Norme per la collaborazione a RiMe
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- Sofia Poli
- 7 anni fa
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1 Norme per la collaborazione a RiMe A partire dal numero 8 che sarà pubblicato on line il 30 giugno 2012, RiMe inizierà ad assegnare a ogni singolo articolo pubblicato il codice identificativo DOI (Digital Object Identifier), che consentirà la sua localizzazione definitiva in Internet a prescindere da eventuali modificazioni successive della sua attuale URL. Tra i nuovi requisiti redazionali vi è anche l obbligo di inserire alla fine di ogni singolo articolo la relativa bibliografia citata nelle note a pie di pagina. I contributi saranno sottoposti a un doppio referaggio anonimo. La redazione contatterà gli autori per eventuali interventi sui testi. La redazione, sentito il parere dei referee, si riserva il diritto di decidere riguardo all opportunità e ai tempi di pubblicazione dei contributi. La proprietà intellettuale dei testi rimane dei singoli autori (si veda dichiarazione di copyright). Norme generali Formato I testi vanno presentati in formato elettronico, inviati per , in formato Word per PC [*.doc] o in rich text format [*.txt]. Le immagini saranno in formato [*.jpg]. In linea generale specificare il formato utilizzato. Allegati Ogni contributo dovrà essere corredato da
2 - un abstract di non più di 600 caratteri in lingua inglese e nella lingua dell articolo parole chiave fondamentali in ognuna delle due lingue dell abstract per reprint e motori di ricerca. - nome e cognome dell autore. - i recapiti (struttura di appartenenza, indirizzo postale ed elettronico) dell autore, eventuali indicazioni di pagine web personali. - un breve curriculum che sarà reso visibile in rete a meno di indicazioni specifiche in senso contrario da parte dell autore. Lingua I testi saranno pubblicati nelle seguenti lingue: Catalano, Francese, Inglese, Italiano, Portoghese e Spagnolo. Formato pagina Scrivere direttamente i testi nella pagina pre-formattata la quale prevede: font: Palatino Linotype, 12pt per il testo e 10 pt per le note a pie di pagina; Palatino Linotype 14 pt grassetto per titolo contributo (M/m) Palatino Linotype 12 pt corsivo per titolazione paragrafi (M/m) inizio di un capoverso: seguire le procedure automatiche, dimensione 0,43 cm (NON usare il tabulatore o la barra di spazio) interlinea semplice Margini pagina in cm.: sopra 4; sotto 4; destro 4; sinistro 4 Tabelle Per l inserimento delle tabelle si richiede di seguire le procedure automatiche
3 Spazi Evitare doppie o triple battute di spazio fra le parole. Dopo un segno di interpunzione occorre sempre uno spazio: esempio non p.35, bensì p. 35. In dettaglio: - tra parola e parola un solo spazio; - tra parola e punteggiatura (virgola, punto, ecc.) nessuno spazio; - dopo punteggiatura (virgola, punto, ecc.) un solo spazio; - dopo virgolette e parentesi di apertura e prima di virgolette e parentesi di chiusura nessuno spazio; - tra apostrofo e parola nessuno spazio; - per i nomi con doppia iniziale puntata nessuno spazio. Citazioni - Le citazioni di brani brevi e che non necessitino di particolare risalto vanno in tondo fra virgolette basse (); - per eventuali citazioni interne a un altra citazione si usano le virgolette alte o apicali doppie ( ), mentre le apicali doppie eventualmente presenti nel testo citato vengono a loro volta degradate a semplici apicali singole ( ). - le citazioni lunghe oltre le tre righe, vanno poste in un paragrafo autonomo, separate sopra e sotto da una riga, rientrate nel margine sinistro di 1 cm, in tondo, senza virgolette e in corpo la lettera iniziale della citazione deve essere maiuscola o minuscola a seconda delle esigenze del luogo in cui la citazione è inserita, e indipendentemente dalla forma originale (tuttavia, se la citazione è inserita dopo i due punti, è lecito conservare la forma originale). - quando in una citazione si aggiungono parole o frasi, queste vanno tra parentesi quadre. - le omissioni vanno sempre segnalate quando si trovano nel corpo della citazione (è necessario farlo quando si trovano all inizio o alla
4 fine solo nei rari casi in cui l amputazione violi seriamente l assetto sintattico o la completezza semantica dell originale). - le omissioni si segnalano esclusivamente con tre puntini tra parentesi tonde: ( ). In questo caso bisogna conservare il segno di interpunzione originale presente prima o dopo la parentesi e, se assente, aggiungere una virgola o un punto dopo la parentesi quando le necessità sintattiche lo esigano. - in linea di massima: tre puntini tra parentesi quadre [ ] indicano che il testo è lacunoso perché il supporto è danneggiato o non ben leggibile. - eventuali integrazioni al testo sono contenute in parentesi quadre (variazioni di tempi verbali, persona, numero o genere all interno di un brano citato, allo scopo di adattarlo alla sintassi della frase che lo contiene, sono da limitare al minimo e vanno, inserite fra parentesi quadre). - le citazioni in versi nel testo richiedono la barra singola (/) alla fine di ogni verso e la doppia barra (//) alla fine di ogni strofa. - per le citazioni in lingua originale riportare eventualmente in nota la traduzione, attingendo alle versioni correnti, se disponibili, o traducendo in proprio. Nel secondo caso vanno fornite le dovute indicazioni bibliografiche. - le note aggiunte dal traduttore o dal curatore, che vanno limitate a quelle essenziali, devono essere distinte dalle note dell autore e sono seguite da [N.d.T.] o [N.d.C.]. Nel caso che a una nota dell autore venga aggiunta una nota del curatore o del traduttore, l intera nota aggiunta va racchiusa tra parentesi quadre: Es.:... [Si veda a proposito il libro Tal dei Tali, N.d.C.]. Citazioni bibliografiche a piè di pagina Monografie Nella citazione di volumi monografici si inseriscono in nota i seguenti dati: Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da una virgola, Titolo abbreviato del libro in corsivo, volume (vol.), pagina citata (ab-
5 breviata p., o pp. se più d una; se le pagine citate sono più d una ma non continue, allora: pp. 7, 11, 23-27, 115; e non: p. 7, p. 11, pp , p Se necessario per pagine continue non delimitate utilizzare la dicitura p. 115 e ss. Es.: A. Emina, Senghor. L uno e i molti, pp Nel caso di più autori separare ogni autore con un trattino corto preceduto e seguito da uno spazio. Volumi miscellanei Evitare sempre la formula AA.VV. (autori vari). Nel caso di testi composti da più contributi si indica il Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), seguito da a cura di (riportare la dicitura originale) fra parentesi, Titolo abbreviato del Libro in corsivo, numero di pagine, es.: Es.: M. Detienne (sous la dir. de), Les savoirs de l écriture, p. 41. Qualora vi siano due o più curatori i loro nomi saranno separati dal trattino corto. Nel caso che non sia indicato un curatore si indica il primo seguiti eventualmente dalla formula et al. Articoli di rivista Per citare un articolo contenuto in una rivista si indica: Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), poi Titolo abbreviato del saggio in tondo, quindi il numero di pagina. Es. 1: G. Biorci, Le lettere di Gio Francesco Di Negro, pp Articoli in miscellanea Gli articoli contenuti in volume miscellaneo vanno trattati come quelli contenuti in una rivista, per cui si indicheranno: Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e il Cognome dell autore (in tondo e
6 con iniziale maiuscola), poi Titolo abbreviato del saggio in tondo, quindi il numero di pagina. M.G. Meloni, La Corsica medioevale, p Atti di Convegno, settimane di studio, scritti in onore, cataloghi etc. Citare Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), quindi il Titolo abbreviato in corsivo, e il numero delle pagine. S. Casu - A. Dessì - R. Turtas, Le piazzeforti sarde, vol. II, t. 1, pp Nel caso di cataloghi, riportare dopo il titolo la specifica (Catalogo della mostra, il luogo e la data della stessa tra parentesi tonde). Citazioni da web Delle fonti reperite in rete va dato conto con la stessa precisione (e anzi maggiore) delle fonti cartacee. Se ricostruibili, vanno indicati almeno il Nome (in tondo e con iniziale maiuscola puntata) e il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), il titolo del contributo tra e, eventualmente, il numero delle pagine: F. PELLIZZI, I generi marginali nel Novecento letterario. Altri casi particolari a) In caso di citazioni ricorrenti della stessa opera in note non contigue si seguiranno le indicazioni relative alla prima citazione della singola opera. b) In caso di citazioni di opere successive dello stesso autore si potranno utilizzare le diciture Idem e Eadem in carattere tondo. c) Quando si citano lo stesso autore e la stessa opera in una nota successiva contigua, indicare Ibi seguito dal numero di pagina. Es.: 1. S. Benni, Baol, p Ibi, p. 89.
7 Quando si citano stesso autore, stessa opera, e medesima pagina dell ultima citazione, indicare Ibidem. Es.: 1. S. Benni, Baol, p Ibidem. d) Se si ricorre a citazioni molto ricorrenti dello stesso gruppo di opere (ad esempio in articoli monografici dedicati a specifici autori) può essere conveniente ricorrere a sigle o abbreviazioni che richiamino intuitivamente o per acronimo i titoli delle opere citate. Di tale espediente va dato conto in una chiara Legenda posta in una nota iniziale, che sciolga gli acronimi o stabilisca le corrispondenze. e) Per la citazione dei classici, può bastare, quando non siano oggetto di analisi specifica l indicazione del passo citato secondo le convenzioni in uso: es.: Agostino, Confessioni, XI, 15,18-22,28; Marco, 16,17; Atti, 2,4; Corinti, 14,2; Aristotele, Poetica, I,5; Tacito, Historiae, I,1. Note Le note vanno inserite automaticamente a piè di pagina e devono rispettare la linea tipografica di RiMe: - gli indicatori di nota, inseriti ad apice nel testo, devono essere posti fuori dalle parentesi, dagli incisi e dalle virgolette Es.: (cfr. pp. 128 e 136) 12 ; - gli esponenti di nota nel testo vanno inoltre posti prima del segno di interpunzione (es.: ³.); - ciascuna nota si chiude con un punto.
8 Segni di interpunzione I segni di interpunzione vanno posti fuori dalle parentesi, dagli incisi e dalle virgolette, a meno che non facciano parte della citazione. È quindi probabile che i punti esclamativi e interrogativi possano essere interni alle virgolette Es. 1:. /! / «?» Es. 2:! o! Es. 3:? o «?» Virgolette Basse Le virgolette basse (): si impiegano per le citazioni di brani; le virgolette basse si usano anche eccezionalmente per contraddistinguere il titolo di un opera citato all interno di un altro titolo Es.: E. Livorni, L «Ulisse» tradotto in italiano Per eventuali citazioni interne a un altra citazione si usano le virgolette alte o apicali doppie ( ), mentre le apicali doppie eventualmente presenti nel testo citato vengono a loro volta degradate a semplici apicali singole ( ). Alte doppie Le virgolette alte doppie ( ), si usano di norma per sottolineature enfatiche o attenuazioni prudenziali (da ridurre davvero al minimo), o per riprendere un termine in una particolare accezione e per spiegazioni di significati. Bibliografia finale
9 Ogni saggio deve essere corredato di una bibliografia finale da realizzare secondo le seguenti modalità: Monografie Nella citazione di volumi monografici si inseriscono i seguenti dati: Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), Nome (in tondo e per esteso) seguito dal punto. Titolo abbreviato del libro in corsivo, volume (vol.), pagina citata (abbreviata p., o pp. se più d una; se le pagine citate sono più d una ma non continue, allora: pp. 7, 11, 23-27, 115; e non: p. 7, p. 11, pp , p Se necessario per pagine continue non delimitate utilizzare la dicitura p. 115 e ss. Potocki, Jan. Manoscritto trovato a Saragozza, a cura di René Radrizzani, trad. it. di Giovanni Bogliolo, Parma, Guanda, 2002, (Le Fenici Tascabili). Emina, Antonella. Senghor. L uno e i molti, Roma, Bulzoni, Si aggiungano, ove necessario, l eventuale titolo della Collana e relativo numero separati da virgola e tra parentesi tonde: Cenerini, Francesca - Ruggeri, Paola (a cura di). Epigrafia romana in Sardegna. Atti del I Convegno di Studio (Sant Antioco, luglio 2007), con la collaborazione di Alberto Gavini, Roma, Carocci, 2008, pp , (Incontri insulari, I). Se è necessario citare l edizione originale, questa va posta per prima, seguendo i medesimi criteri, e seguita, dopo punto e virgola, dalle indicazioni bibliografiche della traduzione italiana. Damisch, Hubert. L origine de la perspective, Paris, Flammarion, 1987; trad. it. di Alessandra Ferraro, L origine della prospettiva, Napoli, Guida, Nel caso di un opera con doppio editore e doppia località di pubblicazione si procederà nel seguente modo: Ullmann, Walter. Il papato nel medioevo, Roma - Bari, Laterza, 1987.
10 Niermeyer, Jan Frederick. Mediae latinitatis lexicon minus, Leiden - New York - Köln, Brill, Volumi miscellanei Evitare sempre la formula AA.VV. (autori vari): in casi di testi composti da più contributi si indica il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da una virgola e dal Nome (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da a cura di fra parentesi e dal punto, poi Titolo del Libro in corsivo, Città, Editore, numero di volumi, nome della collana in tondo e tra parentesi tonde. (riportare la dicitura originale) es.: Gallinari, Luciano (a cura di). Genova. Una porta del Mediterraneo, Genova, Brigati editore, 2005, 2 voll., (Collana dell istituto di Storia dell Europa Mediterranea del CNR, 7). Qualora vi siano due o più curatori i loro nomi saranno separati dal trattino corto. Nel caso che non sia indicato un curatore si indica il primo seguito dalla formula et al. Se ricorrono nella bibliografia più saggi tratti dallo stesso volume miscellaneo, si menziona l intero volume come voce autonoma e si cita in forma abbreviata come nell esempio: Cannas, Maria Cristina. «Il re è nudo». Le effigi del giudice Barisone I d Arborea - re di Sardegna negli Annales Januenses di Oberto Cancellario, in Luciano Gallinari (a cura di), Genova. Una porta del Mediterraneo, cit., vol. I, pp Articoli di rivista Per citare un articolo contenuto in una rivista si indica: il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola), il Nome (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da un punto, poi Titolo del saggio in tondo e tra virgolette alte, quindi, preceduto da in, il Titolo del periodico in corsivo, numero, anno (o data), numero di pagine. Es. 1: Biorci, Grazia. Le lettere di Gio Francesco Di Negro tra linguaggio tecnico e registro confidenziale, in RiMe. Rivista
11 dell Istituto di Storia dell Europa Mediterranea, n. 1, dicembre 2008, pp Es. 2: Montanelli, Indro. Il teleschermo avvelenato, in Corriere della Sera, 6 maggio Articoli in miscellanea Si indica: il Cognome (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da virgola e dal Nome (con iniziale maiuscola e in tondo) seguito da un punto; poi Titolo del saggio in tondo, quindi in, Nome, Cognome (a cura di). il Titolo del volume in corsivo, numero del volume, Città, Casa editrice, pagine e, se presente, l indicazione della collana in tondo e tra parentesi. Es.: Meloni, Maria Giuseppina. La Corsica medioevale nell Archivio della Corona d Aragona di Barcellona, in Maria Giuseppina Meloni - Olivetta Schena (a cura di), Sardegna e Mediterranea tra Medioevo ed Età Moderna, Genova, Brigati editore, 2009, pp , (Collana dell istituto di Storia dell Europa Mediterranea del CNR, 18). Atti di Convegno, settimane di studio, scritti in onore, cataloghi etc. Citare Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da una virgola e il Nome (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da un punto, quindi, eventualmente la serie di cui fa parte, il luogo e la data del convegno tra parentesi tonde, il luogo, l editore e la data di edizione. Avarucci, Giuseppe (a cura di). Il santuario dell'ambro e l'area dei Sibillini: Atti del convegno di studi (Santuario dell'ambro, 8-9 giugno 2001), Ancona, Edizioni di Studia Picena, Per la citazione di una comunicazione all interno di atti di convegno Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da virgola e dal Nome (in tondo e con iniziale maiuscola) e dal punto, poi Titolo del saggio in tondo, quindi, riportare il titolo del convegno in corsivo, preceduto da in, quindi, la serie di cui fa parte, il luogo e la data del convegno tra parentesi tonde, il luogo, l editore e
12 la data di edizione, infine, il numero del volume e le pagine della comunicazione. Casu, Serafino - Dessì, Antonio - Turtas, Raimondo. Le piazzeforti sarde durante il regno di Ferdinando il Cattolico ( ), in Il regnum Sardiniae et Corsicae nell espansione mediterranea della Corona d Aragona. Atti del XIV Congresso di Storia della Corona d Aragona (Sassari-Alghero maggio 1990), Sassari, Delfino, 1995, vol. II, t. 1, pp a) Nel caso di cataloghi, riportare dopo il titolo la specifica (Catalogo della mostra, il luogo e la data della stessa tra parentesi tonde). b) Nel caso in cui si sia costretti a citare un opera in una traduzione straniera (ove non sia accessibile la lingua dell originale e non sia disponibile una traduzione italiana, o si stia lavorando su un autore straniero che cita le traduzioni disponibili nel suo paese) è bene indicare anche l edizione originale: Lévi-Strauss, Claude. The Jealous Potter, trad. ing. di Benedicte Chorier, Chicago, University of Chicago Press, 1988, pp ; ed. orig. La Potière jalouse, Paris, Plon, c) Nel caso in cui si citi una ristampa o un edizione non originale e si voglia segnalare anche la prima edizione: Es. 1: Benni, Stefano. Bar Sport, Milano, Feltrinelli, 1997² [Milano, Mondadori, 1976]. Es. 2: Benni, Stefano. Elianto, Milano, Feltrinelli, [Milano, Feltrinelli, 1996]. Per la citazione dei classici, può bastare, quando non siano oggetto di analisi specifica l indicazione del passo citato secondo le convenzioni in uso: es.: Agostino, Confessioni, XI, 15,18-22,28; Marco, 16,17; Atti, 2,4; Corinti, 14,2; Aristotele, Poetica, I,5; Tacito, Historiae, I,1. d) Nel caso in cui si desideri citare ripetutamente tanto un originale quanto la sua traduzione italiana, è bene citare per esteso entrambe le edizioni secondo le istruzioni fornite sopra):
13 Es. 1. Nyce James M. - Kahn, Paul (a cura di). From Memex to hypertext: Vannevar Bush and the Minds Machine, Boston, Academic Press, 1991, pp ; trad. it. Di Girolamo Mancuso, Da Memex a hypertext: Vannevar Bush e la macchina della mente, Padova, Muzzio, 1992, pp e) Nel caso in cui si sia costretti a citare un opera in una traduzione straniera (ove non sia accessibile la lingua dell originale e non sia disponibile una traduzione italiana, o si stia lavorando su un autore straniero che cita le traduzioni disponibili nel suo paese) è bene indicare anche l edizione originale: Es.: Lévi-Strauss, Claude. The Jealous Potter, trad. ing. di Benedicte CHORIER, Chicago, University of Chicago Press, 1988, pp ; ed. orig. La Potière jalouse, Paris, Plon, f) Nel caso in cui si citi un autore citato da un altro autore, si usa la formula cit. in Buber, Martin. Dialogisches Leben, 1947, cit. in Todorov, Tzvetan. La letteratura fantastica, Milano, Garzanti, Citazioni web Si deve indicare il Cognome dell autore (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da un virgola, il Nome (in tondo e con iniziale maiuscola) seguito da un punto e dal titolo del contributo tra, il nome del contenitore (ossia il sito, la rivista online, o il portale che contiene il documento citato) in corsivo, la data del documento, la URL (tra parentesi angolari), e la data della visita (tra parentesi tonde), come nell esempio sotto riportato. Gli indirizzi (URL) vanno scritti per e- steso, senza omettere la parte iniziale, l indicatore di protocollo (es.: Pellizzi, Federico. I generi marginali nel Novecento letterario, in Bollettino 900, 22 maggio 1997, < boll900/convegni/gmpellizzi.html> (15 agosto 2004).
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