Piano Offerta Formativa

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1 Piano Offerta Formativa 1

2 IL LICEO LINGUISTICO GIOVANNI FALCONE Il Liceo Linguistico Giovanni Falcone è nato nel Nel 1993 viene intitolato, per volontà degli studenti, al Magistrato siciliano assassinato dalla mafia. Fortemente radicato nel territorio provinciale il liceo collabora con enti culturali e sociali cittadini nell elaborazione di progetti e nella programmazione di attività culturali. L offerta linguistica contempla quattro lingue europee: inglese, francese, spagnolo, tedesco. Dall anno scolastico essa è stata ampliata con tre lingue orientali: cinese, giapponese e arabo, nell ambito dell innovativo Progetto Oriente, realizzato dal Liceo Falcone, tra i primi in Italia, in collaborazione con la facoltà di lingue e letterature straniere dell Università di Bergamo. Le 56 classi sono distribuite nelle tre sedi di via Dunant, via Meucci e via del Nastro Azzurro. Nella sede principale di via Dunant, la scuola dispone di un Aula Magna e di una Biblioteca; di tre laboratori: linguistico, informatico e scientifico; di due palestre. Nella succursale di via Meucci sono presenti un laboratorio multimediale, un aula LIM, (Lavagna Interattiva Multimediale), un laboratorio di scienze e una palestra. La succursale di via del Nastro Azzurro dispone di un aula multimediale munita di LIM e di una palestra. L'orario di lezione si articola per il biennio dalle ore 8.00 alle ore il martedì, giovedì e sabato; dalle ore 8.00 alle ore il lunedì, mercoledì e venerdì. Per il triennio dalle ore 8.00 alle ore dal lunedì al sabato. Primo liceo linguistico statale in Bergamo, il liceo Falcone ha attuato inizialmente la sperimentazione di un progetto autonomo di 36 ore per poi passare al modello coordinato dal Ministero attraverso la circolare 27 del 1991, che riduceva le ore di lezione settimanale a 35. Dall'anno scolastico è entrata in vigore la riforma del secondo ciclo d'istruzione, che prevede un orario di 27 ore per il biennio e di 30 ore per il triennio. L anno scolastico è suddiviso, ai fini della valutazione, in un primo periodo da settembre a dicembre e in un secondo periodo da gennaio a giugno. Le verifiche degli apprendimenti vengono scandite da un calendario annuale concordato in sede di Consiglio di Classe dai docenti. Sede: Via Dunant 1, tel fax : Succursale: Via Meucci 4, tel Succursale: Via del Nastro Azzurro 2, tel RECAPITI Attraverso il sito della scuola ( è possibile conoscere l istituto nei suoi diversi aspetti, non solo di natura didattica e organizzativa, ma anche relativi alle risorse umane e alle numerose iniziative che durante l anno scolastico coinvolgono gli studenti. Studenti, docenti e genitori sono invitati ad utilizzare il sito con regolarità, anche per accedere rapidamente ad ogni necessaria informazione sulla vita quotidiana nella scuola. 2

3 DISCIPLINA 1 biennio 2 biennio 1 anno 2 anno QUADRO ORARIO SETTIMANALE 3 anno 4 anno Lingua e letteratura italiana Lingua latina Lingua e cultura straniera 1* Lingua e cultura straniera 2* Lingua e cultura straniera 3* Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alt anno Totale ore di lezione * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** Con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA E METODOLOGICA Il curricolo che il Liceo Linguistico Giovanni Falcone propone mira a valorizzare la persona e a svilupparne, in modo integrato, intelligenza e sensibilità. Attraverso lo studio delle discipline lo studente è guidato nel percorso della propria formazione, intesa come lo sviluppo armonico di tutte le sue potenzialità: il pensiero critico, la dimensione cognitiva, emotiva e relazionale, il linguaggio corporeo, insieme alla motivazione ad apprendere e ad agire insieme agli altri. Al fine di evitare la frammentazione del sapere i docenti del Liceo Giovanni Falcone ricercano e mettono in atto strategie che valorizzino le convergenze interdisciplinari; delineano, nella elaborazione del Piano dell Offerta Formativa, percorsi di integrazione tra le discipline, ne evidenziano i nuclei fondanti e i raccordi possibili, al fine di sviluppare un sapere unitario ed una conoscenza profonda e ragionata dei dati culturali. I docenti privilegiano uno stile educativo centrato sui processi con cui lo studente apprende. Si propongono pertanto di adottare metodi di lavoro orientati all azione, intesa come consapevolezza, 3

4 coinvolgimento, personale assunzione di responsabilità da parte dello studente, una sua partecipazione attiva al processo stesso dell apprendere e una continua e opportuna pratica esercitativa. Lo studente dovrà acquisire la consapevolezza che ciascuna delle diverse discipline si caratterizza per metodi, linguaggi e concetti specifici, ma che tutte contribuiscono a costruire un sapere personale, frutto di una rielaborazione attiva e critica, che integra e riorganizza in modo unitario i singoli apporti disciplinari e ne evidenzia gli intrecci. Tale stile educativo, volto ad un apprendimento di tipo concettuale, stimola a mettere in atto processi elaborativi in grado di dare forma alla molteplicità delle conoscenze e di orientarsi nella complessità. Tutto ciò implica che, nello studio delle diverse discipline, lo studente non si limiti a riflettere sul rapporto tra significato e significante, ma sia in grado di collegare la sua riflessione sui contenuti e sui diversi linguaggi disciplinari con i dati di realtà a cui questi fanno riferimento. È infatti su tre livelli che si propone l analisi dei dati culturali: sul piano dei contenuti, sul piano della espressione degli stessi nella lingua e sul piano della forma, intesa come il principio stesso di interazione tra le parole e le cose, il loro rapporto costitutivo espresso, ad esempio, dall articolazione testuale, dai simboli, dai generi letterari, dalle forme artistiche. Durante il percorso di comprensione dell altro e del reale, lo studente è inoltre guidato a sviluppare un metodo ermeneutico: riflettere su di sé e sul mondo, porre domande e formulare ipotesi interpretative personali, in modo tale che egli sviluppi la capacità di ragionare, valutare, concettualizzare e sistematizzare le conoscenze in un sapere storicizzato e unitario. La metodologia proposta è dunque orientata ad imparare a conoscere (che include l'imparare ad imparare), imparare a fare (che presuppone una didattica orientata all'azione), imparare a vivere insieme (che implica le competenze di cittadinanza), imparare ad essere (che sintetizza tutti i precedenti) [1] e mira a realizzare un apprendere significativo, personale e laboratoriale, che abitui lo studente alla pratica della ricerca. L impostazione didattica tenderà quindi ad essere progettuale e punterà a creare contesti di apprendimento che favoriscano la maturazione delle competenze chiave di cittadinanza [2]. A. Finalità del Curricolo Integrato - Imparare ad imparare padroneggiando i processi di apprendimento in una logica metacognitiva; - imparare a valutare e imparare a valutarsi attraverso l autovalutazione dei risultati al fine di affrontare con flessibilità i necessari cambiamenti; - imparare a leggere criticamente le procedure e a sviluppare le necessarie strategie per acquisirle; - imparare ad ascoltare e valutare criticamente le opinioni altrui esprimendo rispetto e comprensione per i diversi punti di vista; - imparare a esporre, relazionare, argomentare e in generale a esprimersi e comunicare in pubblico in italiano e nelle lingue straniere, sostenendo la propria tesi; - imparare a elaborare e realizzare percorsi di ricerca e progetti facendo propria la metodologia della ricerca; - imparare a usare con padronanza e in modo consapevole le TIC (Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione). - imparare a collaborare, a partecipare, a impegnarsi e a vivere insieme con gli altri. B. Finalità del processo educativo - Educare all ascolto e alla capacità argomentativa, secondo le ragioni del dialogo fra persone; - educare alla riflessione sulle diverse forme del discorso quotidiano, scientifico-matematico, storico- filosofico, artistico-letterario e ai diversi generi e tipologie testuali, ciascuna con le proprie specificità; 4

5 - sviluppare la competenza testuale: essa include sia la comprensione testuale sia la scrittura, quest'ultima intesa come atto che sintetizza e problematizza, interpreta, rielabora e crea; - sviluppare la competenza comunicativa, espressiva e pragmatica (narrativa, descrittiva, argomentativa, interrogativa, prosodica e prossemica) anche attraverso simulazioni di presentazioni in pubblico, giochi di ruolo, attività di teatro; - educare al pensiero riflessivo e al pensiero logico-formale; - sviluppare la consapevolezza del ragionamento inferenziale nei suoi vari aspetti (deduttivo, induttivo e abduttivo); - sviluppare l intelligenza analogica e la sensibilità estetica, educando all uso di analogie e metafore e sottolineando la dimensione simbolica della conoscenza. - educare ad un metodo di studio trasversale e alla metodologia della ricerca (problem posing problem solving, studio di caso, metodo sperimentale); - educare all uso delle TIC per lo studio e la ricerca, in un atteggiamento di apertura alla comunicazione con il mondo esterno alla scuola; - differenziare gli approcci metodologici e assegnare compiti diversificati in considerazione dei diversi stili cognitivi; - valorizzare le competenze personali e sviluppare le potenzialità e la responsabilizzazione in un clima di rispetto e considerazione di ciascuno; - esercitare una pratica valutativa che sia trasparente, formativa, attenta al processo e finalizzata al rinforzo positivo degli apprendimenti; - somministrare verifiche di diversa tipologia che facciano emergere competenze intese come applicazione di conoscenze e abilità in un contesto significativo. - educare alla cooperazione favorendo l interdipendenza positiva nel gruppo classe. - educare alla responsabilità individuale e di gruppo, all assertività e all autocontrollo; - sviluppare la sensibilità nei confronti della differenza individuale come risorsa e fonte di arricchimento; - sviluppare competenze sociali [1] Per riuscire nei suoi compiti, l educazione deve essere organizzata attorno a quattro tipi fondamentali di apprendimento che, nel corso della vita di un individuo, saranno in un certo senso i pilastri della conoscenza: imparare a conoscere, cioè acquisire gli strumenti della comprensione; imparare a fare, in modo tale da essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente; imparare a vivere insieme, in modo tale da partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane; imparare ad essere, un progresso essenziale che deriva dai tre precedenti. Ovviamente questi quattro percorsi della conoscenza formano un tutt uno, perché vi sono tra loro molti punti di contatto, d incrocio e di scambio. Delors J., Nell educazione un tesoro, Roma, Ed. Armando, 1997, pag. 79. [2] Le otto competenze chiave di cittadinanza indicate nel D.M. 22 agosto 2007 n. 139 sono 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere i problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire ed interpretare l informazione. Il termine competenza è inteso secondo il Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente (EQF) come comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. 5

6 Il patto educativo di corresponsabilità L'istituto elabora il patto educativo di corresponsabilità (cfr. allegato) in modo condiviso tra le varie componenti. Esso prevede da parte della scuola la piena applicazione di quanto previsto dal Piano dell Offerta Formativa e richiede allo studente e alla famiglia la formale accettazione delle norme contenute nel Regolamento di Istituto (cfr. allegato), elaborato sulla base dello Statuto degli Studenti, con una particolare accentuazione del principio di responsabilità individuale, sia per quanto riguarda i comportamenti sia per quanto riguarda l impegno nello studio quale elemento imprescindibile del processo di apprendimento. LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è un momento chiave di tutte le attività dell istituto. Il docente di ciascuna disciplina è responsabile della programmazione didattica della singola classe e opera di concerto con il consiglio di classe e il gruppo di area, secondo le indicazioni espresse dal Collegio e riportate nel P.O.F., in base alla normativa vigente. L eventuale progettazione di moduli è finalizzata al lavoro pluridisciplinare e interdisciplinare ed è regolata dalla programmazione pubblicata in allegato che ne illustra le modalità. LA VALUTAZIONE La pratica della valutazione non esaurisce la complessità del percorso scolastico formativo, che dipende in primo luogo dalla vita di classe, dal clima in cui avviene la trasmissione del sapere e dei valori, dalla relazione e dalle interazioni tra docenti e studenti, dal livello dei contenuti proposti e dalla qualità dell azione didattica, ma presuppone anche equità e obiettività delle valutazioni attribuite agli apprendimenti degli studenti. Consapevole della valenza emotiva della valutazione e della sua ricaduta psicologica e di orientamento nella vita di uno studente, la scuola attribuisce notevole importanza al rapporto discentedocente e scuola-famiglia e comunica tempestivamente la valutazioni tramite il libretto scolastico, al momento dell attribuzione del voto orale e della consegna degli elaborati scritti corretti, tramite le pagelle e le lettere ai genitori, redatte in sede di Consiglio di classe e di scrutinio. Particolarmente delicato risulta il discorso sugli effetti della valutazione nel passaggio da una classe a quella successiva. È compito della scuola cercare di rimuovere le difficoltà che possono compromettere l'acquisizione delle competenze da parte dei singoli studenti e di attivare tutte le risorse a sua disposizione per effettuare percorsi di recupero efficaci. Tuttavia, qualora queste azioni risultassero insufficienti, si tiene conto che può essere anche motivo di grande disagio il frequentare una classe che ponga obiettivi troppo alti rispetto agli strumenti che lo studente possiede e valuta l opportunità di far ripetere un anno, per non compromettere ulteriormente, in futuro, il successo stesso del percorso di apprendimento scolastico. A tale riguardo è bene sottolineare che la valutazione non coinvolge giudizi di valore sulla persona, ma valorizza gli elementi positivi e identifica gli elementi di criticità di singole prestazioni in itinere, in fase formativa, e misura il livello delle competenze acquisite, in fase sommativa finale. In sintesi si identificano come finalità della valutazione degli apprendimenti i seguenti scopi didattici: - osservare il processo di apprendimento in itinere; - misurare il livello delle competenze acquisite; - rinforzare positivamente e valorizzare la qualità del lavoro e gli atteggiamenti corretti; - orientare a scelte autonome, libere e responsabili; - evidenziare le aree di maggiore difficoltà, che necessitano di recupero e rinforzo. 6

7 Nel corso dell'anno la valutazione si articola nelle seguenti fasi : - Valutazione iniziale: All'inizio dell'anno si procede ad una osservazione sistematica dei livelli iniziali delle competenze, del metodo di studio e degli atteggiamenti nei confronti dello studio. Si elabora la programmazione annuale in base al livello della classe. Si stabiliscono i criteri di valutazione delle prove orali e scritte di tipo sommativo, che vengono comunicati agli studenti. - Valutazione formativa in itinere: Si elaborano esercitazioni e prove orali e/o scritte, anche come compiti di casa, per verificare analiticamente, a campione, la competenze coinvolte in singole sezioni delle unità di apprendimento. - Valutazione sommativa: Si verifica il livello di acquisizione delle competenze alla fine delle unità di apprendimento con prove di verifica orali e/o scritte. - Valutazione finale: Il docente definisce una proposta di voto da presentare al Consiglio di Classe che si basa sulla sintesi sommativa delle prove in itinere del secondo periodo valutativo, sulle osservazioni sistematiche del processo di apprendimento rilevate nel corso dell'anno e sulle competenze trasversali raggiunte nella disciplina in fase finale. Nelle singole prove di verifica la valutazione può essere: - analitica: ogni livello di prestazione viene valutato rispetto ad una sola competenza; - olistica: ogni livello di prestazione viene valutato rispetto a più competenze. Le prove di verifica orali e scritte misurano il livello delle competenze definite annualmente e verificano competenze specifiche stabilite dalla programmazione disciplinare. Si tratta di competenze osservabili, misurabili e di tipo operativo (comprende; conosce; è in grado di...; elenca; illustra; spiega; descrive; applica; esegue; riassume testi di diversa tipologia ecc.). Le prove possono essere - non strutturate: libera trattazione di argomenti; - semistrutturate: con stretti vincoli di consegna, ma a risposta aperta; - strutturate: a risposta chiusa. - pratiche: applicazione di contenuti e linguaggi diversificati in contesto d'uso. A seconda della tipologia della prova e delle competenze da verificare, un indicatore può avere maggiore o minore peso nella definizione del voto. Nelle materie che prevedono anche una valutazione scritta durante il primo periodo si effettuano come minimo due verifiche scritte e una orale, durante il secondo periodo si effettuano come minimo tre verifiche scritte e due orali. Nelle materie che prevedono solo valutazioni orali si effettuano come minimo due verifiche sia durante il primo periodo sia durante il secondo periodo. Riguardo alla disciplina di Scienze motorie e sportive si prevedono una verifica per la parte teorica e due per la parte pratica per ogni periodo valutativo. Le prove valutano esclusivamente ciò che rientra nel curricolo e che è stato oggetto di esercitazioni corrette a campione dall insegnante nel percorso di insegnamento-apprendimento. La pianificazione corretta delle verifiche nel corso dell anno permette una equilibrata valutazione finale e possibili momenti di recupero. 7

8 Momenti di valutazione del Consiglio di Classe 1. Valutazione alla fine del 1 periodo valutativo. Il Consiglio di classe effettua una prima valutazione complessiva sul profitto dell alunno, rilevando eventuali lacune o difficoltà che saranno oggetto di recupero nel corso del secondo periodo valutativo. 2. Valutazione intermedia di marzo, in cui vengono comunicate le valutazioni del Consiglio di classe in merito ai parametri seguenti: - profitto generale; - partecipazione (capacità di dialogo e collaborazione; rispetto; apertura agli altri); - impegno (coinvolgimento personale nell esecuzione puntuale delle consegne); - metodo di studio ( autonomia; progettualità; messa in atto di strategie di comprensione e memorizzazione; riflessività; creatività). 3. Valutazione finale del 2 periodo valutativo: il Consiglio di Classe, viste le proposte di voto presentate dal docente, stabilisce collegialmente il voto finale delle singole materie, tenuto conto dei criteri di valutazione d istituto e delle voci elencate al successivo punto valutazione finale del Consiglio di Classe. 4. Valutazione integrativa di settembre: Gli alunni con debito formativo sostengono prove di verifica scritte e orali per le materie che prevedono anche lo scritto e solo orali per le materie orali. Il Consiglio di Classe, visto l esito delle verifiche e considerato il percorso complessivo dell alunno nel corso dell anno scolastico, stabilisce collegialmente il voto finale delle materie oggetto di recupero. In caso di assenza degli alunni alle prove di verifica integrativa di settembre, per gravi motivi documentati, il Consiglio di Classe effettua una prova suppletiva, con relativo scrutinio. Valutazione finale del Consiglio di Classe e criteri di valutazione La valutazione finale al Consiglio di Classe si effettua sulla base di Criteri di Valutazione dei Risultati di Apprendimento di biennio e triennio ed è la sintesi sommativa di misurazioni parziali conseguite tramite le prove in itinere del secondo periodo valutativo, della valutazione del processo di apprendimento, osservato sistematicamente dal docente nel corso di tutto l anno, e delle competenze trasversali raggiunte nella disciplina. I criteri di valutazione rappresentano la sintesi finale del percorso e del processo di apprendimento in ogni materia, che viene misurato in itinere da prove specifiche relative a singole competenze scritte/orali, in base a griglie e/o rubriche di valutazione delle competenze, eventualmente predisposte dal docente e/o dalle aree. I criteri sono centrati sulla valutazione di competenze trasversali a tutte le aree; sono modulati sulla valutazione delle competenze di cittadinanza e pensati per l'avvio alla maturazione delle competenze richieste per lo studio superiore universitario e per l'accesso al mondo del lavoro; sono declinati secondo i risultati di apprendimento del biennio e del triennio e sono da utilizzare per la valutazione sommativa delle singole discipline a giugno e a settembre; nonché dal Consiglio di Classe allo scrutinio nei casi dubbi di promozione/non promozione. 8

9 Risultati di apprendimento del biennio COMPETENZE ABILITA L Alunno/a : 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Esprimersi e comunicare 4.Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile a. Organizza il proprio apprendimento; b. seleziona informazioni tratte da varie fonti; c. fa schemi, riassunti e mappe concettuali; d. sta acquisendo un metodo di comprensione, analisi, memorizzazione ed esposizione; e. autovaluta il proprio grado di apprendimento. a. Stabilisce obiettivi significativi e realistici con le relative priorità, utilizzando le conoscenze apprese ( Ricercare per apprendere ); b. pianifica gli impegni di studio in relazione a tempi, modi e obiettivi attesi; c. seleziona i dati in possesso organizzandoli in vista di obiettivi espressivo-comunicativi o logico-matematici; d. pianifica la produzione di testi coerenti e coesi; e. mette in atto strategie e procedure per la soluzione di problemi; f. verifica i risultati raggiunti. a. Comprende messaggi di genere e complessità diversi; b. utilizza correttamente il lessico e conosce integralmente le strutture morfosintattiche della lingua italiana; c. utilizza linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, iconico); d. produce testi adeguati alla tipologia richiesta dal contesto; e. produce testi multimediali ( Ricercare per apprendere ); f. argomenta, esprimendo opinioni motivate; g. utilizza la lingua inglese a livello B1; h. utilizza la seconda e la terza lingua a livello A2. a. Ascolta con attenzione partecipe; b. interagisce in un dialogo rispettando i turni di parola; c. rispetta le opinioni divergenti dalla propria; d. collabora attivamente ai lavori in gruppo contribuendo all apprendimento comune; e. valorizza le proprie e altrui capacità; f. si lascia coinvolgere dalle sollecitazioni culturali, anche extrascolastiche. a. Sa collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e dei doveri, in particolare riconosce e rispetta i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione; b. sa gestire, secondo regole comuni interiorizzate, conflitti tra pari e con 9

10 i superiori; c. è consapevole del significato culturale del patrimonio naturale, archeologico, architettonico, artistico italiano e degli altri Paesi, della sua importanza e della necessità di preservarlo. 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire e interpretare l'informazione a. Affronta situazioni nuove costruendo e verificando ipotesi; b. individua e valuta dati, fonti e risorse adeguate alle soluzioni praticabili; c. propone soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi adeguati. a. Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti, anche appartenenti a più ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo; b. individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti; c. sa riconoscere i rapporti tra le diverse lingue studiate. a. Sa consultare fonti a scopo di ricerca; b. utilizza la rete a fini di studio e di ricerca; c. seleziona le informazioni distinguendo i fatti dalle opinioni; d. sa utilizzare metodi, concetti e strumenti per la lettura dei processi scientifici e storico-geografici; e. analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi; f. inferisce significati e informazioni dal contesto, anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche. Risultati di apprendimento del triennio C OM P ET E NZ E L Alunno/a : ABIL IT À C O M PE TENZA C UL TURAL E 1. Conoscere e comprendere C O M PE TENZA A P- P L ICAT IVA E PR O- GETTUALE a. Dimostra conoscenze e capacità di comprensione maturate attraverso il dialogo formativo, l interazione in classe e l uso consapevole degli strumenti (libri di testo; bibliografia, sitografia e iconografia); b. conosce, comprende e valuta criticamente i caratteri storico-culturali e i valori delle civiltà; c. collega le conoscenze con il proprio vissuto e le utilizza per elaborare riflessioni personali; d. opera comparazioni tra le diverse lingue e culture. 2. Applicare conoscenze e capacità di come. Applica correttamente norme e procedure specifiche delle discipline; f. riassume, schematizza e elabora mappe cognitive; g. usa in modo consapevole le TIC (Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione); h. osserva e analizza i fenomeni per risolvere problemi con rigore scientifico; i. riflette su dati, fatti, norme, procedure, opinioni e contestualizza i dati 10

11 prensione in contesti diversificati e progettare percorsi di apprendimento C O M PE TENZA T E- STUAL E E I C O NO GRAFI C A 3. Leggere criticamente, ascoltare e valutare autonomamente C O M PE TENZA C O MU NICAT IVA, E SPRESSIVA, A R- GOMENT AT IVA E P R AGMAT ICA 4. Esprimersi, comunicare e argomentare con finalità anche pragmatiche C O M PE TENZA S O- C I AL E E R EL AZI O- NALE 5. Collaborare e partecipare in modo responsabile C O M PE TENZA M ET ACOGNIT IVA 6. Sviluppare la capacità di apprendere acquisiti; j. elabora e realizza percorsi di ricerca e progetti utilizzando la metodologia della ricerca; k. opera collegamenti intradisciplinari e interdisciplinari; l. scopre e propone connessioni inedite tra i dati culturali. a. Sceglie le procedure adatte al compito e sviluppa strategie per acquisirle; b. comprende, analizza, sintetizza testi di diversa tipologia e opera inferenze; c. ascolta e valuta criticamente le opinioni altrui; d. riflette sulle diverse forme della comunicazione quotidiana, scientificomatematica, storico-filosofica, artistico-letteraria; e. individua i diversi generi letterari, le tipologie testuali e le forme iconiche; f. riconosce la valenza estetica della lingua e dei linguaggi non verbali interpretandone gli usi stilistici; g. problematizza e interpreta le conoscenze formulando giudizi motivati. a. Comunica informazioni, idee e problemi avvalendosi di un registro linguistico adeguato al contesto (in italiano con proprietà espressiva, in inglese a livello B2, nella 2a e 3a lingua a livello B1); b. attua mediazioni linguistiche; c. argomenta facendo emergere i nessi concettuali ed è in grado di sostenere e confutare una tesi; d. pianifica e mette in atto le azioni necessarie a realizzare un lavoro individuale o di gruppo. a. Collabora dimostrando un atteggiamento partecipe e responsabile nella costruzione della relazione con l altro; b. riconosce il valore dell altro e delle differenze individuali e gestisce i conflitti con equilibrio e assertività; c. affronta in modo riflessivo i problemi che incontra, si assume le proprie responsabilità e propone soluzioni costruttive e/o alternative; d. colloca l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e dei doveri, in particolare riconosce e rispetta i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione; e. è consapevole del significato culturale del patrimonio naturale, archeologico, architettonico, artistico italiano e degli altri Paesi, della sua importanza e della necessità di preservarlo. a. Riflette sui processi di apprendimento in una logica metacognitiva; b. possiede capacità di apprendimento utili ad intraprendere lo studio universitario; c. utilizza procedure di autovalutazione al fine di affrontare nuove situazioni e di disporsi al cambiamento; d. fa uso del pensiero riflessivo, logico-formale e simbolico; e. individua relazioni tra fenomeni, eventi e concetti gerarchizzandoli e organizzandoli in una rete di significati. 11

12 Criteri di valutazione dei risultati di apprendimento del biennio Livelli Competenze Imparare ad imparare Progettare Risolvere problemi Esprimersi e comunicare Avanzate Ottimo Ha un metodo di studio elaborativo e autonomo. Sa schematizzare ed elaborare rappresentazioni grafiche della conoscenza. Elabora e progetta in autonomia. Verifica i risultati del proprio apprendimento. Espone in modo chiaro argomentando conoscenze e opinioni. Intermedie Buono Ha un metodo di studio organizzato. Applica correttamente norme e procedure. Organizza e decodifica correttamente i dati. È consapevole dei risultati del proprio apprendimento. Espone in modo chiaro e preciso. Di base Sufficiente Ha un metodo di studio limitato a procedure note. Applica semplici procedure in un contesto noto. Analizza semplici problemi, risolvendoli in autonomia. Non sempre è in grado di valutare il proprio apprendimento. Espone in modo semplice, ma sostanzialmente corretto. Insufficiente Ha un metodo di studio non organizzato. Necessita di guida nell applicazione di procedure. Incontra difficoltà nell analisi e nella risoluzione di problemi e deve essere guidato. Non è in grado di valutare il proprio apprendimento. Fatica ad esporre con chiarezza il proprio pensiero. Gravemente insufficiente Non raggiunte Ha un metodo di studio inefficiente. Non è in grado di progettare. Anche guidato, non è in grado né di effettuare analisi efficaci né di risolvere problemi. Non è in grado di valutare il proprio apprendimento. Non è in grado di esplicitare in modo chiaro il proprio pensiero. La comunicazione risulta inefficace. Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l'informazione Interagisce e collabora contribuendo all apprendimento comune. Si relaziona in modo costruttivo con compagni e insegnanti e contribuisce a creare un clima positivo. È coinvolto nelle sollecitazioni culturali anche extrascolastiche. Individua autonomamente collegamenti e relazioni anche appartenenti a più ambiti disciplinari. Consulta efficacemente varie tipologie di fonti a scopo di ricerca. Seleziona le informazioni distinguendo i fatti dalle opinioni. Utilizza correttamente metodi, concetti e strumenti. Analizza dati e li interpreta. Inferisce significati e informazioni dal contesto. Partecipa e collabora. Si relaziona positivamente con compagni e insegnanti. È coinvolto nelle sollecitazioni culturali scolastiche. Se guidato, individua collegamenti e relazioni anche appartenenti a più ambiti disciplinari. Consulta correttamente varie tipologie di fonti a scopo di ricerca. Seleziona le informazioni distinguendo i fatti dalle opinioni. Guidato dall insegnante, utilizza correttamente metodi, concetti e strumenti e analizza dati. Inferisce significati e informazioni dal contesto. Partecipa ascoltando, anche se non interviene. È generalmente corretto nei rapporti personali. Se guidato, individua collegamenti e relazioni nell ambito della disciplina. Consulta varie tipologie di fonti a scopo di ricerca seguendo procedure note. Guidato dall insegnante, seleziona le informazioni distinguendo i fatti dalle opinioni. Riproduce metodi, concetti, strumenti, analisi di dati. Se guidato, inferisce significati e informazioni dal contesto. Partecipa in modo discontinuo, interviene raramente. Non riesce a relazionarsi in modo corretto e positivo con compagni ed insegnanti. Anche se guidato non sempre individua collegamenti e relazioni nell ambito della disciplina. Non consulta in modo efficace le tipologie di fonti proposte dall insegnante. Seleziona le informazioni in modo parziale. Riproduce metodi, concetti, strumenti, analisi di dati in modo non adeguato. Anche se guidato, ha qualche difficoltà nell inferire significati e informazioni dal contesto. Non interagisce adeguatamente né collabora per l apprendimento comune. Non manifesta interesse per le sollecitazioni scolastiche. Non si relaziona adeguatamente con compagni e insegnanti. Non riesce a individuare collegamenti e relazioni. Anche se guidato non è in grado di consultare varie tipologie di fonti. Non sa selezionare correttamente le informazioni. Ha difficoltà nel riprodurre metodi, concetti, strumenti, analisi di dati. Ha difficoltà nell inferire significati e informazioni dal contesto. VOTO * *Il voto 1 viene attribuito in caso di rifiuto immotivato a sostenere la prova orale/scritta o di consegna della prova in bianco. 12

13 Criteri di valutazione dei risultati di apprendimento del triennio Competenze Livelli Avanzate Ottimo Intermedie Buono Di base Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Non raggiunte Competenza culturale Ha conoscenze approfondite che elabora collegandole in modo personale con la realtà. Ha buone conoscenze che utilizza per elaborare idee personali. Ha conoscenze di base di cui fa un uso semplice, ma corretto. Ha conoscenze parziali che non riutilizza in modo corretto. Ha conoscenze frammentarie e lacunose e non ne comprende i nessi logici. Competenza comunicativa, espressiva, argomentativa e pragmatica Competenza sociale e relazionale Competenze: applicativa e progettuale, testuale e iconografica, metacognitiva Espone in modo chiaro argomentando efficacemente conoscenze e opinioni. Interagisce e collabora. Agisce in modo autonomo e responsabile valorizzando le differenze individuali. Si relaziona in modo costruttivo con compagni e insegnanti e contribuisce a creare un clima positivo. È coinvolto nelle sollecitazioni culturali anche extrascolastiche. Ha un metodo di studio elaborativo e autonomo. Acquisisce, elabora e interpreta i dati in modo personale. Effettua collegamenti originali intra- e interdisciplinari. Si pone in una prospettiva critica ed ermeneutica. Progetta percorsi di apprendimento utilizzando la metodologia della ricerca in modo originale. Risolve problemi complessi in modo personale. Espone in modo chiaro e argomenta correttamente conoscenze e opinioni. Partecipa e collabora. Si relaziona positivamente con compagni e insegnanti. È coinvolto nelle sollecitazioni culturali scolastiche. Ha un metodo di studio organizzato. Coglie e interpreta i dati significativi e li mette in relazione. Compie inferenze ed effettua collegamenti intra- e interdisciplinari. Progetta percorsi di apprendimento utilizzando in modo corretto la metodologia della ricerca. Risolve problemi in modo autonomo. 13 Espone in modo semplice, ma sostanzialmente corretto. Segue attentamente anche se non interviene. È generalmente corretto nei rapporti personali. Ha un metodo di studio limitato a procedure note. Schematizza in modo corretto. Effettua semplici collegamenti intradisciplinari. Progetta percorsi di apprendimento solo seguendo procedure note. Restituisce in modo complessivamente corretto i dati acquisiti comprendendone le relazioni immediate. Risolve correttamente semplici problemi. Espone in modo scorretto e argomenta in modo superficiale. Partecipa con scarsa attenzione e in modo saltuario. Non riesce a relazionarsi in modo corretto e positivo con compagni ed insegnanti. Ha un metodo di studio non organizzato. Comprende in modo superficiale testi e informazioni ed evidenzia difficoltà di collegamento. Schematizza in modo impreciso e non completo. Restituisce i dati in modo parziale senza proporre collegamenti. Risolve solo parzialmente i problemi proposti. Espone con difficoltà e non è in grado di argomentare. Non partecipa e non interviene in modo pertinente. Non assume comportamenti scolastici e di apprendimento corretti. Ha un metodo di studio inefficiente. Comprende in modo frammentario testi e informazioni e non opera inferenze. Evidenzia difficoltà di applicazione delle procedure. Riproduce i dati in modo parziale e scorretto. Non è in grado di risolvere semplici problemi. VOTO * *Il voto 1 viene attribuito in caso di rifiuto immotivato a sostenere la prova orale/scritta o di consegna della prova in bianco.

14 LE ATTIVITÀ DI RECUPERO L istituto considera di fondamentale importanza promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti. Le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente dell offerta formativa. Pertanto durante l anno scolastico vengono organizzati interventi di recupero per gli studenti che presentano situazioni di insufficienza o comunque di difficoltà in forme via via più individualizzate, dai corsi nella settimana di flessibilità ai pacchetti orari gestiti dai Consigli di Classe, dallo Sportello Help, che consente su richiesta del singolo studente l attivazione immediata dell intervento, ai corsi di riallineamento dell intera classe. Le prove di verifica effettuate a saldo del debito formativo del primo periodo valutativo e in fase finale sono strutturate in modo tale da verificare l'effettiva acquisizione delle competenze richieste e sostituiscono le precedenti valutazioni sulle medesime competenze nella valutazione del processo di apprendimento. CRITERI PER L AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Per la promozione alla classe successiva è necessario avere raggiunto la sufficienza in tutte la materie. Il Collegio dei Docenti stabilisce che una situazione finale, che presenti gravi e diffuse insufficienze, pregiudica la possibilità per l alunno di recuperare le lacune nella classe successiva e di partecipare proficuamente alle attività. Il Collegio dei Docenti ha assunto come riferimento comune per i Consigli di Classe, nel valutare la gravità del quadro dell alunno e il caso di non ammissione alla classe successiva, lo scarto di cinque punti, considerate tutte le materie, al sei. Si portano come esemplificazione le seguenti situazioni: - Cinque materie con il voto finale di 5; - Tre materie con il voto finale di 5 e una con il 4; - Una materia con il voto finale di 5 e due con il 4. La presenza di materie con debito formativo non saldato nel primo periodo aggraverà il quadro, orientando i Consigli di classe sull opportunità della non ammissione alla classe successiva. In sede di scrutinio integrativo il peso dei cosiddetti aiuti offerti nello scrutinio di settembre del precedente anno scolastico e di giugno dell'anno in corso (che vanno pertanto formalizzati e verbalizzati durante lo scrutinio stesso) rappresentano ulteriori elementi valutativi ai fini della promozione. Questi criteri si intendono di carattere generale: ogni alunno va infatti valutato individualmente, tenuto conto di tutte le variabili che i Consigli di Classe hanno previsto nella loro programmazione educativa e didattica, senza automatismi di tipo contabile. Per i criteri e le modalità di attribuzione dei crediti scolastici e formativi agli studenti in vista della prova di maturità, sulla base della normativa vigente, vedi allegato. I RICEVIMENTI DEI GENITORI Gli incontri tra docenti e famiglie hanno due diverse modalità, che prevedono entrambe la prenotazione. Due volte l anno, orientativamente a fine novembre e a fine marzo, tutti gli insegnanti ricevono i genitori (o i loro delegati o i tutori legali) in un incontro pomeridiano. I docenti mettono inoltre a disposizione un ora settimanale da loro individuata per i ricevimenti individuali al mattino, che si svolgono orientativamente nei periodi novembre-dicembre e febbraio-maggio. Date e orari di ricevimento vengono comunicate annualmente. 14

15 L'ORGANIZZAZIONE COLLEGIALE, DIDATTICA E AMMINISTRATIVA Il Dirigente e l'organizzazione collegiale e didattica Nella scuola dell' Autonomia un posto centrale è ricoperto dal Dirigente, rappresentante legale dell'istituto e presidente del Collegio Docenti, che ispira l'azione di innovazione e controlla la qualità dei percorsi attivati in campo educativo, didattico e culturale. Al Dirigente e ai suoi Collaboratori compete il coordinamento degli aspetti organizzativi e gestionali della scuola. Al Collegio Docenti competono la definizione del Piano dell Offerta Formativa e ogni deliberazione in ambito educativo e didattico; alle articolazioni del Collegio Docenti l identificazione e l analisi dei problemi per le deliberazioni collegiali, l elaborazione e l attuazione di progetti organizzativi e didattici; ai Consigli di Classe la progettazione didattica dei percorsi formativi; alle Funzioni Strumentali, ai Coordinatori di Classe e ai Coordinatori di Area e di Commissione il coordinamento delle attività didattiche e formative legate al P.O.F. Il Consiglio d Istituto e gli organi di rappresentanza Il Consiglio d'istituto, dove si confrontano tutte le componenti della scuola, delinea le linee di indirizzo della politica scolastica dell'istituto e approva il bilancio di previsione e il conto consuntivo. Altri organi di rappresentanza sono le Assemblee degli studenti e i Consigli di classe. Studenti e genitori possono costituirsi in Comitati con fini propositivi. L'organizzazione amministrativa Per la parte amministrativa il Dirigente Scolastico si avvale della collaborazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che si occupa dell organizzazione dei servizi generali e amministrativi, della gestione del personale ATA e della gestione contabile e finanziaria. L organizzazione amministrativa è suddivisa in quattro sezioni, in relazione alle funzioni svolte: Ufficio Gestione del Personale e Ufficio Amministrazione del Personale (gestione amministrativa e giuridica del personale); Ufficio Patrimonio (attività connesse alla acquisizione di beni e servizi); Segreteria Studenti (corretto e tempestivo espletamento di tutte le procedure amministrative necessarie agli studenti, quali iscrizioni, rilascio diplomi e loro archiviazione). Aree disciplinari Le aree disciplinari raggruppano tutti gli insegnanti di una disciplina ed hanno i seguenti compiti: - individuare i nuclei fondamentali delle discipline; - definire gli obiettivi per disciplina; - fornire indicazioni metodologiche riguardanti l'insegnamento delle singole discipline; - elaborare quadri di riferimento disciplinari per la stesura di moduli tematici e raccordi interdisciplinari; - individuare gli standard di ogni disciplina; - individuare i libri di testo da approvare; - proporre acquisto di sussidi, materiali e attrezzature didattiche. 15

16 Consigli di classe Il Consiglio di Classe è formato da tutti gli insegnanti di una classe. Ha il compito di analizzare la situazione di partenza e la condizione socio-culturale degli alunni della propria classe, di progettare e di realizzare l'attività didattica e formativa degli stessi, adattando alla situazione della classe il materiale elaborato dai dipartimenti, tenendo conto delle indicazioni fornite dalle aree disciplinari. Il Consiglio di Classe predispone interventi di istruzione domiciliare qualora necessario e secondo la normativa vigente che regola il diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Progetta interventi individualizzati per studenti stranieri, diversamente abili, studenti in difficoltà e da riorientare. Coordinatori di classe Il Coordinatore di Classe coordina l attività didattica e gestisce i rapporti del Consiglio di Classe con gli studenti, con le famiglie e con la dirigenza. È il garante dell unità di indirizzo dell attività culturale e il referente della continuità didattica della classe. Interviene in eventuali conflitti tra docenti e la classe e tra gruppi di studenti, per avviarli a soluzione con la collaborazione delle risorse umane della scuola. Commissioni, dipartimenti e altre figure di sistema Commissioni, dipartimenti e altre figure di sistema sono convocati, nominati o eletti annualmente su obiettivi specifici; possono occuparsi di supporto alla gestione (organizzazione orario, composizione delle classi) e di produzione di materiale didattico e progettuale o rappresentare i referenti per temi e problemi specifici. Essi sono convocati, nominati o eletti annualmente dal Dirigente o dal Collegio. Annualmente viene pubblicato l'organigramma in forma cartacea e nel sito della scuola, inclusi gli orari di eventuale ricevimento delle figure responsabili. Sicurezza e prevenzione nella scuola Ai sensi del Decreto Legislativo n 81 del 2008 (Testo Unico) l istituto assume la responsabilità di trasmettere ai nuovi docenti, studenti e personale ATA una sommaria conoscenza delle norme da adottare in situazioni di emergenza. All inizio dell anno scolastico il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione organizza degli incontri con tutto il personale in entrata, differenziando i rispettivi ruoli nel contesto scolastico, nei quali presenta le procedure di emergenza e di evacuazione da assumere all interno dell istituto in caso di incendio, terremoto e fuga di gas. All inizio dell anno scolastico il Dirigente Scolastico nomina il personale addetto alle Squadre di Primo Soccorso e Antincendio che hanno seguito i corsi di formazione specifici per tali incarichi e assegna in particolare ai Collaboratori Scolastici i ruoli di intervento da adottare in caso di emergenza. La formazione L istituto definisce annualmente un piano delle attività di aggiornamento destinate al personale docente e non docente. Queste attività hanno come finalità la formazione relativa a nuove situazioni normative e il rafforzamento delle competenze necessarie a sviluppare le finalità didattiche ed educative che la scuola si è data, valorizzando le risorse umane e potenziandone le capacità progettuali. 16

17 I PROGETTI Riconoscendo il valore formativo della ricerca e della sperimentazione, il liceo Giovanni Falcone promuove, compatibilmente con le risorse disponibili, l attuazione di progetti didattici ed educativi mirati al potenziamento delle finalità del curricolo. Il Collegio Docenti definisce e approva annualmente il piano complessivo dei progetti secondo criteri di valutazione stabiliti (cfr. allegato). Gli scambi con paesi europei e i soggiorni linguistici e, dall anno scolastico il progetto 2 mesi all estero, costituiscono un elemento forte dell identità dell istituto, per incentivare la dimensione europea del percorso formativo, l interculturalità e l uso veicolare della lingua. I Progetti Europei e i progetti Clil, che riguardano l insegnamento e l apprendimento di discipline non linguistiche in lingua straniera e le Certificazioni esterne delle competenze linguistiche sono attività che caratterizzano ulteriormente la scuola. Negli ultimi anni sono stati inseriti i progetti Esabac e Deutsches Sprachdiplom, che permettono di conseguire titoli riconosciuti rispettivamente dalle università francesi e tedesche. Una attività di ricerca e innovazione didattica, attraverso la progettazione di moduli, è finalizzata ad una più forte integrazione tra i percorsi disciplinari. Attività integrative extracurricolari vengono proposte in corsi pomeridiani, scelti facoltativamente dai singoli studenti. La scuola aderisce annualmente al Centro Sportivo Studentesco che prevede la partecipazione degli studenti a manifestazioni sportive a livello provinciale, regionale e nazionale dei campionati studenteschi. Tutti i dati relativi al piano complessivo dei progetti vengono pubblicati anno per anno come allegato al P.O.F. Dall inizio del mese di maggio i progetti non prevedono attività organizzate durante l orario di lezione, per evitare sovrapposizioni con le attività didattiche della parte finale dell anno. Nello stesso periodo, e per le stesse ragioni, non vengono effettuati viaggi, visite e altre uscite didattiche, come pure eventuali attività proposte da organismi studenteschi nel quadro del monte ore previsto per assemblee studentesche. Uniche eccezioni sono le attività organizzate per celebrare la memoria di Giovanni Falcone e l eventuale giornata di festa della scuola, le cui date di svolgimento vengono definite e comunicate entro il mese di marzo. In tale periodo è ammessa la partecipazione degli alunni alle fasi finali dei campionati studenteschi. L ORIENTAMENTO IN USCITA Nel secondo periodo dell anno scolastico l istituto organizza per gli studenti alcuni incontri informativi con i Relatori dell Università di Bergamo e con la scuola Interpreti Carlo Bo di Milano. La responsabile dell Orientamento, inoltre, mantiene i contatti con i referenti di alcune Università della Regione Lombardia e informa gli studenti sulle attività da loro organizzate e sulle date per partecipare agli Open Day. 17

18 ALLEGATI Gli allegati al P.O.F. sono pubblicati annualmente e sempre disponibili sul sito dell istituto. 1. Regolamento di Istituto 2. Il patto educativo di corresponsabilità 3. Attribuzione del voto di comportamento 4. Crediti scolastici e formativi 5. Il recupero 6. Criteri di valutazione dei progetti didattici 7. Regolamento del Collegio Docenti 8. Metodologia della ricerca 9. Programmazione modulare 10. Procedura per anno di soggiorno di studio all estero 11. Progetto 2 mesi all'estero 12. Funzioni Strumentali al P.O.F per l anno scolastico 2012/ Progetti didattici ed educativi 14. Scheda di Progetto 15. Disciplinare d incarico 16. Normativa transitoria deliberata dal Collegio Docenti * * * * * 18

19 IL LICEO LINGUISTICO GIOVANNI FALCONE 2 RECAPITI 2 QUADRO ORARIO SETTIMANALE 3 IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA E METODOLOGICA 3 A. Finalità del Curricolo Integrato 4 B. Finalità del processo educativo 4 Il patto educativo di corresponsabilita 6 LA PROGRAMMAZIONE E LA VALUTAZIONE 6 Momenti di valutazione del Consiglio di Classe 8 Valutazione finale del Consiglio di Classe e criteri di valutazione 8 Risultati di apprendimento del biennio 9 Risultati di apprendimento del triennio 10 Criteri di valutazione dei risultati di apprendimento del biennio 12 Criteri di valutazione dei risultati di apprendimento del triennio 13 LE ATTIVITÀ DI RECUPERO 14 CRITERI PER L AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA 14 I RICEVIMENTI DEI GENITORI 14 L'ORGANIZZAZIONE COLLEGIALE, DIDATTICA E AMMINISTRATIVA 15 Il Dirigente e l'organizzazione collegiale e didattica 15 Il Consiglio d Istituto e gli organi di rappresentanza 15 L'organizzazione amministrativa 15 Aree disciplinari 15 Consigli di classe 16 Coordinatori di classe 16 Commissioni, dipartimenti e altre figure di sistema 16 Sicurezza e prevenzione nella scuola 16 La formazione 16 I PROGETTI 17 L ORIENTAMENTO IN USCITA 17 ALLEGATI 18 INDICE 19 INDICE 19

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