Dall attività giovanile a quella assoluta: quale allenamento?

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1 Dall attività giovanile a quella assoluta: quale allenamento? Angelo Zamperin Capo settore salti

2 V.BRUMEL 1962

3 DALL'ATTIVITA' GIOVANILE A QUELLA ASSOLUTA QUALE ALLENAMENTO? TALENTO? PRESTAZIONE in età precoce? PROSPETTIVA di prestazione?

4 PRIMATI GIOVANILI SALTO IN ALTO CATEG. MONDIALI ITALIANI NOME MISURA ANNO NOME MISURA ANNO ALLIEVI SOTOMAJOR 2, CERRI 2, ALLIEVE GALE 1, FIAMMENGO 1, TURCHAK 1, TROST 1, JUNIOR M TOPIC 2, BORGHI 2, SMITH 2, JUNIOR F TURCHAK 2, VALLORTIGARA 1, BALK 2,

5 LONGEVITA' DI PRESTAZIONE NOME MISURA ETA' ANNO SIMEONI SARA 2, DI MARTINO ANTONIETTA 2, BETTINELLI ANDREA 2, CIOTTI GIULIO 2, CIOTTI NICOLA 2,

6 PROSPETTIVA DI PRESTAZIONE PROGETTO EDUCATIVO METOLOGICO PERCORSO METODOLOGICO PIANO PROGRAMMATICO

7 PERCORSO METODOLOGICO OBIETTIVI SVILUPPO TECNICO E COORDINATIVO CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE CAPACITA' DI SALTO TEMPERAMENTO E MATURITA' PSICOLOGICA CAPACITA' DI CARICO (ALLENABILITA')

8 CAPACITA' DI CARICO CAPACITA' ORGANICA tessuti e sistemi CARICO SPORTIVO TOLLERANZA DEI TESSUTI E SISTEMI BIOLOGICI Capacità di carico generale dell'organismo Capacità di carico meccanica Capacità di carico dei sistemi che determinano la prestazione Capacità di carico psichica Frohner 1993

9 OBIETTIVO DELL'ALLENAMENTO PRESTAZIONE TECNICA PRESTAZIONE CAPACITA' CONDIZIONALI TEMPERAMENTO QUALITA' PSICOLOGICHE

10 ALLENAMENTO STIMOLO REAZIONE ADATTAMENTO NOI "SIAMO" IN "REAZIONE"A QUELLO CHE"FACCIAMO"

11 ADDESTRAMENTO PRINCIPIANTI ALLENAMENTO ATLETI EVOLUTI E'un processo psicologico educativo complesso,costituito dall'organizzazione delle attività fisiche, con l'obiettivo di stimolare, utilizzando le esercitazioni, i processi biochimici di supercompensazione e adattamento, al fine di migliorare la prestazione in gara. C.Vittori

12 ALLENAMENTO DI UN SALTATORE IN ALTO (esperienze di settore) Adattamento come reazione allo stimolo Esercitazioni con stimoli efficaci Continuità stimoli e supercompensazione Variabilità dei mezzi e delle esercitazioni Progressività dei carichi Modulazione rapporto volume e intensità Ottimizzazione della densità Individualizzazione dell'allenamento Valorizzazione della gara Giusto rapporto allenamento e gara

13 PIANIFICAZIONE PERIODIZZAZIONE PROGRAMMAZIONE PERIODO N sedute INTRODUTTIVO 6-8 FONDAMENTALE 1 GENERALE 8-10 FONDAMENTALE 2 INTENSIVO 10-8 SPECIALE SPECIALE 2 PREAGONISTICO 6-5 AGONISTICO 5-3

14 Esempi di FONDAMENTALE 1 GENERALE ( ) GIORNI DELLA SETTIMANA SETT.SUCC. A B C D E F

15 STRUTTURA DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO DURATA TEMPORALE CARICO: VOLUME/INTENSITA' DENSITA' TIPO E QUALITA' DEI MEZZI QUESTI ELEMENTI DEFINISCONO LO STIMOLO E LA SUA EFFICACIA

16 IL RISCALDAMENTO FUNZIONI: COORDINAZIONE GENERALE ELEMENTI TECNICI DI COLLEGAMENTO POTENZIAMENTO GENERALE FLESSIBILITA' GENERALE E SPECIFICA POSTURA STABILITA' E STIFFNESS CATENE DINAMICHE DI ESERCIZI PREPARAZIONE ORGANICA

17 RUOLO DEL TECNICO GUIDA CONTROLLO VERIFICA CORREZIONE In assenza del tecnico CORSA e STRETCHING

18 ESERCITAZIONI NELL'ALLENAMENTO CAPACITA' di CORSA TECNICA POTENZ. GEN.e LOCALIZZATO FLESSIBILITA' e DESTREZZA PRESTAZIONE FORZA MA DINAMICA CAPACITA' di SALTO STIFFNESS STRUTTURALE

19 SVILUPPO POTENZA REATTIVA PRESTAZIONE CAPACITA' di SALTO FORZA ESPLOSIVA FORZA MA DINAMICA FORZA GENERALE STIFFNESS MUSCOLAZIONE LOCALIZZATA

20 ORGANIZZAZIONE CICLO SETTIMANALE DISTRIBUZIONE DEL CARICO ALTERNANZA LAVORO/PAUSA STIMOLI FUNZIONALI ALL'ADATTAMENTO ESERCITAZIONI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI ALTERNANZA MEZZI STIMOLO/ADATTAMENTO CORRELAZIONE ESERCIZI COME UNICO STIMOLO

21 DISTRIBUZIONE MEZZI MICROCICLO FONDAMENTALE 1 GENERALE F.max.din F. max din. Cap.salto compenso compenso Corsa Musc.loc Riposo 1/2 cap.salto corsa Tecnica corsa Cap. salto Corsa Corsa acrobatica Tecnica corsa fisioterapia Musc. loc.

22 FONDAMENTALE 2 INTENSIVO F.max.din F. max. din. Cap.salto compenso compenso Corsa Posture Riposo Tecnica corsa 1/2 cap.salto corsa Cap. salto Corsa Tecnica corsa 1/2 cap.salto corsa fisioterapia Musc. loc. Nel FONDAMENTALE 1 dare importanza a F. MA. DINAMICA/ESPLOSIVA Nel FONDAMENTALE 2 dare importanza a CAPACITA' DI SALTO e TECNICA La CORSA sempre presente in tutte le sedute

23 VOLUME DEL CARICO DELLE ESERCITAZIONI il n degli stimoli varia in funzione del tipo di esercitazione FORZA MA. DINAMICA 80/100 STIMOLI CAPACITA' DI SALTO 80/150 BALZI/SALTI SALTI TECNICI 20/40 CORSA 500/1200 m.

24 ESEMPI DI ORGANIZZAZIONE DI SEDUTE DI ALLENAMENTO NEL MICROCICLO SETTIMANALE

25 FORZA MA. DINAMICA a) RISCALDAMENTO ORGANICO: corsa, andature, es. flessibilità b) RISC. SPECIFICO: es. forza gen./loc, palle mediche, es. vari c) PARTE PRINCIPALE: 1 es. forza esplosiva: girata, strappo, ecc. 4/6 serie x 1/5 rip. 2 es. x estensori gambe: tipologie di 1/2 squat, step, jump 4/8 serie x 5/8 rip 1 es. x piedi 3/5 serie x 10/20 rip. d) COMPENSO: es. di corsa, andature, es. di elasticità, balzi,ecc

26 CAPACITA' DI SALTO a) RISC. ORGANICO: corsa, flessibilità, esercizi tibiotarsica b) RISC.SPECIFICO: andature, es. tecnici, funicella, elasticità c) PARTE PRINCIPALE: 3/5 esercizi di tipologie diverse Salti in sequenza con 2/3/4 passi e con 4/5 hs Balzi multipli estensivi, alternati e successivi Balzi a piedi pari in avanzamento con hs 20 /107 cm Balzi a piedi pari verticali con hs 50/120 cm Pliometria generale e specifica Esercizi con sovraccarichi: cinture, giubbetti, cavigliere d) ESERCIZI DI CORSA: rettilinea, curva, ritmica, con hs

27 TIPOLOGIE CAPACITA' DI SALTO SALTO VERTICALE: ANTIGRAVITAZIONALE SALTO ORIZZONTALE: MANTENIMENTO VELOCITA' SALTO PLIOMETRICO: CADUTA E RIMBALZO SALTO DI "FORZA": CON SOVRACCARICO KREER 2006

28 TECNICA DI SALTO a) RISC. ORGANICO: corsa, variazioni, flessibilità, andature b) RISC. SPECIFICO: flessibilità specifica, acrobatica c) PARTE PRINCIPALE: Svincoli a piedi pari: da fermi e in movimento Tecniche di salto varie: frontale, forbice, doppia forbice Flop con 4 /10 passi d) ES. CORSA: compenso, decontrazione, ritmo

29 A. Di Martino Campionati Mondiali indoor Istambul 2012 Foto G. Colombo / FIDAL