Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

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1 ASSOFOND GHISA II appuntamento 2011 Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 Gianfranco Tosini Ufficio Studi Siderweb Castenedolo, 14 dicembre 2011

2 Rallenta la crescita dell economia mondiale Lo stato dell economia mondiale si è considerevolmente deteriorato: Le economie dei paesi sviluppati sono in forte rallentamento La zona dell euro è entrata in una fase recessiva Le economie dei paesi emergenti stanno ancora crescendo ma a ritmi più ridotti Il rallentamento dell economia e il ribasso dei prezzi delle materie prime hanno iniziato ad attenuare le tensioni inflazionistiche; La disoccupazione resta elevata e destinata a crescere in diversi paesi sviluppati.

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4 La ripresa mondiale sta perdendo velocità TASSO DI CRESCITA DEL PIL IV trim Totale mondo 5,0 3,8 3,4 USA 3,0 1,7 2,0 Zona Euro 1,8 1,6 0,9 Giappone 4,1-0,3 1,7 Tasso di crescita commercio mondiale 12,6 6,7 5,1 Tasso di inflazione 1,8 2,5 2,6

5 L economia dell area euro in forte decelerazione Il rallentamento dell economia è più forte in Europa, in particolare nei paesi dell eurozona dove il PIL quest anno crescerà dell 1,6%, ma con un quarto trimestre in forte decelerazione; La ripresa è stata frenata dall indebolimento del livello di fiducia degli operatori economici e dal deterioramento delle condizioni finanziarie causate dalla crisi dei debiti sovrani; L aggiustamento dei bilanci del settore pubblico frena la crescita della domanda interna, mentre la domanda estera è condizionata dal rallentamento dell economia mondiale.

6 Domanda e PIL nell area euro 2011 IV trim Tasso di crescita del PIL 1,6 0,9 - consumi privati 0,4-0,2 - consumi pubblici 0,0-0,2 - investimenti 2,1 1,4 - pubblici - 4,9-7,0 - privati immobiliari 1,0 1,4 - privati impianti e macchinari 4,6 3,7 - Variazione scorte 0,3 - Domanda interna totale 1,0 0,2 Esportazioni nette 0,7 -

7 Economia italiana: verso la recessione Il cambiamento del quadro internazionale e l aggravarsi della crisi relativa alla gestione del debito sovrano hanno provocato ripercussioni molto pesanti sull economia reale, abbassando l aumento medio del PIL nel 2011 allo 0,7%; Secondo recenti proiezioni, sia il terzo che il quarto trimestre sarebbero di segno negativo per il PIL e, dopo due trimestri consecutivi di riduzione, l economia italiana sarebbe in recessione tecnica; Tutte le componenti della domanda interna, a cui si è aggiunta anche la decelerazione delle esportazioni, hanno contribuito a deprimere la crescita del PIL a partire dai mesi estivi.

8 Domanda e PIL in Italia 2011 IV trim Tasso di crescita del PIL 0,7-0,1 - consumi privati 0,9 0,6 - consumi pubblici 0,1 0,4 - investimenti fissi lordi 0,7 0,3 - impianti e macchinari 3,1 2,7 - costruzioni - 1,6-2,0 - Variazione scorte - 0,3 - Domanda interna totale 0,3-0,7 Esportazioni nette 0,3 -

9 Previsioni 2012: economia mondiale Le previsioni degli organismi internazionali hanno ridotto di 1 punto percentuale il tasso di crescita del PIL nel 2012, portandolo al 3,4%; Tali previsioni si basano sulle seguenti ipotesi: - che i problemi dei debiti sovrani e del settore bancario nella zona dell euro vengano rapidamente risolti o quanto meno ridotti nella loro portata; - che si eviti un eccessivo inasprimento fiscale negli Stati Uniti; - che le politiche monetarie nei paesi sviluppati continuino a sostenere il livello di attività; - che il contributo dei paesi emergenti alla crescita mondiale rimanga sostanziale, anche se meno vigoroso rispetto al recente passato.

10 Previsioni 2012: area euro La crescita dei Paesi dell area euro resta depressa, con un incremento del PIL di solo lo 0,2%; Per migliorare la propria credibilità, i paesi della zona euro saranno costretti a varare piani correttivi nei programmi di stabilità finanziaria e ciò richiederà una politica monetaria accomodante per sostenere l attività delle imprese. Se le iniziative politiche riusciranno a ristabilire la fiducia dei mercati, la crescita del PIL dell area tornerà ad aumentare gradualmente dalla metà del 2012; I rischi principali riguardano l interazione fra crescita lenta, debiti sovrani, debolezza dei sistemi bancari, capacità dei governi di trovare una soluzione credibile alla crisi del debito.

11 Previsioni: area euro 2012 IV trim Tasso di crescita del PIL 0,2 0,6 - consumi privati 0,1 0,5 - consumi pubblici - 0,3-0,2 - investimenti - 0,4 0,6 - pubblici - 4,9-4,9 - privati immobiliari - 0,1 0,5 - privati impianti e macchinari 1,0 1,9 - Variazione scorte - 0,2 - Domanda interna totale - 0,2 0,3 Esportazioni nette 0,4 -

12 Crescita UE 2012: a diverse velocità

13 Italia: 2012 con PIL in calo Il PIL dovrebbe diminuire dello 0,5% nel 2012, ma la caduta potrebbe essere anche maggiore; L inasprimento fiscale ed il rallentamento della domanda mondiale rappresentano un un ostacolo alla crescita nel breve termine; Nell immediato è probabile un ulteriore perdita di competitività a causa delle condizioni creditizie più avverse e dei bassi livelli produttivi ; La competitività potrà essere recuperata con l avvio di una stagione di riforme che liberi le enormi potenzialità della nostra economia, giri favorevolmente le aspettative e ponga le basi per il rientro degli spread.

14 Italia: domanda e PIL nel IV trim Tasso di crescita del PIL - 0,5-0,3 - consumi privati 0,2 0,1 - consumi pubblici - 0,9-1,2 - investimenti fissi lordi - 0,9-0,9 - impianti e macchinari 0,0-0,6 - costruzioni - 1,7-1,1 - Variazione scorte - 0,3 - Domanda interna totale - 0,5-0,3 Esportazioni nette 0,0 -

15 Italia: domanda interna ai minimi termini La debolezza della domanda interna italiana si inserisce nel trend di progressivo ridimensionamento dei consumi e degli investimenti in atto da diversi anni; La variazione media annua dei consumi delle famiglie è passata da +3,7% negli anni settanta, a +0,9% nel , a -0,6% nel triennio e a 0,5% nel biennio ; Gli investimenti in impianti e macchinari sono passati da variazioni annue del +5,3% negli anni settanta, a +1,5% nel , al -4,2% nel triennio e all 1,5% nel biennio

16 Italia: domanda estera in rallentamento Lo straordinario rimbalzo del commercio mondiale dopo la crisi è terminato e con esso anche la forte crescita delle esportazioni italiane; Da giugno di quest anno il volume delle esportazioni è in diminuzione e le prospettive per i prossimi mesi non sono favorevoli; Nel 2012 l export crescerà soltanto dell 1,7% rispetto al 4,9% del 2011; L apporto delle esportazioni nette alla crescita del PIL sarà pari a zero.