Anna Benedetti La biodiversità dei suoli per la biodiversità dei territori

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1 Anna Benedetti La biodiversità dei suoli per la biodiversità dei territori Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l Analisi dell Economia Agraria Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo CREA-RPS anna.benedetti@entecra.it

2 BIODIVERSITA «CAPITALE NATURALE» DEL PIANETA

3 BIODIVERSITA Rappresenta l insieme degli organismi viventi in un determinato ambiente

4 Concetto di fertilità del suolo PERDITA DI FERTILITA Fertilità, biodiversità, qualità, sostenibilità 4

5 DIAMO I NUMERI Il 25 % della biodiversità dell intero pianeta è nel suolo, con il 95% degli organismi viventi si trova nel suolo Il 95% del nostro cibo è prodotto direttamente o indirettamente dal suolo Nel 2050 le produzioni alimentari debbono essere incrementate del 60% 33% dei suoli mondiali è fortemente degradato ed improduttivo Uso sostenibile del suolo potrebbe incrementare le produzioni del 58% La mancanza di un solo elemento dei 15 necessari allo sviluppo delle piante può fortemente limitare le produzioni 45 % della rappresentatività dei suoli mondiali è in Italia Per formare 1cm di suolo sono necessari 1000 anni L Italia è il Paese europeo con il maggior numero di endemismi

6 Peculiarità italiana Classificazione ecoregionale: le ecoregioni d Italia Blasi et al 2010 Identificazione e caratterizzazione di unità territoriali ecologicamente omogenee. Bioclima, fisiografia, vegetazione 2 divisioni (temperata e mediterranea) 13 province ( borderland tirrenico) 33 sezioni (toscana, romana) 80 sottosezioni (colli albani) L agrobiodiversità che comprende la varietà e la variabilità di animali, piante e microrganismi che sono importanti per il cibo e l agricoltura e che sono il risultato delle interazioni tra ambiente, risorse genetiche e sistemi di gestione e le pratiche usate dagli uomini (FAO 1999)

7 Le produzioni tipiche e la zonizzazione Il terroir può essere definito come un'area ben delimitata dove le condizioni naturali, fisiche e chimiche, la zona geografica ed il clima permettono la realizzazione di un prodotto specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità. Il terroir definisce anche l'interazione tra più fattori, come suolo, disposizione, clima, genetica della pianta, tecniche agronomiche, cultura. Il suolo, la sua composizione chimica, fattori fisici e biologici, i microrganismi, la macrofauna, la concimazione minerale in aggiunta alla concimazione organica, la topografia del terreno con i diversi approvvigionamenti idrici, i diversi tipi di clima e di conseguenza le diverse temperature, ventilazioni, esposizioni solari ed umidità, fanno sì che possano aversi prodotti con caratteristiche diverse nella struttura e negli aromi.

8 L habitat suolo Il suolo è l ambiente naturale, costituito da materiali minerali ed organici, che sulla superficie della Terra garantisce la vita agli organismi viventi. Recentemente è stato definito la zona critica della terra meritando un attenzione particolare grazie al suo ruolo chiave negli equilibri ambientali a sostegno dell intera vita del nostro pianeta.

9 MICRORGANISMI DEL SUOLO Il suolo nasconde un numero straordinario di forme di vita, un intricata rete di interazioni che coinvolge un enorme quantità di biomassa vivente, oltre 3000 Kg/ha in un suolo agricolo (Bloem et al., 2003). Pochi grammi di terreno possono contenere miliardi di batteri, centinaia di chilometri di ife fungine, decine di migliaia di protozoi, migliaia di nematodi, alcune centinaia di insetti, aracnidi, vermi e centinaia di metri di radici di piante.

10 Nel suolo risiede circa il 95% dell intera biodiversità di tutti gli organismi viventi e ne conosciamo attualmente solo l 1%, quando invece si conosce l importanza della loro azione nella regolazione dei processi che avvengono all interno di un ecosistema e di regolazione dell intera vita sulla terra. La perdita della biodiversità di un suolo comporta la perdita di quel suolo in termini prduttivi, di fertilità e di sostegno allo sviluppo delle piante e quindi degli animali.

11 Animali decine Piante centinaia Mesofauna org mq Microrganismi org mq

12 Sono invisibili, ma li possiamo vedere anche ad occhio nudo Ascoltare, sentirne odori e sapori, possiamo anche toccarli Negativa presenza assenza azione azione azione azione azione Positiva

13 Microrganismi nelle filiere agroalimentari

14 Legame del cibo con il territorio di produzione LA TERRA E LA RAZZA SONO INSCINDIBILI CAVOUR (TO)

15 Dalla terra alla tavola

16 Selezione Coltivazione Raccolta Trasformazione Commercializzazione La qualità del vino 10/12/

17 Interazione pianta-microrganismi del suolo (Bakker et al., Plant Soil :1-13) Meccanismi di feedback; Produzione di essudati radicali che modificano la struttura delle comunità Ruolo potenziale dei microrganismi nell attivazione di vie metaboliche i cui metaboliti o prodotti finali influenzano il comportamento della rizosfera con un feedback sulla pianta di attivazione di geni coinvolti nel flavour 17

18 Interazione pianta-microrganismi del suolo Il concetto di terroir assume nel mondo del vino un significato molto complesso, che sicuramente racchiude fattori diversi tipici di un territorio piuttosto ristretto, spesso anche un singolo vigneto, tanto da conferire al vino caratteristiche uniche I microrganismi intervengono in tutte le fasi della produzione del vino, dalla messa a coltura alla vinificazione 18

19 Adozione delle linee guida nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ, della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario. (12A08142) GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 171

20 Programma Nazionale Biodiversità di interesse agrario Adozione delle linee guida nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ, della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario. (12A08142) GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 171 Biodiversità vegetale Biodiversità animale Biodiversità microbica

21 Conservazione delle risorse genetiche microbiche Conservazione on farm/ex-situ Conservazione on farm/in-situ Conservazione ecosistemica approccio ecosistemico di conservazione delle risorse genetiche vegetali e microbiche associate. L approccio ecosistemico per la conservazione della biodiversità permette la valutazione complessiva dei fenomeni che avvengono all interno dell agroecosistema e l individuazione delle interrelazioni tra i diversi processi Maggio 2013, Roma alessandro.florio@entecra.it 21

22 Marcatori: preliminari, obiettivi e laboratoriali laboratoriali Preliminare Obiettivi Identificazione Molecolari

23 La ricerca al servizio del made in Italy: linee guida per la conservazione delle risorse genetiche microbiche autoctone Marcatori morfologici ALIMENTI alimenti ambiente AMBIENTE Marcatori molecolari Sono comuni, si devono effettuare solo modificazioni legate alla matrice di partenza

24 SUOLO Compilazione scheda informativa CASO A CASO B ROUTINE EROSIONE ALTO VALORE Conservazione del germoplasma vegetale Raccolta suolo corrispondente CASO A 1 4 CASO B Livello Azione 0 Analisi matricale 1 Valutazione della IBF Conservazione del suolo ex situ 2 Analisi della composizione genetica e funzionale della comunità microbica 3 Sequenziamento e caratterizzazione di singole specie ed eventuale conservazione ex situ 4 Monitoraggio spazio-temporale. Il monitoraggio spaziale potrà essere facoltativo, mentre il monitoraggio temporale sarà obbligatorio.

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31 Paesaggio agricolo: governo del territorio Conoscere per capire, tutelare e valorizzare

32 Agricoltore gestore dell ambiente Ricercatore gestore dell ambiente

33 Da un sondaggio effettuato da EUROISTAT in Europa mediamente i cittadini europei conoscono il concetto di biodiversità al 58% con un massimo dei tedeschi al 69% ed un minimo degli italiani al 36%. Di questo 36% quanti sono consapevoli del concetto di biodiversità del suolo e della sua importanza.

34 Grazie per l attenzione!

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