Tra la pianificazione ordinaria e di emergenza: CLE e SUM

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1 Seminario Ordine degli Ingegneri - Milano Tra la pianificazione ordinaria e di emergenza: CLE e SUM Ing. Ph.D. Claudia CONFORTINI

2 Pianificazione ordinaria - Piano di Governo del Territorio (PGT) Pianificazione di emergenza - Piano di Emergenza Comunale (PEC) Struttura Urbana Minima (SUM) Condizione Limite di Emergenza (CLE)

3 Individuazione di: Regione Lombardia, DGR 4732/2007 rischi naturali e antropici del contesto elementi «strategici «(per la particolare esposizione o perché risorsa utile in caso di emergenza) tra cui le AREE DI EMERGENZA (attesa, ammassamento, ricovero) modello di intervento («Chi fa che cosa») funzioni del metodo Augustus scenari di rischio Piano di Emergenza Comunale Flessibilità e semplicità

4 Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Struttura Urbana Minima (SUM): sistema di percorsi, spazi, funzioni urbane ed edifici strategici per: - la risposta urbana al sisma in fase di emergenza, - per il mantenimento e la ripresa delle attività urbane ordinarie, economico-sociali e di relazione in fase successiva all evento sismico. Per definizione, la SUM comprende le componenti minime indispensabili, nessuna delle quali può essere sottratta senza comprometterne il funzionamento complessivo.

5 Beni immateriali Beni materiali Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Componenti sistemiche della SUM - il sistema della mobilità e dell accessibilità - il sistema degli spazi aperti sicuri (aree di attesa) - il sistema degli edifici e delle strutture strategiche - il sistema delle reti tecnologiche principali (lifelines). Possono far parte della Sum, in ragione delle specifiche condizioni di contesto: - il sistema dei beni culturali e dei luoghi di relazione - il sistema delle attività economico-produttive e delle funzioni urbane principali.

6 Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Regione Umbria DGR n. 164 del 8/2/2010 Linee guida per la definizione della struttura urbana minima (Sum) nel PRG, ai fini della riduzione della vulnerabilità sismica urbana (art. 3, comma 3, let. d) della l.r. 11/2005) Individuare le componenti della struttura urbana strategiche per la risposta urbana al sisma (componenti della Sum e aderenza al contesto); Individuare le criticità e le debolezze di sistema delle componenti strategiche della struttura urbana (valutazione della criticità della Sum); Definire azioni e interventi per la Struttura urbana minima (azioni necessarie per ridurre le criticità e aumentare la funzionalità della Sum).

7 Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Vulnerabilità urbana e SUM sono due concetti connessi anche se con un ruolo urbanistico diverso La SUM si individua rispondendo alla domanda cosa deve resistere comunque in caso di sisma. Consente di definire azioni prioritarie e integrate sugli elementi e sui sistemi strategici per i quali l unitarietà degli interventi è essenziale, e che quindi richiedono di massima un forte controllo pubblico o una partnership pubblico-privato, definiti attorno a progetti urbanistici specifici; La vulnerabilità urbana può essere valutata cercando di rispondere alla domanda quali parti di città si danneggiano più di altre. Conduce ad orientare politiche e pratiche diffuse di intervento, finalizzate a ridurre la suscettività al danneggiamento (in prevalenza interventi privati su edifici o parti di tessuto), soprattutto tramite regole e indirizzi.

8 Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Nota bene: la Sum non è riducibile ai contenuti di un Piano di protezione civile, piuttosto è il modo per tradurre in termini urbanistici anche obiettivi e contenuti di un piano di protezione civile; gli elementi strategici della Sum non sono solo quelli necessari per la fase di emergenza sismica (presenti invece nella CLE e nel PEC), ma tutti quelli essenziali per il funzionamento della struttura urbana e per la ripresa delle attività urbane ordinarie successivamente all evento sismico. Quali e quanti siano tali elementi essenziali dipende dalle specifiche condizioni di contesto l individuazione della Sum è la necessaria cornice urbanistica per gli interventi prioritari e, più in generale, per indirizzare l azione pubblica nel campo della prevenzione sismica.

9 Analisi della STRUTTURA URBANA MINIMA Struttura Urbana Minima di Montone (PG), caso studio progetto S.I.S.M.A

10 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA Condizione Limite di Emergenza (CLE): «condizione del sistema urbano al cui superamento, a seguito del manifestarsi di un evento sismico, pur in concomitanza con il verificarsi di danni fisici e funzionali tali da condurre alla quasi totalità delle funzioni urbane presenti compresa la residenza, l insediamento urbano conserva comunque, nel suo complesso, l operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto urbano» (OPCM 4007/2012). Essa è: obbligatoria per certe realtà, facoltativa ma incentivata per altre dove eseguita, deve essere recepita negli strumenti di piano va costruita a partire dalle informazioni contenute nei Piani di Emergenza Comunali. va redatta secondo standard di archiviazione e grafici

11 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA 1 Identificazione, a partire obbligatoriamente dal Piano Comunale di Protezione Civile (di cui la CLE diventa verifica), di edifici strategici aree di emergenza percorsi di collegamento indispensabili per la gestione dell emergenza sismica, 2 Identificazione di edifici interferenti secondo criteri geometrici standard. 3 - Rilievo e archiviazione degli stessi con schede predisposte dal Dipartimento di Protezione Civile. 4 Mappatura su software GIS e collegamento digitale al relativo database.

12 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA

13 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA

14 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA

15 Analisi della CONDIZIONE LIMITE DI EMERGENZA

16 Analisi della CLE per il Comune di Brescia (incarico del Comune di Brescia a Ing. PhD. Confortini) Superficie 90,34 kmq Abitanti Densità 2 173,56 ab/kmq Piano di emergenza: 2007

17 CLE di Brescia: elementi costituenti 13 funzioni strategiche 32 aree di emergenza (AE) 128 infrastrutture 1. CCS (presso Prefettura - Palazzo del Broletto) 2. Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia 3. Comando Provinciale Vigili del Fuoco 4. TLC e Provincia di Brescia 5. UCL e COM (presso Comando di Polizia Locale) 6. Associazione Italiana della Croce Rossa - Sede operativa 7. Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero 8. Istituto Clinico S. Anna 9. Istituto Clinico Città di Brescia 10. Carabinieri (Comando Stazione Brescia Lamarmora) 11. Polizia di Stato Questura 12. Guardia di Finanza Comando Provinciale 13. Comando di Polizia Locale 207 in 99 edifici strategici (ES) 52 aggregati strutturali interferenti (AS) accessibilità e connessione (AC) unità strutturali (US)

18 CLE di Brescia: carta di sintesi

19 CLE di Brescia: alcuni stralci cartografici Zona via Volturno- Campo Marte-Via Milano- Freccia Rossa Zona Spalti San Marco Via Lechi

20 CLE di Brescia: criteri cercare la maggior efficienza possibile del sistema urbano per la gestione dell emergenza, riducendo al minimo l impatto sulla pianificazione ordinaria ESEMPIO: Carabinieri: stazione di Brescia Lamarmora: preferita alla caserma di Via A. Mario per la struttura antisismica e per la miglior accessibilità. La stazione dei Carabinieri di Lamarmora La stretta Via A. Mario

21 CLE di Brescia: criteri cercare la maggior efficienza possibile del sistema urbano per la gestione dell emergenza, riducendo al minimo l impatto sulla pianificazione ordinaria ESEMPIO: Aree di emergenza presso parcheggi e parchi pubblici poco piantumati e dotati di servizi, al posto di campi sportivi (più costosi da ripristinare dopo una emergenza) Parco Ducos 2 e aree verdi pubbliche nelle vicinanze

22 CLE di Brescia: criteri cercare la maggior efficienza possibile del sistema urbano per la gestione dell emergenza, riducendo al minimo l impatto sulla pianificazione ordinaria ESEMPIO: Resa carrabile al bisogno di aree pedonali (ex Fossa Bagni) Via Pusterla (31087) Via Fossa Bagni (31088) Edifici interferenti in giallo

23 CLE di Brescia: criteri cercare la maggior efficienza possibile del sistema urbano per la gestione dell emergenza, riducendo al minimo l impatto sulla pianificazione ordinaria ESEMPIO: Strade a più corsie e/o con parcheggi o corsie riservate transitabili al bisogno Via Dalmazia Via Crocefissa di Rosa Via Del Monte Via Del Monte

24 CLE di Brescia: criticità e suggerimenti Piccoli interventi di tipo urbanistico tutelerebbero l efficienza della CLE riducendone sensibilmente la vulnerabilità in caso di sisma Ex. apertura (secondi) accessi carrabili in aree parcheggi o percorsi ciclabili Via Lechi Via Lechi

25 CLE di Brescia: criticità e suggerimenti Necessità della creazione/miglioramento di una seconda via di accesso ad alcune strutture strategiche Ex. Sede Operativa Croce Rossa Ex. Pronto Soccorso degli Spedali Civili

26 CLE di Brescia: criticità e suggerimenti Suggerimento di segnalazione ad altri Enti coinvolti nella gestione dell emergenza loro criticità Ex. Delocalizzazione Prefettura e TCL in zona meno vulnerabile e di miglior accesso Broletto, Provincia ed edificiinterferenti

27 Grazie per l attenzione Via Zara, 75 Brescia claudia.confortini@libero.it claudia.confortini@pec.it Tel Cel

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