DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI A.S Ardore 29 ottobre 2011 prot SICUREZZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI A.S. 2011-2012. Ardore 29 ottobre 2011 prot. 2290 SICUREZZA"

Transcript

1 ISTITUTO COMPRENSIVO E. TERRANA di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado = Via A. De Gasperi ARDORE MARINA (RC) Tel. 0964/ Fax 0964/ rcic81500e@istruzione.it - Codice meccanografico: RCIC81500E SICUREZZA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Ardore 29 ottobre 2011 prot A.S PREMESSA ORGANIGRAMMA DESCRIZIONE DEI RISCHI a) RISCHI GENERALI 1

2 b) RISCHI SPECIFICI ORARIO DI LAVORO DESCRIZIONE DELLE SEDI DI LAVORO CON INDIVIDUAZIONE/VALUTAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI COEFFICIENTE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ISTRUZIONI PER GLI OPERATORI TABELLE DI RILEVAMENTO. PREMESSA LA SCUOLA COME AMBIENTE DI LAVORO La normativa sulla sicurezza dei posti di lavoro era fino a qualche tempo fa disciplinata da diversi testi specializzati per tipologia, mentre ora la normativa italiana è regolata dal Testo Unico per la Sicurezza - D. Leg.vo 9 aprile 2008, n in cui vengono recepite anche le Direttive europee fatte proprie dall'ex D. Leg.vo 626/94. In esso tutti gli ambienti ove vengono svolte attività di lavoro e/o di istruzione, formazione ed altro sono soggetti al citato Decreto e indicano espressamente le misure riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante l orario d impiego; in attesa dei Decreti Attuativi si fa riferimento alla precedente normativa per taluni aspetti specifici che l'ambiente scolastico presenta rispetto a posti di lavoro ordinari; mentre gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, con aule e corridoi, palestre ed uffici, laboratori e spazi di studio e di attività comuni sono considerati a tutti gli effetti ambienti di lavoro e quindi sottoposti in modo indifferente alla normativa indicata. Le norme sulla sicurezza sono state promulgate nel tentativo di rendere più sicuri gli ambienti di lavoro per la salvaguardia dell incolumità e della salute degli operatori. Nel mondo della scuola i lavoratori, cui si riferisce la citata normativa, sono il personale docente, non docente ed amministrativo e gli studenti, che sono equiparati alla figura del generico lavoratore. Le azioni che determinano le condizioni di attuazione di un piano di sicurezza nascono dalla stretta collaborazione fra il responsabile di prevenzione e sicurezza e la Dirigenza scolastica, che a sua volta deve essere il tramite con gli EE.LL. proprietari delle scuole, per tutte quelle comunicazioni riguardanti elementi di intervento, che sono di loro appannaggio. Risulta in generale molto importante il modo di rapportarsi fra dirigenza scolastica ed Enti Locali (Comune e/o Provincia), infatti una stretta connessione fra queste figure è in grado di dare alla struttura scolastica una condizione di sicurezza adeguata e conforme alla normativa. Un ambiente di lavoro risulta più sicuro quando tutte le figure, in esso presenti sono concordi nell applicare ed osservare gli adempimenti derivanti dall applicazione del Decreto citato. LE PRINCIPALI FONTI DI RISCHIO NELLA SCUOLA La struttura scolastica, può presentare, per sua natura e conformazione, una serie di elementi di rischio che sono tanto inferiori quanto più recente è la realizzazione dell edificio, ciò è dovuto alla maggior cura nella realizzazione di strutture aventi una conformazione adeguata ai canoni della sicurezza. Un edificio scolastico, in quanto utilizzato da molti addetti richiede una manutenzione costante, la mancanza di operazioni di manutenzione può far sorgere di problemi legati alla sicurezza. Particolare cura va rivolta alla conformazione e dotazione degli spazi comuni, all interno dei quali non è possibile realizzare depositi di materiale a meno che non siano segnalati e circoscritti con barriere adeguate. Altro elemento di rischio è costituito dalle scale nei casi in cui non siano presenti il corrimano e le bande antisdrucciolo o le vetrate eventualmente presenti non siano protette. L illuminazione degli ambienti deve essere commisurata all uso cui sono destinati, ed anche l esposizione dei singoli addetti rispetto alle sorgenti di luce deve essere pensata per evitare danni alla vista. Particolare attenzione va posta alle caratteristiche del microclima presente negli ambienti di lavoro, va evitato il loro sovraffollamento e va garantito un costante ricambio dell aria per migliorare l aerazione. Molto importante è la promozione da parte dell'istituzione scolastica di attività finalizzate alla promozione ad all'approfondimento della cultura della sicurezza che non deve essere intesa al solo ambito scolastico ma deve fornire agli utenti sufficienti informazioni per poter utilizzare in sicurezza strutture ad ambienti posti anche al di 2

3 fuori delle mura scolastiche.. Altro motivo di rischio per la salute è dato dalla disposizione delle postazioni di lavoro e studio e dalla loro dimensione. LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO I riferimenti normativi che permettono di stabilire i criteri generali di sicurezza antincendio per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro sono contenuti nel D.M. 10 marzo Il citato decreto definisce i livelli di rischio incendio in funzione del numero di operatori presenti sul luogo di lavoro, vengono cioè definite tre categorie di rischio: 1. livello di rischio elevato (corrispondente a scuole con più di 1000 unità) 2. livello di rischio medio (corrispondente a scuole con numero d unità comprese fra 101 e 1000) 3. livello di rischio basso (corrispondente a scuole con meno di cento unità) I livelli dipendono in ogni caso dalla tipologia delle sostanze utilizzate, ovvero dal loro grado di infiammabilità e dall affollamento dei locali analizzati. In generale la struttura in esame può ragionevolmente appartenere alla classe di rischio corrispondente al livello medio, che interessa, per l appunto, scuole che hanno un numero di addetti compresi tra 100 e 1000 FIGURE SENSIBILI E INCARICHI Il presente lavoro contiene l elaborazione del documento di valutazione dei rischi come da decreto Legislativo n.81 del 9 aprile 2008 coordinato con il decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, inerente le attività di lavoro svolte dai docenti e dal personale ATA e le attività didattiche degli alunni della scuola dipendenti dall Istituto comprensivo E Terrana Ardore figura nominativo incarico datore di lavoro Ds Domenico Carteri Responsabile prevenzione e piani attuazione Responsabile Servizio Prevenzione e protezione Rappresentante lavoratori per la sicurezza Responsabile del primo soccorso responsabile misure prevenzione e protezione incendi ins. Audino Concettina Caserta Maria Collaboratori scolastici in servizio nel plesso Collaboratori scolastici in servizio Redazione piano valutazione del rischio e piano evacuazione Controllo attuazione piano Interventi di primo soccorso Interventi per emergenza incendi e prevenzione L Istituto comprende i seguenti plessi: Scuola dell Infanzia Ardore C/da Vigne Scuola dell Infanzia Ardore - Schiavo Scuola Primaria e infanzia Ciminà Scuola Primaria Ardore Marina Scuola Primaria Ardore Schiavo Scuola Primaria Ardore Capoluogo Scuola Secondaria di primo grado Ciminà Scuola Secondaria primo grado Ardore VALUTAZIONE DEI RISCHI I rischi all interno della scuola vengono classificati nelle seguenti categorie: 3

4 - A - Rischi generali - B Rischi specifici eliminabili - C non eliminabili ma riducibili - D non eliminabili e non riducibili - E strutturali da comunicare all Ente proprietario dell edificio. ORARIO DI LAVORO: La scuola dell Infanzia di Ciminà funziona da lunedì a venerdì dalle ore 8,00 alle ore 13,00 per il solo turno antimeridiano mentre, quelle di C/da Vigne e Ardore Schiavo funzionano da lunedì a venerdì con orario normale dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Le scuole primarie funzionano da lunedì a venerdì dalle ore 8,00 alle ore 13,00 con un rientro pomeridiano, il martedì, dalle 14,00 alle 16,00. La scuola secondaria di primo grado di Ciminà funziona da lunedì a sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00 mentre quella di Ardore, sede centrale, funziona da lunedì a sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00 tranne mercoledì e venerdì in cui si effettua l orario prolungato dalle 8,00 alle 16,00. Le attività pomeridiane funzionali all insegnamento sono variabili e dipendono dalla programmazione degli incontri degli organi collegiali e dei gruppi di lavoro. Nello svolgimento delle attività scolastiche, nei vari plessi, possono essere coinvolti: - Dirigente scolastico n. 1 - Docenti n.76 - Direttore dei Servizi generali e Amministrativi n.1 - Assistenti Amministrativi n.3 - Collaboratori Scolastici n.13 - Assistenti per alunni portatori di handicap n.3 - Alunni n.520 Gli alunni frequentanti i vari plessi distaccati dell Istituto Comprensivo non svolgono attività tali da essere computati nel numero dei lavoratori dipendenti. Naturalmente il diritto alla sicurezza e le norme relative sono estese a tutti gli utenti non lavoratori essendo la loro integrità fisica meritevole di protezione non meno di quella dei lavoratori. Dirigenza scolastica telefono 0964/ Segreteria / fax 0964/ STRUTTURE SCOLASTICHE: Quasi tutti gli edifici sono stati costruiti intorno agli anni sessanta. La scuola dell Infanzia di Ciminà due aule di cui una adibita a gioco, una cucina, tre bagni di cui due per i bambini, uno per il personale e un piccolo corridoio. IL portone d ingresso è su tre gradini; manca lo scivolo per i portatori di handicap. Attualmente la scuola è in fase di ristrutturazione. Quella di C/da Vigne è ubicata in un locale di proprietà del Comune ed è così strutturata: Tre aule, tre ripostigli,un androne d ingresso adibito a gioco, una cucina, due bagni uno per i bambini e uno per il personale. Giardino; l Ingresso è protetto dal cancello antistante il marciapiede, c è lo scivolo per portatori di handicap, le porte esterne sono corredate da maniglione antipanico. Quella di Ardore - Schiavo è ubicata in un locale privato di tre piani, il piano terra adibito a scuola ed è così strutturato: tre aule di cui una adibita a riposino pomeridiano per i bambini più piccoli, con accesso al giardino, una per angoli laboratorio con accesso al giardino, un cucinino adibito a ripostiglio e due bagni. Giardino, un corridoio. il portoncino d ingresso per accedere nell immobile non è a norma per la destinazione d uso, così pure quello che permette l accesso a scuola. Non c è lo scivolo per portatori di handicap. 4

5 La scuola primaria di Ciminà è ubicata in un edificio a due piani, il piano terra ospita la scuola secondaria e la scuola primaria mentre il primo piano ospita lam sede del Comune. il piano terra dispone di quattro aule di cui due adibite a ripostiglio, una sala professori, un ampio atrio d ingresso con corridoi, un piccolissimo sottoscala, un laboratorio informatica, un, ex laboratorio scientifico, cinque bagni, un cucinino con annesso ripostiglio, una palestra, sempre di proprietà del Comune, ubicata a circa trecento metri dall edificio. La scuola primaria di Ardore è ubicata in un edificio di due piani di proprietà del Comune, il piano terra ospita la scuola ed è così strutturato: il piano terra dispone di quattrordici ambienti di cui sei adibiti ad aule per attività didattiche, due per sostegno, una aula informatica, una senza destinazione d uso, due ripostiglio con porte in metallo, una archivio, un corridoio tre androni, quattro bagni, un piccolo ripostiglio per materiali di pulizia usato dai Collaboratori scolastici, un vano caldaia esterno all edificio.. L ingresso lato monte è protetto da cancello antistante il marciapiedi, c è lo scivolo per portatori di handicap, l ingresso lato mare è sempre protetto dal cancello antistante il marciapiedi però si accede nel secondo androne della scuola mediante gradini. Al primo piano si accede mediante una scala interna ed è in disuso, ci sono vecchi arredi. La scuola primaria di Ardore - Schiavo è ubicata in un edificio, su un piano rialzato, di proprietà del Comune ed è così strutturato: due grandi androni, sette aule di cui sei per attività didattiche e una adibita ad aula informatica, tre docce adibite a ripostiglio sei bagni cinque per gli alunni e uno per il personale. L ingresso è protetto da un cancello antistante la strada, un grande cortile esterno con gradini che permettono l accesso al sagrato della scuola. C è lo scivolo per portatori di handicap. La scuola Primaria di Ardore Capoluogo è ubicata in un locale su piano rialzato (a suo tempo c era il vecchio Municipio) di proprietà del Comune ed è così strutturato: sette aule di cui tre per le attività didattiche, una per i docenti, una per informatica, un ambiente grande per attività teatrali, un ripostiglio grande e uno più piccolo con soppalchi, un corridoio, quattro bagni, due per gli alunni, uno per i docenti e uno per il collaboratore scolastico. Giardinetto con accesso sulla strada, non c è lo scivolo per portatori di handicap, l ingresso è corredato di gradini davanti al portone e dentro del portone che non dispone di maniglione antipanico. La scuola secondaria di primo grado sede centrale è ubicata in un edificio su due piani di proprietà del Comune ed è così strutturato: Il primo piano dispone di un ampio ingresso con quattro aule per le attività didattiche, una sala professori, un aula al momento senza destinazione d uso, un aula sostegno, un aula magna multi funzioni, corridoio, cinque bagni per alunni e professori, un piccolo ripostiglio, la Presidenza con bagno, l ufficio del DSGA due uffici di Segreteria un bagno con anti bagno, una palestra con bagni ed aula per conservare il materiale sportivo. L ingesso principale è dotato di gradini da un lato c è lo scivolo per portatori di handicap Al secondo piano si accede per mezzo di scala interna dispone di tre aule per le attività didattiche una aula sostegno, una archivio, una laboratorio di scienze, una musicale due ripostigli una aula multimediale, un corridoio, bagni alunni e professori. L ingresso è protetto da cancelli, antistanti il marciapiedi, con recinzione intorno al cortile esterno, il pavimento è grezzo. Scala esterna in cemento. INFANZIA CIMINA TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: L edificio è in fase di ristrutturazione, la sede è momentaneamente ubicata nell edificio della scuola primaria-secondaria. 5

6 INFANZIA C/da VIGNE TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali L edificio non è stato progettato per ospitare una scuola dell infanzia. La sua destinazione originaria era quella di nido per l infanzia. I locali pertanto sono piuttosto piccoli e non adeguati ad ospitare sezioni di 25 alunni. Le finestre non sono a norma per apertura e per vetri, le tapparelle sono rotte il soffitto presenta umidità. L impianto elettrico non è a norma. Le pareti presentano umidità e gli infissi non sono adeguati. Nessuna documentazione di rito è stata consegnata alla Scuola da parte dell ente locale. B- Rischi specifici eliminabili Il cancello d ingresso è privo di citofono ed è pertanto impossibile per il personale in servizio controllare l entrata e l uscita degli utenti. Le finestre non sono a norma per apertura e per vetri, le tapparelle sono rotte il soffitto presenta umidità. Dotare la scuola di estintori in numero adeguato e controllare la ricarica. Lavori di ripristino del giardino interno alla scuola (pozzetti scoperti, strutture obsolete da rimuovere). INFANZIA ARDORE SCHIAVO TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali L edificio scolastico è ubicato in un appartamento privato. B- Rischi specifici eliminabili Infissi non a norma. Le pareti presentano tracce di umidità. L impianto elettrico non è adeguato e l illuminazione è insufficiente. L impianto di riscaldamento non è adeguato. Non sono presenti porte antipanico. L ingresso della scuola dà direttamente sulla strada. Occorre una schermatura con inferriata. Estintori non sufficienti. Servizi igienici non adeguati. Non esistono strutture per l eliminazione delle barriere architettoniche. Il giardino interno deve essere ripristinato per garantire la sicurezza degli allievi. Infissi da sistemare. E- Rischi strutturali Presenti crepe sul soffitto e sulla parete. PRIMARIA E MEDIA CIMINA TABELLA /INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali Infissi da sistemare. Nessuna documentazione di rito consegnata dall ente locale alla scuola. Impianto elettrico non a norma. Impianto di riscaldamento non presente. Non esistono uscite di emergenza. Estintori non adeguati per numero e per manutenzione. B- Rischi specifici eliminabili Installazione impianto di riscaldamento. Adeguamento estintori. Tinteggiatura delle aule. PRIMARIA MARINA TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali Infissi non a norma e spesso non funzionanti. Impianto elettrico non a norma. Documentazione di rito non consegnata alla scuola. B- Rischi specifici eliminabili Dotare il laboratorio di informatica di uscita di sicurezza. Estintori non sufficienti e non ricaricati. Ingresso dotato di vetrate non idonee e ad alto rischio di infortunio. E- Rischi strutturali Sono presenti crepe sul soffitto e sulle pareti e il pavimento risulta sconnesso. La pavimentazione del cortile interno risulta sconnessa. 6

7 PRIMARIA ARDORE SCHIAVO TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali Gli infissi sono assolutamente inadeguati e non garantiscono condizioni di sicurezza. Impianto elettrico da revisionare. Il cortile interno deve essere ripristinato. Non sono stati consegnati alla scuola i documenti di rito. B- Rischi specifici eliminabili Estintori da revisionare. Riparazione delle porte delle aule. E- Rischi strutturali Sono presenti delle crepe nell atrio di ingresso. PRIMARIA ARDORE CAPOLUOGO TABELLA/INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E INTERVENTI PROPOSTI: A- Rischi generali Esistono barriere architettoniche. Impianto elettrico non a norma. L uscita dà direttamente sulla strada. B- Rischi specifici eliminabili Eliminazione barriere architettoniche. Tinteggiatura delle pareti. Revisione impianto elettrico. Estintori non sufficienti. SCUOLA MEDIA ARDORE MARINA A- Rischi generali Revisione degli infissi e delle porte delle aule. Impianto elettrico da revisionare. Non esiste documentazione di rito. Estintori non sufficienti per numero e manutenzione. All interno dell edificio scolastica esiste una abitazione civile senza alcuna divisione con le aree di pertinenza della scuola. B- Rischi specifici eliminabili Cancello di ingresso non dotato di chiusura e di citofono. Portone di ingresso dotato di vetrate ad alto rischio. E rischi strutturali I due cancelli di ingresso sono sormontati da una tettoia in cemento armato sorretta da pilastri di ferro arrugginiti. E assolutamente necessario rimuovere detta tettoia anche per garantire l accesso eventuale ai vigili del fuoco. Sul tetto della scuola è presente una struttura in amianto da rimuovere con urgenza. NORME PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA La normativa riguardante la sicurezza è strettamente connessa alla cooperazione e all interazione di tutti gli operatori della coinvolti. Per progettare e difendere la salute degli operatori e degli alunni che 7

8 frequentano la scuola, è importante quindi che ognuno recepisca l importanza della propria visione personale e del proprio contributo alla realizzazione quotidiana della sicurezza. Il Regolamento è riservato al Personale in servizio ed è composto di parti che riguardano tutti i lavoratori e parti di carattere specifico riservate ad alcune categorie. Il Regolamento è composto dalle seguenti parti: SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI (indirizzato a tutto il personale); SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO (indirizzato a tutto il personale); SERVIZIO DI SEGNALAZIONE (indirizzato a tutto il personale); DISPOSIZIONI VARIE (indirizzato a tutto il personale); RISCHI CONNESSI ALLA CONDIZIONE DI LAVORATRICE MADRE (indirizzato a tutto il personale femminile); DISPOSIZIONI PER L USO DEI VIDEOTERMINALI (indirizzato ai docenti e agli assistenti); DISPOSIZIONI PER L USO DELLE SCALE PORTATITI (indirizzato a tutto il personale); DISPOSIZIONI PER L ACQUISTO DI PRODOTTI (indirizzato a tutto il personale); COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO (indirizzato a tutto il personale); VIGILANZA E SICUREZZA DEGLI EDIFICI indirizzato ai collaboratori scolastici. DISPOSIZIONI PER L ESECUZIONE DEL LAVORO IN SICUREZZA (indirizzato ai collaboratori scolastici); Tutto il personale è tenuto alla lettura e all osservanza delle indicazioni contenute nelle sezioni. Copie del regolamento sono: affisse all albo di ogni plesso; depositate in segreteria; consegnate alla RLS e ai docenti referenti della sicurezza. REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI I destinatari delle norme 1. Il personale docente 2. Il personale A.T.A. SCUOLA DELL INFANZIA 8

9 ENTRATA ED ACCOGLIENZA DEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Il personale docente deve trovarsi sul luogo di lavoro almeno 5 minuti prima dell'orario d'inizio del proprio turno di lavoro. Tale norma vale per tutto il personale docente. Gli insegnanti dovranno attendere i bambini all interno dell aula assegnata mentre le insegnanti degli altri turni devono prendere in consegna i bambini nelle aule di loro competenza. Ruolo dei collaboratori scolastici è quello di sorvegliare l'ingresso dell'edificio scolastico disponendosi in modo razionale al fine di tenere sotto controllo l intero percorso degli alunni. NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'ENTRATA Gli accompagnatori dei bambini della scuola dell infanzia devono consegnare i bambini al personale docente in servizio all'interno dell'edificio, evitando di attardarsi nei locali scolastici.. Eventuali comunicazioni tra docenti e genitori devono limitarsi allo scambio di informazioni essenziali e non ostacolare la continua vigilanza sui bambini. Il personale collaboratore scolastico deve vigilare le operazioni di ingresso, richiamando gli interessati al rispetto delle norme comportamentali; sarà cura del personale collaboratore porre in essere richiami educati e pacati. Qualora vi siano problemi, questi andranno segnalati all insegnante di sezione, qualora questi riguardano gli alunni, mentre al dirigente scolastico o alla collaboratrice qualora questi problemi riguardino i genitori. Devono essere inoltre evitate discussioni e alterchi all interno della scuola. USCITA DEI BAMBINI Il personale docente della scuola dell infanzia, al termine delle attività, ha il compito di consegnare gli alunni ai genitori, o ad un loro delegato, in tale caso dovranno assicurarsi che tale individuo abbia l effettivo incarico da parte dei genitori. NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'USCITA Nella scuola dell infanzia, i genitori dei bambini devono prendere in consegna i figli dal personale docente in servizio all'interno dell'edificio, evitando di attardarsi nello stesso. É assolutamente vietato consegnare i bambini a persone diverse dal genitore o da loro delegati. A tale operazioni vigilerà Il personale collaboratore scolastico. ENTRATE POSTICIPATE Gli alunni che giungono a scuola in orario posticipato, e in modo occasionale, sono ammessi alla frequenza delle lezioni e accompagnati in classe dal personale collaboratore scolastico o, in carenza dello stesso, da altro personale scolastico presente. In caso di ritardi ripetuti l insegnante dovrà darne informazione alla Direzione. Ogni entrata posticipata che abbia carattere di continuità nel tempo deve essere preventivamente autorizzata dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. Sarà tuttavia cura dell'insegnante di classe annotare ogni entrata posticipata sul registro di classe. 9

10 USCITE ANTICIPATE Nella scuola dell infanzia, l autorizzazione è concessa dall insegnante di sezione. Ogni uscita anticipata, non dovuta ad evento accaduto a scuola (malore, infortunio, ecc.), deve essere di norma preannunciata per iscritto dal genitore all'insegnante. Ogni uscita anticipata che abbia carattere di continuità nel tempo deve essere preventivamente autorizzata dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. L'insegnante di sezione annoterà l'uscita anticipata sul registro. In caso di ripetute uscite anticipate l insegnante ne informerà il Dirigente scolastico. SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO ASSENZE DEGLI ALLIEVI I docenti provvedono alla quotidiana registrazione delle presenze e delle assenze degli alunni sul registro di classe, informando il Dirigente scolastico dei casi di prolungata assenza o di assenza con motivazione poco veritiera. In caso di assenza per malattia infettiva, i genitori, o gli insegnanti che ne vengono a conoscenza, devono avvisare la segreteria per le eventuali procedure profilattiche. In caso di allontanamento degli alunni deciso dall A.S.L. a seguito di pediculosi, la riammissione degli alunni è subordinata alla presentazione certificato medico idoneo alla ripresa. La nuova normativa che regola la giustificazione delle assenza ha eliminato l obbligo di certificazione medica, in caso di assenze degli alunni superiori a 5 giorni REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI I destinatari delle norme 3. Il personale docente 4. Il personale A.T.A. SCUOLA PRIMARIA ENTRATA ED ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI [SCUOLA PRIMARIA] Il personale docente deve trovarsi sul luogo di lavoro almeno 5 minuti prima dell'orario d'inizio del proprio turno di lavoro. Tale norma vale per tutto il personale docente. Gli insegnanti potranno attendere i bambini sulla porta di ingresso dell aula cosi da poter vigilare sia all interno dell aula che al suo esterno oppure potranno attendere gli alunni in un lato dell atrio di ingresso e portare tutta la classe nella propria aula al suono della campana di inizio lezioni. Ruolo dei collaboratori scolastici è quello di sorvegliare l'ingresso dell'edificio scolastico disponendosi in modo razionale al fine di tenere sotto controllo l intero percorso degli alunni. 10

11 NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'ENTRATA Nella scuola primaria, gli alunni devono entrare in modo ordinato, senza correre e spingere, dirigendosi verso la propria aula. Gli accompagnatori devono evitare di accalcarsi all ingresso, ostacolando il regolare flusso degli alunni. È fatto divieto ai genitori degli alunni della scuola primaria di accompagnare i figli all'interno dell'edificio o fino alle aule. Il personale collaboratore scolastico deve vigilare le operazioni di ingresso, richiamando gli interessati al rispetto delle norme comportamentali; sarà cura del personale collaboratore porre in essere richiami educati e pacati. Qualora vi siano problemi, questi andranno segnalati all insegnante di sezione, qualora questi riguardano gli alunni, mentre al dirigente scolastico o alla collaboratrice qualora questi problemi riguardino i genitori. Devono essere inoltre evitate discussioni e alterchi all interno della scuola. USCITA DEGLI ALUNNI Il personale docente della scuola primaria, al termine delle attività, deve accompagnare gli alunni fino alla porta di uscita stabilita, curando la consegna degli alunni al genitore o ad un delegato. Compito dei collaboratori scolastici sarà la sorveglianza dell'uscita dall'edificio scolastico attraverso il ricorso a una disposizione in modo razionale, cosi da tener sotto controllo l intero percorso degli alunni. ENTRATE POSTICIPATE Gli alunni che giungono a scuola in orario posticipato, e in modo occasionale, sono ammessi alla frequenza delle lezioni e accompagnati in classe dal personale collaboratore scolastico o, in carenza dello stesso, da altro personale scolastico presente. In caso di ritardi ripetuti l insegnante dovrà darne informazione alla Direzione. Ogni entrata posticipata che abbia carattere di continuità nel tempo deve essere preventivamente autorizzata dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. Sarà tuttavia cura dell'insegnante di classe annoterà ogni entrata posticipata sul registro di classe. USCITE ANTICIPATE Nella scuola primaria, l autorizzazione è concessa dall insegnante di sezione/classe. Ogni uscita anticipata, non dovuta ad evento accaduto a scuola (come malore, infortunio...), deve essere di norma preannunciata per iscritto dal genitore all'insegnante. Ogni uscita anticipata che abbia carattere di continuità nel tempo deve essere preventivamente autorizzata dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. L'insegnante di classe annoterà l'uscita anticipata sul registro. In caso di ripetute uscite anticipate l insegnante ne informerà il Dirigente scolastico. NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'USCITA 11

12 Nella scuola primaria, gli alunni devono uscire in modo ordinato, senza correre e spingere; non è consentita l'uscita di alunni non sorvegliati dal proprio insegnante. I genitori, o i loro delegati, devono evitare di accalcarsi all'uscita, ostacolando il regolare deflusso degli alunni; è vietato attendere gli alunni all'interno dell'edificio. Il personale collaboratore scolastico deve vigilare le operazioni di uscita, con le stesse modalità sopra indicate. Il collaboratore scolastico in servizio all uscita deve vigilare per tutto il periodo necessario, fino a quando siano terminate le procedure di uscita di tutti gli alunni. SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO ASSENZE DEGLI ALLIEVI I docenti provvedono alla quotidiana registrazione delle presenze e delle assenze degli alunni sul registro di classe, informando il Dirigente scolastico dei casi di prolungata assenza o di assenza con motivazione poco veritiera. In caso di assenza per malattia infettiva, i genitori, o gli insegnanti che ne vengono a conoscenza, devono avvisare la segreteria per le eventuali procedure profilattiche. In caso di allontanamento degli alunni deciso dall A.S.L. a seguito di pediculosi, la riammissione degli alunni è subordinata alla presentazione certificato medico idoneo alla ripresa. La nuova normativa che regola la giustificazione delle assenza ha eliminato l obbligo di certificazione medica, in caso di assenze degli alunni superiori a 5 giorni REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI I destinatari delle norme 5. Il personale docente 6. Il personale A.T.A. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ENTRATA ED ACCOGLIENZA DEGLI ALLIEVI Il personale docente deve trovarsi sul luogo di lavoro almeno 5 minuti prima dell'orario d'inizio del proprio turno di lavoro. Nella scuola secondaria i docenti attendono gli allievi in classe. Gli insegnanti degli altri turni devono prendere in consegna gli alunni nelle aule di competenza. I collaboratori scolastici devono sorvegliare l'ingresso dell'edificio scolastico disponendosi in modo razionale al fine di tenere sotto controllo l intero percorso degli alunni. NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'ENTRATA 12

13 Nella scuola secondaria, gli alunni devono entrare in modo ordinato, senza correre e spingere, dirigendosi verso la propria aula. Gli accompagnatori devono posizionarsi in modo da favorire regolare flusso degli alunni. Ai genitori degli alunni della scuola secondaria non è consentito accompagnare i figli direttamente nelle aule, se non espressamente autorizzati od invitati. Il personale in servizio all ingresso deve assicurare la costante presenza durante l ingresso dei ragazzi, e, dopo la chiusura della porta di ingresso degli alunni, all ingresso uffici. I collaboratori in servizio ai piani si disporranno in modo da vigilare il percorso degli alunni fino all accesso alle classi. Oltre a ciò hanno il compito di vigilare i flussi di ingresso, favorendo il rispetto delle norme comportamentali: tale attività va svolta in modo pacato ed educato. Eventuali problemi, devono essere tempestivamente segnalati all insegnante di classe, se riguardano gli alunni, al dirigente scolastico se riguardano i genitori. Devono essere evitate in ogni caso discussioni e diverbi all interno della scuola. I docenti, a loro volta, sono tenuti a comunicare in segreteria eventuali propri ritardi, in modo da predisporre tempestivamente la temporanea vigilanza della classe. Eventuali disposizioni per la suddivisione degli alunni in classi diverse dalla propria per l assenza del docente saranno impartite dal Dirigente scolastico, o dal Collaboratore del dirigente, o dagli assistenti amministrativi. La ripartizione sarà effettuata dal collaboratore scolastico, assicurando un equa distribuzione degli alunni nelle classi. Gli alunni in ritardo dovranno registrare l ora di ingresso su apposito registro. USCITA DEGLI ALLIEVI Gli insegnanti impiegati nell ultima ora di lezione accompagneranno gli alunni alla porta di uscita dell edificio, vigilando l uscita degli alunni. Anche il collaboratore scolastico in servizio alla porta dovrà porsi in un luogo tale da vigilare tutto il viale di uscita, per tutto il tempo necessario all uscite di tutti gli alunni. I docenti in servizio durante l ora della mensa accompagneranno gli alunni a loro affidati nel refettorio; gli insegnanti che terminano il servizio accompagneranno all uscita gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa. NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L'USCITA Nella scuole secondaria, gli alunni devono uscire in modo ordinato, senza correre, urlare e spingere; non è consentita l'uscita di alunni non sorvegliati dal proprio insegnante. I genitori, o i loro delegati, devono attendere gli alunni all esterno dell edificio, favorire il regolare deflusso degli alunni evitando di accalcarsi all uscita Il collaboratore scolastico in servizio all uscita deve vigilare per tutto il periodo necessario, fino a quando siano terminate le procedure di uscita di tutti gli alunni. ENTRATE POSTICIPATE Gli alunni che giungono a scuola in orario posticipato, e in modo occasionale, sono ammessi alla frequenza delle lezioni e accompagnati in classe dal personale collaboratore scolastico o, in 13

14 carenza dello stesso, da altro personale scolastico presente. In caso di ritardi ripetuti il docente è tenuto ad informare la Direzione. Quando le entrate posticipate assumono una certa continuità nel tempo devono essere preventivamente autorizzate dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. L'insegnante di classe annoterà ogni entrata posticipata sul registro di classe. USCITE ANTICIPATE Nella scuola secondaria, nessun alunno può essere consegnato prima del termine delle attività se non a fronte autorizzazione del dirigente scolastico o del collaboratore delegato. Ogni uscita anticipata, non dovuta ad evento accaduto a scuola (malore, infortunio, ecc.), deve essere di norma preannunciata per iscritto dal genitore all'insegnante. Il docente in servizio nell ora di uscita dello studente è obbligato a firmare il permesso, e ad annotare l uscita anticipata nel registro di classe. Il docente consentirà l allontanamento dalla classe, affidando l alunno al collaboratore scolastico, solo nel momento in cui è presente a scuola il genitore o la persona delegata al ritiro. L alunno potrà essere affidato al collaboratore in servizio al centralino, in caso di ritardo di arrivo del genitore. Ogni uscita anticipata che abbia carattere di continuità nel tempo deve essere preventivamente autorizzata dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. L'insegnante di classe annoterà l'uscita anticipata sul registro. Nel caso in cui le uscite anticipate sono innumerevoli l insegnante ne informerà il Dirigente scolastico. CAMBI ORA I cambi ora devono essere effettuati con puntualità e rapidità, senza perdite eccessive di tempo. In ogni caso la classe deve essere sottoposta a vigilanza. ALLONTANAMENTO DALLA CLASSE E SPOSTAMENTI I docenti hanno l obbligo di evitare, sfavorire e non promuovere l allontanamento degli alunni dal luogo di attività. Qualora l allontanamento dovesse rendersi necessario, gli alunni dovranno essere vigilati in modo attento dai collaboratori scolastici o dal docente in contemporaneità. É espressamente vietato l'allontanamento di alunni dall aula per motivi di natura disciplinare, senza una loro adeguata vigilanza. Gli spostamenti degli alunni, interni all edificio o fra edifici diversi, devono avvenire solo in presenza di adeguata vigilanza da parte dei docenti o dei collaboratori scolastici in modo ordinato e senza recare disturbo alle attività TEMPORANEA ASSENZA DELL'INSEGNANTE L'insegnante che deve allontanarsi (per situazioni occasionali ed eccezionali) dall'aula di insegnamento deve provvedere ad assegnare la temporanea vigilanza degli alunni al personale collaboratore scolastico o ad altro insegnante disponibile. Qualora una classe o sezione rimanga senza la necessaria sorveglianza per improvviso allontanamento dell'insegnante, per ritardo dello stesso o per qualsiasi altro motivo, gli 14

15 insegnanti delle classi vicini devono tempestivamente accogliere parte degli alunni in questione e provvedere alla loro vigilanza sino al ritorno dell insegnante (o comunque al ripristino della normale vigilanza), informandone la segreteria. I collaboratori scolastici in servizio nel piano devono accertarsi all inizio dell attività che in tutte le classi sia in servizio un docente. ATTIVITA DEGLI ALUNNI I docenti avranno cura di predisporre attività educativo-didattiche coerenti con la tutela dell incolumità fisica degli alunni, evitando e prevenendo qualsiasi pericolo proveniente dall attività medesima, da attrezzature, strumentazioni o materiali necessari per l attività. Durante lo svolgimento di tali attività risulta: Vietato l uso di sostanze tossiche, di sostanze chimiche all esterno dei laboratori, l uso libero da parte degli alunni di attrezzi appuntiti o taglienti, l uso libero da parte degli alunni di apparecchi alimentati elettricamente. Per le attività didattiche di pittura nella scuola materna sono consentiti solo sostanze e colori atossici. Vietato attaccare fili o decorazioni alle plafoniere dei soffitti, accatastare materiale sopra gli armadi delle classi, consentire l uso di bianchetti liquidi. Necessario tenere le bombolette spray lontano da fonti di calore; la loro conservazione in classe è vietata, è ammessa la detenzione momentanea, finalizzata all uso immediato: il loro utilizzo deve avvenire all aperto o in luogo ventilato, lontano da fonti di calore. Necessario che il materiale non costituisca un ostacolo alla circolazione degli alunni. Durante lo svolgimento delle lezioni, i docenti non possono essere distolti dal servizio in classe (convocazioni in segreteria, telefonate.). Tutte le comunicazioni (telefonate, servizi di segreteria ) saranno fornite al docente al termine del servizio. Sono naturalmente fatti salvi gravi e urgenti motivi. In questo caso deve essere altresì assicurata la vigilanza della classe. INTERVALLO Durante la ricreazione, sia del mattino, sia dopo pranzo, i docenti vigileranno affinché sia sempre assicurata la tutela dell incolumità fisica degli alunni, sorvegliando il proprio gruppoclasse in spazi definiti, impedendo giochi dannosi e pericolosi per cose/persone, evitando situazioni e luoghi potenzialmente a rischio. Non è consentito l uso di materiali o giochi di proprietà degli alunni potenzialmente pericolosi. MENSA Durante il servizio di mensa è vietato consumare cibi e bevande diversi da quelli forniti dalla società che cura tale servizio. Eventuali problemi relativi alle pietanze, al personale, al servizio devono essere segnalati al collaboratore o, se presenti, all insegnante o al genitore facente parte della commissione mensa, all addetto del Comune, al fine di verificare la qualità del servizio e la ricorrenza di problemi. Gli alunni sono affidati ai docenti per tutto il tempo di permanenza a scuola che hanno dunque la potestà e la responsabilità di mettere in atto tutto ciò che possa ragionevolmente prevenire il verificarsi di un danno. 15

16 Nel caso della mensa, pur non essendo di competenza un controllo di merito sulla qualità del cibo ed una responsabilità specifica in caso di danni alla salute causati da cibo avariato, qualora un docente ritenga che vi siano problemi tali da sconsigliare la somministrazione di un cibo agli alunni, egli può autonomamente decidere in tal senso. In caso di adozione di tale provvedimento, l insegnante è tenuto a documentare e motivare per iscritto il fatto al Dirigente. È comunque necessaria la segnalazione del problema al personale della mensa ed è opportuna una consultazione preventiva con i colleghi e la commissione mensa, se presente. L assistenza e l aiuto ai bambini è di competenza delle insegnanti, di norma presenti in copresenza. Le collaboratrici scolastiche sono tenute ad assicurare la presenza in mensa durante la refezione per effettuare interventi di emergenza (pulizie in caso di rovesciamento di cibi o bevande da parte dei bambini, accompagnamento ai servizi) e a prestare aiuto ai bambini nelle sezioni ove sia presente una sola docente. CUSTODIA DEI REGISTRI TRASMISSIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Le misure operative per garantire la sicurezza dei dati personali e, in particolare, dei dati sensibili e giudiziari sono: La custodia del registro personale e di qualunque altro documento contenente dati personali o sensibili degli alunni nell armadio sito nella sala professori dell edificio nella quale non è consentito l accesso ad estranei (studenti inclusi) non accompagnati. Il registro di classe deve essere custodito dagli insegnanti in servizio e consegnato personalmente, o mediante coll.re scol.co, al collega subentrante. Consegnare in busta chiusa al personale incaricato o al protocollo della sede centrale tutte le comunicazioni indirizzate agli uffici della sede centrale, ad altro personale della scuola e al dirigente scolastico SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO I destinatari delle norme 1. Il personale docente 2. Il personale A.T.A. INFORTUNIO E/O DI MALESSERE SUL LUOGO DI LAVORO: LE PROCEDURE PRELIMINARI La segreteria e le famiglie degli alunni devono comunicare ai docenti i recapiti telefonici (abitazione, luogo di lavoro dei familiari, altri recapiti) per eventuali emergenze. Le famiglie sono obbligate a segnalare eventuali patologie croniche in atto, indicando le procedure terapeutiche e le controindicazioni farmacologiche (con particolare attenzione alle allergie). Tali informazioni devono essere accessibili a tutti i docenti di classe e vengono conservate nel registro per un immediata consultazione. Eventuali informazioni successive relative a variazioni intercorse devono essere conosciute dai vari insegnanti interessati e dalla segreteria. 16

17 L INTERVENTO IN CASO DI INFORTUNIO E/O DI MALESSERE Gli insegnanti e tutto il personale scolastico sono invitati a fornire la massima collaborazione per il soccorso in caso di infortuni (in funzione della gravità specifica) e la vigilanza della classe. In ogni scuola è presente il materiale per il primo soccorso, che vengono custoditi da un collaboratore che ha anche il compito mantenere le scorte di prodotti. In ogni plesso, in locale adeguatamente segnalato, deve essere a disposizione il seguente materiale per il primo soccorso: Guanti monouso in vinile o in lattice; Confezione di clorossidante elettrolitico al 5%; Compresse di garza sterile 10X10 e 18X40 in buste singole; Confezione di cerotti di varie misure pronti all uso; Rotolo di benda orlata alta 10 cm, rotolo di cerotti alto 2,5 cm; 1 paio di forbici e 1 termometro; Lacci emostatici; Confezioni di ghiaccio pronto uso o di sacchetti per ghiaccio se vi è il freezer; Sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari; Altri strumenti necessari. Il materiale sarà aggiornato secondo i contenuti del D. L.vo n. 388/04. Il collaboratore scolastico incaricato deve provvedere al mantenimento delle condizioni igieniche ottimali di tutto il materiale sanitario e provvedere all integrazione e alla sostituzione periodica di quanto utilizzato o scaduto. È fondamentale usare sempre guanti di lattice monouso, per medicare ferite e in tutti i casi in cui vi sia presenza di sangue. Non è consentito somministrare farmaci agli alunni, in assenza dirichiesta scritta del genitore, accompagnata da precisa prescrizione del medico curante, indicante le modalità precise di somministrazione e autorizzazione della direzione. I genitori sono autorizzati nella scuola, in orario di lezione, per la somministrazione di medicinali. In caso di lieve indisposizione di un alunno, spetta agli insegnanti di classe adottare le decisioni opportune ed eventualmente decidere se avvertire la famiglia prima del termine delle lezioni. Nei casi più urgenti è obbligo contattare l ambulanza per il trasporto al luogo di soccorso. Salvo disposizioni specifiche, devono essere evitate manovre o spostamenti che potrebbero aggravare la situazione dell infortunato. In caso di chiamata del soccorso, deve essere immediatamente avvertita la famiglia. Nelle situazioni in cui il genitore si rende irreperibile, il bambino deve essere accompagnato e assistito dall insegnante fino all arrivo del familiare. Per la vigilanza della classe devono essere utilizzate le risorse disponibili in quel momento ed in mancanza di queste gli alunni sono equamente distribuiti nelle sezioni rimanenti. Non è permesso l utilizzo di mezzi privati di insegnanti o di altro personale della scuola per il trasporto degli alunni. Nel caso in cui il bambino sia prelevato dal genitore è necessaria la preventiva compilazione del modello di uscita fuori orario. Quando il malore o l infortunio si verifica durante attività esterne alla scuola (come ad esempio una gita scolastica), il soccorso deve essere prestato attraverso la chiamata del numero di emergenza (118). L insegnante deve avvertire tempestivamente dell accaduto la segreteria. L insegnante in carica è tenuto a denunciare l infortunio tramite il relativo modulo di denuncia e a consegnarlo in segreteria entro il giorno successivo. Si raccomanda assoluta precisione nella descrizione della dinamica dell evento e della vigilanza operata dagli insegnanti al momento dell incidente. Nel caso di infortunio l operatore scolastico o i familiari della persona infortunata devono consegnare alla segreteria la prima documentazione medica attestante il danno subito. 17

18 SERVIZIO DI SEGNALAZIONE I destinatari delle norme 1. I coordinatori di plesso 2. Il personale di segreteria 7. I collaboratori scolastici 8. Il personale docente Vi sono tre tipologie di interventi che si possono rendere necessari: a) Interventi con carattere di urgenza, che si rendono necessari nei casi in cui vi è un grave ed immediato pericolo di arrecare un danno all incolumità delle persone/strutture. Il coordinatore di plesso o il collaboratore scolastico ha il compito, in tali situazioni di emergenza, di avvisare tempestivamente e personalmente la segreteria. In attesa dell intervento il personale adotterà le adeguate misure di sicurezza per evitare l avvicinamento al luogo di pericolo, attivando, se necessario, la procedura di emergenza (evacuazione e di richiesta di intervento dei soccorsi). b) Interventi sugli impianti elettrici. Il personale deve seguire scrupolosamente le procedure per gli interventi di urgenza e gli interventi non urgenti. In caso di problemi e pericoli gravi e immediati (fumo, scintille, principi di incendio), fatta salva la disposizione dell evacuazione dell edificio, non dovranno essere attuate manovre sul quadro elettrico, si dovrà agire esclusivamente sul pulsante rosso di emergenza. È tassativamente vietato l intervento non autorizzato sull impianto elettrico, in caso di guasti. c) Interventi non urgenti. Per questa categoria di problematiche meno gravi la segnalazione deve essere fatta, per iscritto in segreteria. Gli interventi di manutenzione saranno decisi dal Dirigente scolastico che segnala il guasto al competente Ufficio Tecnico Comunale in funzione della tipologia di intervento da effettuarsi. In caso di intervento di ditte esterne, il personale ausiliario curerà che l intervento abbia luogo tutelando la sicurezza di alunni e personale della scuola, compilando l apposito modulo di intervento, controfirmato dal tecnico della ditta. Il personale in servizio è tenuto a segnalare ogni guasto, inconveniente, difetto o cattivo funzionamento di elementi strutturali e di impianti. ASSENZE, PERMESSI E FERIE I destinatari delle norme 1. Personale docente 2. Personale ATA Il personale dell Istituto deve comunicare la propria assenza dal servizio in segreteria, dalle ore 7.45 alle ore 8.00 al n. telefonico specificando le cause e le motivazioni di tale assenza urgente (esempio malattia). Se la prognosi è superiore alla giornata, essa deve essere comunicata in segreteria nella stessa giornata o, al più tardi, entro le ore 8.00 del giorno successivo. 18

19 Il certificato medico e la comunicazione scritta di assenza devono pervenire in segreteria entro 5 giorni dall inizio dell assenza. I permessi devono essere richiesti in forma scritta con un preavviso di almeno 5 giorni. Qualora non possano essere rispettati i tempi di richiesta per sopraggiunti motivi di urgenza, questi andranno indicati nel modulo della domanda. La normativa relativa alle assenze, ai permessi, alle astensioni, alle ferie è comunque regolata dal CCNL Comparto Scuola e dalla contrattazione integrativa di istituto. Nello specifico, con riguardo alle ferie, si ricorda che possono essere concesse a patto che non comportino oneri aggiuntivi per l amministrazione, compatibilmente alle esigenze di servizio, e che i docenti non effettuino più di 6 ore continuative di servizio con gli alunni. DISPOSIZIONI VARIE I destinatari delle norme 3. I coordinatori di plesso 4. Il personale di segreteria 9. I collaboratori scolastici 10. Il personale docente 1. Divieto di fumare in tutti i locali. 2. Divieto di utilizzo del cellulare durante l orario di servizio. 3. Divieto di utilizzo dell ascensore da parte degli alunni. 4. Divieto di consumare cibi e bevande durante l orario di lezione. 5. Il materiale di pulizia deve essere custodito in locali non accessibili agli studenti. 6. Il locale infermeria deve essere chiuso ed accessibile solo al personale autorizzato. 7. I lavori ordinari di manutenzione devono essere eseguiti in modo da non causare pericolo o disagio agli studenti ed al personale in servizio. RISCHI CONNESSI ALLA CONDIZIONE DI LAVORATRICE MADRE I destinatari delle norme 1. Tutto il personale femminile dell Istituto Fermo restando il diritto alla privacy, tutelato dalla legge, quando una lavoratrice è incinta è invitata a comunicare il suo stato di gravidanza, al fine di garantire le minori possibilità di rischio per la madre ed il nascituro. In particolare è necessario che sia posta la massima attenzione relativa ai rischi da infezioni da toxoplasmosi, rosolia, epatite B e C, HIV, varicella Le norme e il CCNL tutelano le donne anche durante il periodo post-partum. La lavoratrice ha il dovere di leggere la scheda informativa per le lavoratrici madri contenente cenni di fisiologia e i principali rischi e l opuscolo Donna, salute, lavoro presenti in tutti i plessi dell istituto. Sarà effettuata inoltre una valutazione dei rischi connessi con lo stato di gravidanza. 19

20 Le lavoratrici in gravidanza dovranno evitare tassativamente: lavori fisicamente faticosi e che comportano rischi di cadute dall alto (è tassativamente vietato l uso di scale a mano); lavori che costringono a prolungate posture scorrette, fisse e/o in piedi per più di 2 ore; lavori che prevedono l uso di sostanze nocive o pericolose eche espongono a rumore, vibrazioni, urti, colpi, scuotimenti; Orari prolungati, turni irregolari, straordinari. DISPOSIZIONI PER L USO DEI VIDEOTERMINALI I destinatari delle norme 1. Il personale docente 2. Il personale amministrativo Gli obblighi che i soggetti sopracitati devono rispettare risultano essere: Il personale non deve utilizzare i videoterminali per più di 4 ore consecutive giornaliere e 20 settimanali; Dopo 2 ore consecutive di lavoro, è necessario effettuare un interruzione di almeno 15 minuti; Il personale non deve utilizzare videoterminali che presentino anomalie dovute all instabilità dell immagine ed al cattivo funzionamento/definizione dei caratteri dello schermo; Lo spazio di almeno 15 cm davanti alla tastiera deve essere sufficiente per l appoggio delle mani e delle braccia; Il videoterminale deve essere appoggiato su un piano di lavoro stabile e non deve produrre rumori fastidiosi, tali da condizionare la comunicazione verbale; Il posto di lavoro deve essere orientato in modo da evitare riflessi e abbagliamenti. DISPOSIZIONI OPERATIVE 1. Non usare i personal computer per fini personali 2. Non utilizzare programmi e software privi di licenza 3. Non dimenticare supporti rimovibili contenenti dati personali comuni e sensibili a disposizione di estranei. Una volta utilizzati vanno riposti negli appositi contenitori/armadi protetti da serratura 4. Non permettere l accesso non autorizzato a computer contenenti dati personali comuni e sensibili 5. Comunicare immediatamente al Titolare eventuali anomalie e malfunzionamenti dei pc 6. Seguire le regole sulla posta elettronica e in particolare non aprire documenti di cui non sia certa la provenienza, aprire direttamente gli allegati ma salvarli su disco e controllarne il contenuto con un antivirus, controllare accuratamente l indirizzo dei destinatario prima di inviare dati 20

REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI SCUOLA PRIMARIA

REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI SCUOLA PRIMARIA REGOLAMENTO PER IL PERSONALE SERVIZIO DI VIGILANZA DEGLI ALLIEVI SCUOLA PRIMARIA ENTRATA ED ACCOGLIENZA DEGLI ALLIEVI Il personale docente deve trovarsi sul luogo di lavoro almeno 5 minuti prima dell'orario

Dettagli

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle

Dettagli

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

VIGILANZA SUGLI ALUNNI

VIGILANZA SUGLI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO COMO PRESTINO-BRECCIA Via Picchi 6-22100 COMO Tel. 031507192 Fax 031 004738 C.F. 80020220135 coic81300n@istruzione.it VIGILANZA SUGLI ALUNNI REGOLAMENTO concernente la disciplina della

Dettagli

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo

Dettagli

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I

R E G O L A M E N T O A S S E N Z E, R I T A R D I E U S C I T E A N T I C I P A T E D E G L I A L U N N I ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE GONNESA Via Dettori, 10-09010 Gonnesa -CI Tel. e Fax 0781/45018 Codice Fiscale 90016590920- cod. meccanografico CAIC81400E e-mail caic81400e@istruzione.it CAIC81400E@Pec.istruzione.it

Dettagli

della SICUREZZA NELLA SCUOLA

della SICUREZZA NELLA SCUOLA Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

MASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese

MASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese Il concetto di sicurezza a scuola è quasi sempre associato a situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità degli edifici scolastici e alle questioni inerenti la loro sicurezza strutturale, igienica

Dettagli

REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA

REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA REGOLAMENTO DI ISTITUTO SCUOLA PRIMARIA Entrata 8.10 8.15 Chiusura cancelli: 8.20 Ingresso Gli alunni non possono accedere nei locali scolastici se non 5 minuti prima dell inizio delle lezioni. L ingresso

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO SCUOLA DELL'INFANZIA L'AQUILONE 9 Istituto Comprensivo - PADOVA PIANO DI PRIMO SOCCORSO IL PRIMO SOCCORSO È RIVOLTO A QUALSIASI PERSONA PRESENTE NELLA SCUOLA CHE INCORRA IN INFORTUNIO O MALORE. Insegnanti

Dettagli

Circ. n. 13 Prot. n 4485/A39 Montebello Vic.no, 23.09.2014 IAF/rc

Circ. n. 13 Prot. n 4485/A39 Montebello Vic.no, 23.09.2014 IAF/rc Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTEBELLO VICENTINO (VI) 36054 - MONTEBELLO VIC.NO - Via G. Gentile, 7 Tel. 0444/649086 - Fax 0444/649016 - e-mail:

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 36 DEL

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI

LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI LICEO SCIENTIFICO G.B. GRASSI LICEO MUSICALE LECCO CARTA DEI SERVIZI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 1 PARTE TERZA I SERVIZI AMMINISTRATIVI ORARIO DI APERTURA DELL ISTITUTO art. 3.1 3.3 SERVIZI AMMINISTRATIVI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

Regolamento di Istituto

Regolamento di Istituto Regolamento di Istituto 1. L iscrizione o la riconferma dell alunno è annuale ed è di competenza della Direzione della Scuola. Il termine per l iscrizione alla Scuola dell Infanzia e alla classe prima

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Disposizioni comportamentali in caso di emergenza.

Disposizioni comportamentali in caso di emergenza. TUTTI I PRESENTI NELLA SCUOLA in caso di sisma, porsi al riparo sotto i banchi o comunque ALLONTANARSI DAL CENTRO DELL AULA disponendosi lungo i muri portanti o vicino a pilastri e sotto le travi. 2) Al

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

SEZIONE 4 IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA

SEZIONE 4 IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA Pag. 2 di 15 4.1 UNITA OPERATIVA 1 - PRIMARIA, XXV APRILE - SEDE DESCRIZIONE DELL UNITA

Dettagli

VIGILANZA ALUNNI ORGANIZZAZIONE ENTRATA ED USCITA DEGLI ALUNNI, CAMBIO ORA, INTERVALLO.

VIGILANZA ALUNNI ORGANIZZAZIONE ENTRATA ED USCITA DEGLI ALUNNI, CAMBIO ORA, INTERVALLO. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale A.Moro di SERIATE Corso Roma, 37 24068 SERIATE (BG) Tel. 035.295297 Fax 035.4240539 @-mail: bgic876002@istruzione.it

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA CATERINA CITTADINI SUORE ORSOLINE DI SOMASCA VIA GRAN PARADISO, 31 00139 ROMA. Regolamento interno

SCUOLA DELL INFANZIA CATERINA CITTADINI SUORE ORSOLINE DI SOMASCA VIA GRAN PARADISO, 31 00139 ROMA. Regolamento interno SCUOLADELL INFANZIA CATERINACITTADINI SUOREORSOLINEDISOMASCA VIAGRANPARADISO,31 00139ROMA Regolamento interno REGOLAMENTO INTERNO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA E PATTO SOCIALE DI CORRESPONSABILITA TRA SCUOLA

Dettagli

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA Scuola dell infanzia Carlo Collodi REGOLAMENTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI La scuola è un ambiente educativo sereno, governato dal rispetto dei diritti e dei doveri di ognuno.

Dettagli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA SICUREZZA SCU NELLA SCUOLA Procedure operative per la gestione del corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE 2012/ 2013 Il piano di evacuazione nasce dalla necessità di gestire le emergenze che possono insorgere durante l orario di lezione. Le emergenze

Dettagli

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso: REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) L accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente regolamento; 2) L accesso è riservato ai

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo

Dettagli

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato

due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato 1. MODALITA DI RILEVAZIONE E DI COMUNICAZIONE DELLA SITUAZIONE DI ALLARME Si prevedono sostanzialmente due situazioni nelle quali si presenti la necessità di emanare un allarme generalizzato che comporti

Dettagli

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO E REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio dell Unione N. 21 del 30/04/2013 CAP.

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO

Dettagli

PIANO DELLE MISURE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI ( DLgs 9 aprile 2008, n. 81 ed integrazione DLgs 3 agosto 2009, n. 106 )

PIANO DELLE MISURE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI ( DLgs 9 aprile 2008, n. 81 ed integrazione DLgs 3 agosto 2009, n. 106 ) Allegato 06 REGISTRO CONTROLLI PRESIDI E SISTEMI ANTINCENDIO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO DLgs 9 aprile 2008, n. 81 ed integrazioni DLgs 3 agosto 2009, n. 106 PIANO DELLE MISURE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI

Dettagli

I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA

I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) l accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente

Dettagli

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio

Dettagli

SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI

SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 PIANO DI EVACUAZIONE SEGNALE DI ALLARME: 1. TERREMOTO suono prolungato 2. ALLUVIONE suono breve ripetuto diverse volte 3. INCENDIO

Dettagli

Piano di sorveglianza

Piano di sorveglianza ISTITUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI Scuola dell infanzia Giovanni Paolo II Via Flaminio Plati 20029 Turbigo (Mi) Tel e Fax 0331871086 email infanziaturbigo@comprensivoturbigo.gov.it - http://www.comprensivoturbigo.gov.it

Dettagli

Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia

Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia MAGNIFICO RETTORE Servizio di Prevenzione e Protezione MC EQ TSL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE ASPP ASPP ASPP ASPP RESPONSABILE

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

SICUREZZA ED IGIENE SUL LAVORO NELLE AUTOCARROZZERIE

SICUREZZA ED IGIENE SUL LAVORO NELLE AUTOCARROZZERIE SICUREZZA ED IGIENE SUL LAVORO NELLE AUTOCARROZZERIE INDICE 2. LE PRINCIPALI FIGURE INDIVIDUATE DAL T.U. SICUREZZA..... pag 3 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE..... pag 3 ADDETTI ALL

Dettagli

APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI

APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DOVERI MANCANZE SANZIONI ORGANI COMPETENTI Ritardo oltre i 5 minuti senza giustificazione Rispetto dell orario

Dettagli

CARTA INTESTATA PREMESSA

CARTA INTESTATA PREMESSA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA AI FINI DI SICUREZZA, TUTELA DEL PATRIMONIO, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI, AI FINI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

LICEO PΑΩLINO D AQUILEIA via Seminario, 7-34170 Gorizia scuola paritaria

LICEO PΑΩLINO D AQUILEIA via Seminario, 7-34170 Gorizia scuola paritaria Circolare n. 7 Gorizia, 19.09.2012 Destinatari: tutte le classi Oggetto: Disposizioni urgenti in materia di assenze, giustificazioni, ritardi, entrate e uscite fuori orario Per una ordinata gestione delle

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. e del D.M. 26-08-1992 Il giorno 16

Dettagli

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza

Dettagli

GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO

GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Il presente opuscolo vuole essere un utile guida per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e i soggetti collegati al mondo del lavoro. Le informazioni contenute

Dettagli

STUDIO TECNICO PAGLIARONE ing. DARIO

STUDIO TECNICO PAGLIARONE ing. DARIO STUDIO TECNICO PAGLIARONE ing. DARIO VERBALE DI PROVA DI EVACUAZIONE (allegato I punto 7.4 del D.M. 10 marzo 1998) In merito alla necessità di testare il piano di emergenza della sede succursale lavorativa

Dettagli

REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI ESERCITAZIONI ELETTRICO/ELETTRONICHE E DI MISURE ELETTRICHE

REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI ESERCITAZIONI ELETTRICO/ELETTRONICHE E DI MISURE ELETTRICHE ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE sez. I.T.C. Colotti Viale Mazzini, 12-0439/302480 - Fax 0439/317937 sez. I.P.I.A. Rizzarda Via Martiri della Libertà, 5-0439/840313 - Fax 0439/840932

Dettagli

Corso di formazione 15 marzo 2013

Corso di formazione 15 marzo 2013 Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia a.s. 2012/13 Corso di formazione 15 marzo 2013 La sicurezza nei luoghi di lavoro Dirigente Scolastico: dott.silvio Peri RSPP: prof.ssa Perla Ferrari Argomenti del

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16

PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16 PIANO DI SICUREZZA SEDE SCUOLA SECONDARIA DI BELVEDERE A.S.2015/16 AZIONE ORA MODALITA' PERSONALE NOTE 7.45 Ingresso alunni che arrivano con trasporto pubblico e aventi fatto richiesta di ingresso anticipato

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

Procedura 1-001 PIANO DI PRIMO SOCCORSO

Procedura 1-001 PIANO DI PRIMO SOCCORSO Pag. 1 di 8 Procedura 1-001 PIANO DI PRIMO SOCCORSO Sommario GENERALITÀ... 2 STRUMENTI DI PRIMO SOCCORSO... 2 REQUISITI E FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO... 3 GESTIONE PROCESSO DI PRIMO SOCCORSO...

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO dispensa informativa per docenti e non docenti A CURA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREMESSA Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni

Dettagli

lezioni, con la direttiva allegata intendo riportare alla Vostra attenzione alcune indicazioni sul tema

lezioni, con la direttiva allegata intendo riportare alla Vostra attenzione alcune indicazioni sul tema Circolare n.11 Laveno M., 7.9.2015 Ai Docenti Ai Collaboratori Scolastici E p.c. Ai Genitori Sito Web/Albo E p.c. al DSGA SEDI OGGETTO: Direttiva sulla vigilanza all interno dell Istituto Gentili Docenti

Dettagli

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

REGOLAMENTO LABORATORIMULTIMEDIALE INFORMATICO MULTIMEDIALE LINGUISTICO SCIENTIFICO LIM

REGOLAMENTO LABORATORIMULTIMEDIALE INFORMATICO MULTIMEDIALE LINGUISTICO SCIENTIFICO LIM ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO L. PIRANDELLO SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI 1 GRADO E LICEO SCIENTIFICO VIA ENNA n 7 -Tel.0922/97043992010 LAMPEDUSA E LINOSA (AG) C.F. 8000670084 C. M. AGIC81000E REGOLAMENTO

Dettagli

PROCEDURA PRIMO SOCCORSO E PRONTO INTERVENTO

PROCEDURA PRIMO SOCCORSO E PRONTO INTERVENTO PROCEDURA PRIMO SOCCORSO E PRONTO INTERVENTO INDICE Premessa pag. 2 Addetti al Primo Soccorso pag. 3 Procedure impartite agli addetti al Primo Soccorso pag. 3 Attivazione del soccorso: procedura pag. 4

Dettagli

PROBLEMATICHE SEGNALATE DALLE SCUOLE

PROBLEMATICHE SEGNALATE DALLE SCUOLE Provveditorato agli studi di Potenza A.S. 1997/98 PROBLEMATICHE SEGNALATE DALLE SCUOLE A cura di Pasquale Francesco Costante MONITORAGGIO ATTIVITA' DI 1 PREVENZIONE INCENDI Suole prive del C.P.I. ( Certificato

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI

REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI I.I.S. "PAOLO FRISI" Via Otranto angolo via Cittadini n. 1-20157 Milano Tel. 02/3575716/8 fax 02/39001523 E mail: paolofrisimi@tin.it - Sito web:www.ipsfrisi.it REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA DEGLI STUDENTI

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. - BOZZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. - BOZZA COMUNE DI COSSIGNANO Gara per l affidamento del servizio di mensa scolastica per la scuola dell infanzia e la scuola primaria anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA COMUNE di PORTO MANTOVANO REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. del 2 Art. 1 - Finalità La Commissione Mensa ha la finalità di favorire la partecipazione,

Dettagli

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA FINALITA La scuola dell infanzia promuove l educazione armonica e integrale dei bambini da 3 a 6 anni ( REGOLAMENTO Titolo I art.2- art.4), proponendosi come ambiente

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze) GARA D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI PRE SCUOLA E POST SCUOLA 4.09.20-30.06.204 CIG. 3570808D3 ALLEGATO DESCRIZIONE SERVIZI PRE E POST SCUOLA E SITUAZIONE A.S. 20/202

Dettagli

Regolamento servizio di trasporto scolastico

Regolamento servizio di trasporto scolastico COMUNE DI OFFANENGO Provincia di Cremona Regolamento servizio di trasporto scolastico Approvato con deliberazione C.C. n. 14 del 4.5.2007 Indice: Art. 1 Finalità e criteri generali Art. 2 Organizzazione

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli