Club Alpino Italiano Sezione di Ascoli Piceno Via Serafino Cellini, Ascoli Piceno Tel

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1 Club Alpino Italiano Sezione di Ascoli Piceno Via Serafino Cellini, Ascoli Piceno Tel Commissione Escursionismo Monte Genzana Riserva Naturale Guidata Monte Genzana e Alto Gizio Data: Domenica, 20 Maggio 2012 Luogo del ritrovo: h in Via Recanati nei pressi del mercato coperto, raggiungeremo il luogo dell escursione con auto proprie Percorso stradale: Porto D Ascoli A14 fino a Pescara A25 fino a Cocullo Gole del Sagittario Scanno Frattura (187km 2 h :15 m ) Difficoltà: Dislivello salita: Lunghezza: Tempo totale di percorrenza. Accompagnatori: Equipaggiamento Consigliato: E 1150 m 14 km 6.30 h Lily Fabiani Filippo Giantomassi scarponi da montagna, occhiali da sole, crema solare, bastoncini, cappello, giacca a vento o K-Way, acqua e viveri secondo personali esigenze, macchina fotografica, zaino. L itinerario previsto prevede la partenza da Frattura, dirigendosi verso Frattura Vecchia, per poi salire al Monte Cona, al Monte Rognone, quindi tutta la cresta fino al Genzana, vetta più alta della Riserva Naturale dell Alto Gizio, con i suoi 2170 metri. Poi si scenderà la cresta meridionale per tornare a Frattura seguendo il sentiero che passa per l Ovile Leandri; un bel giro di circa 1150 metri di dislivello e una lunghezza di 14 km. L escursione non presenta particolari difficoltà tecniche, ma richiede comunque un buon allenamento per la lunghezza e il dislivello complessivo. Per ulteriori informazioni e per effettuare prenotazioni potete rivolgervi presso la sede del CAI ogni mercoledì e venerdì dalle ore 19 alle 20, telefonare allo stesso orario allo oppure consultare il ns. sito Pag. 1

2 CURIOSITÀ Il paese di FRATTURA deve il nome alla frattura generatasi in epoca preistorica dal Monte Genzana che sbarrò il fiume Sagittario formando così il lago di Scanno, sul cui sovrastante sperone roccioso del Monte Rava si erse il centro di Frattura Vecchia (1210 m.s.l.m). Il 13 gennaio 1915 il terremoto della Marsica rase al suolo Frattura Vecchia, che a tutt'oggi è quasi disabitata. Dell'antico abitato rimangono dei ruderi dell'originario nucleo. Il centro venne ricostruito tra il 1932 e il 1936 su un altro sperone del Monte Rava, leggermente più vicino al capoluogo comunale, Scanno. Nel 1956 è stato girato a Frattura Vecchia un film dal titolo "Uomini e lupi" con Silvana Mangano ed Yves Montand. Lungo il sentiero si potrà ammirare anche lo scenario suggestivo del paese di Villalago circondato da ben tre laghi: oltre al più famoso lago di Scanno, il lago di San Domenico e il lago Pio. Il Lago di San Domenico si trova presso l'eremo di San Domenico, nel comune di Villalago; è un invaso artificiale creato dallo sbarramento del fiume Sagittario, realizzato dall'enel, nel primo dopoguerra Il lago Pio non ha emissari ne immissari; secondo recenti studi, il lago avrebbe origini carsiche, le acque proverrebbero dal lago di Scanno mediante cunicoli sotterranei; ha una profondità massima di 14 metri ed una larghezza massima di 10. DALLA VETTA La Riserva Naturale dell Alto Gizio si trova incastrata tra il gruppo della Maiella ad Est, il Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise a Sud (Monti della Meta e Mainarde), ad Ovest i vicini monti della Marsica, oltre i quali si stagliano i Simbruini e il Velino, mentre a Nord si riesce a vedere il Gruppo del Gran Sasso, è intuibile pertanto quale sia il panorama godibile dalla vetta del Genzana, non dimentichiamo che durante il percorso godremo anche della vista aerea di Scanno con il suo lago e la valle di del fiume Tasso alle sue spalle. Pag. 2

3 FLORA E FAUNA... La Riserva Naturale dell Alto Gizio confina con il Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise, per questo motivo vi si possono trovare molte delle sue specie che lo rendono famoso, come caprioli, cervi, lupi appenninici, martore, gli orsi marsicani e i gatti selvatici, che sono forse la specie più importante per questa riserva. Per la flora si potranno incontrare, nel percorso di discesa l acero di monte, il carpino nero, il faggio, le roverelle, il salice rosso e bianco, i pioppi bianchi e neri, l astro alpino, il farfaraccio e il ranuncolo. ACCESSO Per raggiungere Frattura occorre raggiungere prima Scanno, attraversando le Gole del Sagittario, la cui bellezza ripaga già i chilometri percorsi! Giunti a Scanno occorre poi salire su una stradina con diversi tornanti, la cui parte asfaltata termina alla fine del paese di Frattura e dove parcheggeremo. SALITA Dal parcheggio dell auto (1300 m.s.l.m.) parte un sentiero in direzione NO che dopo una serie di saliscendi porta a Frattura Vecchia (1240 m.s.l.m.); da qui si prosegue in direzione N, sempre su un evidente sentiero, fino a un bivio (1275 m.s.l.m.) dove occorre svoltare a destra per risalire un costone a sinistra del fosso in direzione della sorgente di Pietra Libertina. Qui il sentiero non è sempre evidente, ma non ci sono comunque problemi di orientamento: basta tenersi il fosso a destra e giungere alla quota di 1500 m.s.l.m. per svoltare in direzione NO in direzione del Monte Cona (1694 m.s.l.m.), da dove si potrà godere una splendida vista dei tre laghi, Scanno, Pio e San Domenico, oltre che dei monti prospicenti a Ovest, Mezzana e Miglio (Marsicani) e a SO del Monte Argatone, che sovrasta il paese e il Lago di Scanno. Dal Monte Cona si prosegue in direzione Est fino ad incontrare il sentiero di andata, che conduce a sinistra verso Introdacqua e a destra verso Frattura Vecchia; noi invece continueremo in direzione ENE su un costone che rappresenta la parte più faticosa dell intero itinerario, in quanto si saliranno 400 metri in circa 1,2 km. La fatica però sarà ripagata poiché avremo in questo modo raggiunto la cresta che percorreremo in direzione N per arrivare al Monte Rognone (2089 m.s.l.m.) infine, in direzione SSO al Monte Genzana (2170 m.s.l.m.). Il panorama godibile dalla cresta è notevole (vedi riquadro Dalla Vetta ). DISCESA Superata la cima del Monte Genzana si prosegue per cresta sempre in direzione SSO, passando vicini ad una serie di antenne e ripetitori, che tolgono un po di fascino all ambiente, ma è il prezzo che occorre pagare per usufruire di tante comodità (telefono, televisione) a cui ormai non potremmo più rinunciare. La cresta piega verso sinistra, prendendo una direzione OSO e dopo circa un chilometro, ad una sella (2000 m.s.l.m.) si gira a destra per percorrere un canale che ci condurrà ai resti dell Ovile Leardi, da cui parte un sentiero (direzione O) che in circa un ora ci porterà alle macchine Pag. 3

4 ALTIMETRIA IMMAGINE AEREA DEL PERCORSO Pag. 4

5 STRALCIO CARTA ESCURSIONISTICA Pag. 5