PER SOFTWARE DI PROGRAMMAZIONE V-SFT Ver. 5

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1 TUTORIAL MANUALE DI ADDESTRAMENTO PER LA CONFIGURAZIONE DEI MONITOUCH HAKKO SERIE V8 PER SOFTWARE DI PROGRAMMAZIONE V-SFT Ver. 5 Rev del Aprile 2010 Pag. 1 di 44

2 EFA AUTOMAZIONE Srl Via Aleramo, Cernusco sul naviglio (MI) Tel Fax Sommario Cap.1 Ambiente di programmazione Ambiente di programmazione... 4 Cap.2 - Come creare un nuovo progetto Creazione del nuovo progetto Read Area e Write Area Memoria interna Creazione di uno SWITCH Creazione di una LAMP Inserimento di un TESTO STATICO Visualizzazione di una variabile analogica Trasferimento del progetto Avviamento/Arresto del touch Connessioni al PLC Cap.3 Overlap e scrittura di una variabile Configurazione di un Data Display Cap.4 - Gestione Allarmi con visualizzazione dello storico Cap.5 - Macro Tipi di Macro Configurazione di un Interval Timer Configurazione di un evento Macro Configurazione delle Macro Cap.6 - Gestione Trend con visualizzazione dello storico Configurazione della funzione Trend Sampling Configurazione della Buffering Area Creazione della Macro ciclica che consente di visualizzare i valori contenuti nel Buffer Cap.7 - Gestione ricette tramite CF Card Realizzazione della pagina Ricette Configurazione della funzione Recipe Configurazione della CF-CARD Creazione di una nuova pagina per impostazione dati ricette Cap.8 - Gestione ricette tramite SRAM Realizzazione della pagina RICETTE Configurazione della matrice Configurazione della SRAM Cap.9 - Gestione di messaggi controllati da una word Creazione dell oggetto Message Impostazione della variabile di controllo Configurazione dei messaggi Cap.10 - Gestione delle Password Impostazione della variabile di controllo Configurazione della tastiera Operazioni da seguire in base alla password inserita Cap.11 Utilizzo della Funzione Security Setting Abilitazione Secutity Setting Impostazione del livello di sicurezza della pagina corrente Impostazione del livello di sicurezza del singolo oggetto Cap.12 Utilizzo della Tabella dei Simboli Compilazione diretta del Database Compilazione dinamica del Database Importazione/Esportazione/Upgrade del Database Funzione Tag Use Cap.13 Utilizzo della funzione FTP Server Rev del Aprile 2010 Pag. 2 di 44

3 13.1 Impostazione indirizzo IP direttamente nel terminale Impostazione indirizzo IP da software di sviluppo VSFT Abilitazione e configurazione FTP Server Accesso all FTP Server Cap.14 - Cavo di programmazione V6-CP/USB/TCP Rev del Aprile 2010 Pag. 3 di 44

4 Cap.1 Ambiente di programmazione Questo capitolo descrive l ambiente di programmazione suddiviso nelle sue parti. 1.1 Ambiente di programmazione L ambiente di programmazione è suddiviso fondamentalmente in quattro parti così composte: Barra dei Menù, Barra degli Strumenti, Barra Project e Barra Catalog. Barra degli strumenti: contiene alcune funzioni immediatamente disponibili che altrimenti si troverebbero nella barra Project o nella barra Catalog. Per aggiungere o rimuovere le barre degli strumenti è possibile selezionare il menù [View] -> [Toolbar]. Barra Project: è suddivisa in 2 schede, Screen e Configurazion. La scheda Screen contiene tutta la configurazione software (screen, macro, overlap ). Barra Catalog: è suddivisa in 2 schede, Parts e Wizard. La scheda Parts contiene tutti gli oggetti inseribili nel progetto (pulsanti, lampade, gestori allarmi ). La scheda Configuration contiene tutta la configurazione hardware (parametri di comunicazione con i dispositivi, buffer di campionamento ). La scheda Wizard contiene tutti gli oggetti inseribili nel progetto (pulsanti, lampade, gestori allarmi ) con le procedure guidate per la loro configurazione. Rev del Aprile 2010 Pag. 4 di 44

5 Cap.2 - Come creare un nuovo progetto Questo capitolo descrive i passi preliminari da seguire per creare un nuovo progetto quali: la configurazione della comunicazione con il PLC (parametri della seriale), la configurazione dell area di sistema, le informazioni basilari visualizzate sul touch screen ed il trasferimento di un semplice progetto. 2.1 Creazione del nuovo progetto 1. Per creare un nuovo progetto fare click sull icona [New] nella barra degli strumenti, o selezionare dal menù [File] l opzione [New]. 2. Sul monitor del PC appare la finestra [Edit model Selection]; aprendo il dropdown [Edit model] è possibile selezionare il modello di touch screen desiderato. 3. Dopo aver scelto il tipo di pannello e premuto il tasto [OK] si apre la finestra [PLC1 Connection Device Selection] in cui è possibile selezionare la marca di PLC voluta. Nel nostro esempio OMRON SYSMAC C. Automaticamente si presenta a video la finestra [Device Connection Setting] in cui è possibile impostare tutti i parametri di comunicazione (baudrate, parità, bit di stop, tipo di standard elettrico RS232 o RS422, numero di nodo del PLC, tipo di connessione punto-punto o multidrop, ecc) e configurare gli indirizzi iniziali per la Read Area e la Write Area. Rev del Aprile 2010 Pag. 5 di 44

6 4. Premendo il pulsante OK sullo schermo del PC viene direttamente visualizzata la prima pagina del progetto. L area utile in cui è possibile realizzare gli oggetti grafici. Rev del Aprile 2010 Pag. 6 di 44

7 2.1.1 Read Area e Write Area La Read Area e la Write Area servono per far interagire direttamente il PLC con il pannello operatore. Grazie a queste aree dedicate il PLC può controllare diverse funzionalità del pannello, pertanto occorre fare molta attenzione nel loro utilizzo. Read Area La [Read Area] è un area di memoria direttamente collegata al PLC in cui vengono memorizzati particolari comandi che arrivano dal PLC, come ad esempio la word di cambio pagina. In sostanza con quest area il PLC è in grado di far eseguire al pannello. La [Read Area] è normalmente costituita da 3 word consecutive dall indirizzo iniziale impostato. Queste word possono aumentare di numero nel caso in cui è utilizzata la [Buffering Area] per la gestione dei trend, degli allarmi o di funzioni speciali quali le ricette o il data logging. Se non si desidera alterare il contenuto di queste word, esse non devono essere in alcun modo utilizzate per la realizzazione del programma del PLC. La [Read Area] è così composta: Indirizzo Nome Descrizione n RCVDAT Sub Command n+1 SCRN_COM Screen status command n+2 SCRN_No External screen number command All accensione del pannello e quindi all avvio della comunicazione con il PLC, la prima word che viene letta è la n+2 (nel nostro esempio la DM0002), in altre parole la word contenente il numero della pagina corrente. Il numero dello schermo visualizzato nel touch viene poi scritto nella Write Area; se il numero dello schermo non esiste sul display del touch screen viene visualizzato il seguente errore: Screen No. Error. Rev del Aprile 2010 Pag. 7 di 44

8 Write Area Analogamente alla [Read Area], la [Write Area] è costituita da 3 word consecutive dall indirizzo iniziale impostato. La [Write Area] è così composta: Indirizzo Nome Descrizione n CFMDAT Sub Command n+1 SCRN_COM Screen status command n+2 SCRN_No External screen number command Per quanto riguarda il significato d ogni singola word (bit) sia della Read&Write Area vedere Reference Manual a pagina Rev del Aprile 2010 Pag. 8 di 44

9 2.1.2 Memoria interna I pannelli operatore Hakko dispongono di varie memorie interne per eseguire meglio, e più velocemente, operazioni che non necessitano della comunicazione con il PLC. Inoltre è disponibile anche un area non volatile che consente di mantenere i valori anche a pannello non alimentato. User Memory ($u) (32767) Questa memoria residente nel pannello permette di appoggiarvi dati comuni a tutto il progetto caricato. In questa area possono essere liberamente letti e scritti: bit, word, e doppie word. Quando non si necessita di scambiare la Read Area e la Write Area con il PLC, queste possono essere appoggiate nella User Memory, in modo da non generare comunicazione inutile con il PLC. System Memory ($s & $T) Questa memoria residente nel pannello consente prevalentemente di leggere informazioni di sistema del pannello e sulle funzioni attive in ogni momento. Per conoscere il significato delle System riferirsi al manuale Function Csp A1 Temporary Memory ($T) (1023) Questa memoria residente nel pannello è simile alla $u, ma con in più la caratteristica di venir azzerata ad ogni cambio pagina. È ideale quindi per i dati locali all interno di una pagina. Non-volatile (Last) Memory ($L, $LD) Questa memoria non è normalmente abilitata, ma è configurabile ed utilizzabile su tutti i pannelli Hakko. Questa mantiene il valore anche a pannello spento e scollegato dalla alimentazione. Rev del Aprile 2010 Pag. 9 di 44

10 2.2 Creazione di uno SWITCH Per inserire un pulsante sulla pagina, fare clic con il mouse sull icona [Switch ] ed effettuare il drag-and-drop dell oggetto e posizionarlo sull area dello screen. nella barra [Catalog] scheda [Parts] Sulla pagina si apre una finestra di dialogo [Switch] in cui è possibile: configurare l indirizzo della variabile del PLC [Output Memory], la lampada virtuale all interno del pulsante [Lamp Memory] (abilitare connect to Output Memory per assegnare alla Lamp lo stesso indirizzo assegnato all Output) e introdurre un testo nel pulsante sia per lo stato OFF che per quello ON [Text]. Tramite la scheda [Style] -> pulsante [Change Part ] è possibile accedere alle librerie di simboli pre-installate dal software. Nella dropdown [Output Action] viene configurata l azione che deve svolgere il pulsante una volta premuto: MOMENTARY: SET: RESET: ALTERNATE: bit On alla pressione bit Off al rilascio bit On bit Off alterna bit On a bit Off Nel riquadro [Function] posso configurare delle funzioni aggiuntive allo switch. In questo esempio agiamo sul bit DM in modalità Alternate. Rev del Aprile 2010 Pag. 10 di 44

11 All interno della scheda [Style] -> frame Color è inoltre possibile configurare i colori del pulsante per entrambi gli stati. Una volta terminata la configurazione premere sulla per chiudere e confermare i valori. A questo punto che il pulsante è sulla pagina è possibile ridimensionarlo, duplicarlo, oppure con un doppio clic è possibile riaprire la finestra principale [Switch] per eventuali modifiche. Questa opzione permette di ridimensionare automaticamente la dimensione dello switch in base al testo scritto. Rev del Aprile 2010 Pag. 11 di 44

12 2.3 Creazione di una LAMP Per inserire una Lampada sulla pagina, fare clic con il mouse sull icona [Lamp ] nella finestra [Catalog] e fare drag and drop, oppure selezionare dal menù [Parts] l opzione Lamp. Analogamente a quanto visto per il pulsante si procede alla configurazione della lampada, utilizzando sempre lo stesso bit DM (Figura A). Selezionare la scheda [Style] e nel frame [Color] è possibile configurare i colori della lampada per entrambi gli stati ON e OFF (Figura B). Figura A Figura B Rev del Aprile 2010 Pag. 12 di 44

13 2.4 Inserimento di un TESTO STATICO Per inserire un testo statico sulla pagina fare clic con il mouse sull icona [ABC] sulla barra degli strumenti cliccare sulla pagina ed inserire il testo da visualizzare (nel nostro caso: Test Comm. PLC Omron CQM1). Al testo è possibile attribuire un colore differente sia per il Background che per il Foreground, ed impostare il tipo e la grandezza del font desiderato, per impostare tali proprietà basta fare doppio click sul testo. Rev del Aprile 2010 Pag. 13 di 44

14 2.5 Visualizzazione di una variabile analogica Dalla finestra [Catalog] effettuare il drag and drop di un [Num. Display] espandendo prima il ramo del [Data Display]. Sul monitor del PC viene visualizzata la finestra [Num. Display]; cliccando sul pulsante [Parts Select] è possibile selezionare il tipo di display desiderato tra quelli proposti in libreria. Per impostare l indirizzo della word nel PLC selezionare PLC Memory nel frame [Memory] e configurare l indirizzo DM Nella finestra [Type] infine premere il pulsante OK Una volta eseguiti i passaggi sopraccitati, otterremo la pagina seguente. A questo punto il progetto è pronto per essere trasferito nel terminale. Rev del Aprile 2010 Pag. 14 di 44

15 2.6 Trasferimento del progetto Prima di effettuare il trasferimento connettere il Personal Computer al touch screen tramite il cavo di download (codice V6-CP) o tramite USB-B. La porta seriale dedicata al trasferimento è contrassegnata con la sigla MJ1 ed è di tipo RJ45 (vedi fig. A). Il PLC viene connesso al terminale sulla porta seriale multistandard (RS232, RS422) contrassegnata con il nome CN1 (Sub-D 25 poli) mediante il cavo di comunicazione appositamente realizzato in base allo schema riportato nel manuale Hardware Specifications (vedi fig. B). Fig. A N.B. Per realizzare il cavo di programmazione V6-CP andare al Capitolo 11: Cavo di programmazione V6-CP. N.B. Collegando il pannello tramite USB, Windows chiede il percorso dei driver: C.\Programmi\V-SFT V5\INF 1. Per trasferire il progetto fare clic sull icona [Transfer] nella barra degli strumenti oppure selezionare dal menù [File] l opzione Transfer. Sullo schermo appare la finestra [Transfer]. Fig. B Premendo sul pulsante [Communication Setting] per impostare i parametri di comunicazione. Il pannello si setta automaticamente la velocità di comunicazione, possiamo quindi usare tutte le velocità senza dover impostare nulla sul touch. 2. Per avviare il trasferimento premere sul pulsante [PC->]. Il pulsante [PC<-] scarica il progetto dal pannello al PC. Rev del Aprile 2010 Pag. 15 di 44

16 2.7 Avviamento/Arresto del touch Terminato il trasferimento dell applicazione, sul touch, premere in sequenza i tasti [System] e [F1] e la prima pagina dell applicativo verrà visualizzata sul display del touch screen. In casi particolari di configurazione in cui la porta [MJ1] viene utilizzata con un driver, è necessario togliere il pannello dalla modalità di run e portarlo in modalità di programmazione sul [Main menu] premendo in sequenza i tasti [System] e [F1]. 2.8 Connessioni al PLC Una volta terminato il trasferimento del progetto, occorre connettere il Monitouch al PLC. Per far ciò, occorre realizzare il cavo di comunicazione riferendosi agli schemi specifici per ogni PLC riportati sul manuale delle connessioni. Per comodità, di seguito viene riportata la piedinatura per i diversi pannelli: V8xx (escluso V806xx) V806xx *1 Questi pin cambiano funzionalità a seconda della posizione dello switch posto sul lato destro del terminale. Per poter utilizzare il collegamento Ethernet con il PLC è necessario prima compilare la Network Table (System Setting Ethernet Communication Network Table) ed indicare tutti i partecipanti della rete partendo dall HMI; in tale configurazione utilizzare il seguente numero di porta IP a seconda del tipo di costruttore: Hakko n AllenBradley n Siemens n.102 Omron n.9600 Modbus n.502 GE Fanuc n Rev del Aprile 2010 Pag. 16 di 44

17 Cap.3 Overlap e scrittura di una variabile Questo capitolo descrive i passi necessari per la realizzazione di finestre a pop-up visualizzabili su una qualsiasi pagina (Multi-Overlap) ed un loro utilizzo tipico nella visualizzazione di una tastiera numerica per la variazione di un valore numerico (es. una variabile analogica). 3.1 Configurazione di un Data Display 1. Inserire a video una [Num. Display] come descritto nel Capitolo 2.5 ed impostare nella scheda [Main] l indirizzo di memoria alla DM200 del PLC e la proprietà [Function] su [Entry Targhet]; la funzione Entry Targhet abilita la scrittura della variabile, abilitare [With Entry Key], indicare quale Layer [Overlap ID] e quale tastiera [Overlap Library No.] utilizzare. E possibile quindi specificare le coordinate di uscita della tastiera [Display Position]. Tramite il tasto [Register] è possibile sfogliare la libreria di tastiere e importare i vari tipi di tastiera. 2. Per configurare i limiti d imputazione del dato, selezioniamo la scheda [Operation/Alarm] ed abilitiamo la casella [Alarm] a questo punto inseriamo i valori minimo e massimo che vogliamo che vogliamo limitare, per ogni soglia d allarme è inoltre possibile selezionare il colore desiderato tramite le proprietà [Color]. Nel nostro esempio: Alarm: Max Value = 1000 Min Value = 0 Se fosse necessario creare una scala lineare della variabile, è sufficiente abilitare l opzione [Scaling] ed inserire nelle proprietà [Range bifore Scaling] il valore minimo e massimo che può assumere la variabile del PLC, ed inserire nelle proprietà [Range after Scaling] il valore minimo e massimo da visualizzare a video. Rev del Aprile 2010 Pag. 17 di 44

18 Cap.4 - Gestione Allarmi con visualizzazione dello storico In questo capitolo sono illustrati tutti i passi per realizzare una pagina per la creazione di uno storico degli allarmi. La memorizzazione degli allarmi può essere effettuata in un buffer FIFO nella memoria interna del pannello (non ritentiva) oppure nella memoria addizionale SRAM Cassette ritentiva. La funzione che realizza questa gestione si chiama ALARM LOGGING. In sintesi i passi da seguire sono: - Inserimento della funzione Alarm Logging - Configurazione della Buffering Area - Registrazione dei messaggi di allarme - Configurazione della funzione d allarme Alarm Logging 1. Per inserire un [Alarm Logging] andiamo nella barra Catalog, selezioniamo la 2. Nella finestra delle proprietà Alarm Logging troviamo il link [Refer to Buffer Status] per configurare il Buffer di campionamento. scheda, andiamo sulla voce e facciamo drag and drop dell oggetto. Facciamo doppio click sull icona dell oggetto appena messo a video per aprire la finestra di configurazione. 3. Una volta premuto sul link Refer to Buffer Status, si apre la finestra Buffering Area Setting dove andremo a dire al Buffer il tipo e l indirizzo di memoria di partenza che genererà gli allarmi tramite la [Memory Designation]. In questa finestra andremo a dire al buffer il numero di word che deve campionare, ogni quanti secondi andare a leggere queste word ed infine il numero di campionamenti da tenere in memoria. Premiamo sul tasto [OK] per confermare i parametri. Una volta configurato il Buffer, il software ci riporta sulle proprietà dell Alarm Logging per configurare il gruppo dei messaggi in cui inserire i testi degli allarmi. Per accedere a tale finestra clicchiamo sul link [Open]. Si apre così la finestra rappresentata al punto 4 della pagina seguente. Rev del Aprile 2010 Pag. 18 di 44

19 4. Nella finestra scriviamo il testo dei messaggi che vogliamo visualizzare. Noteremo che alla sinistra del messaggio abbiamo il corrispettivo bit di allarme ad esso associato. Infatti un messaggio appare al verificarsi del cambiamento di stato del bit corrispondente con la seguente configurazione: Stato del BIT + Messaggio. 5. E possibile registrare i messaggi di allarme prima di configurare il visualizzatore di allarmi. Per eseguire tale operazione andiamo nella barra Project, selezioniamo la scheda, andiamo sulla voce e clicchiamo su [New]. Selezionare nella finestra Message il gruppo di messaggi da creare. NOTA: Cos è la Buffering Area La Buffering Area è l area di memoria in cui vengono memorizzati tutti gli allarmi visualizzati dal pannello durante il suo funzionamento. La Max capacità della buffering area è di 32K word suddivisa in 12 sezioni (buffer Nr. Da 0 a 11). La funzione Alarm Logging può essere configurata per ogni singolo buffer. 6. Nella scheda Main della funzione possiamo configurare inoltre un testo personalizzato da aggiungere insieme al messaggio (Display in Area) ed un testo personalizzato da aggiungere sullo stato del messaggio (Status Display). Nella proprietà Default Setting possiamo decidere gli stati dei messaggi da visualizzare [ON-OFF] ed inoltre è possibile visualizzare insieme al messaggio la data e l ora di uscita e rientro dell allarme. 7. Nella scheda Style impostiamo l aspetto dei messaggi che verranno visualizzati. Rev del Aprile 2010 Pag. 19 di 44

20 Cap.5 - Macro In questo capitolo vengono spiegati tutti i passi per realizzare le MACRO e il loro utilizzo. Per Macro si intende una serie di operazioni logiche determinate da funzioni preimpostate, che a loro volta aumentano le capacità prestazionali del pannello. - Tipi di Macro - Oggetto Interval Timer - Oggetto Macro - Configurazione delle Macro 5.1 Tipi di Macro Esistono fondamentalmente 8 tipi di Macro suddivise in 4 categorie di cui Macro di pagina (locali), Macro funzionali (locali) e Macro a blocchi (globali). Queste funzioni vengono suddivise e descritte come segue: Macro di pagina (locali) Open Macro: è configurabile in ogni singola pagina e viene eseguita automaticamente all apertura della pagina in essa configurata. Close Macro: è configurabile in ogni singola pagina e viene eseguita automaticamente alla chiusura della pagina in essa configurata. Cycle Macro: è configurabile in ogni singola pagina e viene eseguita ciclicamente all interno della pagina in essa configurata. La velocità di esecuzione dipendente da diversi fattori ad esempio, dal numero di istruzioni impostate da eseguire, dal numero di variabili ed oggetti configurati sulla pagina e dalla velocità del protocollo di comunicazione del dispositivo connesso. Macro funzionali (locali) ON Macro: è la macro specifica di ogni singolo tasto Switch e viene eseguita alla pressione dello Switch in esso configurata. OFF Macro: è la macro specifica di ogni singolo tasto Switch e viene eseguita al rilascio dello Switch in esso configurata. Queste macro sono configurabili accedendo alle proprietà dei tasti Switch selezionare la scheda [Macro], editare il tipo di macro da utilizzare. Rev del Aprile 2010 Pag. 20 di 44

21 Macro a blocchi (globali) Macro Block: è un gruppo di Macro configurabili singolarmente accedendo dal menù [Registration Item] -> [Macro Block]. Macro ad Evento (globali) Initial Macro: indica il numero della [Macro Block] da eseguire solo all accensione del pannello. Questa macro è configurabile accedendo dal menù [System Setting] -> [Macro Setting] selezionare la scheda [General]. Impostando la [InitialMacro] a [-1] si indica che il pannello all accensione NON esegue macro. Event TimerMacro: permette di configurare fino ad un massimo di 8 [EventTimer]; ogni [EventTimer] esegue una [Macro Block] ad intervalli di tempo configurati nella proprietà [CycleTime]. Gli [EventTimer] vengono eseguiti automaticamente dal pannello in qualsiasi pagina il pannelli si trovi. Ogni singola Macro Block può essere chiamata da un altra Macro Block, da una Macro Funzionale, da una Macro di pagina o da una Macro ad Evento. Rev del Aprile 2010 Pag. 21 di 44

22 5.2 Configurazione di un Interval Timer L oggetto [Interval Timer] permette di eseguire una [Macro Block] dopo un intervallo di tempo prestabilito. Per configurare un [Interval Timer] andiamo sulla barra Project -> e facciamo drag and drop dell oggetto sullo screen. Time-up Time: indica l intervallo di tempo per eseguire la [Macro Block] Start Mem. Designation: abilitando questa opzione permette di scegliere un indirizzo di memoria che abilita il timer; se il bit rimane alto, il timer parte ed allo scadere del tempo esegue la Macro Block. Rev del Aprile 2010 Pag. 22 di 44

23 5.3 Configurazione di un evento Macro L oggetto [Macro] permette di eseguire una [ON Macro] e/o una [OFF Macro] associati al relativo cambio di stato di bit configurato nella proprietà [Memory]. Per configurare un evento [Macro] andiamo sulla barra Project -> e facciamo drag and drop dell oggetto sullo screen. No. of Relays: indica il numero dei bit della [Memory] da gestire. ON Macro: è la macro che viene eseguita quando il bit di memoria ad esso associata và allo stato alto. OFF Macro: è la macro che viene eseguita quando il bit di memoria ad esso associata và allo stato basso. Rev del Aprile 2010 Pag. 23 di 44

24 5.4 Configurazione delle Macro Tutte le macro descritte precedentemente si configurano allo stesso modo, cioè, una volta selezionata la macro che si desidera configurare, appare la finestra di configurazione seguente: Colonna di codice In questa finestra è possibile eseguire tutte le operazioni di Copia, Incolla, Taglia applicabili ad un qualsiasi documento di testo. E possibile inserire il codice: - direttamente conoscendo la sintassi; - iniziando ad inserire il codice della funzione se la si ricorda; - utilizzare la finestra di supporto che contiene l elenco di tutte le funzioni, non è necessario conoscere le funzioni. La finestra di supporto è visualizzabile dal menu [View] -> [Support Dialog]. Per ogni comando viene visualizzata una breve descrizione della sua funzione e la parametrizzazione dei suoi valori. Una volta scelta e compilata la funzione, premere sul tasto [Insert] per aggiungere la funzione al codice o [Overwrite] per sostituire il codice di una funzione precedentemente selezionata. PER INFORMAZIONI DETTAGLIATE SULLE FUNZIONI, FARE RIFERIMENTO AL MANUALE Macro Reference ACCESSIBILE DAL MENU [Help] -> [Macro Reference]. Rev del Aprile 2010 Pag. 24 di 44

25 Cap.6 - Gestione Trend con visualizzazione dello storico In questo capitolo Vengono spiegati tutti i passi per realizzare un trend storico. La memorizzazione del trend deve come per gli allarmi essere effettuata in un buffer FIFO nella memoria interna del pannello (non ritentiva) oppure nella memoria addizionale SRAM Cassette ritentiva. La funzione che realizza questa gestione si chiama TREND SAMPLING. In sintesi i passi da seguire sono: - Configurazione della funzione Trend Sampling - Configurazione della Buffering Area - Creazione della Macro ciclica che consente di visualizzare i valori contenuti nel Buffer. 6.1 Configurazione della funzione Trend Sampling 1. Per inserire a video un Trend Sampling andiamo nella barra Catalog, sezione e facciamo drag and drop dell oggetto 2. Per configurare le proprietà del Trend facciamo doppio click sull icona del trend appena messo sullo screen; appare quindi la finestra sottostante: 3. Premendo sul link [Refer to Buffering Status ] andiamo a configurare la Buffering Area per il campionamento delle word del trend (vedi capitolo 5.2). 4. Il parametro [X Axis Data Points] imposta il numero di divisioni dell asse X. 5. Nel riquadro Graph Setting vengono abilitate il numero di curve che si desiderano visualizzare sul grafico. 6. Premendo sul pulsante [Edit] configuriamo l aspetto di ogni singola curva come mostrato di seguito: Rev del Aprile 2010 Pag. 25 di 44

26 7. Il parametro [Sampling Buffer Word No] indica l indice della word di riferimento configurata nella Buffering Area. 8. Lunghezza del dato 9. Limiti minimo e massimo della curva 6.2 Configurazione della Buffering Area E possibile configurare la Buffering Area seguendo i passi descritti nel paragrafo precedente, oppure è possibile accedere dal menù [System Setting] -> [Buffering Area Setting]. A questo punto a video appare la seguente finestra e seguire i passi riportati di seguito per la configurazione: - Abilitare Use Sample Buffer - Abilitare Memory Designation ed impostare la word da campionare. - Sampling Method = Constant Sampling - No of words = 2 (Numero di word che si desidera campionare) - No. Of samples = 1000 (è la dimensione del buffer in cui viene memorizzato il trend) - Store Target = definisce in quale memoria vengono salvati i dati. - Start bit = abilita/disabilita il campionamento del trend. - Cliccare sul pulsante OK per chiudere la finestra [Buffering Area Setting]. Descrizione della memoria Read Area N+3 con relativa descrizione dei bit di start dei Buffer. Rev del Aprile 2010 Pag. 26 di 44

27 6.3 Creazione della Macro ciclica che consente di visualizzare i valori contenuti nel Buffer. Per visualizzare i valori delle variabili occorre creare una macro ciclica e inserirla nella pagina dove è situato il trend. Dal menù [Screen Setting] scegliere l opzione, apparirà la finestra di configurazione macro. Questa macro permette di visualizzare i valori storici delle variabili del trend. Per fare un operazione di assegnamento utilizzare la funzione MOV. GET_SCUR Questo comando porta il cursore nella modalità sampling. Quando il cursore non è visualizzato le nuove coordinate vengono memorizzate. (GET_SCUR) F1 F1 + 0 Numero finestra F1 + 1 Numero ID del Trend da 0 a 255 F1 + 2 Stato cursore F1 + 3 Punto cursore F1 + 4 Indirizzo cursore [F1 + 0] = Numero della finestra nel quale è appoggiato il trend. 0 = Base 1 = Overlap0 2 = Overlap1 3 = Overlap2 [F1 + 1] = Numero di ID del trend ( 0 ~ 255 ), configurabile dalle proprietà del Trend nella scheda [Detail]. [F1 + 2] = Se uguale a 1 impone alle variabili [F1 + 3] e [F1 + 4] di puntare il valore sul quale il cursore è posizionato in maniera tale da poter leggere i valori storici. Se uguale a 0 le variabili sopraindicate puntano il valore di campionamento attuale (Il valore di questo indirizzo viene assegnato in AUTOMATICO dal software) [F1 + 3] = Puntatore del valore che si desidera campionare (Il valore di questo indirizzo viene assegnato in AUTOMATICO dal software) [F1 + 4] = Indica se la posizione attuale del cursore è cambiata rispetto alla precedente. Per visualizzare i valori campionati storicizzati scorrere il cursore, tramite gli appositi tasti freccia ( Prev, Next), sulla penna attiva. GET_SMPL Questo comando memorizza 1 dato campionato all interno della memoria utilizzata. (GET_SMPL) F1 [F1 + 0] = Numero del Buffer al quale il trend fa riferimento [F1 + 1] = Numero del campionamento di riferimento (il valore di questo indirizzo viene assegnato in AUTOMATICO dal software) [F1 + 2] = Puntatore della $u contenente il valore storico della prima curva. Inserire a video la $u1002. Per una descrizione dettagliata delle funzioni delle Macro, fare riferimento al Manuale Macro Reference accessibile da software dal menù [Help]. Rev del Aprile 2010 Pag. 27 di 44

28 Cap.7 - Gestione ricette tramite CF Card Ora spiegheremo come gestire le ricette utilizzando una CF-Card. La funzione che realizza questa gestione si chiama RECIPE. In sintesi i passi da seguire sono: - Realizzazione della pagina Ricette - Configurazione della funzione Recipe - Configurazione della CF Card - Creazione di una nuova pagina per impostazione dati ricette In [System Setting] [CF Card Setting] impostare quale supporto dati considerare come CF Card: - Built-in Socket: slot CF Card a bordo del terminale - USB Port: supporto CF Card o USB esterna (su porta USB-A) 7.1 Realizzazione della pagina Ricette Per realizzare una pagina delle ricette è sufficiente andare nella barra Catalog e fare drag and drop a video dell oggetto. - Folder Select lampeggia quando è richiesta la selezione della cartella contenente i files delle ricette. - File Select lampeggia quando è richiesta la selezione del file - Card->PLC permette di trasferire i dati dalla ricetta selezionata, alla memoria associata per la gestione delle ricette - PLC->Card permette di trasferire i dati dalla memoria associata per la gestione delle ricette, alla ricetta selezionata - Edit premendo questo pulsante viene visualizzata la tastiera per modificare il nome delle ricette ed i relativi dati - Delete il file di ricette selezionato, senza chiedere conferma Facendo doppio click sull icona dell oggetto ricette è possibile accedere alle sue proprietà per configurare le aree di memoria di scambio (vedi pagina seguente). Rev del Aprile 2010 Pag. 28 di 44

29 Nella scheda impostiamo nella proprietà [Target Memory] l indirizzo di memoria di partenza che ci permette di scambiare i dati tra il pannello ed il dispositivo. Selezionando la scheda impostiamo nella proprietà [Key Display ID] il numero di puntatore per la chiamata delle Multi Overlap Numerica o Alfanumerica registrabili tramite gli appositi tasti [Register]. La [Command Memory] è la memoria di controllo oggetto [Recipe]. Grazie a questa è possibile fare operazioni semplicemente settando dei bit, quindi se dovessimo inserire una word del PLC, questo potrebbe controllare le ricette (esempio UpLoad e DownLoad). 7.2 Configurazione della funzione Recipe Per configurare la lettura dei file della CF Card, dal menù [System Setting] selezionare [CF Card Setting]. A questo punto a video appare la seguente finestra: - Digitare il nome della cartella contenuta nella CF Card alla quale dovrà far riferimento la nostra applicazione, nel nostro caso TUTORIAL. Lasciare tutti gli altri campi invariati in quanto ininfluenti per la gestione ricette. Rev del Aprile 2010 Pag. 29 di 44

30 7.3 Configurazione della CF-CARD Per configurare la formattazione delle ricette, dal menù [System Setting] selezionare [Attribute Setting]. Si aprirà una nuova finestra. - Premere su [Recipe] con il tasto destro del Mouse e creare una nuova tabella con [New Attribute]. - Abilitare la voce [Use Title] se si è interessati a modificare i nomi degli ingredienti (parametri macchina, colonna). - Abilitare [Use Record Name] se si è interessati a modificare i nomi dei record (nome ricetta, riga). - Selezionare [Record Name + Data] se si è interessati a trasferire i nomi dei record oltre che hai dati. - Alla voce [Byte for Record Name] inserire il totale dei caratteri che dovranno comporre il nome di ogni record. - Alla voce [Columns] inserire il numero corrispondente al totale degli ingredienti che comporranno ogni ricetta. - E possibile infine decidere il formato da assegnare ad ogni ingrediente. Fatto ciò, inserita la CF-CARD nel pannello, verrà automaticamente creata una cartella TOTORIAL ed il sistema sarà pronto secondo la formattazione impartita. A questo punto, una volta creata la struttura delle cartelle è possibile collegare la CF- CARD nel computer e creare nella cartella RECIPE i file con estensione CSV con la struttura delle ricette appena creata (es. N colonne=10, N righe= numero di ricette che si intende creare vedi figura sotto). Creare il file CSV come sotto riportato (assicurarsi che il separatore di elenco che delimita le colonne, sia la virgola anziché il punto e virgola perché è quello necessario al pannello Hakko). Inserire questi file all interno della cartella TUTORIAL\RECIPE presente sulla CF-CARD. 7.4 Creazione di una nuova pagina per impostazione dati ricette Creare una nuova pagina dove inserire le variabili della ricetta partendo dalla DM1000 dedicata al nome. Dalla DM1004 fino alla DM1013 saranno usate per i dati della ricetta. La pagina ottenuta sarà simile alla seguente. Rev del Aprile 2010 Pag. 30 di 44

31 Cap.8 - Gestione ricette tramite SRAM Ora spiegheremo come gestire le ricette utilizzando la SRAM interna al pannello. - Realizzazione della pagina RICETTE - Configurazione della MATRICE - Configurazione della SRAM 8.1 Realizzazione della pagina RICETTE Per realizzare una pagina di ricette nella barra Catalog, espandere la voce dell oggetto. e fare drag and drop a video - Card Format viene utilizzato per inizializzare la memoria per l utilizzo delle ricette o per la cancellazione totale di queste. - File Select lampeggia quando è richiesta la selezione del file - Record Select lampeggia quando è richiesta la selezione della ricetta. - Card->PLC permette di trasferire i dati dalla ricetta selezionata, alla memoria associata per la gestione delle ricette - PLC->Card permette di trasferire i dati dalla memoria associata per la gestione delle ricette, alla ricetta selezionata Una volta inserito a video il gestore delle ricette procediamo alla sua configurazione facendo doppio click sulla sua icona apparirà la finestra di seguito riportata. e - L indirizzo di memoria inserito nel [Memory] permette di selezionare le ricette tramite il PLC. - La proprietà [Key Display Position] imposta il puntatore per la chiamata delle tastiere per la modifica dei dati: Base: utilizza una tastiera sullo schermo Overlap ID 0,1,2: utilizza i puntatori per la chiamata di una Multi Overlap. Premendo sul link [Memory Card Setting] viene mostrati il messaggio di conferma per la modifica dei dati, premiamo [Si] ed appare automaticamente la finestra Memory Card Setting. Nel paragrafo successivo viene descritto come configurare la matrice dei files. Rev del Aprile 2010 Pag. 31 di 44

32 8.2 Configurazione della matrice Per creare un file di ricette, è necessario selezionare uno dei 16 files disponibili, per esempio selezioniamo il file [0] dall elenco di schede. Abilitare il Type del file selezionato con funzione [Data File]. Per impostare il numero delle Ricette, righe della matrice, incrementare il [No. Of Records]. Per impostare il numero delle variabili disponibili per ogni Ricetta, incrementare [Data Count]; la dimensione di ogni Dato è di UNA WORD. Per riservare uno spazio per il nome della Ricetta, incrementare il valore di [Byte for Record] (1 byte=1 Char). La proprietà [Memory] indica l indirizzo di memoria di partenza delle ricette, le successive word dipendono dal numero di [Data Count] precedentemente descritto. La proprietà [Data + Record Name] indica se nell indirizzo di memoria configurato nel [Memory] per il numero di word successive, descritte nella proprietà [Byte for Record], deve trasferire il nome assegnato alla ricetta. NOMExxxx RICAAA N N N N N N N N N N RICBBB N N N N N N N N N N RICCCC N N N N N N N N N N RICDDD N N N N N N N N N N Nome della Ricetta (record o riga) della matrice (1 CHAR=1 byte) Numero di record (ricette o colonna della matrice) Numero di dati (valori) assegnati ad ogni record (riga) della matrice (ogni dato è formato da UNA WORD) Se il [Tranfer Mode] è selezionato come Data + Record Name il primo indirizzo della Memory (DM200) corrisponde al Nome del Record, in questo modo si trasferiscono il nome della ricetta ed i dati della ricetta; il primo dato da scambiare risulterà quindi da Memory + N WORD del nome del Record (4 WORD nell esempio): 1 Dato=DM WORD=DM204 I successivi indirizzi si susseguono ogni WORD (DM205; DM206 ). Viceversa se il [Transfer Mode] e selezionato come [Data Only], il primo indirizzo del record corrisponde all indirizzo della Memory (DM200) ; in questo modo si trasferiscono solamente i dati contenuti nella ricetta, escluso il nome del record. Per aggiungere altri file di ricette, configurare le rispettive schede, come descritto precedentemente, fino ad un massimo di 16 files (0-15). Dopo aver configurato i files desiderati, è necessario predisporre l allocazione di memoria della SRAM (vedi paragrafo 7.2). Rev del Aprile 2010 Pag. 32 di 44

33 8.3 Configurazione della SRAM Tenendo presente che un Carattere occupa un byte, ogni word corrisponde a due caratteri; per calcolare il totale di memoria allocabile, bisogna quindi eseguire il seguente calcolo: Tot. WORD=(N of Data + (N Bytes for Record / 2)) * N of Records Come da esempio: Tot.WORD=(10 + (8/2))*4=56 WORD Per impostare tale valore, è necessario quindi andare nel menù [System setting] -> [Unit Setting] e selezionare la voce [SRAM/Clock ]. Nella finestra SRAM/Clock Setting notiamo che il software ha calcolato automaticamente la richiesta del numero di word da allocare. Notiamo quindi che coincide con il nostro calcolo. Inseriamo quindi nella casella [Set Word] in riferimento alla voce [Memory Card Emulation Area], il numero di word calcolato e quindi proposto dal software. Nel caso in cui si fossero utilizzati più di un file, inserire come valore, la somma delle word richieste per ogni singolo file. A questo punto mettiamo a video una variabile alfanumerica indirizzata alla DM200 di lunghezza 8 byte e come funzione selezioniamo [Entry Targhet]. Mettiamo a video 10 con funzione [Entry Targhet] come descritto nel Capitolo 2 Overlap e scrittura di una variabile ; assegnare a tali variabili l indirizzo di memoria progressivo a partire dalla DM204. Otteniamo quindi una pagina con un aspetto simile alla figura a fianco. Rev del Aprile 2010 Pag. 33 di 44

34 Cap.9 - Gestione di messaggi controllati da una word In questo capitolo viene illustrato come gestire un messaggio utilizzando la funzione Message Mode. - Configurazione dell oggetto Message - Impostazione della variabile di controllo - Configurazione dei messaggi L oggetto [Message] permette di visualizzare un testo di messaggi in base al valore della word ad esso associata. 9.1 Creazione dell oggetto Message Per inserire un oggetto message andiamo nella barra Catalog, espandiamo la voce e facciamo drag and drop dell oggetto. A questo punto facciamo click con il tasto destro del mouse sull oggetto appena messo a video e dal menu a popup selezioniamo [Link] -> [Link Cancel] per separare il gruppo di oggetti. Una volta separati gli oggetti cancelliamo i pulsanti a lato dell area di visualizzazione e successivamente ridimensioniamo l area di visualizzazione dei messaggi in base alle impostazioni del testo dei messaggi, come mostrato nella figura a fianco. Selezioniamo l icona dell oggetto appena messo a video e contemporaneamente l area di visualizzazione, premiamo nuovamente il tasto destro del mouse e selezioniamo la voce [Group] -> [Group]. 9.2 Impostazione della variabile di controllo Per configurare i testi dei messaggi facciamo doppio click sull icona finestra. dell oggetto messo a video ed appare la seguente Andiamo a configurare le proprietà come segue: - Operation Select: [Message] - Type: [Page] - Memory: [DM100] (come da esempio) - Message G No: [0] (come da esempio) 9.3 Configurazione dei messaggi Rev del Aprile 2010 Pag. 34 di 44

35 Nella finestra precedente premere sul link [Open], si apre la seguente finestra in cui scrivere l elenco dei messaggi da visualizzare in base al valore che assume la word di controllo. Ricordiamo che ogni riga corrisponde ad un valore intero della word di controllo, per esempio, se la word DM100 vale 0 visualizzeremo il testo del messaggio scritto nella riga [00000], se la word vale 3, vedremo il testo scritto nella riga [00003] e così via. Rev del Aprile 2010 Pag. 35 di 44

36 Cap.10 - Gestione delle Password In questo capitolo viene illustrato come gestire le password. - Impostazione della variabile di controllo - Configurazione della tastiera - Operazioni da eseguire in base alla password inserita L utilizzo delle password può essere gestita direttamente su una pagina oppure tramite l utilizzo di Overlap. In entrambi i casi sono sufficienti 2 oggetti per la realizzazione, una variabile alfanumerica ed una tastiera numerica o alfanumerica Impostazione della variabile di controllo Dalla barra [Catalog] espandere la sezione e fare drag and drop di una e configurare le varie opzioni come segue: Così facendo si sono scelti due differenti livelli 0 e 1 le cui rispettive password sono 1234 e E comunque possibile selezionare fino ad un massimo di quattro livelli distinti impostando password fisse, come in questo caso [Fixed] oppure modificabili selezionando l opzione [Variable] Configurazione della tastiera Inserire una tastiera a video dalla barra Catalog facendo drag and drop di una. Facciamo doppio click sul tasto Enter della tastiera appena messa a video, selezioniamo la scheda e selezioniamo [OFF Macro] e premiamo [Edit]. Rev del Aprile 2010 Pag. 36 di 44

37 10.3 Operazioni da seguire in base alla password inserita Grazie alla macro seguente controlliamo il livello di password e possiamo scegliere quale operazione eseguire in base al risultato di ritorno. Il registro dichiarato come Password Input (in questo caso la $u5000) quando il tasto Enter della tastiera viene rilasciato, assume un valore che può variare da -1 (Password Errata) fino a 3 (Password di terzo livello) a seconda della password riconosciuta. Come da esempio, inserire all interno della OFF Macro il codice riportato di seguito: Per una descrizione dettagliata delle funzioni delle Macro, fare riferimento al Manuale Macro Reference accessibile da software dal menù [Help]. Rev del Aprile 2010 Pag. 37 di 44

38 Cap.11 Utilizzo della Funzione Security Setting In questo capitolo viene illustrato come usare la funzione Security Setting - Abilitazione Security Setting - Impostazione del livello di sicurezza della pagina corrente - Impostazione del livello di sicurezza del singolo oggetto La funzione Security Setting permette di controllare il livello di accesso degli operatori che utilizzano il terminale, divisi in 15 livelli. E possibile definire oggetto per oggetto o pagina per pagina i livelli di protezione/utilizzo degli oggetti Abilitazione Secutity Setting Dal menu [System Setting] selezionare [Security Setting] e appare la finestra che segue: Abilitare la funzione tramite il flag [Use Security function] e la pagina di richiesta password tramite il flag [Login], alla domanda che segue rispondere Si. Così facendo abbiamo abilitato la funzione a abbiamo creato la relativa pagina di richiesta password. Ora aggiungiamo gli utenti che ci interessano tramite il pulsante [Add] tenendo presente che il Livello di sicurezza 15 è il livello di sicurezza più alto; quindi l utente livello 15 ha libero accesso a tutto. Confermare con OK. Rev del Aprile 2010 Pag. 38 di 44

39 11.2 Impostazione del livello di sicurezza della pagina corrente Dal Menu [Screen Setting] selezionare [Screen Setting] e impostare il livello di sicurezza desiderato per la pagina corrente Impostazione del livello di sicurezza del singolo oggetto Ogni oggetto, tra le sue proprietà, ha funzione la possibilità di legare il Display Setting al livello di sicurezza come mostrato di seguito: Rev del Aprile 2010 Pag. 39 di 44

40 Cap.12 Utilizzo della Tabella dei Simboli In questo capitolo viene illustrato come usare la programmazione a Simboli - Compilazione diretta del Database - Compilazione dinamica del Database - Importazione/Esportazione/Upgrade del Database - Funzione Tag Use La funzione Tag Database permette di creare un applicazione usando il mnemonico e potendo cambiare il qualsiasi momento l indirizzamento della variabili, piuttosto che il tipo di PLC passando tramite il formato CSV facilmente utilizzabile con Excel Compilazione diretta del Database E possibile compilare il Database delle variabili direttamente dal VSFT, questo permette anche di vedere le TAG attualmente dichiarate e utilizzate nel progetto: menu [Registration Item] selezionare [Tag Database] e appare la finestra che segue: Le colonne hanno i seguenti significati: - ID è un numero progressivo che viene assegnato ad ogni Tag - Tag è il nome simbolico (deve essere univoco) assegnato alla Tag. Non può contenere: SPAZIO + - * / &! ^ ~ < > [ ]? = # $ % TAB DEL SP e non può iniziare con un numero - Type è il tipo di variabile è può essere: - Bit Address: Tag di tipo BIT e prevede un INDIRIZZO BIT di appoggio - Word Address: Tag di tipo WORD (16bit) e prevede un INDIRIZZO WORD di appoggio - Double-Word Address: Tag di tipo DOPPIAWORD (32bit) e prevede un INDIRIZZO DOPPIAWORD di appoggio - Bit Variable: Tag di tipo BIT che il terminale appoggerà nella sua memoria interna - Integer Variable: Tag di tipo WORD Intera (16bit) che il terminale appoggerà nella sua memoria interna - Double-Word Integer Variable: Tag di tipo DOPPIAWORD Intera (32bit) che il terminale appoggerà nella sua memoria interna - Actual Number Variable: Tag di tipo FLOAT (32bit) che il terminale appoggerà nella sua memoria interna - Array indica se la Tag è da considerarsi o meno un insieme di dati - No. Of Elements è la lunghezza della Tag nel momento in cui questa viene dichiarata come Array - Address è l indirizzo di memoria, ed è da specificare se il Type e di tipo BIT Address, WORD Address, DOUBLE- WORD Address - Comment è un campo di commento a disposizione dell utente Rev del Aprile 2010 Pag. 40 di 44

41 12.2 Compilazione dinamica del Database E possibile compilare il Database delle variabili direttamente da ogni singolo compenete del VSFT: nel momento in cui viene selezionato il tipo di dato [Tag] e viene inserito un nome simbolo inesistente, l editor VSFT chiede se il nuovo simbolo va inserito nel Database Importazione/Esportazione/Upgrade del Database E possibile esportare in formato CSV il Database selezionando dal menù [File] il comando [Tag export ] (se nel menù file non c è il comando Tag export non è disponibile, selezionare [Tag Database] dal menù [Registration Item] e quindi riprovare). Stessa cosa per l import o l upgrade del Database: [File] + [Tag import ] Il tipo di file CSV è formattato come indicato di seguito: 12.4 Funzione Tag Use Usando il Database delle Tag è comodo poter individuare quali Tag non sono utilizzate, quali invece si e se si dove. Tramite lo strumento [Tag Use] selezionabile nel menu [Tool], è possibile trovare tutte le informazioni sull utilizzo o meno delle Tag. Un comodo strumento di ricerca. Rev del Aprile 2010 Pag. 41 di 44

42 Cap.13 Utilizzo della funzione FTP Server In questo capitolo viene illustrato come abilitare e usare la funzione FTP Server - Compilazione diretta del Database - Compilazione dinamica del Database - Importazione/Esportazione/Upgrade del Database - Funzione Tag Use La funzione FTP (File Transfer Protocol) permette di trasferire, tramite collegamento ethernet TCP/IP, i file presenti nella CF- Card senza rimuoverla dal Terminale o senza modificare lo stato di funzionamento dello stesso. Prima di procedere si deve essere sicuri che il terminale abbia un indirizzo IP valido e compatibile con la rete. L impostazione dell indirizzo IP nel terminale può essere fatta tramite il menu di sistema a bordo dello stesso o tramite VSFT Impostazione indirizzo IP direttamente nel terminale Fare la procedura come indicato e impostare l indirizzo IP e la Subnet mask Impostazione indirizzo IP da software di sviluppo VSFT Dal menù [System Setting] selezionare [Ethernet Communication] e quindi [Local Port IP Address] e quindi impostare indirizzo IP e la Subnet mask come l esempio di seguito indicato. Rev del Aprile 2010 Pag. 42 di 44

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