Filosofia Astronomia Fisiologia Biologia
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- Ruggero Innocenti
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1 Il Cognitivismo
2 Filosofia Astronomia Fisiologia Biologia La psicologia (1879) Strutturalismo 1879 Funzionalismo Riflessologia e scuola storico-culturale Gestalt Comportamentismo Cognitivismo Psicoanalisi Neuroscience Piaget e Scuola di Ginevra oggi
3 Per quasi 2 decenni dal 1930 al 1950 (a causa del Comportamentismo) la mente/i processi mentali che tanto avevano entusiasmato Wundt e James ERANO STATI IGNORATI a causa del COMPORTAMENTISMO!!
4 La psicologia cognitiva nasce verso la fine degli anni 50/inizio anni 60 in parziale contrapposizione al comportamentismo.
5 Perché in contrapposizione: si interessava dei processi cognitivi (la percezione, l'attenzione, la memoria, il linguaggio, il pensiero, la creatività), che erano stati trascurati dai comportamentisti o considerati come dei prodotti dell'apprendimento
6 IN REALTA : Il cognitivismo è una diretta filiazione del comportamentismo, è da questo che, sia pur per differenziarsi, il cognitivismo prende il via
7 Gli stessi cognitivisti si ritenevano dei comportamentisti di terza generazione : 1. dopo la prima di Watson 2. la seconda (il neocomportamentismo) di Tolman, Skinner e Hull, 3. essi pensavano di vivere una nuova fase del comportamentismo
8 il termine COGNITVISMO viene usato per la prima volta nel 1967 nell opera Psicologia cognitivista, Neisser, che sintetizza con questo termine la prospettiva psicologica nascente negli anni sessanta Ulrich Neisser ( ) è stato uno psicologo statunitense di origine tedesca.
9 La psicologia cognitiva è una branca della psicologia che ha come obiettivo lo studio dei processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate.
10 LA COMPARSA DEL COMPUTER negli ANNI 50 EBBE UN ENORME IMPATTO CONCETTUALE sulla nascita della Psicologia Cognitiva
11 L idea generale era la seguente: - I computer sono sistemi di elaborazione delle informazioni. Il flusso delle informazioni scorre nei loro circuiti. -Gli eventi mentali (ricordare, prestare attenzione etc etc) possono essere pensati come un flusso di informazioni che percorre la mente.
12 L idea generale era la seguente: - Ed in effetti entrambi persone e computer registrano, memorizzano e recuperano informazioni..quindi il computer può fungere da MODELLO della mente umana: 1. Il cervello è simile all hardware di un computer e 2. la mente ad un software. In accordo con questa visione gli psicologi cognitivisti cominciano a scrivere programmi per computer per vedere quali tipi di software riuscissero ad imitare il linguaggio ed il
13 ed EFFETTIVAMENTE: Un importante caratteristica della psicologia cognitiva è che LA MENTE è concepita come un elaboratore di informazione, avente 1. un'organizzazione prefissata di tipo sequenziale e 2. una capacità limitata di elaborazione lungo i propri canali di trasmissione.
14 IN LINEA TEORICIA: Il modello di funzionamento è assimilato (metaforicamente) a quello di un software che: elabora informazioni provenienti dall'esterno (input), restituendo a sua volta informazioni (output) sotto forma di rappresentazione della conoscenza, organizzata in reti semantiche e cognitive.
15 .QUNDI!!! OGGETTO DI STUDIO della psicologia cognitiva sono i processi mentali quali: La percezione, la sensazione, l'impressione, il pensiero, l'apprendimento, il ragionamento, la risoluzione dei problemi, la memoria, l'attenzione, il linguaggio e le emozioni
16 il cognitivismo riscopre i temi gestaltisti.
17 IN PRATICA: Per visualizzate l analogia strutturale e funzionale tra MENTE e COMPUTER si diffuse l'uso di diagrammi di flusso, formati da unità (scatole) strutture di entrata (INPUT) e da vie di comunicazione e strutture di uscita (output) Ciascuna Struttura avente un compito definito (lo vedremo in dettaglio quando studieremo la Memoria)
18 L unità TOTE l unità di analisi della psicologia - che nel comportamentismo era il riflesso - diventa l unità TOTE (Test-Operate-Test-Exit) Da libro Piani e struttura del comportamento di Miller, Galanter e Pribram, libro che è una pietra miliare del cognitivismo.
19 L unità TOTE TEST EXIT OPERATE
20 Unità TOTE: Test Operate Test Exit Ogni volta che un individuo deve compiere un azione, verifica nell ambiente se la situazione è congruente (TEST) con gli obiettivi dell azione che deve svolgere. Se è congruente si avrà l uscita (EXIT) dall unità TOTE Se non è congruente dovrà operare (OPERATE) per modificare l ambiente, quindi verificare (TEST) che adesso la situazione sia congruente ed in caso di risposta affermativa si avrà l uscita (EXIT) altrimenti si continuerà ad operare e verificare.
21 L unità TOTE TEST Se NON c è congruenza tra situazione esterna e QUINDI obiettivi RIVERIFICARE :bisogna INTERVENIRE SULL AMBIENTE OPERATE Se c è congruenza tra situazione esterna e obiettivi EXIT
22 Secondo l'unità TOTE (test, operate, test, exit): l'atto finale (exit) non consegue direttamente ad un input sensoriale o a un comando motorio, ma è il risultato di precedenti operazioni di verifica (test) delle condizioni ambientali, di operazioni (operate) intermedie per eventualmente modificare le condizioni ambientali e di nuove verifiche (test).
23 Il comportamento non era quindi l'epifenomeno di un arco riflesso (input sensoriale, elaborazione, output motorio), ma il risultato di un processo di continua verifica retroattiva del piano di comportamento
24 La nozione di retroazione, feedback, (sviluppata dalla cibernetica) diviene centrale in questa concezione del comportamento orientato verso una meta.
25 un altro aspetto importante dei modelli cognitivisti: l'accentuazione del carattere finalizzato dei processi mentali. Il comportamento veniva ora concepito come una serie di atti guidati dai processi cognitivi ai fini della soluzione di un problema, con continui aggiustamenti per garantire la migliore soluzione.
26 Nei primi modelli cognitivisti, l'elaborazione dell'informazione era concepita come un processo che avviene per stadi consecutivi, terminate le operazioni proprie di uno stadio si passa al successivo, e così via.
27 Il modello HIP (Human Information Processing) Neisser propose il modello HIP che considerava la mente umana come un elaboratore di informazioni. Gli individui possono conoscere il mondo attraverso le funzioni mentali come la percezione, l'attenzione, la memoria, il pensiero. Grazie ai processi mentali è possibile trasformare, ridurre, lavorare, immagazzinare e recuperare le informazioni che arrivano ai nostri sistemi sensoriali.
28 Il modello HIP (Human Information Processing) Tutte le attività che svolgiamo grazie ai processi cognitivi sono per la maggior parte consapevoli e attengono alle nostre risposte volontarie piuttosto che involontarie. Il soggetto non è passivo di fronte agli stimoli, ma procede alla ricerca attiva e selettiva di informazioni funzionali per i suoi bisogni ed interessi.
29 Nel 1976, però, fu lo stesso Neisser a criticare questa metafora UOMO-COMPUTER, resa col tempo sempre più rigida e lontana dalla realtà vissuta quotidianamente, nel testo Conoscenza e realtà. (Quest'ultimo approccio, definito ecologico, venne profondamente influenzato dalle idee di Gibson)
30 E cosi il cognitivismo tra gli anni si diversifica lungo due filoni: 1. Impostazione ecologica (Neisser); 2. Scienza cognitiva;
31 La prospettiva ecologica ha maggior interesse per l uomo e si suoi problemi quotidiani, e rifiuta l analogia dell uomo con il calcolatore
32 Il cognitivismo tra gli anni si diversifica lungo due filoni: 1. Impostazione ecologica (Neisser); 2. Scienza cognitiva;
33 La scienza cognitiva insiste sull intelligenza artificiale, e sull utilizzo della simulazione, operando di nuovo una saldatura tra il mondo dell intelligenza artificiale e la psicologia dei processi cognitivi
34 QUINIDI, studiosi che hanno dato inizio alla cosiddetta scienza cognitiva si raggruppano in direzione opposta alla tendenza ecologica Nasce nel 1977, quando R. Schank, A. Collins e E. Charniak fondano una nuova rivista chiamata scienza cognitiva. scienza cognitiva domina il quadro contemporaneo.
35 I 2 paradigmi della scienza cognitiva dominanti negli anni 80 sono Modularismo Connessionismo
36 Il modularismo (di Fodor) distingue nella mente umana: 1- sistemi di input ( o moduli) che analizzano i dati sensoriali 2- sistemi centrali deputati alle funzioni superiori come pianificazione del comportamento, problem solving, etc.;
37 Il modularismo (di Fodor) sostiene: I sistemi di analisi di input hanno un architettura cognitiva distinta in moduli, strutture verticali che trasformano computazionalmente gli input in rappresentazioni, CHE VENGONO PASSATE alla parte centrale del sistema cognitivo.
38 sistemi centrali: deputati alle funzioni superiori, come pianificazione del comportamento, problem solving, etc.; Svolgono operazioni lente, sotto controllo volontario e cosciente, influenzate dagli scopi cognitivi globali che il soggetto si pone.
39 Cosa significa che la struttura della cognizione umana è modulare? 1.una abilità cognitiva può essere scomposta in sottocomponenti 2.ogni singola sotto-componente ha una propria funzione 3.ogni singola sotto-componente è indipendente l una dall altra (ISOLABILE) Sebbene esse cooperino per dare forma all attività cognitiva.
40 Struttura Economica Funzione 1 Funzione 2 Funzione 3 Modulo A Modulo B Modulo C
41 Struttura Economica Comprensione linguaggio orale Comprensione linguaggio scritto Copia a memoria di disegni MBT verbale Attenzione MBT spaziale
42 L attività cognitiva è il risultato della composizione di diversi moduli che interagiscono insieme.
43 I 2 paradigmi della scienza cognitiva dominanti negli anni 80 sono Modularismo Connessionismo
44 Connessionismo (David Rumelhart e James McClelland) Il connessionismo (nell'intelligenza artificiale) propone un nuovo modello di cervello umano che elabora le informazioni dei vari sensi in maniera parallela, evitando i modelli dove tutte le informazioni devono passare per processore centrale serialmente.
45 Connessionismo (David Rumelhart e James McClelland) Ogni attività mentale è vista come l attivazione di diversi sistemi posti in rete. Ciò implica il fatto che le operazioni mentali non vengono organizzate in modo sequenziale o gerarchico. Alla base di tali operazioni mentali sono le interazioni tra le varie parti della rete neurale.
46 Connessionismo (David Rumelhart e James McClelland) Il connessionismo suggerisce quindi un modello di "Parallel Distributed Processing" (PDP): Elaborazione a parallelismo distribuito delle informazioni. ( es. memoria)
47 Connessionismo Il Sistema Nervoso Centrale opera con elementi relativamente lenti, ma massivamente interconnessi in parallelo (elevato grado di parallelismo nell esecuzione di operazioni) la qual cosa conferisce un elevata rapidità del Sistema Nervoso Centrale
48 ALLA LUCE DI QUESTE considerazione tecnologiche e neuropsicologiche Il connessionismo fa un PASSO AVANTI e suggerisce una modellistica con funzionamento parallelo massivo (modelli connessionisti a parallelismo massivo).
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