Le trasformazioni fisiche. A cura di M. Falasca, G. Guaglione, L. Lucesole

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le trasformazioni fisiche. A cura di M. Falasca, G. Guaglione, L. Lucesole"

Transcript

1 Le trasformazioni fisiche A cura di M. Falasca, G. Guaglione, L. Lucesole 1

2 SOMMARIO Scheda...3 Introduzione...4 Descrizione attività...5 Investigazione I materiali occupano lo spazio?...6 Investigazione La massa dei materiali si conserva?...6 Investigazione La massa dei materiali si conserva?...7 Investigazione La massa dei materiali si conserva?...9 Investigazione Come si misura la massa dei gas? Investigazione Come scopri che il materiale consegnato non è d oro? Investigazione Come identifichi i 2 metalli? Investigazione C è meno spazio vuoto fra le molecole d acqua oppure fra quelle dell altro liquido? Investigazione Quali sono le principali proprietà dei materiali? Investigazione Quali sono i principali passaggi di stato dei materiali? Investigazioni 12, Indicazioni metodologiche Spunti per un approfondimento disciplinare Elementi per prove di verifica Altre attività con gli studenti Bibliografia e sitografia Protocollo per la sperimentazione

3 Scheda Obiettivi dell'attività (lato docente e lato studente): L investigazione è un metodo d insegnamento/apprendimento che deve essere perseguito in profondità durante tutto il percorso della scuola secondaria di primo grado. La non continuità nelle investigazioni e nel problem solving crea le condizioni per un progressivo intorpidimento delle attitudini alla ricerca, in definitiva porta alla ricezione passiva e alla conoscenza inerte. Va utilizzato inoltre l apprendimento cooperativo, attraverso tecniche che assicurino l interdipendenza positiva e che garantiscano l insegnamento delle abilità sociali e degli altri elementi caratteristici dell apprendimento cooperaivo. Tale apprendimento permette la discussione ordinata, promuove il senso di collaborazione e dà la possibilità di creare le zone di sviluppo prossimale indispensabili per un apprendimento significativo. 1. Eseguire semplici misure dirette e indirette utilizzando le unità di misura del Sistema Internazionale (SI). 2. Progettare semplici investigazioni. 3. Classificare i materiali in base al loro stato fisico. 4. Identificare i materiali attraverso alcune proprietà fisiche (colore, solubilità, densità). 5. Descrivere e spiegare i passaggi di stato. 6. Distinguere le trasformazioni fisiche dalle trasformazioni chimiche. Competenze/ abilità (lato studente) 1. Osservare, descrivere, confrontare, correlare gli oggetti della realtà circostante, cogliendone somiglianze e differenze e operando classificazioni. 2. Applicare le unità di misura del Sistema Internazionale anche nella risoluzione di problemi reali. 3. Classificare i materiali in base al loro stato fisico e spiegare le curve di riscaldamento e di raffreddamento dei passaggi di stato. 4. Utilizzare le principali tecniche di separazione dei materiali (filtrazione e distillazione). 5. Usare modelli e teorie per rafforzare la competenza nelle interpretazioni e nelle spiegazioni delle osservazioni. 3

4 6. Usare il corretto linguaggio scientifico in tutte le comunicazioni scritte dei fenomeni indagati e descritti. Tempo medio per svolgere l'attività in classe La singola investigazione è preceduta da domande ed è seguita dalla discussione, dalla costruzione della comprensione competenza e dalla compilazione della scheda, che accompagna ciascuna investigazione. Siccome le attività proposte sono 19, sarà la scelta oculata del docente a stabilire il numero delle investigazioni e il relativo percorso, tenendo presente che non si dovrebbero superare le 10 ore complessive, nel primo anno di corso. Si consiglia di realizzare dei percorsi a stazioni (per esempio, sistemando le prime 5 investigazioni e le seconde 6 in due distinte sessioni a stazioni), perché gli allievi possano lavorare in piccoli gruppi cooperativi. Ogni stazione sperimentale sarà accompagnata da una scheda di lavoro, che servirà da guida all osservazione e come schema per registrare le considerazioni finali e le misure. Il percorso che suggeriamo è il seguente: riservare 6 ore per le prime 11 investigazioni, suddivise in stazioni, come mostrano i filmati allegati; le restanti 4 ore serviranno per lo studio dell acqua e delle sue implicazioni ambientali. Una modalità importante, per riflettere mecognitivamente sulle diverse investigazioni, è la costruzione finale di una mappa concettuale. La costruzione della mappa si può fare mediante il software gratuito messo a disposizione dall Institute for Human and Machine Cognition della Università della Florida, scaricabile dal seguente sito: Introduzione Che ogni disciplina abbia una sua struttura con poche idee centrali, fra loro saldamente interconnesse, l aveva spiegato, nel 1978, il filosofo della scienza Joseph Schwab. Il filosofo scriveva allora che i docenti devono comprendere a fondo la struttura della propria disciplina, se vogliono realmente aiutare gli studenti a conquistare le nuove conoscenze ed abilità. Quali sono i concetti centrali che sorreggono l impalcatura di una disciplina e come si connettono l uno all altro? In particolare, quali sono le idee di base della Chimica e della Fisica da proporre agli allievi della Scuola Secondaria di Primo grado? Le spiegazioni riguardanti le grandezze fisiche del Sistema Internazionale avverranno all interno delle 16 investigazioni proposte nel primo anno. Si può cominciare dal Sistema Internazionale di misura e utilizzare le grandezze fondamentali (per esempio, chilogrammo kg, secondo s, metro m, temperatura in gradi centigradi e in gradi kelvin, C e K) e le grandezze derivate (area, volume, densità) per misurare oggetti comuni (le tre dimensioni dell aula, la sua temperatura, il volume d aria nell aula e la sua massa, sapendo che la densità dell aria, a temperatura ambiente, è di 1,2 g/l). Proporre anche attività con oggetti 4

5 con forme regolari (sfere, cubi, cilindri, i parallelepipedi delle confezioni sotto vuoto di caffè, riso, zucchero) oppure irregolari (sassi, frammenti di vetro, trucioli metallici). Conviene proporre problemi pratici come questo: senza avere a disposizione un recipiente con acqua, possiamo stabilire se una palla da Bowling galleggia o affonda? Come? Se il nostro mondo dovesse improvvisamente sparire, perché distrutto da un cataclisma, l unico concetto col maggior numero di informazioni da tramandare ai posteri, sosteneva Richard Feynman, è questo: tutti gli oggetti sono formati da atomi [o da molecole], particelle piccolissime che si muovono in ogni direzione [nello spazio vuoto che le circonda], senza mai fermarsi. Nella proposta didattica seguente c è un unico filo che tiene insieme le tre Unità del percorso: la teoria atomica molecolare della materia. La teoria si articola in alcuni concetti, fra loro interconnessi, che saranno costruiti, passo dopo passo, partendo dalle investigazioni macroscopiche. Le investigazioni sul mondo microscopico saranno realizzate nella seconda Unità (per complessive 10 ore) e durante il terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado. La terza Unità (da completare in 15 ore) riguarderà le Trasformazioni chimiche, che sarà studiata nel terzo anno. Descrizione attività Molti materiali, che usi nelle tue attività, sono fluidi. L acqua che bevi è un fluido, che si trova allo stato liquido. L aria che respiri è pure un fluido, che cataloghi come gas. Se rifletti sulla natura dei fluidi, con cui vieni a contatto quotidianamente, scopri che essi sono spesso delle soluzioni. L aria è una soluzione, principalmente di due gas. Quali sono i due più importanti gas del fluido che circonda la Terra? Il galleggiamento, per esempio dell olio sull acqua, il comportamento dei fluidi alle variazioni di temperatura e pressione sono proprietà da indagare per la identificazione dei fluidi liquidi e gassosi. Una importante proprietà di tutti i materiali, siano essi solidi, liquidi o gassosi, è la misura della compattezza del materiale, ossia della massa del materiale nell unità di volume, che chiami densità. La densità è una misura di quanto le particelle piccolissime, che compongono tutti i materiali, sono pigiate in un dato spazio. Se versi in un bicchiere l acqua di una brocca piena, la densità dell acqua nel bicchiere è uguale o diversa da quella rimasta nella brocca? La densità non è la massa e né il volume dell acqua prelevata, ma è uguale al rapporto fra la massa e il volume dell acqua. Quindi, l acqua del bicchiere, di tutta la brocca o di una sola goccia avranno la stessa densità. La densità dei materiali dipende sia dalla massa, delle particelle microscopiche del materiale, sia dalla distanza che separa le particelle. L osmio è la sostanza più densa (22,6 g/cm 3 ) che esista sulla Terra, anche se la massa del suo atomo è minore della massa dell atomo d oro, dell atomo di piombo e di tutti gli altri elementi, che vengono dopo l osmio sulla Tavola Periodica. Nei tre anni di Scuola Secondaria di Primo grado, la Tavola Periodica sarà utilizzata solo per ricavare informazioni sulla massa, sulla densità, sul punto di fusione e sul punto di ebollizione degli elementi. Volendo spiegare la maggiore densità dell osmio, dobbiamo anche tenere conto del numero di atomi del metallo presenti in un determinato volume. In sostanza, in 1 cm 3 di osmio ci sono molti più atomi di questo metallo che gli atomi in 1 cm 3 d oro o in 1 cm 3 di piombo. Insomma, c è più spazio vuoto fra gli atomi più pesanti d oro o di piombo che fra gli atomi di osmio. Qual è l unità di misura di questa grandezza derivata? La densità si può misurare in g/cm 3 oppure in kg/m 3, che rimane l unità ufficiale del SI. La densità dell acqua, espressa 5

6 nelle due unità di misura, è la seguente: 1 g/cm 3 = 1000 kg/m 3. Per passare da g/cm 3 a kg/m 3 si moltiplica per mille la densità in g/cm 3. Dopo aver investigato e raccolto dati, è conveniente introdurre, a piccole dosi, il modello particellare, per aiutare gli studenti a costruire il legame concettuale fra mondo macroscopico e mondo microscopico dei materiali. Investigazione 1 I materiali occupano lo spazio? Il docente prende una bottiglia di vetro e la fa vedere alla classe. La bottiglia è piena o vuota? Il docente chiude la bottiglia con un tappo di gomma forato. Nei due buchi del tappo pone un imbuto a gambo molto lungo oppure un imbuto normale allungato con un tubicino di plastica, mentre l altro buco si chiude con una bacchetta di vetro. Se versi un liquido colorato nell imbuto, cosa osservi? Come puoi riempire la bottiglia col liquido colorato? Un fluido invisibile è forse contenuto nella bottiglia? Qual è il volume della bottiglia espresso in litri (L), in dm 3, in cm 3 e in m 3? Investiga per trovare una risposta ai diversi interrogativi. Per problemi pratici, a volte non si riesce a raggiungere una buona chiusura dei buchi nel tappo. Presentiamo nel filmato allegato un dispositivo efficace, costituito da materiali di basso costo e utile in un altro esperimento relativo all unità 3 (modello particellare): a) una beuta da 250 ml chiusa da un tappo di gomma forato; b) un semplice tubo di vetro inserito nel tappo di gomma (noi ne abbiamo impiegato uno con rubinetto, che servirà nell unità 3; c) un tubo di gomma collocato (a tenuta) nell estremità del tubo di vetro; d) un imbuto inserito nel tubo di gomma. Il liquido colorato rimane nell imbuto ma, se si muove leggermente il tappo di gomma, scende rapidamente nella beuta. E interessante far notare agli studenti come una impercettibile fessura, tra il tappo e il collo della beuta, provochi la discesa di tutto il liquido. Se si proverà a tappare nuovamente la beuta, subito dopo la discesa del liquido, si sentirà una certa resistenza. Come spieghiamo il fenomeno? Investigazione 2 La massa dei materiali si conserva? Si formano i gruppi di 3 4 allievi che collaborano. Ciascun gruppo pesa sulla bilancia digitale un becher con acqua e un cubetto di ghiaccio. Controlla poi la massa finale del becher, dopo la fusione del ghiaccio e la sua trasformazione in acqua. Come si chiama la trasformazione fisica del ghiaccio in acqua? Come si chiama la trasformazione della neve in acqua? Il ferro solido può diventare liquido? Il gruppo consulti la Tavola Periodica per trovare a quale temperatura il ferro diventa liquido. Gli allievi useranno la Tavola Periodica soltanto per trovare i valori delle seguenti grandezze degli elementi metallici e non metallici: densità, temperatura di fusione, temperatura di ebollizione. Gli altri dettagli teorici e sperimentali della Tavola Periodica saranno spiegati alla Scuola Secondaria di Secondo grado. Sulla stessa bilancia il gruppo pesa un becher contenente alcune parti di Lego montate. Successivamente, smonta il Lego e misura nuovamente la massa delle parti del Lego nello stesso becher. 6

7 La massa del lego montato è diversa dalla massa del Lego smontato? Il modello macroscopico del Lego montato o smontato può spiegare la fusione del ghiaccio, della neve, del cioccolato, della cera, della gelatina (prima sciolta in acqua e poi consolidata in frigo) e del ferro? Nei due casi esaminati, del ghiaccio e del Lego, la massa si conserva? Qual è la massa espressa in kg, in g e in mg? Qual è l unità di misura della massa secondo il Sistema Internazionale? Gli allievi discutono le idee ed arrivano a una conclusione condivisa, che registrano sui propri quaderni. Investigazione 3 La massa dei materiali si conserva? Si costituiscono i gruppi di 3 4 allievi e si distribuisce il materiale: becher, sabbia, imbutino, acqua, bilancia digitale, carta da filtro. Mescolando sabbia e acqua in un becher la massa si conserva? Per filtrazione si recupera la sabbia. Puoi chiamare la sabbia e l acqua un miscuglio di particelle macroscopiche visibili, che puoi separare per filtrazione? Qual è la massa del becher in kg, in g, in mg, in ng? Come si costruisce un filtro di carta. Da G.Valitutti ed altri Lineamenti di chimica Zanichelli. Col permesso della casa editrice. Investigazione 4 La massa dei materiali si conserva? Si costituiscono i gruppi di 3 4 allievi e si distribuisce il materiale: becher, sale, acqua, bilancia digitale. Se versi il sale da cucina in acqua ed agiti, il sale sciolto esiste ancora? La massa si conserva anche se il sale si scioglie e non è più visibile? Puoi chiamare le soluzioni, come quella di acqua e sale, miscugli di particelle microscopiche invisibili? Sei capace di recuperare il sale per filtrazione, come hai separato la sabbia? Come si ottiene nuovamente il sale solido diventato invisibile? 7

8 Che cos è l acqua del mare? Come rendi visibile il sale sciolto nell acqua marina? Lo zucchero si scioglie più velocemente in acqua calda oppure in acqua fredda? Le particelle invisibili di zucchero dove sono finite? Sei capace di recuperarle? Qual è la massa del sale recuperato da 1 L di acqua di mare, espressa in kg, in g e in mg? 8

9 Investigazione 5 La massa dei materiali si conserva? Si costituiscono i gruppi di 3 4 allievi e si distribuisce il materiale: becher, cucchiaino di plastica, acqua, bilancia digitale, carta assorbente. Il gruppo prende un foglio di carta assorbente e determina la sua massa sulla bilancia, che viene annotata sul quaderno di ciascun allievo in kg, in g e in mg. Si versa sulla carta un cucchiaino d acqua. Si discute nel gruppo e poi si registra sui quaderni la massa della carta assorbente umida e si descrive cosa è accaduto. Quando la carta assorbente è asciutta, misura e registra la nuova massa. Dove è andata a finire l acqua? Dopo discussione, descrivi sul quaderno il tuo pensiero. L acqua si è trasformata in un gas invisibile? Come puoi dimostrare che in un sistema chiuso la trasformazione non subisce cambiamenti di massa? Se la massa non cambia, come lo possiamo spiegare? Come chiami questo processo? Cosa avviene mettendo ad asciugare i panni al sole? Puoi dire che l acqua sparisce e si trasforma in un gas invisibile, formato da particelle microscopiche, che non riesci a vedere? Qual è la massa di una camicia umida in kg e in g? Qual è la massa della camicia asciutta, sempre in kg e in g? In cucina sta bollendo una pentola d acqua sul fornello. Sotto quale forma l acqua si trasferisce dalla pentola che bolle e fa appannare il vetro della finestra? Il vapore che si trasferisce è visibile o invisibile? 9

10 Investigazione 6 Come si misura la massa dei gas? Misurare la massa di solidi e liquidi è una procedura relativamente semplice. Per i solidi è sufficiente porre l oggetto solido sul piatto di una bilancia digitale e leggere la massa sul display, generalmente espressa in grammi. Per i liquidi la determinazione della massa è leggermente più complessa. Il liquido viene posto sul piatto della bilancia nel suo contenitore; perciò, alla massa totale recipiente + il liquido si deve sottrarre la massa del recipiente. Il fluido, in cui siamo immersi e che respiriamo, ossia l aria, è un materiale. Come puoi dimostrare che anche l aria ha una massa? Conviene usare un palloncino di gomma oppure una bottiglia vuota per misurare la massa dell aria? La procedura che l insegnante consiglia è la seguente. L insegnante mostra alla classe una beuta codata e una pompa manuale per fare il vuoto. Una beuta codata, la pompa per fare il vuoto e la pinza di Hoffmann. La beuta codata viene tappata saldamente e viene collegata con la pompa manuale (Kartell, rintracciabile con Internet) mediante un tubo di gomma, che si può chiudere con una pinza di Hoffman. Dopo aver collegato la pompa alla beuta, si fa il vuoto e si stringe la pinza, per impedire la penetrazione dell aria. La beuta si pone sulla bilancia digitale e si azzera. Allentando di poco la pinza di Hoffman, si lascia entrare l aria e si registra la sua massa, che si legge direttamente sul display della bilancia. Presentiamo nel filmato allegato una variante del dispositivo sopra descritto, costituito da materiali di basso costo, versatile e utile in altri esperimenti relativi al modello particellare: a) una beuta da 1000 ml con collo interno smerigliato e cono femmina normalizzato 29/32; b) un raccordo curvo con rubinetto in teflon e cono maschio normalizzato 29/32; c) pompa manuale da vuoto. Per consolidare il concetto appreso si può guardare il seguente filmato. 10

11 Investigazione 7 Come scopri che il materiale consegnato non è d oro? Ai gruppi di 3 4 allievi si consegnano un piccolo campione di un minerale di color oro (pirite), una bilancia digitale, un cilindro graduato da 100 ml, acqua e la Tavola Periodica. Gli allievi dovranno misurare la massa e il volume del minerale e poi calcolare la densità [d = massa (g) / volume (cm 3 o ml) ]. Infine, la densità calcolata sarà confrontata con quella dell oro, che si legge sulla Tavola Periodica. Se il minerale consegnato fosse oro, quale sarebbe la sua massa? Investigazione 8 Come identifichi i 2 metalli? Ai gruppi di 3 4 allievi si consegnano due piccoli cilindri o prismi metallici verniciati, una bilancia digitale, un calibro e una Tavola periodica. Gli allievi dovranno misurare la massa e calcolare il volume e la densità [d = massa (g) / volume (cm 3 o ml) ] dei due cilindri. I metalli da identificare, per confronto delle densità calcolate con quelle della Tavola Periodica, potrebbero essere i seguenti: zinco e rame. Qual è il più denso metallo identificato? Qual è il meno denso? Confronta la massa atomica dei metalli identificati, che leggi sulla Tavola Periodica, con le rispettive densità. Il metallo con massa atomica più grande ha pure una densità più elevata? Le eventuali anomalie riscontrate come possono essere spiegate? C è maggiore spazio vuoto fra gli atomi di zinco o fra gli atomi di rame? Per rispondere rileggi il citato esempio dell osmio, la sostanza più densa presente sulla Terra. 11

12 Investigazione 9 C è meno spazio vuoto fra le molecole d acqua oppure fra quelle dell altro liquido? Si mostrano agli studenti due bicchieri identici, che contengono due liquidi incolori e trasparenti. Si cammina in lungo ed in largo per l aula, mostrando i due becher, ma evitando di far sentire l odore dei liquidi. Si chiede: Cosa accadrà se facciamo scendere nei due becher un cubetto di ghiaccio per parte? Quali ipotesi proponete? Si confrontano le idee nei gruppi e poi con l intera classe. Parla uno dei componenti del gruppo, a scelta del docente. Si registrano le osservazioni sulla lavagna. Si esegue l esperimento: il ghiaccio affonda in uno dei due liquidi e galleggia nell altro. Si chiede: Perché il ghiaccio affonda nel liquido A e galleggia nel liquido B? Si fanno parlare i ragazzi e si elencano le ipotesi e le prove da fare, per verificare la correttezza delle ipotesi. Ipotesi degli studenti Possibili test di prova delle ipotesi I cubetti che sembrano ghiaccio sono fatti di due diversi materiali. Scambiare i cubetti e introdurli nei due liquidi. L'acqua in uno dei due recipienti è calda. Permettere agli studenti di toccare i recipienti. L acqua nel recipiente B è salata. Aggiungere il sale ad A. Il liquido A è, ad esempio, aceto. Mettere aceto in un terzo becher e poi aggiungere un cubetto di ghiaccio. I liquido A è alcol. Permettere agli studenti di odorare il contenuto del becher. Come si determinano la densità dell alcol e dell acqua, avendo a disposizione un cilindro graduato e una bilancia digitale? Se i due liquidi hanno una diversa densità, possiamo stratificare il liquido meno denso sull altro? Per realizzare questo esperimento ci vogliono i seguenti materiali: un becher da 250 ml, due becher pieni da 100 ml, contenenti rispettivamente acqua colorata in blu e alcol colorato in giallo. Per colorare i liquidi si usano i coloranti per alimenti. Mettiamo nel becher grande 100 ml di acqua colorata in blu e su di essa stratifichiamo, lentamente, 100 ml di alcol colorato in giallo. Successivamente, se introduciamo lungo la parete del becher un cubetto di ghiaccio, dove andrà a collocarsi? Qual è il liquido più denso? Qual è il liquido meno denso? Sapendo che la massa della molecola d alcol è due volte e mezzo più pesante della massa di una molecola d acqua, perché la densità dell alcol è minore? In 1 cm 3 d acqua ci sono più o meno molecole che in 1 cm 3 d alcol? Dove c è maggiore spazio vuoto fra le molecole? Nel gruppo si discutono le domande e poi si confrontano le idee con l intera classe, per arrivare a una conclusione condivisa di allievi e docente. 12

13 Investigazione 10 Quali sono le principali proprietà dei materiali? Per rispondere a questa domanda gli allievi, suddivisi in gruppi di 3 4 unità, investigheranno su alcune proprietà dei materiali (stato fisico, colore, odore, solubilità, densità). Ai gruppi di 3 4 allievi si consegnano i seguenti materiali: due bottiglie con due liquidi (A contiene acqua; B contiene benzina per smacchiare), due vetri di orologio con due solidi (C contiene zolfo; D contiene sale da cucina), due provette, una spatola e fazzoletti di carta. Descrivi e compara i quattro materiali A, B, C, D (due liquidi e due solidi). Quali sono gli stati fisici, i colori e gli odori osservati? Che tipo di miscuglio formano i due liquidi? Quale liquido galleggia? I due solidi che tipo di miscuglio formano? I due solidi si sciolgono in acqua? Quale miscuglio formano con l acqua? I due solidi si sciolgono in benzina? Qual è la densità dei due liquidi espressa in g/cm 3, in kg/m 3? Quanti grammi ci sono in 1 kg? Quanti dm 3 oppure cm 3 ci sono in 1 m 3? Investigazione 11 Quali sono i principali passaggi di stato dei materiali? Si costituiscono i gruppi di 3 4 allievi e si distribuisce il materiale: becher, ghiaccio, acqua, termometro, fornello elettrico. A che temperatura fonde il ghiaccio? Puoi scoprirlo tramite una investigazione. Metti il ghiaccio e l acqua in una pentola. Qual è la temperatura del ghiaccio che sta fondendo? Ora riscalda lentamente il miscuglio acqua ghiaccio. Registra le temperature del miscuglio acqua ghiaccio ogni minuto. Qual è la temperatura dell acqua, quando il ghiaccio è fuso quasi del tutto? Trasforma la temperatura di fusione da C in K. Come puoi far bollire l acqua? Anche in questo caso usi il fornello elettrico oppure la fiamma del gas. Progetta un esperimento per scoprire a che temperatura bolle l acqua. Sposta in continuazione il termometro nell acqua durante il riscaldamento e registra le temperature sia in C che in K, dopo ogni minuto. 13

14 Come si costruisce la scala termometrica in C. Da G.Valitutti ed altri Lineamenti di chimica Zanichelli. Col permesso della casa editrice. Al termine della fusione del ghiaccio, costruisci il grafico della fusione mettendo in ascisse i tempi e in ordinate le temperature, sia in C che in K. Costruisci pure il grafico dell ebollizione dell acqua con le stesse modalità. Quest ultima investigazione, per questioni di sicurezza, è condotta da un solo gruppo e con la regia del docente. Se continui a riscaldare, l acqua in che cosa si trasforma? Altri passaggi di stato possono essere progettati con i seguenti materiali: fusione del cioccolato su bagnomaria (ridotto in scaglie sottili), fusione della cera (trasformata in scaglie), fusione della gelatina sciolta in acqua e consolidata in frigo. Investiga e trova le temperature di fusione del cioccolato, della cera e della gelatina. Quali sono le temperature di fusione approssimate di cioccolato e cera espresse sia in C che in K. I passaggi di stato. Da G.Valitutti ed altri Lineamenti di chimica Zanichelli. Col permesso della casa editrice. Quali sono le somiglianze e quali le differenze fra i tre stati della materia? Se raffreddi il vapore d acqua, cosa ottieni? Se raffreddi l acqua sotto lo 0 C cosa ottieni? Quali sono i passaggi di stato che richiedono il riscaldamento e quali il raffreddamento dei materiali? L acqua che diventa ghiaccio o diventa gas (vapore) è sempre acqua oppure è diventata un altra sostanza? 14

15 Quale stato dell acqua è più comprimibile? Perché? A livello macroscopico, perché il ghiaccio è diverso dall acqua e dal vapore? Se riscaldi il ferro ad una temperatura sufficientemente elevata, puoi ottenere il ferro liquido oppure il ferro vapore? E se riscaldi l oro puoi avere l oro liquido e l oro gassoso? Consulta la Tavola Periodica e trova le risposte a questi due ultimi quesiti. Annota le temperature di fusione e di ebollizione di ferro ed oro sia in C che in K. La mappa concettuale seguente riassume le diverse trasformazioni fisiche. Sul sito dell INDIRE si trova la mappa multimediale con tutte le esperienze e gli ipertesti, indicati da icone sotto i concetti, che si possono aprire, vedere e leggere. Investigazioni 12, - 19 "Acqua, acqua ovunque, e nemmeno una goccia da bere" Antico detto della marineria Per avere un idea dell acqua potabile disponibile sulla Terra, usa come modello una bottiglia da 1 litro. Il 97% dell acqua del nostro pianeta è l acqua salata degli oceani ossia 970 ml del modello bottiglia. Dei restanti 30 ml buona parte è acqua dolce inutilizzabile, perché sotto forma di ghiaccio al Polo Nord e al Polo Sud. I laghi e i fiumi, che sono le normali fonti di acqua dolce, contengono soltanto lo 0,34% dell acqua, cioè solo 1 ml, dei restanti 30 ml d acqua dolce. La cultura dell'acqua Chiedete agli studenti di riflettere su come l acqua condizioni la vita di ogni giorno e su come influenzi la cultura. Per raccogliere e registrare le informazioni raccolte dagli allievi viene creato una tabella di classe (utilizzando la lavagna o un videoproiettore) che comprenda tutte le discussioni. Ad ogni studente viene chiesto di relazionare su un argomento, scelto fra i seguenti. 12. Acqua e cultura In che modo il valore dell'acqua nella tua comunità è riflesso nelle cerimonie (religiose o laiche) o nell'arte, nella musica, nella poesia, ecc.? 13. La vostra fonte di acqua Da dove viene la tua acqua? Com è? Descrivi la disponibilità generale di acqua dove vivi. 14. Utilizzo giornaliero Descrivi un giorno della tua vita in cui si fa riferimento all acqua. Nella descrizione deve essere inclusa come viene utilizzata l acqua: in casa; nella tua comunità; nel tuo luogo di lavoro o di studio. 15

16 15. Ambiente/Agricoltura La qualità dell'acqua della tua zona ha avuto dei miglioramenti o dei peggioramenti, a causa dei cambiamenti avvenuti nella tua comunità o nell ambiente? 16

17 16. Salvaguardia In che modo la tua comunità salvaguarda l'acqua? È riciclata? In caso affermativo, come e a quale scopo? 17. Salute e nutrizione E pulita la tua acqua? Quali passi la tua comunità adotta per assicurarsi che non sia inquinata? Quali passaggi fanno le famiglie per assicurarsi che hanno accesso ad acqua pulita? Se la tua acqua non è pulita, qual è la causa della contaminazione? Come funziona questo impatto nella tua comunità? 18. Ricreazione I bambini fanno giochi d acqua? In caso affermativo, descrivi i giochi. Gli sport d acqua sono popolari nella tua comunità? 19. Trasporti Vivi vicino a un lago, a un fiume, al mare? In caso affermativo, come sono le vie navigabili utilizzate per viaggiare e trasportare le merci? Chiedere agli studenti quali generalizzazioni possono essere tratte dalle informazioni raccolte. Registra queste informazioni su un foglio organizzatore. Compiti per casa: gli studenti devono utilizzare lo stesso grafico organizzatore per scrivere le risposte dei familiari sul tema: "L acqua nella vita quotidiana: la nostra cultura". Dopo che gli studenti hanno completato i loro organizzatori sull'acqua nella nostra cultura, si deve spostare il dibattito su come l'acqua è utilizzata in vari paesi africani. Secondo le stime ONU, nel mondo attuale circa di persone non hanno accesso all acqua potabile. La scienza e la tecnologia, se utilizzate in modo democratico, possono far fronte a queste emergenze. Bisogna ricordare agli studenti che saranno loro a raccogliere le informazioni sull impiego di acqua in un determinato paese africano. Prima di fare la ricerca, si deve spiegare la differenza tra risorse primarie e secondarie. In questa sezione, gli studenti utilizzeranno risorse secondarie per raccogliere informazioni. Indicazioni metodologiche Quale metodologia usare per l insegnamento delle Scienze nella Scuola Secondaria di primo grado? Per Martin Wagenschein ( ), fisico ed educatore tedesco, la lezione di scienze, dovrebbe iniziare sempre con un investigazione su fenomeni. Che cos è un fenomeno? Mi sembra di aver capito, ha scritto uno studente di Wagenschein, che un fenomeno comprenda sia ciò che vediamo ed osserviamo, che ci procura stupore e meraviglia, sia la riflessione e il pensiero su quanto visto e toccato. Così qualcosa di esterno (l osservazione) e qualcosa dentro di noi (il pensiero critico prima e la riflessione meta cognitiva poi, su quanto osservato) si mettono insieme e diventano quello che noi chiamiamo fenomeno. Nella scuola secondaria di primo grado gli studenti devono essere impegnati in una serie di problemi, che si risolvono 17

18 mediante investigazioni sugli oggetti o sull ambiente. Gli studenti apprendono le trasformazioni fisiche e chimiche della materia, per esempio, durante l investigazione sulla qualità dell aria o dell acqua della comunità in cui vivono. Tale approccio può determinare un cambiamento concettuale profondo e comportare la costruzione di nuovi concetti, l elaborazione delle preesistenti strutture concettuali, la ristrutturazione della rete di concetti posseduti, per aggiungerne di nuovi, il consolidamento del livello di comprensione. Qualsiasi cambiamento concettuale è sempre apprezzabile, perché ha una forte componente metacognitiva, che favorisce la crescita intellettuale degli allievi. Le attività proposte servono per rendere consapevoli gli studenti delle loro idee iniziali e per correggere gli eventuali concetti errati. Le tecniche didattiche da usare sono diverse. Agli studenti si può chiedere di fare delle previsioni sull evento e di spiegare le ragioni della previsione fatta. Tale tecnica attiva le loro idee iniziali e rende gli allievi coscienti del proprio pensiero. La discussione in classe, fra pari, evidenzia poi altre idee alternative. Infine, il confronto di idee diverse fa emergere la necessità di risolvere i conflitti concettuali. Ciascun gruppo dovrà argomentare, attraverso una sintesi scritta, i passi attraverso i quali è giunto alla soluzione. Seguirà una discussione e un confronto collettivo, per arrivare ad una formalizzazione, da parte dell insegnante, dei concetti emersi dall attività. Spunti per un approfondimento disciplinare Si parte dalla comprensione macroscopica della materia, che comporta una serie misurabile di grandezze, per esempio di temperatura, di volume e di massa, e fornisce una prima risposta agli interrogativi e ai dubbi degli allievi. Partendo da tali esperienze macroscopiche e dai ragionamenti sui modelli interpretativi, gli studenti sono pronti per investigare, descrivere e spiegare sia i fenomeni già noti che quelli nuovi. Elementi per prove di verifica Nella prima Unità le verifiche formative proposte serviranno per consolidare la comprensione delle investigazioni sul mondo macroscopico. 1. Converti in kg le seguenti masse: a) 2500 g ; b) 0,05 mg ; c) 1550 mg ; d) 46 hg. 2. Converti in metri le seguenti lunghezze: a) 34 mm ; b) 5 nm ; c) 26 km ; d) 40 dm. 3. Converti in metri cubi i seguenti volumi: a) 500 L ; b) 3000 cm 3 ; c) 15 km 3 ; d) 23 dm Una massa di 5 g di aria è contenuta in un recipiente di 1 L di volume. Mediante un tubicino si collega questo recipiente con un secondo recipiente vuoto di 3 L. Quale sarà il volume finale del gas e quale la sua massa? 5. In che modo potresti separare un miscuglio contenente frammenti di una roccia insolubile e sale da cucina? Descrivi dettagliatamente la procedura di isolamento dei due materiali. 18

19 6. A parità di massa il volume di tutti i metalli e non metalli solidi è maggiore, uguale o minore del volume dei liquidi, ottenuti dalla loro fusione? Puoi spiegare la tua risposta? 19

20 7. Completa la seguente tabella indicando lo stato fisico delle sostanze A, B, C, D a temperatura ambiente (15 C) e alla pressione di 1 atmosfera. Sostanza t f ( C) t e ( C) Stato fisico A B C D Confronta una soluzione con un miscuglio. Descrivi in che cosa sono simili e quali sono le differenze fra miscuglio eterogeneo e soluzione 9. Se poni un sassolino in un liquido ottieni un miscuglio eterogeneo o una soluzione? 10. Descrivi cosa può accadere mescolando due materiali in polvere solidi 11. Che cosa può accadere, se versi un solido in acqua. Esamina tutte le possibilità e descrivi i procedimenti sperimentali per realizzare le relative investigazioni. 12. Come puoi dimostrare, con un esperimento fatto in casa, che l acqua di rubinetto contiene aria in soluzione? 13. Quali oggetti sono solidi oppure contengono componenti solidi? Indica con una X i materiali con componenti solidi roccia elastico latte ovatta aria fumo nebbia maionese acqua piovana Spiega le tue risposte. 14. Come puoi separare un miscuglio di sale e polvere di rame? A. verso in acqua il miscuglio e filtro B. con una calamita separo il rame dal sale C. verso in acqua il miscuglio e distillo D. separo il rame per filtrazione e poi distillo la soluzione. 15. Completa la seguente mappa concettuale, inserendo i concetti laterali o altri concetti e frasi di collegamento che ritieni più significativi. Per la costruzione della mappa usa il software gratuito Cmap, che puoi scaricare da : 20

21 16. Qual è un miscuglio eterogeneo? A. aria B. acqua di sorgente C. acqua distillata D. acqua di fiume dopo un temporale. Altre attività con gli studenti L insegnante può proporre la seguente attività o altre analoghe, per completare la comprensione dello stato gassoso e della struttura microscopica dei materiali. Muovi nell aria un sacchetto aperto di plastica trasparente e, dopo aver raccolto l aria, chiudi il sacchetto gonfio con un laccio. 1. Come sai che nel sacchetto c è l aria? 2. Puoi sentire l aria, se deformi il sacchetto con le mani? 3. Se premi con forza il sacchetto fra le due mani cosa senti? 4. Il mio amico dice che l aria è formata da molecole tutte uguali. Tu cosa ne pensi? 5. D inverno, quando fa molto freddo, se espelli l'aria dalla bocca, noterai una specie di nebbia bianca. Che cos è quella nebbia? 6. L insegnante ti consegna una beuta codata da 500 ml, con tappo e un tubo di gomma, per collegare il recipiente alla pompa da vuoto, una bilancia digitale al centesimo di grammo, una pinza di Hoffmann e una pompa Kartell per fare il vuoto. Misura massa e volume dell aria e calcola la densità dell aria in g/l. Qual è la densità dell aria in g/cm 3? Sulla Tavola Periodica trova le densità di azoto e ossigeno, i principali gas componenti dell aria, determinate a 0 C e 1 atmosfera di pressione, e confrontale con la densità dell aria, che è stata determinata a circa 20 C e alla pressione di circa 1 atmosfera. Le particelle dei gas a 0 C sono più vicine o sono più lontane che a 20 C, se la pressione esterna è la stessa? Il valore della densità dell aria calcolata a quale densità dei due gas è più vicina? Perché? 21

22 7. Misura le dimensioni della tua aula in metri e calcola il volume d aria in litri [1 m 3 = ( 10 dm) 3 = 1000 dm 3 = 1000 L ] contenuto nell aula. Conoscendo la densità dell aria, calcolata nella precedente attività, qual è la massa dell aria nell aula? È piccola o è grande? L aria nel pallone di plastica è in grado di sostenere il peso dell elefante. Bibliografia e sitografia Bibliografia 1. M. Comoglio e M.A. Cardoso Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning. LAS Roma M. Comoglio Educare insegnando. Apprendere ad applicare il Cooperative Learning. LAS Roma P. Ellerani, D. Pavan, Il cooperative learning: una proposta per l orientamento formativo, Tecnodid, Napoli, Feynman, R.P., Leighton, R.D., & Sands, M The Feynman lectures on physics (Vol. 1). Menlo Park, CA: Addison-Wesley Company. 5. Goswami, U. & Brown, A. (1990). Melting chocolate and melting snowmen: Analogical reasoning and causal relations, Cognition, 35,

23 6. D. Johnson, R. Johnson e E. Holubec Apprendimento cooperativo in classe. Erickson Trento Mintzes J.J., Wandersee J.H., Novak J.D. (eds.) (2000), Assessing science understanding, Academic Press, San Diego. 8. Nussbaum, J. (1985). The particulate nature of matter in the gaseous phase. In R. Driver, E. Guesne, & A. Tiberghien (Eds.), Children s ideas in science. Philadelphia: Open University Press. 9. Osborne, R. & Cosgrove, M. (1983). Children s conceptions of the changes of state of water. Journal of Research in Science Teaching, 20, Schwab, J. (1978). Education and the structure of the disciplines. In J. Westbury & N. Wilkof (Eds.) 11. Smith, C., Maclin, D., Grosslight, L., & Davis, H. (1997). Teaching for understanding: A study of students preinstruction theories of matter and a comparison of the effectiveness of two approaches to teaching students about matter and density. Cognition and Instruction, 15, Wagenschein, M. (2000), Teaching to understand: on the concept of the exemplary in teaching. In Teaching as a reflective practice The German didaktik tradition, Lawrence Erlbaum Associates, Publisher I tre più importanti siti internazionali di scienze: Siti italiani: wwwcsi.unian.it/educa

24 Protocollo per la sperimentazione Leggere l attività, le indicazioni metodologiche e gli approfondimenti, individuando i principali nodi didattici. Spiegare per iscritto i nodi didattici e proporre problemi teorici e sperimentali, per verificare abilità e conoscenze. Sperimentare l unità proposta: fare una ricognizione del contesto scolastico in cui si svolgerà l'attività; chiarire gli adattamenti necessari; formulare il progetto didattico relativo; preparare una prova di verifica, per valutare le conoscenze e abilità, simile alle prove OCSE-PISA. Scrivere un diario di bordo (narrazione e documentazione del processo di sperimentazione vissuto in classe). L insegnante dovrà elaborare un diario con l esposizione dell esperimento svolto, di come gli studenti hanno reagito alla proposta didattica, delle difficoltà incontrate nel processo di costruzione di significato e di procedura di soluzione e di come sono state superate le difficoltà. Chiarire i compiti dati agli studenti e le modalità con cui gli studenti stessi sono autonomamente coinvolti nell'apprendimento. Riguardo la gestione della classe, si suggerisce di non mettere semplicemente in gruppo gli studenti, ma di costruire gruppi cooperativi, ovvero gruppi che operino in condizione di forte interdipendenza positiva (per esempio, nella suddivisione dei compiti, dei ruoli e delle risorse, ecc..) e che siano regolati dai principi dell apprendimento cooperativo. E consigliabile utilizzare strutture semplici e versatili. In particolare è importante che si inizi a lavorare con l apprendimento cooperativo informale, ovvero con strutture che prevedano l azione di coppie di studenti. Si curi con particolare scrupolo, prima di iniziare le investigazioni vere e proprie, il processo d insegnamento diretto delle abilità sociali, affinché il clima di classe sia sereno, calmo, vivace ma non caotico, e gli studenti siano il più possibile autoregolati nel rispetto dei compagni. Educare insegnando potrebbe essere il motto da seguire (leggere la bibliografia). 24

25 Un esempio di scheda La bottiglia vuota Investigazione 1 Domande Riempire una bottiglia versando l acqua attraverso l imbuto, inserito nel tappo forato. La bottiglia è piena o è vuota? Come posso accertare la presenza o l assenza di un fluido invisibile nella bottiglia? Classe e tempo impiegato per investigare Prerequisiti teorici e sperimentali Materiali Descrizione della Procedura Dati sperimentali Classe prima della Scuola secondaria di primo grado. Circa 20 minuti per realizzare l investigazione e i restanti 40 minuti per discutere nel gruppo e per compilare la scheda. Nessuno Una bottiglia, un tappo a due fori, un imbuto da inserire nel primo buco e poi allungare il gambo con un tubicino di plastica di circa 10 cm, una bacchettina di vetro per chiudere l altro buco. Bisogna riempire la bottiglia con acqua versata attraverso l imbuto. Per problemi pratici, a volte non si riesce a raggiungere una buona chiusura dei buchi nel tappo. Presentiamo nel filmato allegato un dispositivo efficace, costituito da materiali di basso costo: a) una beuta da 250 ml chiusa da un tappo di gomma forato; b) un semplice tubo di vetro inserito nel tappo di gomma; c) un tubo di gomma collocato (a tenuta) nell estremità del tubo di vetro; d) un imbuto inserito nel tubo di gomma. Il liquido colorato rimane nell imbuto ma, se si smuove leggermente il tappo di gomma, scende rapidamente nella beuta. E interessante far notare agli studenti come una impercettibile fessura, tra il tappo e il collo della beuta, provochi la discesa di tutto il liquido. Gli allievi provano a riempire la bottiglia con l acqua e annotano i risultati. Discussione e Valutazione dei risultati Qual è il fluido contenuto nella bottiglia? Puoi spiegare i risultati della tua investigazione? 25

26 Estensione dell esperienza Se si proverà a tappare nuovamente la beuta, subito dopo la discesa del liquido, si sentirà una certa resistenza. Come spieghi il fenomeno? 26

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education PROGETTO SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science Education 1 Anno scolastico 2013 2014 Classe I A ottici Modulo: Affonda o galleggia? Agata Conti 2 Sintesi Il modulo offre l'opportunità

Dettagli

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento

Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Costruire il pensiero scientifico in comunità di apprendimento Questa attività è stata proposta nell ambito del Progetto LE PAROLE DELLA SCIENZA in una classe dell I.C. M.L.King di Torino e poi condivisa

Dettagli

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Titolo: Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Investigazioni sul modello particellare AVVERTENZA: Le domande che

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE 1 STADIO Identificazione e definizione delle soluzioni Obiettivo : il bambino, attraverso un approccio fenomenologico, impara il concetto di SOLUZIONE

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Calore e temperatura. Calore e temperatura. Cos'è il calore? Il calore si chiama anche energia termica.

Calore e temperatura. Calore e temperatura. Cos'è il calore? Il calore si chiama anche energia termica. sono due cose diverse (in scienze si dice sono due grandezze diverse). 01.1 Cos'è il calore? Per spiegare cos è il calore facciamo degli esempi. Esempi: quando ci avviciniamo o tocchiamo un oggetto caldo

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

bicchieri di varia dimensione con un beccuccio per facilitare i travasi.

bicchieri di varia dimensione con un beccuccio per facilitare i travasi. Per contenere, prelevare e travasare liquidi e altre sostanze è indispensabile utilizzare strumenti di vetro che consentono un facile controllo visivo, si puliscono facilmente e non si corrodono. Per i

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura.

Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura. L A 145 ATTIVITÀ 1 Distinguere grandezze, unità di misura, strumenti di misura. Il tuo libro di scienze; strumenti di misura e non di misura forniti dal tuo insegnante. Osserva il tuo libro di scienze

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.MARITI Corso della Repubblica, 125 Fauglia (PI) LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI 2013-2014 DIARIO DEL GRUPPO

ISTITUTO COMPRENSIVO G.MARITI Corso della Repubblica, 125 Fauglia (PI) LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI 2013-2014 DIARIO DEL GRUPPO ISTITUTO COMPRENSIVO G.MARITI Corso della Repubblica, 125 Fauglia (PI) LABORATORI DEI SAPERI SCIENTIFICI 2013-2014 SCUOLA: Secondaria di I grado Benci " Santa Luce CLASSE/SEZIONE :1 F INSEGNANTE: ORLANDINI

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

1. LE GRANDEZZE FISICHE

1. LE GRANDEZZE FISICHE 1. LE GRANDEZZE FISICHE La fisica (dal greco physis, natura ) è una scienza che ha come scopo guardare, descrivere e tentare di comprendere il mondo che ci circonda. La fisica si propone di descrivere

Dettagli

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici ,OPDWHULDOHGLGDWWLFRFKHVHJXHqVWDWRVFHOWRWUDGRWWRHDGDWWDWRGDO*UXSSRGLFKLPLFD GHOO,7,60DMRUDQDGL*UXJOLDVFR7RULQR0DUFR)DODVFD$QJHOR&LPHQLV3DROD&RVFLD /RUHGDQD$QJHOHUL$QWRQHOOD0DUWLQL'DULR*D]]ROD*UD]LD5L]]R*LXVL'L'LR

Dettagli

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

Domanda 1 Quesiti preliminari

Domanda 1 Quesiti preliminari Domanda 1 Quesiti preliminari 1.1 A che temperatura bolle l acqua nella vostra aula di scienze? 1.2 Se in una pentola senza coperchio posta su di un fornello ho dell acqua che bolle e continuo a riscaldare,

Dettagli

Filtrazione semplice con imbuto.

Filtrazione semplice con imbuto. Filtrazione semplice con imbuto. Se si dispone di carta da filtro in fogli quadrati di 60 cm di lato, occorre tagliarli in 16 parti. Prendere una quadrato di carta da filtro di 15 cm di lato e piegarlo

Dettagli

ATTREZZATURA DI LABORATORIO

ATTREZZATURA DI LABORATORIO ATTREZZATURA DI LABORATORIO IN GENERALE RICORDIAMO CHE 1) il vetro pyrex non reagisce chimicamente con altre sostanze tranne che con l acido fluoridrico se riscaldato non si spacca 2) gli strumenti in

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

Esperimenti Informazioni per il PD

Esperimenti Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/7 Compito Gli alunni conducono degli esperimenti con il sale avendo così la possibilità di studiarlo in quanto composto chimico. Grazie ai vari esperimenti imparano anche quali

Dettagli

La lettura strategica cooperativa

La lettura strategica cooperativa La lettura strategica cooperativa STRATEGIA 1. ANTEPRIMA si attua prima della lettura del testo. Fasi di lavoro: idea: pensa a ciò che sai già sull argomento previsione: cerca indizi nel titolo, nei sottotitoli,

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado

P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado P.D 4 Acqua come solvente P.D 4A Miscugli e separazione di miscugli Schede esperimenti Scuola secondaria di primo grado ESPERIENZA: LE SOLUZIONI 3 bicchierini di plastica trasparenti sale zucchero Riempiamo

Dettagli

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: il calore e la temperatura BREVE DESCRIZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole illustrare la differenza tra calore e temperatura e la

Dettagli

I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE

I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA

LABORATORIO DI FISICA LABORATORIO DI FISICA 01.12.2014 Relazione: Davide Nali, Antonia Marongiu, Anna Buonocore, Valentina Atzori, Maria Sofia Piredda, Giulia Ghiani, Anna Maria Pala TITOLO: NON LASCIARMI AFFONDARE OBIETTIVO:

Dettagli

LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA. Claudia Gurioli

LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA. Claudia Gurioli LE PROPRIETÀ DEI METALLI E LA BOTTEGA DEL COLTELLINAIO DI SCARPERIA CLASSE SECONDA SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO di MUGELLO 2014 Claudia Gurioli DA UN MUSEO DI OGGETTI AD UN MUSEO DI MATERIALI Discutendo

Dettagli

Il galleggiamento. Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere. Attività n.2 Il gioco del galleggia non galleggia

Il galleggiamento. Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere. Attività n.2 Il gioco del galleggia non galleggia Il Approccio fenomenologico, prima parte Ipotesi di lavoro per il laboratorio di didattica della fisica nella formazione primaria 1 2 Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere Richiamo di esperienze

Dettagli

Indicazioni per l insegnante

Indicazioni per l insegnante Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Cosa è una competenza?

Cosa è una competenza? Le tesi di Lisbona legano la definizione di competenza al trasferimento di saperi ed abilità fuori dall ambito in cui sono stati appresi, In particolare per la scuola dell obbligo il riferimento specifico

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

Descrizione dell unità. Titolo Frazioni con la LIM. Autore Barbara Bianconi

Descrizione dell unità. Titolo Frazioni con la LIM. Autore Barbara Bianconi Descrizione dell unità Titolo Frazioni con la LIM Autore Barbara Bianconi Tematica Come si traducono nel linguaggio della matematica un quarto in musica, una fetta di pizza, un terzo di un percorso prestabilito?

Dettagli

CALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro

CALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro Cos è il calore? Per rispondere si osservino le seguenti immagini Temperatura e calore Il calore del termosifone fa girare una girandola Il calore del termosifone fa scoppiare un palloncino Il calore del

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico.

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Gli oggetti di plastica Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Funzioni lineari. Pendenza di una retta.

Dettagli

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015

RELAZIONE INIZIALE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO Karol Wojtyla Classe: Disciplina: TECNOLOGIA Prof.ssa Mariani Paola PROGRAMMAZIONE

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Progetto scelto per il confronto:

Progetto scelto per il confronto: Una produzione non alimentare: ideazione di un progetto di costruzione in base ad una esigenza, ma senza modello. La costruzione della lavagnetta La necessità contingente della classe era quella di poter

Dettagli

Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime

Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime Per seguire proficuamente i corsi di scienze della scuola superiore devi conoscere alcune definizioni e concetti di

Dettagli

Tempi di realizzazione

Tempi di realizzazione Unità di Apprendimento: argomento: le rocce classe: terzo anno del liceo scientifico, attività basata principalmente sull osservazione Prerequisiti: I minerali Fondamenti di chimica: gli stati di aggregazione

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento

Dettagli

Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza

Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza Misurare una grandezza La Grandezza 1. La grandezza è una caratteristica misurabile. Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza 2. Misurare una

Dettagli

SITUAZIONE A-DIDATTICA

SITUAZIONE A-DIDATTICA SITUAZIONE A-DIDATTICA DEFINIZIONE DELLA SITUAZIONE Si propone un esercizio sulle misure di lunghezza riguardante la classe IV elementare del circolo didattico San Ciro di Marineo, composta da 20 alunni.

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

LA FISICA IN LABORATORIO

LA FISICA IN LABORATORIO Istituto Calasanzio anno 2015-2016 LA FISICA IN LABORATORIO Progetto sulle attività sperimentali per la scuola primaria e secondaria IN COSA CONSISTE IL METODO SCIENTIFICO Nell educazione scientifica è

Dettagli

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono

Dettagli

TEORIA CINETICA DEI GAS

TEORIA CINETICA DEI GAS TEORIA CINETICA DEI GAS La teoria cinetica dei gas è corrispondente con, e infatti prevede, le proprietà dei gas. Nella materia gassosa, gli atomi o le molecole sono separati da grandi distanze e sono

Dettagli

Attività per la scuola secondaria di II grado

Attività per la scuola secondaria di II grado Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

La teleferica dilatazione termica lineare

La teleferica dilatazione termica lineare La teleferica dilatazione termica lineare Una teleferica di montagna è costituita da un cavo di acciaio (λ = 1,2 10-5 K -1 ) di lunghezza 5,4 km. D'estate, la temperatura del cavo può passare dai 5 gradi

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1 VEGETAL L P E U R S T Vegetali SEM V1 V2 V3 V8 U1 1 VEGETAL L P E U R S T SEM Quando un seme cade nel terreno può germogliare se trova le condizioni adatte. Esperienza 1: om è fatto un seme. Materiale

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

IL TEMPO METEOROLOGICO

IL TEMPO METEOROLOGICO VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

LABORATORI SULL ARIA E SULLA PRESSIONE ATMOSFERICA (ALL.

LABORATORI SULL ARIA E SULLA PRESSIONE ATMOSFERICA (ALL. L'ARIA L'aria è una cosa leggera che ricopre tutta la terra come copre la buccia la pera ma nessuno la vede o l'afferra E' una specie di fumo lucente e anche se non si vede con gli occhi, la respira col

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero

1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero 1 a esperienza: il lievito produce anidride carbonica in presenza di zucchero DOMANDA DESTINATARI MATERIALE OCCORRENTE DESCRIZIONE DELL ESPERIMENTO La formazione di gas avviene in assenza di zucchero?

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia. DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In

Dettagli

MASSA VOLUMICA o DENSITA

MASSA VOLUMICA o DENSITA MASSA VOLUMICA o DENSITA Massa volumica di una sostanza: è la massa di sostanza, espressa in kg, che occupa un volume pari a 1 m 3 1 m 3 di aria ha la massa di 1,2 kg 1 m 3 di acqua ha la massa di 1000

Dettagli

LIQUIDI. I esperimento

LIQUIDI. I esperimento LIQUIDI I esperimento TITOLO: Peso specifico dei liquidi OBIETTIVO: calcolare il peso specifico dei liquidi contenuti nelle bottigliette per capire di quale liquido si tratta. - 1 bilancia - 5 bottigliette

Dettagli

VOLUME E CAPACITA matematica, scienze o educazione ambientale?

VOLUME E CAPACITA matematica, scienze o educazione ambientale? VOLUME E CAPACITA matematica, scienze o educazione ambientale? Percorso didattico per la quinta classe della scuola primaria Seconda parte Anna Dallai, Elena Scubla, 2013 IL volume dei liquidi viene, generalmente,

Dettagli

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo

Dettagli

L unica linguaggi, consueti. domande e ambiti imprevisti o, comunque, diversi, in generale, da quelli più

L unica linguaggi, consueti. domande e ambiti imprevisti o, comunque, diversi, in generale, da quelli più GIOCHI MATEMATICI ANNO SCOLASTICO PER 2009 SCUOLA - 2010 PRIMARIA Il di Centro Gruppo Matematica di ricerca F. Enriques sulla didattica dell'università della matematica degli Studi nella scuola di Milano,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO Destinatari i bambini della IV classe elementare 1. Obiettivi formativi Sviluppo

Dettagli