Istituzione della figura professionale del mediatore familiare. ART. 1. (Princìpi).

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Istituzione della figura professionale del mediatore familiare. ART. 1. (Princìpi)."

Transcript

1 Istituzione della figura professionale del mediatore familiare ART. 1. (Princìpi). 1. Lo Stato, in attuazione di quanto disposto dagli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione, tutela la famiglia e la coppia stabile con prole e promuove politiche idonee al loro effettivo sostegno volte a favorire l assolvimento delle responsabilità parentali, a sostenere la genitorialità e a mantenere la continuità della funzione genitoriale, con particolare riferimento alla salvaguardia dell equilibrio psico-fisico dei minori. 2. Lo Stato, ai sensi della legge 8 febbraio 2006, n. 54, favorisce il mantenimento dell affidamento dei figli minori a entrambi i genitori mediante l assunzione di accordi liberamente sottoscritti dalle parti che tengono conto della necessità di tutelare l interesse morale e materiale dei figli. ART. 2. (Finalità). 1. Ai fini dell articolo 1, la presente legge promuove l attività della mediazione familiare attraverso la regolamentazione della figura professionale del mediatore familiare, definita ai sensi dell articolo 3. ART. 3. (Definizioni). 1. La mediazione familiare è un percorso diretto a favorire la riconciliazione all interno della famiglia e della coppia stabile in crisi, ove ne ricorrano le condizioni, sostenendo e facilitando, altresì, la riorganizzazione della relazione genitoriale nell ambito di un procedimento di separazione della famiglia e della coppia stabile alla quale può conseguire una modifica delle relazioni personali tra le parti. 1

2 2. Il mediatore familiare, sollecitato dalle parti o su invito del giudice o dei servizi sociali comunali o dei consultori familiari, si adopera, nella garanzia della riservatezza e in autonomia dall ambito giudiziario, affinché i genitori elaborino personalmente un piano volto al superamento dei motivi di contrasto e alla loro riconciliazione oppure predispongano un programma di separazione soddisfacente per loro e per i figli, nel quale sono specificati i termini della cura, dell educazione e della responsabilità, anche patrimoniale, nei confronti dei figli minori. ART. 4. (Finalità dell attività di mediatore familiare). 1. L attività di mediatore familiare è finalizzata a: a) rispondere alle esigenze di ascolto e di aiuto che provengono dalle famiglie e dalle coppie, nei casi in cui la conflittualità coinvolge i soggetti più deboli. b) offrire un punto di riferimento, competenze e professionalità specifiche per la risoluzione dei conflitti relazionali al fine di evitare la dissoluzione della famiglia e della coppia stabile, con particolare riferimento alle fasi della riconciliazione, della separazione, del divorzio o della cessazione della convivenza; c) raccordarsi con le istituzioni presenti sul territorio, scuole ed enti locali, fornendo dati e informazioni sulle criticità riscontrate, con riconciliazione, della separazione, del divorzio o della cessazione della convivenza; d) garantire un supporto alla progettazione di interventi e di servizi sul territorio, con riconciliazione, della separazione, del divorzio o della cessazione della convivenza; e) identificare le aree di rischio, con separazione, del divorzio o della cessazione della convivenza; f) attuare azioni positive per la promozione della pariteticità e delle pari opportunità, di ricerca e di analisi del territorio, nonché di 2

3 formazione e di informazione rivolte a entrambi i genitori. ART. 5. (Associazione dei mediatori familiari). 1. È istituita l Associazione dei mediatori familiari, di seguito denominata «Associazione», alla quale sono tenuti a iscriversi coloro che hanno frequentato con esito positivo i corsi di formazione di cui all articolo All Associazione è attribuito il compito di stabilire i criteri che disciplinano i corsi di formazione e di specializzazione per mediatore familiare e le modalità di verifica e di controllo sull attività dei mediatori familiari a essa iscritti nonché sui citati corsi di formazione e di specializzazione. 3. L Associazione si dota di un Codice etico del Mediatore familiare che ciascun iscritto è tenuto a rispettare. All atto dell iscrizione all Associazione il Mediatore familiare presta giuramento scritto di attenersi scrupolosamente al rispetto delle norme contenute nel codice etico; tale giuramento, firmato dal Mediatore familiare, è parte integrante del suo fascicolo personale. 4. L Associazione sottopone a verifica periodica l attività dei suoi iscritti, secondo modalità da definire nei suoi successivi atti. ART. 6. (Corsi di formazione e di specializzazione). 1. L organizzazione dei corsi di formazione e di specializzazione per mediatore familiare è attribuita alle università, agli enti locali e alle aziende sanitarie locali, nonché ad associazioni, società ed enti accreditati dall Associazione. 2. Ai fini del riconoscimento da parte dell Associazione, i corsi di formazione e di specializzazione per mediatore familiare devono essere conformi ai parametri stabiliti dalla medesima Associazione ed essere coordinati da 3

4 un mediatore familiare iscritto alla stessa Associazione, che riveste la qualifica di direttore didattico. ART. 7. (Albo nazionale dei mediatori familiari). 1. È istituito, presso il Ministero della giustizia, l albo nazionale dei mediatori familiari, al quale sono tenuti a iscriversi coloro che sono in possesso di laurea specialistica in discipline pedagogiche, psicologiche, sociali o giuridiche nonché di idoneo titolo universitario, quale master, specializzazione o perfezionamento di durata biennale di mediatore familiare. 2. All albo di cui al comma 1 sono altresì tenuti a iscriversi coloro che, in possesso della laurea specialistica in discipline pedagogiche, psicologiche, sociali o giuridiche, alla data di entrata in vigore della presente legge hanno svolto per almeno due anni, nel quinquennio antecedente la medesima data di entrata in vigore, attività di mediazione familiare da comprovare sulla base di idonea documentazione. 3. Coloro che sono iscritti all albo di cui al presente articolo non possono esercitare professioni o attività d impresa, in nome proprio o per conto terzi, diverse da quelle di mediatore familiare. 4. Al Ministero della giustizia è attribuito l esercizio della vigilanza sull albo di cui al presente articolo e sull Associazione. ART. 8. (Compiti delle regioni e degli enti locali). 1. Le regioni e gli enti locali, nell ambito delle funzioni disciplinate dal sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla legge 8 novembre 2000, n. 328, prevedono l attivazione di servizi per la mediazione familiare. 2. Le province promuovono, con destinazione specifica di fondi, la funzione di aggiornamento 4

5 e di formazione continua dei mediatori familiari. 3. I comuni, nell ambito dei programmi e delle iniziative per l infanzia e per l adolescenza previsti dalla legge 28 agosto 1997, n. 285, favoriscono il finanziamento dei progetti in favore della mediazione familiare, con particolare attenzione per quelli di carattere informativo e di sensibilizzazione dei cittadini, avvalendosi a tale fine della collaborazione di organizzazioni di volontariato e di associazioni di comprovata esperienza nell ambito della mediazione familiare. (proposta di legge XVI legislatura, n 3868 d iniziativa del deputato D Ippolito Vitale) 5

Master in mediazione familiare

Master in mediazione familiare Master in mediazione familiare e tecniche di mediazione in ambito educativo, civile, penale 2 anni 328 ore riservato a laureati prossima edizione: febbraio 2017 Completamente aggiornato! (Norma nazionale

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BRUNO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BRUNO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2310 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato BRUNO Istituzione e regolamentazione della figura professionale del mediatore familiare Presentata

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 93

CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 93 Allegato all oggetto n. Adunanza del Consiglio regionale in data CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA Proposta di legge regionale n. 93 Disposizioni per il sostegno dei genitori separati

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2405

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2405 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2405 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori DI GIACOMO, FAZZONE, TOTARO, GALIOTO, RIZZI, DE LILLO, RIZZOTTI, BARELLI, TANCREDI, CONTI, BUTTI, D AMBROSIO LETTIERI,

Dettagli

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Chi è e cosa fa lo Psicologo Chi è e cosa fa lo Psicologo L articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 Ordinamento della professione di psicologo recita: La professione di Psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento

Dettagli

CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. DETERMINAZIONE

CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. DETERMINAZIONE CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. COPIA BEINASCO - BRUINO - ORBASSANO PIOSSASCO - RIVALTA - VOLVERA DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 73 =====================================================

Dettagli

PROGRAMMA SPERIMENTALE. Tutela Minori e Tribunale Ordinario Sostegno ai minori nei procedimenti di separazione e divorzio dei genitori

PROGRAMMA SPERIMENTALE. Tutela Minori e Tribunale Ordinario Sostegno ai minori nei procedimenti di separazione e divorzio dei genitori Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 16/8 del 29.3.2011 PROGRAMMA SPERIMENTALE Tutela Minori e Tribunale Ordinario Sostegno ai minori nei procedimenti di separazione e divorzio dei genitori Interventi di Supporto

Dettagli

LA MEDIAZIONE FAMILIARE. prof.ssa Chiara Sirignano Università di Macerata

LA MEDIAZIONE FAMILIARE. prof.ssa Chiara Sirignano Università di Macerata LA MEDIAZIONE FAMILIARE DEFINIZIONE La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio. In un contesto strutturato,

Dettagli

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà.

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. LEGGE REGIONALE N. 37 DEL 30-12-2009 REGIONE PIEMONTE Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 1 del 7

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TENTORI, BRAGA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TENTORI, BRAGA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1230 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI TENTORI, BRAGA Introduzione dell educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole

Dettagli

La mediazione familiare, una cultura per buone relazioni

La mediazione familiare, una cultura per buone relazioni CONVEGNO DALLA PERSONA ALLA FAMIGLIA DALLA FAMIGLIA ALLA COMUNITÀ MAY 28, 2016 La mediazione familiare, una cultura per buone relazioni Dott.ssa Laura Cosulich Psicologa Mediatrice Familiare La separazione

Dettagli

Servizi di sostegno alla funzione

Servizi di sostegno alla funzione Servizi di sostegno alla funzione genitoriale Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma In molti Paesi del Nord Europa e degli Stati Uniti il sostegno all esercizio della funzione

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F Novembre 2015

13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F Novembre 2015 1 13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F. 1995-2015 6-7 Novembre 2015 Milano SOSTENGO INTERVENTI ECONOMICI A FAVORE DEI CONIUGI

Dettagli

Sommario SOMMARIO. SEZIONE I La formazione della coppia. Introduzione... 3

Sommario SOMMARIO. SEZIONE I La formazione della coppia. Introduzione... 3 Sommario SOMMARIO Profilo Autore... Prefazione... V VII SEZIONE I La formazione della coppia Introduzione... 3 Capitolo 1 - L unione civile... 5 1. La natura dell unione civile... 5 2. La formazione...

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO DEI MINORI

COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO DEI MINORI COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI SOCIALI REGOLAMENTO COMUNALE PER L AFFIDAMENTO DEI MINORI Art. 1 Principi generali Art. 2 Definizioni Art. 3 Tipologie di affidamento Art. 4 Affidamento familiare temporaneo

Dettagli

Master biennale di II livello. Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone

Master biennale di II livello. Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone Master biennale di II livello Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone (MAF 41 I edizione) (1500 ore 60 CFU) Anno Accademico 2014/2015 2015/2016 1 Titolo DIRITTO DI FAMIGLIA, DEI MINORI E DELLE

Dettagli

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi

Dettagli

Centro Percorsi Percorsi S.n.c

Centro Percorsi Percorsi S.n.c Centro Percorsi Percorsi S.n.c. Via SS. Trinità, 4 Trento (TN) - 38122 CF/P.IVA 02282380225 Tel. +39 0461 1975630 Fax +39 0461 1975631 info@centropercorsi.it www.centropercorsi.it Centro Percorsi Trento

Dettagli

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi 1 V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI LA FINALITÀ Il Centro Clinico Polivalente V.A.T.M.A., è finanziato dal Dipartimento

Dettagli

Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone

Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone Master biennale di II livello Diritto di Famiglia, dei Minori e delle Persone (MAF-31 I edizione) (1500 ore 60 CFU) Anno Accademico 2013/2014 2014/2015 1 Titolo DIRITTO DI FAMIGLIA, DEI MINORI E DELLE

Dettagli

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE STRUTTURA GENERALE DEI CORSI DI LAUREA E SISTEMA DEI "CREDITI" In base alla riforma universitaria (D.M. 3.11.99 n. 09) l impegno dello studente (frequenza dei corsi

Dettagli

Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca Disposizioni inerenti le tabelle di valutazione dei titoli della II fascia e III fascia delle graduatorie di istituto, in applicazione del decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della

Dettagli

ASSISTENZA ALLA COPPIA

ASSISTENZA ALLA COPPIA I.N.PE.F. ISTITUTO NAZIONALE di PEDAGOGIA FAMILIARE (Reg. Ag. Entrate Roma P.I. 11297531003 - Cod. Att. 855920 Formazione ed Aggiornamento Professionale) Corso Intensivo sulla Mediazione e Consulenza Coniugale

Dettagli

MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE

MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE All'interno del contesto nazionale ed internazionale emerge con sempre maggiore evidenza l'impossibilità da parte dei sistemi di giustizia ordinari di rispondere alle esigenze

Dettagli

MEDIAZIONE FAMILIARE INTEPERSONALE

MEDIAZIONE FAMILIARE INTEPERSONALE POLO PSICODINAMICHE Presentazione Servizio di Mediazione Familiare Direzione: Dott. Ezio Benelli Referente: Dott.ssa Alessandra Mannelli, Esperto Mediatore Familiare (riconosciuto regione Toscana) Esperti

Dettagli

Consultori familiari

Consultori familiari Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):

Dettagli

L.R. 5/2005, art. 25, commi 6 e 7, art. 30 B.U.R. 10/1/2007, n. 2. Decreto del Presidente della Regione 22 dicembre 2006, n. 0412/Pres.

L.R. 5/2005, art. 25, commi 6 e 7, art. 30 B.U.R. 10/1/2007, n. 2. Decreto del Presidente della Regione 22 dicembre 2006, n. 0412/Pres. L.R. 5/2005, art. 25, commi 6 e 7, art. 30 B.U.R. 10/1/2007, n. 2 Decreto del Presidente della Regione 22 dicembre 2006, n. 0412/Pres. Regolamento per la tenuta e la revisione dell Elenco regionale dei

Dettagli

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE PREMESSO che l Amministrazione Comunale intende promuovere sul proprio territorio iniziative

Dettagli

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati:

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati: PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

TRA. Il Tribunale per i Minorenni di Milano. Il Tribunale per i Minorenni di Brescia. I Tribunali Ordinari di:

TRA. Il Tribunale per i Minorenni di Milano. Il Tribunale per i Minorenni di Brescia. I Tribunali Ordinari di: TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO TRIBUNALE PER I MINORENNI DI BRESCIA TRA Il Tribunale per i Minorenni di Milano Il Tribunale per i Minorenni di Brescia I Tribunali Ordinari di: Bergamo - Brescia Busto

Dettagli

CURRICULUM. Avv. Rosanna DAMA

CURRICULUM. Avv. Rosanna DAMA CURRICULUM Avv. Rosanna DAMA Iscritta all Albo degli avvocati di dal 1975, dal 1980 ha iniziato ad esercitare la professione esclusivamente nel campo del Diritto Familiare e Minorile sia patrocinando innanzi

Dettagli

Indice INDICE ANALITICO. Capitolo II IL PROCEDIMENTO DI SEPARAZIONE CONSENSUALE

Indice INDICE ANALITICO. Capitolo II IL PROCEDIMENTO DI SEPARAZIONE CONSENSUALE Indice INDICE ANALITICO Premessa Capitolo I IL PROCEDIMENTO DI SEPARAZIONE CONSENSUALE 1.1 Fase introduttiva 1.2 La competenza 1.3 Decreto di comparizione e fattispecie pratiche 1.4 Rappresentanza legale,

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Cognome(i/)/Nome(i) Indirizzo(i) Urso Miano Sara Numero civico 8, Piazza Umberto I, 90023, Ciminna (Palermo), Italia Telefono(i) 0918204562 Mobile 3398381593

Dettagli

proposta di legge n. 471

proposta di legge n. 471 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 471 a iniziativa del Consigliere Ciriaci presentata in data 2 febbraio 2015 NORME PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL ANORESSIA, DELLA BULIMIA

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia - 1 - XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Art. 1 (Finalità e

Dettagli

CORSO PER MEDIATORE FAMILIARE

CORSO PER MEDIATORE FAMILIARE CORSO PER MEDIATORE FAMILIARE Durata del corso: 6 mesi (lezioni quindicinali) Ore totali corso: 80 Al termine di un esame finale i partecipanti conseguiranno l attestato di Mediatore Familiare Sono aperte

Dettagli

Adozione e sostegno alle famiglie

Adozione e sostegno alle famiglie Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente

Dettagli

Istituzioni di diritto privato. La famiglia. (traccia della lezione) prof. Angelo Venchiarutti IUSLIT Università di Trieste

Istituzioni di diritto privato. La famiglia. (traccia della lezione) prof. Angelo Venchiarutti IUSLIT Università di Trieste Istituzioni di diritto privato La famiglia (traccia della lezione) prof. Angelo Venchiarutti IUSLIT Università di Trieste La famiglia e il diritto di famiglia Art. 29 Cost: «società naturale» Limite del

Dettagli

SCUOLA FAMIGLIA PSICOSOMATICA CENPIS ORION CENPIS. Prof. Dott. Antonio Popolizio GRUPPO. la mente che ti accresce

SCUOLA FAMIGLIA PSICOSOMATICA CENPIS ORION CENPIS. Prof. Dott. Antonio Popolizio GRUPPO. la mente che ti accresce GRUPPO CENPIS ACCADEMIA TALENTO E QUALITÀ DI VITA la mente che ti accresce CENPIS ORION SCUOLA FAMIGLIA PSICOSOMATICA Prof. Dott. Antonio Popolizio Psicologo, specialista Psicoterapeuta Specialista in

Dettagli

N. DATA ORE ARGOMENTO NOTE DOCENTI

N. DATA ORE ARGOMENTO NOTE DOCENTI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DEL PROGRAMMA DIDATTICO LA PROFESSIONE FORENSE E LA SPECIALIZZAZIONE, IN n.1 14/3/2017 PARTICOLARE NEL DIRITTO DELLE RELAZIONI FAMILIARI, DELLE PERSONE E DEI MINORI RUOLO,

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO LA RESPONSABILITÀ GENITORIALE

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO LA RESPONSABILITÀ GENITORIALE INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... XI CAPITOLO PRIMO LA RESPONSABILITÀ GENITORIALE Guida bibliografica... 3 1. La definizione del concetto potestà dei genitori... 5 2. La famiglia

Dettagli

CORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE

CORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE Esma Cif Onlus Con il Patrocinio di Ordine Assistenti Sociali della Campania Ente Morale Scuole Materne - Centro Italiano femminile ONLUS Ente di Formazione Professionale accreditato dalla Regione Campania

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI. 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE GENITORIALI 14/2/2007 A CURA DELL A.S.Sara Giacopuzzi INDAGINE SOCIALE Si colloca nella fase della rilevazione ma anche nella fase della diagnosi o valutazione, intesa come

Dettagli

PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA

PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA COMUNE DI LORETO 6 Settore Funzionale Servizi Sociali e Servizi Demografici PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA INDICE 1. IL CENTRO PER LE FAMIGLIE 1.1 Che cos è? 1.2 Obiettivi del progetto 1.3 Aree di intervento

Dettagli

Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare

Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare Il servizio di mediazione familiare nei centri per le famiglie Storia, cultura e rete dei servizi di mediazione familiare Piacenza 6 novembre 2009 1 RIFERIMENTI NORMATIVI REGIONALI L.R. 2/2003 norme per

Dettagli

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4328 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori LO CURZIO, LAVAGNINI e ZILIO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 NOVEMBRE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE L:R.

REGIONE PIEMONTE L:R. REGIONE PIEMONTE L:R. 29 ottobre 1992, n.43 Informazione, promozione, divulgazione di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna B.U. Regione Piemonte 4 novembre 1992, n.45

Dettagli

c) Il Mediatore Familiare nei nuovi scenari normativi Avv. Rita Della Lena Avv. Francesca Bonavia

c) Il Mediatore Familiare nei nuovi scenari normativi Avv. Rita Della Lena Avv. Francesca Bonavia c) Il ediatore Familiare nei nuovi scenari normativi Avv. Rita Della Lena Avv. Francesca Bonavia Dalla riforma del 1975 ad oggi Legge 8 febbraio 2006 n. 54 affido condiviso ascolto del minore mediazione

Dettagli

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza L.R. 21 marzo 2007, n. 12. Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza (B.U. 28 marzo 2007, n. 7) Art. 1. (Principi) 1. La Regione

Dettagli

INDICE. Capitolo primo LA FAMIGLIA E IL DIRITTO

INDICE. Capitolo primo LA FAMIGLIA E IL DIRITTO INDICE Capitolo primo LA FAMIGLIA E IL DIRITTO 1. Premessa... Pag. 1 2. Il diritto di famiglia nella Costituzione...» 7 3. Verso un nuovo diritto di famiglia...» 17 Capitolo secondo IL MATRIMONIO 1. Premessa...

Dettagli

CONCILIA QUI s.r.l. PROGRAMMA MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE BATTIPAGLIA 4 ed.

CONCILIA QUI s.r.l. PROGRAMMA MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE BATTIPAGLIA 4 ed. Organismo di Mediazione iscritto al n. 439 del Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia Ente di Formazione iscritto al n. 223 del Registro degli Enti di Formazione del Ministero

Dettagli

INDICE. pag. Presentazione della terza edizione... xv Premessa - Dalla parte dei minori Capitolo I MINORI ED AFFIDAMENTO

INDICE. pag. Presentazione della terza edizione... xv Premessa - Dalla parte dei minori Capitolo I MINORI ED AFFIDAMENTO INDICE Presentazione della terza edizione... xv Premessa - Dalla parte dei minori... 1 Capitolo I MINORI ED AFFIDAMENTO 1.1. La tutela dei minori... 7 1.2. Il concetto di affidamento... 8 Capitolo II MATRIMONIO:

Dettagli

Lo Status dell Area Professionale Ostetrica. Dott.ssa Barbara Mazzucato

Lo Status dell Area Professionale Ostetrica. Dott.ssa Barbara Mazzucato Lo Status dell Area Professionale Ostetrica Dott.ssa Barbara Mazzucato Percorso Formativo In Italia Laurea in Ostetricia Formazione post-base Finalità del corso: Formare professionisti competenti nell

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE Comune Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Maglie Bagnolo del Cannole Castrignano Corigliano Cursi Giurdignano Melpignano Muro

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10 REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10 APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 28 DEL 13.10.2010 INDICE Art.1 definizione

Dettagli

Master di I livello in Mediazione Familiare

Master di I livello in Mediazione Familiare Master di I livello in Mediazione Familiare DAL CNF - 24 CREDITI FORMATIVI PRESENTAZIONE Il programma formativo proposto dall Accademia Il Sigillo Formazione, Mediazione, Diritto nell ambito della mediazione

Dettagli

PROTOCOLLO OPERATIVO IN TEMA DI AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO. Tra. A.S.L. della provincia di Cremona

PROTOCOLLO OPERATIVO IN TEMA DI AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO. Tra. A.S.L. della provincia di Cremona Tribunale Ordinario di Crema Comune di Crema Ente Capofila Ambito Distrettuale Cremasco Azienda Speciale Consortile Comunità Sociale Cremasca A.S.L. della Provincia di Cremona PROTOCOLLO OPERATIVO IN TEMA

Dettagli

INDICE. Capitolo primo

INDICE. Capitolo primo INDICE Capitolo primo Le relazioni familiari e il diritto 1. Premessa... Pag. 1 2. Dalla tutela dell istituzione familiare alla tutela della persona...» 7 3. Il nuovo diritto di famiglia...» 20 Capitolo

Dettagli

Città di Cesano Maderno

Città di Cesano Maderno DIREZIONE GENERALE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 218/A Del 14.12.2009 OGGETTO: Conferimento incarico professionale per attività di consulenza legale stragiudiziale per il periodo dicembre 2009

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 Nome Progetto BAMBINI E NUOVE CULTURE Mission (finalità del Progetto) Il progetto

Dettagli

Bando per il Corso di perfezionamento ed aggiornamento per mediatori

Bando per il Corso di perfezionamento ed aggiornamento per mediatori Bando per il Corso di perfezionamento ed aggiornamento per mediatori Con il patrocinio della Camera di Commercio di Ancona e del Consiglio dell Ordine dei Commercialisti di Ancona Anno accademico 2016/2017

Dettagli

SCHEDA TECNICA CORSO DI FORMAZIONE in MEDIAZIONE FAMILIARE AD ORIENTAMENTO SISTEMICO RELAZIONALE

SCHEDA TECNICA CORSO DI FORMAZIONE in MEDIAZIONE FAMILIARE AD ORIENTAMENTO SISTEMICO RELAZIONALE Centro Studi e Ricerche per la Mediazione Scolastica e Familiare ad Orientamento Sistemico e per il Counselling Sistemico-Relazionale P.IVA 02554170122 C.F. 91029450128 - Sede legale: via Canazza, 48 LEGNANO

Dettagli

DECRETO N Del 07/10/2016

DECRETO N Del 07/10/2016 DECRETO N. 9870 Del 07/10/2016 Identificativo Atto n. 785 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto AVVIO DI PERCORSI SPERIMENTALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA LOTTA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER Articolo 1 1. In attuazione di quanto previsto dall art. 3, comma 9 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, nonché dall art. 7 del Regolamento

Dettagli

PRESTAZIONI ED INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA MEDIANTE VOUCHER

PRESTAZIONI ED INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA MEDIANTE VOUCHER Ambito Territoriale del Rhodense Comuni di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Settimo Milanese, Vanzago. PRESTAZIONI ED INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA MEDIANTE

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

Anno accademico : Iscritta al secondo anno Laurea Magistrale in Psicologia Criminologica e forense presso l Università degli Studi di Torino

Anno accademico : Iscritta al secondo anno Laurea Magistrale in Psicologia Criminologica e forense presso l Università degli Studi di Torino Istruzione e formazione Anno accademico 2015 2016: Iscritta al secondo anno Laurea Magistrale in Psicologia Criminologica e forense presso l Università degli Studi di Torino Da Gennaio 2014: Corso di specializzazione

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

Corso di Alta Formazione. per. Mediatore Familiare. della durata di 240 ore. -teoria, esercitazioni pratiche, role playing, stage-

Corso di Alta Formazione. per. Mediatore Familiare. della durata di 240 ore. -teoria, esercitazioni pratiche, role playing, stage- Corso di Alta Formazione per Mediatore Familiare della durata di 240 ore -teoria, esercitazioni pratiche, role playing, stage- PRESENTAZIONE Il costante aumento delle separazioni registrato negli ultimi

Dettagli

Allegato A REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI E PER LA GESTIONE DELL APPOSITO REGISTRO

Allegato A REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI E PER LA GESTIONE DELL APPOSITO REGISTRO Allegato A REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI E PER LA GESTIONE DELL APPOSITO REGISTRO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 58 del 29 settembre 2015 1 INDICE Art. 1 OGGETTO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l

Dettagli

Europass Curriculum Vitae

Europass Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI Nome Consegnati Maria Rita Indirizzo Viale Somalia, 5 00199 Roma - Italia Telefono 06-86215560 cellulare 335-7040598 E-mail mariaritaconsegnati@virgilio.it

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI

INFORMAZIONI PERSONALI C U R R I C U L U M V I T A E INFRMAZINI PERSNALI Nome Data di nascita Indirizzo Qualifica Dina Ubertini Assistente Sociale Amministrazione ASUR-Zona Territoriale n. 7 Incarico attuale Assistente Sociale

Dettagli

Profilo professionale degli assistenti sociali

Profilo professionale degli assistenti sociali Profilo professionale degli assistenti sociali 1 Schema di regolamento a norma dell'art. 12, comma 2, della L. 8 novembre 2000, n. 328: "Profilo professionale degli assistenti sociali, formazione universitaria

Dettagli

A.I.A.F. Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori Componente dell Associazione Sezione Salerno Data 1998

A.I.A.F. Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori Componente dell Associazione Sezione Salerno Data 1998 CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAPPUCCIO GIULIANA Indirizzo CORSO G. GARIBALDI N.148 84123 SALERNO Telefono 089 220039-3498760095 Fax 089 220039 E-mail studio.cappuccio@tiscali.it Nazionalità

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE TEMATICA: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A N 13 plessi (n 34 sezioni) che saranno indicati successivamente dall Ufficio P.O. Scuola Materna creare una rete di collaborazione

Dettagli

Il Rettore. Decreto n (169) Anno 2014

Il Rettore. Decreto n (169) Anno 2014 Il Rettore Decreto n. 18856 (169) Anno 2014 VISTI gli articoli 16 e 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/82 e l articolo 6 della legge n. 341/90; VISTO l articolo 32 del Regolamento Didattico

Dettagli

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014 Cristina Niutta La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti 7marzo 2014 Ruolo dei CENTRI ANTIVIOLENZA e importanza delle RETI di enti e associazioni Ln. 154/2001 misure contro la violenza nelle

Dettagli

Torino, 11 maggio 2017

Torino, 11 maggio 2017 CONVEGNO ORGANIZZATO DA OAS Piemonte F.I.A.Me.F. Regione Piemonte La Mediazione Familiare come investimento generativo di cura dei legami Torino, 11 maggio 2017 1 LA MEDIAZIONE FAMILIARE: UN PERCORSO «SU

Dettagli

BRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA

BRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA BRESCIA 6 APRILE 2017 BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA 1 I servizi per l infanzia DEL COMUNE DI BERGAMO Bergamo 120 mila abitanti 600 nuovi nati all anno 12 nidi d infanzia

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 24 GIUGNO

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 24 GIUGNO ALL. A AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 24 GIUGNO 2014 Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati in condizioni di disagio,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016

CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016 CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016 a cura di: Monica Sansoni Premessa Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono

Dettagli

(Legislazione scolastica Prof.ssa Ilaria Carlotto) PRIMA LEZIONE

(Legislazione scolastica Prof.ssa Ilaria Carlotto) PRIMA LEZIONE (Legislazione scolastica Prof.ssa Ilaria Carlotto) PRIMA LEZIONE FONTI DEL DIRITTO È fonte del diritto ciascun ATTO o FATTO abilitato dall ordinamento giuridico a porre in essere norme giuridiche e, pertanto,

Dettagli

Comune di Volpiano Provincia di Torino

Comune di Volpiano Provincia di Torino Comune di Volpiano Provincia di Torino SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE ED EDUCATIVO CULTURALE APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE nella seduta del 10/06/2002 con verbale n. 23 IN VIGORE DAL 16/07/2002 REGOLAMENTO

Dettagli

CORSO PER MEDIATORE CIVILE

CORSO PER MEDIATORE CIVILE Ente di Formazione Accademia Nazionale del Diritto Organismo di Mediazione e Conciliazione Via Filippo Erenia, 12 - Roma CORSO PER MEDIATORE CIVILE Ai sensi dell art. 18 co. 2 lett. F) D.M. 180/2010 pubblicato

Dettagli

COMUNE DI ASTI 1ª AREA AMMINISTRAZIONE E SERVIZI AI CITTADINI. Settore Appalti CODICE ETICO DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI COMUNALI

COMUNE DI ASTI 1ª AREA AMMINISTRAZIONE E SERVIZI AI CITTADINI. Settore Appalti CODICE ETICO DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI COMUNALI COMUNE DI ASTI 1ª AREA AMMINISTRAZIONE E SERVIZI AI CITTADINI Settore Appalti CODICE ETICO DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI COMUNALI INDICE PARTE I Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Disposizioni generali

Dettagli

( L.R. 8 agosto 2001, n. 26 e L.R. 30 giugno 2003, n. 12) Allegato A al Decreto del Presidente della Provincia di Rimini n. 73 del 16/09/2016. Pag.

( L.R. 8 agosto 2001, n. 26 e L.R. 30 giugno 2003, n. 12) Allegato A al Decreto del Presidente della Provincia di Rimini n. 73 del 16/09/2016. Pag. PROGRAMMA PROVINCIALE PER GLI INTERVENTI DI QUALIFICAZIONE DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E DEGLI ENTI LOCALI NONCHÉ PER LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DELLA PROPOSTA EDUCATIVA

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 13

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 13 SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 13 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 me Progetto LABORATORI EDUCATIVI TERRITORIALI L.E.T. Mission (finalità del Progetto)

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,

Dettagli

Familien stärken - famiglie più forti - renfurzé la families Bozza del pacchetto di misure sul tema separazione e divorzio

Familien stärken - famiglie più forti - renfurzé la families Bozza del pacchetto di misure sul tema separazione e divorzio Ressort Familie und Verwaltung Dipartimento famiglia e amministrazione Familien stärken - famiglie più forti - renfurzé la families Bozza del pacchetto di misure sul tema separazione e divorzio Novembre

Dettagli

#$ "!%& ' "() *$& + '#,,&-$). / /( 3

#$ !%& ' () *$& + '#,,&-$). / /( 3 ! " #$ "!%& ' "() *$& + '#,,&-$). / +0*,-&.1&,,,2 /( 3! " 2& #$ ## " $ 3 $ )4. 1. La presente legge definisce, in armonia con i principi fondamentali dello Stato in materia di professioni ed in coerenza

Dettagli