I RISCHI CATASTROFALI. Matteo Cutini Annamaria Caria Rajwinder Kaur Nicola Battilani Davide Bachini

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1 I RISCHI CATASTROFALI Matteo Cutini Annamaria Caria Rajwinder Kaur Nicola Battilani Davide Bachini

2 RISCHI CATASTROFALI Per rischio catastrofale si intende quel rischio che al suo verificarsi reca danni ad una collettività di soggetti Distinguiamo due categorie principali di evento EVENTI ARTIFICIALI Riguardano principalmente la responsabilità civile (anche quella auto), incendi, aviazione, trasporti, crediti, attentati terroristici. EVENTI NATURALI Vi rientrano: alluvioni, grandinate, terremoti, uragani, frane.

3 ALCUNE PECULIARITÁ Impatto finanziario considerevole sia in ambito assicurativo che riassicurativo (nel 2011 si sono verificati 253 catastrofi naturali nel mondo facendo registrare un perdita di USD 435 miliardi con un costo assicurativo pari a USD107 miliardi) Difficoltà di previsione su base storica nel lungo termine (numero limitato di osservazioni) Bassa probabilità di accadimento Difficoltà di quantificazione ex ante (problemi circa il calcolo di un premio adeguato)

4 TREND DEGLI EVENTI Incremento delle catastrofi registrate in termini di frequenza e portata del danno dovuto a: a) Cambiamento climatico b) Crescita dell urbanizzazione

5 Mette a rischio i requisiti di omogeneità, diversificazione e indipendenza. PROBLEMI Scarsa consapevolezza del rischio potenziale ( probabilità di essere colpiti dagli E.C. sottovalutata) Costo tariffe elevato INCENTIVI/SOLUZIONI Politica informativa: sensibilizzazione ed educazione Cat-bonds (obbligazioni in cui il pagamento del capitale a scadenza e/o delle cedole è condizionato da un evento catastrofale chiamato trigger)riduce i costi di riassicurazione elevati Partenership stato-assicurazioni: finanziaria e preventiva (maggiore risk-pooling) Assicurazione obbligatoria (maggiore riskpooling) o incentivi fiscali Azzardo morale da parte degli assicurati: la copertura illimitata da parte del governo disincentiva individui a sottoscrivere la polizza) Adverse selection: le compagnie sono diffidenti a contrarre perché la domanda proviene principalmente da individui ad alta rischiosità Intervento statale limitato a casi estremi (risolve moral hazard) Requisiti di riduzione del rischio (es. misure antincendio poco usato da entrambe le parti)

6 ALCUNI ESEMPI EUROPEI Belgio Francia UK Settore privato Polizze incendio: prevista estensione per rischi catastrofali Polizze incendio: prevista estensione per rischi catastrofali Polizze Property: coprono rischi ordinari (incendio, furto ) e rischi di calamità naturale Stato Riassicuratore+ gestione di N.C. Fund * Riassicuratore e dichiara lo Stato di calamità naturale Non previsto * N.C. Fund: fondo che copre i danni difficilmente assicurabili e aiuta le compagnie nel risarcimento se non sostenibile

7 SITUAZIONE ITALIANA Poco meno del 40% delle abitazioni sono soggette a rischio sismico Circa il 45,3% dei comuni sono a rischio alluvione «elevato» o «molto elevato» Rischio vulcanico Esposizione totale del patrimonio abitativo di circa 3900 miliardi di euro (la maggior parte dei quali relativi al rischio di terremoto) Danno annuo atteso di circa 2,8 miliardi di euro (2,6 relativi al rischio di terremoto). VI E QUINDI LA NECESSITA DI ASSICUSARSI PER TALI RISCHI. TUTTAVIA IL SETTORE RELATIVO AI RICHI CATASTROFALI (ASSICURAZIONE VOLONTARIA) STENTA A DECOLLARE. Stato obbligato a intervenire nell assistenza in caso di catastrofi Il premio varia in base alla zona geografica Bassa copertura assicurativa nonostante l alta esposizione al rischio catastrofale Premio molto elevato (1000 annui per una casa che ne vale ) Poche compagnie coprono contro il rischio di terremoto

8 PERCHÉ IL SETTORE STENTA A DECOLLARE IN ITALIA? Forte conservatorismo I risarcimenti non possono superare l entità del danno, pena la riduzione o la mancata corresponsione del risarcimento da parte dello Stato I cittadini più sensibili all assicurazione contro i rischi catastrofali sono quelli residenti nelle zone più esposte, il che rende difficoltoso raggiungere la massa critica necessaria affinché vi sia una mutualità efficiente Necessità di allocazione di un elevata quantità di capitale per ottenere lo sviluppo di tale settore SOLUZIONI Le soluzioni al problema non sono altro che la risposta ad una domanda: quale politica implementare? Facciamo riferimento principalmente a: Tipologia di assicurazione Tipologia di premio ASSICURAZIONE DI BENI ASSICURAZIONE CONTINGENT CAPITAL PREMI PROPORZIONALI AL RISCHIO PREMI MEDI MUTUALISTICI

9 TIPOLOGIA DI ASSICURAZIONE ASSICURAZIONE DI BENI Protegge l impresa da risarcimenti eccessivi in quanto prevede il rimborso del danno effettivo Si presenta svantaggiosa per l assicurato in quanto le spese di ricostruzione possono spesso rivelarsi superiori al danno effettivo. ASSICURAZIONE CONTINGENT CAPITAL Sussidiarietà da parte dello Stato In uno Stato in crisi finanziaria come l Italia sorgono dubbi sull effettiva capacità del governo a far fronte ai risarcimenti.

10 TIPOLOGIA DI PREMIO PREMIO PROPORZIONALE AL RISCHIO Incentiva le iniziative territoriali volte ad una riduzione del rischio (prevenzione) Premi eccessivamente elevati per aree molto rischiose possono disincentivare la stipula dei contratti PREMI MEDI MUTUALISTICI Il premio risulta essere accessibile a tutti perché moderato Il premio indifferenziato potrebbe disincentivare le iniziative territoriali per la riduzione del rischio

11 2 macrocategorie di sistemi assicurativi contro le catastrofi naturali: Assicurazione di beni Modello classico di risk financing prevede: Pricing/underwrinting Gestione del portafogliocontatti assicurativi Eventuale risarcimento previa valutazione del danno Assicurazione contingent capital Modello alternativo di risk financing prevede: Mercato assicurativo/ riassicurativo/finanziario (copertura e o strumenti dedicati) Soggetto che certifica l indice di intensità dell evento catastrofale Risarcimento: funzione dell effettivo danno. Risarcimento: funzione dell accadimento degli eventi catastrofali naturali e della loro magnitudo.

12 2 categorie di premi: Premi proporzionali al rischio Premi medi mutualistici Incentiva le iniziative territoriali volte alla riduzione del rischi; Il problema dei premi elevati per aree rischiose può essere risolto tramite politiche di sussidio statale per il pagamento del premio. - COSTO annuo atteso (terremoto + alluvione per Euro di somma assicurata a livello provinciale) - PREMIO: Tra qualche centinaia di euro ad un minimo prossimo allo zero Prezzo indifferenziato sul territorio (non per caratteristiche costruttiva dell edificio) e potenzialmente accessibile a tutti poiché moderato - Minore incentivo ad intraprendere misure per una riduzione del rischio territoriale. Rimarrebbe l incentivo a costruire con criteri adeguati

13 Modello POT (Peacks Over Threshold) X: v.a. U: soglia predeterminata Y=X-u à v.a. eccesso Data la funzione di distribuzione F e l estremo destro x F, per un determinato u<x F. La funzione di X al di sopra della soglia U pari a: F u (x) = P(X u x X > u) Il modello probabilistico maggiormente utilizzato per descrivere la frequenza dei sinistri è il modello di Poisson. La distribuzione degli eccessi sarà quindi pari a: F u ( ) F ( u) ( ) ( y) = F y + u 1 F u

14 Modello POT: cenni teorema Pickands-Balkema-de Haan

15 RIFERIMENTI Embrechts P., Kluppelberg C., Mikosch T., 1997, Modelling Extremal Events, Heidelberg, Springer Cretaro S., Modelli per la gestione dei rischi catastrofali, 2011, Universita degli Studi di Perugia

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