Liceo Scientifico Statale G. Galilei DOLO (VE) PARABOLE IN NATURA
|
|
- Angelo Franceschi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Liceo Scienifico Saale G. Galilei DOLO (VE) Sudeni: Manuel Campalo Alessandro Genovese Insegnani: Federica Bero Robero Schiavon ARABOLE IN NATURA Durane i nosri sudi sul moo dei corpi ci siamo imbaui nella raieoria parabolica del moo di lancio di un oggeo. La parabola è una curva già sudiaa in fisica in prima liceo come modello per descrivere la proporzionalià quadraica, poi l abbiamo inconraa in seconda in maemaica e infine anche ques anno più vole in fisica, come relazione ra spazio e empo in un moo reilineo uniformemene accelerao e come raieoria del moo parabolico di un proieile, poi nuovamene in maemaica come luogo geomerico e sezione di un cono indefinio.abbiamo capio che anche in quara e in quina ci riroveremo di sicuro la parabola per descrivere sia qualche alro fenomeno fisico sia in maemaica (ci ha deo la prof. che rivedremo le equazioni delle coniche in un sisema di riferimeno polare -che per ora non abbiamo ancora sudiao-). er capire meglio la naura di quesa curva abbiamo deciso di dedicarci ad una sua analisi dal puno di visa grafico e maemaico, cosruendo delle macchine maemaiche per disegnare dei luoghi che speravamo nuovi e invece abbiamo dimosrao che le nosre invenzioni non erano alro che parabole!!. Le dimosrazioni che seguono suggeriscono la correezza degli esperimeni esposi in base alla definizione di parabola (luogo dei puni del piano equidisani da un puno fisso deo fuoco e da una rea fissa dea direrice, che in un sisema di riferimeno con la direrice parallela all asse ha un equazione del ipo y=a bc). er riprodurre senza inoppi cosruivi i nosri luoghi ci siamo servii anche del programma Cabri II che abbiamo imparao ad usare durane le ore di informaica, producendo quindi, ramie il comando raccia delle figure ineraive molo suggesive che proponiamo anche quese di disegnare ai visiaori della mosra.
2 DIMOSTRAZIONE DELL ESERIMENTO DEGLI ARCHI DI ARABOLA Un filo è eso ra un puno A fisso e un puno variabile su una rea r, enendolo perpendicolarmene alla rea r, si disegna il luogo evidenziao in rosso nel disegno (il filo è rappresenao in verde) { A d(, r) = cos} L = π A r Da quesa formula vengono a crearsi due archi di parabola: uno sopra la rea r e uno soo, infai nella dimosrazione la disanza puno-rea d (, r) risulerà y, quesa vuol dire che ci possono essere sue valori di y : uno posiivo e l alro negaivo. oniamo adesso un sisema di riferimeno più conveniene possibile in modo da dimosrare maemaicamene che il luogo geomerico sopra rappresenao unisce effeivamene gli archi di due diverse parabole (con
3 fuochi lo sesso puno A): facciamo passare l asse lungo la rea usaa come base e l asse y perpendicolare alle ascisse e passane per il puno A. In queso modo le coordinae del puno A saranno (0;h),e di un puno generico agli archi parabolici superiore (;y). L equazione della rea r (asse ) sarà invece: y=0 Sapendo che la disanza fra due puni si rova facendo: A A = ( ) ( y y ) ( r) A a by c, = a b ;, e la disanza puna-rea facendo: scriviamo l equazione che rappresena il nosro luogo: ( ) ( y y ) A a by c A a b =cos Sosiuiamo i valori: ( y h) y = C.E. h>0, >0, >h e > essendo la somma delle due lunghezze ( y h) = y poi si eleva al quadrao dao che i due valori messi in uguaglianza sono posiivi ( > ) y h hy = y y h = hy y y y, Equazioni Verice b b V ; a Fuoco b b F ; a c c 1 Se 0 y y : h = y = h ( h ) ARABOLE: Se < 0 ( h ) h y y : ( h ) = y = h ( h ) h h V I 0; V II 0; ( 0 ; ) F I ( 0 ;) F I
4 DIMOSTRAZIONE CHE LA CURVA RISULTANTE DALL INVILUO DELLE RETTE DELL ESERIMENTO E UNA ARABOLA F
5 oniamo un ideale sisema di riferimeno come da figura, facendo quindi passare l asse y per il fuoco e l asse per la rea conenene il puno mobile. In queso modo avremo un puno F rappresenane il fuoco di coordinae noe F (0,) e un puno variabile di coordinae (,0) Il coefficiene angolare della rea r sarà di conseguenza angolare della rea s sarà, essendo perpendicolare e il coefficiene L equazione della rea s che formerà l inviluppo della parabola sarà quindi y 0 = ( ) Risolvendo y = Se il suo fuoco ha la coordinaa y uguale a abbiamo 1 b c = e, avendo coordinaa uguale a zero, si avrà b=0 da cui ricaviamo 1 c = Sviluppando e risolvendo il sisema 1 y = a y = Δ = 0 oeniamo che l a dell equazione sarà uguale a a 1 4 = e c=0 1 4 L equazione della parabola sarà quindi uguale a y =
6 ULTIMO ESERIMENTO: IL IU CLASSICO Come ulimo esperimeno abbiamo pensao alla parabola come sezione di un cono, per eviare di sezionare già noi un oggeo e quindi oglier la componene ineraiva del visiaore, abbiamo pensao di cosruire un cono con dei fili legai assieme da un nodo (il verice) e avene come base due CD incollai assieme, il piano sezionaore è cosiuio dalla superficie dell acqua di una vaschea: basa osservare aenamene i puni dei fili sulla superficie dell acqua per vedere il profilo di una parabola. N.B. Le immagini di Cabri sono cosruie da noi, le alre immagini sul carellone esposo alla mosra le abbiamo rovae su inerne
Il concetto di punto materiale
Il conceo di puno maeriale Puno maeriale = corpo privo di dimensioni, o le cui dimensioni sono rascurabili rispeo a quelle della regione di spazio in cui può muoversi e degli alri oggei con cui può ineragire
Dettagli25.2. Osservazione. Siccome F(x, y, z) = 0 è un equazione e non un identità, una superficie non contiene tutti gli 3 punti dello spazio.
. Cono e cilindro.. Definiione. Diremo superficie il luogo geomerico dei puni dello spaio le cui coordinae soddisfano un equaione del ipo F che viene dea equaione caresiana della superficie. Se F è un
DettagliMo# con accelerazione costante. Mo# bidimensionali
Mo# con accelerazione cosane Mo# bidimensionali Moo con accelerazione cosane () ü Se l accelerazione è cosane uol dire che la elocià aria in modo lineare nel empo, cioè per ineralli di empo uguali si hanno
DettagliGeometria analitica del piano pag 7 Adolfo Scimone. Rette in posizioni particolari rispetto al sistema di riferimento
Geomeria analiica del piano pag 7 Adolfo Scimone Ree in posizioni paricolari rispeo al sisema di riferimeno L'equazione affine di una rea a + + c = 0 può assumere forme paricolari in relazione alla posizione
DettagliLA CINEMATICA IN BREVE. Schede di sintesi a cura di Nicola SANTORO.
LA CINEMAICA IN BREVE Schede di sinesi a cura di Nicola SANORO Lo scopo di quese schede è quello di riassumere i concei principali e le formule fondamenali della cinemaica, per venire inconro alle esigenze
DettagliIl moto in una o più dimensioni
Il moo in una o più dimensioni Rappresenazione Grafica e esempi Piccolo riepilogo Moo: posizione in funzione del empo (grafico P-). Necessia della scela di un sisema di riferimeno ( ) Velocià media v m
DettagliVerifica di Matematica Classe V
Liceo Scienifico Pariario R. Bruni Padova, loc. Pone di Brena, 6/3/17 Verifica di Maemaica Classe V Soluzione Problemi. Risolvi uno dei due problemi: 1. Facciamo il pieno. Il serbaoio del carburane di
DettagliEsercizi svolti. Geometria analitica: curve e superfici
Esercizi svoli. Curve nel piano. Si rovi l equazione della circonferenza di cenro (,) e raggio. Applicando la definizione di circonferenza come luogo di puni equidisani dal cenro si ha ( ) ( y ) 4.. Si
DettagliSESSIONE SUPPLETIVA PROBLEMA 2
www.maefilia.i SESSIONE SUPPLETIVA - 26 PROBLEMA 2 Fissao k R, la funzione g k :R R è così definia: g k = e kx2. Si indica con Γ k il suo grafico, in un riferimeno caresiano Oxy. ) Descrivi, a seconda
DettagliMoto di un corpo. Descrizione del moto. Moto in 2 dimensioni. È un moto in 1 Dimensione
Descrizione del moo Moo di un corpo Prerequisio: conceo di spazio e di empo. Finalià: descrizione di come varia la posizione o lo sao di un sisema meccanico in funzione del empo y In una sola direzione!!!!
DettagliNome..Cognome. classe 3D 26 Gennaio 2013. Verifica: Parabola e circonferenza
Nome..Cognome. classe D Gennaio 0 erifica: Parabola e circonferenza. Dai la definizione di parabola. Considera la parabola di fuoco F(,) e direrice r:, deermina: a) l equazione dell asse b) le coordinae
DettagliSISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI
SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondameni di segnali Fondameni e rasmissione TLC Definizione di sisema Sisema: Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale x(, deo ingresso, generando
DettagliFisica Generale A. Dinamica del punto materiale. Scuola di Ingegneria e Architettura UNIBO Cesena Anno Accademico Maurizio Piccinini
Fisica Generale A Dinamica del puno maeriale Scuola di Ingegneria e Archieura UNIBO Cesena Anno Accademico 2015 2016 Principi fondamenali Sir Isaac Newon Woolshorpe-by-Colserworh, 25 dicembre 1642 Londra,
DettagliP suolo in P; 2. la distanza d, dall uscita dello
acolà di Ingegneria Prova Generale di isica I 1.07.004 Compio A Esercizio n.1 Uno sciaore di massa m = 60 Kg pare da fermo da un alezza h = 8 m rispeo al suolo lungo uno scivolo inclinao di un angolo α
DettagliCINEMATICA. Concetto di moto
Uniersià degli Sudi di Torino D.E.I.A.F.A. CINEMATICA La cinemaica è una branca della meccanica classica che si occupa dello sudio del moo dei corpi senza preoccuparsi delle cause che lo deerminano. Tecnicamene
Dettagli( x) Soluzione. Si consideri la figura sottostante, che rappresenta la questione geometrica:
Sessione sraordinaria LS_ORD 7 Soluzione Si consideri la figura soosane, ce rappresena la quesione geomerica: Il riangolo APB, essendo inscrio in una semicirconferenza è reangolo, per cui AP r sin, PB
DettagliSISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI
SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Fondameni di Segnali e Trasmissione Sisema: Definizione di Sisema Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale, deo ingresso, generando il segnale,
DettagliSISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI
SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Sisema: Definizione di Sisema Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale x(), deo ingresso, generando il segnale
DettagliTeoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte prima
Teoria dei Segnali La Convoluzione (esercizi) pare prima 1 Si ricorda che la convoluzione ra due segnali x() e y(), reali o complessi, indicaa simbolicamene come: C xy () = x() * y() è daa indifferenemene
DettagliIl Corso di Fisica per Scienze Biologiche
Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Prof. Ailio Sanocchia Ufficio presso il Diparimeno di Fisica (Quino Piano) Tel. 75-585 78 E-mail: ailio.sanocchia@pg.infn.i Web: hp://www.fisica.unipg.i/~ailio.sanocchia
DettagliTIPI DI REGOLATORI. Esistono diversi tipi di regolatori che ora analizzeremo.
TIPI DI REGOLATORI Esisono diversi ipi di regolaori che ora analizzeremo 1REGOLATORI ON-OFF Abbiamo deo che i regolaori sono quei sisemi che cercano di manenere l uscia cosane On-Off sa per indicare che
DettagliVolume FISICA. Elementi di teoria ed applicazioni. Fisica 1
Volume FISICA Elemeni di eoria ed applicazioni Fisica ELEMENTI DI TEORIA ED APPLICAZIONI Fisica CUES Cooperaiva Universiaria Edirice Salerniana Via Pone Don Melillo Universià di Salerno Fisciano (SA)
DettagliFisica Generale T (L) Scritto Totale Compito A
Fisica Generale (L) Scrio oale INGEGNERIA EDILE (Prof Mauro Villa) 14/07/014 Compio A Esercizi: 1) Un corpo di massa M = 10 kg e di raggio R = 0 cm è appoggiao su un piano orizzonale scabro Un corpo di
DettagliLA TEORIA IN SINTESI LA GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO
ESERCII CAPIOLO 6. LA GEOMERIA ANALIICA DELLO SPAIO LA EORIA IN SINESI LA GEOMERIA ANALIICA DELLO SPAIO. LE COORDINAE CARESIANE NELLO SPAIO La disana fra due puni A e B è: AB = ( - + ( - + ( -. Le coordinae
DettagliCALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 2015 PROBLEMA 1
www.maefilia.i Indirizzi: LI2, EA2 SCIENTIFICO; LI3 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE CALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 21 PROBLEMA 1 Sai seguendo un corso, nell'amio dell'orienameno universiario,
DettagliMeccanica Applicata alle Macchine compito del 15/4/99
Compio 15//99 pagina 1 Meccanica Applicaa alle Macchine compio del 15//99 A) Chi deve sosenere l'esame del I modulo deve svolgere i puni 1 e. B) Chi deve sosenere l'esame compleo deve svolgere i puni 1,
DettagliCorso di Laurea in Disegno Industriale. Lezione 6 Novembre 2002 Derivate successive, derivate parziali e derivate di vettori. F.
Corso di Laurea in Disegno Indusriale Corso di Meodi Numerici per il Design Lezione 6 Novembre Derivae successive, derivae parziali e derivae di veori F. Caliò I5 5 Derivazioni ripeue Derivaa della derivaa
DettagliSoluzione. Le componenti del gradiente sono le derivate parziali della funzione: cos y 0 (x 0, y 0 ) domf =R 2. sin y 0 (x x 0 ) + e x 0
Gradiene e piano angene Definizione 1 Sia f : A R 2 R, f derivabile in (x 0, y 0 ) A). Definiamo il veore gradiene di f in (x 0, y 0 ): f(x 0, y 0 ) = (f x (x 0, y 0 ), f y (x 0, y 0 )). Definiamo il piano
DettagliTRASFORMATE DI LAPLACE
CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gesione Indusriale e della Inegrazione di Impresa hp://www.auomazione.ingre.unimore.i/pages/corsi/conrolliauomaicigesionale.hm Trasformae di Laplace Gli esempi visi
DettagliProcesso di Arrivi di Poisson
CALCOLO DELLE PROBABILITA Processo di Arrivi di Poisson Per arrivo riferimeno. si inende un qualsiasi eveno casuale che si realizza in un deerminao sisema di Un processo di arrivi è un flusso di eveni
DettagliMeccanica. Cinematica
Meccanica Sisemi meccanici: Il più semplice è il PUNTO MATERIALE: oggeo prio di dimensioni (doao di massa) Asrazione uile: ü per definire in modo semplice alcune grandezze fondamenali ü quando ineressa
DettagliIl candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario
www.maemaicamene.i N. De Rosa STR 6 p. Esame di sao di isruzione secondaria superiore Indirizzi: Scienifico e Scienifico opzione scienze applicae Tema di maemaica 6 Il candidao risolva uno dei due problemi
Dettagliv2 - v1 t2 - t1 a = Δv Δv = 39-24 = 15 m/s Δv Δt a = 15/5 = 3 m/s 2 L ' ACCELERAZIONE 39-24 20-15 15 = = 3,0 a =
L ' ACCELERAZINE Tui pensiao di sapere inuiivaene cosa sia l'accelerazione, a non sepre abbiao le idee sufficieneene chiare. Per coprendere eglio facciao un esepio : due dragsers, coe quelli in figura,
DettagliFisica Applicata (FIS/07) Architettura
Fisica Applicaa (FIS/07) 9CFU Facolà di Ingegneria, Archieura e delle Scienze Moorie 18-marzo-013 Archieura (corso magisrale a ciclo unico quinquennale) Prof. Lanzalone Gaeano Cinemaica del Puno Maeriale
DettagliCALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 2015 PROBLEMA 1
www.maefilia.i Indirizzi: LI2, EA2 SCIENTIFICO; LI3 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE CALENDARIO BOREALE 2 AMERICHE 21 PROBLEMA 1 Sai seguendo un corso, nell'amio dell'orienameno universiario,
DettagliCINEMATICA DEL PUNTO. CINEMATICA: moto rettilineo
CINEMATICA DEL PUNTO Inroduzione Con il ermine cinemaica si indica lo sudio del moo dei corpi. Per poer sudiare ciò si approssima la realà ramie una schemaizzazione della sessa. La prima approssimazione
DettagliVERSO LA SECONDA PROVA DI MATEMATICA 2017
erso la seconda prova di maemaica 07 - Esercizi ERS L SEN PR I MTEMTI 07 ESERIZI Limii RELTÀ E MELLI Quesione di concenrazione Un farmaco somminisrao per via inramuscolare prima viene inieao nel muscolo
DettagliEquazioni Differenziali (5)
Equazioni Differenziali (5) Daa un equazione differenziale lineare omogenea y n + a n 1 ()y n 1 + a 0 ()y = 0, (1) se i coefficieni a i non dipendono da, abbiamo viso che le soluzioni si possono deerminare
Dettaglisedimentazione Approfondimenti matematici
sedimenazione Approfondimeni maemaici considerazioni sulla velocià L espressione p A F = R (1) che fornisce la relazione sulle forze ageni nel processo della sedimenazine, indica che all inizio il moo
DettagliTeoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte seconda
Teoria dei Segnali La Convoluzione (esercizi) pare seconda 1 Esercizio n.8 Calcolare la convoluzione ra i due segnali : e x() = rec ( ) rec ( 2 ) y() = rec 2 ( ) Conviene inizialmene disegnare i due segnali
DettagliANALISI DEI RESIDUI E RELAZIONI NON LINEARI
Lezione del 5-- (IV canale, Do.ssa P. Vicard) ANALISI DEI RESIDUI E RELAZIONI NON LINEARI ESEMPIO: consideriamo il seguene daa se x y xy x y* e 9, 9,,,, 5, 7,,,7, 9 9,5 -,7 9,77 7,9 7,5,7 9,,,5,7,, 9,
DettagliCAMPO ROTANTE DI GALILEO FERRARIS.doc pag. 1 di 5
CAPO ROANE DI GALILEO FERRARIS. È noo che un solenoide percorso da correne elerica dà origine nel suo inerno a un campo magneico che ha come direzione quella del suo asse come mosrao in fig.. Se esso e
DettagliSISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI. Fondamenti Segnali e Trasmissione
SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Fondameni Segnali e Trasmissione Definizione di sisema Sisema: Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale (), deo ingresso, generando il segnale y(),
DettagliRiassunto di Meccanica
Riassuno di Meccanica Cinemaica del puno maeriale 1 Cinemaica del puno: moo nel piano 5 Dinamica del puno: le leggi di Newon 6 Dinamica del puno: Lavoro, energia, momeni 8 Dinamica del puno: Lavoro, energia,
DettagliIL MOVIMENTO. Spazio e tempo Spostamento Legge oraria Velocita Moto uniforme Accelerazione Moto uniformemente accelerato Esempi di moti in 2-D
IL MOVIMENTO Spazio e empo Sposameno Legge oraria Velocia Moo uniforme Accelerazione Moo uniformemene accelerao Esempi di moi in 2-D Il movimeno pag.1 Spazio e empo Ingredieni fondamenali: Disanza variazione
DettagliGENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE
GENERALITA SULLE MACCHINE ELETTRICHE Una macchina è un organo che assorbe energia di un deerminao ipo e la rasforma in energia di un alro ipo. Energia in Energia in MACCHINA ingresso uscia Energia dispersa
DettagliCircuiti dinamici. Circuiti del primo ordine. (versione del ) Circuiti del primo ordine
ircuii dinamici ircuii del primo ordine www.die.ing.unibo.i/pers/masri/didaica.hm (versione del 4-5- ircuii del primo ordine ircuii del primo ordine: circuii il cui sao è definio da una sola variabile
DettagliEX 2 Una particella si muove su una retta con accelerazione a(t)=18t-8. Sapendo che la sua velocità all istante iniziale è v 0
CINEMATICA EX 1 Un puno nello spazio è definio dal veore posizione ˆr() = 3 3 î + ĵ + ˆk dove è il empo. Calcolare: a) velocià e accelerazione isananea, b) velocià veoriale media in un empo compreso fra
DettagliPer calcolare il tempo di volo considero il moto in direzione x che è un moto uniforme:
Un proieie è anciao con incinazione 65 verso un bersaio B poso su un muro ao h 0 m, ad una disanza 50 m daa posizione di ancio. Cacoare a) i moduo v dea a veocià iniziae che dovrà avere i proieie per copire
DettagliSOLUZIONE ESERCIZI: CONCORRENZA PERFETTA E OLIGOPOLIO. ECONOMIA INDUSTRIALE Università degli Studi di Milano-Bicocca. Christian Garavaglia
SOLUZIONE ESERCIZI: CONCORRENZA PERFETTA E OLIGOPOLIO ECONOMIA INDUSTRIALE Universià degli Sudi di Milano-Bicocca Chrisian Garavaglia Soluzione 4 a) Indicando con θˆ la sima di θ, il profio aeso dell impresa
DettagliIL MODELLO LOGISTICO NEL CASO CONTINUO
IL MODELLO LOGISTICO NEL CASO CONTINUO I modelli discrei si basano sull ipoesi cha la riproduzione sia concenraa in una sagione dell anno. Il passaggio da una generazione all alra è descrio dalla variabile
DettagliUnità Didattica N 9 : La parabola
0 Matematica Liceo \ Unità Didattica N 9 La parabola Unità Didattica N 9 : La parabola ) La parabola ad asse verticale ) La parabola ad asse orizzontale 5) Intersezione di una parabola con una retta 6)
Dettagli(c) Determinare per quali valori di h la varietà lineare delle soluzioni del sistema ha dimensione 2:
CORSO DI GEOMETRIA E ALGEBRA Cognome e Nome: Corso di Laurea: 8 gennaio 6 Maricola: Anno di corso: x. (6 p) Si consideri il sisema lineare AX = B, dovex = @ z A è i l v e o r e d e l l e incognie, A e
DettagliLE ONDE. Un onda è una perturbazione che si propaga trasportando energia ma non materia.
LE ONDE A ui è capiao di osservare ciò che accade se si lancia un sasso nel mare, oppure si scuoe una corda esa. Il fenomeno che osserviamo è comunemene chiamao ONDA. Che cos è un onda? Un onda è una perurbazione
DettagliRegime di capitalizzazione: una famiglia di funzioni fattore di montante che dipende da uno o più parametri.
5. Teoria generale Regimi finanziari Nel capiolo precedene abbiamo inrodoo alcuni parameri in grado di descrivere ualsiasi ipo di regime. Ciò ci permee di definire in generale i regimi finanziari. Regime
DettagliCorso di Onde e Oscillazioni (Calo Pagani) Esercizi e temi d esame sull oscillatore armonico
Corso di Onde e Oscillazioni (Calo Pagani) Esercizi e emi d esame sull oscillaore armonico 4-marzo4 1. Una massa M = 5. kg è sospesa ad una molla di cosane elasica k = 5. N/m ed oscilla vericalmene. All
Dettaglim = y x x S lim y x = dove: t = t t t = dove: x = x x
L uso di derivae, differenziali ed inegrali definii nelle definizioni di grandezze fisiche. Grazie alla scienza, colui che sa scopre ue le verià in una sola, sviluppandone ue le conseguenze. (Ploino Ploino
DettagliImpulso di una forza
Uri Nel linguaggio di ui i giorni chiamiamo uro uno sconro fra due oggei. Piu in generale, possiamo definire uri quei fenomeni in cui la inerazione di due o piu corpi per un breve inervallo di empo genera
DettagliI - Cinematica del punto materiale
I - Cinemaica del puno maeriale La cinemaica deli oei puniformi descrie il moo dei puni maeriali. La descrizione del moo di oni puno maeriale dee sempre essere faa in relazione ad un paricolare sisema
DettagliPROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof. Bittanti, BIO A-K) 25 Settembre 2006 Cognome Nome Matricola. y=x 2 =i L
.9.8.7.6.5.4.3.. - 3 4 5 6 7 8 9 PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof. Biani, BIO A-K) 5 Seembre 6 Cognome Nome Maricola............ Verificare che il fascicolo sia cosiuio da 9 pagine. La chiarezza e precisione
DettagliTeoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1
Sisemi lineari: deinizioni e concei di base Teoria dei segnali Unià 2 Sisemi lineari Sisemi lineari Deinizioni e concei di base Concei avanzai 2 25 Poliecnico di Torino Sisemi lineari: deinizioni e concei
DettagliPIL NOMINALE, PIL REALE E DEFLATORE
PIL NOMINALE, PIL REALE E DEFLATORE Il PIL nominale (o a prezzi correni) Come sappiamo il PIL è il valore di ui i beni e servizi finali prodoi in un cero periodo all inerno del paese. Se per calcolare
Dettaglig Y g M p g Y g g + g M p dove p è il tasso di crescita dei prezzi, ovvero il tasso di inflazione. Poiché g è costante, g
APPENDICI 465 g Y g g + g M p dove p è il asso di crescia dei prezzi, ovvero il asso di inflazione. Poiché g è cosane, g g è uguale a zero. Quindi: g Y g M p Il asso di crescia della produzione è approssimaivamene
DettagliFisica Generale A. 12. Urti. Urti. Urti (II) Forze d Urto
Fisica Generale A. Uri Uri Si ha un uro quando due corpi, che si uoono a elocià dierse, ineragiscono (p.es. engono a conao) e, in un inerallo di epo olo bree (rispeo al coneso), odificano sosanzialene
DettagliESERCIZI di TEORIA dei SEGNALI. La Correlazione
ESERCIZI di TEORI dei SEGNLI La Correlazione Correlazione Si definisce correlazione (o correlazione incrociaa o cross-correlazione) ra i due segnali di energia, in generale complessi, x() e y() la quanià:
DettagliSistemi Lineari e Tempo-Invarianti (SLI) Risposta impulsiva e al gradino
Sisemi Lineari e Tempo-Invariani (SLI) Risposa impulsiva e al gradino by hp://www.oasiech.i Con sisema SLI si inende un sisema lineare e empo invariane, rispeo alla seguene figura: Lineare: si ha quando
DettagliCORSO di RECUPERO di FISICA Classi seconde (anno scolastico ) CINEMATICA: richiami teorici
CORSO di RECUPERO di FISICA Classi seconde (anno scolasico 015-016) giorno daa Ora inizio Ora fine aula mercoledì 9/06/016 giovedì 30/06/016 maredì 05/07/016 giovedì 07/07/016 08:45 10:15 401 Nel corso
DettagliVantaggio temporale. Problemi sul moto rettilineo uniforme. Risoluzione
Creao il 25/2/2 19.35. elaborao il 14/5/26 alle ore 18.3.26 Problemi sul moo reilineo uniforme anaggio emporale m s (m) Un moociclisa passa dall origine del sisema di riferimeno ( m) al empo s ad una velocià
DettagliUNITA 4. LE DISEQUAZIONI GONIOMETRICHE.
UNITA. LE DISEQUAZIONI GONIOMETRICHE.. Generalià sulle disequazioni goniomeriche.. Disequazioni goniomeriche elemenari con seno, coseno, angene e coangene.. Disequazioni riconducibili a disequazioni goniomeriche
DettagliUNITA 3. LE EQUAZIONI GONIOMETRICHE.
UNITA. LE EQUAZIONI GONIOMETRICHE.. Generalià sulle equazioni goniomeriche.. Equazioni goniomeriche elemenari con seno, coseno, angene e coangene.. Alri ipi di equazioni goniomeriche elemenari.. Le funzioni
DettagliCORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica
ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSARÀ SEDE DI VIA FATTORI CORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica erasmo@galois.it DEFINIZIONI Definizione. Dicesi parabola il luogo
DettagliPrecorso di Matematica
Precorso di Matematica Lezione 3 Andrea Susa OPERATORE DI PRODOTTO Π 2 1 Operatore di prodotto Π Consideriamo un insieme numerico ={ =1, }. Definiamo prodotto degli elementi in, = Esempio: ={ =1, =2, =3,
DettagliC2. Introduzione alla cinematica del moto in una dimensione
C. Inroduzione alla cinemaica del moo in una dimensione Legge oraria di un puno maeriale che si muove su una rea Come già discusso, la legge oraria di un puno maeriale che si muove su una rea è la funzione
DettagliProprietà razionali per il prezzo
Proprieà razionali per il prezzo delle opzioni call 8/09/0 Corso di Finanza quaniaiva L aricolo di Rober Meronpubblicao nel 973, heoryofraionalopionpricing idenifica una serie di proprieà che devono valere
DettagliEsercizi aggiuntivi Unità A1
Esercizi aggiunivi Unià A Esercizi svoli Esercizio A Concei inroduivi Daa la grandezza impulsiva periodica la cui forma d onda è rappresenaa nella figura A., calcolarne il valore medio nel periodo, il
DettagliAnno 4 Equazioni goniometriche lineari e omogenee
Anno 4 Equazioni goniomeriche lineari e omogenee Inroduzione In quesa lezione descriveremo le equazioni goniomeriche lineari e omogenee. Esamineremo le definizioni e illusreremo i meodi risoluivi per ogni
DettagliSoluzioni del compito di Istituzioni di Matematiche/Matematica per Chimica F45 e F5X (23/2/10)
Soluzioni del compio di Isiuzioni di Maemaiche/Maemaica per Chimica F e FX (//) I esi sono in pare comuni ai due emi d esame. Gli sudeni del vecchio ordinameno hanno due domande in meno nei primi see esercizi,
DettagliSi dice parabola il luogo geometrico dei punti del piano, equidistanti da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice.
LA PARABOLA Definizione: Si dice parabola il luogo geometrico dei punti del piano, equidistanti da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice. Dimostrazione della parabola con
DettagliScienze e Tecnologie Applicate L. Agarossi - ITIS P. Hensemberger - Monza
elemeni di segnali elemeni di segnali SEGNALE il segnale segnale e informazione segnale analogico e digiale il segnale digiale il segnale il segnale si può genericamene definire come una grandezza che
DettagliRISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI
RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondameni di segnali Fondameni e rasmissione TLC Inroduzione Se il segnale d ingresso di un sisema Lineare Tempo-Invariane LTI e un esponenziale
Dettagli3 Cinematica. La descrizione del moto dipende dal sistema di riferimento in cui viene studiato.
3 Cinemaica 3 Cinemaica... 4 3.1 Inroduzione.... 4 3. Moi reilinei.... 44 3.3 Alcuni esempi di grafici orari.... 46 3.4 Moi reilinei: definizione della velocià.... 47 3.5 Regole di derivazione... 53 3.6
DettagliCorso di Matematica II
Corso di Matematica II Università degli Studi della Basilicata Dipartimento di Scienze Corso di laurea in Chimica e in Scienze Geologiche A.A. 2014/15 dott.ssa Vita Leonessa Elementi di geometria analitica
DettagliCi domandiamo allora se e sempre possibile rappresentare una funzione in questo modo.
1. Serie di Fourier I problemi al bordo associai ad equazioni differenziali si sanno risolvere con il meodo di separazione delle variabili solano se il dao iniziale si rappresena nella forma fx = a cosx
Dettaglivelocità angolare o pulsazione (gradi /s oppure rad/s) (angolo percorso da V in un intervallo di tempo)
V A = AMPIEZZA = lunghezza di V A ALTERNATA Proiezione di V X ISTANTE = velocià angolare o pulsazione (gradi /s oppure rad/s) (angolo percorso da V in un inervallo di empo) DEVE ESSERE COSTANTE Angolo
DettagliNel caso particolare in cui il vertice si trovi nell'origine, la parabola assume la forma: y ˆ ax 2.
LA PARABOLA Rivedi la teoria La parabola e la sua equazione La parabola eá il luogo dei punti del piano che hanno la stessa distanza da un punto fisso chiamato fuoco e da una retta fissa chiamata direttrice.
DettagliEsercizi svolti sulla parabola
Liceo Classico Galilei Pisa - Classe a A - Prof. Francesco Daddi - 19 dicembre 011 Esercizi svolti sulla parabola Esercizio 1. Determinare l equazione della parabola avente fuoco in F(1, 1) e per direttrice
DettagliGeometria analitica del piano
Geometria analitica del piano dott.ssa Vita Leonessa Università degli Studi della Basilicata (27 marzo 2008) (Analisi) Matematica 2 CdL in Chimica, Biotecnologie, Scienze Geologiche Rette Fissato un sistema
Dettagli1 Geometria analitica nel piano
Lezioni di Geometria a.a. 2007-2008 cdl SIE prof. C. Franchetti 1 Geometria analitica nel piano 1.1 Distanza di due punti Siano P 1 = (x 1, y 1 ), P 2 = (x 2, y 2 ) due punti del piano, se d(p 1, P 2 )
DettagliIntroduzione e modellistica dei sistemi
Inroduzione e modellisica dei sisemi Modellisica dei sisemi eleromeccanici Principi fisici di funzionameno Moore elerico in correne coninua (DC-moor) DC-moor con comando di armaura DC-moor con comando
Dettagliintervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k.
Sudio delle vibrazioni raa ogni oscillazione di una grandezza inorno ad una posizione di equilibrio. La forma piu semplice di oscillazione e il moo armonico che puo i essere descrio da un veore roane Ae
DettagliIl Debito Pubblico. In questa lezione: Studiamo il vincolo di bilancio del governo.
Il Debio Pubblico In quesa lezione: Sudiamo il vincolo di bilancio del governo. Esaminiamo i faori che influenzano il debio pubblico nel lungo periodo. Sudiamo la sabilià del debio pubblico. 327 Il disavanzo
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO
ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO SIMULAZIONE DELLA II PROVA A.S. 014-15 Indirizzo: SCIENTIFICO Tema di: MATEMATICA 1 Nome del candidao Classe Il candidao risolva uno dei due problemi; il problema da
DettagliEsercizi di Cinematica. 28 febbraio 2009 PIACENTINO - PREITE (Fisica per Scienze Motorie)
Esercizi di Cinemaica 8 febbraio 9 PIACENTINO - PREITE (Fisica per Scienze Moorie) Le equazioni cinemaiche Moo reilineo uniforme Moo reilineo uniformemene accelerao a cosane ) ( e cosane a a + 8 febbraio
DettagliL'importanza delle restrizioni econometriche nell'utilizzo dei modelli GARCH per la valutazione del rischio di prodotti finanziari
L'imporanza delle resrizioni economeriche nell'uilizzo dei modelli GARCH per la valuazione del rischio di prodoi finanziari Giusj Carmen Sanangelo (MeodiaLab) Robero Reno (Universià di Siena e MeodiaLab)
DettagliProprietà focali delle coniche.
roprietà focali delle coniche. Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, gennaio 2014 Indice 1 Coniche 1 1.1 arabola....................................... 1 1.1.1 roprietà focale
DettagliGeometria differenziale delle curve.
Geomeria differenziale delle curve Curve paramerizzae Definizione Una curva paramerizzaa in IR n è un applicazione γ γ γ: I IR n,, γ n dove I = [a, b] IR è un inervallo della rea reale con a < b + γa γ
DettagliOscillazione Moto di una molla
Oscillazione oo di una molla Uno dei più imporani esempi di moo armonico semplice (AS) è il moo di una molla. (Una molla ideale è una molla che rispea la Legge di Hooe.) Consideriamo una molla sospesa
DettagliCapitolo 8 Il regime periodico e il regime alternativo sinusoidale
Capiolo 8 Il regime periodico e il regime alernaivo sinusoidale Capiolo 8 Il regime periodico e il regime alernaivo sinusoidale 8.1 Definizioni 8.1.1 Periodo, frequenza, pulsazione Una grandezza si dice
DettagliLimite. Se D non è limitato si può fare il limite di f(x) per x che tende
Appunti sul corso di Complementi di Matematica,mod.Analisi, prof. B.Bacchelli - a.a. 200/20. 05 - Limiti continuità: Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Capitoli 3., 3.2. - Esercizi 3., 3.2.
DettagliFunzioni goniometriche
0 oobre 008. Trigonomeria. Misura degli angoli e cerchio rigonomerico. Definizione di seno, coseno, angene. Idenià fondamenali 5. Valori delle funzioni circolari 6. Formule rigonomeriche 7. Inverse delle
Dettagli