Continuità aziendale

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1 Continuità aziendale G. Manzana

2 Continuità aziendale Codice Civile e principi contabili nazionali Art bis - Principi di redazione del bilancio Art Relazione sulla gestione OIC 11 - Bilancio d esercizio: finalità e postulati OIC 5 - Bilanci di liquidazione OIC 29 Fatti intervenuti dopo la chiusura dell esercizio OIC 6 - Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio Altri documenti Documento Banca d'italia/consob/isvap n.2 del 6 febbraio 2009 IAS 1 Principio di revisione 570 Continuità aziendale 04/03/2014 Pag 2

3 Continuità aziendale codice civile La continuità aziendale è richiamata dall art bis del Codice civile; viene detto che la valutazione delle poste contabili debba avvenire nella prospettiva della continuazione dell attività. Principi di redazione del bilancio (Art bis CC) Nella redazione del bilancio ( ) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo considerato Relazione sulla gestione (Art c3 CC. Art 3 D.Lgs.87/92, artt.94 e 100 D.Lgs.209/05) Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori contenente un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell'andamento e del risultato della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti, nonché una descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta. 04/03/2014 Pag 3

4 Continuità aziendale OIC 11 OIC 11 il bilancio deve essere redatto nell ottica di un impresa in funzionamento a meno che la direzione aziendale non intenda liquidare l impresa o interromperne l attività, o non abbia alternative realistiche a fare questo. Il costo costituisce il criterio base delle valutazioni dell impresa in funzionamento. (In tale ambito) i componenti del capitale costituiscono un sistema organico di beni destinati alla produzione di reddito [ ] 04/03/2014 Pag 4

5 Continuità aziendale OIC29 PC 29 punto E.III.c. fatti intervenuti dopo la chiusura dell esercizio - Continuità aziendale Alcuni fatti successivi alla data di chiusura del bilancio possono far venire meno, totalmente o parzialmente, il presupposto della continuità aziendale. Gli amministratori, ad esempio, possono motivatamente manifestare l intendimento di proporre la liquidazione della società o di cessare l attività operativa. Oppure le condizioni gestionali della società stessa, quali un peggioramento nel risultato di gestione e nella posizione finanziaria dopo la chiusura dell esercizio, possono far sorgere la necessità di considerare se, nella redazione del bilancio d esercizio, sia ancora appropriato basarsi sul presupposto della continuità aziendale. Se il presupposto della continuità aziendale non risulta essere più appropriato al momento della redazione del bilancio, è necessario che nelle valutazioni di bilancio si tenga conto degli effetti della mancanza di continuità aziendale. 04/03/2014 Pag 5

6 Continuità aziendale OIC 5 OIC 5 L abbandono dei criteri di funzionamento propri del bilancio d esercizio ed il passaggio ai criteri di liquidazione deve avvenire nel momento in cui l azienda non costituisca più un complesso produttivo funzionante e, a seguito della cessazione dell attività produttiva, si sia trasformata in un mero coacervo di beni destinati al realizzo diretto, all estinzione dei debiti ed alla ripartizione ai soci dell attivo netto residuo. Nel caso in cui dovesse venir meno il presupposto di continuità, cambiano i criteri di valutazione da adottare in quanto quelli adottati devono tener conto delle prospettive di liquidazione (vedi Oic 5 valutazione in rendiconto di gestione). 04/03/2014 Pag 6

7 Continuità aziendale: OIC 5 - possibili indicatori Per valutare le situazioni in cui il presupposto della continuità aziendale potrebbe non essere appropriato, l OIC5 richiamata il Principio di Revisione 570, il quale individua la seguente lista di possibili indicatori: Indicatori finanziari situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo; prestiti a scadenza fissa e prossimi alla scadenza senza che vi siano prospettive verosimili di rinnovo o di rimborso; oppure eccessiva dipendenza da prestiti a breve termine per finanziare attività a lungo termine; indicazioni di cessazione del sostegno finanziario da parte dei finanziatori e altri creditori; bilanci storici o prospettici che mostrano cash flow negativi; principali indici economico-finanziari negativi; consistenti perdite operative o significative perdite di valore delle attività che generano cash flow; mancanza o discontinuità nella distribuzione dei dividendi; incapacità di saldare i debiti alla scadenza; incapacità nel rispettare le clausole contrattuali dei prestiti; cambiamento delle forme di pagamento concesse dai fornitori dalla condizione a credito alla condizione pagamento alla consegna ; incapacità di ottenere finanziamenti per lo sviluppo di nuovi prodotti ovvero per altri investimenti necessari

8 Continuità aziendale: OIC 5 - possibili indicatori Indicatori gestionali perdita di amministratori o di dirigenti chiave senza riuscire a sostituirli; perdita di mercati fondamentali, di contratti di distribuzione, di concessioni o di fornitori importanti; Altri indicatori capitale ridotto al di sotto dei limiti legali o non conformità ad altre norme di legge; contenziosi legali e fiscali che, in caso di soccombenza, potrebbero comportare obblighi di risarcimento che l impresa non è in grado di rispettare; modifiche legislative o politiche governative dalle quali si attendono effetti sfavorevoli all impresa [ ]

9 Continuità aziendale: Consob 2009 possibili indicatori Il Documento Banca d'italia/consob/isvap n. 2 del 6 febbraio 2009, il quale «non ha un contenuto precettivo autonomo [ ] bensì richiama tutti i partecipanti al processo di elaborazione delle relazioni finanziarie ad una puntuale ed esaustiva applicazione delle norme e dei principi contabili di riferimento considerati nella loro interezza», e che fa riferimento al framework dei principi contabili internazionali delinea tre possibili scenari di incertezza relativi al presupposto della continuità aziendale. >> A causa dei diversi principi di riferimento, le disposizioni di tale documento non sono necessariamente del tutto coerenti con quelle del citato OIC 5.

10 Continuità aziendale: Consob 2009 possibili indicatori Scenario 1 (incertezze, ma non significative ) Gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed hanno preparato il bilancio nel presupposto della continuità aziendale; le eventuali incertezze rilevate non risultano essere significative e non generano dubbi sulla continuità aziendale >> Trattamento: nella relazione sulla gestione descrivere le eventuali incertezze riscontrate, e gli eventi e le circostanze che hanno condotto gli amministratori a considerare tali incertezze superabili e a considerare raggiunto il presupposto della continuità aziendale

11 Continuità aziendale: Consob 2009 possibili indicatori Scenario 2 (continuità, in presenza di significative incertezze) Gli amministratori hanno identificato fattori che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare la propria operatività per un prevedibile futuro, ma considerano che sia comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuità aziendale per redigere il bilancio Trattamento: nelle note esplicative al bilancio Indicare in modo esplicito la sussistenza delle significative incertezze riscontrate che possono determinare dubbi significativi sulla continuità aziendale. Descrivere adeguatamente origine e natura di tali incertezze, nonché le argomentazioni a sostegno della decisione di redigere comunque il bilancio secondo il presupposto della continuità aziendale

12 Continuità aziendale: altre fonti Scenario 3 (assenza del presupposto) Gli amministratori considerano che sia improbabile che la società continui la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile e non ritengono appropriato redigere il bilancio sul presupposto della continuità aziendale Descrivere con chiarezza e completezza le motivazioni della conclusione raggiunta e le politiche contabili adottate per la redazione del bilancio in assenza del presupposto della continuità aziendale

13 Continuità aziendale: altre fonti 1. Incertezze non significative Bilancio con criteri di funzionamento Eventuale informativa in relazione sulla gestione 2. Incertezze significative con going concern adeguato Bilancio con criteri di funzionamento Informativa di dettaglio in nota su natura delle incertezze e argomentazioni per l adozione del presupposto della continuità aziendale 3. Incertezze significative con going concern non adeguato Bilancio con criteri di liquidazione Informativa di dettaglio su motivazioni per cui si ritiene presupposto continuità aziendale non adeguato

14 Continuità aziendale: OIC 5 going concern durata minima OIC 5 (par. 7) II postulato del «going concern» si fonda sul presupposto «dell azienda come complesso funzionante e destinato a continuare a funzionare per almeno i dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio» (disposizione simile a quella contenuta nello IAS 1)

15 Continuità aziendale: OIC 5 - principi contabili da adottare L OIC 5 distingue, in presenza di rischi significativi, tra lo scenario in cui: 1. In conseguenza del verificarsi di un evento interno o esterno all impresa si produca una cessazione pressoché immediata dell attività produttiva che crei una «disgregazione economica» del patrimonio sociale ed uno stato di liquidazione di fatto >> In presenza di uno stato di liquidazione «di fatto» (secondo le modalità indicate in precedenza), piuttosto che «formalizzato» (che inizia ufficialmente con la nomina dei liquidatori), l OIC 5 prevede la redazione del bilancio con criteri di liquidazione.

16 Continuità aziendale: OIC 5 - principi contabili da adottare 2. (Più frequentemente) l evento in questione consenta pur sempre uno svolgimento ridotto dell attività per qualche mese e il successivo avvio di una procedura liquidatoria. Secondo il Principio, un esempio tipico è quello dell impresa alla quale non viene accordata dal ceto bancario la ristrutturazione dell indebitamento oneroso che è stata richiesta, per cui la società non è in grado di far fronte alle proprie obbligazioni. [ ] In tale caso la formale messa in liquidazione o l ingresso in una procedura concorsuale possono verificarsi alcuni mesi dopo, e comunque in epoca successiva alla data di formazione del bilancio. [ ] Il bilancio sarà pertanto redatto con i criteri di funzionamento (OIC 5, par 7.1). >> il bilancio va redatto secondo i criteri di funzionamento. «Non essendosi verificata alla data di chiusura dell esercizio e fino alla data di formazione del progetto di bilancio la cessazione dell attività produttiva, il bilancio di quell esercizio sarà redatto non con i criteri di liquidazione, bensì con i criteri di funzionamento. [ ] Va tuttavia tenuto in considerazione il mutato orizzonte temporale di permanenza dell impresa in funzionamento e la conseguenza di tale mutamento sulla residua vita utile delle immobilizzazioni materiali e immateriali»

17 Continuità aziendale: valutazioni - liquidazione Criteri di liquidazione Presupposto: il complesso aziendale diviene un coacervo di beni destinati alla realizzazione sul mercato. Di conseguenza: Le attività non sono più valutate al costo bensì al valore di realizzo conseguibile in un termine ragionevolmente breve al netto degli oneri di realizzo (il quale può essere inferiore o superiore al costo). Le passività sono valutate al valore di estinzione al lordo degli oneri di estinzione (il quale può essere inferiore o superiore al valore nominale). Viene meno la distinzione tra attivo immobilizzato e corrente. Vengono sospesi gli ammortamenti delle immobilizzazioni I principi vengono declinati in dettaglio nel par. 4 dell OIC 5

18 Continuità aziendale: valutazioni - funzionamento Criteri di funzionamento in presenza di incertezze significative Presupposto: il complesso aziendale continua a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito, pur con un orizzonte temporale di funzionamento potenzialmente ridotto In tale ottica, pur nella vigenza dei presupposti generali di redazione del bilancio, particolare attenzione deve essere prestata alle voci il cui orizzonte temporale di partecipazione al risultato d impresa è più elevato (tipicamente immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie, nonché altre voci dell attivo con possibile realizzazione oltre i 12 mesi: quote a lungo di ratei o risconti, imposte anticipate, taluni tipi di rimanenze, altro)

19 Continuità aziendale: valutazioni - funzionamento Criteri di funzionamento in presenza di incertezze (continua) Immobilizzazioni materiali e immateriali Art 2426 C.C.: il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione [ ] L'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore [ ] deve essere iscritta a tale minore valore Opportunità di procedere ad una revisione delle vite utili e/o alla verifica dell esistenza di perdite durevoli di valore Particolare attenzione deve essere prestata ad avviamento e oneri pluriennali capitalizzati. Vige inoltre il divieto di procedere alla capitalizzazione di nuovi oneri pluriennali (OIC 5, par 3.4.2)

20 Continuità aziendale: valutazioni - funzionamento Immobilizzazioni materiali e immateriali (continua) OIC 9 (bozza) - svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali: riprende e sviluppa concetti inclusi nelle attuali versioni di OIC 16 (immobilizzazioni materiali) e 24 (immobilizzazioni immateriali), integrandoli con disposizioni simili, se pur più semplificate, a quelle dei principi contabili internazionali (IAS 36) Valore recuperabile: maggiore tra valore equo (valore realizzabile dall alienazione al netto dei prezzi di vendita) e valore d uso (valore attuale dei flussi di cassa attesi da un attività o un insieme di attività/ugc) Stima del valore recuperabile necessaria ogniqualvolta esista un indicatore che una immobilizzazione o UGC possa aver subito una riduzione di valore.

21 Continuità aziendale: valutazioni di bilancio Immobilizzazioni materiali e immateriali (continua) Valore d uso: valore attuale della proiezione dei flussi finanziari in entrata attesi dall uso continuativo dell attività (inclusi quelli dell eventuale dismissione finale) al netto dei flussi finanziari in uscita «di mantenimento». Attualizzazione ad un tasso che incorpori il costo del denaro ed i rischi specifici dell attività oggetto di valutazione In caso di UGC inclusiva di più immobilizzazioni la perdita va imputata per prima all avviamento e poi, proporzionalmente, a ciascuna altra attività ricompresa nella UGC OIC 29 cambiamenti di stime contabili: ricomprendono il cambio di stima di vita utile dei cespiti. Il cambiamento va adottato in maniera prospettica ammortizzando il valore residuo in base alla nuova vita utile stimata

22 Continuità aziendale: valutazioni di bilancio Partecipazioni Gli investimenti in partecipazioni non dovrebbero subire particolari modifiche (OIC 5), salvo che le incertezze che colpiscono la controllante non colpiscano anche la controllata: in tal caso si rende necessario un controllo del valore recuperabile della partecipazione, in termini di determinazione del relativo capitale economico. La riduzione dell orizzonte temporale di valutazione deve a nostro parere, indipendentemente da altri fattori, portare a valutare se il concetto di perdita durevole di valore utilizzato in precedenza sia ancora adeguato alle mutate circostanze. Imposte anticipate Vale il principio generale dell iscrizione in caso di ragionevole certezza di realizzo dei benefici fiscali rappresentati da tale posta di bilancio mediante la disponibilità di imponibili fiscali futuri

23 Continuità aziendale: valutazioni - funzionamento Altre poste dell attivo La riduzione dell orizzonte temporale di riferimento può indurre a considerazioni sulla valutazione in bilancio di determinate poste dell attivo (es. risconti attivi riferibili a orizzonti temporali particolarmente estesi) Attivo circolante La valutazione secondo corretti criteri civilistici di crediti (valore di presumibile realizzo) e rimanenze (minore tra costo e valore di mercato) dovrebbe di norma garantire una corretta valutazione. Particolare attenzione va data a fenomeni di excess stock o obsolescenza che potrebbero accentuarsi in virtù del mutato orizzonte temporale o delle difficoltà in cui l impresa versa. Inoltre, l attribuzione dei costi indiretti va effettuata considerando, al solito, una capacità produttiva normale

24 Continuità aziendale: valutazioni - funzionamento Altre poste dell attivo La riduzione dell orizzonte temporale di riferimento può indurre a considerazioni sulla valutazione in bilancio di determinate poste dell attivo (es. risconti attivi riferibili a orizzonti temporali particolarmente estesi) Attivo circolante La valutazione secondo corretti criteri civilistici di crediti (valore di presumibile realizzo) e rimanenze (minore tra costo e valore di mercato) dovrebbe di norma garantire una corretta valutazione. Particolare attenzione va data a fenomeni di excess stock o obsolescenza che potrebbero accentuarsi in virtù del mutato orizzonte temporale o delle difficoltà in cui l impresa versa. Inoltre, l attribuzione dei costi indiretti va effettuata considerando, al solito, una capacità produttiva normale

25 Continuità aziendale: valutazioni di bilancio Passivo In presenza di accordi di ristrutturazione del debito si applicano le disposizioni di OIC 6 Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio In presenza di mancato rispetto dei covenant contrattuali necessaria la riclassifica del debito finanziario interessato tra le passività a breve Particolare attenzione va data a garanzie ed impegni, con riferimento a possibili circostanze che possano comportare la necessità di iscrizione in bilancio di passività vere e proprie (normalmente fondi rischi) Attenzione deve essere posta alla rappresentazione di operazioni «fuori bilancio» (es. IRS di copertura) che in virtù dei mutati orizzonti temporali dell impresa e del debito sottostante (ad esempio a causa di rinegoziazioni) potrebbero necessitare di iscrizione in bilancio

26 Continuità aziendale: valutazioni di bilancio Informativa Ruolo centrale dell informativa di bilancio, ben richiamata dal citato Documento Banca d'italia/consob/isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 Elementi chiave di informativa: Descrizione accurata delle incertezze significative relative alla continuità aziendale, delle azioni intraprese dagli amministratori a fronte di tali incertezze e delle motivazioni per cui, in base a tali azioni, si ritiene ancora adeguato il presupposto della continuità aziendale Descrizione accurata degli altri rischi ed incertezze cui la società è esposta, se non esaustivamente trattati nell ambito dell informativa sulla continuità aziendale Descrizione dell utilizzo di stime e delle assunzioni contabili sottostanti la valutazione delle poste di bilancio, specie con riferimento alle poste la cui determinazione è risultata più complessa

27 Revisore contabile Principio 570 Secondo il principio di revisione n. 570, il revisore, dopo avere svolto le procedure ritenute necessarie, aver ottenuto tutte le informazioni richieste ed avere esaminato il possibile effetto dei piani predisposti dalla direzione e di ogni altro elemento rilevante, deve decidere se gli interrogativi sollevati relativamente alla prospettiva della continuità aziendale sono stati risolti in modo soddisfacente (in merito si veda quanto detto trattando del controllo sul bilancio). Il revisore può giudicare: a) presente il presupposto di continuità aziendale; b) dubbio il presupposto di continuità aziendale; c) assente il presupposto della continuità aziendale. 04/03/2014 Pag 27

28 Presente il presupposto di continuità aziendale Il revisore, se ritiene vi sia una sufficiente ed appropriata evidenza che il presupposto della continuità aziendale é appropriato, emette un giudizio positivo senza rilievi o richiami di informativa. Se a giudizio del revisore, il presupposto della continuità aziendale é appropriato perché vi sono elementi correttivi, in particolare piani della direzione per azioni future, il revisore deve considerare le informazioni evidenziate al riguardo in bilancio. 04/03/2014 Pag 28

29 Presente il presupposto di continuità aziendale Continuità ritenuta Continuità ritenuta presente presente Presupposto presente Presupposto senza dubbi presente senza dubbi Presupposto presente grazie a elementi correttivi Informativa Informativa ritenuta adeguata ritenuta adeguata Informativa Informativa inadeguata inadeguata Giudizio positivo Giudizio positivo Giudizio positivo Giudizio positivo Giudizio con Giudizio con rilievi rilievi Impossibilità ad Impossibilità ad esprimere un Giudizio esprimere negativo un giudizio 04/03/2014 Pag 29

30 Dubbio il presupposto di continuità aziendale Il revisore, nei casi in cui ritiene che vi siano dubbi sulla continuità aziendale può riscontrare le seguenti differenti situazioni: 1) sussistono margini di dubbio sulla continuità aziendale, ma gli elementi raccolti attestano che le prospettive di riuscire a superare le situazioni di crisi, ancorché incerte nel loro esito finale, si fondano su ragionevoli presupposti; -qualora l informativa fornita dagli amministratori sia considerata adeguata il revisore esprime un giudizio positivo senza rilievi ma dovrà aggiungere un richiamo di informativa; - qualora l informativa fornita non sia considerata adeguata, il revisore deve esprimere un giudizio con rilievi o un giudizio negativo per mancanza d informativa; 04/03/2014 Pag 30

31 Dubbio il presupposto di continuità aziendale 2) sussistono margini di dubbio sulla continuità aziendale e gli elementi raccolti attestano che le prospettive di riuscire a superare le situazioni di crisi, ancorché incerte nel loro esito finale, si fondano su presupposti fortemente opinabili: - qualora l informativa fornita dagli amministratori sia considerata adeguata il revisore dovrà dichiararsi impossibilitato ad esprimere un giudizio; - qualora l informativa non sia considerata adeguata dovrà esprimere un giudizio negativo. 04/03/2014 Pag 31

32 Dubbio il presupposto di continuità aziendale Dubbi sul requisito della Dubbi sul sul requisito della continuità continuità Prospettive fondate Prospettive fondate su presupposti su presupposti adeguati adeguati Prospettive fondate Prospettive fondate su presupposti su presupposti opinabili opinabili Informativa Informativa adeguata adeguata Informativa non Informativa non adeguata adeguata Informativa Informativa adeguata adeguata Informativa non Informativa non adeguata adeguata Giudizio positivo con Giudizio positivo con richiami di richiami di informativa informativa Giudizio con Giudizio con rilievi rilievi Giudizio Giudizio negativo negativo Impossibilità ad Impossibilità ad esprimere un giudizio esprimere un giudizio Giudizio negativo Giudizio negativo 04/03/2014 Pag 32

33 Assente il presupposto di continuità aziendale Nel caso in cui il revisore giudichi che l impresa non sia in grado di continuare la propria attività nel prevedibile futuro si possono presentare due casi: 1. gli amministratori hanno redatto il bilancio sul presupposto della continuità aziendale; - il revisore considera che il risultato dell inappropriato presupposto della continuità aziendale utilizzato nella preparazione del bilancio é così significativo da rendere il bilancio stesso inattendibile, deve rilasciare un giudizio negativo 2. gli amministratori hanno redatto il bilancio senza il presupposto della continuità aziendale; - il revisore considera che i criteri utilizzati consentono di rendere il bilancio attendibile può rilasciare un giudizio positivo aggiungendo un richiamo di informativa. 04/03/2014 Pag 33

34 Assente il presupposto di continuità aziendale Assenza requisito della Assenza requisito della continuità continuità Bilancio Bilancio redatto nella prospettiva redatto della nella prospettiva della continuità continuità Bilancio prospettiva non della redatto nella prospettiva della continuità Giudizio negativo Giudizio negativo Giudizio positivo con Giudizio positivo con richiamo di informativa richiamo di informativa 04/03/2014 Pag 34

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