101. I tipi di missione cui le nostre forze hanno preso o prendono parte sono sostanzialmente

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1 Il contributo alla sicurezza collettiva 100. Attualmente l Italia è il terzo Paese al mondo, dopo USA e Regno Unito, per contributo complessivo alle operazioni militari a sostegno della pace, includendo la partecipazione a missioni direttamente gestite dall ONU e la presenza nelle operazioni multinazionali su mandato ONU. Al marzo 2001 erano impegnati all estero circa militari. TAVOLA 6 LA PRESENZA DEI MILITARI ITALIANI NEL MONDO 101. I tipi di missione cui le nostre forze hanno preso o prendono parte sono sostanzialmente quattro: mantenimento della pace in senso classico (tutte le missioni in Medio Oriente, Timor Est e quella al confine tra Etiopia ed Eritrea); missioni di polizia a sostegno delle operazioni di ristabilimento della pace o di stabilizzazione (IPTF e MAPE); missioni di stabilizzazione in seguito ad operazioni per il ristabilimento della pace (SFOR e KFOR); missioni di assistenza internazionale. 23) Per i controlli sulle esportazioni nucleari vi sono il Nuclear Suppliers Group e lo Zangger Committee; per i prodotti chimici e batteriologici, l Australia Group e per i missili il Missile Technology Control Regime. 34

2 TABELLA 1 ELENCO DELLE MISSIONI INTERNAZIONALI IN CORSO Nome Luogo Data inizio UNTSO Israele giugno 1948 UNMOGIP Pakistan gennaio 1949 UNIFIL Libano giugno 1979 MFO Sharm El Sheikh aprile 1982 UNIKOM Iraq aprile 1991 EUMM ex-rfsj luglio 1991 MINURSO Sahara Occidentale settembre 1991 MINUGUA Guatemala luglio 1995 SFOR - JOINT FORGE Bosnia-Erzegovina 20 dicembre 1996 TIPH2 Hebron (Israele) 30 gennaio 1997 UNMIBH-IPTF Brcko (Bosnia-Erzegovina) 27 maggio 1997 MAPE Albania primavera 1998 KFOR-JOINT GUARDIAN Kossovo (RFJ) 12 giugno 1999 KFOR-COMMZWEST Albania 1 settembre 1999 UNMEE confine Etiopia-Eritrea 15 novembre A queste missioni in corso se ne aggiungono altre di carattere nazionale, i cui effetti però incidono sulla sicurezza multidimensionale di diversi partner europei. Esse sono di due tipi: missioni di assistenza (DIE) e missioni di prevenzione dell immigrazione illegale (tra cui ALBANIA 2). Le democrazie in via di consolidamento possono essere ancora più facilmente vulnerabili agli effetti del crimine organizzato transnazionale, favorendo, tra l altro, un emigrazione illegale che utilizza, in parte, l Italia come paese di transito. TABELLA 2 ELENCO DELLE MISSIONI NAZIONALI IN CORSO Nome Luogo Data inizio DIE Albania 13 agosto 1997 Prevenzione immigrazione illegale Canale di Sicilia inizio anni 90 Prevenzione immigrazione illegale Litorale calabro-ionico 1997 ALBANIA2 Prevenzione immigrazione illegale Acque territoriali albanesi aprile 1997 ALBANIA2 Prevenzione immigrazione illegale Canale d Otranto/Adriatico febbraio

3 N U O V E 103. F O R Z E P E R U N N U O V O S E C O L O Le missioni a guida interamente ONU e la missione MAPE24 (Multinational Advisory Police Element), a gestione UEO, impegnano al marzo 2001 complessivamente alcune centinaia di uomini. MAPE ha lo scopo di aiutare il governo dell Albania a riorganizzare le proprie forze di polizia dopo la grave crisi del L Unione Europea, nell ambito del processo di assunzione di responsabilità delle funzioni finora svolte dalla UEO in relazione ai compiti Petersberg, ha deciso in occasione del Consiglio Europeo di Nizza (7-9 dicembre 2000), di gestire direttamente una missione in Albania di cooperazione tecnica nel settore della polizia che subentri a MAPE. In quell occasione l Italia guidò una forza multinazionale ad hoc (Operazione ALBA) per aiutare il governo a ristabilire l ordine, distribuire in sicurezza gli aiuti umanitari e indire nuove elezioni L UNMEE (UN Mission in Ethiopia and Eritrea) è la missione delle Nazioni Unite più recente ed ha l obiettivo di controllare i confini disputati tra i due paesi in modo da consolidare l accordo di pace firmato ad Algeri il 12 dicembre L Italia vi partecipa con circa 200 uomini Il Segretario dell ONU, Kofi Annan, esprime al Ministro della Difesa, Beniamino Andreatta, l apprezzamento per l intervento della Forza Internazionale di Protezione in Albania sotto la guida italiana. Roma, 14 aprile 1997 per svolgere missioni di sorveglianza e cartografia aerea, osservazione, coordinamento delle attività di sminamento. SFOR e KFOR 105. Le grandi missioni di pace a guida NATO (SFOR, KFOR) richiedono all Italia, al marzo 2001,, lo schieramento di oltre soldati, cioè il secondo contingente nazionale nei Balcani. Parte della KFOR è la missione a guida italiana COMMZ WEST (Communication Zone West) che ha il delicato compito di garantire la sicurezza delle linee logistiche.25 Il Segretario della Difesa USA, William Cohen, testimonia al Ministro della Difesa, Carlo Scognamiglio Pasini, il riconoscimento per il sostegno alle operazioni Allied Force. Aviano, 8 aprile ) Dal un generale italiano ha assunto le funzioni di Overall Commander della missione, con Quartier Generale a Bruxelles. 25) L entrata della KFOR (Kosovo Force) fu possibile dopo una campagna aerea in Kossovo e nella RFJ nel 1999 (ALLIED FORCE). L Italia fornì un sostegno logistico massiccio con 20 basi aeree in simultaneo funzionamento (sostegno HNS al 60% della flotta aerea alleata) e partecipò con 54 aerei alle operazioni, quinto paese contribuente per aerei e missioni di combattimento (3.234 ore di volo), scegliendo di limitare le operazioni solo a bersagli militari presenti in Kossovo, tra cui le pericolose unità contraeree (missioni SEAD). 36

4 TAVOLA 7 IL CONCORSO ITALIANO ALLA SFOR MISSIONE A GUIDA NATO SFOR BOSNIA (marzo 2001) ITALIA ALTRI PAESI NATO PAESI NON NATO TAVOLA 8 IL CONCORSO ITALIANO ALLA KFOR MISSIONE A GUIDA NATO KFOR KOSOVO-ALBANIA-MACEDONIA (marzo 2001) ITALIA ALTRI PAESI NATO PAESI NON NATO 37

5 N U O V E 106. F O R Z E P E R U N N U O V O S E C O L O I soldati presenti in Kossovo, assieme ai loro colleghi dell UNMIK, svolgono un compito duro e complesso per vincere gradualmente una pace difficile da raggiungere. Le loro missioni comprendono: pattugliamento e controllo del territorio di propria responsabilità operativa (Multinational Brigade West); protezione dell insediamento dei profughi; confisca di armi illegali; sminamento; assistenza medica; creazione di stazioni radio; iniziative di riconciliazione; ricostruzione delle infrastrutture essenziali In Kossovo, come in Bosnia, operano, grazie al contributo dei Carabinieri, le MSU (Multinational Specialised Units). DIE 108. Riguardo alle missioni nazionali con Unità del Reparto Genio Ferrovieri impegnata nel ripristino della linea ferroviaria in Kossovo. effetti sulla sicurezza multidimensionale dei partner europei, la DIE (Delegazione Italiana Esperti) impegna in Albania un nucleo di una trentina di militari, affiancati da un numero variabile di esperti civili, nel compito di assistere le FF.AA. locali nel passaggio a concetti, criteri e procedure NATO Le attività svolte dalla DIE hanno incluso, tra le altre: corsi di addestramento; seminari; consulenze in materia di SAR, polizia militare, guardia costiera, pianifi- Il nuovo aeroporto di Djakovica (Kossovo) realizzato dall Aeronautica Militare Italiana. cazione della difesa; cessione di mezzi e materiali; riparazioni portuali e di 26 unità navali; costruzione di un aeroporto; ristrutturazione della sanità militare e creazione di un servizio di telemedicina. La forza di reazione rapida 110. La base per futuri contributi alla sicurezza internazionale sarà data dalla Forza di Reazione Rapida dell Unione Europea, la cui composizione è stata determinata nella scorsa Conferenza d Impegno delle Capacità (CCC) a Bruxelles (20-21 novembre 2000). 26) Le ferrovie sono state interamente ripristinate dal Genio Ferrovieri, mentre l aeroporto di Djakovica è stato interamente costruito dall AMI. 38

6 111. Il contributo nazionale a questo elemento essenziale della PESD e dell integrazione europea a livello politico è di circa soldati, di cui (2 Brigate con supporti tattici) sono disponibili per impiego simultaneo e prolungato in operazioni di oltre un anno, senza contare gli equipaggi di navi ed aerei L Italia è tra i pochi Paesi a poter mettere a disposizione un comando con capacità interforze ed unità altamente specializzate e d élite come la Brigata Alpina e la Brigata Aeromobile. 28 TAVOLA 9 CONTRIBUTO DELLE FORZE ARMATE AD UNA OPERAZIONE DI LUNGA DURATA CONTRIBUTO ALLA FORZA DI REAZIONE RAPIDA EUROPEA contributo dell esercito italiano un Comando di Corpo d Armata di Reazione Rapida proiettabile e, in alternativa, un Comando Divisionale un totale di 4 Brigate (2 meccanizzate, 1 alpina, 1 aeromobile) per un complesso di uomini di cui disponibili per un impiego contemporaneo e prolungato sul terreno contributo della marina militare 19 unità navali, di cui un Comando MCM (*) 22 fra aerei ed elicotteri imbarcati 1 Battaglione di fanteria di Marina unità delle Forze Speciali 2 motovedette della Guardia Costiera - Capitanerie di Porto contributo dell aeronautica militare un sistema di Comando e controllo 47 velivoli 2 batterie missilistiche per la difesa aerea un radar mobile contributo dell arma dei carabinieri 150 uomini per la costituzione di un reggimento MSU (Multinational Specialized Unit) a guida italiana un plotone per esigenze del battaglione internazionale di polizia militare una compagnia di polizia militare per esigenze delle brigate nazionali (*) MCM: Minehunting Counter Measures: unità navale sede di comando per una formazione di cacciamine 27) Un totale di 4 Brigate, di cui 2 Meccanizzate, 1 Alpina e 1 Aeromobile sono disponibili. L impiego sul terreno vede in genere 2 Brigate Meccanizzate, una delle quali sostituibile con quella Alpina, se opportuno. I comandi della componente terrestre, dotati di adeguati supporti, possono essere a livello Divisione (impiego prolungato) o Corpo d Armata (sei mesi). 28) Il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ed associati mezzi di comunicazione può servire da quadro per un comando a livello Comando dell Operazione (livello strategico) e va integrato con altri elementi interforze internazionali. La Brigata Aeromobile viene offerta solo per compiti di entry force e con un impiego per periodi di 4/6 mesi. In tali periodi essa può incrementare lo spiegamento nazionale massimo nel teatro d operazioni sino a uomini. 39

7 113. Le forze navali comprendono: una portaeromobili, un Task Group con componente anfibia (1 battaglione di fanteria di marina) e di forze speciali; 22 tra elicotteri ed aerei imbarcati ed un totale di 21 unità navali Le forze aeree disponibili annoverano: un sistema di C 2 ; 47 velivoli; due batterie di missili contraerei con relativo supporto radar. Il contributo rispecchia il quantitativo di forze dedicato alla NATO come Forze di reazione e rappresenta un bilanciamento tra capacità di combattimento e di supporto Infine i Carabinieri forniranno gli effettivi necessari ai compiti di polizia militare (un plotone ed una compagnia) e per la costituzione di un reggimento MSU a guida nazionale (150 effettivi), confermando la leadership in un settore d élite Un ulteriore contributo alla sicurezza internazionale è dato dalla costituzione di forze multinazionali con alcuni dei Paesi amici con i quali si condivide una comune percezione della stabilità internazionale. Le strutture più rilevanti cui l Italia partecipa sono: Eurofor ed Euromarfor (con Francia, Portogallo, Spagna), SIAF (con la Spagna), EAG (con Francia e Regno Unito) e la Forza Multinazionale Terrestre (con Slovenia ed Ungheria) e la MPFSEE (Albania, Bulgaria, Croazia, Fyrom, Grecia, Italia, Romania e Turchia). Nel dicembre 2000, Italia, Francia, Olanda, Spagna e Regno Unito hanno sottoscritto una dichiarazione d intenti per dar vita ad una Iniziativa Anfibia Europea che rafforzerà il contributo alle attività della NATO e dell Europa Queste forze, che già svolgono importanti funzioni politico-militari, assumeranno rilievo crescente man mano che verranno impiegate in varie attività e missioni operative, contribuendo a sviluppare una rete di sicurezza condivisa tra tutti gli Stati del continente. La politica dei materiali di Difesa 118. La politica dei materiali di difesa ha lo scopo di dotare le FF.AA. italiane dei sistemi d arma, di C 3 I e di sostegno logistico in modo da: concludere con successo le missioni affidate, proteggere la vita del personale proprio ed alleato, mantenere ed aumentare l interoperabilità o la standardizzazione con alleati e partner, ridurre le perdite umane, materiali ed ecologiche. Inoltre, le attuali operazioni di supporto della pace richiedono sistemi d arma ad alto contenuto tecnologico, i cui costi di ricerca e sviluppo sono estremamente rilevanti a fronte di bilanci contenuti, di qui la necessità di sviluppare tali sistemi in collaborazione con altri Paesi. 29) La portaeromobili Garibaldi può fornire un Comando Componente Marittima imbarcato per circa sei mesi, supportata dal CINCNAV di S. Rosa per compiti specialistici (Water Space Management e Maritime Air Operation Centre), mentre per periodi più lunghi è disponibile un comando a terra. 40

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