Status del genere Passer in Italia: problematiche e target di conservazione

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1 Status del genere Passer in Italia: problematiche e target di conservazione Gustin M., Rossi P. & Celada C. LIPU BirdLife Italia

2 Le specie del genere Passer in Italia In Italia vivono quattro specie del genere Passer (Brichetti & Massa, 1998): Passera europea Passer domesticus (Linnaeus 1758): coppie Passera d Italia Passer italiae (Vieillot 1817): coppie Passera sarda Passer hispaniolensis (Temminck 1820): coppie Passera mattugia Passer montanus (Linnaeus 1758): coppie Tutte queste specie nidificano anche nelle aree urbane (Dinetti et al., 1996). Lo status sistematico della Passera d Italia è cambiato negli anni; oggi è considerata una specie separata, sebbene la sua evoluzione e la tassonomia sono ancora una materia controversa. L Italia ha una responsibilità speciale ai fini della conservazione della Passera d Italia, in quanto ospita gran parte della popolazione mondiale, ed anche rispetto alla Passera sarda, di cui viene ospitato il 20% della popolazione europea.

3 DOVE VIVONO QUESTE SPECIE? I dati mostrano che la specie più diffusa e abbondante del genere Passer nelle città italiane è la Passera d Italia: nidifica comunemente ed è la specie più abbondante negli ecosistemi urbani (nidifica in 85 capoluoghi di provincia). La Passera sarda vive nelle città della Sicilia e Sardegna. La situazione della Passera mattugia varia: in alcune città è rara e vive solo nelle periferie, in altre è presente anche nel centro, soprattutto vicino aree verdi di varie dimensioni. Questa specie nidifica in 47 capoluoghi di provincia. La Passera europea nidifica nell Italia del nord (Aosta e Trieste).

4 COSA STA ACCADENDO A QUESTE SPECIE? L allarme di BirdLife: Passera europea Passer domesticus Passera mattugia Passer montanus Queste specie oggi sono classificate come SPEC-3 (specie di interesse conservazionistico europeo) Il declino riguarda principalmente le aree urbane, e varia tra zone differenti

5 Trend della Passera Europea, da Birds in Europe 2004 (periodo ) No of pairs < < < < Present Extinct Passer domesticus

6 Trend della Passera sarda, da Birds in Europe 2004 (periodo ) No of pairs < < < < Present Extinct Passer hispaniolensis

7 Trend della Passera mattugia, da Birds in Europe 2004 (periodo ) No of pairs < < < < Present Extinct Passer montanus

8 PROBLEMATICHE DI CONSERVAZIONE Tra tutte le specie d Europa, la Passera europea e la Passera d Italia sono quelle che dipendono maggiormente dall uomo e possono essere considerate, sebbene generaliste (trofiche), specialiste urbane; Dal 1979 al 1995 la Passera Europea in UK è diminuita del 60%, principalmente per: Riduzione degli incolti e delle erbe infestanti; Cambiamento della semina (da primaverile ad autunnale) dei cereali (con perdita delle stoppie invernali); Riduzione delle aie e delle corti; Riduzione dei campi di grano; incremento delle monocolture e dell uso di pesticidi ed erbicidi che riducono la disponibilità di insetti in periodo riproduttivo. In città il declino è apparso più marcato rispetto alle campagne, così come tale declino risulta più marcato nelle grandi città rispetto a quelle più piccole.

9 PROBLEMATICHE DI CONSERVAZIONE Più recentemente il massiccio declino della Passera europea è stato motivato da: Diminuzione delle cavità di nidificazione a seguito della ristrutturazione degli edifici; Aumentata scarsità del materiale per la costruzione del nido; Aumento della predazione de parte del gatto domestico, dello sparviere, della gazza e del gabbiano reale; Accumulo di metalli pesanti ed altre sostanze chimiche nei nidiacei; Competizione con il colombo di città per le risorse alimentari e con lo storno per i siti di nidificazione; Espansione urbanistica, uso di pesticidi nelle aree verdi e di piante esotiche, inquinamento atmosferico compresa l introduzione della benzina verde, che potrebbe ridurre la quantità di insetti per l allevamento dei nidiacei sono altre importanti cause che hanno portato al probabile declino delle popolazioni europee del genere Passer.

10 Altri progetti in Europa Progetto dell European Bird Census Council (EBCC); Lo scopo è quello di studiare la distribuzione e la demografia degli uccelli in Europa; Ciò contribuisce ad osservare l andamento positivo o negativo nel tempo delle varie specie e se possibile, porre le basi per azioni di conservazione per le specie in declino; Promuovere lo sviluppo di indicatori che possono aiutare nel comprendere i cambiamenti in atto; TRIM (Trends and Indices for Monitoring data), ad esempio è un software usato per determinare i trends di popolazione delle varie specie e permettendo per dati mancanti di usare le stime.

11 Trend delle popolazioni di uccelli nell Unione Europea ( ) Indice di popolazione (1980 =100) Boschi e giardini (24 specie) Anno Am bienti agricoli (23 specie) RSPB/EBCC/BirdLife Dati derivati dal Pan-European Common Bird Monitoring Scheme periodo

12 Moderate decline - significant decline, but not significantly more than 5% per year. Criterion: 0.95 < upper limit of confidence interval < 1.00.

13 Moderate decline - significant decline, but not significantly more than 5% per year. Criterion: 0.95 < upper limit of confidence interval < 1.00.

14 In Italia l EBCC è stato realizzato grazie al progetto MITO ( ) (Monitoraggio Italiano Ornitologico)

15 QUAL E IL TREND DEL GENERE PASSER?

16 I DATI SUGGERISCONO I SEGUENTI CAMBIAMENTI NELL INDICE DI POPOLAZIONE TRA IL 2000 E IL 2005: Passera d'italia diminuzione moderata Passera sarda diminuzione moderata Passera mattugia non certo

17 Italia Passera d'italia - Passer italiae INDICE (%) = -27,1% ANNO

18 Italia Passera sarda - Passer hispaniolensis INDICE (%) = -38,5% ANNO

19 Italia Passera mattugia - Passer montanus INDICE (%) = -10,1% ANNO

20 QUAL E L ANDAMENTO DEL TREND IN TOSCANA?

21 Tendenza in atto: ANDAMENTO NON CERTO Variazione media annua: - 3,4% Toscana Passera d'italia - Passer italiae Tendenza in atto: DIMINUZIONE MODERATA Variazione media annua: - 6,1% Italia Passera d'italia - Passer italiae = -11,8% 100 IN D ICE (% ) IN DIC E (% ) = -27,1% ANNO ANNO

22 Tendenza in atto: INCREMENTO MARCATO Variazione media annua: + 12,8% Tendenza in atto: ANDAMENTO NON CERTO Variazione media annua: - 2,7% Toscana Passera mattugia - Passer montanus Italia Passera mattugia - Passer montanus = +89,9% IN D IC E (% ) IN D IC E (% ) = -10,1% ANNO ANNO

23 Il confronto di un monitoraggio a Livorno della Passera d Italia e Passera mattugia? area specie coppie coppie differenza totale (6,6 kmq) Passer italiae ,6 % Passer montanus ,2 % industriale nord Passer italiae ,5 % Passer montanus ,3 % suburbano Passer italiae ,1 % Passer montanus ,0 % residenziale sud Passer italiae ,9 % Passer montanus ,0 %

24 Dati allarmanti anche in nord Italia Da Brichetti et al. 2008: Recent declines in urban Italian Sparrow Passer italiae populations in northern Italy, Ibis, 150 (1): In media osservato un 49% di declino nel periodo in alcune in 6 cittadine della Lombardia (Busto Arsizio, Cisiago, Verolavecchia, Roncadelle, Brescia e Gottolengo; Il decremento fu del 62% per i centri storici, del 46,6% per il centro della città e del 29,6% per la periferia; Gli autori ipotizzano un declino generalizzato della Passera d Italia in Italia settentrionale del 50% negli ultimi 10 anni e suggeriscono di effettuare urgenti misure di conservazione nei prossimi anni. Tra queste misure vi è anche il bando della caccia in deroga a questa specie.

25 L esercizio delle deroghe e l attività venatoria alle specie del genere Passer

26 In Italia l esercizio delle deroghe è permesso dall articolo 19 bis (introdotto con la legge 221/02) della legge 157/92, in attuazione dell articolo 9 della Direttiva 79/409/CEE (Direttiva Uccelli ). Il comma 1 dell articolo 9 della Direttiva Uccelli indica in tre diverse lettere i motivi per i quali possono essere adottate le deroghe: Lettera A: nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica; nell'interesse della sicurezza aerea; per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque; per la protezione della flora e della fauna; Lettera B: ai fini della ricerca e dell'insegnamento, del ripopolamento e della reintroduzione nonché per l'allevamento connesso a tali operazioni; Lettera C: per consentire in condizioni rigidamente controllate e in modo selettivo la cattura, la detenzione o altri impieghi misurati di determinati uccelli in piccole quantità.

27 ALTRE PROBLEMATICHE: I PASSERI E LE SPECIE CACCIABILI IN DEROGA Quali sono le regioni in Italia che hanno permesso la caccia in deroga alle specie del Genere Passer? La provincia di Forlì-Cesena: Passera d Italia e Passera mattugia: 10 soggetti al giorno per cacciatore, 50 a stagione per cacciatore; La provincia di Ravenna: Passera d Italia: 10 al giorno per cacciatore, 50 a stagione per cacciatore

28 ALTRE PROBLEMATICHE: I PASSERI E LE SPECIE CACCIABILI IN DEROGA La regione Toscana con la Legge 36 del 11/10/2002, ha permesso la deroga al momento Lettera A, B e C dell Art. 9 della Direttiva Uccelli esclusivamente allo Storno

29 POSSONO ESSERE ADOTTATE AZIONI E MISURE DI CONSERVAZIONE FAVOREVOLI PER QUESTE SPECIE IN ITALIA?

30 PAC e tutela della biodiversità Politica di mercato primo pilastro Politica di sviluppo rurale secondo pilastro C A P f und s d ist rib ut io n ( ) 300,0 250,0 200,0 B 150,0 100,0 50,0 0,0 Pilastr o I Pilastr o II

31 Secondo pilastro: Politica di Sviluppo Rurale I Piani di Sviluppo Rurale (PSR) finanziano gli agricoltori che, aderendo a misure volontarie, si impegnano a realizzare interventi o pratiche agricole a favore dell ambiente che vanno oltre la normale pratica agricola. La conservazione della biodiversità è uno degli obiettivi prioritari della politica di sviluppo rurale. Le risorse assegnate ai PSR italiani per il periodo sono pari a 17,5 miliardi di Euro.

32 PSR TOSCANA: MISURE ESISTENTI A FAVORE DEI PASSERI introduzione o mantenimento dell agricoltura biologica; conservazione delle risorse paesaggistiche e ambientali (siepi, filari, stagni, fasce tampone); gestione estensiva e razionale dei pascoli; colture a perdere; ritiro dei terreni coltivati dalla produzione a fini ambientali (es creazione di prati cespugliati e prati umidi, ecc.) Passera d Italia, Passera mattugia potrebbero venire favorite da interventi legati alla misura: Pagamenti per il benessere degli animali che comportano il passaggio dall allevamento confinato all allevamento all aperto o misto.

33 PSR TOSCANA: MISURE ESISTENTI A SFAVORE DEI PASSERI La Passera d Italia che nidifica nelle abitazioni rurali (abbandonate e utilizzate), potrebbe venire danneggiata da interventi sugli edifici rurali (ristrutturazione, adeguamento delle stalle per motivi igienici, ecc.) realizzati senza tenere in considerazione le esigenze ecologiche di questa specie. Le misure in questione sono: ammodernamento delle aziende agricole; accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali; pagamenti per il benessere degli animali;

34 CONCLUSIONI

35 UN CALO PREOCCUPANTE Al momento attuale esistono dati sufficienti sia in Europa che in Italia per lanciare un grido d allarme sul declino dei passeri. Nasce da qui l esigenza di approfondire la tematica e prestare un attenzione particolare alla dinamica delle popolazioni ed alle cause delle variazioni; Il declino non ha una sola causa, ma, probabilmente multiple che possono variare secondo il tipo di habitat; Si dovrà cercare di identificare le ragioni del declino dei passeri a livello urbano: trattandosi del medesimo ambiente di vita degli esseri umani esiste la possibilità che ciò che colpisce i Passeri possa avere un impatto anche su di noi in futuro.

36 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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