PRISA 2012: PROGRAMMAZIONE BENESSERE ANIMALE. Galline ovaiole (D.Lgs , n. 267: attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE)

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1 PRISA 2012: PROGRAMMAZIONE BENESSERE ANIMALE Riferimenti normativi Galline ovaiole (D.Lgs , n. 267: attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE) La normativa vigente (art. 3 D.Lgs 267/03) prevede, a partire dal 1 gennaio 2012, il divieto di utilizzo delle gabbie non modificate. Al fine di dare piena applicazione alle disposizioni di legge, il Ministero della Salute con nota prot. DGSA P del ha previsto l avvio, da parte delle regioni, di un programma ispettivo, da effettuarsi nel corso dell anno 2012, presso tutti gli allevamenti che continuano ad utilizzare gabbie non modificate. In concomitanza alla modifica dei sistemi di allevamento di cui sopra, il Ministero delle Politiche agricole con Decreto 3 agosto 2011 Disposizioni per la presentazione delle istanze di adesione volontaria al programma di adeguamento degli impianti di allevamento delle galline ovaiole alle norme per il benessere animale ha previsto, per i produttori che intendono mettersi a norma su base volontaria nel periodo , la possibilità di adottare piani di riconversione degli impianti autofinanziati. Gli interventi di adeguamento prevedono l introduzione di nuove gabbie o metodi alternativi di allevamento. Polli da carne (D.Lgs , n. 181: attuazione Direttiva 2007/43/CE) Il decreto, che non si applica agli stabilimenti con meno di 500 polli e agli stabilimenti in cui sono allevati solo polli da riproduzione, prevede che il proprietario e il detentore, ciascuno per quanto di competenza, siano responsabili del benessere degli animali e dell applicazione delle misure previste nell Allegato I del citato decreto Norme applicabili agli stabilimenti. E inoltre previsto che la densità massima di allevamento in ogni capannone non debba superare in alcun momento 33 kg/m 2, salvo deroghe da parte dell autorità sanitaria territorialmente competente, non superiori ai 39 kg/m 2. Ulteriore aumento, fino ad un massimo di 3 kg/m 2 può essere consentito purchè siano soddisfatti i criteri dell Allegato V Criteri per il ricorso all aumento della densità massima. Il Ministero della Salute con apposito decreto, definirà i criteri e le modalità per consentire le citate deroghe, nonché le procedure per la determinazione delle densità di allevamento. 1

2 Suini (D.Lgs , n. 122: attuazione Direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini) Le novità introdotte riguardano i criteri per la costruzione dei locali di stabulazione a seconda della tipologia di animale, l obbligo di disporre di materiale manipolabile per scrofe e scrofette ed il divieto di alcune operazioni, non effettuate per scopi terapeutici, che possono causare danno fisico agli animali. E previsto inoltre che dalla data del 1 gennaio 2013 le aziende suinicole, escluse quelle con meno di dieci animali, debbano allevare le scrofe e le scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto. Attività prevista Nel 2010 il Ministero della Salute ha modificato in parte il piano di controlli per il benessere animale negli allevamenti, rimasto invariato anche per il 2012 (cfr. Tabella 1). La programmazione minima dei controlli da eseguirsi è riportata nella Tabella 1, secondo le percentuali indicate nell Allegato 1 del Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA), circolare ministeriale DGSA P del Ad integrazione di quanto sopra si inseriscono i controlli extrapiano, di cui alla Tabella 2, per le specie animali vitelli, ovaiole e suini come da indicazioni di seguito riportate e sulla base delle novità previste per l anno

3 Tabella 1 SPECIE ANIMALE N ALLEVAMENTI N ALLEVAMENTI (% sul numero totale) DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE BOVINI DA CARNE > 50 capi BOVINI DA LATTE > 50 capi BOVINI MISTA > 50 capi BUFALI 11 2 VITELLI SUINI > 40 CAPI OVICAPRINI > 50 CAPI OVAIOLE POLLI DA CARNE TACCHINI STRUZZI CONIGLI EQUINI DA CARNE PESCI (10 %) 125 (10%) 77 9 (10 %) 29 (10 %) TOTALI

4 Tabella 2 SPECIE ANIMALE VITELLI OVAIOLE SUINI > 40 CAPI N ALLEVAMENTI N ALLEVAMENTI (% sul numero totale) DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE check list specifica area C 49 (30%) 34 (39%) 82 (7%) Ovaiole: sono da controllare i 34 allevamenti aderenti al piano di intervento volontario del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (elenco trasmesso ai Servizi veterinari delle ASL con mail del Ovaiole programma ispettivo Ministero/Regioni ). Resta inoltre da verificare, a cura dei Servizi veterinari, la presenza di eventuali aziende non in regola con i requisiti comunitari e che non hanno aderito al piano di intervento volontario previsto dal Decreto 3 agosto In tali allevamenti andranno adottati i provvedimenti restrittivi di cui alla circolare ministeriale DGSA P del Suini: in riferimento alla nota regionale prot /DB2002 del Benessere suini - Rilevazione dati relativi ad allevamento in gruppo di scrofe e scrofette i controlli dovranno essere effettuati tenuto conto della ricognizione effettuata da codeste ASL e del termine comunitario fissato per l adeguamento degli allevamenti non ancora a norma (1 gennaio 2013). Rispetto agli anni precedenti le novità per il 2012 riguardano: programma ispettivo galline ovaiole (D.Lgs , n. 267: attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE) Dal 1 gennaio al 29 febbraio 2012 I Servizi veterinari delle ASL devono: ispezionare tutti gli allevamenti di galline ovaiole che continuano ad utilizzare le gabbie non modificate. Nei casi in cui venga rilevata l inadempienza deve essere comminata la sanzione amministrativa di cui all art. 7, comma 1 del D.Lgs 267/03. 4

5 Verificare la presenza o assenza di adesione, da parte del titolare dell allevamento, al piano di adeguamento previsto dal Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 3 agosto 2011), acquisendo, in caso favorevole, copia dell istanza di adesione e il cronoprogramma degli interventi di adeguamento previsti. Prescrivere, ai sensi dell art. 5 lett. B) del D.Lgs 267/03 e dell art. 54 del Regolamento 882/2004/CE, l adeguamento delle strutture nel rispetto di quanto dichiarato dall allevatore/detentore nella domanda di istanza. Prescrivere, in caso di mancato rispetto della densità prevista di 750 cmq animale, lo sfoltimento degli animali dalle gabbie, da completarsi entro il 30 aprile. Sospendere l attività dell allevamento qualora il proprietario/detentore non abbia presentato l istanza di adeguamento degli impianti e non abbia intenzione di modificare le strutture, prescrivendo un termine perentorio per gli interventi di adeguamento, da verificarsi al termine della scadenza con una seconda verifica in allevamento. Se l esito è favorevole viene disposta la ripresa dell attività, in caso contrario la revoca della registrazione dell allevamento (art. 4 D.Lgs 267/03). Dal 1 luglio 2012 I Servizi veterinari delle ASL, sulla base delle ulteriori indicazioni che verranno fornite dal Ministero della Salute, dovranno eseguire un secondo ciclo ispettivo: Allevamento in gruppo di scrofe e scrofette (D.Lgs , n. 122: attuazione della Direttiva 2008/120/CE) La normativa vigente prevede, dalla data del 1 gennaio 2013, che le aziende suinicole, con dieci o più capi, debbano allevare le scrofe e le scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto. Ricognizione dello stato di attuazione della misura di cui sopra e dell applicazione del programma aziendale di biosicurezza in collaborazione con l Area Sanità animale, da effettuarsi entro il 30 giugno Controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli (D.Lgs , n. 331: attuazione della Direttiva 97/2/CE) E in fase di elaborazione un piano di controllo per la determinazione dei livelli di emoglobina da effettuarsi presso gli allevamenti di vitelli a carne bianca, concordato con 5

6 l Istituto Zooprofilattico di Torino a partire dal primo semestre 2012 e di cui verranno fornite le indicazioni operative con apposita circolare. Nel contempo verranno avviate verifiche anche per la valutazione della colostratura del vitello, in ottemperanza del decreto legislativo n. 126 del 7 luglio L attività di controllo terrà in considerazione le istruzioni impartite con nota ministeriale prot. DGVA/10/27232-P del Nota esplicativa sulle procedure per il controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli applicazione del D.Lgs 30 dicembre 1992, n. 533 come modificato dal D.Lgs 01 settembre 1998, n Tali accertamenti dovranno essere eseguiti in concomitanza delle verifiche programmate per il rispetto delle misure di benessere animale. 6

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