Cenni storici. sul cimitero generale. di Chieri

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1 Cenni storici sul cimitero generale di Chieri

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3 Storia del cimitero Il cimitero di Chieri fu edificato negli anni 70 dell Ottocento su progetto dell ingegner Torta, presentato nel Esso sostituì il cimitero precedente, realizzato verso il 1790 su disegno dell architetto Giuseppe Michele Vaj, dopo che il Comune aveva preso in esame anche un costoso ed ambizioso progetto di Mario Ludovico Quarini. Il camposanto, situato in zona Murè ove ora si trovano i giardini pubblici, poco dopo l Unità d Italia si dimostrò insufficiente rispetto alle esigenze della città, che all epoca contava circa abitanti. La costruzione venne affidata all impresa del geometra Demetrio Lautier, che terminò le opere alla fine del 1878, al tempo del sindaco notaio Luigi Collo (anch egli fu sepolto nel nuovo camposanto, al sepolcreto 47 sul lato sinistro). Le prime sepolture vennero effettuate, appunto, nel Fu anche stilato un regolamento per le tumulazioni. I posti cosiddetti trentennali erano 224. Il 25 settembre 1878 fu prodotto il certificato di collaudo dall ingegnere capo del Comune. Per la cronaca, il primo custode fu tal Bartolomeo Menzio di Pino Torinese. Con tempo il cimitero venne ampliato: una prima volta nel 1955 circa, una seconda negli anni , con il triplicarsi delle superfici disponibili.

4 Una veduta zenitale Descrizione Il cimitero di Chieri originariamente aveva forma ottagonale, parzialmente mantenutasi ai giorni nostri. All esterno si notano ancora alcuni tratti del muro, ornato di finestre bifore di sapore romanico. Le tombe di famiglia, edificate lungo il muro di cinta, erano ornate di arcata superiore in mattoni e nulla di più, attenendosi ad un disegno semplice ed egualitario: molte, però, vennero rifatte con un certo sfarzo dalle famiglie più ragguardevoli della città. Nella parte centrale ci sono sepolture di famiglia ed anche alcuni colombari di forma quadrangolare e circolare, opera degli anni Ottanta.

5 La cappella in stile bizantino che si trova ora al fondo del primo ampliamento segnava in origine l accesso al camposanto, che disponeva di due porte laterali rispetto all edificio sacro. Sepolcreti notevoli Sul lato sinistro segnaliamo le seguenti tombe di famiglia: Paolo Nel e famiglia: ornata di un angelo sinuoso sopra il classico sepolcro (con l iscrizione Resurrecturis ), presenta i busti di Giacomo, benefattore dell asilo Sant Anna, e di Giovanni. Sepolcreto Famiglia Nel

6 Famiglia Tabasso: con il busto di un antenato della nota famiglia di industriali chieresi. Famiglia Daviso di Charvensod: famiglia aostana stabilitasi a Chieri, diede i natali alla studiosa Clotilde, ( ), che curò l edizione del volume dei catasti chieresi del Sepolcreto Famiglia Daviso di Charvensod

7 Famiglia Radino: vi appartenne il sindaco Lorenzo Radino, che fu in carica dal 1869 al Sul lato destro segnaliamo: Famiglia Ferrati, caratterizzata da busti metallici di nonché da stucchi che imitano la vite e le foglie di vite della ghimberga del Duomo di Chieri. Sepolcreto Famiglia Ferrati

8 Famiglia Angelo Rubino, del 1930, con monumentale scena funebre scolpita su pietra nera dallo scultore lombardo Giacomo Buzzi Reschini ( ). Sulla cancellata, medaglioni degli Evangelisti. Famiglia Colomiatti: vi è sepolto l illustre patologo Vittorio, ( ). Nel segmento di fondo di trova la monumentale cappella gentilizia della famiglia Balbo Bertone, in stile vagamente moresco, sormontata da cupoletta. All interno vi sono alcuni vani, che conservano le spoglie di alcuni illustri membri della famiglia chierese, tuttora fiorente: il senatore Ernesto ( ) ed Emanuele ( ), morto deportato in Germania. Sepolcreto Famiglia Balbo Bertone Si segnala, inoltre, la sepoltura collettiva dedicata alle Monache Benedettine.

9 In fondo al settore storico, infine, il settore israelitico, concepito insieme al resto del recinto, ma separato, con ingresso laterale, che all epoca era del tutto autonomo. Si distinguono due tipologie di sepolture: quelle con lapide semplice in lingua ebraica e italiana e quelle con monumento di famiglia, come la tomba dei Lattes e quella dei Sacerdote, munite di eleganti elementi ornamentali. In questo settore è sepolto il colonnello Giacomo Segre, nativo di Saluzzo, il quale era imparentato con alcune famiglie di Chieri. Egli, capitano bersagliere nell esercito regio, nel settembre 1871 diede l ordine di colpire la romana Porta Pia, aprendo il campo all invasione della capitale dello Stato Pontificio, subito conquistata e assurta a ruolo di Capitale del Regno d Italia. Tomba di Giacomo Segre

10 Un cenno merita la sepoltura collettiva di alcuni sconosciuti, i cui resti furono disseppelliti dal cimitero ebraico del Bastione di Raviola, che per una trentina di anni fu cimitero ebraico della città. Nel campo centrale è interessante la monumentale tomba della famiglia Colomiatti, con busti dei principali membri, tra i quali riconosciamo il patologo Vittorio ( ). Busto di Vittorio Colomiatti

11 Informazioni generali Indirizzo via Caduti senza Croce Telefono Sito web Orari di apertura tutti i giorni di tutto l'anno dalle 8.00 alle a Natale, Capodanno, Pasqua e 1 Maggio dalle 8.00 alle Realizzazione Comune di Chieri - Servizio Biblioteca e Archivio Storico Testi Foto Vincenzo Tedesco Comune di Chieri Redazione autunno 2014

12 L aspetto originario dei sepolcreti perimetrali