga i file ed esegue una o più

Dettagli

Informatica/ Ing. Meccanica/ Prof. Verdicchio/ 13/09/2013/ Foglio delle domande/versione 1

Informatica/ Ing. Meccanica/ Prof. Verdicchio/ 13/09/2013/ Foglio delle domande/versione 1 Informatica/ Ing. Meccanica/ Prof. Verdicchio/ 13/09/2013/ Foglio delle domande/versione 1 1) Dato un diagramma di flusso quali sono le condizioni necessarie perché si possa costruire un programma corrispondente?

Dettagli

osservazione: 1 MCD(m,n) min(m,n) = si provano i numeri compresi tra 1 e min(m,n) conviene iniziare da min(m,n) e scendere verso 1

osservazione: 1 MCD(m,n) min(m,n) = si provano i numeri compresi tra 1 e min(m,n) conviene iniziare da min(m,n) e scendere verso 1 Esempio: Leggere due interi positivi e calcolarne il massimo comun divisore. MCD(12, 8) = 4 MCD(12, 6) = 6 MCD(12, 7) = 1 Sfruttando direttamente la definizione di MCD osservazione: 1 MCD(m,n) min(m,n)

Dettagli

Istruzioni di ripetizione in Java 1

Istruzioni di ripetizione in Java 1 in Java Corso di laurea in Informatica Le istruzioni di ripetizione consentono di eseguire molte volte la stessa Si chiamano anche cicli Come le istruzioni condizionali, i cicli sono controllati da espressioni

Dettagli

Caratteri e stringhe

Caratteri e stringhe Caratteri e stringhe Caratteri Dato che un computer può memorizzare esclusivamente sequenze di bit, per memorizzare un carattere (e quindi testi) è necessario stabilire una convenzione che associa a un

Dettagli

Informatica 3. LEZIONE 2: Sintassi e semantica

Informatica 3. LEZIONE 2: Sintassi e semantica Informatica 3 LEZIONE 2: Sintassi e semantica Modulo 1: Introduzione ai concetti di sintassi e semantica Modulo 2: Il concetto di binding Modulo 3: Variabili Modulo 4: Routine Convenzioni dei nomi Informatica

Dettagli

Reti combinatorie. Reti combinatorie (segue)

Reti combinatorie. Reti combinatorie (segue) Reti combinatorie Sommatore Sottrattore Reti sequenziali Generatore di sequenze Riconoscitore di sequenze Reti combinatorie PROGRAMMAZIONE Il programmatore riporta le istruzioni che il calcolatore dovrà

Dettagli

28/02/2014 Copyright V. Moriggia

28/02/2014 Copyright V. Moriggia Informatica per la Finanza 3 Le variabili in VBA Altri I/O 28/02/2014 Copyright 2005-2007 V. Moriggia 1 28/02/2014 3.2 Le variabili in VBA V. Moriggia 1 28/02/2014 3.3 Dichiarazione di variabili in VBA

Dettagli

Trattamento degli errori

Trattamento degli errori Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2011-2012 Linguaggi Formali e Compilatori Trattamento degli errori Giacomo PISCITELLI Trattamento degli errori Comunemente gli errori di programmazione

Dettagli

Corso di Informatica 1 Esercitazione n. 4

Corso di Informatica 1 Esercitazione n. 4 Corso di Informatica 1 Esercitazione n. 4 Marco Liverani Esercizio n. 1 Letti in input due numeri interi n > 0 e k > 1 costruire un array A di n numeri interi casuali minori di 100 che non siano multipli

Dettagli

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura

Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE. Francesco Tura. F. Tura Informatica ALGORITMI E LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Francesco Tura francesco.tura@unibo.it 1 Lo strumento dell informatico: ELABORATORE ELETTRONICO [= calcolatore = computer] Macchina multifunzionale Macchina

Dettagli

L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan]

L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan] L utility Unix awk [Aho-Weinberger-Kernighan] L utility awk serve per processare file di testo secondo un programma specificato dall utente. L utility awk legge riga per riga i file ed esegue una o più

Dettagli

Progetto Automi e Linguaggi Parser svliluppato con JLex e cup

Progetto Automi e Linguaggi Parser svliluppato con JLex e cup Progetto Automi e Linguaggi Parser svliluppato con JLex e cup Sviluppato da Santoro Carlo Maurizio Matricola:0108/528 Sviluppo terminato il: 18/06/06 TRACCIA DEL PROGETTO Si costruisca, utilizzando la

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Introduzione. Giacomo PISCITELLI

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Introduzione. Giacomo PISCITELLI Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2013-2014 Linguaggi Formali e Compilatori Introduzione Giacomo PISCITELLI Scheduling Orario delle lezioni Martedi ore 15:30-18.30 aula 4 Giovedi

Dettagli

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE LINGUAGGI DI BASSO LIVELLO

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE LINGUAGGI DI BASSO LIVELLO LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE LINGUAGGI DI BASSO LIVELLO Linguaggio macchina Uno per ogni processore o famiglia di processori Linguaggio assembler Versione simbolica di quello macchina. LINGUAGGI DI ALTO

Dettagli

Corso di Fondamenti di Informatica Il sistema dei tipi in C++

Corso di Fondamenti di Informatica Il sistema dei tipi in C++ Corso di Fondamenti di Informatica Il sistema dei tipi in C++ Anno Accademico Francesco Tortorella Struttura di un programma C++ // Programma semplice in C++ #include int main() { cout

Dettagli

Linguaggio Java. Robusto. Orientato agli oggetti. Protegge e gestisce dagli errori. Non permette costrutti pericolosi

Linguaggio Java. Robusto. Orientato agli oggetti. Protegge e gestisce dagli errori. Non permette costrutti pericolosi Linguaggio Java Robusto Non permette costrutti pericolosi Eredità Multipla Gestione della Memoria Orientato agli oggetti Ogni cosa ha un tipo Ogni tipo è un oggetto (quasi) Protegge e gestisce dagli errori

Dettagli

Introduzione a Java. Riferimenti

Introduzione a Java. Riferimenti Introduzione a Java Si ringraziano Massimiliano Curcio e Matteo Giacalone 1: Introduction 1 Riferimenti! Java tutorial: http://java.sun.com/docs/books/tutorial/! Il Java tutorial è parte di una più ampia

Dettagli

Programmazione web lato client con JavaScript. Marco Camurri 1

Programmazione web lato client con JavaScript. Marco Camurri 1 Programmazione web lato client con JavaScript Marco Camurri 1 JavaScript E' un LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE che consente di inserire codice in una pagina web Sintassi simile a Java (e al C), ma NON E'

Dettagli

Definizioni syntax-directed

Definizioni syntax-directed Definizioni syntax-directed Esempio: Notazione infissa Notazione postfissa Produzioni E E 1 + T E E 1 T E T T 0 T 1 T 2... T 9 Regole semantiche E.t := E 1.t _T.t _ + E.t := E 1.t _T.t _ - E.t := T.t T.t

Dettagli

Introduzione al VHDL Lezione 3

Introduzione al VHDL Lezione 3 Introduzione al VHDL Lezione 3 Cristina Silvano Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Via Comelico 39/41, I-20135 Milano (Italy) Tel.: +39-2-5835-6306 e-mail: silvano@elet.polimi.it

Dettagli

2008/2009. Pierpaolo Corvese Costante Luca [COMPILATORI]

2008/2009. Pierpaolo Corvese Costante Luca [COMPILATORI] 2008/2009 Pierpaolo Corvese Costante Luca [COMPILATORI] Sommario LEZIONE 1 - INTRODUZIONE... 4 PROCESSO DI TRADUZIONE... 4 LEZIONE 2 IL COMPILATORE... 7 LEZIONE 3 ANALISI LESSICALE (1 PARTE)... 12 LEZIONE

Dettagli

Preparati per il compito in classe Modulo 5

Preparati per il compito in classe Modulo 5 Preparati per il compito in classe Modulo 5 Hai i dati relativi a una serie di N (con N < 20) cinema, per ogni cinema si conoscono il nome e l incasso. Scrivi un programma che, presi in input tali dati,

Dettagli

Il linguaggio di programmazione Python

Il linguaggio di programmazione Python Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Percorso Abilitante Speciale Classe A048 Matematica Applicata Corso di Informatica Il linguaggio di programmazione Python Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Laboratorio di Programmazione Lezione 2. Cristian Del Fabbro

Laboratorio di Programmazione Lezione 2. Cristian Del Fabbro Laboratorio di Programmazione Lezione 2 Cristian Del Fabbro Prossima lezione GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 14:00 Input da tastiera package input; import java.io.*; public class Input { public static void main(string[]

Dettagli

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 2: Sintassi e semantica. Lezione 2- Modulo 1. Le componenti di un linguaggio di programmazione

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 2: Sintassi e semantica. Lezione 2- Modulo 1. Le componenti di un linguaggio di programmazione Informatica 3 Informatica 3 LEZIONE 2: Sintassi e semantica Lezione 2- Modulo 1 Modulo 1: Introduzione ai concetti di sintassi e semantica Modulo 2: Il concetto di binding Modulo 3: Variabili Modulo 4:

Dettagli

Costrutti per il controllo del flusso di esecuzione

Costrutti per il controllo del flusso di esecuzione Costrutti per il controllo del flusso di esecuzione Fondamenti di informatica L-B Laboratorio Alessandro Falchi afalchi@deis.unibo.it Operatori (1) PRECEDENZA ASSOCIATIVITÀ OPERATORE TIPO/I DEGLI OPERANDI

Dettagli

Sommario. Introduzione... xv. Giorno 1 Elementi base del linguaggio C

Sommario. Introduzione... xv. Giorno 1 Elementi base del linguaggio C Sommario Introduzione... xv Organizzazione del volume... xv Argomenti...xvi Domande...xvi Verifiche...xvi Domande e risposte...xvi Esercizi...xvi Non è richiesta alcuna precedente esperienza di programmazione...

Dettagli

Introduzione alle stringhe e algoritmi collegati

Introduzione alle stringhe e algoritmi collegati Introduzione alle stringhe e algoritmi collegati Algoritmicamente August 15, 2009 1 Introduzione 1.1 Introduzione ai caratteri In informatica o più generalmente in una terminologia scientifica, il carattere

Dettagli

Generatori di analizzatori sintattici

Generatori di analizzatori sintattici Generatori di analizzatori sintattici Generatori di parser Data una specifica sintassi (come uno grammatica context-free), il parser si occupa di leggere i token e li raggruppa in strutture linguistiche.

Dettagli

Università degli studi di Roma Tor Vergata Ingegneria Medica Informatica I Programma del Corso

Università degli studi di Roma Tor Vergata Ingegneria Medica Informatica I Programma del Corso Obiettivi Di seguito vengono riportate una serie di domande che possono essere poste durante la prova formale del corso. Le seguenti domande non sono da ritenersi esaustive ma esemplificative. 1. Architettura

Dettagli

Programmazione ad Oggetti. Java Parte II

Programmazione ad Oggetti. Java Parte II Programmazione ad Oggetti Java Parte II Overview Caratteristiche lessicali Il primo programma Java 1 Commenti /* Commento tradizionale, eventualmente su più linee, non nidificato */ // Commento su di una

Dettagli

Array in Fortran 90. Ing. Luca De Santis. Anno accademico 2006/2007. DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica

Array in Fortran 90. Ing. Luca De Santis. Anno accademico 2006/2007. DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Array in Fortran 90 Ing. Luca De Santis DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Anno accademico 2006/2007 Fortran 90: array DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica 1 / 25 Cosa vedremo

Dettagli

Automa deterministico con prospezione 1. < {q}, Σ, Σ V, δ, q, S, Φ > δ(a, X) = α R. se a Gui(X α) senza spostamento della testina.

Automa deterministico con prospezione 1. < {q}, Σ, Σ V, δ, q, S, Φ > δ(a, X) = α R. se a Gui(X α) senza spostamento della testina. Automa deterministico con prospezione 1 < {q}, Σ, Σ V, δ, q, S, Φ > δ(a, X) = α R δ(a, a) = ε se a Gui(X α) senza spostamento della testina con spostamento della testina Grammatica 1S ( S ) 2S [ S ] 3S

Dettagli

ESERCITAZIONE 5!! 7 dicembre 2016!! Programmazione concorrente in ADA!!

ESERCITAZIONE 5!! 7 dicembre 2016!! Programmazione concorrente in ADA!! ESERCITAZIONE 5!! 7 dicembre 2016!! Programmazione concorrente in ADA!! 1 Programmazione concorrente in ADA 2 Risorse utili Compilatore linux: gnat Comando per compilazione: gnat make programma.adb Per

Dettagli

Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit

Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione

Dettagli

id+id*id (id+id)*id / - ( + ) * +id +*** (+)id Linguaggi formali Stringhe Linguaggi Grammatiche

id+id*id (id+id)*id / - ( + ) * +id +*** (+)id Linguaggi formali Stringhe Linguaggi Grammatiche id / - ( + ) * id+id*id (id+id)*id +*** (+)id + +id Linguaggi formali Stringhe Linguaggi Grammatiche 2 Simboli, Alfabeto e stringhe 3 Operazioni su stringhe 4 Linguaggi 5 Operazioni sui linguaggi 6 Concatenazione

Dettagli

Shell: variabili di sistema. Per visualizzare il valore di tutte le variabili d ambiente si usa il comando set

Shell: variabili di sistema. Per visualizzare il valore di tutte le variabili d ambiente si usa il comando set PATH Shell: variabili di sistema HOME USER PWD SHELL HOSTNAME HOSTTYPE Per visualizzare il valore di tutte le variabili d ambiente si usa il comando set Shell: variabili di sistema Per visualizzare il

Dettagli

Capitolo 7 I puntatori in C

Capitolo 7 I puntatori in C 1 Capitolo 7 I puntatori in C 7.2 Dichiarazione e inizializzazione di puntatori Variabili puntatore Contengono gli indirizzi di memoria come valore Le normali variabili contengono uno specifico valore

Dettagli

Programma del corso. Elementi di Programmazione. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Architettura del calcolatore

Programma del corso. Elementi di Programmazione. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Architettura del calcolatore Programma del corso Introduzione agli algoritmi Rappresentazione delle Informazioni Architettura del calcolatore Reti di Calcolatori Elementi di Programmazione Algoritmi e programmi Algoritmo Sequenza

Dettagli

Il sistema operativo LINUX Script di Shell

Il sistema operativo LINUX Script di Shell Il sistema operativo LINUX Script di Shell Giorgio Di Natale Stefano Di Carlo Bartolomeo Montrucchio Politecnico di Torino Dip. Automatica e

Dettagli

Capitolo 5 - Funzioni

Capitolo 5 - Funzioni Capitolo 5 - Funzioni Divide and conquer Introduzione Costruire un programma da pezzi più piccoli o da singole componenti Questi pezzi più piccoli sono chiamati moduli Ogni singolo pezzo è più facilmente

Dettagli

Controllo di flusso negli script: if-then-else

Controllo di flusso negli script: if-then-else Controllo di flusso negli script: if--else Il coman condizionale if condition_command true_commands else false_commands esegue il coman condition command e utilizza il suo exit status per decidere se eseguire

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Introduzione. Giacomo PISCITELLI

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Introduzione. Giacomo PISCITELLI Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2011-2012 Linguaggi Formali e Compilatori Introduzione Giacomo PISCITELLI Scheduling Orario delle lezioni Lunedi ore 15.50-17.30 aula 10 Giovedi

Dettagli

Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso. Sviluppo del software

Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso. Sviluppo del software Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso F. Corno, A. Lioy, M. Rebaudengo Sviluppo del software problema idea (soluzione) algoritmo (soluzione formale) programma (traduzione dell

Dettagli

Algoritmi, Strutture Dati e Programmi. UD 2.b: Programmazione in Pascal

Algoritmi, Strutture Dati e Programmi. UD 2.b: Programmazione in Pascal Algoritmi, Strutture Dati e Programmi : Programmazione in Pascal Prof. Alberto Postiglione AA 2007-2008 Università degli Studi di Salerno Il Linguaggio di Programmazione Pascal Esistono molti linguaggi

Dettagli

Introduzione al linguaggio C

Introduzione al linguaggio C Introduzione al linguaggio C Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Prerequisiti ed obiettivi Programmazione strutturata Teorema di Bohm-Jacopini

Dettagli

Introduzione al C++ (continua)

Introduzione al C++ (continua) Introduzione al C++ (continua) I puntatori Un puntatore è una variabile che contiene un indirizzo di memoria pi_greco 3.141592 pi_greco_ptr indirizzo di 3.141592 & DEREFERENZIAZIONE RIFERIMENTO * se x

Dettagli

L intero è o il valore zero o una stringa di cifre che inizia con una cifra diversa sa zero.

L intero è o il valore zero o una stringa di cifre che inizia con una cifra diversa sa zero. ANALISI SINTATTICA Data un linguaggio scrivere una grammatica che lo generi ESERCIZIO 1 Definire una grammatica per il linguaggio L = {ww w appartiene a (a, b)*} ESERCIZIO 2 Dato l alfabeto T=[0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,/}

Dettagli

PROGRAMMAZIONE STRUTTURATA

PROGRAMMAZIONE STRUTTURATA PROGRAMMAZIONE STRUTTURATA Programmazione strutturata 2 La programmazione strutturata nasce come proposta per regolamentare e standardizzare le metodologie di programmazione (Dijkstra, 1965) Obiettivo:

Dettagli

Le Strutture di controllo Del Linguaggio C. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

Le Strutture di controllo Del Linguaggio C. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Le Strutture di controllo Del Linguaggio C Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni STRUTTURE DI CONTROLLO PRIMITIVE SEQUENZA SELEZIONE (o scelta logica) ITERAZIONE NON PRIMITIVE

Dettagli

Metodologie di Programmazione. ovvero, Principi e Tecniche per la costruzione di programmi

Metodologie di Programmazione. ovvero, Principi e Tecniche per la costruzione di programmi Metodologie di Programmazione ovvero, Principi e Tecniche per la costruzione di programmi 1 In questo corso Sviluppo in piccolo: Tempi: mesi/uomo v.s. anni/uomo Strumenti: personal v.s. professional Programmazione

Dettagli

Laboratorio Progettazione Web Il linguaggio PHP Lezione 6. Andrea Marchetti IIT-CNR 2011/2012

Laboratorio Progettazione Web Il linguaggio PHP Lezione 6. Andrea Marchetti IIT-CNR 2011/2012 Laboratorio Progettazione Web Il linguaggio PHP Lezione 6 Andrea Marchetti IIT-CNR andrea.marchetti@iit.cnr.ita 2011/2012 Assegnamento L assegnamento ad una variabile è il classico variabile = valore;

Dettagli

I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002

I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Sommario Generalità sui file in C I file ad accesso sequenziale I file di testo Riferimenti

Dettagli

Fondamenti di Informatica 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011

Fondamenti di Informatica 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011 Fondamenti di Informatica 1 Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011 Sommario Istruzione condizionale switch Istruzioni di salto break e continue Uso di variabili di tipo boolean Variabili di tipo array (monodimensionali)

Dettagli

public static boolean occorre (int[] a, int n) { int i = 0; boolean trovato = false;

public static boolean occorre (int[] a, int n) { int i = 0; boolean trovato = false; Metodi iterativi con array monodimensionali 1. Scrivere un metodo che, dato un array di interi a, restituisce il valore minimo in a. public static int minimo (int[] a) { int min = a[0]; for (int i=1; i

Dettagli

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G u g l i e l m o M a r c o n i V e r o n a Dipartimento di Progetto didattico disciplinare per le classi terze della articolazione Anno

Dettagli

Grammatiche Parse trees Lezione del 17/10/2012

Grammatiche Parse trees Lezione del 17/10/2012 Fondamenti di Programmazione A.A. 2012-2013 Grammatiche Parse trees Lezione del 17/10/2012 AUTILI MARCO http://www.di.univaq.it/marco.autili/ Riassunto lezione precedente Sintassi vs Semantica Stringhe,

Dettagli

Input/Output di numeri

Input/Output di numeri Input/Output di numeri I/O di numeri Per utilizzare le funzioni di I/O occorre include il file di intestazione (o file header) stdio.h utilizzando all inizio del sorgente la direttiva #include

Dettagli

Tipi e Valori. Moreno Marzolla Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria (DISI) Università di Bologna

Tipi e Valori. Moreno Marzolla Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria (DISI) Università di Bologna Tipi e Valori Moreno Marzolla Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria (DISI) Università di Bologna http://www.moreno.marzolla.name/ Linguaggio C - Tipi e Valori 2 Ringraziamenti prof. Mirko Viroli,

Dettagli

Informatica B. Sezione D. Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica

Informatica B. Sezione D. Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria Informatica B Sezione D Franchi Alessio Mauro,

Dettagli