ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI QUARTE COMUNICATO N. 33 PROPOSTA DI STAGE CON LABORATORIO ANATOMIA PATOLOGICA OSPEDALE MARTINI
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1 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI QUARTE COMUNICATO N. 33 PROPOSTA DI STAGE CON LABORATORIO ANATOMIA PATOLOGICA OSPEDALE MARTINI ATTIVITA DEGLI STUDENTI DURANTE IL TIROCINIO Gli studenti frequenteranno progressivamente tutte le aree di lavoro del laboratorio. Dopo aver preso confidenza con l attività lavorativa verrà loro insegnato a: 1) Accettare il materiale in arrivo in Anatomia patologica, tramite software informatico 2) Preparare dei campioni da materiale biologico per poter essere incluso. 3) Colorare a mano i vetrini per l esame citologico 4) Montare i vetrini per la lettura dei preparati 5) Leggere i vetrini direttamente al Microscopio Ottico 6) Archiviare i preparati Oltre alla parte pratica verranno loro spiegate con piccoli seminari le attività svolte e verrà loro richiesto di fare una piccola ricerca bibliografica. Per gli studenti maggiorenni, se ne fanno espressa richiesta, sarà loro concesso di assistere alla esecuzione di un riscontro autoptico. Infine verrà loro insegnato un metodo per fare ricerca con il materiale biologico, dopo aver presentato l attività del Comitato Etico Aziendale, la legge sulla Privacy e sulla Trasparenza, prendendo come spunto il Progetto sulla valutazione degli effetti delle fibre di amianto nei materiali biologici umani e animali. I posti a disposizione sono otto: quattro tra gennaio e maggio (qualche giornata nella settimana dei recuperi e poi un pomeriggio a settimana da concordarsi con il laboratorio) e quattro a giugno. Lo stage è di circa 50 ore. Gli studenti interessati possono rivolgersi alla prof.ssa Garofani o scrivere all indirizzo asl@liceogalfer.it RISCHI PROFESSIONALI I patologi e i tecnici sono sottoposti a visite periodiche per la possibilità di esposizioni a sostanze chimiche (alcooli, xilolo, formalina, coloranti ormai tutti in forma di Kit) e a sostanze
2 cancerogene (formalina). Attualmente la valutazione del rischio presso la S.C. di Anatomia Patologica è considerato basso in quanto ci sono i sistemi di ventilazione e sono state adottate tutte le precauzioni necessarie per evitare dispersione dei fumi di formalina. Le analisi ambientali eseguite dalla Medicina del Lavoro dell Università di Torino sono sempre risultate con valori inferiori a quelli considerati patologici. Altri rischi sono quelli per l uso di taglienti e aghi, ma agli studenti verranno fatte utilizzare solo attrezzature come pinze e forbici per provare a campionare i tessuti biologici. L ultimo rischio è quello biologico. Agli studenti verranno sempre dati camici e guanti per evitare ogni contatto e non verranno dati loro materiali biologici a fresco, possibile fonte di rischio, ma solo materiale biologico già fissato in formalina. Durante il loro, occuperanno il minor tempo possibile presso il laboratorio. La maggior parte del tempo verrà occupata presso gli studi medici per la visione dei preparati cito/istologici in microscopia ottica e per assistere ai piccoli seminari e alla ricerca bibliografica. STRUTTURE OSPITANTI L Ospedale Martini si trova in via Tofane 71. Il servizio di Anatomia Patologica è ubicato in prossimità delle sale operatorie, degli ambulatori e delle camere mortuarie. La superficie complessiva dei locali, esclusi gli eventuali locali autoptici e ambulatoriali e locali archivi è di circa 150 mq. Le strumentazioni automatiche di processazione dei materiali istologici, colorazione e montaggio dei vetrini sono posizionate in locali separati. E presente un sistema di condizionamento centralizzato e l'impianto di condizionamento è coordinato con le cappe di laboratorio. In tutti i locali sono rispettate le seguenti caratteristiche microclimatiche (richieste dalle normative per l accreditamento dei servizi pubblici e privati: - Temperatura tra 20 e 28 C - Umidità relativa tra 40% e 60% - Idoneo ricambio aria (5V/h, velocità 0,05-0,15 m/s) - In caso di rischio biologico classe 3 4: ricambi di 2V/h - Idonea classe di purezza dell'aria (manutenzione dei filtri) In tutti i locali sono rispettate le seguenti caratteristiche illuminometriche: - Illuminazione generale 300 lux - Illuminazione aree tecniche lux Esiste un sistema di stabilizzazione sulle linee elettriche di alimentazione del laboratorio. Tutti gli scarichi dei lavandini sono allacciati allo scarico fognario. Tutta l attività è in rete tramite un sistema informatico per accettare, processare e refertare. ATTIVITA Il Servizio di Anatomia Patologica del P.O. Martini diagnostica circa 6000 casi istologici e circa 7000 casi citologici all anno e nell anno 2014 ha eseguito 35 autopsie, in prevalenza
3 di tipo medico legale. L attività è svolta sia per interni che per esterni al proprio presidio (Territorio e Presidi Ospedalieri dell ASLTO1). Svolge inoltre formazione per interni ed è sede per i tirocini degli studenti universitari (Tecnici di Laboratorio Biomedico, Scienze Biologiche) e per gli studenti degli Istituti Tecnici Professionali e Liceali. 1. PERSONALE AREA COMPARTO : un coordinatore tecnico e 6 Tecnici di Anatomia Patologica AREA DIRIGENZA: 1 direttore di S.C/SS e 4 Patologi 2. DETTAGLIO DELLA ATTIVITA Per l'attività di diagnostica istocitopatologica sono previsti i seguenti ambienti di lavoro: 1) Segreteria: n. 1 LOCALE Personale: Due amministrativi con 2 postazioni di lavoro. Strumentazione: ogni postazione comprende 1 PC compreso di stampante, rete telefonica, rete internet, rete fax; postazione per la fotocopiatrice/fax/scannerizzatore, piano di lavoro e cassettiera. Attività: - Accettazione campioni e consegna referti ai pazienti ambulatoriali (Front office/sportello) - Smistamento referti cito/istologici per i ricoverati, DH, DS, Ospedale Oftalmico, Territorio (front office/sportello) - Rendicontazione attività (file C) (bach office) - Gestione modulistica, telefonia, Fax, gestione posta e protocollo interno (bach office).
4 2) Locale Archivio referti cartacei e richieste cartacee: n. 1 LOCALE ADIACENTE AL LOCALE DI SEGRETERIA. - Armadi per l archivio cartaceo dell anno in corso (tutti i referti devono essere conservati illimitatamente secondo la normativa vigente): 2 armadi sino a soffitto della larghezza di circa 80 cm e della profondità di circa 60 cm); 2 armadi di 1,80 cm di altezza, 80 cm di larghezza e 60 cm di spessore. - Scaffali per archiviare le richieste degli esami cito-istologici in corso. 3) Locale/area dedicata per l'accettazione dei campioni; locale/area dedicato per il campionamento del materiale biologico; locale/area per il deposito momentaneo del materiale biologico in formalina in attesa di essere processati e spazi/locali per la conservazione temporanea e/o indefinita del materiale di riserva bioptico/chirurgico dopo il campionamento; locale/area per l effettuazione degli esami intraoperatori. Settore 1: Accettazione dei campioni cito istologici provenienti dai reparti e dagli ambulatori interni e esterni (Ambulatori dei territori e dei P.O. presenti nell ASLTO1) con controllo da parte del personale
5 tecnico della richiesta (perché sia completa di tutti i dati anagrafici e delle notizie cliniche) e del contenitore con il materiale biologico da analizzare. - Numerazione progressiva dei campioni e delle richieste - Inserimento delle richieste nel software del Servizio (Athena) Personale: tre tecnici con tre postazioni di lavoro. Strumentazione: tre postazioni PC comprese di una stampante e di 1 stampante per etichette, 3 PIANI DI LAVORO. Settore 2: Campionamento del materiale biologico. Il patologo apre i contenitori dei materiali a fresco o in formalina, li analizza, li descrive ed esegue delle sezioni per poter allestire delle inclusioni in cellette di plastica, su cui dovrebbe essere stampato il numero progressivo dei campioni, direttamente dal PC. Il tecnico scrive sotto dettatura tramite PC la descrizione macroscopica, indicando anche chi fa cosa e il numero di blocchetti eseguiti. Il Tecnico pone tutte le biocassette con il materiale processato dentro il processatore automatico che procederà alla disidratazione del materiale in alcooli crescenti sino al passaggio in paraffina liquida. In tale area si eseguono anche le pesature del materiale inviato e degli organi. Il tecnico alla fine della attività del patologo ripone tutto a posto e le riserve vengono messe in un armadio aspirato per tutto il tempo necessario per effettuare la diagnosi e vengono riposte per non meno di 1 mese. Personale: due tecnici e un patologo Strumentazione: due cappe biologiche e chimiche per la riduzione dei fumi di formalina; una scrivania per una postazione di PC per l inserimento delle descrizioni macroscopiche del materiale campionato. Un lavandino sotto cappa per il lavaggio dei materiali utilizzati per la riduzione del materiale biologico e un lavandino fuori cappa per il lavaggio dei contenitori con ampi ripiani. Mobili per posizionare il materiale di uso corrente. Bilancia di precisione, bilancia da laboratorio. Gli scarichi dei lavandini devono essere collegati con la rete fognaria.
6 Settore 3: Area per l allestimento dei preparati per gli esami intraoperatori. Personale: 1 tecnico e 1 patologo Strumentazione: Criostato e piano di lavoro con cassettiera e armadietti pensili. Settore 4: Area/Locale per l archivio momentaneo del materiale biologico in formalina e per il materiale in uso. Personale: 1 tecnico. Strumentazione: 2 armadi aspiranti per il materiale in formalina in archivio per il periodo della diagnosi (per non meno di 1 mese): 80 cm di larghezza x 50 cm di spessore e 1,80 cm di altezza; 2 armadi per le sostanze chimiche in uso presso il laboratorio di Anatomia Patologica: 1,80 cm di altezza x 60 di spessore e 1 metro di larghezza; 1 armadio per sostanze chimiche pericolose per l archivio dei coloranti: 1,70 cm di altezza, 70 cm di larghezza e di spessore. Settore 5: Area/Locale per la prima fase della processazione dei campioni. Personale: 1 tecnico. Strumentazione: Processatore automatico, piano di lavoro, cassettiera.
7 4) Locale dedicato per la processazione del materiale una volta campionato 1) Settore 1: CITOLOGIA: Personale: 1 tecnico Strumentazione: cappa aspirante biologica, centrifuga, citocentrifuga, sistema per l allestimento della citologia in strato sottile, armadi per il materiale in uso, lavandino con scarico fognario, 1 postazione per PC con stampante etichette, piano di lavoro, cassettiere. 2) Settore 2: INCLUSIONE-TAGLIO-COLORAZIONI SPECIALI: Personale: 4 tecnici Strumentazione: 4 stufe, 1 frigorifero, 1 inclusore, 3 microtomi, 3 bagni termostatati, 1 postazione PC con 3 stampanti per le etichette, piani di lavoro, cassettiere e pensili. Attività: - Il tecnico includerà, in paraffina liquida e in apposite celle, il materiale processato. Sucecssivamente i blocchetti verranno raffreddati e una volta diventati solidi verranno raffreddati in frigorifero per poter poi essere pronti per il taglio. - I Tecnici dovranno poi prendere questi blocchetti e tagliarli al microtomo per ridurli in microsezioni da 3 micron da distendere sul vetrino portaoggetti pronto poi per la colorazione istochimica routinaria in Ematossilina Eosina o per altre colorazioni speciali o per l immunoistochimica. - Il tecnico sistemerà i vetrini così preparati nel coloratore automatico.
8 - Una volta finito il ciclo di colorazione i vetrini verranno montati automaticamente da un sistema collegato al coloratore. - Una volta montati i vetrini questi vengono messi ad asciugare, per poi essere etichettati, consegnati ai patologi, dopo aver controllato la corrispondenza con i fogli di richiesta. 5) Locale immunoistochimica: Personale: 1 tecnico (1 postazione di lavoro) Strumentazione: una cappa chimica per il montaggio dei vetrini, un immunocoloratore, una postazione di PC per la attività dello strumento. Banconi, mobili, vetrinetta per il materiale da lavoro. Una postazione di microscopia ottica e un lavandino sempre collegato allo scarico fognario. Attività: - Il Tecnico segue tutte le procedure per l allestimento dei preparati di immunoistochimica (come da protocolli) e prepara i vetrini controllando i fogli di lavoro da consegnare ai patologi.
9 6) Locale archivio per isto/citoteche e blocchetti di paraffina Il locale per l archivio del Materiale Diagnostico dell anno in corso, deve rimanere all interno del Servizio di Anatomia Patologica per la frequente consultazione e comprende: - 6 armadi delle dimensioni di: altezza 1,70 cm, profondità 50 cm e larghezza 60 cm. - 1 armadio delle dimensioni di: altezza 1,80 cm, profondità 70 cm e larghezza 70 cm. - 1 armadio per i blocchetti in paraffina: altezza 1,50 cm, profondità 50 cm, larghezza 50 cm. L archivio degli anni pregressi necessita di locali esterni per il materiale da archiviare in vetro e paraffina distinto da quello cartaceo. Attualmente sono utilizzati per questo tipo di archivio 4 locali esterni al Servizio di cui 3 nel seminterrato dove è localizzata l Anatomia Patologica, uno nel cortile esterno. C è anche un magazzino per infiammabili nel magazzino centrale del P.O. 7) Locali per la Dirigenza medica per l'osservazione microscopica diagnostica (in rapporto al numero di medici patologi). 1) Ogni postazione comprende un microscopio bioculare, una postazione di PC con stampante. 2) Zona adibita a studio per il personale dirigente 3) Zona per l esame e la discussione collegiale dei casi.
10 - Il LOCALE STUDIO PER LA DISCUSSIONE COLLEGIALE DEI CASI (microscopio multivisione, telepatologia), è utilizzato anche per il RICEVIMENTO DEI PAZIENTI al momento della consegna dei referti o dei parenti del defunto dopo l'esecuzione dei riscontri autoptici, RIUNIONI DIVISIONALI E INTERDIVISIONALI. FORMAZIONE INTERNA E A DISTANZA (FAD). TIPOLOGIA ATTIVITA' - Diagnostica cito/istologica con visione dei preparati al microscopio e contemporaneo inserimento delle diagnosi scritte secondo le Linee guida regionali e nazionali che richiedono il massimo della concentrazione. - Discussione collegiale dei casi divisionali e interdivisionali e tramite la telepatologia con gli altri servizi di Anatomia Patologica nazionali e internazionali. - Aggiornamento del personale - Esecuzione riscontri autoptici feti, bambini, adulti - Gestione dell'attività lavorativa 8) Spogliatoi per il personale. 9) Servizi igienici distinti per il personale, suddivisi per maschi e femmine. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Stefania Barsottini Firma autografa omessa ai sensi dell art. 3 del D.Leg. n. 39/1993
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