Trasporto degli alimenti: perché intervenire Clara Ricozzi

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1 Trasporto degli alimenti: perché intervenire Clara Ricozzi Freight Leaders Council 1

2 Convegno Istituzionale Trasporto di Qualità per alimenti sicuri. Parte Prima: Stato dell arte e criticità 2

3 Considerazioni introduttive Expo 2015 ci ha dato l occasione per far emergere l importanza della sicurezza e della qualità del trasporto degli alimenti; la sicurezza igienico-sanitaria del cibo è fortemente condizionata dalla fase del trasporto, ma il consumatore finale non è posto in grado di sapere se il prodotto che arriva sulla sua tavola è stato trasportato con mezzi e in condizioni igieniche idonei; di qui, l iniziativa di porre a confronto, per la prima volta, istituzioni competenti ed operatori delle filiere coinvolte; l obiettivo è quello di capire insieme quali sono le criticità che si incontrano per garantire il sano trasporto degli alimenti, ed individuare le possibili soluzioni per superarle. 3

4 Contesto normativo di base Reg. CE 852/2004, che mira a garantire l igiene dei prodotti alimentari in tutte le fasi che portano al loro consumo. Prescrive, in particolare la corretta applicazione del Sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points), per il controllo dei requisiti di sicurezza da soddisfare, dal momento della produzione a quello della distribuzione degli alimenti. All All. II, Cap. 4, detta le regole sul trasporto nei vani di carico dei veicoli e nei contenitori, perché gli alimenti siano atti al consumo umano; Reg. CE 853/2004, che detta norme specifiche sugli alimenti di origine animale; Reg. CE 854/2004 e 882/2004, relativi all organizzazione di un quadro comunitario di controlli sui prodotti di origine animale; Reg. CE 37/2005, relativo alla temperatura controllata per il trasporto di surgelati; decreto legislativo193/2007, che recepisce la Dir. 2004/41 CE, per il riordino della disciplina nazionale relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare; Normativa ATP, relativa agli alimenti deperibili da trasportare in veicoli frigoriferi o refrigerati, secondo classificazioni prestabilite (A, fino a 0 ; B, fino a -10 ; C, oltre -20 ). 4

5 Quali controlli oggi In Italia, a differenza di altri Paesi europei, non esiste un Autorità indipendente, in grado di raccogliere e coordinare i risultati dei controlli sulle sostanze alimentari, che fanno capo alle singole strutture pubbliche. Da un analisi non esaustiva di quanto previsto dalla normativa vigente, emerge il seguente scenario: a. i controlli generali sugli alimenti fanno capo a Ministero della Salute, Regioni, Province autonome, ASL, NAS, Istituto Superiore di Sanità, che si occupano della sicurezza alimentare; MIPAF, che, attraverso l apposito Ispettorato, si occupa del controllo sulla qualità dei prodotti agroalimentari; Minambiente, che, attraverso ARPA, si occupa della sicurezza delle acque. b. i controlli nella fase del trasporto dei prodotti alimentari sono eseguiti dalle diverse forze di polizia in generale, per accertare che sulla DIA compilata dall operatore agroalimentare sia presente la dicitura "Il trasporto viene effettuato nel rispetto dei requisiti di cui al cap. IV dell All. II al Reg. CE n. 852/2004 ; sui veicoli adibiti al trasporto di alimenti refrigerati, congelati e surgelati, per verificare il rispetto delle norme ATP. 5

6 Cosa manca per controllare sicurezza e qualità del trasporto Le criticità principali connesse al trasporto, logistica e distribuzione dei prodotti alimentari si riscontrano essenzialmente durante la fase del loro trasferimento dal luogo della produzione a quello del consumo: mentre all aumento del commercio mondiale di prodotti deperibili, al ritmo del 3% annuo, è corrisposta una parallela crescita delle operazioni di manipolazione, carico e scarico dei prodotti alimentari nei nodi logistici, non sono stati definiti adeguati standard di qualità della gestione dell intera supply chain, né sono stati predisposti i controlli specifici. Mancano, in particolare: censimento della filiera del trasporto e distribuzione, distinta per modalità, per tipologia di vettori e per distanze percorse, con attenzione specifica all ultimo miglio; classificazione degli alimenti in funzione delle relative esigenze di conservazione, e quindi, delle temperature prefissate; verifica dello stato di avanzamento della tecnologia degli allestimenti dei veicoli adibiti al trasporto dei deperibili; ricerca ad hoc sul grado di decadimento qualitativo e nutrizionale dei beni alimentari, conseguente alle attività di manipolazione e di trasporto; analisi dell efficienza ed efficacia dei controlli. 6

7 Come garantire sicurezza e qualità del trasporto Una volta definito lo scenario, occorre affrontare e superare le criticità che impediscono il sano trasporto degli alimenti. A questo fine, è necessario attivare un confronto aperto e costruttivo fra il settore dell autotrasporto e quello dell agroalimentare, che coinvolga anche le istituzioni competenti, il mondo accademico, le case costruttrici di veicoli, le imprese fornitrici di servizi legati alla logistica distributiva degli alimenti, gli esponenti della GDO; promuovere intese fra i Ministeri coinvolti (MIPAF, Politiche Salute, MIT, MISE, Ambiente), con l obiettivo di pervenire alla stipula di un protocollo sul sano trasporto degli alimenti, che contenga anche apposite clausole su quantità e modalità dei controlli, con criteri specifici da condividere con i destinatari degli stessi; ipotizzare forme specifiche di certificazione di qualità degli operatori economici incaricati del trasporto, logistica e distribuzione degli alimenti, anche tenendo conto di best practices già esistenti; prevedere sistemi di track & tracing mirati sul trasporto dei prodotti alimentari, per garantirne gli accertamenti sul livello di eventuale decadimento qualitativo e nutrizionale lungo tutto il percorso, ivi compresi i nodi logistici. 7

8 grazie dell attenzione Clara Ricozzi Freight Leaders Council 8

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