IL SEQUENCER: QUANDO COMPORRE DIVENTA UN GIOCO
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- Mirella Sasso
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1 NUOVE TECNOLOGIE PER LA MUSICA: L HOME RECORDING (PARTE SECONDA) PROF. MAURIZIO PISCITELLI
2 Indice 1 IL SEQUENCER: QUANDO COMPORRE DIVENTA UN GIOCO di 5
3 1 Il sequencer: quando comporre diventa un gioco Il sequencer software è un elaborazione virtuale di quelli hardware e trova nel computer infinite possibilità di controllo, anche di tipo visivo. Il sequencer permette di scrivere musica, ascoltare e vedere ciò che viene scritto, ma diversamente dal pentagramma, lo fa utilizzando una modalità detta piano roll che presenta la musica come divisa per gruppi (o chunks). Così i suoni possono essere combinati visivamente in strutture sempre più grandi, utilizzando un procedimento inverso a quello percettivo dell ascolto. Non risulta indispensabile conoscere lo spartito musicale o la teoria musicale, basta procedere attraverso la giustapposizione di suoni, copia/incolla, random e altre possibili metodologie di carattere esplorativo piuttosto che intenzionale. Certamente un compositore esperto potrà utilizzare il pentagramma ed altre forme di scrittura per registrare con il software. La caratteristica del sequencer è che consente di elaborare totalmente un brano dalle sue parti fino al prodotto finale, partendo dalla correzione dell esecuzione registrata (tempo, volume), passando per il mixaggio e per il mastering (due fasi dell elaborazione sonora della musica da distribuire sul mercato). Gli strumenti musicali virtuali possono essere aperti direttamente nel sequencer e tramite vari protocolli di comunicazione (vst, asio), vengono controllati interamente dal programma. Il lavoro del sequencer è formidabile: controlla nello stesso istante numerosi strumenti, ogni parametro dei suoni, ogni effetto, volume, velocità del brano ed invia segnali MIDI agli strumenti hardware, trasforma le varie tracce degli strumenti in un unica traccia codificabile in vari formati (mp3, wav, aif). Il cuore di un compositore di musica elettronica è proprio il sequencer. Permette ad un unica persona di avere un controllo totale sulla composizione, sia in fase di produzione, sia in fase di esecuzione. Infatti, ogni registrazione può essere considerata come un improvvisazione del brano. Una volta registrato sul sequencer questo verrà elaborato correggendo la metrica, il tempo, il volume e tutti gli aspetti sui quali si vuole intervenire. Ad esempio: se registriamo un riff di pianoforte esso presenterà diversi errori nell esecuzione, attraverso il quantize (una funzione del sequencer) possono essere corretti gli errori. Il pentagramma non permette un controllo totale del brano, ma riporta soltanto le caratteristiche principali della musica. Non a caso, quando ascoltiamo un brano di Mozart, suonato da musicisti diversi si nota una certa differenza di esecuzione. Lo studio della musica permette la decodifica dei segni scritti dal compositore, da parte dell esecutore. Questo con il sequencer non accade poiché si registra sia lo spartito su piano roll, sia l audio che sarà definitivamente uguale ad ogni sua futura riproduzione. 3 di 5
4 Bisogna sottolineare che, la maggior parte dei sequencer sono stati progettati con un approccio lineare, più vicino a quello che può avere un ingegnere del suono per il mixaggio della traccia finita, piuttosto che con un approccio più caotico e destrutturato, come quello del un musicista nelle fase di composizione. Esistono però, da almeno un decennio, dei software che si distinguono dagli altri sequencer proprio per il differente approccio riservato alla composizione. Tra questi, il primo ad introdurre questa logica di interazione è un software chiamato Ableton Live. La sua modalità di funzionamento è sicuramente legata al fatto che il programma, è stato ideato per l esecuzione dal vivo, rispetto a quella ideata a tavolino. La particolarità di questo sequencer è quella di lasciare un enorme spazio all' improvvisazione, attività in cui possono nascere nuove idee. Ableton Live è basato su un caratteristico flusso ininterrotto di possibilità di (ri)combinazione, effettuabili direttamente in fase di registrazione, senza dover necessariamente programmare in precedenza l attività. Questo si rivela uno strumento flessibile per stimolare la creatività, anche al di la delle competenze musicali o tecniche. Non è un caso che uno dei suoi creatori, Henke, non sia un musicista nel senso classico del termine in quanto non è in grado di suonare manualmente alcun strumento. Questo sequencer combina sia le caratteristiche necessarie ad un compositore professionista, sia quelle adatte ad un novizio. Non bisogna dimenticare che questi programmi aiutano ad aumentare la capacità di ristrutturazione del campo percettivo attraverso l interfaccia grafica, che combina i vari elementi sonori secondo una gerarchia che semplifica la memorizzazione e l elaborazione mentale. La possibilità di avere un computer come collega e supporto di lavoro, aiuta anche a liberare la memoria mentale di lavoro da molte informazioni che vengono visualizzare sul monitor, lasciando maggiore spazio all elaborazione mentale delle informazioni. Poter visualizzare una struttura che viene pensata attraverso la combinazioni di suoni, rende il procedimento talmente semplice da poter essere svolto anche da persone non esperte. La società dell informazione, d altro canto, aiuta la diffusione di informazioni riguardo ogni aspetto della vita, non escluso il funzionamento di certe tecnologie. Anzi, queste ultime trovano nel web il medium più adatto per essere condivise, grazie a: quantita di informazioni registrabili, facilità di ricerca delle informazioni, possibilità di aiutarsi con immagini, video e qualsiasi altro oggetto multimediale. I sequencer oltre a scrivere partiture in MIDI, possono utilizzare direttamente campioni audio, in modo che lo stesso programma diventi una sorta di campionatore di suoni. Così si possono programmare composizioni sia in MIDI, sia in audio, sia in entrambi i formati. La composizione con il sequencer può avvenire secondo modalità compositive basate: sulla teoria musicale; su calcoli matematici; su operazioni di tentativi e correzioni;attraverso l elaborazione di 4 di 5
5 preset già esistenti. Principalmente il sequencer si occupa della struttura musicale, intesa come oggetti musicali posti in determinati luoghi del metro temporale utilizzato. Le altre funzioni, che sono state aggiunte con lo sviluppo tecnologico, sono indirizzate verso la selezione dei suoni, la loro gestione ed elaborazione. Una volta impostati tutti i parametri e completata la creazione musicale, attraveso il SAVE o SAVE AS, vengono salvati tutti i dati necessari alla riapertura del progetto audio, semplificando notevolmente il lavoro, specialmente ai novizi. Oltre alla composizione notazionale il sequencer permette di controllare molti parametri, sia riguardo aspetti che restano sostanzialmente invariati nel brano (volumi, timbri), sia riguardo aspetti che evolvono nel brano (filtri, equalizzazioni, effetti). I concetti fondamentali per l uso del sequencer software sono: ASIO: tecnologia sviluppata da Steinberg (nota casa tedesca produttrice di software musicali, tra i quali Cubase e Nuendo) che consente di gestire il flusso audio e di sincronizzare gli input di una scheda audio. Quando colleghiamo uno strumento all ingresso audio della nostra scheda, il segnale in ingresso viene convertito da analogico a digitale e quindi inviato, attraverso i canali Asio, all applicazione desiderata. L Asio è descrivibile come una connessione virtuale tra scheda audio e software musicali, che trasmette l informazione. PLUG-INS: Software aggiuntivo per il software principale, che espande determinate funzioni e capacità mediante il suo richiamo dal programma. VST: (Virtual Studio Technology) tecnologia di studio virtuale. E una tecnologia introdotta da Steinberg nel 1996 per consentire di gestire effetti e plug-ins. I VST instruments sono strumenti virtuali che si appoggiano alla tecnologia VST. I plug-ins VST sono applicabili a piattaforme Windows e Mac OS. 5 di 5
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