Relazione Piano Regionale Amianto Anno 2007

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4 Relazione Piano Regionale Amianto Anno 2007 Censimento della presenza di amianto sul territorio regionale (allegato A paragrafo 2.2 della D.G.R. VIII/1526 del ) Per il censimento è stato predisposto, in collaborazione con l ASL di Bergamo, un applicativo web per l inserimento e la gestione dei dati derivanti dalle informazioni riguardanti la presenza di amianto sul territorio regionale. L applicativo web, operativo da maggio 2006, prevede l inserimento dei dati relativi agli edifici, impianti o luoghi ed ai mezzi di trasporto da parte degli operatori ASL tramite password personali. Attualmente sono circa 130 gli operatori ASL dotati di password che stanno implementando il database del censimento degli edifici, impianti o luoghi con presenza di amianto. Al sono stati censiti siti (strutture); la progressione temporale del censimento è rappresentatao nella tabella seguente: STRUTTURE CENSITE STRUTTURE PRIVATE STRUTTURE PUBBLICHE STRUTTURE TOTALE lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 La ripartizione per ASL delle strutture censite è riportata nella tabella seguente: n. strutture private n. strutture pubbliche Totale ASL Bergamo ASL Brescia ASL Como ASL Cremona ASL Lecco ASL Lodi ASL Mantova ASL Milano Città ASL MILANO ASL MILANO ASL MILANO ASL Pavia ASL Sondrio ASL Varese ASL Valcamonica-Sebino Totale

5 Relativamente alle strutture censite al , la situazione relativa alla stato delle bonifica è illustrata nel grafico seguente: 7000 STATO DELLE BONIFICHE STATO DELLE BONIFICHE bonificato STATO DELLE BONIFICHE in fase bonifica STATO DELLE BONIFICHE non bonificato lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 L attività delle ASL di raccolta e inserimento delle notifiche amianto (modulo NA1 dell Allegato 4 PRAL) nel database si è svolta secondo il seguente andamento: NOTIFICHE PER ASL E PER MESE lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 bg bs co cr lc lo mn mic mi1 mi2 mi3 pv so va vcs 2

6 In riferimento ai quantitativi di amianto censiti al la situazione sul territorio lombardo è la seguente: AMIANTO CENSITO - QUANTITA' , , , , , , ,00 Kg M2 M , , ,00 0,00 lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 3

7 Censimento e mappatura dei siti prioritari In applicazione del paragrafo 4. Criteri per la valutazione del livello di rischio e l individuazione delle priorità di bonifica e del relativo allegato, Procedura per la definizione delle priorità di bonifica sono stati individuati e segnalati, con nota del prot. H , succesivamente aggiornata ed integrata con nota del prot. H , al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 91 siti prioritari, in prevalenza edifici pubblici, per i quali è stato chiesto, ai sensi del D.M. 19 marzo 2003 n. 101, contributo statale per la messa in sicurezza e la loro bonifica. A tali note il Ministero non ha ancora fornito riscontro. La distribuzione territoriale dei 91 siti prioritari è riportata nella cartografia sottostante. Da rilevare tra i segnalati è presente anche l area della ex Fibronit di Broni (PV). Tale area è gia stata dichiarata sito di interesse nazionale quindi inserita nel Piano Nazionale Bonifiche e dotata di specifico finanziamento per la bonifica. In merito alla situazione della FIBRONIT, si rileva che la criticità attuale è rappresentata dal fatto che il completamento della bonifica, avviata preliminarmente con interventi parziali quali asportazione di materiale depositato sul piazzale, non si è ancora estesa alla messa in sicurezza totale del sito (presenza di materiale contenente amianto sulla terrazza, sui tetti, etc); questo fatto rende indispensabile la continuazione dell opera di monitoraggio. L ASL della provincia di Pavia ha dato adempimento alla richiesta della Conferenza dei Servizi Decisoria del 19/12/2006 relativa al sito di Bonifica di interesse nazionale di Broni, con l acquisizione, nel mese di giugno 2007, di tre nuove centraline per il controllo ambientale delle fibre aerodisperse. Queste centraline si sono rese necessarie in sostituzione di alcune che presentavano problemi di funzionamento e a completamento della precedente dotazione per un totale di sette centraline. Queste centraline sono state collaudate in date 14/06/2007 e nel mese di settembre si sono concluse le operazioni preliminari per il loro posizionamento, in accordo con ARPA e Comune di Broni. Il Comune di Broni sta attivando i punti di allacciamento alla rete elettrica per poter mettere in funzione le centraline stesse. 4

8 Alla ripresa dei lavori di bonifica/messa in sicurezza le centraline verranno ridistribuite e utilizzate tenendo conto delle esigenze spazio temporali di monitoraggio. Dal punto di vista finanaziario il Comune di Broni ha beneficiato di un contributo di ,80 euro quale prima quota di contributo per i primi interventi di messa in sicurezza d emergenza del sito di interesse nazionale denominato ex Fibronit, riferimento DGR 4 maggio 2007 n. VIII/4663 e DGR 31 ottobre 2007 n. VIII/5766 emesso con decreto n del della Regione Lombardia DG Qualità dell Ambiente. L attività di censimento attivo e passivo e la sua continua implementazione in tempo reale nel data base risponde alla esigenza evidenziata dal PRAL (allegato A paragrafo 2.3 e allegato 4) di costituire presso le ASL, su supporto informatico, un registro pubblico degli edifici industriali e ad uso abitativo, dimessi o in utilizzo, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dei luoghi con presenza o contaminazione di amianto. Presso ogni ASL è inoltre stato costituito un registro delle imprese che effettuano attività di bonifica e smaltimento di amianto o di materiali contenenti amianto. Mappatura dei siti con coperture in cemento amianto A supporto del censimento attivo e passivo, che deve essere portato a termine entro il 2009, è stata avviata da parte di ARPA Lombardia la mappatura (allegato A paragrafo 2 ed allegato 3) delle coperture di cemento amianto mediante sensore iperspettrale MIVIS. Sono state selezionate le seguenti aree da telerilevare: Area Kmq Olona 653 Valtrompia 63 Valcamonica 144 A4/Bergamo/Brescia 1202 TOTALE

9 Le 4 aree corrispondono a diverse tipologie territoriali ma sono tutte caratterizzate da una elevata densità di insediamenti industriali anche di vecchia data, cioè precedenti alla Legge n. 257 del 27/03/1992, e quindi aventi una elevata probabilità di presenza di coperture in cemento-amianto. Sintesi delle attività 2007 Il cronoprogramma delle attività concordato, relativamente alla mappatura delle coperture in cemento-amianto attraverso telerilevamento da aereo è il seguente: FASI gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic gen feb mar apr ma giu lug ago set ott nov dic 1. Attivazione della convenzione con il CNR- IIA per la realizzazione delle riprese MIVIS 2. Calibrazione e manutenzione straordinaria del sensore MIVIS 3. Esecuzione delle riprese aeree con il sensore MIVIS 4. Processamento radiometrico e geometrico delle immagini MIVIS 5. Acquisizione di punti di verità a terra 6. Classificazione delle immagini MIVIS 7. Valutazione dell'accuratezza della classificazione 8. Vettorizzazione aree in cemento-amianto e pubblicazione su Internet 9. Calcolo statistiche e redazione relazione tecnica Al fine della realizzazione della mappatura, è stata stipulata apposita convenzione con l Istituto di Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA), ente proprietario del sensore iperspettrale MIVIS. Le riprese aeree sono state posteriori a importanti attività di calibrazione e manutenzione straordinaria del sensore MIVIS (fra queste il miglioramento della strumentazione e delle calibrazioni necessarie per la georeferenziazione accurata dei dati). 6

10 Le attività previste nel 2007 sono state effettuate completamente. In particolare, le 4 aree di indagine sono state interamente riprese con il sensore MIVIS, con campagne aeree realizzate, in diverse giornate, dal 9 luglio al 9 agosto La seguente tabella riassume le principali caratteristiche delle acquisizioni effettuate sulle diverse aree di indagine. Sup. Data/e N Quota di Risoluzione (m) Area (Kmq) rilievo strisciate volo (m) Olona 653 9/7 e 9/ ,5 Valtrompia 63 25/ Valcamonica 144 9/ A4/Bergamo/Brescia e 25/ A titolo di esempio, si riporta l immagine delle diverse acquisizioni effettuate sull area Val Trompia, con l area di interesse segnata in rosso e la traiettoria delle diverse strisciate in verde. I piani di volo sono stati realizzati in modo da garantire una sufficiente sovrapposizione laterale delle strisciate (sia per garantire la copertura completa delle aree di interesse, sia per ottimizzare le successive fasi di classificazione delle coperture). La distanza media fra due traiettorie contigue è di circa 2,5 Km. Come emerge dall immagine di esempio, le acquisizioni sono sempre state leggermente eccedenti i poligoni dell area di interesse. Nel corso del 2007, sono state inoltre completate le pre-elaborazioni sui dati aerei iperspettrali acquisiti. In particolare, è stata effettuata la correzione delle distorsioni causate dai movimenti dell aereo. 7

11 Nella figura seguente si riporta una porzione di territorio dell area di indagine Olona prima e dopo la correzione delle distorsioni geometriche. Contestualmente a tale operazione, i dati sono stati georeferenziati secondo il datum Gauss-Boaga, Roma40. Nella figura seguente viene riportato un esempio di sovrapposizione della Carta Tecnica Regionale (in blu) ad una porzione di immagine MIVIS (sull area test Valtrompia ). L accuratezza della georeferenziazione, quantificabile per le differenti strisciate acquisite, appare compatibile con i requisiti del progetto PRAL. Come da cronoprogramma, le attività attualmente in corso riguardano l elaborazione radiometrica delle immagini iperspettrali MIVIS al fine della classificazione delle coperture. 8

12 Parallelamente, si sta procedendo alla vettorizzazione in ambiente GIS delle superfici individuate come cemento-amianto. L attuale stato di avanzamento delle classificazioni ed elaborazioni è compatibile con l ipotesi prevista di rilascio finale delle mappe per l estate Discariche per lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto (allegato A paragrafo 2.2 della D.G.R. VIII/1526 del ) A decorrere dal 22/08/05 la Legge 168/05 ha vietato il conferimento del cemento-amianto nelle ex discariche per rifiuti inerti di II categoria tipo A che, sulla base del d.p.r. 8 agosto 1994, erano titolate a riceverlo. Questo ha ingenerato effettive difficoltà nella rimozione del cemento-amianto. Il successivo d.m. ambiente 3 agosto 2005 ha previsto la possibilità per le Regioni di autorizzare discariche mono-rifiuto dedicate al cemento-amianto. La Regione Lombardia al fine di agevolare la rimozione delle strutture di cemento-amianto già degradate e come tale suscettibili di possibile rilascio di fibre libere, con d.g.r del 30/11/05 (in B.U.R.L. S.O. n. 50 del 12/12/05) ha approvato le "Linee guida per la realizzazione e la gestione delle discariche per rifiuti costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto" stabilendo, tra l'altro, le modalità di monitoraggio dei flussi extra regionali di tale tipologia di rifiuto. Sulla base di tale provvedimento ed in linea con le previsioni del Piano Regionale Amianto della Lombardia, con d.d.g del 09/02/06 è stata rilasciata l'autorizzazione all'impianto in Cavriana (MN) della ditta SO.ECO. all'esercizio della prima discarica monorifiuto per cemento-amianto che potrà accogliere, per tre anni, 40/45000 m 3 /anno di amianto. Attualmente sono in istruttoria V.I.A - A.I.A., in attesa dei pareri degli enti territoriali, le seguenti istanze relative a discariche per cemento amianto: PROFACTA S.p.A. Impianto in Brescia - Via Brocchi - volumetria utile m 3 ; CERCA S.c.r.l. Impianto in Travagliato (BS) - loc. ex Cava Aquilini - volumetria utile m 3 ; ECOETERNIT S.r.l. Impianto in Montichiari (BS) - loc. Levate - volumetria utile m 3. Sulla base dei piani di lavoro notificati dalle ASL nel 2007 sono risultati bonificati circa m 3, di amianto che risulta essere il quantitativo triplo rispetto quanto preventivato nel PRAL (parametri di conversione 1m 2 = 13,5 Kg 1m 3 = 1m 2 X 30 ) ed in aumento ripetto il 2006 Tabella 1: Quantitativo di amianto, espresso in m 3, rimosso e comunicato con i piani di lavoro ASL anno 2006 Anno 2007 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Città Milano Milano Milano Pavia Sondrio Varese Vallecamonica Sebino TOTALE

13 Localizzazione dell amianto naturale (allegato A paragrafo 2.4 della D.G.R. VIII/1526 del ) La strategia di indagine è stata impostata in modo da studiare nel dettaglio il rischio di esposizione ad asbesto laddove è presumibile sia di maggiore entità, ovvero nell ambito del comparto della lavorazione delle serpentiniti della Valmalenco. L attenzione si è dunque concentrata sull analisi di tre situazioni potenzialmente espositive: estrazione, lavorazione ed ambiente di vita. La metodologia di campionamento adottata consentirà in prima analisi la fondamentale distinzione tra fibre di antigorite e di crisotilo, comparando i risultati ottenuti mediante tecniche di analisi morfologica e composizionale convenzionali (SEM-EDAX) con quelli derivati da analisi più approfondite in grado di offrire anche la caratterizzazione strutturale delle singole particelle fibrose (TEM-SAED). Tale procedimento di indagine comparativa sarà utile a valutare l attendibilità delle analisi qualitative SEM, basate esclusivamente su informazioni di tipo morfologico e composizionale, in casi in cui l asbesto di tipo crisotilo sia compresente con particelle di antigorite fibrosa, minerale non classificato nella categoria degli asbesti secondo la normativa italiana. Le successive fasi prevedono l acquisizione dei risultati analitici, la loro discussione critica e quindi la formulazione delle conclusioni a cui il progetto approderà. Infatti, attraverso la mappatura del rischio legato alla mobilizzazione e dispersione di fibre di asbesto, sarà possibile delineare una scala di priorità per eventuali interventi mirati sul territorio esaminato, base essenziale per una corretta realizzazione di eventuali programmi di risanamento ambientale o di monitoraggio dell esposizione sulla base delle priorità di intervento stabilite. Con il presente progetto esecutivo si è inteso giungere ad una mappatura del rischio legato alla mobilizzazione e dispersione in aria di fibre di asbesto presenti naturalmente nelle rocce in Lombardia. In particolare si è inteso studiare nel dettaglio il rischio di esposizione ad asbesto laddove è presumibile sia di maggiore entità, ovvero nell ambito del comparto della lavorazione delle serpentiniti della Valmalenco. Le indagini di monitoraggio hanno quindi riguardato le fibre di asbesto naturale presenti in questo tipo di roccia e disperse in atmosfera come conseguenza dell estrazione e lavorazione della stessa, operando la fondamentale distinzione tra le fibre di antigorite e di crisotilo presenti nel materiale campionato. La strategia di indagine ha previsto una serie successiva di fasi di lavoro: - Sopralluogo preliminare al termine dell indagine documentaria. - Prelievo di blocchi di serpentinite rappresentativi del materiale del fronte di cava. - Lavorazione dei blocchi (taglio), seguendo criteri di tracciabilità. - Campionamento atmosferico su filtri adeguatamente preparati per l analisi combinata SEM-TEM (criteri omogeneità della deposizione su filtro). - Analisi SEM con discriminazione dimensionale e morfologica, mediante previa stesura di protocollo operativo. - Analisi TEM con discriminazione dimensionale, morfologica e strutturale, mediante previa stesura di protocollo operativo in un campione statisticamente rappresentativo e significativo. - Elaborazione dei risultati. - Confronto analisi SEM contro TEM (riferimento), al fine di determinare l errore analitico commesso mediante analisi morfologica ed EDAX (elementare). - Elaborazione e correzione eventuale dei risultati ottenuti mediante analisi SEM. - Definizione mappatura del rischio mediante campagna di monitoraggio ambientale mirata (cave, laboratori, ambiente urbano). La tipologia di ricerca è stata incentrata sulla comparazione tra le tecniche SEM e TEM in termini di efficacia nella determinazione qualitativa tra i diversi minerali fibrosi appartenenti al gruppo del serpentino (in particolare crisotilo ed antigorite), prendendo come riferimento la microscopia elettronica a trasmissione, per i motivi sopra elencati. L analisi combinata SEM-TEM verrà effettuata su campioni prelevati in una serie di posizioni rappresentative delle aree considerate, scelte in funzione dei dati storici e di eventuali ulteriori 10

14 campionamenti atmosferici preliminari, destinati ad analisi di tipo convenzionale con metodiche MOCF e SEM, atti a determinare le attività ed i luoghi a maggior rischio. Tutti i filtri prelevati verranno analizzati mediante microscopia elettronica a scansione, su almeno 100 campi microscopici. La comparazione dei risultati é effettuata mediante metodi statistici utili al confronto dei risultati rispetto ad una tecnica di riferimento: in tal modo si avranno elementi per accettare o rifiutare la metodica SEM quale strumento di analisi delle concentrazioni atmosferiche di asbesto con compresenza dei polimorfi del serpentino negli ambienti considerati. Verrà condotta una valutazione del rischio conclusiva per i comparti esaminati, scelti in funzione delle indagini preliminari accoppiate MOCF e SEM. Sarà infine perfezionata la mappa di rischio della Valmalenco, sulla base della preventiva disponibilità di mappe tematiche di criticità induttive precedentemente realizzate, considerando i rischi per l ambiente e la popolazione presente in prossimità delle aree estrattive. Ambienti indagati Per valutare l entità e l importanza della dispersione dell amianto nell ambiente, l attenzione si è rivolta all analisi di tre situazioni potenzialmente espositive: estrazione, lavorazione ed ambiente urbano. La strategia per lo studio dell ambiente in situazione di estrazione ha previsto i seguenti punti di prelievo: - Un campionamento ambientale nel primo centro abitato in prossimità della cava. - Un campionamento ambientale al limite della cava. - Campionamenti di materiale passivo. - Campionamenti personali e d area relativi alle attività di perforazione in umido, perforazione a secco (rotoperforatore manuale), taglio a filo diamantato con taglio bancata e quadratura blocchi sul piazzale di cava. Monitoraggio ambientale Tutta l attività di campionamento è effettuata in maniera tale da garantire la tracciabilità del materiale non lavorato in-situ, l omogeneità della distribuzione del materiale campionato sugli appositi substrati di filtrazione, la rappresentatività del campionamento in funzione degli effettivi livelli di esposizione nell area da investigare. La tecnica analitica più veloce ed economica per la valutazione ed il conteggio di fibre aerodisperse respirabili (rapporto L/D 3, D 3 m e L 5 m) è la microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF), idonea a situazioni di livello medio-alto di contaminazione da asbesto (cantieri di bonifica, etc.), ma con un potere risolutivo limitato a m. La microscopia elettronica a scansione (SEM), accoppiata alla microanalisi a raggi-x (EDAX o EDS), consente l analisi ad ingrandimenti maggiori ed offre limiti di detezione migliori: è quindi indicata per i luoghi a concentrazione di fibre modesta. Inoltre la possibilità di effettuare analisi composizionali semiquantitative rende indicato l utilizzo di questa tecnica in tutti quei casi in cui è indispensabile il riconoscimento della specie asbestosica mediante informazioni circa la composizione elementare. La teoria e il funzionamento dei sistemi di analisi a raggi-x a dispersione di energia e di lunghezza d onda sono ben descritti in letteratura. Ogni particella fibrosa, aventi dimensioni regolamentate, viene analizzata mediante sistema EDAX e classificata come asbesto, indicando la relativa specie mineralogica, oppure come non-asbesto. All interno di questa categoria sono esplicitamente identificate per via morfologica, conteggiate e catalogate, anche le fibre di antigorite o lizardite, da parte di un equipe di tecnici specializzati nell interpretazione morfologica a composizionale di spettri EDAX. Una parte dei filtri raccolti in questa fase è destinato alla comparazione SEM contro TEM. I suddetti campioni sono quindi analizzati in parallelo mediante microscopia elettronica a trasmissione, utilizzando la diffrazione di elettroni. L analisi e l interpretazione dei pattern di diffrazione, eseguiti particella per particella, sono eseguita da ricercatori di comprovata esperienza in questo campo, per le difficoltà che possono manifestarsi a causa del fenomeno del politipismo, che può generare una serie di effetti di diffrazione differenti ad opera di una singola fase mineralogica. 11

15 Stato di avanzamento Le attività di campionamento effettuate hanno permesso di acquisire 130 campioni per analisi SEM, distinti come segue: - 11 campioni massivi; - 23 filtri relativi ad ambiente di vita; - 96 filtri relativi ad ambiente di lavoro. Il confronto combinato SEM-TEM è stato condotto in via sperimentale-pilota su 5 campioni, mostrando una compresenza di fibre normate di antigorite che rende necessaria la definizione di criteri morfologici utili alla discriminazione SEM tra crisotilo ed altri polimorfi del serpentino. Il progetto è tuttora in corso nella fase operativa della componente analitica. Conclusioni Il progetto è tuttora in corso nella fase operativa della componente analitica. Sono previste le seguenti realizzazioni: Individuazione e validazione di protocolli e strumenti necessari per il monitoraggio ambientale di aree inquinate da amianto o inquinanti simili. Mappa del rischio d area dovuto all amianto come inquinante naturale in Valmalenco che permetta di definire una scala di priorità per eventuali intervento Monitoraggio dei livelli di concentrazione di fibre di amianto nell aria (allegato A paragrafo 3 della D.G.R. VIII/1526 del ) Gli adempimenti previsti dal PRAL relativi al monitoraggio ambientale sono stati realizzati attraverso 4 diversi tipi di attività Monitoraggio della concentrazione in aria delle fibre di amianto normate nelle 12 postazioni PARFIL Questa attività consiste nell analisi di fibre di amianto normate aerodisperse con Microscopio Elettronico a Scansione con Sistema di Microanalisi a Dispersione di Energia (SEM-EDS) eseguita in conformità al DM 6/9/94 ma ad un livello di sensibilità inferiore a 0.1 ff/l e tendente a 0.01 ff/l, su campioni ottenuti nelle 12 postazioni Parfil della regione Lombardia, per una valutazione dell esposizione alla popolazione in assenza di sorgenti note sul territorio. Nel mese di febbraio sono state redatte e fornite a tutti i dipartimenti provinciali di ARPA Lombardia indicazioni precise per il campionamento ed un modello di scheda di campionamento da compilare per ogni campione. La metodica di campionamento è quella prevista dal DM 6/9/94 per il campionamento delle fibre di amianto normate aerodisperse. La metodica analitica adottata è pure descritta sul DM 6/9/94. Per ottenere il limite di rilevabilità richiesto dal PRAL su un filtro su cui sono stati campionati 2000 litri di aria è necessario leggere almeno 500 campi con il sistema in dotazione. Tutte le analisi sono state effettuate dal CME. Monitoraggio della concentrazione in aria delle fibre minerali artificiali I campioni prelevati nella postazione di Milano città sono stati sottoposti anche all analisi della concentrazione delle fibre minerali artificiali al fine di valutare la diffusività ambientale dei materiali sostitutivi all amianto. Il limite di sensibilità è lo stesso della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse. 12

16 Monitoraggio della concentrazione di fibre di amianto normate aerodisperse nella città di Broni Valutazione della serie storica di dati relativi al monitoraggio della concentrazione di fibre di amianto normate aerodisperse realizzato nella città di Broni quale sito particolarmente a rischio perchè caratterizzato dalla presenza sul territorio di una importante sorgente di possibile contaminazione ambientale (ditta Fibronit). Monitoraggio delle fibre di amianto ultrafini L analisi della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse effettuate con la metodica di riferimento indicata sul DM 6/9/94 non consente di vedere e quindi contare e misurare, le fibre di amianto di dimensioni inferiori alle normate. Poiché è ancora allo studio e da chiarire il ruolo giocato dalle dimensioni delle fibre di amianto nel meccanismo di insorgenza della patologia tumorale associata, il PRAL ha previsto esplicitamente che una parte delle risorse venga impiegata per verificare la presenza o meno in aria ambiente di fibre di amianto di dimensioni inferiori alle fibre normate (fibre ultrafini). La postazione di campionamento che è apparsa più idonea a questo tipo di indagine è quella della città di Broni, dove, come accennato, è presente sul territorio una importante potenziale sorgente di contaminazione ambientale. Materiali e metodi Le postazioni di campionamento Le postazioni di prelievo sono state scelte sulla base di due esigenze fondamentali: 1. Confrontabilità dei dati. Affichè i dati siano confrontabili nel tempo è opportuno che i campionamenti vengano eseguiti in postazioni fisse e definite. 2. Necessità di distribuire i monitoraggi equamente su tutto il territorio regionale. Si è cercato di garantire un punto di prelievo in ciascuna provincia per estendere il controllo dello stato dell ambiente su tutto il territorio e garantire la informazione ambientale a tutti i cittadini. Sulla base di queste esigenze i punti di campionamento sono stati identificati in ogni provincia in corrispondenza delle stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell aria scelte per il progetto Parfil (Particolato Fine in Lombardia) tenendo conto anche delle necessità di disporre di alimentazione elettrica, di collocare lo strumento di campionamento in zona sicura al riparo da atti di vandalismo, di usufruire di dati meteorologici nella medesima postazione e di affidarsi a personale già esperto di campionamenti di aria ambiente. Nella tabella 1 è mostrato l elenco dei punti di campionamento. I punti coincidono con quelli citati sul PRAL ad eccezione di Lecco, Milano e Varese in cui, per motivi tecnici, in passato era stata spostata la postazione Parfil. Tabella 1: Elenco delle postazioni di prelievo 2007 Postazione di prelievo Postazione prevista dal PRAL Bergamo Bergamo Via Meucci Bergamo Via Meucci Brescia Brescia Via Cantore 20 Brescia Via Cantore 20 Como Como Stazione centro Como Stazione centro Cremona Cremona Piazza Cadorna Cremona Piazza Cadorna Lecco Lecco Scuola Materna S. Stefano Lecco Via Calatafimi 5 Lodi Lodi Scuola Pezzani Lodi Scuola Pezzani Mantova 1 Mantova Stazione Ariosto Mantova Stazione Ariosto Mantova 2 Mantova Bosco Fontana Mantova Bosco Fontana Milano Milano Via Pascal Milano Via Messina Pavia Pavia Via Bixio 13 Pavia Via Bixio 13 Sondrio Sondrio Via Mazzini Sondrio Via Mazzini Varese Varese Via Campigli Varese Via Caretti 13

17 Il campionamento nella postazione di Milano città è iniziato dal mese di settembre 2006 allo scopo di valutare la fattibilità pratica del progetto di monitoraggio ed è proseguito con frequenza mensile. Nelle rimanenti postazioni Parfil l attività di campionamento è partita nel mese di marzo 2007 con l eccezione della postazione di Brescia in cui il campionamento è iniziato il mese di maggio Il campionamento nelle diverse postazioni è stato effettuato a cura dei rispettivi dipartimenti Provinciali di ARPA. Nella postazione Parfil di Milano città il campionamento è stato condotto dal Centro di Microscopia Elettronica (CME) del Dipartimento di Milano. I sistemi e le modalità di campionamento Nel mese di febbraio 2007 sono state redatte e fornite a tutti i dipartimenti provinciali di ARPA Lombardia indicazioni precise per il campionamento ed un modello di scheda di campionamento da compilare per ogni campione. La tecnica di prelievo è quella prevista dal DM 6/9/94 per i campionamenti per le analisi di concentrazione di fibre di amianto normate aerodisperse per restituibilità dopo bonifica da amianto con Microscopio Elettronico a Scansione dotato di microanalisi a dispersione di energia (SEM-EDS) e sono riassunte nella tabella 2 sottostante Tabella 2: modalità di campionamento. Filtri di prelievo: Portafiltri: Preparazione del filtro: Pompa: Flusso di prelievo Volume di aria da prelevare Geometria di campionamento Trasporto membrana in policarbonato da 0.8 µm di porosità, 25 mm di diametro (per il deposito usare la faccia più lucida). in materiale conduttivo con estensione del colletto di aspirazione di almeno 3.3 cm o costruiti interamente in materiali conduttivi. Sono particolarmente indicati i portafiltri provvisti di cuffia di protezione. è altamente consigliata la preparazione del filtro nel portafiltro in laboratorio. deve essere in grado di garantire un flusso costante senza pulsazioni per tutta la durata del campionamento. I flessibili di collegamento devono essere a prova di schiacciamento e completamente stagni. con filtri (o membrane) aventi diametro 25 mm e diametro effettivo di prelievo compreso tra 20 e 22 mm, il flusso di prelievo deve essere compreso tra 6 e 10 l/min ± 10% e mantenuto costante durante il tempo di prelievo, compatibilmente con l'effetto di intasamento della membrana. Quando tale effetto faccia abbassare il flusso al di sotto di circa 6 l/min, è opportuno interrompere il campionamento, annotando il volume di aria campionato (vedi il successivo punto il metodo prevede un volume minimo di campionamento pari a circa 3000 litri su di un'area effettiva di circa 315 mm 2 (diametro effettivo di ca. 20 mm). Per evitare l eccessivo intasamento della membrana si consiglia tuttavia di campionare l. Se la portata di prelievo è di circa 8 l/min, il tempo necessario sarà di circa 4 ore. il portafiltri, connesso all apposito sistema di aspirazione, deve essere posizionato ad una altezza di circa metri da terra (altezza naso) e deve essere direzionato verso il basso. terminato il campionamento si consiglia di chiudere il portafiltri con l apposita cuffia di protezione o, in mancanza di questa, di applicare del parafilm sul portafiltri, staccarlo dal tubo di aspirazione e trasportarlo tal quale al Centro di Microscopia Elettronica. L estrazione del filtro dal portafiltri non deve essere fatta a campo. Tale operazione deve essere comunque fatta in laboratorio. Il filtro campionato, prelevato dal portafiltri, deve essere disposto in una vaschetta petri in plastica usa e getta. 14

18 La misura della concentrazione delle fibre di amianto normate aerodisperse La metodica analitica adottata è quella prevista dal DM 6/9/94 per la determinazione della concentrazione delle fibre di amianto normate aerodisperse in SEM ai fini della restituibilità dopo bonifica da amianto. Tutte le analisi sono state effettuate dal CME. Espressione del risultato La concentrazione in aria di fibre aerodisperse è espresso in fibre per litro (ff/l) ed è determinato tramite la relazione: nf A C(ff /l) N a V C Dove: n f = n. di fibre contate nell analisi. A = area effettiva del filtro (320 mm 2 circa) N C = numero di campi letti. a = area del singolo campo di lettura (a = mm 2 sul SEM in dotazione a 2000X e a = mm 2 a 12000X). V = volume di aria campionato sul filtro in litri. Nel caso in cui durante l analisi non vengano trovate fibre di amianto, il risultato sarà espresso come inferiore al limite di rilevabilità della metodica e calcolato sostituendo ad n nella formula data il limite superiore della intervallo di confidenza del 95% della distribuzione di Poisson per 0 fibre (ovvero 3). Per ottenere il limite di rilevabilità richiesto dal PRAL su un filtro su cui sono stati campionati 2000 litri di aria è necessario leggere almeno 500 campi a 2000 ingrandimenti con il sistema in dotazione. Incertezza Il D.M. 6 settembre 1994 non dà indicazioni su quali dati debbano essere riportati nel rapporto di prova analitico. Tuttavia, per meglio interpretare il risultato, è importante che nel referto, oltre alla concentrazione calcolata di fibre aerodisperse, sia riportata anche l incertezza espressa sotto forma di estremi dell intervallo di confidenza del 95%. La distribuzione di Poisson definisce la variazione nel conteggio delle fibre che risulta dall osservazione di campi di analisi scelti casualmente sul filtro. Questa è la minima incertezza inerente del metodo del filtro a membrana, e caratterizza tutti i metodi basati sul conteggio ottico di particelle su filtro. Dato n il numero di fibre contate durante l analisi al SEM, per ogni valore di n sono tabulati (tavole della distribuizione di Poisson) gli estremi dell intervallo di confidenza del 95% della distribuzione di Poisson. I limiti fiduciari inferiore e superiore per il valore di concentrazione di fibre aerodisperse sono ottenuti sostituendo, nella formula sopra riportata, il numero di fibre conteggiate nell analisi n, con gli estremi rispettivamente inferiore e superiore dell intervallo di confidenza di Poisson tabulati L incertezza così calcolata non tiene conte delle altre componenti che possono influire sul risultato: incertezza sul volume di campionamento, incertezza sulla misura del diametro effettivo del filtro, incertezza sul numero di campi di analisi contati, incertezza sull ingrandimento effettivo di analisi, incertezza sulla variabilità inter-operatore che tiene conto sia della acutezza visiva che delle modalità di interpretazione/conteggio individuali. Queste componenti, in laboratori dove vengono seguiti regolari programmi di controlli di qualità interni ed esterni, risultano tuttavia in prima approssimazione trascurabili rispetto all incertezza intrinseca statistica (ISO-GUM). 15

19 Risultati Monitoraggio della concentrazione delle fibre di amianto normate nelle 12 postazioni PARFIL I risultati dello studio per i primi mesi fino al mese di settembre nell anno 2007 sono riassunti nella tabella 3. Tutti i campioni sono risultati analizzabili. Come prevedibile nei mesi estivi non si sono riscontrati problemi di carico eccessivo di polvere su filtro indotto da alte concentrazioni ambientali di PM10. Questi risultati, benché assolutamente preliminari, ci consentono di affermare che i valori di contaminazione ambientale da fibre di amianto normate aerodisperse sono molto bassi. In circa la metà dei filtri analizzati durante l analisi non è stata trovata neanche una fibra di amianto. Nei rimanenti casi sono state trovate pochissime fibre per una concentrazione molto vicina al limite di rilevabilità della metodica analitica. Le fibre di amianto trovate sono state identificate dalla varietà crisotilo per il 65% e anfibolo per il 35% dei casi. Solo nella postazione di Como Centro nel campionamento del mese di marzo è stato registrato un dato anomalo. Il valore misurato è risultato basso (0.41 ff/l) ma comunque superiore ai valori registrati nelle altre postazioni della Lombardia. Le fibre di amianto trovate sono risultate in questo caso di amianto anfibolo per 75% delle fibre e di amianto crisotilo il rimanente 25% delle fibre. I valori misurati nei mesi successivi nella postazione di Como risultano invece perfettamente allineati ai dati registrati nel resto della Lombardia. Nell allegato A sono illustrati in dettaglio i risultati delle misure effettuate. Per ogni postazione è indicata la data di campionamento, il valore misurato e l incertezza del dato calcolata come descritto sopra. Tabella 3 Risultati del monitoraggio di fibre di amianto aerodisperse in aria ambiente nelle postazioni di cui alla tabella gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre Bergamo 0.03 < 0.04 < 0.03 < 0.05 < 0.04 < Brescia n.p. n.p. < 0.04 < 0.04 < 0.04 < 0.04 < 0.04 Como 0.41 < < < 0.05 Cremona < < 0.04 < < Lecco < 0.06 < 0.07 < 0.06 < 0.07 Lodi < 0.06 < 0.06 < 0.06 < 0.06 < 0.07 < 0.06 < 0.06 Mantova < 0.04 < 0.04 n.p. Mantova < < 0.04 < 0.04 < 0.04 n.p. Milano < 0.06 < < < Pavia < 0.08 < Sondrio 0.03 < 0.08 < 0.04 < 0.04 < < 0.04 Varese 0.02 < < < 0.07 n.p.: non pervenuto. Confronto con una precedente campagna di monitoraggio effettuata nell area di Milano città nel corso del Nel 1999 è stata condotta dalla ASL Città di Milano una campagna di monitoraggio della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse nell area di Milano città. La campagna ha avuto inizio nella primavera 1999 e si è conclusa nel dicembre I campionamenti dell aria e le misure sono state condotte in conformità al DM 6/9/94 con la stessa metodica che il decreto indica per valutare la restituibilità delle aree confinate dopo i lavori di bonifica da amianto. Le analisi sono state effettuate con il SEM-EDS. Sono state scelte 13 postazioni in diverse zone della città in modo da coprire tutta la città. In ogni postazione le misure sono state ripetute 3 volte in 3 periodi dell anno diversi: primavera, estate e inverno, per un totale di 39 misure. Le postazioni sono state scelte in prossimità di aree dimesse con presenza di grosse coperture di cemento-amianto e in prossimità di grossi plessi scolastici. Il limite di rilevabilità della metodica analitica adottata nella campagna è stato di circa 16

20 0.4 ff/l ovvero circa 10 volte più alto rispetto a quello fissato per la campagna di monitoraggio in corso. Le concentrazioni misurate in tutte le postazioni nei tre periodi si sono mantenute sempre inferiori al limite di rilevabilità della metodica (<0.4 ff/l). Solo in 4 filtri su 39 sono state trovate fibre di amianto per una concentrazione molto vicina comunque al limite di rilevabilità della metodica. Le fibre di amianto trovate sono state identificate tutte della varietà crisotilo. Nelle analisi non sono state trovate fibre di anfibolo. I risultati ottenuti nella campagna odierna sono compatibili con quelli ottenuti nel I dati odierni tuttavia sono caratterizzati da una maggiore significatività poiché il limite di rilevabilità fissato per le misure è sensibilmente più basso. E difficile un confronto con dati presenti in letteratura. Si tratta di dati relativi a periodi in cui le sorgenti di amianto erano molteplici e ampiamente diffuse. Si ipotizza che una delle principali sorgenti di amianto in ambiente urbano fosse strettamente legata al traffico veicolare. Questa sorgente, come le altre sono state completamente eliminate a seguito dell entrata in vigore della legge che ha bandito l uso dell amianto. Emergono inoltre perplessità per quanto riguarda la confrontabilità di dati ottenuti con metodiche di campionamento ed analisi non sovrapponibili a quelle attualmente utilizzate. Monitoraggio delle fibre minerali artificiali Sui filtri campionati nella postazione di Milano città sono state contate anche le fibre non di amianto, ovvero le fibre minerali artificiali distinguibili dall amianto attraverso lo studio della morfologia della fibra e lo spettro X di fluorescenza. Fino ad oggi, sui filtri analizzati non sono state trovate fibre minerali artificiali e pertanto il risultato della concentrazione è risultato sempre < 0.06 ff/l. Monitoraggio della concentrazione di fibre di amianto normate aerodisperse nella città di Broni Da alcuni anni è in corso, da parte del Dipartimento di Pavia dell ARPA Lombardia, il campionamento per la ricerca delle fibre normate aerodisperse nella città di Broni, ai fini del controllo della ben nota situazione ambientale legata alla presenza sul territorio dei rifiuti di amianto accumulati in seguito all attività produttiva della Ditta Fibronit. Le analisi dei campioni sono effettuate dal Centro di Microscopia Elettronica del Dipartimento di Milano dell ARPA sia con tecnica in Microscopia Ottica con Contrasto di Fase (MOCF) che con tecnica SEM. Le postazioni individuate in passato per i controlli ambientali sono indicate nella planimetria della città in figura 1: A Fibronit: B Italcementi: C Asilo: D Enel E ex Comune: F Ospedale G Fibronit: postazione 1 presso la ditta Fibronit Postazione presso l adiacente Ditta Italcementi Postazione presso la scuola d infanzia Postazione presso la ex sede del comune Villa Nuova Postazione 2 presso la Fibronit Dall inizio dell anno 2000 ad oggi sono stati analizzati complessivamente circa 800 campioni ambientali. 17

21 Figura 1 Mappa di Broni; in rosso sono indicate le posizioni delle 7 postazioni. X D-Enel X B-Italcementi X E-Villa Nuova X F-Ospedale A e G Fibronit X C-Asilo Negli anni dal 2000 al 2003 le analisi sono state condotte con tecnica SEM per attività di controllo ambientale durante alcune preliminari attività di bonifica da amianto di una parte della ditta Fibronit. Nel 2004 le analisi sono proseguite con tecnica MOCF. Dal 2005 si è deciso di affiancare analisi MOCF ed analisi SEM nelle diverse postazioni. Dal 2006 oltre alle analisi SEM e MOCF sono iniziate le analisi per la ricerca delle fibre ultrafini nella postazione C con frequenza mensile. All inizio dell anno 2007 il campionamento è stato condotto inizialmente in 4 postazioni con analisi eseguita in MOCF e rispettivamente nelle postazioni A, B, E e F. Dal mese di febbraio è stato ripreso il campionamento nella postazione C in cui vengono alternati monitoraggio in SEM per fibre normate e monitoraggi in SEM per la ricerca delle fibre ultrafini (vedi par. successivo) Nella tabella 4 sono riassunti i risultati ottenuti negli anni in ff/l espressi per necessità di sintesi sotto forma di valore medio annuo complessivo. I valori misurati sono molto bassi. Si registra un lieve innalzamento nel periodo in cui è stata realizzata la bonifica del piazzale antistante la Fibronit. Tabella 4: Risultati dei monitoraggi effettuati nel periodo espressi in ff/l. Il valore indicato rappresenta il valore medio annuo di tutte le misure effettuate. Anno MOCF (ff/l) SEM (ff/l) 2000 / 0, / 0, / 0, / 0, ,26 / ,31 0,02 18

22 In tabella 5 sono riassunti tutti i valori misurati nell anno In tabella 6 sono illustrati i risultati relativi all anno Dal 15/2/2007 si è deciso di aumentare il volume di aria campionato per le analisi MOCF a circa 1200 l per abbassare il limite di rilevabilità della metodica. Sia i valori ottenuti con tecnica SEM-EDS che quelli ottenuti con tecnica MOCF sono molto bassi e spesso inferiori al limite di rilevabilità della metodica analitica. I valori misurati in MOCF sembrano più alti di quelli misurati con SEM-EDS, ma bisogna ricordare che le due tipologie di analisi sono diverse. Mentre l analisi in SEM-EDS ricerca in modo mirato solo le fibre di amianto che vengono identificate in modo inequivocabile con la microanalisi a dispersione di energia (EDS), le analisi con MOCF consentono la quantificazione delle fibre normate aerodisperse senza possibilità di identificare le fibre trovate. Nel conteggio rientrano dunque tutte le fibre con caratteristiche morfologiche definite (di amianto e non) ed è quindi normale che i valori misurati siano superiori. Tabella 5: risultati del monitoraggio di fibre di amianto aerodisperse in aria ambiente nella città di Broni per l anno In marrone sono indicati i dati ottenuti con il SEM-EDS, in rosso i dati ottenuti con il SEM-EDS per la ricerca delle fibre ultrafini e in blu i dati ottenuti con il MOCF. A Fibronit B Italcementi C Asilo D Enel E Ex Comune F Ospedale 11/01/2006 0,1 <0,2 <0,2 G Fibronit 2 23/01/2006 <0,2 <0,2 <0,2 09/02/2006 0,1 0,1 <0,2 01/03/2006 0,1 <0,2 0,1 06/03/2006 <0,2 0,1 <0,2 23/03/2006 <0,2 <0,2 <0,2 27/03/2006 <0,2 0,1 0,1 28/03/2006 0,3 <0,2 <0,2 19/04/2006 0,1 0,1 <0,2 03/05/2006 <0,2 0,1 <0,2 09/05/2006 0,1 <3,7 <0,2 0,1 11/05/2006 0,5 <0,2 1 0,8 22/05/2006 <1,4 <0,2 0,7 1 29/05/2006 0,8 <2,2 1 1,3 05/06/ ,1 1,5 1 14/06/2006 0,3 0, /06/2006 1,3 1 11/07/2006 1,5 1 0,1 1,7 0,8 24/07/2006 1,2 0,8 <2,2 1,5 0,8 14/09/2006 1,5 1 <0,2 0,8 1 19/09/ ,5 <0,2 <0,8 0,5 28/09/2006 1,3 0,5 0,8 1 0,8 06/10/2006 1,3 1,7 <0,2 0,5 0,8 11/10/ <0,2 1 0,8 25/10/2006 0,8 1,7 <2,3 1 1,3 19

23 A Fibronit B Italcementi C Asilo D Enel E Ex Comune F Ospedale 09/11/ ,8 <0,2 0,8 0,8 G Fibronit 2 17/11/2006 0,5 0,3 <0.2 0,5 0,3 29/11/2006 2,3 2,4 <0,2 1,5 0,5 04/12/2006 0,8 1 <2,2 1,3 0,8 Tabella 6: risultati del monitoraggio di fibre di amianto aerodisperse in aria ambiente nella città di Broni per l anno In marrone sono indicati i dati ottenuti con il SEM-EDS, in rosso i dati ottenuti con il SEM-EDS per la ricerca delle fibre ultrafini e in blu i dati ottenuti con il MOCF. A Fibronit B Italcementi C Asilo D Enel E Ex Comune F Ospedale 16/1/2007 < 0,7 < 0,7 n.p. < 0,7 < 0,8 30/1/2007 < 0,8 < 0,7 n.p. < 0,7 < 0,7 5/2/2007 < 0,8 < 0,8 < 0,2 < 0,7 < 0,8 9/2/2007 < 0,8 < 0,8 < 0,2 < 0,7 < 0,8 13/2/2007 < 0,7 < 0,8 <2,3 < 0,7 < 0,8 15/2/2007 < 0,2 < 0,2 0,1 <0.2 < /3/2007 0,6 0,4 0,7 0,6 0,3 19/3/2007 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 12/4/2007 0,3 0,2 <0,2 0,5 0,4 16/4/2007 0,2 0,2 <0,2 0,3 0,3 17/4/2007 0,3 0,2 <2,2 0,5 0,7 09/5/2007 0,2 0,1 0,1 0,2 0,3 30/5/2007 0,2 0,1 n.p. 0,2 0,2 31/5/2007 0,2 0,3 n.p. 0,3 0,1 13/6/2007 0,4 0,3 <2,8 0,2 0,3 18/6/2007 0,2 0,2 <0,2 0,3 0,4 27/6/2007 0,4 0,9 0,1 0,7 1 28/6/2007 0,6 0,2 0,1 0,3 0,3 10/7/2007 0,5 0,3 <0.2 0,5 0,5 24/7/2007 0,8 0,7 <2,2 0,9 0,7 G Fibronit 2 agosto Analisi in corso Monitoraggio delle fibre ultrafini La misura delle fibre ultrafini prevede il campionamento con membrane in policarbonato con porosità di 0.2 micron per un totale di circa litri di aria e l analisi con SEM-EDS a ingrandimenti (invece che i normali 2000 ingrandimenti previsti per le fibre normate). La concentrazione di fibre di amianto in aria viene calcolata con la formula data sopra. A 12000X l area del singolo campo di lettura a = mm 2. Analizzando 500 campi a 12000X su un filtro in cui sono stati campionati circa 2000 litri di aria ambiente si può ottenere un limite di rilevabilità di circa 2 ff/l. Dato l impegno in termini di tempo di analisi richiesto dalla ricerca in aria delle fibre ultrafini, in questa fase iniziale, l indagine è stata limitata ad 1 campione/ mese nella postazione C. Nella medesima postazione le rimanenti misure con frequenza approssimativamente settimanale vengono eseguite in SEM-EDS per la ricerca delle fibre di amianto normate. 20

24 12000 ingrandimenti con il SEM in dotazione sono adeguati a visualizzare anche le fibrille di crisotilo più piccole. Nelle figure 2 e 3 si possono osservare fibre di amianto crisotilo ultrafini provenienti da una medesima sorgente visualizzate rispettivamente con il TEM del laboratorio di Microscopia Elettronica a Tramissione del Dipartimento di Scienze della Terra Ardito Desio dell Università degli Studi di Milano e con il SEM in dotazione presso il CME. Figura 2: Fibra di amianto crisotilo ultrafine. Nell immagine si può osservare che il diametro minimo della singola fibrilla di crisotilo non è inferiore a 0.02 µm. Figura 3: Immagine a ingrandimenti di fibre di crisotilo ultrafini 21

25 Nella tabella 6 sono riassunti tutti i valori misurati di fibre di amianto ultrafini. Tabella 6: risultati delle misure delle fibre di aminato ultrafini Data Concentrazione ff/l Incertezza ff/l 09/05/2006 <3,7 (0 3,7) 29/05/2006 <2,2 (0 2,2) 24/07/2006 <2,2 (0 2,2) 28/09/2006 0,8 (0 4,4) 25/10/2006 <2,3 (0 2,3) 04/12/2006 <2,2 (0 2,2) 13/2/2007 <2,3 (0 2,3) 12/3/2007 0,7 (0 4,3) 17/4/2007 <2,2 (0 2,2) 13/6/2007 <2,8 (0 2,8) 24/7/2007 <2,2 (0 2,2) Per quanto riguarda le analisi in SEM delle fibre ultrafini solo in due analisi (28/09/2006 e 12/3/2007) è stata trovata una singola fibra di amianto non di dimensioni ultrafini, i rimanenti valori misurati sono inferiori al limite di rilevabilità della metodica. Nelle misure fatte fino ad oggi non è stata trovata in aria ambiente neanche una fibra di amianto di dimensioni inferiori alle normate. Valutazione dei risultati I valori di contaminazione ambientale da fibre di amianto normate aerodisperse, da questa prima indagine, appaiono essere bassi. In relazione ai quesiti che hanno portato alla realizzazione del progetto di monitoraggio, ovvero verifica dell efficacia e dell adeguatezza delle procedure di bonifica stabilite dalla normativa e verifica della efficacia e dell adeguatezza del regime di controllo da parte degli organi di vigilanza, si può affermare che questi risultano adeguati. Valori così bassi di concentrazione di amianto in aria ambiente, nonostante la intensa attività di bonifica dell amianto friabile nell ultimo decennio soprattutto nella provincia di Milano, sono stati perseguiti grazie all efficacia delle disposizioni normative previste dai decreti attuativi della legge fondamentale e dalle linee guida regionali per la gestione del rischio amianto, realizzate sotto un regime di controllo, da parte degli organi di vigilanza, efficiente ed adeguato. Il livello di rischio residuo della popolazione all esposizione di fibre di amianto, anche in luoghi ritenuti critici per la vicinanza di una possibile sorgente di contaminazione ambientale (area Broni), appare molto basso. Le fibre minerali artificiali, nonostante il massiccio utilizzo come materiale sostitutivo dell amianto, allo stato attuale non sono state ritrovate in aria ambiente, il che porta ad ipotizzare che la loro diffusività ambientale sia comunque estremamente più contenuta rispetto a quella dell amianto. Con la tecnica con SEM-EDS, nell area di Broni, si registra occasionalmente qualche fibra di crisotilo e questo sembrerebbe indice di un fondo ambientale basso ma comunque leggermente superiore a quello misurato nel resto della regione Lombardia. Per quanto riguarda la ricerca in aria ambiente delle fibre di amianto ultrafini, dai primi risultati registrati in un area particolarmente a rischio come quella di Broni, risulta evidente che la loro concentrazioni in aria sia comunque molto bassa. Questo porterebbe a ridimensionare gli allarmismi sollevati nel corso degli ultimi anni sulla eventuale ipotetica presenza in aria ambiente di fibre di amianto ultrafini, normalmente non misurate con la metodica SEM-EDS per le fibre normate. 22

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