CIRCOLO di CASERTA IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI CASERTA. Osservazioni

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1 CIRCOLO di CASERTA IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI CASERTA Osservazioni Caserta, 16/12/2010 ing. Gianfranco Tozza

2 IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI CASERTA 1. IL SISTEMA SOCIO-ECONOMICO Il miglioramento dell attuale modello di sviluppo deve avvenire attraverso le seguenti linee strategiche: Infrastrutturazione del territorio Riqualificazione ambientale Sicurezza Internazionalizzazione Innovazione, formazione, qualità L infrastrutturazione territoriale rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo competitivo del territorio in quanto costituisce un importante stimolo per gli scambi sociali ed economici. È necessario migliorare l accessibilità del territorio contenendo l impatto ambientale mediante l integrazione con il sistema di connessioni esistenti. Gli interventi infrastrutturali proposti dal piano con le priorità suggerite al punto tre possono rappresentare una soluzione al problema. Sul fronte della riqualificazione ambientale gli interventi debbono essere orientati alla salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico mediante la costituzione di zone protette per gli ecosistemi di pregio (Montemaggiore, Volturno, Monti Tifatini), la bonifica dei siti inquinati dallo smaltimento illegale dei rifiuti, l eliminazione delle discariche abusive, la riduzione del grado d inquinamento delle matrici ambientali e il recupero delle cave dismesse. Il disinquinamento del fiume Volturno e dei Regi lagni deve essere un progetto prioritario. La sicurezza del territorio è una pre-condizione per il miglioramento della qualità della vita ed il corretto svolgimento delle attività economiche. A tale scopo è necessario: Attivare una più efficace azione di contrasto alla criminalità organizzata da parte delle autorità. Attivare politiche pubbliche più efficaci di coesione sociale Attivare iniziative diffuse di educazione alla legalità L internazionalizzazione del sistema economico della provincia deve rappresentare una opportunità di crescita dell intero sistema territoriale. Il potenziamento dell interporto di Marcianise, la realizzazione dell aereoporto di Grazzanise e una politica di marketing territoriale più efficace mediante l organizzazione di fiere ed eventi per la promozione di prodotti tipici sono lo strumento per il raggiungimento dell obiettivo. Il recupero del Polo della Qualità quale polo espositivo potrebbe essere un progetto concreto per la implementazione di eventi di marketing territoriale. L orientamento alla Qualità deve essere l approccio costante alla progettazione e produzione dei prodotti e dei servizi puntando sull innovazione e sulla formazione continua. La presenza dell Università nel territorio deve sempre più rappresentare il centro di ricerca al servizio della comunità locale ed il supporto teorico per l installazione ed il mantenimento della cultura dell innovazione e del miglioramento continuo. Un'importante applicazione di questo approccio è senz altro quella relativa alla filiera agroalimentare relativamente alla qualità dei prodotti, dei processi produttivi e dei siti agricoli. 2

3 La certificazione dei prodotti mediante il riconoscimento della denominazione di origine protetta e la tracciabilità dei prodotti dalla produzione alla vendita, aumenteranno la qualità percepita favorendo un miglior posizionamento nei mercati nazionali ed esteri. 2. FABBISOGNO ABITATIVO In riferimento alla Tab il fabbisogno abitativo al 2022 viene determinato in nuove abitazioni con un incremento rispetto al 2007 del 18.2%. Ciò è conseguenza di una crescita della popolazione di unità pari al + 6.6% in parte dovuta a fattori endogeni (45%) e in parte ai flussi migratori (55%). Ne consegue una crescita delle famiglie di unità pari a + 20,5% in parte dovuta alla succitata crescita della popolazione e in parte dovuta alla maggiore frammentazione dei nuclei familiari che da 2,81 persone per famiglia passano a 2,49. Il fabbisogno abitativo proposto nella succitata tabella è, a nostro parere, non sostenibile perché prevede un incremento significativo in aree già attualmente congestionate quali Aversa e Caserta. Ciò è conseguenza dell aver preso a riferimento l attuale modello socio economico che vede le aree interne depresse dal punto di vista economico e pertanto con una forte emigrazione dei giovani e conseguente invecchiamento della popolazione. Per quanto riguarda il fabbisogno lordo si può ritenere di ridurlo aumentando il tasso di occupazione media delle abitazioni al 90% agendo sul litorale domizio e sulle aree interne. Il problema è pertanto di favorire, per il litorale domizio, un maggior utilizzo delle abitazioni per residenza stabile piuttosto che per casa vacanza e per quanto riguarda le zone interne promuovendo un maggiore sviluppo economico, puntando sulle attività agroalimentari e turistiche legate al paesaggio e all enogastronomia. Bisogna inoltre migliorare l accessibilità delle zone interne implementando prioritariamente i progetti infrastrutturali relativi all ammodernamento della ferrovia Alifana e della strada statale 372 Telesina. Il fabbisogno di nuove abitazioni deve prevalentemente essere soddisfatto dal recupero dei centri storici e dall ampliamento delle abitazioni consentito dal piano case della Regione Campania (legge n. 19 del 28/12/2009). 3. INTERVENTI INFRASTRUTTURALI Le schede programmatiche E 1 costituiscono un elenco abbastanza esaustivo e condivisibile dei possibili progetti ma purtroppo non sono dichiarati né gli investimenti relativi né il programma temporale di attuazione ed in molti casi non è citata la fonte di finanziamento. Di seguito sono riportate le osservazioni con l indicazione dei progetti ritenuti prioritari in quanto atti a : Favorire il decongestionamento degli ambiti insediativi di Aversa e Caserta. Promuovere il miglioramento dell economia delle aree interne. Promuovere la riqualificazione dell ambiente. A nostro parere sono prioritari i seguenti progetti: 1. I2 potenziamento della ferrovia Alifana 2. I4 sistema ferroviario metropolitano della provincia di Caserta per la realizzazione della metropolitana Capua Maddaloni. 3. I8 corridoio Caserta Sant Angelo in Formis Piedimonte Matese. 3

4 4. I11 ammodernamento strada statale Telesina 372 per migliorare il collegamento delle aree interne con l autostrada A1. 5. I12 piste ciclabili. L idea progetto indicata è utile a sviluppare una mobilità ciclabile integrativa di quella privata su gomma in aree fortemente congestionate dal traffico automobilistico. 4. PROGETTI TERRITORIALI Sono ritenuti prioritari i seguenti progetti: 1) P2 Cintura verde urbana con la istituzione di parchi urbani e di zone rurali urbane per l innalzamento della qualità delle aree a ridosso della città di Aversa e Caserta. 2) P3 Recupero degli elementi fondativi del paesaggio borbonico. Nell ambito di questo progetto è da prevedere l acquisizione al patrimonio pubblico della reggia di Carditello. 3) P4 Recupero dei centri storici abbandonati. Questo progetto di recupero dei centri storici delle aree interne è indispensabile per la riqualificazione dei succitati territori premessa per un rilancio economico basato sul turismo e sulla agricoltura di qualità. 4) P5 Recupero e riqualificazione dei Regi Lagni. Recupero ambientale e paesaggistico di aree rurali e degradate. 5) P9 Parco urbano dei Monti Tifatini. Questo progetto è particolarmente significativo per la difesa di un ecosistema importante dal punto di vista ambientale, paesaggistico e monumentale. Il recupero delle cave dismesse e la delocalizzazione delle cave e dei cementifici ancora in attività sono una premessa per il rilancio di attività turistiche, agricole e di terziario avanzato (Policlinico). 6) P14 Rassetto dei nuclei ASI per il recupero delle aree non utilizzate. 5. RISORSE ENERGETICHE Nel 2007 la potenza installata era MW di cui 239 MW da fonti rinnovabili pari a 8,2%; l energia prodotta nel 2007 è stata di GWh di cui 167 GWh da fonti rinnovabili pari a 2,2%. Nel 2007 nella provincia di Caserta è installata il 66% della potenza elettrica regionale ed è stata prodotta circa l 80% dell energia elettrica della Campania. L energia termoelettrica prodotta nella provincia di Caserta ha rappresentato nel 1997 il 97% dell energia termoelettrica senza cogenerazione della regione Campania. Pertanto la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (2,2%) è ben lontana dall obiettivo della Comunità Europea del 20% nell anno L energia termoelettrica, che è la più inquinante tra quelle esistenti, è tutta concentrata nella provincia di Caserta in un territorio compreso tra Teverola, Sparanise e Maddaloni. Gli obiettivi proposti dal PEAP per il 2020 sono di incrementare la potenza installata di 1250 MW per un totale di 4179 MW di cui 529 MW da fonti rinnovabili pari a 12,6% (ancora ben lontani dall obiettivo del 20%). Pertanto le nostre considerazioni sono : Nessun incremento di potenza termoelettrica Incremento del solare termico, fotovoltaico, eolico Inserimento nei regolamenti edilizi comunali dell obbligo (per le nuove costruzioni) della coibentazione e dell autosufficienza energetica degli edifici. 4

5 Adeguamento di tutti gli edifici pubblici all autosufficienza energetica. Per le osservazioni di maggior dettaglio vedasi il documento allegato Osservazioni al PEAP di Legambiente del 04/11/2009 5

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