Ostetrica Liliana Di Nicolantonio ASL Monza e Brianza

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Violetta Raimondi
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1 Ostetrica Liliana Di Nicolantonio ASL Monza e Brianza 1

2 La famiglia è una organizzazione di relazioni le relazioni tra i generi (legame coniugale) Le relazioni tra generazioni (legame genitori-figli) Le relazioni tra stirpi (legami tra parenti) 2

3 La famiglia è una organizzazione di relazioni La famiglia è quella specifica e unica organizzazione che lega e tiene insieme le differenze originarie e fondamentali dell umano, quella tra i generi (maschile e femminile), tra le generazioni (genitori e figli) e tra stirpi (ovvero l albero genealogico, materno e paterno) e che ha come obiettivo e progetto intrinseco la generatività (Scabini, Iafrate, 2003, p. 47). 3

Compiti di sviluppo nelle diverse fasi del ciclo di vita (Scabini, 1995) FASI ED EVENTI CRITICI RELAZIONE CONIUGALE RELAZIONE GENITORIALE RELAZIONE FILIALE FORMAZIONE DELLA COPPIA Matrimonio

4 Compiti di sviluppo nelle diverse fasi del ciclo di vita (Scabini, 1995) FASI ED EVENTI CRITICI RELAZIONE CONIUGALE RELAZIONE GENITORIALE RELAZIONE FILIALE FORMAZIONE DELLA COPPIA Matrimonio convivenza. e/o Costruzione della nuova identità di coppia (reciproco prendersi cura delle differenze). Impegno e negoziazione su vari aspetti della vita quotidiana. Realizzare un equilibrio tra la lealtà dovuta alla famiglia d origine e quella dovuta al coniuge. 4

5 Compiti di sviluppo nelle diverse fasi del ciclo di vita (Scabini, 1995) FASI ED EVENTI CRITICI RELAZIONE CONIUGALE RELAZIONE GENITORIALE RELAZIONE FILIALE FAMIGLIA CON BAMBINI Nascita del figlio o dei figli. Inclusione degli aspetti genitoriali nella relazione di coppia. Assumere il ruolo genitoriale prendendosi cura della generazione più giovane. Superare la barriera gerarchica con i genitori. Ristrutturare le relazioni con la famiglia d origine attraverso il comune ruolo genitoriale. 5

6 Il legame di attaccamento Tutti questi fondamentali processi si fondano sulla cura e l interesse nei confronti dei membri della famiglia. In particolare degli adulti nei confronti dei membri più vulnerabili e deboli. Bowlby osservando i neonati ha postulato l esistenza di una tendenza innata, inscritta nel codice genetico stesso, a ricercare protezione e vicinanza di una figura di riferimento, o caregiver (di solito quella materna). Secondo Bowlby il bisogno di sicurezza e protezione nel neonato è ancora più potente del bisogno di nutrizione, come se la fame d amore e della presenza materna non fossero perciò meno rilevanti della fame di cibo. 6

7 Il legame di attaccamento Questo comportamento trova peraltro corrispondenza nelle risposte della madre, nella sua apertura a saper accogliere ed interpretare i bisogni del bambino. E una tendenza, del resto, che non è esclusiva della specie umana ma è presente anche in altri animali. L attaccamento è dunque un legame di natura reciproca in quanto coinvolge almeno due persone. Inoltre la relazione di attaccamento rappresenta l esperienza su cui ogni individuo fonda la propria capacità di conoscere e predire la natura umana, il senso delle relazioni e la propria identità. 7

8 Indica l'insieme di conoscenze, abilità relazionali e competenze che permettono a un singolo o a un gruppo di porsi obiettivi e di elaborare strategie per conseguirli utilizzando lerisorse esistenti. Indica sia un concetto sia un processo che permette di raggiungere gli obiettivi, e si basa su due elementi principali: la sensazione di poter compiere azioni efficaci per il raggiungimento di un obiettiv0 il controllo, la capacità di percepire l'influenza delle proprie azioni sugli eventi. 8

9 L'empowerment mira ad aiutare le persone ad ampliare il proprio possibile, a evitare la prigionia dello scacco matto, a godere del gusto della scelta, che può rendere soddisfatti sia nel perseguire la propria stabilità, che nell'avventurarsi nell'innovazione personale (Zani e Palmonari, 1996, p. 74). 9

10 potenziamento delle abilità e competenze possedute dai singoli soggetti e dal soggetto familiare per fronteggiare gli eventi critici e i cambiamenti il benessere non è infatti da considerarsi uno stato bensì una capacità reattiva rispetto a fattori potenzialmente induttori di malessere 10

11 CONDIZIONI DI VITA OGGETTIVE SENTIMENTI SOGGETTIVI E SODDISFAZIONE PERSONALE VALORI E ASPETTATIVE PERSONALI BEN-ESSERE QUALITA DELLA VITA ESPERITA 11

E determinante la percezione e la convinzione della propria capacità/possibilità di padroneggiare la condizione di vita esperita, di poterla

12 E determinante la percezione e la convinzione della propria capacità/possibilità di padroneggiare la condizione di vita esperita, di poterla dominare al di là delle difficoltà incontrate, conferendo quindi un senso accettabile alla fatica/sofferenza/incertezza che ciò può determinare 12

14 Promuovere il benessere della donna, del bambino, della coppia nell ottica dell Empowerment familiare 14

15 Visita domiciliare Consultazione ostetrica in Consultorio Spazio allattamento Visita post partum 15

16 Il racconto della nascita Valutazione del benessere materno Valutazione del benessere del neonato Sostegno all allattamento 16

17 "una carezza data su una guancia, una mano che ti passa sulla spalla e un sorriso delicato che ti fanno sentire giusta nel modo giusto con il bambino più giusto che ci sia luogo di non giudizio dove mi sentivo accompagnata con leggerezza in quest avventura a volte pesante 17

18 Valutazione integrità perineo Valutazione Pavimento Pelvico ed eventuali indicazioni di Rieducazione Pavimento Pelvico La ripresa dell attività sessuale e il benessere di coppia Counselling contraccettivo 18

19 Il gruppo facilita l espressione e la riflessione su di sé. Il rispecchiarsi nell altro consente di raggiungere indirettamente sé, grazie al fatto che l altro potrebbe esprimere prima di noi e per noi emozioni, sentimenti e vissuti (Greco, 2005; Pezzoli, 2006). Nel gruppo si viene a creare un vissuto di comunanza e di condivisione delle ansie, delle paure, così come delle speranze, facilitando l apertura e il processo di rielaborazione individuale. Il piccolo gruppo favorisce e permette a tutti di prendere la parola, di raccontare di sé e delle proprie esperienze. 19

20 Massaggio Infantile Gruppi Mamma-Bambino Allattamento Svezzamento Il Pianto La Nanna Il rientro al Lavoro Gruppo dei Papà 20

21 viene data l'opportunità di confrontarsi, raccontarsi ad altri e allo stesso modo di approfondire la conoscenza di se stessi e di scoprire che molte delle emozioni nuove che porta l'essere neo genitori sono vissute anche da altri. 21

22 Parlare in gruppo porta a ridimensionare paure e problemi che tenuti nascosti fanno sentire a una mamma appena nata un senso di inadeguatezza e incapacità 22

23 Potersi sfogare con lacrime liberatorie e sentire intorno a te che sei compresa...che è possibile stare serenamente dentro quel pianto...mentre tutto il mondo fuori ti dice che è un momento...passerà... 23

24 da telefono fisso da cellulare 24

25 Foto di Tina Modotti, Madre incinta con bambino in braccio, Messico

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