La nuova Banca. Dall unione di Banca CIS e Intesa Sanpaolo
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- Ottavia Ferrari
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1 La nuova Banca Dall unione di Banca CIS e Intesa Sanpaolo BANCA CIS ha svolto un ruolo storico di supporto al sistema produttivo locale. È stata il punto di riferimento per tre generazioni di imprese, assistendole in tutte le fasi del ciclo di vita. Intesa Sanpaolo, grazie a una rete distributiva capillare, si è sempre distinta per essere una Banca nazionale con vocazione locale. nasce la nuova banca di riferimento per il Gruppo Intesa Sanpaolo in Sardegna: Banca di Credito Sardo unisce i punti di forza di queste due realtà. 1
2 Le quote di mercato * Quota sportelli (sett 09) Quota raccolta (giu 09) Quota impieghi (giu 09) 13,1% 16,5% 29,6% Quota risp. amm.to (dic 09) 15,9% Quota risp. gestito (dic 09) 21,2% Dati forniti da Direzione Centrale Uff. Sinergie di Ricavo e Posizionamento Strategico 2
3 La storia del Gruppo in Sardegna Da oltre 100 anni sosteniamo lo sviluppo della Sardegna: 1866 CARIPLO sostiene la provincia di Cagliari per il Prestito Nazionale 1890 BANCO DI NAPOLI apre la sua prima filialea Cagliari 1894 COMIT finanzia la Società Italiana per le Strade Ferrate della Sardegna 1918 COMIT avvia piano per lo sviluppo industriale e infrastrutturale (Polo Elettrico, Bonifiche Sarde, Sarda Ammonia e Prodotti Nitrici) 1953 Nasce il CREDITO INDUSTRIALE SARDO 1963 CARIPLO finanzia i comuni di Sassari e di Cagliari per l edilizia privata 1971 CARIPLO eroga Credito Fondiario per oltre 40 mld di lire 1995 Credito Industriale Sardo diventa BANCA CIS 2007 Con la fusione, INTESA SANPAOLO ha nell isola una rete di 95 filiali 3
4 Consigliere Delegato e CEO C. Passera Direzioni Centrali e Unità di Staff con riporti agli Organi... Divisione Corporate e Investment Banki ng G. Miccichè (DG) Divisione Banca dei Territori M. Morelli (DG Vicario) Divisione Banche Estere G. Boccolini 4
5 La Banca dei Territori Divisione Banca dei Territori Banca dei Territori Customer Relationship Management Direzione Personale Crediti Direzione Servizio Qualità e Presidio Customer Qualità Satisfaction e Canali Direzione Privati Marketing Privati Direzione Marketing Small Business Direzione Privati Marketing Imprese Direzione Pianificazione e Controllo di Gestione Direzione Crediti Direzione Piemonte, Valle d Aosta e Liguria Direzione Lombardia Direzione Milano e Provincia Direzione Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Direzione Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise Direzione Lazio, Sardegna e Sicilia A. Nucci Direzione Campania, Basilicata, Calabria e Puglia Direzione Toscana e Umbria Società Società Prodotto Società Prodotto Area Lazio Area Sicilia Banca di Credito Sardo Agriventure Banca Prossima Centrovita Assicurazioni EurizonTutela EurizonVita Intesa Previdenza Intesa Sanpaolo Private Banking Mediocredito Italiano Setefi Sirefid Sud Polo Vita Moneta 5
6 Banca di Credito Sardo Consiglio di Amministrazione Presidente Direttore Generale Crediti Controlli Personale Responsabile Segmento Privati Responsabile Segmento Small Business Responsabile Segmento Imprese Coordinatore di Mercato Retail Coordinatore di Mercato Imprese Coordinatore di Mercato Private Filiali Retail Base / Piccole / Medie Filiali Retail Grandi Filiali Retail Imprese 6
7 I principi guida del processo di concessione Contrapposizione tra diverse funzioni Semplicità ed efficienza Vari livelli di controlli 7
8 Concessione del Credito 1. Contatto con il cliente 2. Istruttoria 3. Attribuzione del rating 4. Proposta 5. Delibera 6. Perfezionamento ed erogazione dell affidamento
9 1. Contatto con il cliente E la fase di raccolta delle esigenze del cliente e di tutte le informazioni che permetteranno di arrivare al giudizio di merito creditizio. 9
10 2. Istruttoria E finalizzata a valutare Il merito creditizio della controparte ( ), sulla base delle informazioni acquisite nella fase di contatto La capacità prospettica di produrre reddito, integrata da ogni altro elemento utile a determinare la capacità di rimborso 10
11 2.1 Focus istruttoria 1/2 Scenario macroeconomico Settore economico Mercato di riferimento Concorrenza Organizzazione (anche con visite in azienda) Frazionamento clientela Legami a gruppi % 11
12 2.1 Focus istruttoria 2/2 Ciclo produttivo Possibilità espansione Andamento su sistema bancario e presso banca Bilancio/Doc.fiscale Business Plan Eventuali garanzie collaterali RATING 12
13 Analisi di Bilancio L analisi dei dati di Bilancio deve portare a valutare l impresa sotto l aspetto patrimoniale, finanziario ed economico. 13
14 Situazione patrimoniale Il patrimonio è da valutare quale elemento principale a sostegno della solvibilità aziendale in caso di insolvenza 1. In linea orizzontale, quale fonte di finanziamento dell immobilizzato per capire in che misura lo stesso è coperto dall indebitamento e quindi con quale rischio di oneri finanziari 2. In linea verticale, quale copertura dell indebitamento Il patrimonio si considera al netto delle immobilizzazioni immateriali, in quanto queste, nell ottica del creditore esterno, difficilmente mantengono il loro valore nei momenti di crisi. 14
15 Alcuni indici Attivo immobilizzato Patrimonio netto Patrimonio netto Attivo 15
16 Situazione finanziaria Valuta la capacità dell azienda di mantenere in costante equilibrio entrate ed uscite, senza compromettere l andamento economico. 16
17 Alcuni indici Capitale circolante Passività a breve (indice di liquidità) Fatturato Magazzino (rotazione del magazzino) 17
18 Situazione economica Valuta l attitudine dell azienda a raggiungere l equilibrio tra costi e ricavi. E quindi: a conseguire un congruo reddito ad assicurare la capacità di rimborso del debito 18
19 Alcuni indici Utile netto Fatturato Utile netto Mezzi propri Interessi passivi Passività (redditività delle vendite) (redditività del capitale) (costo dei finanziamenti) 19
20 2.2 Focus Business Plan 1/2 E il piano operativo pluriennale che: - segnala gli obiettivi strategici della azienda - definisce le tattiche e le azioni operative - Verifica il processo di creazione del valore L impresa in sintesi CHI E COSA VUOLE ESSERE COME LO FA COME LO FARA QUANTO RENDE QUANTO RENDERA 20
21 2.2. Focus Business Plan 2/2 Descrizione generale della Società I prodotti e servizi Piano di marketing Piano operativo Management e organizzazione Dati economici e patrimoniali Analisi finanziaria Piano finanziario 21
22 Garanzie collaterali In aggiunta alla garanzia rappresentata dal patrimonio netto dell affidato Personali (fideiussione, avallo, patronage) Reali (pegno, ipoteca) 22
23 3. Rating 1/2 Il calcolo del Rating è la fase che permette di formulare un giudizio sintetico, oggettivo e confrontabile, sul rischio cliente che secondo una scala maestra quantifica la possibilità con cui il cliente potrebbe entrare in default. 23
24 Il rating ha ruolo determinante nel processo del credito in quanto consente una stima delle perdite potenziali più accurata e oggettiva. 24
25 3.1 Struttura del modello rating interno ISP Si articola nei seguenti moduli: Rating Integrato Quantitativo: dati di bilancio e di CR sistema Confronto con indice rischio andamentale interno e sistema Questionario qualitativo Giudizio del gestore Rating Definitivo 25
26 Modulo quantitativo + Modulo qualitativo = Rating Integrato + Giudizio del Gestore = Rating Definitivo Centralità del ruolo del gestore nell assegnazione del rating in due fasi differenti: Compilazione questionario qualitativo Definizione del giudizio complessivo 26
27 Perché il rating 1. Il mercato deve avere banche solide 2. Le banche devono costituire riserve patrimoniali 3. Accordo Basilea I Accantonamento 8% dei finanziamenti 4. Accordo Basilea II Riserve differenziate in funzione della rischiosità dei clienti 5. Rating misura la rischiosità 27
28 Scala maestra Rating esterni Clientela domestica S&P s Moody s Fitch Classe AAA Aaa AAA AA+ Aa1 AA+ AA Aa2 AA I1 AA- Aa3 AA- A+ A1 A+ A A2 A A- A3 A- 12 BBB+ Baa1 BBB BBB Baa2 BBB 15 BBB- Baa3 BBB- 16 BB+ Ba1 BB+ M1 M2 BB Ba2 BB M3 BB- Ba3 BB- M4 B+ B1 B+ R1 R2 B B2 B R3 B- B3 B- R4 CCC Caa CCC R5 28
29 4. Proposta di fido La proposta di fido deve essere coerente con: profilo di rischio della controparte sinteticamente espresso dal rating e delle politiche creditizie di Gruppo fabbisogni finanziari dell azienda, anche derivanti dai suoi programmi di sviluppo/ristrutturazione 29
30 Concessione del Credito 1. Contatto con il cliente 2. Istruttoria 3. Attribuzione del rating 4. Proposta 5. Delibera 6. Perfezionamento ed erogazione dell affidamento
31 5.1 Cosa si delibera Breve termine Lungo termine Crediti di firma 31
32 Perfezionamento ed erogazione Comunicazione/accettazione fido Firma contratto Acquisizione garanzie Messa a disposizione delle somme 32
33 Linee di Credito a breve Apertura di credito in c/c Finanziamenti con finalità specifiche (finimport, anticipo fornitori, transato POS) Finanziamenti generici a scadenza Finanziamento Gestione Business Capitale circolante Anticipo crediti Anticipo fatture Smobilizzo di Portafoglio Anticipo su prenotazioni Alberghiere Anticipo esportazioni 33
34 Alcuni prodotti a breve termine Finanziamento Gestione Business Anticipo su prenotazioni Alberghiere 34
35 Finanziamenti MLT 1/3 Finanziamenti Investimenti Business Finanziamenti Liquidità Business PrestoBusiness Finanziamento Riequilibrio Business Finanziamento di Sostituzione 35
36 Finanziamenti MLT 2/2 Con finalità specifiche Aedifica Credito Artigiano Finanziamento Energia Business Finanziamento Extendi Mutuo Restart Mutuo Ricap Business 36
37 Alcuni prodotti a MLT 3/3 Leasing Leasing veicoli Progetto Mare Leasing Strumentale Leasing Immobiliare Leasenergy 37
38 Alcuni prodotti a MLT 1/3 Finanziamento riequilibrio Business Finalizzato a riequlibrare la situazione finanziaria e patrimoniale dell impresa riposizionando a medio lungo termine le esposizioni in essere a breve presso nostra Banca Finanziamento di sostituzione Per riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale dell impresa riposizionando a medio lungo termine almeno due o più finanziamenti di breve/medio lungo termine in essere presso il Gruppo Intesa Sanpaolo e presso le altre Banche 38
39 Alcuni prodotti a MLT 2/3 Finanziamento Energia Business Finalizzato alla realizzazione e all acquisto di impianti fotovoltaici destinati alla produzione/vendita di energia elettrica Finanziamento extendi Mutuo Finalizzato a finanziare gli investimenti dell impresa con l opportunità di allungare la durata del mutuo di ulteriore 5 anni rispetto alla durata originaria a semplice richiesta del cliente 39
40 Alcuni prodotti a MLT 3/3 Finanziamento Restart A sostegno delle imprese che effettuano periodicamente investimenti produttivi. La Banca si impegna, sin dal momento della delibera di concessione del finanziamento iniziale ad erogare, sussistendo determinate condizioni predefinite, uno o due ulteriori finanziamenti finalizzati a coprire altri fabbisogni di investimento, nel limite massimo del capitale rimborsato Finanziamento Ricap Business A sostegno dei processi di rafforzamento patrimoniale delle PMi attraverso il quale la banca eroga un finanziamento di importo correlato all aumento di capitale effettivamente sottoscritto dai soci 40
41 Rinvio rate Offre la possibilità alle piccole e medie imprese di postergare il pagamento delle rate di mutui leasing. 41
42 Le iniziative del Gruppo per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi 1. Innovazione dell offerta 2. Disponibilità di risorse 3. Stipula di accordi e protocolli d intesa 4. Intensificazione dell attività di Consulenza 5. Mitigazione del rischio 6. Tavoli tecnici con associazioni di categoria 42
43 Un futuro in arrivo Vi è oggi una grande necessità di Leadership che integri la diversità femminile nel modello esistente prevalentemente maschile, quindi capace di: Offrire ascolto al malessere dell incertezza Costruire relazioni basate sull empatia e la sintonizzazione delle emozioni Ridurre e contenere la frenesia competitiva che investe le organizzazioni Esercitare tolleranza verso l imperfezione organizzativa Accogliere una pluralità di punti di vista 43
44 Il progetto gemma del Gruppo Intesa Sanpaolo Il progetto nato per promuovere e valorizzare il talento delle donne del Gruppo Intesa Sanpaolo e migliorare in azienda l'equilibrio tra la vita professionale e quella privata. Il progetto Gemma ha un suo luogo di incontro virtuale nella intranet aziendale, una comunity nella quale i dipendenti del Gruppo si possono confrontare sui temi della vita lavorativa, sulla genitorialità e sul talento al femminile offrendo contributi allo sviluppo di iniziative interne e di business legate a queste tematiche 44
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