PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE DELLA SEPSI SEVERA IN PRONTO SOCCORSO
|
|
- Giorgia Donati
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE DELLA SEPSI SEVERA IN PRONTO SOCCORSO Chiara Broglia (2), Edoardo Carretto (3), Paolo G. Gobbi (4), Iride F. Ceresa (1), Paolo Moscatelli (5), Paolo Iseppi (6), Giuseppe Crescenzi (1), Giovanni Evangelisti (1), Maria Antonietta Bressan (1). (1) U.O.C. Pronto Soccorso e Accettazione, Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia. (2) Presidio di Belgioioso, Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia (3) Laboratorio di Batteriologia e Micologia, Area Infettivologica, Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia. (4) Medicina Interna, Oncologia e Gastroenterologia, Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia. (5) Medicina d Urgenza e Pronto Soccorso, DEA II livello, Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, Genova. (6) DEA Provincia di Trento INTRODUZIONE La sepsi severa e lo shock settico sono entità nosologiche fra loro strettamente correlate che si caratterizzano per l elevata mortalità: è infatti stimabile che quotidianamente nel mondo muoiano 1400 persone per causa della sepsi. Peraltro, anche in caso di esito clinico favorevole, il consumo di risorse sanitarie che l approccio alle due entità nosologiche inevitabilmente comporta è assai rilevante. La pericolosità della sepsi e delle sue complicanze è, in termini percentuali, paragonabile a quella dell infarto miocardio acuto (9% della mortalità totale). Nel prossimo futuro è stimabile un aumento nell incidenza delle sepsi, sia per il progressivo innalzamento dell età media della popolazione (creandosi una fascia di soggetti maggiormente suscettibili alle infezioni), sia per l elevato numero di pazienti con patologie croniche sottoposti a terapie immunosoppressive, portatori di dispositivi protesici o pazienti sottoposti a manovre invasive (condizioni, queste, che anch esse si associano a un aumentato rischio infettivo). La precoce instaurazione di una terapia antibiotica e supportiva efficace è direttamente correlata con una migliore sopravvivenza del paziente con sepsi o con shock settico. In questo senso è assai significativo il lavoro di Rivers e coll., che per primo ha dimostrato un aumento della sopravvivenza a 28 giorni dei pazienti con sepsi severa e shock settico tramite l applicazione delle EGDT (early goal directed therapy). E quindi imprescindibile che il clinico sia in grado di riconoscere il paziente con sepsi o con shock settico e sia in grado di mettere in atto più precocemente possibile terapie idonee. In questo senso l adozione di standard of care appare auspicabile. La Surviving Sepsis Campaign (SSC) è un programma sanitario mondiale proposto nel 2002 da diverse società quali l ESICM (European Society of Intensive Care Medicine), l ISF (International Sepsis Forum) e la SCCM (Society of Critical Care Medicine), volto a migliorare la gestione dei pazienti con sepsi severa e shock settico con l obiettivo di ridurne la mortalità del 25% entro il Nell ambito della SSC un gruppo di esperti, in rappresentanza delle varie società, si è proposto l obiettivo della stesura di linee guida (poi pubblicate nel marzo del 2004 su Critical Care Medicine) che potessero essere facilmente impiegabili al letto del paziente con sospetto di sepsi o shock settico. Sono state quindi elaborate 46 raccomandazioni basate sull evidenza, essenzialmente
2 relative ai differenti aspetti del trattamento acuto, con l obiettivo ultimo di migliorare la prognosi di questi pazienti. Come tutte le linee guida, esse sono volte a garantire una condotta unitaria nel trattamento e nell assistenza, ma non sono applicabili indistintamente a tutti i malati, né possono prescindere dal giudizio critico del medico di fronte ad ogni singolo caso. Nell ambito di tali linee guida abbiamo preso in considerazione, stante la nostra realtà di Pronto Soccorso-Accettazione con possibilità di osservazione breve, due punti fondamentali: il punto definito resusitation bundle, che raccoglie tutte le raccomandazioni per la gestione del paziente settico durante le prime 6 ore dal riconoscimento della sindrome. il punto definito management bundle, relativo alle raccomandazioni concernenti le misure da seguire durante la prima giornata (24 ore). IL PROGETTO PROPOSTO Obiettivo: definizione di un protocollo per la diagnosi e la terapia della sepsi severa o dello shock settico basato sulle raccomandazioni della SSC che possa essere applicato nell UOC Pronto Soccorso-Accettazione della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Presupposto fondamentale è che il Pronto Soccorso, attraverso l embricazione di diverse competenze professionali, possa considerarsi non solo il luogo di accettazione e smistamento dei pazienti, ma anche la sede ove l attuazione di algoritmi diagnostici possa condizionare l impostazione di un razionale terapeutico da proseguirsi quindi nei Reparti di competenza. Per la realizzazione degli obiettivi prefissati saranno indispensabili: la sensibilizzazione del personale medico ed infermieristico sui problemi della sepsi; il coinvolgimento di specialisti (infettivologi, microbiologi, chirurghi, rianimatori ecc.) nelle diversi fasi (elaborative e applicative) del progetto; la preparazione di una scheda per la raccolta centralizzata dei dati riguardanti gli interventi diagnostici e terapeutici effettuati su ogni singolo paziente l analisi periodica dei dati raccolti e la verifica dell affidabilità del modello alla ricerca di eventuali passaggi perfettibili. Si cercherà in particolare di ottimizzare e velocizzare le procedure di indagini microbiologiche: infatti, solo migliorando la tempestività di tali procedure si potrà consentire, da un lato, l impostazione di una terapia empirica, dall altro si renderanno precocemente disponibili i risultati di test di sensibilità sull isolato, che permetteranno ai Colleghi dei Reparti di impostare tempestivamente una terapia eziologia mirata. Tutto ciò appare tanto più importante in relazione al sempre più frequente fenomeno della multiresistenza batterica: l opportunità del tempestivo adeguamento dell antibioticoterapia sulla scorta dei dati della sensibilità in vitro risulta essenziale nell evento sepsi. Uno degli endpoint dello studio sarò la valutazione della mortalità a 30 giorni, comparandola eventualmente con quelle riportate in differenti pubblicazioni.
3 PROTOCOLLO PER TRATTAMENTO DI PAZIENTI CON SEPSI SEVERA CRITERI DI INCLUSIONE: Paziente con età > di 18 anni Episodio infettivo accertato o presunto Almeno 2 tra i criteri che definiscono la SIRS PAS < 90 mmhg e/o concentrazione ematica di lattati > 4 mmol/l VALUTAZIONE CLINICA: 1. A: vie aeree B: frequenza respiratoria, ricerca segni di distress respiratorio, SatO2 C: FC, PA, colorito e vene giugulari; 2. PORRE IL SOSPETTO CLINICO DI SEPSI: presenza di almeno due tra i seguenti segni/sintomi che identificano la SIRS (sindrome della risposta infiammatoria sistemica): TC >38 C o < 36 C, Tachiardia (>90 bpm) Tachipnea (>20/min) o PaCo2 < 32 mmhg GB >12 x10 9 /L, < 4 x10 9 /L; o > 10% di forme immature Valutare la presenza di un focolaio infettivo. 3. IDENTIFICARE LA PROBABILE FONTE DI INFEZIONE Respiratoria (polmonite, empiema) Addominale (peritonite, ascessi, colangite) Cutanea (cellulite, fascite) Vie urinarie SNC (meningite, ascessi cerebrali) Protesi e cateteri 4. VALUTARE LA FUNZIONALITA DEGLI ORGANI SNC (GCS, segni focali) Renale (diuresi)
4 ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI 1. ELETTROCARDIOGRAMMA 2. PRELIEVO ARTERIOSO EMOGASANALISI ARTERIOSA (scambi gassosi, lattati, glicemia) 3. PRELIEVO VENOSO EMOCROMO CREATININA, AZOTEMIA, ELETTROLITI, AST, BILIRUBINA, FOSFATASI ALCALINA INR, PTT, D-DIMERO (ricerca segni di CID) PROTEINA C REATTIVA o PROCALCITONINA 4. INDAGINI MICROBIOLOGICHE ALMENO DUE EMOCOLTURE (flaconi per aerobi e anaerobi) prima di somministrare la terapia antibiotica, eseguite a distanza di 10 minuti l una dall altra da due diversi accessi venoso periferici, oppure se sono presenti CVC o altri accessi vascolari, andranno eseguiti 1 set (aerobi-anaerobi) da accesso centrale e 1 set (stessa quantità di sangue) da vena periferica. Se segni di meningite: COLTURA DEL LIQUOR Se catetere vescicale e/o segni di infezione delle vie urinarie: URINOCOLTURA Se ulcere/ferite/fistole cutanee: TAMPONE CUTANEO/SECREZIONI Se sintomatologia respiratoria: raccolta di CAMPIONE DI URINE per antigene urinario per Legionella e Pneumococco. 5. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RX TORACE Se eziologia non chiara o sospetta fonte endo-addominale considerare ECOGRAFIA / TC GESTIONE DEL PAZIENTE SECONDO LA EARLY GOAL-DIRECTED THERAPY (EGDT) 1. OSSIGENAZIONE per mantenere SpO2>90% o PaO2>60mmHg Ventimask O L/min oppure FiO % Considerare l intubazione precoce nei pazienti ad alto rischio 2. CIRCOLO in caso di ipotensione e/o lattati > 4 mmol/l (36 mg/dl):
5 somministrare minimo 20 ml/kg di cristalloidi (o 10 ml/kg di colloidi) in 30 minuti per mantenere PAS > 90 mmhg Se persiste PAS < 90 mmhg e lattati > 4 mmoli/l: ALLERTARE RIANIMATORE predisporre accesso venoso centrale (misurare PVC e SvO2) considerare dopamina o noradrenalina continuare infusione liquidi secondo PVC (target >8 mmhg) se SvO2 < 70% somministrare dobutamina a partire da 2,5 microgr/kg/min 3. METABOLISMO: mantenere glicemia entro il range di normalità o < 150 mg/dl se HTC < 30% trasfondere con emazie concentrate 4. ANTIBIOTICOTERAPIA AD AMPIO SPETTRO entro 3 ore dall ingresso in PS. NOTE Identificare precocemente i pazienti a rischio di SEPSI SEVERA: Pazienti con insufficienza cardiaca terminale, insufficienza renale terminale Pazienti neoplastici Pazienti anziani Pazienti immunodepressi (per chemioterapia, splenectomia, deficit genetico, HIV) Pazienti con sorgente d infezione (ustioni, CV a permanenza, catetere venoso centrale, drenaggi chirurgici). La SEPSI SEVERA è indicata dalla presenza di sepsi associata a disfunzione d organo, ipoperfusione, acidosi lattica o ipotensione: Disfunzione d organo: Cardiocircolatorio: Ipotensione (PAS<90mmHg, PAM <70 mmhg o riduzione della PAS di >40mmHg) Respiratorio: Ipossiemia arteriosa (PaO2/Fio2<250) Renale: Oliguria (output <0,5ml/Kg/ora); creatinina> 50% rispetto al basale Ematologico : INR >1,5; PTT>60 sec; PTL < 100 x109/l Metabolico: Lattati >2 mmoli/l; ph acido Epatico: Bilirubina > 2 mg/dl; transminasi >2 volte ii limite superiore di normalità Neurologico: Alterazione dello stato di coscienza, GCS ridotto. Un sottogruppo di pazienti con sepsi grave evolve verso lo SHOCK SETTICO caratterizzato da una ipotensione persistente (PAS < 90 mmhg, PAM < 60 mmhg, o PAS ridotta di 40 mmhg rispetto ai valori abituali), non reversibile malgrado un adeguata reintegrazione di liquidi. QUESTI PAZIENTI NECESSITANO DI AGENTI INOTROPI O VASOPRESSORI
6 INFEZIONE CERTA O SOSPETTA + ALGORITMO +/- SIRS: almeno 2 tra o Temperatura >38 C o <36 C o Frequenza cardiaca >90 bpm o Frequenza respiratoria >20 stti/min o GB >12 x10 9 /L o < 4 x10 9 /L SEPSI SEVERA: almeno 1 tra o ipotensione (PAS<90mmHg, PAM <70 mmhg o riduzione della PAS di >40mmHg) resistente al riempimento idrico. o Ipossiemia arteriosa (PaO2/Fio2<250) o Oliguria (output <0,5ml/Kg/ora); creatinina> 50% rispetto al basale o INR >1,5; PTT>60 sec; PTL < 100 x10 9 /L o Lattati >2 mmoli/l; ph acido o Bilirubina > 2 mg/dl; transminasi >2 volte ii limite superiore di normalità o Alterazione dello stato di coscienza, GCS ridotto. OSSIGENAZIONE per mantenere SpO2>90% o PaO2>60mmHg o Ventimask O L/min oppure FiO % o Considerare l intubazione precoce nei pazienti ad alto rischio CIRCOLO in caso di ipotensione e/o lattati > 4 mmol/l (36 mg/dl): o somministrare minimo 20 ml/kg di cristalloidi (o un equivalente di colloidi) in 30 minuti per mantenere PAS > 90 mmhg Se persiste PAS < 90 mmhg e lattati > 4 mmoli/l: o accesso venoso centrale (misurare PVC e SvO2)** o considerare dopamina o noradrenalina o continuare infusione liquidi secondo PVC METABOLISMO: o mantenere glicemia entro il range di normalità o < 150 mg/dl se SvO2<70%** e HCT < 30% o trasfondere con EMAZIE CONCENTRATE fino a HCT > 30% Se persiste SvO2 < 70%** o somministrare dobutamina a partire da 2.5 µg/kg/min EMOGASANALISI ARTERIOSA o SCAMBI GASSOSI o LATTATI o GLICEMIA PRELIEVO VENOSO o EMOCROMO o CREATININA, AZOTEMIA, ELETTROLITI o AST, BILIRUBINA, FOSFATASI ALCALINA o INR, PTT, D-DIMERO* o PCR o PCT * COLTURE o ALMENO DUE EMOCOLTURE (1 da puntura percutanea ed 1 da ogni accesso vascolare in sede da più di 48 ore) o COLTURE DI LIQUOR, URINE, FERITE, SECREZIONI RESPIRATORIE E ALTRI LIQUIDI CORPOREI se indicate. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI o RX TORACE o ECOGRAFIA / TC *** ANTIBIOTICOTERAPIA AD AMPIO SPETTRO entro 3 ore dall ingresso in PS.
7 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 Levy MM, Fink MP, Marshall JC, Abraham E, Angus D, Cook D, Cohen J, Opal SM, Vincent JL; Ramsay G; SCCM/ESICM/ACCP/ATS/SIS: 2001 SCCM/ESICM/ACCP/ATS/SIS International Sepsis Definitions Conference. Crit. Care Med 2003 Apr; 31 (4): Levy MM, Fink MP, Marshall JC, Abraham E, Angus D, Cook D, Cohen J, Opal SM, Vincent JL; Ramsay G; International Sepsis Definition Conference. Intensive Care Med 2003 Apr; 29 (4): Poeze M, Ramsay G, Gerlach H, Rubulotta F, Levy M: An international sepsis survey: a study of doctors Knowledge and perception about sepsis. Crit Care 2004 Dec; 8 (6): R Matot I, Sprung CL: DEfinition of sepsis. Intensive Care Med, 2001; 27 Suppl 1:S Rivers E, Nguyen B, Havstad S, Ressler J, Muzzin A, Knoblich B, Peterson E, Tomlanovich M. : Early goal-directed therapy in the treatment of severe sepsis and septic shock. N. Engl J Med 2001; Nov 8;345 (19): Otero RM, Nguyen HB, Huang DT, Gaieski DF, Goyal M, Gunnerson KJ, Trzeciak S, Sherwin R, Holthaus CV, Osborn T, Rivers EP: Early goal-directed theraphy in severe sepsis and septic shock revisited: concepts, controversies, and contemporary findings. Chest Nov; 130 (5): Review. 7 Rivers E: The outcome of patients presenting to the emergency depatment with severe sepsis or septic shock. Crit. Care. 2006; 10 (4): 154. Review. 8 Rivers E: Early goal-directed therapy in severe sepsis and septic shoch: converting science to reality. Chest Feb; 129 (2): Huang DT, Osborn TM, Gunnerson KJ, Gunn SR, Trzeciak S., Kimball E., Fink MP, Angus DC, Dellinger RP, Rivers E; Society of Critical Care Medicine; American College of Emergency Physicians; Society of Academic Emergency Medicine; Council of Emergengy Medicine Residency Directors; Emergency Medicine Residents Association: Critical care medicine training and certification for emergengy physicians. Crit Care Med Sep; 33 (9): Review. 10 Osborn TM, Nguyen HB, Rivers E: Emergency medicine and the surviving sepsis campaign: an international approach to managing severe sepsis and septic shock. Ann Emerg Med Sep; 46 (3): Dellinger RP, Carlet JM, Masur H, Gerlach H, Calandra T, Cohen J, Gea-Banacloche J, Keh D, Marshall JC, Parker MM, Ramsay G, Zimmerman JL, Vincent JL; Levy MM; Surviving Sepsis Campaign Management Giudelines Committee: Surviving Sepsis Campaign (SSC) Guidelines for Management of severe sepsis and septic shock. Crit Care Med 2004; Mar; 32 (3): Review. 12 Dellinger RP, Vincent JL: The surviving sepsis campaign sepsis ch ange bundles and clinical practice. Crit Care. 2005; 9 (6): Cinel I, Dellinger RP: Guidelines for severe infections: are they useful? Curr Opin Cric Care Oct; 12 (5): Review.
Procedura di gestione del paziente con sepsi AUSL Ravenna
Procedura di gestione del paziente con sepsi AUSL Ravenna PROPOSTA DI UN PROTOCOLLO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON SEPSI IN PRONTO SOCCORSO SCHEDA RILEVAZIONE DATI (1) SCHEDA
DettagliPROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SEPSI SEPSI GRAVE
STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA PROTOCOLLO ASSISITENZIALE PER SINDROME INFLUENZALE SEPSI SEPSI GRAVE SURVIVING SEPSIS CAMPAIGN 2008 Direttore Dott. Vito Procacci PERCORSO
DettagliTempestività della diagnosi: strumenti operativi
Giornata LASER 2009 21 maggio 2009 Tempestività della diagnosi: strumenti operativi D.ssa Magda Mazzetti Dott. Luca Guerra Team SEPSI, AUSL di Bologna Coordinatore: Patrizia Farruggia Componenti: Fabio
DettagliIDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE CON SEPSI E APPLICAZIONE DEI SEPSIS SIX
Identificazione precoce e gestione della sepsi nel paziente adulto IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE CON SEPSI E APPLICAZIONE DEI SEPSIS SIX G. NUCERA U.O.C. MEDICINA D URGENZA 2 EDIZIONE:18 MAGGIO 2017 SEDE:
DettagliIl triage nella sepsi
Il triage nella sepsi Dr.ssa Iride F. Ceresa Dr. Gabriele Savioli PS-Accettazione Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia per sepsi entro la fine della prima decade del secolo epidemiologia Incidenza
DettagliLa scheda di gestione tempestiva del paziente con sepsi severa/shock settico
Progetto Laser 2009 Procedure di gestione paziente La scheda di gestione tempestiva del paziente con sepsi severa/shock settico Dott.ssa Giovanna Ratti U.O.C. Malattie Infettive AUSL Piacenza Che cosa
DettagliData documento. Gestione del paziente settico in PS Elisa Pontoni-Pordenone
Data documento Gestione del paziente settico in PS Elisa Pontoni-Pordenone An italian Perspective Stadio Olimpico, Roma The third international consensus definition for sepsis and septic shock (sepsis
DettagliStefania Francioni U.O Geriatria Arezzo. XI Congresso Regionale ANIMO Toscana Firenze 21 ottobre 2016
Stefania Francioni U.O Geriatria Arezzo XI Congresso Regionale ANIMO Toscana Firenze 21 ottobre 2016 Caso clinico Donna, 75 anni, APR ipertesa (non assume terapia da 24 ore), IRC, obesa, non diabete mellito.
DettagliSepsi: inquadriamo l infezione in chirurgia
Sepsi: inquadriamo l infezione in chirurgia Mario Cruciani Comitato per il controllo delle infezioni Programma di stewardship antibiotica AULSS9 scaligera SanBonifacio, 28.10.2017 TERMINE DEFINIZIONE COMMENTI
DettagliEradicazione della fonte
Eradicazione della fonte RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA Sommario Eradicazione della fonte... 3 I principi generali... 4 La metodologia... 5 2 Eradicazione
DettagliOTTIMIZZAZIONE EMODINAMICA IN SALA OPERATORIA
OTTIMIZZAZIONE EMODINAMICA IN SALA OPERATORIA Redazione: Verifica: Approvazione: Dott. L.Spagnesi Dott.ssa L. Pompei SOC Anestesia e Rianimazione Dr.ssa Maria Gabriella Costa SOC Anestesia e Rianimazione
DettagliIdentificazione precoce dei pazienti con sepsi/shock settico nel dipartimento di emergenza
Identificazione precoce dei pazienti con sepsi/shock settico nel dipartimento di emergenza Dott.ssa Germana Ruggiano U.O. Medicina d Urgenza USL Toscana Centro H 21:01 TRIAGE N.T. Uomo 35 aa MOTIVO DI
DettagliSEPSI E SHOCK SETTICO LE NUOVE DEFINIZIONI INTERNAZIONALI. Dr. Giuseppe Lombardo UOC Medicina Generale di Empoli
SEPSI E SHOCK SETTICO LE NUOVE DEFINIZIONI INTERNAZIONALI Dr. Giuseppe Lombardo UOC Medicina Generale di Empoli Making Health Care Safer Think sepsis. Time matters. 180 10 1.400.000 15.000 200.000 Dr.
DettagliVittorio Sargentini- SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio
Vittorio Sargentini- SIPMeL, Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio Ricerca di nuovi strumenti diagnostici Biomarcatore ideale 1. Operare uno screening al momento della comparsa
DettagliLa Diagnosi RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI. a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA
La Diagnosi RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA Sommario Introduzione... 3 Definizione...3 Il Fattore tempo... 3 Situazioni cliniche... 4 Infezione...
DettagliL organizzazione ospedaliera nella prevenzione e gestione della sepsi: protocolli operativi
L organizzazione ospedaliera nella prevenzione e gestione della sepsi: protocolli operativi 28 ottobre 2017, San Bonifacio VR Diana Pascu, Direzione Medica Ospedaliera, Distretti 1 e 2, Azienda ULSS 9
DettagliFonte: corrieredellasera.it,18 Novembre 2011
Fonte: corrieredellasera.it,18 Novembre 2011 http://www.corriere.it/salute/11_novembre_18/superbatteri-minacciano-europa_9617f8e2-11fa-11e1-8aad-a8a00236e6db.shtml Bassetti Crit Care 2011 < nuovi antibiotici
DettagliCriteri e strumenti di diagnosi precoce e gestione della sepsi in dipartimento di emergenza urgenza
25 Maggio 2018 Relatrice: Manuela Ortega Criteri e strumenti di diagnosi precoce e gestione della sepsi in dipartimento di emergenza urgenza La rilevazione del livello di competenza dei professionisti
DettagliIl Chirurgo generale e le Infezioni prima e dopo il gesto chirurgico
Il Chirurgo generale e le Infezioni prima e dopo il gesto chirurgico Il Laboratorio dall'urgenza al follow up Sala Conferenze Ospedale Fracastoro S.Bonifacio 28 Ottobre 2017 UOC Laboratorio Analisi cliniche
DettagliLa sepsi in Medicina Interna: Verso la definizione di un iter diagnostico (?) Dr. Giulio Onelli Dr. Giovanni Talerico
La sepsi in Medicina Interna: Verso la definizione di un iter diagnostico (?) Dr. Giulio Onelli Dr. Giovanni Talerico Definizione 2001 (SEPSIS I-II): La sepsi è una risposta sistemica deleteria, dell ospite
DettagliInfezioni Ospedaliere e Gestione del Rischio Clinico Comacchio 28 settembre 2007 Infezioni in Terapia Intensiva Aurelia Guberti Dipartimento
Infezioni Ospedaliere e Gestione del Rischio Clinico Comacchio 28 settembre 2007 Infezioni in Terapia Intensiva Aurelia Guberti Dipartimento Emergenza Azienda Ospedaliero-Universitaria Arcispedale Sant
DettagliLotta alla Sepsi. 2. SEPSI: Definizione. Antonella Tallarico
2. SEPSI: Definizione 1 Obiettivi EAnalisi delle definizioni di ciascun quadro clinico fondamentale: infezione, sepsi, sepsi grave, shock settico ECenni di utilizzo dei biomarkers della sepsi ECenni di
DettagliIl Trattamento RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI. a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA
Il Trattamento RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI a brand of SPEDALI CIVILI DI BRESCIA AZIENDA OSPEDALIERA Sommario Introduzione... 3 La gestione della sepsi grave... 3 La strategia... 3 Le linee-guida della
DettagliIdentificazione precoce e gestione della sepsi nel paziente adulto
Identificazione precoce e gestione della sepsi nel paziente adulto Dott. Marco Cigada Servizio Anestesia e Rianimazione Ospedale Fatebenefratelli - Milano Lotta alla sepsi Questo corso di formazione si
DettagliPercorso Sepsi. Gestione della Sepsi Grave e dello Shock Settico, Identificazione e Trattamento. Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)
Percorso Sepsi Gestione della Sepsi Grave e dello Shock Settico, Identificazione e Trattamento. Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) Centro Gestione Rischio Clinico, Regione Toscana http://www.regione.toscana.it/rischioclinico/
DettagliLA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali
LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 La dr.sa Maria Luisa Manca Bitti dichiara
DettagliL APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA
ISTITUTO NEUROLOGICO NAZIONALE C. MONDINO I.R.C.C.S. L APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA Pavia, 9 Giugno 2016 dott.ssa R. Trotti Servizio di Medicina di Laboratorio
DettagliProcalcitonina: richiesta ed utilizzo nel mio reparto
Seduta del 2 Settembre 2009 Procalcitonina: richiesta ed utilizzo nel mio reparto PCT: una breve storia Disponibile nella nostra rianimazione dapprima con metodica semiquantitativa con range PCT < 0,5,
DettagliVALORE PREDITTIVO DELLA PROCALCITONINA IN PAZIENTI ANZIANI OSPEDALIZZATI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA Scuola di Specializzazione in Geriatria Direttore: Prof. Mauro Zamboni VALORE PREDITTIVO DELLA PROCALCITONINA IN PAZIENTI ANZIANI OSPEDALIZZATI Dalle Carbonare C, Fantin
DettagliLa sottoscritta Carlotta Dodi
La sottoscritta Carlotta Dodi ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto
DettagliChe cosa modifica la prognosi dei nostri pazienti?
Che cosa modifica la prognosi dei nostri pazienti? Timing dell antibiotico-terapia in Pronto Soccorso Fabio Tumietto Programma Aziendale Epidemiologia e Controllo del Rischio Infettivo Correlato alle Organizzazioni
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE DIABETICO: DAL TRIAGE ALLA DIMISSIONE 13 OTTOBRE 2018
LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE DIABETICO: DAL TRIAGE ALLA DIMISSIONE 13 OTTOBRE 2018 2 DICHIARO di NON aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende Farmaceutiche e/o
DettagliFondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico
IL RUOLO DEL LATTATO NEL SETTING DELL URGENZA Alessandro Protti Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano, Italia METABOLISMO ENERGETICO CELLULARE: AEROBIOSI ALESSANDRO NOME COGNOME
DettagliLA DR.SSA ERSILIA CASTALDO DICHIARA DI NON AVER RICEVUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI COMPENSI O FINANZIAMENTI DA AZIENDE FARMACEUTICHE E/O DIAGNOSTICHE
LA DR.SSA ERSILIA CASTALDO DICHIARA DI NON AVER RICEVUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI COMPENSI O FINANZIAMENTI DA AZIENDE FARMACEUTICHE E/O DIAGNOSTICHE DICHIARA ALTRESÌ IL PROPRIO IMPEGNO AD ASTENERSI, NELL
DettagliMANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION
MANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION Dr. Anna Cappelletti U.O. Pronto Soccorso e Medicina per Acuti, Ospedale Sant
DettagliLinee di indirizzo per la costruzione di un percorso diagnostico terapeutico nelle urgenze-emergenze in endoscopia digestiva
S.I.E.D. Società Italiana Endoscopia Digestiva sied Commissione politica e affari generali Coordinatore: Bastianello Germanà Direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale San Martino
DettagliPercorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA
Finestra sul cortile di Santa Maria Nuova Percorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA 2/10/2015 Palazzo Incontri Firenze Relatore Laura Sarti IL RISCHIO INFETTIVOLOGICO INFEZIONI NOSOCOMIALI
DettagliMASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA
MASTER DI II LIVELLO Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica AA 2011-2012 U.O.C. Nido-Pediatria Ospedale S. Anna e SS. Madonna della Neve Boscotrecase (NA) Giunge in Pronto Soccorso un neonato di 16 giorni
DettagliS H O C K CARDIOGENO. Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE
S H O C K CARDIOGENO Stefano Simonini Cardiologia NOCSAE DEFINIZIONE Sindrome caratterizzata da un disturbo acuto generalizzato della circolazione con ipoperfusione e disfunzione severa di organi critici
DettagliTRIAGE E SEPSI : ANALISI DI UN ANNO DI ATTIVITA DEL SISTEMA DI TRIAGE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. Napoli, 18 novembre 2016
TRIAGE E SEPSI - 2015: ANALISI DI UN ANNO DI ATTIVITA DEL SISTEMA DI TRIAGE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Napoli, 18 novembre 2016 OBIETTIVO DELLO STUDIO VERIFICARE LA VALIDITA E L EFFICACIA DEL
DettagliUn caso non difficile ma ricco di spunti
U.O.C. Pediatria, Neonatologia e UTIN Ospedale Fatebenefratelli Benevento Un caso non difficile ma ricco di spunti Giuseppe Furcolo Benevento, 24 maggio 2011 ore 21:30 del 17 febbraio 2010 Richiesta di
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA
DettagliTRATTAMENTO PRECOCE delle INFEZIONI in DEA
TRATTAMENTO PRECOCE delle INFEZIONI in DEA Autore: LUIGI ZULLI Direttore UOC Medicina D Urgenza e Pronto Soccorso ACO S.Filippo Neri-DEA II Livello-ROMA Le infezioni rappresentano un problema di comune
DettagliCOMUNICAZIONE ORALE. Dr.ssa Letizia Barutta*^ Dr.ssa Elena Maggio^
COMUNICAZIONE ORALE A.O. S.Croce e Carle - Cuneo Valutazione di un pannello di marcatori, di parametri clinici ed emodinamici come indicatori prognostici nei pazienti con sepsi severa o shock settico.
DettagliDIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLO SHOCK SETTICO. Sabrina Di Salvo UOC Terapia Intensiva Neonatale Umberto I Policlinico di Roma
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLO SHOCK SETTICO Sabrina Di Salvo UOC Terapia Intensiva Neonatale Umberto I Policlinico di Roma SHOCK SETTICO Sindrome clinica caratterizzata da inadeguata perfusione tissutale
DettagliM.D., 13 anni. Da qualche ora comparsa di vomito 5 episodi, 2-3 riferiti caffeani Non febbre né diarrea Stipsi ostinata da 5 giorni
M.D., 13 anni Ore 20 arriva in P.S. Da qualche ora comparsa di vomito 5 episodi, 2-3 riferiti caffeani Non febbre né diarrea Stipsi ostinata da 5 giorni D. è affetto da una grave forma di epilessia farmacoresistente
DettagliSPOTTING SEPSIS IN ER: I RISULTATI DEL PROGETTO "NETWORKING SEPSIS PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA SEPSI IN AREA DI EMERGENZA"
26/05/2018 Dott.ssa Paola Noto- Dott. Giuseppe Carpinteri Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele Catania SPOTTING SEPSIS IN ER:
DettagliLa gestione del trauma
La gestione del trauma FOCUS DI TRAUMATOLOGIA IN PRONTO SOCCORSO VII Congresso Regionale SIMEU LOMBARDIA Discussione di un caso di fascite necrotizzante Dott. Giulio Minoja U.O. Anestesia e Rianimazione
DettagliClinica e obiettività
END POINTS IN EMORRHAGIC SHOCK: ACT AND RUN Clinica e obiettività Dr Candini Franco UO Anestesia e Rianimazione H Sassuolo Lo shock ipovolemico determina vasocostrizione periferica ipoperfusione dei tessuti
DettagliCorso di Laurea in Infermieristica - II anno Università degli Studi di Perugia. Procedura per il. Prelievo Emocolture. Dr.
Corso di Laurea in Infermieristica - II anno Università degli Studi di Perugia Procedura per il Prelievo Emocolture Dr.ssa Michela Sereni DEFINIZIONE L emocoltura rappresenta un esame di laboratorio fondamentale
DettagliLa sepsi: il paradigma dell emergenza intraospedaliera
La sepsi: il paradigma dell emergenza intraospedaliera Giulio Minoja Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Azienda Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi VARESE giulio.minoja@ospedale.varese.it 1 Sepsi:
DettagliIl sottoscritto Laura Moncalvini
Il sottoscritto Laura Moncalvini ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara x che negli ultimi due anni NON
DettagliInfezioni correlate con cateteri venosi centrali a permanenza
Infezioni correlate con cateteri venosi centrali a permanenza Stefano Avanzini Alberto Michelazzi Massimo Conte* Dipartimento di Chirurgia Pediatrica *U.O.Emato-Oncologia IRCCS G.Gaslini Genova Cosenza
DettagliPROTOCOLLO AZIENDALE PER LA IDENTIFICAZIONE PRECOCE E GESTIONE FARMACOLOGICA DEL PAZIENTE AFFETTO DA SEPSI
PROTOCOLLO AZIENDALE PER LA IDENTIFICAZIONE PRECOCE E GESTIONE FARMACOLOGICA DEL PAZIENTE AFFETTO DA SEPSI INDICE Premessa Pag. 1 1. Definizioni Pag. 1 2. Fattori di rischio, patogenesi e clinica Pag.
Dettagli30 MARZO 2019 L URGENZA IN EMERGENCY ROOM
30 MARZO 2019 ICTUS CEREBRALE: PERCORSO TEMPO-DIPENDENTE L URGENZA IN EMERGENCY ROOM Dr. Eduardo Quartarolo S.O.C. Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza EPIDEMIOLOGIA L ictus costituisce la 2 causa di
DettagliSEPSI MENINGOCOCCICA o Sindrome di Waterhouse-Friederichsen
SEPSI MENINGOCOCCICA o Sindrome di Waterhouse-Friederichsen Ospedale Filippo del Ponte Varese Protocolli e Procedure Anestesia Pediatrica N. PAGINE Destinatari: Dirigenti Medici Anestesia e Rianimazione
DettagliP. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna
Protocolli di terapia antibiotica in ginecologia: dalla flogosi pelvica non chirurgica alla complicanza post operatoria. P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna Chirurgia generale
DettagliIl Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile?
Il Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile? Inf. Case Manager U.O Medicina per Intensità di Cura Renato Moresco Referente Picc Team Ospedale S.Bortolo ULSS 8
DettagliTavola rotonda: «ventiliamo dunque siamo» gestione del pazin NIV in Medicina d Urgenza: diversi modelli organizzativi a confronto
Congresso Regionale SIMEU Emilia Romagna 2017 TEAM WORKING IN EMERGENZA-URGENZA: DAL TERRITORIO ALLA MEDICINA D URGENZA IN UN LAVORO DI EQUIPE MULTIPROFESSIONALE E MULTIDISCIPLINARE Tavola rotonda: «ventiliamo
DettagliIl Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE
Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA
LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato
DettagliMONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO
MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO SHOCK EMORRAGICO IN CORSO! Preparazione della sala operatoria e predisposizione di tutto il materiale occorrente prima dell arrivo del paziente: - Controllo dispositivi
DettagliProfilassi e percorsi gestionali dell endocardite: qualcosa è cambiato? Dr. Enrico Cecchi Ospedale Maria Vittoria di Torino.
Profilassi e percorsi gestionali dell endocardite: qualcosa è cambiato? Dr. Enrico Cecchi Ospedale Maria Vittoria di Torino. 1. NELLE LINEE-GUIDA ESC 2009 LA PROFILASSI ANTIBIOTICA NELLE PROCEDURE ODONTOIATRICHE
DettagliSEPSI INFOPILLS. Comunicazione e immagine Via Boccaccio 7, Milano
SEPSI in 10 INFOPILLS Comunicazione e immagine Via Boccaccio 7, 20123 Milano +39 02 43983106 - sepsi@pariniassociati.com 1. COS È LA SEPSI? La SEPSI è un emergenza medica che colpisce ogni anno nel mondo
DettagliECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation Tecnica di supporto cardiopolmonare per pz con insufficienza i cardiaca potenzialmente t reversibile ma non
Paziente con ECMO veno-arterioso Caso assistenziale in cardiochirurgia terapia intensiva Airoldi Barbara Infermiera Cchti Ospedale Maggiore della Carità Novara ECMO : ExtraCorporeal Membrane Oxygenation
DettagliPercorso Sepsi Gestione della Sepsi Grave e dello Shock Settico, Identificazione e Trattamento - Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)
Revisione giugno 2015 Percorso Sepsi Gestione della Sepsi Grave e dello Shock Settico, Identificazione e Trattamento - Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) Percorso Sepsi SE Pensi Subito
DettagliGESTIONE E TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON SEPSI GRAVE/SHOCK SETTICO
GESTIONE E TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON SEPSI GRAVE/SHOCK SETTICO Redazione: Verifica: Approvazione: Dr.ssa M.G. Costa Dott.ssa M. Lugano Dr. Paolo Chiarandini Il Direttore SOC Anestesia e Dott. L. Vetrugno
DettagliINSUFFICIENZA RENALE ACUTA
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato
DettagliA) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato l apprendimento può avvenire a quattro livelli di autonomia crescente
ALLEGATO A Università del Molise Facoltà di Medicina e Chirurgia Anno accademico 2010/2011 Corso di laurea in Medicina e Chirurgia A) Livelli di autonomia: Per tutte le attività previste nel presente allegato
DettagliPROTOCOLLO DI GESTIONE E TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON SEPSI GRAVE/SHOCK SETTICO
STRUTTURA DI RIFERIMENTO LINEA GUIDA Versione n._ del Pagina x/y ALL_02_MCI_PRO_02 PROTOCOLLO DI GESTIONE E TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON SEPSI GRAVE/SHOCK SETTICO Data AUTORIZZAZIONI Redazione / Aggiornamento
DettagliIL CASO DI GIACOMO. Motivo dell accesso in PS
UNIVERSITA DEGLI STUDI «La Sapienza» Roma Facoltà di Medicina e Chirurgia Master II livello Terapia intensiva dell età pediatrica (0-18 anni) Direttore prof Corrado Moretti AA 2014-2015 Una strana dispnea
DettagliSTABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE. M. Minicangeli
STABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE M. Minicangeli Il trasferimento del paziente dal P.S. al reparto di M.d U., deve essere presa solo dopo avere presentato e discusso il caso con i responsabili
DettagliValore predittivo degli score qsofa e SIRS nei pazienti con sospetta sepsi in un reparto geriatrico per acuti: studio prospettico.
26 Maggio 2018 Valore predittivo degli score qsofa e SIRS nei pazienti con sospetta sepsi in un reparto geriatrico per acuti: studio prospettico. Dr. Davide Bastoni Dirigente Medico - Dipartimento d Emergenza
DettagliGet the core: advancing in Screening e diagnosi precoce. risk stratification and. treatment in heart failure
Get the core: advancing in Screening e diagnosi precoce risk stratification and dell ipertensione arteriosa treatment in heart failure Michele Senni Unità Complessa di Medicina Cardiovascolare Michele
DettagliLe urgenze infettive in terapia intensiva: confronto tra Intensivista e Microbiologo
Le urgenze infettive in terapia intensiva: confronto tra Intensivista e Microbiologo Dr B. Antonini U.O. Anestesia e Rianimazione Presidio di Manerbio Azienda Ospedaliera di Desenzano D/G Infezioni
DettagliProcalcitonina e SIRS. A proposito di un caso di colangite
Procalcitonina e SIRS A proposito di un caso di colangite Anamnesi (donna di 83 anni) Oltre un anno fa ricovero in Chirurgia per: Colecistite acuta microlitiasica In quell occasione all ecoendoscopia ecoendoscopia:
DettagliGestione infermieristica del. cardiaco
XII CONGRESSO REGIONALE FADOI ANIMO Sardegna Oristano 12-13 Settembre 2014 Gestione infermieristica del paziente con scompenso cardiaco Michela Gusai UOC Cardiologia Nuoro Dir. Dott. Gavino Casu SCOMPENSO
DettagliMANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE
MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DONATORE Dott. Maurizio Palmer Centro di Rianimazione P.O. G.Moscati Aversa ASL CE2 FUNZIONI CHE CESSANO DETERMINANTI PER IL MANTENIMENTO Cardiovascolare: - centro vasomotorio:
DettagliDiagramma di flusso identificazione e gestione della sepsi nella paziente ostetrica
AOU Città della Salute e della Scienza SCHEDA 10/1/018 Pagina 1 di 7 Modulo A Sospetta Infezione/Infezione in gravidanza o puerperio Misurare Parametri Presenti due dei seguenti (omq-sofa): - PAs 90 mmhg
DettagliOverlapping areas that must be addressed together
Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%
DettagliInquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila. Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia
Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia La legionella è un batterio intracellulare Gram-negativo aerobio Identificate
DettagliProf. Giordano
Prof. Giordano 10-05-2017 SHOCK Definizione: inadeguato apporto di O2 ai tessuti, necessario per il metabolismo energetico cellulare (Ciclo di Krebs). Intervenendo entro un ora può essere reversibile (the
DettagliLa Chirurgia Urologica nelle infezione complicate delle vie urinarie. Dott.Andrea Prati Direttore UOC Urologia Fidenza AUSL Parma
La Chirurgia Urologica nelle infezione complicate delle vie urinarie Ferrara 5 Maggio 2017 Dott.Andrea Prati Dott.Andrea Prati Direttore UOC Urologia Fidenza AUSL Parma SIU 2015 INTRODUZIONE La allarmante
DettagliTerapia delle Polmoniti nel paziente Fragile. Francesco Stea
Terapia delle Polmoniti nel paziente Fragile Francesco Stea Malattia acuta con immagine radiologica di addensamento polmonare segmentario o multiplo, non preesistente, né riferibile ad altre cause note,
DettagliInfezioni del SNC e SNP Indagini diagnostiche: Liquor
Infezioni del SNC e SNP Indagini diagnostiche: Liquor Gianluigi Mancardi Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia,Genetica e Scienze Materno Infantili, Università di Genova e Ospedale
DettagliCaso clinico:.un sospetto stroke molto sospetto. A.Pistone ME.C.H.AU Az. Ospedaliera Policlinico Bari
:.un sospetto stroke molto sospetto A.Pistone ME.C.H.AU Az. Ospedaliera Policlinico Bari Giunge in ps con ambulanza medicalizzata 118 A.V, anni 88, per riferita comparsa a domicilio di afasia e stato confusionale
DettagliCasi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD
Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD Sindrome polmonare Sindrome sino-facciale Terapia pre-emptive Sepsi Sindrome al CNS Sindrome cutanea 58 CASO #1 Sepsi nel HSCT allogenico:
DettagliUniversità di Roma La Sapienza Master II livello Terapia Intensiva dell Età Pediatrica. Lo shock settico. Dr.ssa Irene Tardivo
Università di Roma La Sapienza Master II livello Terapia Intensiva dell Età Pediatrica Lo shock settico Dr.ssa Irene Tardivo Introduzione Studi recenti hanno stimato un incidenza della sepsi in età pediatrica
DettagliEmogasanalisi Arteriosa
Emogasanalisi Arteriosa Dr. Francesco Ponzetta UO Anestesia Rianimazione NOCSAE Modena L'EGA è un analisi dei gas ematici su sangue arterioso, può essre effettuata in laboratorio ma anche, in maniera decentralizzata,
DettagliCosa c è dopo Rivers?
Cosa c è dopo Rivers? Sepsis and septic shock are medical emergencies and we recommend that treatment and resuscitation begin immediately. Best Practice Statement 2012 Recommendation for Initial Resuscitation.
DettagliMi spezzi il cuore. Nicola Bonadia. Scuola Estiva SIMI Urgenze 2017
Scuola Estiva SIMI Urgenze 2017 Mi spezzi il cuore Nicola Bonadia Medicina Interna Università Cattolica del Sacro Cuore Fondazione Policlinico A Gemelli -Roma La paziente.. Donna, 72 anni Accesso in PS
DettagliLo Shock CHE COSA È? Lo Shock QUANDO INSORGE? Lo Shock. Definizione. Lo Shock. Classificazione
1 CHE COSA È? evento patologico acuto che causa una compromissione di organi vitali attraverso una riduzione della perfusione periferica 2 QUANDO INSORGE? in corso di processi patologici acuti (gravi traumi,
DettagliINDICATORI ED ELEMENTI DI ANALISI DEGLI ASPETTI CLINICI NELLE UU.OO. DI LECCO E MERATE
Attivitàdi tipo sub acuto, criteri di accreditamento e appropriatezza: percorso in atto e prospettive INDICATORI ED ELEMENTI DI ANALISI DEGLI ASPETTI CLINICI NELLE UU.OO. DI LECCO E MERATE Massimo Vanoli
DettagliDOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Ospedale S. Giovanni Calibita FATEBENEFRATELLI- Isola Tiberina Roma, 15/06/17 DOLORE TORACICO E INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Dott. Giovanni Battista Capoccetta Medicina Interna Ospedale S. Giovanni Calibita
DettagliGestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve
Gestione della gastroenterite: ruolo dell Osservazione Breve XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alberto Villani Annalisa Grandin UOC Pediatria Generale Dipartimento
DettagliIl Trasporto del Donatore in Sala Operatoria. D.ssa Carmen Ceraso
Il Trasporto del Donatore in Sala Operatoria D.ssa Il trasporto in C.O. Il periodo di osservazione della morte cerebrale si conclude con il trasporto del donatore in sala operatoria dove verra effettuato
DettagliCorso di Laurea in TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE
Corso di Laurea in TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA Disciplina: SCIENZE INFERMIERISTICHE Docente: Prof.ssa Valeria GHIRINGHELLI Acquisire conoscenze riguardo le modalità di lavaggio delle
DettagliLa terapia di supporto nell esperienza real life di una Unità di Medicina d Urgenza/Medicina Interna
La terapia di supporto nell esperienza real life di una Unità di Medicina d Urgenza/Medicina Interna Daniele Coen Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano Il paziente settico è un paziente da medicina
DettagliL APPROCCIO INTEGRATO ALLE URGENZE BILIARI. Gian A. Cibinel Direttore MeCAU Pinerolo ASL TO3
L APPROCCIO INTEGRATO ALLE URGENZE BILIARI Gian A. Cibinel Direttore MeCAU Pinerolo ASL TO3 Epidemiologia Anamnesi Clinica Esami di laboratorio Ecografia Diagnostica per immagini di 2 livello 2009;339:b2431
DettagliINTERPRETAZIONE DELL EMOGASANALISI ACQUA ELETTROLITI ED EQUILIBRIO ACIDI-BASE
INTERPRETAZIONE DELL EMOGASANALISI ACQUA ELETTROLITI ED EQUILIBRIO ACIDI-BASE Il prelievo arterioso può essere eseguito a livello di arteria femorale e arteria radiale (più doloroso) Il prelievo venoso
Dettagli