Fondo Crediti di Dubbia esigibilità

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1 Commissione Enti Locali 10 ottobre 2016 Dott. Guido Carbonaro Fondo Crediti di Dubbia esigibilità Ai sensi del D.lgs. 118/2011 e successive modifiche

2 1 Definizione 2 Finalità 3 Modalità di calcolo Fondo Crediti di Dubbia esigibilità 4 Criteri di contabilizzazione e finanziamento 5 FCDE e Pareggio di Bilancio

3 1. Definizione Rappresenta un accantonamento di risorse volto a fronteggiare il rischio dell effettivo realizzo dei residui attivi ed a limitare la spesa finanziata con i crediti di dubbia esigibilità Il fondo crediti di dubbia esigibilità è una voce che deriva dal fondo svalutazione crediti, posta contabile mutuata dall esperienza aziendalistica che nasce allo scopo di limitare l utilizzo, sul fronte della spesa, di entrate di incerta esigibilità. Il fondo è ritenuto una forma di prudenza, introdotto anche per gli enti locali allo scopo di limitarli nell utilizzo di entrate che, pur in possesso dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità, sono caratterizzate da gravi difficoltà di esazione

4 ragione del credito sussistenza di un idoneo titolo giuridico ACCERTAMENTO Fase 1 di gestione dell ENTRATA l individuazione del debitore; quantificazione della somma da incassare scadenza

5 RESIDUI ATTIVI Sono somme accertate e non riscosse entro il termine dell esercizio, per le quali esiste un titolo giuridico che costituisce l ente locale creditore della correlativa entrata Accertamento di Entrata - Riscossioni Residuo nell esercizio attivo

6 Risultato di amministrazione L insieme dei residui attivi e passivi partecipa, unitamente alla gestione di competenza, alla determinazione del risultato di amministrazione Risultato di Gestione Evidenza l attuazione di quanto programmato attraverso il bilancio di previsione Esso è dato da: + riscossioni di entrate di competenza versamenti di spese di competenza + residui attivi su entrate di competenza residui passivi su spese di competenza - Fondo Pluriennale Vincolato = avanzo (se positivo) o disavanzo (se negativo) Risultato di Amministrazione Sconta anche l incidenza di quanto ereditato dagli esercizi precedenti Esso è pari a: + riscossioni di entrate di competenza e di residui attivi pregressi pagamenti di spese di competenza e di residui passivi pregressi + residui attivi su entrate di competenza e residui conservati da esercizi precedenti (crediti) residui passivi su spese di competenza e residui conservati da esercizi precedenti (debiti) - Fondo Pluriennale Vincolato = avanzo (se positivo) o disavanzo (se negativo)

7 FCDE nel risultato di gestione e di amministrazione Non è compreso in nessun addendo di entrambe le voci: non viene impegnato per cui contribuisce come «accantonamento» a migliorare il risultato di amministrazione.

8 2. Finalità L iscrizione di un fondo crediti dubbia esigibilità tra le uscite del bilancio di previsione, limitando la capacità di spesa fondata sui residui di difficile esigibilità ovvero insussistenti, previene le situazioni di deficit di risorse finanziarie. Principio contabile 4.2 punto 9.1 introduce «introduce un controllo sostanziale e non solo formale sui crediti» Trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia e difficile esazione non riscosso, il responsabile del servizio competente alla gestione dell entrata valuta l opportunità di operare lo stralcio di tale credito dal conto del bilancio, riducendo di pari importo il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione. L organo competente a deliberare la riduzione è il consiglio comunale

9 3. Modalità di calcolo - fase transitoria - Calcolo nella spending review art. 6, comma 17, D.L. 6 luglio 2012, n. 95 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 Dall assestamento del bilancio 2012, obbligo di costituzione di un fondo di importo non inferiore al 25% dei residui attivi del titolo I e III dell entrata, aventi un anzianità superiore a 5 anni (anni 2006 e precedenti). La legge consente un meccanismo di deroga alla costituzione del fondo, che potrà essere attivato solo qualora ricorrano contemporaneamente due condizioni: 1) la certificazione analitica dei responsabili dei servizi competenti; 2) il parere motivato dell organo di revisione.

10 3. Modalità di calcolo - A Regime- Armonizzazione contabile D.lgs. 118/2011 che ha approvato sia i nuovi schemi di bilancio che i principi contabili Obbligatorietà del fondo per le entrate accertate per cui il credito è diventato liquido, certo e esigibile Contabilizzazione delle Entrate per il loro importo complessivo integrale anche se di difficile esazione Entrate quali le sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, i proventi da concessione edilizia o i ruoli coattivi tributari dovranno essere accertate per intero, senza più scegliere l accertamento parziale, quale forma di garanzia per il loro completo realizzo Eccezioni: vedi principio 4.2 punto 3.3

11 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione Fase 1 Individuare all interno del bilancio le tipologie di entrate stanziate che possono dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione Fase 2 Calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1 la % da applicare al fondo secondo 3 metodi di calcolo differenti Fase 3 Determinare l importo dell accantonamento al Fondo, applicando agli stanziamenti le percentuali determinate nella fase 2 Fase 4 Applicare (eventualmente) la % di abbattimento

12 Fase 1 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione Entrate di dubbia esigibilità ENTRATE TRIBUTARIE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE ENTRATE IN C. CAPITALE IL RESPONSABILE FINANZIARIO SCEGLIE IL LIVELLO DI ANALISI (TIPOLOGIE, CATEGORIE O CAPITOLI SECONDO LA CLASSIFICAZIONE DEL N.O.) IN BASE A CRITERI DI OMOGENEITA, CONGRUITA E CONVENIENZA. Non sono Entrate di dubbia esigibilità 1) i crediti vantati verso altre amministrazioni pubbliche; 2) le concessioni di crediti; 3) i crediti assistiti da fidejussione; 4) le entrate tributarie stimate per un importo non superiore a quello pubblicato dal Dipartimento delle finanze sul portale per il federalismo; 5) i tributi riscossi per conto di altri enti; 6) le entrate tributarie che sono accertate per cassa

13 Fase 2 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione calcolare, per ciascuna entrata di cui alla fase 1), la media tra incassi e accertamenti degli ultimi 5 esercizi, scegliendo tra 3 opzioni: A. Media semplice B. Rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi C. Media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio

14 Fase 2 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione Eccezioni Per le entrate accertate per cassa La media si calcola facendo riferimento ai dati extracontabili dei primi quattro anni del quinquennio precedente e ai dati contabili rilevati nell esercizio precedente. La procedura si ripete negli anni successivi Per le entrate di nuova istituzione Per gli enti che negli ultimi 3 esercizi hanno formalmente attivato un processo di accelerazione della propria capacità di riscossione Nel primo anno la quantificazione del fondo è rimessa alla prudente valutazione degli enti. A decorrere dall anno successivo la quantificazione è effettuata con il criterio generale riferito agli anni precedenti Il FCDE può essere calcolato facendo riferimento a questi 3 esercizi

15 Fase 3 3. Modalità di calcolo in via transitoria, nei primi cinque esercizi di applicazione del nuovo principio, si assumono incassi a competenza e a residuo su accertamenti di competenza secondo le tre diverse modalità; a regime il fondo è calcolato come media semplice del rapporto tra incassi in c/ competenza e accertamenti in c/competenza del quinquennio precedente dal secondo anno in poi i due criteri sono combinati ed il primo lascia progressivamente posto al secondo Calcolo nel Bilancio di previsione in caso di approvazione bilancio entro il 31 dicembre 2016: - gli esercizi da prendere in considerazione sono ; - gli incassi relativi all anno 2015 solo per competenza; in caso di approvazione del bilancio durante l esercizio provvisorio: - gli esercizi da prendere in considerazione sono ; - gli incassi relativi all anno 2016 solo per competenza;

16 Fase 4 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione Fino al 2018 gli enti hanno la facoltà di ridurre l importo dell accantonamento al FCDE del bilancio di previsione, secondo la gradualità di seguito indicata. FASE BILANCIO DI PREVISIONE 55% 70% 85% 100%

17 Fase 4 3. Modalità di calcolo Calcolo nel Bilancio di previsione

18 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità Il fondo, rappresentando una forma di garanzia posta a tutela del mantenimento degli equilibri di bilancio, va costantemente monitorato, alla luce delle dinamiche prodotte dalla gestione delle entrate. equilibri assestamento In sede di Rendiconto

19 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità La periodicità della verifica viene stabilita dal regolamento di contabilità, e con riferimento al medesimo livello di analisi della fase della previsione. Verifica degli equilibri Deve essere verificata la necessità di adeguare lo stanziamento in considerazione del livello degli stanziamenti, degli accertamenti e degli incassi in c/competenza. La variazione di bilancio al fondo - positiva o negativa a seconda dell andamento delle entrate - rappresenta una competenza consiliare.

20 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità In sede di assestamento In questa fase potrà essere verificata la possibilità di assorbire la percentuale di fondo non finanziata all interno del bilancio di previsione tramite l avanzo di amministrazione libero. E inoltre obbligatoria la fase di verifica dell adeguatezza dello stanziamento del FCDE, con le medesime modalità eventualmente adottate in sede di verifica degli equilibri

21 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità

22 3. Modalità di calcolo Anche in sede di verifica della congruità dello stanziamento di bilancio, nel primo esercizio di applicazione della riforma, è possibile continuare a fare riferimento al 50% dell accantonamento minimo determinato applicando il presente principio contabile, e nel secondo esercizio al 75% di tale importo. Si applica la percentuale utilizzata in occasione della predisposizione del bilancio di previsione all importo maggiore tra lo stanziamento e l accertamento rilevato alla data in cui si procede all adeguamento, e si individua l importo del fondo crediti di dubbia esigibilità cui è necessario adeguarsi. Se però il complemento a 100 dell incidenza percentuale degli incassi di competenza rispetto agli accertamenti in c/competenza dell esercizio (o all importo degli stanziamenti di competenza se maggiore di quello accertato) è inferiore alla percentuale dell accantonamento al fondo crediti utilizzata in sede di bilancio allora per determinare il fondo crediti cui è necessario adeguarsi, si fa riferimento a tale minore percentuale.

23 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità a seguito del riaccertamento dei residui attivi è accantonata una quota del risultato di amministrazione al fondo crediti di dubbia esigibilità. In sede di Rendiconto Tale accantonamento è riferito ai residui attivi relativi agli esercizi precedenti che non sono stati oggetto di cancellazione (pertanto ancora esigibili) ed è effettuato con le modalità previste per valutare la congruità del fondo in sede di rendiconto. L ente vincola nel risultato di amministrazione l intero importo del fondo rischi, così come quantificato nell apposito prospetto allegato al rendiconto, anche se il risultato non dovesse essere capiente. Fino a quando il FCDE non risulterà adeguato alle prescrizioni normative non sarà possibile utilizzare l avanzo di amministrazione non vincolato.

24 3. Modalità di calcolo In sede di Rendiconto Anno importo residui attivi all (a) eventuale % di riduzione (b) importo residui attivi all ridotto (c) = (a)-(b)*(a) importo incassi c/residui (d) media del rapporto (e) = (d)/(c) / ,00 5,00% 1.900, ,00 12,63% ,00 5,00% 1.425, ,00 18,95% ,00 5,00% 950,00 800,00 16,84% ,00 0,00% 3.000, ,00 13,33% ,00 0,00% 2.500, ,00 16,80% Totale , , ,00 15,24%

25 In sede di Rendiconto 3. Modalità di calcolo Percentuale di riduzione La percentuale di riduzione, che è unica per tutte le annualità, va applicata solo sugli esercizi precedenti all avvio della riforma e quindi fino all anno A partire dall esercizio 2020 tale riduzione non sarà più applicabile per nessuna annualità. Prima di ricalcolare il FCDE occorre che l ente abbia terminato l operazione del riaccertamento ordinario dei residui. Vengono riprese in considerazione le tipologie/categorie di entrata scelte dal Responsabile del servizio finanziario in sede di preventivo e per ogni categoria si individuano i residui attivi riaccertati sia per quelli provenienti da esercizi precedenti che dalla competenza

26 In sede di Rendiconto 3. Modalità di calcolo Momenti di verifica del fondo crediti dubbia esigibilità L ente, in sede di rendiconto, dovrà procedere quindi a ricalcolare la dotazione del FCDE, alla luce dei risultati prodotti dal riaccertamento ordinario e della tabella sopra esposta. La media applicabile può essere scelta dal responsabile finanziario, sulla base delle tre modalità proposte in sede di redazione di bilancio preventivo

27 4. Criteri di contabilizzazione e finanziamento Contabilizzazione del FCDE in Bilancio Missione 20 - Fondi e accantonamenti Programma 02 - Accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità Piano dei conti finanziario U (PARTE CORRENTE) U (PARTE CAPITALE)

28 5. FCDE e Pareggio di Bilancio ENTRATE FINALI SPESE FINALI L attuale legislazione consente l inclusione tra le entrate del FPV solo per l anno 2016 ma la legge 164/2016 lo ha esteso anche per gli anni successivi: per gli anni sarà necessaria una previsione nella prossima legge di bilancio. FPV di entrata - solo 2016 (esclusa quota da debito) Accertamenti Titolo I Accertamenti Titolo II Accertamenti Titolo III Accertamenti Titolo IV Accertamenti Titolo V - Impegni Titolo I Impegni Titolo II Impegni Titolo III FPV spesa solo 2016 (escluse quote da debito) FCDE (escluso) Altri fondi e accantonamenti (esclusi) = PAREGGIO (> o = a ZERO) ENTRATE FINALI DI COMPETENZA SPESE FINALI DI COMPETENZA

29 Commissione Enti Locali 10 ottobre 2016 Dott. Guido Carbonaro Fondo pluriennale vincolato Ai sensi del D.lgs. 118/2011 e successive modifiche

30 1 Definizione 2 Finalità 3 Modalità di calcolo Fondo pluriennale vincolato 4 Criteri di contabilizzazione 5 Programmazione 6 Gestione 7 Rendiconto

31 1. DEFINIZIONE Il Fondo Pluriennale Vincolato (FVP) è costituito da risorse accertate in un determinato esercizio, destinate al finanziamento di spese già impegnate ma esigibili in esercizi successivi Imputazione contabile di impegni e accertamenti sulla base della loro esigibilità Il principio contabile 4.2. precisa che deve essere garantita «la piena copertura finanziaria degli impegni di spesa giuridicamente assunti a prescindere dall esercizio finanziario in cui gli stessi sono imputati» Segue Esempio: Sfasamento temporale tra quando l opera pubblica «parte» e quando «matureranno i SAL

32 2. FINALITA La conciliazione dei due capisaldi su cui si basa la competenza potenziata ed il rispetto del cosiddetto equilibrio di esigibilità ha reso necessario l introduzione di un nuovo istituto contabile chiamato Fondo Pluriennale Vincolato (di seguito anche FPV), che assicura la simmetria tra l acquisizione dell entrata ed il suo utilizzo (equilibrio tra debito e credito).

33 3. MODALITA DI CALCOLO

34 3. MODALITA DI CALCOLO: ESEMPIO

35 4. CRITERI DI CONTABILIZZAZIONE FPV parte Entrata Rappresenta il riporto a nuovo esercizio delle risorse che, nell esercizio precedente, erano state accantonate, garantendo così la copertura finanziaria di spese che sono state imputate all esercizio o agli esercizi successivi FPV parte Spesa rappresenta l accantonamento delle risorse necessario a garantire il pareggio del bilancio con l entrata ad essa destinata. Tale accantonamento, non essendo impegnato a fine anno, viene riportato a nuovo esercizio in maniera del tutto analoga a quanto accade con l avanzo di amministrazione Titolo e tipologia = zero come l avanzo di amministrazione Missione e Programma: stessa del capitolo di spesa a cui si riferisce Piano dei conti finanziario: E parte corrente E parte c/capitale Piano dei conti finanziario: U parte corrente U parte c/capitale

36 5. PROGRAMMAZIONE Le previsioni del FPV in entrata al 1/1 dell esercizio n devono essere sempre uguali al totale delle previsioni dei FF.PP.VV. iscritti in parte spesa nel bilancio dell esercizio n-1 TOTALE FPV SPESA AL 31/12 ES N-1 = FPV ENTRATA AL 1/1 ES. N Il FPV di spesa in ogni esercizio è composto da 2 componenti distinte componente derivante da anno precedente: la quota di risorse accertate negli esercizi precedenti che costituiscono la copertura finanziaria di spese già impegnate ed imputate ad esercizi successivi componente derivante dalla competenza (anno corrente): la quota di risorse accertate nell esercizio destinate a copertura di spese che saranno imputate in esercizi successivi.

37 6. GESTIONE Variazioni di FPV in seguito a variazioni del CRONOPROGRAMMA: variazione di esigibilità Organo competente responsabile del servizio finanziario con determina (ovvero dai responsabili della spesa nel caso di espressa previsione regolamentare dell ente). Natura atto Atto gestionale in quanto il totale della spesa non cambia Orizzonte temporale Facoltà di apportare variazione al FPV da parte del responsabile entro il Dall 1.1 la competenza è dell organo esecutivo con il riaccertamento parziale e ordinario

38 6. GESTIONE Creazione del FPV durante la GESTIONE Fattispecie 1) impegni per spese di investimento imputati sugli esercizi successivi, finanziati con entrate ad esse destinate esigibili nell esercizio; 2) impegni per spese correnti imputati sugli esercizi successivi, finanziati con entrate di natura vincolata esigibili nell esercizio per legge o per scelta (Es: produttività e gare d appalto); Natura dell operazione utilizzare le risorse che finanziano la spesa assumendo nel corso dell esercizio impegni imputati sugli esercizi futuri e rendere indisponibili le relative somme, che pertanto non confluiscono nel risultato di amministrazione

39 6. GESTIONE Il Fondo Pluriennale Vincolato si costituisce solo al momento dell assunzione di impegni entro il 31 dicembre dell es. n imputati sugli esercizi successivi, finanziati con risorse esigibili nell esercizio n. In mancanza di tali impegni le relative risorse confluiscono in avanzo vincolato. costituzione del FPV per spese d investimento Regola ogni qual volta viene impegnata una spesa di investimento imputata ad esercizi successivi in relazione alla scadenza, l ente deve costituire il fondo pluriennale vincolato a copertura di tali impegni, senza riguardo per la tipologia di entrata correlata Eccezione 1. attivazione entro il termine dell esercizio delle procedure di affidamento dei lavori; 2. approvazione del progetto definitivo/esecutivo ed impegno, entro la fine dell esercizio, di alcune voci del quadro economico di spesa, escluse le spese di progettazione In questi 2 casi è possibile costituire il FPV anche in assenza di assunzione di impegni negli esercizi successivi.

40 6. GESTIONE costituzione del FPV per spese correnti Durante l esercizio il Fondo Pluriennale Vincolato di parte corrente è costituito dalle risorse vincolate destinate al finanziamento di spese già impegnate con imputazione ad esercizi successivi. Ciò che rileva è la natura vincolata dell entrata, derivante da disposizioni di legge o da decisioni formalmente assunte dall ente (es. salario accessorio premiante del personale).

41 7. RENDICONTO Costituzione del FPV per Reimputazione degli impegni Riaccertamento ordinario dei Residui FPV pari agli impegni reimputati Reimputazione impegni/accertamenti correlati Riaccertamento ordinario dei Residui Non viene creato il FPV

42 7. RENDICONTO FPV costituito Avanzo di amministrazione Viene generato dagli impegni rinviati agli esercizi successivi rispetto ad entrate già accertate Viene generato da impegni non presi e/o eliminati L ammontare dei fondi pluriennali vincolati costituiti a fine esercizio incidono sulla determinazione del risultato di amministrazione, riducendone la disponibilità.

43 6. RENDICONTO

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