controllo e prevenzione per la salute, la sicurezza ambientale, la sostenibilità edizione settembre

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1 controllo e prevenzione per la salute, la sicurezza ambientale, la sostenibilità edizione settembre

2 2 Arpa Emilia-Romagna Arpa Emilia-Romagna è l Agenzia regionale che ha il compito di controllare l ambiente. Obiettivo dell Agenzia è favorire la sostenibilità delle attività umane che influiscono sull ambiente, sulla salute, sul territorio, sia attraverso i controlli previsti dalle norme, sia attraverso progetti, attività di prevenzione, comunicazione ambientale. Arpa si è perciò impegnata anche nello sviluppo di modelli di previsione per migliorare la qualità dei sistemi ambientali e affrontare il cambiamento climatico e le nuove forme di inquinamento e di degrado degli ecosistemi. Arpa ha inoltre un ruolo chiave nell osservazione, previsione e ricerca e sviluppo in campo meteorologico e climatologico. I compiti istituzionali di Arpa riguardano: - monitoraggio delle diverse componenti ambientali - controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche - attività di supporto nella valutazione dell impatto ambientale di piani e progetti - realizzazione e gestione del Sistema informativo regionale sull ambiente. Obiettivi di Arpa sono il controllo e la prevenzione in campo ambientale, per tutelare la salute della popolazione e promuovere la sostenibilità

3 3 Arpa Emilia-Romagna Ispra Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Il Comitato di indirizzo Il Comitato di indirizzo è l organo di programmazione e di verifica dei risultati dell attività di Arpa. Esprime pareri sui bilanci, sul regolamento e sui programmi e verifica l andamento generale dell attività. È composto da: - assessore all Ambiente e riqualificazione urbana della Regione Emilia-Romagna - assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna - i nove presidenti delle Province o gli assessori provinciali da essi delegati - tre sindaci, o loro delegati. 19 Arpa Agenzie regionali per la protezione dell ambiente 2 Appa Agenze per la protezione dell ambiente delle Province autonome di Trento e Bolzano L organizzazione Arpa Emilia-Romagna si è dotata di un organizzazione che mira a garantire l omogeneità delle proprie attività sull intero territorio regionale, la presenza in ogni ambito di competenza, la facilità di accesso degli utenti (cittadini, enti e istituzioni, aziende ecc.) ai servizi offerti. L Agenzia opera pertanto attraverso un organizzazione di servizi a rete, articolata sul territorio. Nove Sezioni provinciali, organizzate in Distretti territoriali, garantiscono l attività di vigilanza e di controllo capillare e supportano i processi di autorizzazione ambientale; una rete di centri tematici e di laboratori di area vasta o dedicati a specifiche componenti ambientali, anch essa distribuita sul territorio, svolge le attività di analisi dei campioni delle diverse matrici ambientali monitorate e controllate. Sia i centri specializzati diffusi sul territorio, sia la Direzione tecnica dell Agenzia curano progetti e ricerche specialistici affidati da istituzioni pubbliche ed enti locali o anche finanziati dall Unione europea. Completano la rete Arpa due strutture dedicate rispettivamente all analisi del mare e a meteorologia, idrologia e clima, le cui attività operative e di ricerca sono strettamente correlate a quelle degli organismi territoriali e tematici, sia per il controllo ambientale, sia per lo sviluppo dei progetti di ricerca e previsione ambientale. Servizi di staff della Direzione generale: - Affari istituzionali, pianificazione, comunicazione - Sistemi di gestione integrati: sicurezza, qualità, ecomanagement - Sviluppo organizzativo, formazione, educazione ambientale - Sistemi informativi Direzione generale, Direzione tecnica, Direzione amministrativa Nove Sezioni provinciali Servizio Idro Meteo Clima Struttura Oceanografica Daphne

4 4 Arpa Emilia-Romagna Le attività Le principali attività di Arpa riguardano i seguenti ambiti: - Vigilanza e controllo ambientale del territorio e delle attività dell uomo - Gestione delle reti di monitoraggio dello stato ambientale - Studio, ricerca e controllo in campo ambientale - Emissione di pareri tecnici ambientali - Previsioni e studi idrologici, meteorologici e climatici - Gestione delle emergenze ambientali - Centro funzionale e Centro di competenza a supporto della Protezione civile - Campionamento e attività analitica di laboratorio - Diffusione di informazioni ambientali - Diffusione e applicazione dei sistemi di gestione ambientale. Arpa ha sviluppato competenze tecniche di alto livello che hanno l obiettivo di: - assicurare un qualificato supporto tecnico alle autorità competenti per il rilascio di autorizzazioni e pareri tecnici ai fini della gestione e della pianificazione territoriale - mantenere il livello strumentale e tecnologico aggiornato alle più avanzate esigenze di interpretazione integrata dello stato degli ecosistemi - avere laboratori specialistici efficienti per le analisi sulle diverse matrici ambientali - sviluppare un sistema di informazione ambientale regionale, in collaborazione con altre istituzioni e amministrazioni locali. Negli ultimi anni hanno comportato un consistente impegno le attività legate al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale (Aia), il provvedimento che autorizza l esercizio di impianti particolarmente complessi considerando l insieme degli impatti da essi prodotti in relazione al contesto ambientale in cui sono collocati. Inoltre Arpa partecipa a progetti complessi, che coinvolgono numerosi enti e istituzioni di ricerca, come ad esempio i progetti Moniter (Monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell Emilia-Romagna) e Supersito (con l obiettivo di migliorare la valutazione della qualità dell aria e di produrre conoscenze sulle diverse fonti inquinanti, utili alla definizione delle politiche pubbliche).

5 5 Arpa Emilia-Romagna Le attività di Arpa Emilia-Romagna coprono tutte le tematiche ambientali. Aria. Monitoraggio della qualità dell aria, controllo delle emissioni in atmosfera, valutazione dell impatto dell inquinamento atmosferico sull ambiente e sulla salute. Acqua e mare. Monitoraggio della qualità delle acque superficiali (fiumi, laghi, acque di transizione, mare Adriatico) e sotterranee, monitoraggio delle acque di balneazione, difesa della costa, controllo degli scarichi idrici. Suolo. Analisi su fanghi, sedimenti e rifiuti, pareri relativi alla bonifica di siti contaminati, rilievo della subsidenza (abbassamento del suolo). Rifiuti. Raccolta ed elaborazione dei dati relativi a produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti (urbani e speciali). Campi elettromagnetici. Controlli, pareri e istruttorie tecniche su impianti che generano campi elettromagnetici (elettrodotti, telefonia mobile, radio-tv ecc.) Radioattività. Rilevamento e misura della Rete regionale di monitoraggio della radioattività ambientale (sorgenti naturali e artificiali), monitoraggio attorno al sito nucleare di Caorso (PC), analisi radiometriche specifiche. Energia. Supporto alla Regione e agli enti locali sull attuazione dei piani energetici, valutazione ambientale di impianti e infrastrutture energetiche, rilevamento degli impianti presenti in regione. Tossicologia, cancerogenesi e mutagenesi ambientale. Esame dell impatto di contaminanti ambientali sulla salute umana e sugli ecosistemi. Amianto. Determinazione della concentrazione di fibre in aria e acqua, ricerca della presenza di amianto nei manufatti e in varie matrici ambientali. Attività industriali. Valutazioni ambientali (Aia, Via, Vas, Ippc), controlli delle emissioni, supporto alla valutazione e alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti. Rumore. Controllo e vigilanza del rumore negli ambienti di vita, supporto alle amministrazioni locali per il monitoraggio, la prevenzione ambientale e le politiche della sostenibilità. Pollini. Previsione e redazione bollettini settimanali. Rischio calore, disagio bioclimatico, radiazioni ultraviolette. Valutazione e informazione periodica su tematiche relative al rapporto ambiente/salute. Controllo e prevenzione ambientale/salute/ sicurezza del territorio/sostenibilità Un parte importante delle attività di Arpa è quella del Servizio IdroMeteoClima. Previsioni e modellistica meteo. Previsioni meteo e agrometeo, idrologico-idrauliche, meteo-marine e oceanografiche, radarmeteorologia, onde di calore. Rischio idrogeologico. Centro funzionale regionale per la previsione del rischio idrogeologico e idraulico, supporto alla Protezione Civile. Analisi climatologiche. Impatto dei cambiamenti climatici sul territorio regionale. Siccità e desertificazione. Osservatorio sulla siccità.

6 6 Arpa Emilia-Romagna I Centri tematici regionali sono eccellenze tecnico-scientifiche e di operatività I Centri tematici regionali Arpa ha costituito centri specializzati sulle principali tematiche ambientali di propria competenza. I Centri tematici regionali rappresentano delle eccellenze tecnicoscientifiche e di operatività (anche in relazione alle dotazioni di strutture ed attrezzature), che garantiscono una conoscenza approfondita dei settori presidiati. Attualmente sono costituiti i seguenti Centri tematici regionali: - Agrozootecnia - Ambiente-Salute - Aree urbane - Emissioni industriali - Energia e valutazioni ambientali complesse - Gestione integrata dei rifiuti, siti contaminati, subsidenza - Impianti a rischio di incidente rilevante - Qualità dell aria - Radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici) - Radioattività ambientale - Sistemi idrici - Tossicologia ambientale - Turismo-Ambiente

7 7 Arpa Emilia-Romagna La rete dei laboratori Arpa garantisce le analisi su tutte le matrici ambientali L organizzazione dei laboratori La rete dei laboratori di Arpa è organizzata in tre aree di produzione analitica (Ovest, Centro, Est), in cui operano laboratori integrati, oltre che in laboratori tematici presenti in ogni capoluogo di provincia. Gli utenti possono rivolgersi, per qualunque tipologia di analisi di competenza Arpa, agli sportelli accettazione e refertazione presenti in ogni sezione provinciale. Per la rete dei laboratori è in corso una riorganizzazione interna che consente una maggiore specializzazione dei singoli centri e un contenimento dei costi per l Agenzia, conservando tuttavia la rete di sportelli di accettazione esistente. Il sistema dei laboratori Arpa sta passando progressivamente a tre laboratori di area (Reggio Emilia, Bologna e Ravenna) e quattro poli specialistici (fitofarmaci, aria, radiattività e mutagenesi ambientale). Esistono inoltre tre strutture ad alta specializzazione dedicate ad amianto, microinquinanti e terreno. La rete dei laboratori opera secondo un Sistema Qualità accreditato in conformità alla norma ISO Il sistema di monitoraggio e valutazione dello stato dell ambiente in Emilia-Romagna Campi elettromagnetici 3 reti Radioattività ambientale Qualità dell aria 5 reti Acque superficiali interne Acque di transizione e costiere 12 reti Acque sotterranee Le reti di monitoraggio Il monitoraggio ambientale è uno dei principali compiti di Arpa. Attraverso le 24 reti di monitoraggio, con l impiego di strumentazione automatica, manuale e anche attraverso campagne di misura, vengono controllate le variabili più significative delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.), ed è così possibile acquisire i dati per l analisi e la valutazione dello stato dell ambiente. La rete di monitoraggio della qualità dell aria è dotata di un Sistema Qualità certificato ISO Idrometeorologico Subsidenza e costa 3 reti 2 reti

8 8 Arpa Emilia-Romagna Sintesi attività 2013 Campioni prelevati Campioni analizzati Ispezioni e sopralluoghi Pareri, istruttorie, relazioni (pareri tecnici che Arpa produce per gli enti e organi competenti concernenti gli interventi per la tutela e il recupero dell ambiente) Pratiche eseguite a seguito di segnalazioni di inconvenienti ambientali di cui per codice rosso (rischio immediato) 175 Interventi per emergenze ambientali realizzati in pronta disponibilità 356 di cui per codice rosso (rischio immediato) 175 Monitoraggio automatico campi elettromagnetici e rumore Vidimazione registri emissioni in atmosfera in attività di vigilanza e controllo 889 Misure in automatico a supporto processi ispettivi di cui per controlli impianti in Autorizzazione integrata ambientale - AIA 214 Misure manuali Pareri e ispezioni per autorizzazione e controllo impianti in AIA Proposte di atti amministrativi per violazioni accertate 717 Notizie di reato segnalate alla Magistratura 494 Sanzioni amministrative applicate 440

9 9 Arpa Emilia-Romagna 75-80% Regione Emilia-Romagna (Fondo sanitario regionale e assessorato Ambiente) 20-25% Ricavi propri Le risorse Le risorse economiche necessarie per l attività di Arpa provengono dalla Regione Emilia- Romagna (Fondo sanitario regionale e assessorato Ambiente) per circa il 75-80%, e da ricavi propri per attività, progetti e servizi a terzi per circa il 20-25%. Bilancio di esercizio 2013 in sintesi Ricavi totali: di cui Quota Fondo sanitario regionale Emilia-Romagna: Contributo annuale da Regione Emilia-Romagna (assessorato Ambiente): Attività e progetti per Regione Emilia-Romagna: Attività e progetti per enti locali: Contributi in conto esercizio da altri: Proventi e ricavi d esercizio: Concorsi recuperi e rimborsi per attività tipiche: Costi capitalizzati: Altre voci di ricavo: Costi totali: di cui per personale: Risultato operativo (utile):

10 10 Arpa Emilia-Romagna Il personale In Arpa Emilia-Romagna lavorano circa mille persone, distribuite nelle varie sedi sul territorio regionale. Circa la metà del personale di Arpa è laureato, prevalentemente in ambito scientifico: più di 160 tra biologi, geologi, laureati in scienze naturali o dell ambiente, circa 120 chimici, 60 fisici, 50 ingegneri. Sono dati che indicano un elevata preparazione scientifica di base, che si accompagna alla continua formazione del personale. Il personale Arpa Dipendenti a tempo indeterminato Dipendenti a tempo determinato 15 Collaborazioni 1 di cui: comparto 881 dirigenti 141 Totale Dati aggiornati al 31 dicembre 2013 Piacenza Reggio Emilia Bologna Direzione generale, tecnica e amministrativa 167 Servizio IdroMeteoClima 86 Struttura oceanografica Daphne Parma Ferrara Ravenna 52 Modena Rimini Forlì Cesena 438 uomini 584 donne

11 ecoscienza Numero 1 Anno 2011 La direttiva europea introduce la considerazione dell intero ciclo di vita dei prodotti e dei materiali nelle politiche di gestione dei rifiuti. ecoscienza Numero 1 Anno 2011 Nato nel 1958 in slovenia, studia presso la facoltà di economia dell università di lubiana, dove ottiene laurea, master e ph.d. Nella stessa università, dal 1991 al 2004, insegna statistica ed economia. per diversi anni ( ) lavora come ricercatore all istituto di ricerca economica di lubiana. Nel 1994 è nominato direttore dell istituto di analisi macroeconomica e sviluppo della repubblica di slovenia. Nel 1998 viene incaricato di presiedere l organismo di negoziazione per l ingresso della slovenia nell unione europea. Nel 2002, dopo altri incarichi dal governo sloveno, diventa ministro degli affari europei. Nel 2004 entra a far parte della commissione europea, in qualità di commissario per la scienza e la ricerca. il suo secondo mandato come commissario per l ambiente è cominciato nel febbraio Nel 2008 ottiene una laurea honoris causa (doctor of science) dal london imperial college e nel 2009 una dall università di gand (belgio). Janez Potočnik Commissario europeo per l Ambiente Traduzione di Stefano Folli 11 Arpa Emilia-Romagna La comunicazione Le attività di comunicazione di Arpa sono un elemento chiave per la diffusione di informazioni sull ambiente. I principali strumenti sono: - il sito web Contiene tutte le informazioni su attività e organizzazione di Arpa, i dati su attività e monitoraggi ambientali, le previsioni meteo e sulla qualità dell ambiente. Da giugno 2012 è disponibile una versione del sito web ottimizzata per dispositivi mobili ( - siti web su temi specifici (Liberiamo l aria, progetto Moniter, progetto Supersito, qualità delle acque di balneazione ecc.) - la rivista bimestrale Ecoscienza - Pubblicazioni periodiche relative allo stato dell ambiente (Annuario regionale dei dati ambientali, Rapporto sulla qualità ambientale delle acque marine, supporto alla Relazione della Regione Emilia-Romagna sullo stato dell ambiente e al Rapporto rifiuti regionale ecc.) e pubblicazioni di studio ad hoc (collana editoriale Quaderni di Arpa, Quaderni di Moniter). Ecoscienza rifiuti urbani N el momento in cui buttiamo via qualcosa, stiamo gettando molto di più di semplice spazzatura. Un vecchio telefono cellulare, per esempio, contiene molti metalli preziosi di cui siamo molto carenti in Europa. Una tonnellata di questi dispositivi può contenere fino a 280 grammi di oro, 140 grammi di platino e palladio e 63 chilogrammi di rame. Questi non sono rifiuti che possiamo buttare: sono una risorsa di grande valore che dobbiamo riciclare. Ogni cittadino dell Unione europea produce in media più di 500 kg di rifiuti urbani ogni anno. Gestire questa spazzatura ha un impatto enorme sull ambiente e causa emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico e all inquinamento di aria, suolo e acqua. Questo danneggia la salute e l ambiente. Molti di questi rifiuti sono ancora inviati in discarica, mentre molto di ciò che buttiamo potrebbe essere riusato o riciclato per realizzare nuovi prodotti. Si stima che i materiali inviati in discarica potrebbero avere un valore commerciale annuo di circa 5,25 miliardi di euro. Nel 2005 l Ue si era posta l obiettivo di diventare una società del riciclaggio, che VeRso Una società DeL RicicLaGGio i rifiuti devono essere considerati una risorsa e la loro corretta gestione un opportunità economica. l unione europea sta rafforzando la propria politica Nella direzione di un impiego più efficiente delle risorse, con la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio come priorità. non solo evitasse di produrre rifiuti, ma li utilizzasse anche come risorsa. Riciclare fornisce all industria dell Ue materie prime secondarie di grande valore e significa che meno risorse naturali devono essere utilizzate. L energia può essere recuperata dai rifiuti negli inceneritori moderni per produrre elettricità e calore. E il compost di buona qualità ricavato dagli scarti alimentari e vegetali può migliorare la qualità del suolo e sostituire i fertilizzanti non rinnovabili. È anche un opportunità economica: un intero settore è stato creato per occuparsi del riciclaggio dei rifiuti e nuovi mercati sono stati sviluppati per comprarli e venderli. Oggi le industrie che si occupano di gestione dei rifiuti solidi e di riciclaggio hanno un volume d affari di oltre 137 miliardi di euro. Insieme queste aree creano 2 milioni di posti di lavoro e almeno mezzo milione di nuovi posti potrebbe essere creato se gli Stati membri riciclassero il 70% dei loro rifiuti. Nel 2008, le politiche di gestione dei rifiuti hanno avuto un importante revisione con l adozione della nuova direttiva quadro che introduce un ordine di priorità per la gestione dei rifiuti. In cima alla gerarchia di 5 livelli c è la prevenzione, seguita dalla preparazione per il riutilizzo, dal riciclaggio e da altre forme di recupero, con lo smaltimento (ad esempio in discarica) in fondo. L obiettivo è di far sì che gli Stati membri spostino la propria gestione dei rifiuti in alto nella gerarchia. La direttiva fissa obiettivi ambiziosi per i paesi Ue per aiutarci a raggiungere gli obiettivi di lungo termine, ad esempio il riciclo del 50% dei rifiuti urbani e il recupero del 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione entro il Gli Stati membri devono anche modernizzare i propri piani di gestione dei rifiuti e fissare programmi di prevenzione entro il La legislazione europea sui rifiuti fissa target vincolanti per gli Stati membri sul recupero e il riciclaggio/riutilizzo di rifiuti urbani, batterie, rifiuti da costruzione e demolizione, veicoli a fine vita, imballaggi e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per quest ultimo filone, noto come Raee, è attesa una crescita fino a 12 milioni di tonnellate annue nel La Commissione sta rafforzando la propria politica in questo settore e ha proposto un nuovo ambizioso obiettivo di raccolta pari all 85% di tutti i Raee prodotti in ognuno degli Stati membri dell Ue. Questo nuovo obiettivo sosterrà un maggiore riciclaggio dell e-waste. Contribuirà inoltre ad affrontare il problema delle esportazioni illegali di rifiuti elettronici. I principali elementi della proposta della Commissione sono stati condivisi dal Parlamento europeo a febbraio 2011 e saranno nuovamente dibattuti dagli Stati membri in sede di Consiglio europeo. Un recente rapporto sui risultati degli Stati membri nella prevenzione e riciclaggio dei rifiuti mostra che mentre molto è stato fatto, siamo ancora abbastanza lontani dal raggiungere l obiettivo di diventare una società del riciclaggio. Nella maggior parte degli Stati membri, la quantità di rifiuti urbani da famiglie, uffici e istituzioni pubbliche sta ancora crescendo lentamente, anche se non velocemente come i livelli di consumo. La quantità di rifiuti avviati in discarica è diminuita, l uso di sostanze pericolose, in particolare nei rifiuti elettrici ed elettronici, si è ridotto e un numero significativo di discariche e inceneritori non in regola con gli standard è stato chiuso o riqualificato per raggiungere gli standard europei. La quantità media di rifiuti urbani riciclati è cresciuta dal 19% nel 1998 a quasi il 40% oggi. Tuttavia, ci sono differenze significative tra gli Stati membri. I tassi di riciclaggio variano da pochi punti percentuali al 70%. In alcuni Stati membri il ricorso alle discariche è stato praticamente azzerato, mentre in altri oltre il 90% dei rifiuti viene ancora seppellito nel terreno. Gli Stati membri con i migliori risultati hanno dimostrato che è possibile raggiungere molto più degli obiettivi europei minimi di raccolta e riciclaggio. Essi hanno introdotto con successo una serie di misure economiche e legali, che includono il divieto di conferire in discarica certi flussi di rifiuti, l introduzione di sistemi di tassazione e tariffazione che favoriscono il riciclaggio e la messa a punto di sistemi in cui l industria e le autorità pubbliche si interessano di cosa succederà ai prodotti fino alla fine della loro vita, anche prima che siano costruiti. FIG. 1 CICLO DI VITA Per un uso efficiente delle risorse BIOGRAFIA I rifiuti sono un sintomo dell uso inefficiente delle risorse e la prevenzione è perciò un elemento importante della strategia della Commissione per l impiego efficiente delle risorse. Nel mese di gennaio 2011 ho lanciato questa strategia, la settima e ultima delle iniziative faro dell iniziativa Europa 2020, che mirano a costruire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per l Europa. Incrementare l uso efficiente delle risorse porterà opportunità economiche cruciali, migliorerà la produttività, farà scendere i costi e promuoverà la competitività. Inoltre ridurrà i rifiuti. Una buona gestione dei rifiuti da parte dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni sta contribuendo a far diventare l Unione europea una società basata sul riciclaggio e sull uso più efficiente delle risorse. Inoltre fa risparmiare soldi. Ridurre gli scarti di cibo, per esempio, potrebbe far risparmiare alle famiglie europee fino a 500 euro all anno. Gli sforzi degli Stati membri e delle famiglie nel separare i rifiuti faranno sì che nel futuro si possa fare un uso migliore di risorse che prima si perdevano nelle discariche. In un recente sondaggio dell Ue, quasi nove cittadini su dieci hanno affermato di separare almeno alcuni dei loro rifiuti per avviarli al riciclaggio o al compostaggio. Tuttavia, la maggior parte dei cittadini concorda che migliori servizi di raccolta sono necessari per migliorare la gestione dei rifiuti nelle loro comunità. Anche innovazioni tecnologiche e prodotti progettati per essere riciclabili saranno cruciali. Una migliore applicazione e imposizione della legislazione sui rifiuti è essenziale, compreso il rispetto dei requisiti della nuova direttiva quadro rifiuti, in particolare in merito alla prevenzione, dal momento che questo significa che utilizzeremo e perderemo meno risorse. Il rispetto degli obiettivi europei JANEZ PoToČNIK sulla raccolta, sul riciclaggio e sul superamento delle discariche rimane una priorità e alcuni Stati membri dovranno fare sforzi notevoli per raggiungerli. Tutti abbiamo un ruolo da giocare nella costruzione di una società basata sul riciclaggio e sull impiego efficiente delle risorse. E tutti abbiamo molto da guadagnarci. Aumentare le percentuali di riciclaggio ridurrà la pressione della domanda di materie prime, contribuirà a riutilizzare materiali preziosi che altrimenti sarebbero buttati e ridurrà il consumo di energia e le emissioni di gas serra dall estrazione e dalla lavorazione di tali materiali. Si tratta anche di un opportunità economica che non ci possiamo permettere di mancare. 8 9

12 Direzione Generale Via Po, Bologna Tel Fax urpdg@arpa.emr.it PEC: dirgen@cert.arpa.emr.it Direzione tecnica Largo Caduti del Lavoro, Bologna Tel Fax dirtec@arpa.emr.it di Piacenza Via XXI Aprile, Piacenza Tel Fax urppc@arpa.emr.it PEC: aoopc@cert.arpa.emr.it di Parma Viale Bottego, Parma Tel Fax urppr@arpa.emr.it PEC: aoopr@cert.arpa.emr.it di Reggio Emilia Via Amendola, Reggio Emilia Tel Fax urpre@arpa.emr.it PEC: aoore@cert.arpa.emr.it di Modena Via Fontanelli, Modena Tel Fax urpmo@arpa.emr.it PEC: aoomo@cert.arpa.emr.it di Bologna Via F. Rocchi, 19 - Via Triachini, Bologna Tel Fax urpbo@arpa.emr.it PEC: aoobo@cert.arpa.emr.it di Ferrara Via Bologna, Ferrara Tel Fax sezfe@arpa.emr.it PEC: aoofe@cert.arpa.emr.it di Ravenna Via Alberoni, 17/ Ravenna Tel Fax urpra@arpa.emr.it PEC: aoora@cert.arpa.emr.it di Forlì-Cesena Viale L. Salinatore, Forlì Tel Fax urpfc@arpa.emr.it PEC: aoofc@cert.arpa.emr.it di Rimini Via Settembrini, 17/D Rimini Tel Fax urprn@arpa.emr.it PEC: aoorn@cert.arpa.emr.it Servizio IdroMeteoClima Viale Silvani, Bologna Tel Fax urpsimc@arpa.emr.it PEC: aoosim@cert.arpa.emr.it Struttura oceanografica Daphne Viale Vespucci, Cesenatico (FC) Tel Fax daphne@arpa.emr.it PEC: aoosod@cert.arpa.emr.it Progetto grafico: Lizart comunicazione visiva/ SPA! visual design Foto: Mario Rebeschini/Archivio Arpa

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