SCIENZE: Compiti delle vacanze Estate 2013

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCIENZE: Compiti delle vacanze Estate 2013"

Transcript

1 SCIENZE: Compiti delle vacanze Estate 2013 Classe II a Per agevolare lo svolgimento degli esercizi ho realizzato questa breve dispensa che, se ben utilizzata, ti permetterà di ripassare gli argomenti svolti durante l anno, che qui di seguito riporto: Grandezze vettoriali e operazioni tra vettori...2 L equilibrio rispetto alla traslazione...10 Il piano inclinato...13 Ogni capitolo inizia con dei cenni di teoria dove vengono anche riportate le principali formule necessarie per la risoluzione degli esercizi e prosegue con esercizi di esempio che vanno comunque letti e capiti seguendo attentamente la soluzione proposta. Infine seguono esercizi da svolgere in autonomia! Ti auguro di trascorrere una bella vacanza: divertente, riposante e ricca d esperienze. Arrivederci a settembre! P.A. Bonaiti 1

2 Grandezze vettoriali e operazioni tra vettori Alcune grandezze (e tra queste le forze) per essere completamente definite hanno bisogno, oltre che di un numero che definisce la loro intensità, anche di vedere specificate la loro direzione ed il verso: queste prendono il nome di grandezze vettoriali. Per descrivere queste grandezze utilizziamo i vettori, cioè dei segmenti orientati la cui lunghezza fornisce, rispetto ad una scala, l intensità (o modulo) della grandezza rappresentata. La lunghezza è il modulo del vettore e viene rappresentata con il simbolo solito, il vettore viene invece rappresentato sovrapponendo una freccia allo stesso simbolo. F= modulo F vettore Operazioni tra vettori Le operazioni tra vettori seguono regole particolari; ad esempio fare la somma di due vettori significa trovare il vettore risultante, cioè quel vettore che rappresenta l effetto complessivo dei due vettori di partenza e può quindi essere sostituito ad essi. Somma di vettori con la stessa direzione 1. Forze uguali e di verso contrario: la risultante è uguale a zero! 2. Forze con lo stesso verso: risultante con lo stesso verso e modulo dato dalla somma dei moduli. 3. Forze con verso opposto: risultante con lo stesso verso della forza con modulo maggiore e modulo dato dalla differenza dei moduli. ESEMPIO 1: Esegui graficamente la somma vettoriale (risultante) delle coppie di vettori rappresentati in figura; determina il modulo nell ipotesi che ad un quadratino corrispondano 5 N. c=20 N e=45 N R=c+d=65 N a=20 N b=20 N R=a-b=0 d c d R d=15 N e=30 N R=e-d=15 e N R Somma di vettori con direzione qualsiasi: regola del parallelogramma e del poligono Quando i vettori da sommare hanno direzione qualsiasi, per calcolare l intensità e la direzione della risultante dobbiamo utilizzare il metodo grafico del parallelogramma Si applicano i due vettori allo stesso punto, e dalla punta di ciascuno di essi si traccia la semiretta parallela all altro vettore, ottenendo così un parallelogramma. La diagonale di questo che parte dal punto di applicazione dei vettori rappresenta la risultante. 2

3 Quando i vettori da sommare sono più di uno si può utilizzare più volte la regola del parallelogramma, oppure più semplicemente la regola del poligono. Questa consiste nel disegnare i vettori consecutivamente uno dopo l altro, facendo coincidere la punta del primo con il punto d applicazione di quello successivo, e così via. La risultante sarà il vettore con punto d applicazione coincidente con quello del primo e punta dell ultimo! ESEMPIO 2: Dati i vettori e della figura, disegna il loro vettore somma modulo, nell ipotesi che ad un quadratino corrispondano 7 N b e trova il loro R b R b a=42 N b=56 N R a 2 b N L intensità (o modulo) del vettore risultante è pari a 70 N. Prodotto di un vettore per un numero La risultante è un vettore che ha modulo dato dal prodotto del numero per il modulo del vettore, stessa direzione e verso se il numero è positivo; stessa direzione e verso opposto se il numero è negativo. ESEMPIO 3: Partendo dal vettore rappresentato in figura, disegnare i vettori: ; 3 ; 3 Vettore opposto e differenza di vettori Il vettore opposto ad un vettore è un vettore che ha lo stesso modulo, stessa direzione, ma verso opposto, e viene indicato con, e per definizione, sommato con dà un vettore nullo. Quindi: 3

4 ( a) 0 L uguaglianza, letta da destra verso sinistra, costituisce la definizione di differenza di vettori: la differenza di due vettori e è uguale alla somma del primo con l inverso del secondo. ( b) ESEMPIO 4: Esegui graficamente la differenza della coppia di vettori -, e la differenza della coppia c - d rappresentati in figura: b c d d c d Componenti di un vettore lungo 2 direzioni perpendicolari Scomporre il vettore lungo due direzioni significa trovarne le 2 componenti lungo le direzioni assegnate. Il solo caso utile si ha quando le due direzioni sono perpendicolari: in questo caso la somma delle componenti fornisce il vettore iniziale. Le due componenti costituiscono il lato di un triangolo rettangolo; se ne deduce che conoscendole si può determinare l intensità della risultante applicando il teorema di Pitagora. 2 2 F F F F F F Un vettore può essere espresso in forma analitica attraverso la scomposizione nelle sue due componenti lungo gli assi ed. La punta del vettore individua un punto le cui coordinate rispetto al punto di applicazione corrispondono alle componenti ed del vettore stesso. Una coordinata positiva indica una componente diretta nel verso dell asse; una negativa nel verso opposto. analitica: 7u 3u Ad esempio il vettore rappresentato in figura espresso in forma 4

5 ESEMPIO 5: Esprimere in forma analitica i 3 vettori rappresentati in figura. c 2u 4u 6u 3u c 7u 2u Ciò facilita le operazioni con i vettori, ad esempio, per quanto riguarda la somma di due vettori, conoscendone le componenti, si nota che la risultante ha per componenti la somma delle componenti lungo le due direzioni, cioè: la somma di due o più vettori è un vettore le cui componenti e sono rispettivamente date dalla somma delle componenti e dei vettori iniziali; la differenza di due o più vettori è un vettore le cui componenti e sono rispettivamente date dalla differenza delle componenti e dei vettori iniziali. Ad esempio, se voglio eseguire in forma analitica la somma dei due vettori 4u 6u 12u 2u c ( 4 12) u (6 2) u 16u 8u ESEMPIO 6: Esegui in forma grafica (dopo averli disegnati) ed analitica la somma dei due vettori 4u 5u 3u 3u b 7u 2u 4u 5u 3u 3u (4 3) u 7u 2u (5 3) u 5

6 ESERCIZI DA SVOLGERE: 1) Per ogni coppia di vettori rappresentati in figura disegna la risultante (somma vettoriale) e determina il modulo nell ipotesi che ad un quadratino corrispondano 5 N. N.B.: I due vettori hanno lo stesso punto d applicazio ne!! c d d e 2) Dati i vettori a e della figura, disegna il vettore somma s b e trovane il modulo, assumendo come unità di misura la lunghezza di un quadretto, pari a 2 N. b 3) Partendo dal vettore rappresentato in figura, disegna i vettori: modulo nell ipotesi che 1 cm = 10 N ; 3 e determinane il 3 6

7 4) Disegna la somma delle due coppie di vettori rappresentati in figura: c d 5) Disegna la differenza delle coppie di vettori a b e c d rappresentati in figura: d c 6) Scrivi in forma analitica i 3 vettori rappresentati in figura. c 7) Disegna i due vettori 4u 5u 6u 2u partendo dallo stesso punto di applicazione. Disegna poi il vettore risultante s b e scrivilo in forma analitica. 8) Determina la risultante di 3 forze, rispettivamente di 12 N orizzontale e rivolta verso destra, di 5 N verticale e rivolta verso l alto, e di 8 N orizzontale e rivolta verso sinistra. 7

8 9) Utilizzando il metodo del poligono funicolare, disegna la risultante dei vettori 6u 2u 2u 4u c 6u d 2u 3u e 7u f 12u 3u Esegui poi la somma vettoriale (risultante) in modo analitico e confronta i risultati ottenuti. 10) Determina analiticamente e disegna la somma dei due vettori a b, dove 6u 2u ; 2u 5u. Calcola poi il modulo (o intensità) del vettore risultante. 8

9 9

10 L equilibrio rispetto alla traslazione Per studiare l equilibrio di un corpo rispetto alla traslazione è utile identificarlo con un punto materiale, che coincide con il baricentro del corpo, cioè il punto in cui si può immaginare concentrata tuta la massa del corpo. Tutti i corpi che ci circondano sono sottoposti a vincoli che ne limitano la libertà di movimento, come le rotaie per un treno, i cardini per una porta (può ruotare ma non traslare), il pavimento per una pallina (può rotolare ma non cadere di sotto). I vincoli producono delle forze, dette reazioni vincolari, che, insieme alla forza di gravità (peso) e ad eventuali forze esterne applicate al corpo, determinano l equilibrio dei corpi. Ricapitolando, ad un corpo in equilibrio sono applicate le seguenti forze: forza di gravità (forza peso) reazioni vincolari forze esterne (eventuali) La condizione affinché un punto materiale rimanga in equilibrio statico (cioè sia fermo e continui a restare fermo) rispetto alla traslazione è che la somma vettoriale delle forze ad esso applicate sia uguale a zero. F1 F2 F3... Fn 0 Approfondiamo il meccanismo con il quale i vincoli generano le forze di reazione, chiamate come detto reazioni vincolari. Innanzitutto va detto che la reazione sviluppata da un vincolo non ha sempre la stessa intensità, ma varia in relazione a quanto è sollecitato; tale reazione aumenta con la forza che lo sollecita, fino a un valore massimo oltre il quale c è la rottura. Ciò è dovuto al fato che ogni corpo (vincolo), quando è sollecitato, cerca d riportarsi nel suo stato normale, sviluppando delle forze che si oppongono alla deformazione, sono quindi dirette in direzione opposta alla deformazione; queste forze sono appunto le reazioni vincolari. Esempio:. Libri appoggiati ad uno scaffale. ESEMPIO 1: I cilindretti della figura sono in equilibrio sotto l azione di due dinamometri, inclinati l uno rispetto all altro di 120, e che indicano la stessa forza di 1,2 N. Qual è il peso complessivo dei cilindretti? Soluzione: Il sistema peso dinamometri si trova per ipotesi in equilibrio statico; in particolare il nodo centrale al quale sono appesi i cilindretti si trova in equilibrio. Questo è sottoposto alle seguenti forze: 1. Peso dei cilindretti (incognita) 2. Forze sviluppate dai dinamometri (uguali tra loro ed in direzione opposta 10

11 all allungamento del dinamometro) Per essere in equilibrio il sistema, la risultante delle forze sviluppate dai dinamometri deve essere equilibrata dalla forza peso dei cilindretti. Le due forze F 1 ed F 2, essendo inclinate di 60, formano tra loro un angolo di 120, quindi la diagonale del parallelogramma che ha per lati le due forze lo divide in due triangoli equilateri, e la risultante delle due forze coincide con uno dei lati, quindi ha la stessa lunghezza, cioè la stessa intensità. P = F = 1,2 N ESEMPIO 2: Il dinamometro indica una forza di 1,8 N, ed il cilindro pesa 3,1 N. Che forza deve sviluppare la cordicella, tendendosi, per mantenere il cilindro nella posizione di equilibrio? Soluzione: La cordicella, sottoposta alla forza peso del cilindro e alla forza di richiamo dei dinamometri, si deforma allungandosi, e produce quindi a sua volta una forza di richiamo che cerca di riportarla nella situazione iniziale, quindi diretta verso il gancio che la vincola a terra. Indicando con T la tensione della corda, affinché il sistema permanga in equilibrio, questa deve essere equilibrata dalla risultante delle forze F e P. Queste due sono ortogonali tra di loro, quindi il modulo della loro risultante può essere trovato applicando il teorema di Pitagora T R F P 1,8 3,1 12,85N 3, 6N ESERCIZI DA SVOLGERE: 11) Le due persone di destra esercitano un tiro nella fune rispettivamente di 30 N (b) e 40 N (c). Se l angolo = 90, quale forza deve esercitare l uomo di sinistra (a) per contrastare i due di destra e mantenere così il sistema in equilibrio? (a) ( (b) (c) 11

12 12) Due cavi, che formano con la direzione orizzontale un angolo di 45 sono tesi con una forza di 49,5 N ciascuno e sostengono un insegna pubblicitaria. Determinare il peso dell insegna. 13) I cilindretti della figura sono in equilibrio sotto l azione di due dinamometri, inclinati l uno rispetto all altro di 120, e che indicano la stessa forza di 35 N. Qual è il peso complessivo dei cilindretti? 14) Il dinamometro indica una forza di 60 N, ed il cilindro pesa 80 N. Che forza deve sviluppare il cavo, tendendosi, per mantenere il cilindro nella posizione di equilibrio? 12

13 Il piano inclinato Spingere un oggetto su un piano inclinato è meno faticoso che sollevarlo direttamente, e la fatica diminuisce al diminuire dell inclinazione del piano, vediamo il perché analizzando le forze che sono in gioco. Come sappiamo la forza peso dell oggetto, cioè il suo peso P, è diretto verticalmente verso il basso (cioè perpendicolarmente alla superficie terrestre); scomponiamola in due componenti P 1 diretta perpendicolarmente al piano e P 2 diretta parallelamente al piano. La componente P 1 è neutralizzata dalla reazione vincolare del piano (vincolo di appoggio) R, altrimenti l oggetto sprofonderebbe nel piano inclinato! La componente P 2 invece resta attiva, ed è quella che tende a fare scivolare l oggetto lungo il piano verso il basso. Per evitare ciò bisogna applicare una forza F uguale e contraria a P 2, che risulta minore del peso P, e che diminuisce al diminuire dell inclinazione del piano. Per valutare l intensità delle componenti P 1 e P 2 si deve analizzare la geometria del piano inclinato. P h Attraverso la similitudine dei triangoli ABC ed A B C, si può ricavare: P2 che rappresenta l la componente della forza peso parallela al piano. Per mantenere in equilibrio il corpo bisogna applicare una forza uguale e contraria a P 2. Quindi la forza che mantiene in equilibrio un oggetto su un piano inclinato si ottiene moltiplicando il suo peso per h/l, ed è sempre minore di P, in quanto h/l è sempre minore di uno!. ESEMPIO 1: Un automobile la cui massa è di 1000 kg è ferma su una strada di montagna che ha una pendenza del 12%. Quale forza di attrito deve agire sulle ruote per tenerla ferma? Soluzione: Innanzitutto calcoliamo il peso dell automobile: N P m g 1000kg 9,8 9800N kg Avendo la strada una pendenza del 12%, corrisponde ad un piano inclinato con base 100 m ed altezza 12 m, quindi lunghezza l 2 2 determinabile con il teorema di Pitagora: l , 7m La forza di attrito deve uguagliare la componente del peso parallela al piano, ricavabile con la P h 9800N 12m formula P2, quindi F P2 1168N l 100,7m 13

14 ESERCIZI DA SVOLGERE: 15) Un corpo, del peso di 20 N è posto su un piano inclinato liscio alto 20 cm e con base 40 cm. Dire quale forza, parallela al piano e diretta verso l alto è necessario applicare perché il corpo rimanga in equilibrio. 16) La massa m = 5 kg è trattenuta da una fune su un piano senza attrito e inclinato di 30 rispetto all orizzontale. Calcolare la tensione della fune e la forza perpendicolare esercitata dal piano inclinato sulla massa m. 14

Massa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari. La forza è una grandezza vettoriale

Massa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari. La forza è una grandezza vettoriale Le forze (2 a parte) Massa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari La forza è una grandezza vettoriale Scalari e vettori Si definiscono SCALARI le grandezze fisiche che sono del tutto caratterizzate

Dettagli

figura. A figura. B Il modulo è la lunghezza o intensità del vettore. Il punto di applicazione è l origine del vettore detto anche coda.

figura. A figura. B Il modulo è la lunghezza o intensità del vettore. Il punto di applicazione è l origine del vettore detto anche coda. Martinelli Sara 1A Lab. Di fisica del Liceo Scopo: verificare la regola del parallelogramma. Materiale utilizzato: Telaio 5 morse Asta orizzontale Base metallica 2 piantane verticali Pesi Goniometro stampato

Dettagli

Vettori paralleli e complanari

Vettori paralleli e complanari Vettori paralleli e complanari Lezione n 9 1 (Composizione di vettori paralleli e complanari) Continuando lo studio delle grandezze vettoriali in questa lezione ci interesseremo ancora di vettori. In particolare

Dettagli

Introduzione. Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture

Introduzione. Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture Introduzione La meccanica è quella parte delle scienze applicate che studia le forze ed il moto. In questo campo è fondamentale la nozione di equilibrio, ovvero la condizione che si instaura quando le

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna. Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe II

LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna. Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe II LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe II Indicazioni per lo svolgimento dei compiti estivi: Prima di svolgere gli esercizi

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi

PIANO CARTESIANO. NB: attenzione ai punti con una coordinata nulla: si trovano sugli assi PIANO CARTESIANO Il piano cartesiano è individuato da due rette perpendicolari (ortogonali) che si incontrano in un punto O detto origine del piano cartesiano. Si fissa sulla retta orizzontale il verso

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Travi. 4 Forze in equilibrio e vincoli 4.2 Vincoli e reazioni vincolari 1

ESERCIZI SVOLTI. Travi. 4 Forze in equilibrio e vincoli 4.2 Vincoli e reazioni vincolari 1 4 Forze in equilibrio e vincoli 4. Vincoli e reazioni vincolari 1 ESERCIZI SVOLTI Travi 1 Si richiede il calcolo grafico e analitico delle reazioni vincolari della trave riportata in figura appoggiata

Dettagli

Lezione Analisi Statica di Travi Rigide

Lezione Analisi Statica di Travi Rigide Lezione Analisi Statica di Travi Rigide Analisi statica dei sistemi di travi rigide Dato un sistema di travi rigide soggetto a forze esterne. Il sistema è detto equilibrato se esiste un sistema di reazioni

Dettagli

Le grandezze vettoriali e le Forze

Le grandezze vettoriali e le Forze Fisica: lezioni e problemi Le grandezze vettoriali e le Forze 1. Gli spostamenti e i vettori 2. La scomposizione di un vettore 3. Le forze 4. Gli allungamenti elastici 5. Le operazioni sulle forze 6. Le

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa

Dettagli

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO

CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO LEZIONE statica-1 CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI: RICHIAMI DUE SONO LE TIPOLOGIE DI GRANDEZZE ESISTENTI IN FISICA

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. CLASSE 1 BL3 Anno scolastico

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. CLASSE 1 BL3 Anno scolastico COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO DOCENTE: Galizia Rocco MATERIA: Fisica CONTENUTI Teoria CLASSE 1 BL3 Anno scolastico 2015-2016 INTRODUZIONE

Dettagli

La situazione è rappresentabile così:

La situazione è rappresentabile così: Forze Equivalenti Quando viene applicata una forza ad un corpo rigido è importante definire il punto di applicazione La stessa forza applicata a punti diversi del corpo può produrre effetti diversi! Con

Dettagli

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario.

Il segno del momento è positivo perché il corpo ruota in senso antiorario. MOMENTO DI UNA FORZA E DI UNA COPPIA DI FORZE Esercizi Esempio 1 Calcola il momento della forza con cui si apre una porta, ruotando in verso antiorario, nell'ipotesi che l'intensità della forza applicata

Dettagli

La Statica. La statica è una parte della meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Prof Giovanni Ianne

La Statica. La statica è una parte della meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Prof Giovanni Ianne La Statica La statica è una parte della meccanica che studia l equilibrio dei corpi. Sistemi rigidi ed equilibrio Un corpo è in equilibrio quando è fermo e continua a restare fermo. Il punto materiale

Dettagli

LA FORZA...SIA CON TE!

LA FORZA...SIA CON TE! LA FORZA...SIA CON TE! CHE COS'E' LA FORZA? E' UNA GRANDEZZA FISICA VETTORIALE. L'UNITA' DI MISURA NEL S.I. E' IL "NEWTON" ( N ), DAL CELEBRE SCIENZIATO INGLESE ISAAC NEWTON, CHE NE HA STUDIATO LE LEGGI,

Dettagli

Le forze. Cos è una forza? in quiete. in moto

Le forze. Cos è una forza? in quiete. in moto Le forze Ricorda che quando parli di: - corpo: ti stai riferendo all oggetto che stai studiando; - deformazione. significa che il corpo che stai studiando cambia forma (come quando pesti una scatola di

Dettagli

Che cos è una forza? 2ª lezione (21 ottobre 2006): Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare.

Che cos è una forza? 2ª lezione (21 ottobre 2006): Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare. 2ª lezione (21 ottobre 2006): Che cos è una forza? Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare. L idea intuitiva è corretta, ma limitata ; le forze non sono esercitate solo dai muscoli!

Dettagli

VERIFICA L equilibrio dei corpi e le macchine semplici

VERIFICA L equilibrio dei corpi e le macchine semplici ERIICA L equilibrio dei corpi e le macchine semplici Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Se un corpo è immobile si trova in una situazione di equilibrio Un corpo appoggiato su un piano può restare

Dettagli

MATEMATICA: Compiti delle vacanze Estate 2015

MATEMATICA: Compiti delle vacanze Estate 2015 MATEMATICA: Compiti delle vacanze Estate 2015 Classe II a PRIMA PARTE Ecco una raccolta degli esercizi sugli argomenti svolti quest anno: risolvili sul tuo quaderno! Per algebra ho inserito anche una piccola

Dettagli

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad

Dettagli

Fisica dei Materiali A.A Dinamica III. P.A. Tipler, "Invito alla Fisica", volume 1, Zanichelli 2001, 5.2, 5.3, 6.5

Fisica dei Materiali A.A Dinamica III. P.A. Tipler, Invito alla Fisica, volume 1, Zanichelli 2001, 5.2, 5.3, 6.5 Dinamica III.A. Tipler, "Invito alla isica", volume 1, Zanichelli 2001, 5.2, 5.3, 6.5 A.A. 2003-2004 isica dei Materiali 71 Equilibrio statico di un corpo esteso La statica è quella parte della dinamica

Dettagli

I vettori e forze. Prof. Roma Carmelo

I vettori e forze. Prof. Roma Carmelo I vettori e forze 1. Grandezze scalari e grandezze vettoriali 2. La massa 3. Relazione tra massa e forza-peso 4. Gli spostamenti e i vettori 5. La scomposizione di un vettore 6. Le forze 7. Gli allungamenti

Dettagli

Modulo B Unità 2 L'equilibrio dei sistemi rigidi. Equilibrio di un punto materiale

Modulo B Unità 2 L'equilibrio dei sistemi rigidi. Equilibrio di un punto materiale 1 Equilirio di un punto materiale Per punto materiale intendiamo un qualsiasi corpo dotato di massa le cui dimensioni sono trascuraili rispetto a quelle dello spazio circostante. Il corpo rigido è un oggetto

Dettagli

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo

Dettagli

Compito ) Cognome Nome Data Classe

Compito ) Cognome Nome Data Classe Compito 999568 1 ) Cognome Nome Data Classe Scegliere le risposte corrette e poi scriverle nella riga in fondo al foglio 2) Con riferimento alla figura seguente, calcola il momento della forza di modulo

Dettagli

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Materiale utilizzato: Telaio (carrucole,supporto,filo), pesi, goniometro o foglio con goniometro stampato, righello Premessa

Dettagli

Esercizi di Statica - Moti Relativi

Esercizi di Statica - Moti Relativi Esercizio 1 Esercizi di Statica - Moti Relativi Esercitazioni di Fisica LA per ingegneri - A.A. 2004-2005 Un punto materiale di massa m = 0.1 kg (vedi sotto a sinistra)é situato all estremitá di una sbarretta

Dettagli

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm Un pendolo conico è formato da un sassolino di 53 g attaccato ad un filo lungo 1,4 m. Il sassolino gira lungo una circonferenza di raggio uguale 25 cm. Qual è: (a) la velocità del sassolino; (b) la sua

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna. Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe I

LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna. Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe I Indicazioni per lo svolgimento dei compiti estivi: LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe I Prima di svolgere gli esercizi

Dettagli

Equilibrio statico sul piano inclinato

Equilibrio statico sul piano inclinato Esperienza 3 Equilibrio statico sul piano inclinato Obiettivi - Comprendere la differenza tra grandezze vettoriali e grandezze scalari attraverso lo studio delle condizioni di equilibrio statico di un

Dettagli

Matematica anno scolastico 2010/2011 II A COMPITI DELLE VACANZE

Matematica anno scolastico 2010/2011 II A COMPITI DELLE VACANZE Pagina di Matematica anno scolastico 00/0 II A COMPITI DELLE VACANZE - ARITMETICA -.Risolvi le seguenti espressioni sul foglio a protocollo. 0 0.. 0. 0. 0... 0. 0 0.... . 0. 0. Estrai le seguenti radici

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali VETTORI Grandezze scalari e vettoriali Tra le grandezze misurabili alcune sono completamente definite da un numero e da un unità di misura, altre invece sono completamente definite solo quando, oltre ad

Dettagli

FISICA: Le Forze. Giancarlo Zancanella (2014)

FISICA: Le Forze. Giancarlo Zancanella (2014) FISICA: Le Forze Giancarlo Zancanella (2014) 1 Cos è una forza 2 Il Principio D inerzia Un corpo mantiene inalterato il suo stato di quiete o di moto fino a quando non si gli applica una forza che ne cambia

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano

GEOMETRIA ANALITICA. Il Piano cartesiano GEOMETRIA ANALITICA La geometria analitica consente di studiare e rappresentare per via algebrica informazioni di tipo geometrico. Lo studio favorisce una più immediata visualizzazione di informazioni,

Dettagli

Lavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX

Lavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende

Dettagli

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo

Dettagli

Modulo 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria

Modulo 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria Progettazione Disciplinare 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria Segmento 01 : Principio di omogeneità Presentazione: il modulo è propedeutico agli argomenti che

Dettagli

Esercizi di Statica. Esercitazioni di Fisica per ingegneri - A.A

Esercizi di Statica. Esercitazioni di Fisica per ingegneri - A.A Esercizio 1 Esercizi di Statica Esercitazioni di Fisica per ingegneri - A.A. 2011-2012 Un punto materiale di massa m = 0.1 kg (vedi FIG.1) è situato all estremità di una sbarretta indeformabile di peso

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

Prof. Luigi De Biasi VETTORI

Prof. Luigi De Biasi VETTORI VETTORI 1 Grandezze Scalari e vettoriali.1 Le grandezze fisiche (ciò che misurabile e per cui è definita una unità di misura) si dividono due categorie, grandezze scalari e grandezza vettoriali. Si definisce

Dettagli

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da

, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da 22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la

Dettagli

LE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze

LE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze LE FORZE Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze Le forze possono agire: Per contatto a distanza Effetto delle forze Le

Dettagli

ESERCIZI PER IL RECUPERO DEL DEBITO di FISICA CLASSI PRIME Prof.ssa CAMOZZI FEDERICA

ESERCIZI PER IL RECUPERO DEL DEBITO di FISICA CLASSI PRIME Prof.ssa CAMOZZI FEDERICA ESERCIZI PER IL RECUPERO DEL DEBITO di FISICA CLASSI PRIME Prof.ssa CAMOZZI FEDERICA NOTAZIONE ESPONENZIALE 1. Scrivi i seguenti numeri usando la notazione scientifica esponenziale 147 25,42 0,0001 0,00326

Dettagli

Lez. 3 Vettori e scalari

Lez. 3 Vettori e scalari Lez. 3 Vettori e scalari Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-80126, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 2 Un

Dettagli

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 1 1 Quadrimestre Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Saper descrivere le grandezze del S.I., i simboli e le unità di misura. Riconoscere le grandezze fisiche

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Quadro riassuntivo di geometria analitica Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

Studia le condizioni di equilibrio dei corpi. Caso particolare della dinamica: forze presenti, ma nessuna variazione di movimento.

Studia le condizioni di equilibrio dei corpi. Caso particolare della dinamica: forze presenti, ma nessuna variazione di movimento. Studia le condizioni di equilibrio dei corpi. Caso particolare della dinamica: forze presenti, ma nessuna variazione di movimento. Massa: misura della quantità di materia di un corpo, ha la proprietà dell

Dettagli

Appunti ed esercizi di geometria analitica PRIMA PARTE

Appunti ed esercizi di geometria analitica PRIMA PARTE Appunti ed esercizi di geometria analitica PRIMA PARTE Per la teoria studiare su il libro di testo La retta e i sistemi lineari, modulo E, da pagina 594 a pagina 597. Esercizi da pagina 617 a pagina 623.

Dettagli

CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica.

CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. Questo capitolo vuole fornire una serie di esempi pratici dei concetti illustrati nei capitoli precedenti con qualche approfondimento. Vediamo subito

Dettagli

modulo assegnato, se il modulo del vettore somma assume il valore minimo, qual è l angolo formato dai due vettori?

modulo assegnato, se il modulo del vettore somma assume il valore minimo, qual è l angolo formato dai due vettori? 1-verifica vettori nel piano classe 1F data nome e cognome A Illustra il metodo del parallelogramma, infine risolvi il quesito che segue. Dati due vettori di modulo assegnato, se il modulo del vettore

Dettagli

Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani

Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani Soluzioni Teoria Enunciare sinteticamente chiarendo il

Dettagli

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte

Dettagli

Meccanica del punto materiale

Meccanica del punto materiale Meccanica del punto materiale Princìpi della dinamica. Forze. Momento angolare. Antonio Pierro @antonio_pierro_ (https://twitter.com/antonio_pierro_) Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/04/013 Quesiti 1. Una massa si trova al centro di un triangolo equilatero di lato L = 0 cm ed è attaccata con tre molle di costante

Dettagli

Coppia di forze LEZIONE N 10. Corso di fisica I Prof. Giuseppe Ciancio

Coppia di forze LEZIONE N 10. Corso di fisica I Prof. Giuseppe Ciancio Coppia di forze LEZIONE N 10 1 Definizione delle coppia di forze: È un sistema di due forze () uguali e opposte agenti su rette d azione parallele distinte. La distanza minima tra le rette d azione delle

Dettagli

1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresentare graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati.

1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresentare graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati. Suggerimenti per la risoluzione di un problema di dinamica: 1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresentare graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati. Forza peso nero) Forza

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

2) Calcolare il peso di un corpo di m = 700 Kg e di un camion di 3 tonnellate?

2) Calcolare il peso di un corpo di m = 700 Kg e di un camion di 3 tonnellate? ESERCIZI Dinamica 1) Si consideri un corpo di massa m = 5 Kg fermo soggetto a F = 5 N costante lungo l orizzontale. Ricavare le equazioni del moto e trovare lo spostamento dopo 5 sec. Se la forza ha direzione

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

a) Parallela a y = x + 2 b) Perpendicolare a y = x +2. Soluzioni

a) Parallela a y = x + 2 b) Perpendicolare a y = x +2. Soluzioni Svolgimento Esercizi Esercizi: 1) Una particella arriva nel punto (-2,2) dopo che le sue coordinate hanno subito gli incrementi x=-5, y=1. Da dove è partita? 2) Disegnare il grafico di C = 5/9 (F -32)

Dettagli

Equazioni di 2 grado

Equazioni di 2 grado Equazioni di grado Tipi di equazioni: Un equazione (ad una incognita) è di grado se può essere scritta nella forma generale (o forma tipica o ancora forma canonica): a b c con a, b e c numeri reali (però

Dettagli

Soluzione = , =60 38,2 =21,8. dove = 1 2 = 1 2 = = = 91 = 91

Soluzione = , =60 38,2 =21,8. dove = 1 2 = 1 2 = = = 91 = 91 EQUILIBRIO SU UN PIANO INCLINATO Esercizi Esempio 1 Un corpo di peso 200 è in equilibrio su un piano inclinato privo di attrito avente altezza h=3 e lunghezza =10. Determina il modulo della forza parallela

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle

Dettagli

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x 4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

circostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo GALILEI e Isac

circostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo GALILEI e Isac La DINAMICA è il ramo della meccanica che si occupa dello studio del moto dei corpi e delle sue cause o delle circostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo

Dettagli

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

1 Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x

Dettagli

Lezione 18: la meccanica dei corpi rigidi

Lezione 18: la meccanica dei corpi rigidi Lezione 18 - pag.1 Lezione 18: la meccanica dei corpi rigidi 18.1. Corpi estesi e punti materiali Pur senza mai dirlo apertamente, fin qui abbiamo parlato di corpi puntiformi, ovvero, come si dice abitualmente,

Dettagli

Chi non risolve esercizi non impara la matematica.

Chi non risolve esercizi non impara la matematica. 2.8 esercizi 31 2.8 esercizi hi non risolve esercizi non impara la matematica. 1 Vero o falso? a. I punti (0, 2), (4, 4), (6, 0) e (2, 2) sono i vertici di un quadrato. V F b. Non esiste il coefficiente

Dettagli

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione

1 La traslazione. 2 La composizione di traslazioni. 3 La rotazione 1 La traslazione Per poter applicare una traslazione ad una generica figura geometrica si deve: ± creare il vettore di traslazione AB mediante il comando Vettore tra due punti; ± cliccare con il mouse

Dettagli

I vertici e i lati di ogni poligono vengono detti rispettivamente vertici e spigoli del poliedro.

I vertici e i lati di ogni poligono vengono detti rispettivamente vertici e spigoli del poliedro. 1 I poliedri diagonale DEFINIZIONE. Un poliedro è la parte di spazio delimitata da poligoni posti su piani diversi in modo tale che ogni lato sia comune a due di essi. I poligoni che delimitano il poliedro

Dettagli

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema Esercizio 1 Una trave omogenea di lunghezza L e di massa M è appoggiata in posizione orizzontale su due fulcri lisci posti alle sue estremità. Una massa m è appoggiata sulla trave ad una distanza L/3 da

Dettagli

a. s CLASSE 1 a CS Insegnante Rossi Vincenzo Disciplina Fisica

a. s CLASSE 1 a CS Insegnante Rossi Vincenzo Disciplina Fisica a. s. 2015-2016 CLASSE 1 a CS Insegnante Rossi Vincenzo Disciplina Fisica PROGRAMMA SVOLTO 1) Gli errori di misura: la misurazione delle grandezze fisiche; misurazioni dirette ed indirette; l incertezza

Dettagli

punti uniti rette di punti uniti rette unite qual è la trasformazione inversa

punti uniti rette di punti uniti rette unite qual è la trasformazione inversa 3) Dì quali sono i punti uniti, le rette di punti uniti, le rette unite di una a) simmetria centrale b) simmetria assiale c) traslazione d) rotazione e) omotetia Simmetria centrale: si ha un solo punto

Dettagli

Problemi di Fisica. Elettrostatica. La Legge di Coulomb e il Campo elettrico

Problemi di Fisica. Elettrostatica. La Legge di Coulomb e il Campo elettrico LROSAICA Problemi di isica lettrostatica La Legge di Coulomb e il Campo elettrico LROSAICA ata la distribuzione di carica rappresentata in figura, calcolare la forza totale che agisce sulla carica Q posta

Dettagli

La composizione di isometrie

La composizione di isometrie La composizione di isometrie Quello che è più interessante in una trasformazione geometrica è studiare quali effetti ha sulle figure e soprattutto valutare quali proprietà delle figure di partenza si conservano

Dettagli

Assumendo 1 u = 1 cm, calcola il perimetro e l area del quadrilatero ABCD.

Assumendo 1 u = 1 cm, calcola il perimetro e l area del quadrilatero ABCD. Esercizio 1a Disegna un piano cartesiano ortogonale ed in esso inserisci i punti che seguono, poi uniscili nell ordine dato: Secondo te che tipo di quadrilatero hai ottenuto? Perché? Quali sono le sue

Dettagli

Meccanica Applicata alle Macchine

Meccanica Applicata alle Macchine Meccanica Applicata alle Macchine 06-11-013 TEMA A 1. Un cilindro ed una sfera omogenei di uguale massa m ed uguale raggio r sono collegati tra loro da un telaio di massa trascurabile mediante coppie rotoidali

Dettagli

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB);

GEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB); VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 GEOMETRIA PIANA Segmenti e distanza tra punti. Rette in forma cartesiana e parametrica. Posizioni reciproche di due rette, parallelismo e perpendicolarità. Angoli e distanze.

Dettagli

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI A.S. 2012-2013 Casi particolari di sistemi di forze Nel caso di un sistema composto da n forze tutte parallele tra loro, la ricerca del risultante R del sistema

Dettagli

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Corso di Fisica Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Scalari e vettori Consideriamo una libreria. Per determinare quanti libri ci sono su uno scaffale basta individuare lo scaffale in questione e contare

Dettagli

Equilibrio di un punto materiale su un piano

Equilibrio di un punto materiale su un piano 1 Equilirio di un punto materiale su un piano no inclinato Se un corpo si trova su un piano inclinato, possiamo scomporre il suo peso in due componenti: una parallela al piano, l'altra perpendicolare.

Dettagli

Corso multimediale di matematica

Corso multimediale di matematica 2006 GEOMETRIA ANALITICA Il piano cartesiano rof. Calogero Contrino iano cartesiano Su un piano, si considerino due rette incidenti, sulle quali siano fissati due sistemi di ascisse. Si trasli una delle

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO : FORZE, EQUILIBRIO, MACCHINE SEMPLICI

PERCORSO DIDATTICO : FORZE, EQUILIBRIO, MACCHINE SEMPLICI PERCORSO DIDATTICO : FORZE, EQUILIBRIO, MACCHINE SEMPLICI PREREQUISITI parte 1 forze ed equilibrio statico essere capaci di riferire su osservazioni e di riferire con descrizioni. Saper operare nel piano

Dettagli

Errata Corrige. Quesiti di Fisica Generale

Errata Corrige. Quesiti di Fisica Generale 1 Errata Corrige a cura di Giovanni Romanelli Quesiti di Fisica Generale per i C.d.S. delle Facoltà di Scienze di Prof. Carla Andreani Dr. Giulia Festa Dr. Andrea Lapi Dr. Roberto Senesi 2 Copyright@2010

Dettagli

L equilibrio dei corpi solidi

L equilibrio dei corpi solidi 1 L equilibrio dei corpi Quando un corpo è fermo e rimane fermo al trascorrere del tempo, diciamo che quel corpo è in equilibrio. Si definisce corpo rigido un corpo che non si deforma nonostante su di

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2012/2013, Fisica

Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2012/2013, Fisica Unità di misura - misurare oggetti -grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta, quantità di sostanza derivate: velocità, accelerazione, forza,

Dettagli

MOTO DI PURO ROTOLAMENTO

MOTO DI PURO ROTOLAMENTO MOTO DI PURO ROTOLAMENTO PROF. FRANCESCO DE PALMA Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 MOTO DI PURO ROTOLAMENTO

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano

Dettagli

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei

Dettagli

piano inclinato liscio.notebook March 17, 2013 IL PIANO INCLINATO FONTE PER L'IMMAGINE: inclined planes.

piano inclinato liscio.notebook March 17, 2013 IL PIANO INCLINATO FONTE PER L'IMMAGINE:  inclined planes. IL IANO INCLINATO FONTE ER L'IMMAGINE: http://www.ehow.com/how_8658657_make inclined planes.html MOTO DI UN CORO CHE SCIVOLA SU UN IANO INCLINATO RIVO DI ATTRITO C un corpo di massa m scivola su un piano

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2015/2016 IIS VENTURI (MODENA) PROGRAMMA SVOLTO PER FISICA E LABORATORIO (INDIRIZZO PROFESSIONALE GRAFICA)

ANNO SCOLASTICO 2015/2016 IIS VENTURI (MODENA) PROGRAMMA SVOLTO PER FISICA E LABORATORIO (INDIRIZZO PROFESSIONALE GRAFICA) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 IIS VENTURI (MODENA) PROGRAMMA SVOLTO PER FISICA E LABORATORIO (INDIRIZZO PROFESSIONALE GRAFICA) CLASSE 1N Prof.ssa Chiara Papotti e prof. Giuseppe Serafini (ITP) Libro di testo:

Dettagli

M? La forza d attrito coinvolta è quella tra i due blocchi occorre quindi visualizzare la reazione normale al piano di contatto Il diagramma delle

M? La forza d attrito coinvolta è quella tra i due blocchi occorre quindi visualizzare la reazione normale al piano di contatto Il diagramma delle 6.25 (6.29 VI ed) vedi dispense cap3-mazzoldi-dinamica-part2 Dueblocchisonocomeinfiguraconm=16kg, M=88kgeconcoeff. d attrito statico tra i due blocchi pari a = 0.38. La superficie su cui poggia M è priva

Dettagli

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza

Dettagli