Protesi di anca

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Protesi di anca"

Transcript

1 Protesi di anca Scopo di una articolazione artificiale è realizzare un sistema che, in accordo con la cinematica fisiologica, consenta di sopportare i carichi e di minimizzare l usura e l attrito, garantendo la necessaria stabilità ed evitando l insorgere di reazioni dannose nell organismo.

2

3 L articolazione dell anca è costituita dalla testa femorale che si articola nell acetabolo. Permette all arto inferiore movimenti ampi nello spazio essendo uno snodo praticamente sferico con tre gradi di libertà.

4

5 I movimenti elementari possibili sono: flesso-estensione sul piano sagittale; abduzione e adduzione sul piano frontale; rotazione interna e rotazione esterna intorno all asse meccanico dell arto inferiore.

6 Cinematica articolare Il bacino e le articolazioni sono collocate al centro della catena cinematica del corpo. Una alterazione nell anca si risente biomeccanicamente sia nella parte superiore che in quella inferiore dello scheletro.

7 Movimenti nel piano sagittale: flessione estensione 0-15 Movimenti nel piano frontale e trasversale: abduzione 0-30 adduzione 0-25 rotazione esterna 0-90 rotazione interna 0 70

8 I carichi agenti sull anca variano al variare del peso corporeo, della posizione del corpo e delle forze esterne applicate. Quando l individuo è in posizione eretta, il peso corporeo viene trasmesso dalla vertebra lombare L5 alla base sacrale, alle articolazioni sacro-iliache, all ileo e all ischio, ai femori, poi alle tibie e ai piedi.

9 L effetto combinato del peso corporeo e forze muscolari fa sì che la testa femorale sia soggetta a una forza pari a circa 4 volte il peso corporeo nella fase di appoggio unipodale nella deambulazione lenta. Nella locomozione normale l anca è soggetta ad ampie oscillazioni del carico in compressione a seconda che l appoggio sia uni o bipodale.

10 I fattori che influenzano l entità e la direzione delle forze di compressione agenti sulla testa femorale sono la posizione del centro di gravità e il braccio di leva dei muscoli abduttori (che è funzione degli angoli di inclinazione tra asse del collo e quelli diafisari).

11 La forma del femore e l orientamento delle trabecole nella metafisi ed epifisi indicano che il carico più importante sulla testa femorale agisce sul piano frontale. Quando si salgono le scale o ci si alza dalla posizione seduta, le forze relative al peso corporeo agiscono sulla superficie anteriore della testa femorale.

12 Il femore è impossibilitato a ruotare a causa dell azione dei condili femorali che si articolano con il piatto tibiale. Queste forze producono una deformazione di torsione sul femore prossimale.

13

14 QUANDO OCCORRE UNA PROTESI DI ANCA?

15

16

17

18

19 Quale tipo di protesi d anca?

20 REQUISITI DI UNA PROTESI Requisiti meccanici: resistenza meccanica adeguata alle sollecitazioni applicate evitare concentrazione di tensioni ancoraggio stabile dei componenti protesici minimizzazione delle forze di attrito che provocano sollecitazioni tangenziali all interfaccia minimizzazione dell usura dei componenti

21 Requisiti biologici: massima biotollerabilità dei materiali biotollerabilità dei detriti di usura restituzione della motilità mantenimento della stabilità

22 Requisiti chirurgici: facilità di inserzione e di posizionamento dei componenti minimizzazione del trauma operatorio possibilità di eseguire un reintervento

23 Descrizione della protesi

24 Considerazioni progettuali Nel caso di sostituzione protesica, i carichi vengono trasmessi dalla protesi all osso e generano in quest ultimo una distribuzione di tensioni nettamente diversa da quella fisiologica e che dipende anche dalla configurazione geometrica della protesi, dalle caratteristiche meccaniche dei materiali e dal sistema dei vincoli.

25 La vita di una protesi d anca dipende dall andamento del processo di interazione fra due entità profondamente diverse: l anca, che costituisce un ambiente biomeccanicamente complesso, in costante evoluzione, e la protesi, la cui struttura meccanica è notevolmente sollecitata dall ambiente, chimicamente aggressivo, e dall entità dei carichi.

26 La distribuzione delle sollecitazioni che una particolare protesi realizza nell osso nel periodo iniziale di vita dell impianto e che usualmente è assunta come indice del grado di stabilità di quest ultimo (stabilità primaria), viene profondamente modificata a causa del rimaneggiamento osseo e delle variazioni dell assetto biomeccanico generale (stabilità secondaria).

27 L integrazione totale è al momento una meta irraggiungibile non solo per la diversa caratterizzazione meccanica degli elementi costituenti l impianto, ma per l evidente impossibilità della protesi di modificarsi in sintonia con quanto accade all ambiente.

28 In generale, dando per acquisita la biotollerabilità del materiale, ottimizzare l impianto vuol dire individuare una soluzione che generi una distribuzione delle tensioni tale da assicurare un ancoraggio stabile per il maggior tempo possibile

29

30 La reazione dell osso all impianto Mentre nei femori intatti la massima sollecitazione si ha a livello prossimomediale, nei femori protesizzati la distribuzione dei carichi è diversa, con una marcata riduzione delle sollecitazioni nella zona prossimo mediale più accentuata quando la protesi è sprovvista di colletto.

31 Questo effetto di schermatura del carico (stress shielding) dipende dalla distribuzione delle rigidezze sia del femore che dello stelo.

32

33

34 La capacità dell osso di reagire agli stimoli dell ambiente e le alterazioni nella distribuzione delle sollecitazioni dovute all intervento di artoprotesi, visibili già a quatto settimane dall intervento, possono causare diversi fenomeni: a) necrosi o spongiosizzazione della corticale interna a causa del danno della vascolarizzazione intramidollare e apposizione di osso subperiostale; b) osteoporosi da disuso; c) riassorbimento del calcare

35 La mobilizzazione asettica costituisce la più frequente causa di fallimento delle protesi d anca, soprattutto per i pazienti più giovani e attivi. La mobilizzazione dello stelo può essere definita come la separazione primaria fra impianto e osso; non sempre è facilmente distinguibile da un infezione tardiva. Quando la mobilizzazione interessa un area significativamente estesa dell impianto, si ha la formazione e l interposizione di tessuto fibroso.

36 Dolore e limitazione funzionale spesso rappresentano la fase finale di questo processo che, ormai clinicamente diagnosticabile, porta al reintervento.

37 Può avere origini biologiche e meccaniche. Concentrazioni locali di tensioni possono innescare il processo di distacco dell impianto e l insorgere di micromovimenti relativi. Giocano un ruolo determinante il rimodellamento osseo e la reazione da corpo estraneo, provocata da particelle di cemento e dei detriti di usura. I detriti di polietilene sono in grado di provocare il riassorbimento osseo e la formazione di una membrana di tessuto fibroso all interfaccia osso-cemento: i macrofagi e le cellule giganti, dopo aver inglobato le particelle di usura, rilascerebbero sostanze solubili in grado di attivare gli osteoclasti.

38 Ancoraggio: il maggior problema delle protesi d anca è rappresentato dall ancoraggio dei componenti protesici. Si possono seguire tre strade: uso del cemento acrilico contatto diretto tra protesi e osso per la crescita di tessuto osseo nelle irregolarità presenti sulla superficie protesica ancoraggio meccanico ottenuto con la filettatura dello stelo.

39 Comunque si ha la necessità di limitare la distribuzione dei sistemi traiettoriali dell osso ospite e dalla necessità di ottenere una distribuzione ottimale delle tensioni al fine di evitare ipo- o ipersollecitazioni nell osso.

40 Protesi cementate: L uso del cemento consente uno stabile ancoraggio della protesi riempiendo lo spazio tra lo stelo e il canale femorale. Il cemento è formato da materiali a base di polimetilmetacrilato (PMMA) caricato con solfato di bario (BaSO4) per renderlo opaco ai RX

41 Il cemento svolge la funzione di riempire gli spazi compresi tra osso e protesi allo scopo di migliorarela distribuzione degli sforzi trasmessi dalla protesi all osso durante il carico. Di fatto, il cemento non è un materiale adesivo.

42 Il cemento non aderisce al metallo. Si ottiene la massimizzazione della superficie di contatto e si ha un ottima stabilizzazione primaria. Alcuni cementi per ossa contengono antibiotici in fase solida (5-10% in peso) e vengono impiegati quando si mettono protesi successivamente ad un fallimento settico di una precedente protesi.

43

44 I cementi commerciali hanno ritiri volumetrici dello 0,5-1% durante l indurimento e nei successivi 30 giorni subiscono una espansione volumetrica del 1-2% a causa dell assorbimento di acqua e di lipidi.

45 Il processo di indurimento del cemento ha tre tempi caratteristici: tempo di mescolamento (t1); tempo di indurimento (t2); intervallo di applicazione (t3).

46 Durante l indurimento si ha uno sviluppo di calore (12-14 kcal ogni 100 g di cemento). Si possono raggiungere temperature di C. Un problema è la presenza di due interfacce: metallo-cemento e osso-cemento. Entrambe possono cedere.

47 La rimozione di una protesi cementata è complicata dalla necessità di rimuovere completamente il cemento ed i suoi frammenti dall osso. Inoltre il nuovo impianto avviene in un osso fortemente traumatizzato e di spessore ridotto.

48 Il principale obiettivo delle protesi non cementate è l osteointegrazione, ovvero il contatto diretto fra la protesi e l osso senza tessuto connettivo interposto, meccanicamente stabile. L osteointegrazione dipende dalla forma e dalle dimensioni della protesi, dalle modalità e dai materiali con cui è fabbricata, dalle caratteristiche della sua superficie e dalle modalità chirurgiche di impianto.

49

50 Il principale problema di biocompatibilità del materiale delle protesi è la resistenza alla corrosione. Le protesi sono generalmente metalliche e sono realizzate per pressofusione e/o per lavorazione alle macchine utensili.

51 I materiali usati sono: leghe di titanio (Ti6Al4V) acciaio inox (AISI 316L) leghe di cobalto (Co- Cr-Mo) Hanno la tendenza a rilasciare modeste quantità di ioni metallici che possono essere dannosi alle cellule viventi. Gli effetti della corrosione localizzata, se associati a sollecitazioni cicliche possono portare a cedimenti dello stelo per fatica (stress corrosion cracking).

52 I tipi di finitura superficiale si basano su due diversi meccanismi: a) stabilità meccanica iniziale (press-fit) per ottenere una salda fissazione iniziale che si stabilizza successivamente per l interposizione di tessuto fibroso. b) apposizione di osso neoformato (bone ingrowth) sulla superficie porosa di uno stelo metallico.

53 Superfici madreporiche: sono formate durante la costruzione con delle biglie del diametro di 1mm. Presentano una superficie granulosa e scavata su cui verrà a depositarsi l osso endostale neoformato.

54

55 lo spessore del rivestimento, sempre molto contenuto, è una conseguenza delle scelte relative al diametro dei pori, al numero degli strati o al procedimento di ottenimento della superficie.

56 il tipo di materiale, i rivestimenti possono essere passivi o attivi. Alcuni possono essere ampiamente biocompatibili come il rivestimento in titanio puro altri come quelli con idrossiapatite e biovetri possono stimolare la ricrescita dell osso.

57 Secondo alcuni, il movimento relativo tra osso e protesi è di circa 50μm per cui il valore medio della porosità non dovrebbe essere inferiore a 150 μm. lo spessore del rivestimento, sempre molto contenuto, è una conseguenza delle scelte relative al diametro dei pori, al numero degli strati o al procedimento di ottenimento della superficie.

58 la resistenza all interfaccia, l interfaccia ha una elevata resistenza a taglio i micromovimenti all interfaccia, per ottenere la ricrescita ossea, i micromovimenti tangenziali non dovrebbero superare i 30 μm.

59

60 il rilascio ionico, negli impianti porosi, è stata evidenziata una velocità di corrosione 5-10 volte superiore a quella degli impianti lisci. L aumento di ioni metallici rilasciati può causare una sensibilizzazione allergica e un effetto cancerogenetico.

61 l estensione del rivestimento poroso, dovrebbe essere più ampia possibile per ottenere la massima fissazine. Questo comporta però una osteolisi massiccia nella parte prossimale del femore e può essere causa di notevoli problemi in caso di revisione.

62 Riassumendo: Cemento osseo: reazione dell osso in presenza della resina, caratteristiche meccaniche del PMMA e loro variazione nel tempo, adesione osso-cemento-impianto. Accoppiamento diretto: necessaria pianificazione preoperatoria per accurata scelta della protesi, precisione chirurgica, contatto nella zona prossimale, fondamentale nei soggetti giovani (fino a anni). Steli filettati: dovrebbero conferire una maggiore tenuta per la grande area di contatto osso protesi e per la possibilità del rimodellamento osseo. In realtà trasmetto i carichi all osso in modo molto diverso da quello fisiologico.

63

64 Aspetti morfologici della protesi Diametro della testa: secondo Charnley una testa di 22 mm permette di contenere la coppia di attrito e quindi le sollecitazioni all interfaccia. Offrono la possibilità di usare acetaboli di spessore maggiore. Diametri di 32 mm assicurano un movimento più ampio ma maggiori coppie di attrito. Diametri di 26 e 28 mm rappresentano una soluzione di compromesso.

65 Collo: un collo snello consente una maggiore escursione del movimento. Adottando sezioni non circolari si può privilegiare movimento in un piano senza compromettere la resistenza strutturale.

66 Colletto: Nel femore integro, la zona del calcar è soggetta a rilevanti carichi. In femori protesizzati tali sollecitazioni sono ridotte del 90% con steli senza colletto e del 50-70% con steli con colletto. E difficile però realizzare un valido contatto tra calcar e colletto.

67 Lunghezza dello stelo: Le lunghezze variano in genere tra 110 e 145 mm. E ormai superato il concetto che uno stelo lungo permetta una maggiore distribuzione dei carichi. In realtà i carichi cambiano poco e si ha un maggiore stress shielding e maggiore rischio di distacco dello stelo. Per i reimpianti si usano steli lunghi.

68 Cotile: mentre la mobilizzazione asettica del componente femorale si ha nei primi anni dall impianto, quella del componente cotiloideo si manifesta più tardi. Le cause della mobilizzazione sono simili a quelle dello stelo.

69

70

71 Gran parte dei cotili vengono realizzati in UHMWP che per la sua flessibilità può trasmettere i carichi alle strutture ossee in modo non uniforme. Si può ovviare rivestaendo il cotile con un guscio di metallo. L ancoraggio può essere con cemento o con accoppiamento diretto.

72

73

74

75

Cinematica articolare

Cinematica articolare Protesi d anca Scopo di una articolazione artificiale è realizzare un sistema che, in accordo con la cinematica fisiologica, consenta di sopportare i carichi e di minimizzare l usura e l attrito, garantendo

Dettagli

Cause che richiedono il reimpianto

Cause che richiedono il reimpianto Cause che richiedono il reimpianto MOBILIZZAZIONE ASETTICA DELLA PROTESI Le cause possono essere meccaniche per mancanza di osteointegrazione tra osso ospite e protesi o biologiche per l usura di una componente

Dettagli

Quale futuro per il sistema dispositivi medici. Il contributo del GRTS alla gestione dei DM. Le Protesi d Anca in Regione Emilia-Romagna

Quale futuro per il sistema dispositivi medici. Il contributo del GRTS alla gestione dei DM. Le Protesi d Anca in Regione Emilia-Romagna Quale futuro per il sistema dispositivi medici Il contributo del GRTS alla gestione dei DM Le Protesi d Anca in Regione Emilia-Romagna Federico Silipo Storia dei progetti Gara AUSL MO protesica Contributo

Dettagli

Possiamo identificare tre diversi tipi di lubrificazione, a seconda dello spessore del lubrificante:

Possiamo identificare tre diversi tipi di lubrificazione, a seconda dello spessore del lubrificante: ASPETTI TRIBOLOGICI DEI MATERIALI PROTESICI (Ing. Amedeo Esposito Responsabile Innomed Napoli) La Tribologia (dal latino tribere=strofinare e logos=scienza) si occupa dello studio dell attrito, dell usura,

Dettagli

La biomeccanica del legamento crociato anteriore

La biomeccanica del legamento crociato anteriore Corso teorico- pratico IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE LO STATO DELL ARTE CIRCA IL TRATTAMENTO, LA RIABILITAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RECUPERO FUNZIONALE La biomeccanica del legamento crociato anteriore

Dettagli

INTRODUZIONE. Le fratture del collo del femore rappresentano delle. problematiche coinvolgenti soprattutto l età senile.

INTRODUZIONE. Le fratture del collo del femore rappresentano delle. problematiche coinvolgenti soprattutto l età senile. INTRODUZIONE Le fratture del collo del femore rappresentano delle problematiche coinvolgenti soprattutto l età senile. Oggi si assiste ad un incremento della longevità, infatti la durata della vita degli

Dettagli

DIALOGO TECNICO GARA PROTESI ANCA PER LA REGIONE DEL VENETO BOZZA DI CAPITOLATO TECNICO

DIALOGO TECNICO GARA PROTESI ANCA PER LA REGIONE DEL VENETO BOZZA DI CAPITOLATO TECNICO R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità DIALOGO TECNICO GARA PROTESI ANCA PER LA REGIONE DEL VENETO BOZZA DI CAPITOLATO TECNICO 1 Riepilogo Lotti

Dettagli

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Protesi di Spalla La spalla è un complesso sistema costituito da tre ossa: la scapola, l omero e la clavicola. L articolazione della spalla è realizzata da due strutture principali:

Dettagli

Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore

Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore Anatomia del ginocchio epicondili condili Patella Gola intercondiloidea Piatto tibiale Tuberosità tibiale Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore 1 Il movimento del ginocchio naturale 1) Flesso Estensione

Dettagli

Articolazione Dell anca

Articolazione Dell anca Articolazione Dell anca Articolazione tra osso iliare a testa del femore DIARTROSI - enartrosi Priva di disco Sostiene il peso corporeo e le forze di compressione durante il movimento delle gambe Ammette

Dettagli

PROBLEMATICHE RELATIVE AL POSIZIONAMENTO RECIPROCO DELLE COMPONENTI PROTESICHE DELL ANCA. Ettore Sabetta

PROBLEMATICHE RELATIVE AL POSIZIONAMENTO RECIPROCO DELLE COMPONENTI PROTESICHE DELL ANCA. Ettore Sabetta PROBLEMATICHE RELATIVE AL POSIZIONAMENTO RECIPROCO DELLE COMPONENTI PROTESICHE DELL ANCA Ettore Sabetta Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia Direttore: Ettore Sabetta Arcispedale S. Maria Nuova

Dettagli

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME

Dettagli

- osteolisi (riassorbimento osseo) indotto da particolato di polietilene; - infezione (settica); - frattura (per esempio da caduta).

- osteolisi (riassorbimento osseo) indotto da particolato di polietilene; - infezione (settica); - frattura (per esempio da caduta). Revisione D Artroprotesi D Anca Quando una delle componenti protesiche o tutte e due sono mobilizzate, è necessario rimpiazzarle. Si parla allora di artroplastica di revisione. Esistono varie ragioni per

Dettagli

Patologia apparato locomotore

Patologia apparato locomotore Patologia apparato locomotore Anca normale Le travate ossee (trabecole) rendono solido il collo del femore Cenni di anatomia Cenni di anatomia Capsula articolare Fratture mediali fratture laterali Circolazione

Dettagli

G. Sessa PROBLEMI DEL COTILE LA CHIRURGIA PROTESICA NELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA:

G. Sessa PROBLEMI DEL COTILE LA CHIRURGIA PROTESICA NELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA: Università degli Studi Di Catania Dipartimento di Chirurgia Sezione di Ortopedia e Traumatologia Direttore Prof. G. Sessa LA CHIRURGIA PROTESICA NELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA: PROBLEMI DEL COTILE

Dettagli

Materiali e Tecniche per dispositivi. in: ORTOPEDIA

Materiali e Tecniche per dispositivi. in: ORTOPEDIA Materiali e Tecniche per dispositivi in: ORTOPEDIA 1 Impianti Ortopedici 2 Impianti ortopedici Si distinguono i seguenti principali tipi di impianti ortopedici: protesi articolari: anca, ginocchio, spalla,

Dettagli

Anatomia del Ginocchio

Anatomia del Ginocchio Anatomia del Ginocchio Anatomia del Ginocchio Legamenti Rottura LCA La tibia è trascinata in avanti e strappa il legamento Rottura LCP La tibia è trascinata all indietro. Il ginocchio 1. Sopporta il carico

Dettagli

CASA DI CURA. Ortopedia traumatologia MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE

CASA DI CURA. Ortopedia traumatologia MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE Ortopedia traumatologia CASA DI CURA MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE LA CHIRURGIA DI REVISIONE DELLE PROTESI DELL ANCA L. Antonelli LA SOPRAVVIVENZA DELLE PROTESI D ANCA Le protesi dell anca hanno

Dettagli

MOMENTO DI UNA DI FORZA. Il momento è responsabile delle rotazioni del corpo intorno all asse di rotazione passante per il vincolo nel punto O.

MOMENTO DI UNA DI FORZA. Il momento è responsabile delle rotazioni del corpo intorno all asse di rotazione passante per il vincolo nel punto O. MOMENTO DI UNA DI ORZA Il momento è responsabile delle rotazioni del corpo intorno all asse di rotazione passante per il vincolo nel punto O. M = r = r sinα M = N L = M L T 2 L = ML 2 T 2 1 MOMENTO DI

Dettagli

Si attua fra le superfici articolari dei condili femorali, le cavità glenoidee dei condili tibiali e la faccia posteriore articolare della patella

Si attua fra le superfici articolari dei condili femorali, le cavità glenoidee dei condili tibiali e la faccia posteriore articolare della patella Il Ginocchio articolazione intermedia dell arto Inferiore Il Ginocchio articolazione intermedia dell arto Inferiore Si attua fra le superfici articolari dei condili femorali, le cavità glenoidee dei condili

Dettagli

mc² Protesi totale di ginocchio Mobilità Congruenza Cinematica

mc² Protesi totale di ginocchio Mobilità Congruenza Cinematica mc² Protesi totale di ginocchio Mobilità Congruenza Cinematica Protesi totale di ginocchio postero-stabiliazzata o-stab a piatto rotante L equazione Preservare il polietilene dall usura. Minimizzare i

Dettagli

Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA

Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA Materiale tratto dall intervento al congresso A.P.T.P.I. Tenuto dal dott. Alberto Cigada del Policlinico di Milano MATERIALI PER PIERCING Per

Dettagli

Tessuto osseo. L osso è al contempo resistente e leggero

Tessuto osseo. L osso è al contempo resistente e leggero Tessuto osseo Forma specializzata di connettivo caratterizzata dalla mineralizzazione della matrice extracellulare che conferisce al tessuto una notevole resistenza e durezza L osso è al contempo resistente

Dettagli

BioStrutture artificiali

BioStrutture artificiali BioStrutture artificiali BioStrutture artificiali 1 Protesi, impianti e fissazioni Protesi ortopediche protesi d arto endoprotesi Impianti vascolari di origine sintetica Fissazioni di fratture ossee BioStrutture

Dettagli

Premessa: Conoscenze del sistema muscolo-scheletrico: Anatomia Fisiologia Biomeccanica

Premessa: Conoscenze del sistema muscolo-scheletrico: Anatomia Fisiologia Biomeccanica Malattie delle ossa Premessa: Conoscenze del sistema muscolo-scheletrico: Anatomia Fisiologia Biomeccanica Eziopatogenesi: Per FRATTURA si intende una interruzione di continuità di un segmento scheletrico.ma

Dettagli

CASA DI CURA. Ortopedia traumatologia MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE

CASA DI CURA. Ortopedia traumatologia MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE Ortopedia traumatologia CASA DI CURA MONOSPECIALISTICA VILLA BIANCA LECCE LA CHIRURGIA PROTESICA DELL ANCA. DOVE SIAMO, DOVE STIAMO ANDANDO Dott. Luca Antonelli Consulente Ortopedico Casa di Cura Villa

Dettagli

METODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale

METODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale Programma corso formazione Moduli base ed avanzato Contenuti: obiettivi generali del Metodo Mézières METODO MEZIERES Riabilitazione Morfologico Posturale la perdita della simmetria corporea: cause fisiologiche

Dettagli

Istituti Ortopedici Rizzoli Clinica Ortopedica Università degli Studi di Bologna Direttore: Prof. Sandro Giannini PROTESI CONSERVATIVE. S.

Istituti Ortopedici Rizzoli Clinica Ortopedica Università degli Studi di Bologna Direttore: Prof. Sandro Giannini PROTESI CONSERVATIVE. S. Istituti Ortopedici Rizzoli Clinica Ortopedica Università degli Studi di Bologna Direttore: Prof. Sandro Giannini PROTESI CONSERVATIVE S. Giannini PROTESI CONSERVATIVE VARIE OPZIONI DI TRATTAMENTO: Protesi

Dettagli

COMPONENTI ACETABOLARI Coppe - COTILI CEMENTATI PER IMPIANTO PRIMARIO IN MATERIALE METALLICO - a ritenzione di testina NR ,

COMPONENTI ACETABOLARI Coppe - COTILI CEMENTATI PER IMPIANTO PRIMARIO IN MATERIALE METALLICO - a ritenzione di testina NR , Allegato B.1) al Capitolato Speciale LOTTO CODIFICA DESCRIZIONE 001 P090804050202 TESTE FEMORALI PER PROTESI TOTALI in metallo 22 28 e 32 mm per accoppiamento con polietilene NR 2.541 362,00 919.842,00

Dettagli

GUIDA RAPIDA. Artrodesi. Fusione Articolare. A cura di: Dr. S. Agostini e Dr. F. Lavini INNOVAZIONE CONTINUA

GUIDA RAPIDA. Artrodesi. Fusione Articolare. A cura di: Dr. S. Agostini e Dr. F. Lavini INNOVAZIONE CONTINUA GUIDA RAPIDA 5 Artrodesi Fusione Articolare A cura di: Dr. S. Agostini e Dr. F. Lavini INNOVAZIONE CONTINUA GUIDA RAPIDA ARTRODESI DELL ANCA Applicare il fissatore ProCallus sulla superficie laterale della

Dettagli

BMHR BIRMINGHAM HIP MID-HEAD RESECTION

BMHR BIRMINGHAM HIP MID-HEAD RESECTION BMHR BIRMINGHAM HIP MID-HEAD RESECTION Sacchetti G.L. Xchè una Protesi Nuova? Treacy RBC, Mc Bryde CW, Pynsent PB BHR arthroplasty a minimum follow-up of 5 years JBJS 2005,87/B,167-170 Nuova alternativa

Dettagli

Dati e immagini Intrauma S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche al design e alla finitura dei prodotti mostrati e descritti nel presente

Dati e immagini Intrauma S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche al design e alla finitura dei prodotti mostrati e descritti nel presente Arrow TM Dati e immagini Intrauma S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche al design e alla finitura dei prodotti mostrati e descritti nel presente catalogo senza preavviso alcuno. Le immagini

Dettagli

Hips. Wagner Cone Prosthesis

Hips. Wagner Cone Prosthesis Wagner Cone Prosthesis Contenuto Concetto / Design Storia Estensione della linea e nuovo design Impianti Strumentario Indicazioni / Controindicazioni Studio dei casi Letteratura Tecnica chirurgica Sommario

Dettagli

Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione

Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione Definizione Un elemento strutturale è soggetto a sollecitazione di torsione quando su di esso agiscono due momenti uguali ed opposti giacenti

Dettagli

Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione

Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione Capitolo 3 La torsione Sollecitazioni semplici: la torsione Definizione Un elemento strutturale è soggetto a sollecitazione di torsione quando su di esso agiscono due momenti uguali ed opposti giacenti

Dettagli

4 SOLLECITAZIONI INDOTTE. 4.1 Generalità

4 SOLLECITAZIONI INDOTTE. 4.1 Generalità 4 SOLLECITAZIONI INDOTTE 4.1 Generalità Le azioni viste inducono uno stato pensionale interno alla struttura e all edificio che dipende dalla modalità con cui le azioni si esplicano. Le sollecitazioni

Dettagli

Metodo Mezieres. programma corso. Contenuti:

Metodo Mezieres. programma corso. Contenuti: programma corso Contenuti: Metodo Mezieres obiettivi generali del Metodo Mézières la perdita della simmetria corporea: cause fisiologiche e funzionali il riflesso antalgico a priori ed a posteriori fisiologia

Dettagli

ANATOMIA E TRAUMATOLOGIA DEL GINOCCHIO

ANATOMIA E TRAUMATOLOGIA DEL GINOCCHIO ANATOMIA E TRAUMATOLOGIA DEL GINOCCHIO 1. Anatomia del ginocchio L articolazione del ginocchio è la più grande del corpo umano e sicuramente una delle più complesse, sia dal punto di vista anatomico che

Dettagli

INNOVAZIONI NELLA SCELTA DI AUSILI, ORTESI E PROTESI

INNOVAZIONI NELLA SCELTA DI AUSILI, ORTESI E PROTESI ROME REHABILITATION 2013 INNOVAZIONI NELLA SCELTA DI AUSILI, ORTESI E PROTESI Dott. G. Di Rosa - T.O. Francesco Mattogno Roma 22 Giugno 2013 ORTESI DINAMICA PER IL TRATTAMENTO DEL TOE WALKING IDIOPATICO

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz Artrosi e protesi d anca

www.fisiokinesiterapia.biz Artrosi e protesi d anca www.fisiokinesiterapia.biz Artrosi e protesi d anca www.fisiokinesiterapia.biz Intro Aumento vita media -> incremento malattie degenerative Campo ortopedico -> Artrosi Articolazione coxo-femorale (dolore,

Dettagli

TESSUTO OSSEO. CARATTERISTICHE: Denso Compatto Solido Leggero Elastico Basso peso specifico

TESSUTO OSSEO. CARATTERISTICHE: Denso Compatto Solido Leggero Elastico Basso peso specifico CARATTERISTICHE: Denso Compatto Solido Leggero Elastico Basso peso specifico TESSUTO OSSEO Resistente alle azioni meccaniche (trazione, compressione, torsione e flessione) OSSO (tessuto connettivo) matrice

Dettagli

ALLEGATO B OFFERTA ECONOMICA (fac-simile)

ALLEGATO B OFFERTA ECONOMICA (fac-simile) PRODOTTI C.N.D. N 1 Steli retti per protesi cementate dell anca 40 n 1 testa in cromo cobalto n 1 tappo n 2 sigilli. N 2 Cotili per impianti cementati. 25 Cotile N 3 Sistema cupola biarticolare monoblocco.

Dettagli

Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore

Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore Anatomia del ginocchio epicondili condili Patella Gola intercondiloidea Piatto tibiale Tuberosità tibiale Anteriore Posteriore Trasverso Anteriore 1 Il movimento del ginocchio naturale 1) Flesso Estensione

Dettagli

LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI

LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI MATERIALE Assumono il nome di materiale, tutte le materie prime che vengono utilizzate nella fabbricazione di un artefatto o nella costruzione di un opera (ponti, edifici,

Dettagli

ILLUSTRAZIONE DI MODA

ILLUSTRAZIONE DI MODA ILLUSTRAZIONE DI MODA LEZIONE 2 INTRODUZIONE ALL ANATOMIA ARTISTICA OSTEOLOGIA ALEKOS DIACODIMITRI ANATOMIA: dal greco ανατομή, anatomè = "dissezione"; formato da ανά, anà = "attraverso", e τέμνω, tèmno

Dettagli

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME

Dettagli

Synicem Coated Nail. Chiodo endomidollare temporaneo con antibiotico

Synicem Coated Nail. Chiodo endomidollare temporaneo con antibiotico Descrizione Synicem Coated Nail Pagina 1 di 10 Chiodo endomidollare temporaneo con antibiotico Il chiodo endomidollare rivestito con cemento antibiotato è un impianto temporaneo la cui funzione principale

Dettagli

Sistema di ginocchio Modulare e da Revisione

Sistema di ginocchio Modulare e da Revisione ARGE implant-genius Sistema di ginocchio Modulare e da Revisione Informazioni sul Prodotto Entwurf / Draft implant ARGE implant Gruppe ARGE implant impianti -- GeniUs Stabilità Posteriore ARGE A impianti

Dettagli

Collegamenti filettati

Collegamenti filettati Collegamenti filettati Carmine Napoli Si possono dividere i collegamenti filettati in due tipologie: 1. di serraggio (collegamento forzato tra due elementi) 2. viti di manovra ( tornio movimento torretta)

Dettagli

L iliaco in Osteopatia. Dott. Paolo Bruniera Fisioterapista, Osteopata D.O.

L iliaco in Osteopatia. Dott. Paolo Bruniera Fisioterapista, Osteopata D.O. L iliaco in Osteopatia Dott. Paolo Bruniera Fisioterapista, Osteopata D.O. www.paolobruniera.it info@paolobruniera.it Gli assi di movimento dell iliaco sul femore l iliaco schiavo delle forze le forze

Dettagli

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry: Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto

Dettagli

ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO

ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO VISIONE GENERALE Il ginocchio è una articolazione sinoviale a cerniera o GINGLIMO ANGOLARE che consente solo movimenti di FLESSIONE e ESTENSIONE.

Dettagli

Osteogenesi formativa diretta o intramembranosa

Osteogenesi formativa diretta o intramembranosa Osteogenesi formativa diretta o intramembranosa Dal tessuto connettivo Cellule mesenchimali > osteoblasti Produzione di matrice mucoproteica e fibre collagene Sostanza osteoide Deposizione d idrossiapatite

Dettagli

LE ALTERAZIONI SOTTO-SEGMENTARIE DELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA: IL GINOCCHIO MARCO VILLANO

LE ALTERAZIONI SOTTO-SEGMENTARIE DELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA: IL GINOCCHIO MARCO VILLANO LE ALTERAZIONI SOTTO-SEGMENTARIE DELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA: IL GINOCCHIO MARCO VILLANO Clinica Ortopedica, Università degli Studi Firenze Direttore: Prof. Massimo Innocenti Alterazioni morfologiche

Dettagli

DURATA DELLA FORNITURA: MESI 48 NUMERO GARA:

DURATA DELLA FORNITURA: MESI 48 NUMERO GARA: PROCEDURA APERTA, AI SENSI DELL ART. 59 D.L.VO 163/2006 FINALIZZATA ALLA CONCLUSIONE DI UN ACCORDO QUADRO, PER L AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA DI PROTESI ORTOPEDICHE OCCORRENTE ALLE AA.SS.LL. BI-NO-VC- VCO

Dettagli

Il Bacino o la Pelvi. (dal latino pelvis : bacinella di latta - catino)

Il Bacino o la Pelvi. (dal latino pelvis : bacinella di latta - catino) Il Bacino o la Pelvi (dal latino pelvis : bacinella di latta - catino) 1 Le funzioni del Bacino (1) Sorreggere la colonna vertebrale. 2 Le funzioni del Bacino (2) Contenere organi e viscere (vescica, organi

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

Prof. Ing. Luigi Coppola. L. Coppola Cum Solidare Introduzione al restauro delle strutture in calcestruzzo

Prof. Ing. Luigi Coppola. L. Coppola Cum Solidare Introduzione al restauro delle strutture in calcestruzzo INTRODUZIONE AL RESTAURO DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO Prof. Ing. Luigi Coppola SISTEMI E PRODOTTI PER L ANCORAGGIO Per ancorare le armature al calcestruzzo Per sigillare o riempire cavità al fine di

Dettagli

SEMINARIO. Testing e certificazioni per le protesi totali d anca. 14 Dicembre 2011, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari

SEMINARIO. Testing e certificazioni per le protesi totali d anca. 14 Dicembre 2011, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari SEMINARIO Testing e certificazioni per le protesi totali d anca 14 Dicembre 2011, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Università di Cagliari Claudia Giacomozzi Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto

Dettagli

LA REVISIONE DELLA PROTESI D ANCA: NOSTRA ESPERIENZA CON LO STELO DI WAGNER

LA REVISIONE DELLA PROTESI D ANCA: NOSTRA ESPERIENZA CON LO STELO DI WAGNER LA REVISIONE DELLA PROTESI D ANCA: NOSTRA ESPERIENZA CON LO STELO DI WAGNER A. DALLA PRIA, P. CATALANO Casa di Cura San Carlo - Paderno Dugnano - Milano Reparto di Ortopedia e Traumatologia INTRODUZIONE

Dettagli

SISTEMA SCHELETRICO MUSCOLARE

SISTEMA SCHELETRICO MUSCOLARE SISTEMA SCHELETRICO MUSCOLARE WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ SISTEMA SCHELETRICO Lo scheletro umano svolge una importante funzione di protezione degli organi interni e di sostegno, da appoggio alla testa,

Dettagli

Università di Genova. Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia. Immagini relative al corso di Biomeccanica

Università di Genova. Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia. Immagini relative al corso di Biomeccanica Università di Genova. Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia Immagini relative al corso di Biomeccanica La biomeccanica: introduzione Perché Studiare la biomeccanica? Traumatologia:

Dettagli

Excursus storico sulle protesi di ginocchio

Excursus storico sulle protesi di ginocchio Clinica Ortopedica e Traumatologica Policlinico di Modena Dir. Prof. L. Celli INCONTRO DI AGGIORNAMENTO SULLA CHIRURGIA PROTESICA DI GINOCCHIO Excursus storico sulle protesi di ginocchio 2006 PTG CR, PS

Dettagli

PROTESI GINOCCHIO. Piatto tibiale Materiale: UHMWPE. Utensili. Fresa di forma Rif Specificità dell utensile

PROTESI GINOCCHIO. Piatto tibiale Materiale: UHMWPE. Utensili. Fresa di forma Rif Specificità dell utensile SWISS MADE PROTESI GINOCCHIO Piatto tibiale Materiale: UHMWPE Fresa di forma Rif. 3200 Precisione del profilo Angolo di taglio regolare Geometria di taglio adatta al materiale Ampia scanalatura per l evacuazione

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Prove meccaniche su impianti protesici di anca nel laboratorio di prova ON TESA dell Istituto Superiore di Sanità: strumenti, metodi e procedure secondo normativa internazionale

Dettagli

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore.

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore. Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore Comporta la sostituzione totale delle superfici articolari danneggiate con una protesi attraverso l impianto chirurgico. Cause: Debilitazione

Dettagli

Pseudoartrosi - Considerazioni generali (M.A. Catagni)

Pseudoartrosi - Considerazioni generali (M.A. Catagni) Pseudoartrosi - Considerazioni generali (M.A. Catagni) - Pseudoartrosi senza perdita di sostanza Una frattura ossea può trasformarsi in pseudoartrosi quando, nel trattamento, vengono a mancare STABILITA',

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso APPARATO LOCOMOTORE APPARATO LOCOMOTORE Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI Scheletro: insieme di ossa collegate fra loro

Dettagli

I piani del corpo. Tratto dal sito:

I piani del corpo. Tratto dal sito: I piani del corpo Tratto dal sito: http://www.valentiniweb.com/piermo/bio3.htm un asse verticale che, quando l'anca è nella posizione di riferimento (soggetto in postura eretta), è molto vicino all'asse

Dettagli

L'ANCA E IL CONFLITTO FEMORO-ACETABOLARE

L'ANCA E IL CONFLITTO FEMORO-ACETABOLARE L'ANCA E IL CONFLITTO FEMORO-ACETABOLARE IL DOLORE INGUINALE E/O AL PUBE (PUBALGIA), È UN DOLORE MOLTO COMUNE DEGLI ATLETI. LE CAUSE POSSONO ESSERE MOLTEPLICI E LA DIAGNOSI SPESSO È DIFFICILE: ØPROBLEMI

Dettagli

Organizzazione del Corpo Umano

Organizzazione del Corpo Umano Organizzazione del Corpo Umano Cellula Unità fondamentale della vita, in grado di compiere attività di base come la riproduzione Gruppi di cellule con caratteristiche uguali Tessuto Tessuto Epiteliare

Dettagli

INDICE GENERALE. Prefazione Introduzione

INDICE GENERALE. Prefazione Introduzione III INDICE GENERALE Prefazione Introduzione VII IX CAP. 1 PRINCIPI DI BIOMECCANICA 1 1.1. Cinematica e Cinetica 1 1.1.1 Concetto di forza 1 1.1.2 Conposizione di forze 2 1.1.3 Coppia 3 1.1.4 Scomposizione

Dettagli

Evoluzione nel disegno della protesi di spalla. Esperienza Lima dal 1994 ad oggi

Evoluzione nel disegno della protesi di spalla. Esperienza Lima dal 1994 ad oggi Evoluzione nel disegno della protesi di spalla Esperienza Lima dal 1994 ad oggi L evoluzione delle protesi di spalla Prima protesi di spalla eseguita da Jules Pean (Parigi, 1891) Custom made in Platino

Dettagli

FRATTURE dell OMERO e POLSO nell ANZIANO. Unità Operativa Semplice di Chirurgia della Mano Responsabile dr Gianluigi Da Campo

FRATTURE dell OMERO e POLSO nell ANZIANO. Unità Operativa Semplice di Chirurgia della Mano Responsabile dr Gianluigi Da Campo FRATTURE dell OMERO e POLSO nell ANZIANO Unità Operativa Semplice di Chirurgia della Mano Responsabile dr Gianluigi Da Campo FRATTURE dell OMERO e POLSO nell ANZIANO GRAVEMENTE OSTEOPOROTICO OSTEOPOROTICO

Dettagli

Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni

Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni Valutare le proprietà meccaniche di rivestimenti thermal spray: come e con quali prospettive per le applicazioni Elisabetta. Gariboldi, Nora Lecis Politecnico di Milano Dip. Meccanica Walter Cerri, Paolo

Dettagli

Il sistema scheletrico.

Il sistema scheletrico. Il sistema scheletrico 1 Morfologia delle ossa corpo o Diafisi estremità o Epifisi 2 Tessuto Osseo Tessuto connettivo specializzato a sostenere carichi conservando una leggerezza relativa con due tipi

Dettagli

U.T.E. Anno Accademico Dott. Daniele Casalini. Programma del corso

U.T.E. Anno Accademico Dott. Daniele Casalini. Programma del corso U.T.E. Anno Accademico 2010-2011 Dott. Daniele Casalini 1 Programma del corso Lezione 1: Cenni di Anatomia: l apparato locomotore Generalità sulle ossa e sui muscoli Le principali ossa del corpo umano

Dettagli

Figura 1 Distrofia simpatico riflessa:

Figura 1 Distrofia simpatico riflessa: I conografia Figura 1 istrofia simpatico riflessa: alterazioni radiografiche.,. Quest uomo di 65 anni ha presentato dolore e tumefazione alla mano dopo un lieve trauma. Nella prima radiografia () si rileva

Dettagli

Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello

Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello Il tnm è una tecnica basata sui processi naturali di guarigione naturale del corpo infatti favorisce una migliore circolazione sanguigna

Dettagli

IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA

IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA Lo scheletro è formato dalle ossa,, dalle parti cartilaginee che ne rivestono le estremità e dalle connessioni articolari che si stabiliscono tra esse Le ossa sono di

Dettagli

LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO. Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento

LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO. Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento La forza necessaria per l asportazione del truciolo è detta Forza di strappamento (o Forza di taglio): F s

Dettagli

13/02/2009. Dott.ssa Laura Moretti LEZIONE 12/01/09

13/02/2009. Dott.ssa Laura Moretti LEZIONE 12/01/09 LEZIONE 12/01/09 Dott.ssa Laura Moretti POSTURA: insieme delle posizioni assunte da tutte le articolazioni del corpo in un determinato momento. Posizione di riferimento POSIZIONE ANATOMICA 1 Tre piani

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI APPARATO LOCOMOTORE APPARATO LOCOMOTORE Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI Scheletro: insieme di ossa collegate fra loro

Dettagli

LA PROTESI D ANCA NEL CANE

LA PROTESI D ANCA NEL CANE LA PROTESI D ANCA NEL CANE L utilizzo della protesi d anca nel cane per il trattamento della displasia d anca è nota da tempo. Da poco più di un decennio sono stati introdotti nell uso clinico sistemi

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI AEROSPAZIALI ESERCITAZIONE SUL CRITERIO DI JUVINALL Prof. Claudio Scarponi Ing. Carlo Andreotti Ing. Carlo Andreotti 1 IL CRITERIO DI JUVINALL La formulazione del criterio

Dettagli

All you need. With us. PFF

All you need. With us. PFF All you need. With us. PFF Dati e immagini Intrauma S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche al design e alla finitura dei prodotti mostrati e descritti nel presente catalogo senza preavviso

Dettagli

ANAT ANA O T MIA G ENERALE GENERALE U MANA UMANA

ANAT ANA O T MIA G ENERALE GENERALE U MANA UMANA CORSO DI FORMAZIONE TECNICO EDUCATORE REGIONALE LA MACCHINA DELL UOMO: CENNI DI FISIOLOGIA, ANATOMIA DELL APPARATO LOCOMOTORE TERMINOLOGIA ANATOMICA Relatore: Dott.Michele Bisogni Medico chirurgo Specializzando

Dettagli

Ruolo dell osteosintesi interna nelle fratture del radio distale

Ruolo dell osteosintesi interna nelle fratture del radio distale Ruolo dell osteosintesi interna nelle fratture del radio distale Giulio Rossi S.C. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA ASL 4 CHIAVARESE Direttore: P. L. Desirello Vantaggi dell osteosintesi con placca Ripristino

Dettagli

Massima affidabilità per la troncatura profonda

Massima affidabilità per la troncatura profonda Massima affidabilità per la troncatura profonda I principali requisiti dell utente...... per le operazioni di troncatura profonda sono stati considerati già nelle fasi iniziali di sviluppo della nuova

Dettagli

FRATTURA, INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA EMATOMA, OPACO, TALORA VISIBILE IN RX;

FRATTURA, INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA EMATOMA, OPACO, TALORA VISIBILE IN RX; TRAUMATOLOGIA FRATTURA, INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA EVOLUZIONE: EMATOMA, OPACO, TALORA VISIBILE IN RX; RAREFAZIONE (POROSIZZAZIONE SPONGIOSA, SPONGIOSIZZAZIONE CORTICALE) E RIASSORBIMENTO OSSEO (FRATTURASFUMATA,

Dettagli

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato «Approfondimenti riabilitativi e tecnologici per il recupero della persona Amputata d arto inferiore» San Maurizio Canavese (To) 10 11 ottobre 2014 Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

Dettagli

Film di idrossiapatite per applicazioni mediche

Film di idrossiapatite per applicazioni mediche Film di idrossiapatite per applicazioni mediche Ilaria Alfieri Univ. Politecnica delle Marche I Biomateriali I biomateriali sono materiali concepiti per interfacciarsi con i sistemi biologici per valutare,

Dettagli

APPARATO SCHELETRICO -INTRODUZIONE-

APPARATO SCHELETRICO -INTRODUZIONE- APPARATO SCHELETRICO -INTRODUZIONE- Funzioni dell osso 1. Sostegno: costituisce l impalcatura del corpo 2. Protezione di molti organi (cervello, midollo spinale e tanti organi interni) 3. Leve per attacco

Dettagli

Anatomia e fisiologia del cingolo pelvico

Anatomia e fisiologia del cingolo pelvico April 13, 2006 Enciclopedia di medicina popolare: Tutoria Gruppo di lavoro corporeo Anatomia e fisiologia del cingolo pelvico Cornel Koller, Marina Gut-Ramelli Indice della pagina: 1. Bacino (seduto) 2.

Dettagli

Il ginocchio. Si realizza tra: l estremità distale del femore la rotula (osso sesamoide) L estremità prossimale della tibia

Il ginocchio. Si realizza tra: l estremità distale del femore la rotula (osso sesamoide) L estremità prossimale della tibia Il ginocchio Si realizza tra: l estremità distale del femore la rotula (osso sesamoide) L estremità prossimale della tibia Superfici articolari femorali Condili femorali rilievi convessi anteroposteriormente

Dettagli

STUDIO RADIOGRAFICO DEL BACINO: Priezioni e anatomia radiografica

STUDIO RADIOGRAFICO DEL BACINO: Priezioni e anatomia radiografica L' IMMAGING IN FISIOTERAPIA Le articolazioni STUDIO RADIOGRAFICO DEL BACINO: Priezioni e anatomia radiografica Genova, 26 Marzo 2015 Eugenio Tagliafico 1 CRITERIO APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA Ogni accertamento

Dettagli

lezione la componente funzionale posture e movimenti

lezione la componente funzionale posture e movimenti Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Disegno Industriale - 2 anno LABORATORIO DI ERGONOMIA prof.ssa Francesca Tosi con: dott.ssa Alessia Brischetto, dott.ssa Irene Bruni, dott. Daniele Busciantella

Dettagli