Adeguata verifica e segnalazione di operazioni sospette

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1 CONVEGNO Il Notariato parte attiva del sistema antiriciclaggio Incontro con le altre Istituzioni impegnate nella difesa della legalità: esperienze, problematiche, contributi, istruzioni operative Roma, 2 marzo 2012 Adeguata verifica e segnalazione di operazioni sospette Vincenzo Gunnella Notaio in Firenze Commissione Antiriciclaggio, Consiglio Nazionale del Notariato

2 L evoluzione della normativa a) D.L. 15 dicembre 1979 n.625 destinato agli enti creditizi e finanziari b) D.Lvo 56 del 2004 (2^ Direttiva CE) estende gli obblighi antiriciclaggio ai professionisti (diversa struttura organizzativa e diversa operatività) c) D.Lvo 231 del 2007 (3^ Direttiva CE) specificità del notaio rispetto agli altri professionisti (disciplina ad hoc) d) D.lvo 151 del 2009

3 Criticità Insufficiente adeguamento ai professionisti Genericità del quadro normativo

4 PRINCIPI GENERALI DELLA MATERIA Art.3 1. Le misure di cui al presente decreto si fondano anche sulla collaborazione attiva da parte dei destinatari delle disposizioni in esso previste... essi adempiono gli obblighi previsti avendo riguardo alle informazioni possedute o acquisite nell'ambito della propria attività istituzionale o professionale Le misure di cui al presente decreto sono proporzionate al rischio di riciclaggio...in relazione al tipo di cliente...e... alla prestazione professionale L'applicazione delle misure previste dal presente decreto deve essere proporzionata alla peculiarità delle varie professioni e alle dimensioni dei destinatari della presente normativa.

5 Sostenibilità deve esservi un corretto rapporto tra sacrificio richiesto al professionista e beneficio che si presume di ricavare dall'applicazione della normativa

6 Proporzionalità l'applicazione della disciplina deve essere commisurata alla peculiarità della professione, alle dimensioni della struttura (art. 3 comma 4)

7 Valutazione in base al profilo di rischio si deve avere riguardo al tipo di cliente, al tipo di prestazione; nella valutazione si terrà conto quindi di profili soggettivi e oggettivi

8 Valutazione in base alle informazioni possedute o acquisite nell'ambito della propria attività istituzionale o professionale: la figura del professionista non può snaturarsi, sino a diventare quella di un investigatore per cui la valutazione deve essere fatta in base agli elementi in possesso del professionista (art.3 comma 1 - art. 41 1^ comma)

9 L ADEGUATA VERIFICA Tipologia di atti ed operazioni - art.15 tutti gli atti con cui si trasferiscono diritti reali su beni o attività economiche di valore pari o superiore a euro costituzioni di società o enti di qualsiasi importo atti societari e degli altri enti di qualsiasi importo ogni altro caso in cui vi sia sospetto di riciclaggio o finanziamento del terrorismo

10 Oggetto e modalità artt. 18 e 19 identificazione e verifica dell identità del cliente e dell eventuale titolare effettivo ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione obbligo del cliente di fornirle, con sanzione penale

11 L ottenimento di informazioni informazioni e non documentazioni le informazioni devono essere possedute o acquisite nell'ambito della propria attività istituzionale o professionale Il ricorso alternativo a pubblici registri, alla richiesta di dati ai clienti, o a altre modalità

12 Mezzi di pagamento L eventuale incarico della predisposizione dei mezzi di pagamento Le informazioni sulle modalità di pagamento La valutazione in caso di incompletezza delle informazioni

13 Cliente soggetto al quale si rende una prestazione professionale in seguito ad un incarico ricevuto tutte le parti in senso sostanziale dell atto Il caso dei verbali di assemblea

14 Titolare effettivo La persona fisica per conto della quale è realizzata un'operazione.., ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, la possiedono o controllano percentuale del 25% + 1 delle partecipazioni

15 Cliente persona fisica Rappresentante negoziale il mandante è cliente e non titolare effettivo Altre ipotesi marginali mandato senza rappresentanza, rapporti fiduciari, interposizione fittizia di persona

16 Cliente - società Necessità di indagine sulla presenza dell eventuale titolare effettivo Il titolare effettivo può essere non solo una singola persona fisica ma anche più persone fisiche

17 Cliente fondazione o simili Beneficiari determinati persona fisica beneficiaria del 25% + 1 del patrimonio Beneficiari non determinati insieme delle persone fisiche facenti parte della categoria di soggetti nel cui interesse principale è istituita o agisce l'entità giuridica

18 Modalità di identificazione Del cliente documento di identità o identificazione notarile Del Titolare Effettivo registri, documenti o informazioni chieste al cliente

19 Le società fiduciarie Art. 25 esonero dagli obblighi di adeguata verifica nei confronti delle banche, ecc. ma non per le fiduciarie Dovere di rivelare il nominativo del fiduciante Il fiduciante è il cliente (e non un titolare effettivo) e la fiduciaria un normale mandatario

20 Mancata adeguata verifica obbligo di astensione, superato dall obbligo di ricevere l atto (art. 23, 3 comma); valutazione se effettuare la segnalazione di operazione sospetta (art.23, 1 comma).

21 L obbligo di segnalazione Riciclaggio e autoriciclaggio Autonomia della disciplina antiriciclaggio rispetto alla definizione della norma penale

22 Riciclaggio art. 2 comma 1 la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; la partecipazione a uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione.

23 Autoriciclaggio reimpiego o occultamento di proventi delittuosi effettuato dallo stesso soggetto che ha commesso il reato presupposto

24 Autoriciclaggio e reato tributario Non è sufficiente la semplice evasione o elusione fiscale per aversi presupposto di riciclaggio o autoriciclaggio Il reato tributario può costituire in astratto il presupposto ai fini di una eventuale segnalazione di condotte riciclatorie In concreto, è necessario verificare la oggettiva sussistenza del presupposto della provenienza delittuosa del denaro utilizzato e la sussistenza degli altri presupposti che integrano la fattispecie criminosa

25 L obbligo di segnalazione art. 41 sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio Analisi su: le caratteristiche oggettive della prestazione o altre circostanze purché conosciute in ragione delle funzioni esercitate le caratteristiche soggettive del cliente, in particolare la sua capacità economica e l attività svolta. compiuta in base agli elementi a disposizione dei segnalanti acquisiti nell'ambito dell'attività svolta.

26 L attività di adeguamento ex L.N. Il notaio deve indagare il volere delle parti individuare lo strumento giuridico più idoneo al raggiungimento dello scopo voluto verificare se il risultato così ottenuto sia meritevole di tutela, in quanto non contrario a norma imperativa, ordine pubblico o buon costume

27 La valutazione del rischio art. 20 elementi soggettivi (tipo di cliente, attività svolta, area geografica di provenienza, suo comportamento) elementi oggettivi (tipo di operazione, ammontare, svolgimento, ragionevolezza)

28 La presenza di indicatori di anomalia profilo soggettivo del cliente e dell eventuale titolare effettivo eventuali procedimenti penali a carico del cliente cliente-non persona fisica finalità, scopi, forma giuridica adottata (elementi di complessità od opacità) comportamento tenuto area geografica

29 profilo oggettivo dell operazione - adeguatezza rispetto al profilo del cliente - i mezzi di pagamento utilizzati o dichiarati - area geografica interessata

30 L area geografica Black List Fiscali Antiriciclaggio

31 La necessaria attività di valutazione della fattispecie la segnalazione deve essere sempre frutto di una attività di valutazione della fattispecie, rimessa al prudente apprezzamento del notaio Il riferimento al momento dell esecuzione dell operazione La conservazione della documentazione nel fascicolo

32 La valutazione del profilo fiscale dell operazione Un ipotetica elusione in materia di imposte indirette (eccetto l IVA) può essere indice di anomalia? ogni ipotesi di articolazione negoziale che porti ad un risparmio di imposte indirette (IVA esclusa) non può mai configurarsi come reato escluso l autoriciclaggio, e di conseguenza la SOS

33 Gli indicatori di anomalia Atti immobiliari prezzo sproporzionato rispetto al profilo economico-patrimoniale del cliente o rispetto ai valori di mercato Atti societari tendenti a rendere difficile l identificazione del titolare effettivo, frequenti cambiamenti della titolarità o della denominazione, impiego di trust, conferimento di incarichi a persone prive delle necessarie capacità, conferimento di beni per valori sproporzionati a quelli di mercato

34 Gli indicatori di anomalia Mezzi di pagamento strumenti di pagamento inusuali, anomali frazionamenti, pagamenti provenienti da terzi Richiesta di prestazione professionale frequenti acquisizioni di aziende, atti non compatibili con il profilo economicopatrimoniale, frequente rilascio di procure

35 Gli indicatori di anomalia Cliente fornisce informazioni incomplete o inesatte, è riluttante a fornire informazioni, ha troppa familiarità con la normativa, è accompagnato da altre persone dal ruolo non definito, è soggetto a procedimento penale o contiguo con, opera con Paesi con regime antiriciclaggio non equivalente al nostro

36 LA PROCEDURA DI SEGNALAZIONE Normativa di riferimento D.Interm Protocollo d intesa CNN UIF

37 L attuale procedura di segnalazione tramite intermediario (CNN) Posta Elettronica Certificata (PEC) Firma digitale Cifratura

38 Prerequisiti per la segnalazione: Modulo Pdf compilabile (si scarica dalla RUN Sezione Antiriciclaggio) Strumenti di cifratura e firma digitale - Certificato di chiave pubblica di cifratura rilasciato dall UIF - Certificato di cifratura e relativa chiave privata rilasciata dal CNN che servirà per decifrare le comunicazioni provenienti dall UIF Smart Card contenente il certificato di firma digitale (già in possesso del notaio). PEC

39 SOS con intermediario CNN vantaggi Riservatezza Tutte le comunicazioni tra notaio e CNN e tra CNN e UIF sono cifrate Anonimato L intermediazione del CNN consente di rendere anonima la segnalazione del notaio nel file il notaio non indicherà alcun dato riconducibile alla propria persona Sarà cura del CNN indirizzare correttamente le richieste di chiarimento provenienti da UIF Semplicità L applicazione per la nuova SOS è piu semplice da usare del portale Infostat- UIF in quanto consente di inserire soltanto i dati di pertinenza del notaio. 39

40 SOS con intermediario CNN dal 2009 a oggi (flusso di andata) 1. Notaio compila la segnalazione Il notaio compila un modulo pdf preformato e concordato con UIF. 2. Notaio invia la segnalazione Il notaio cifra il file con il certificato dell UIF, lo firma e lo invia tramite PEC al CNN 3. CNN tratta la segnalazione Un ufficio del CNN verifica la firma del notaio, la rimuove e allega il file cifrato ad una PEC per UIF, tenendo traccia della PEC ricevuta. 4. UIF elabora la segnalazione UIF decifra la segnalazione e la verifica in termini formali e di contenuto e assegna un numero di protocollo Risponde al CNN con PEC indicando se la segnalazione è andata a buon fine se sono necessarie integrazioni /correzioni produce una richiesta di chiarimenti la cifra con le chiavi del notaio e invia una PEC al CNN 40

41 SOS con intermediario CNN dal 2009 a oggi (flusso di ritorno) 5. CNN riceve esiti segnalazione Il CNN riceve via PEC gli esiti delle segnalazioni provenienti da UIF e inoltra al notaio l esito della segnalazione In caso di richiesta di chiarimenti inoltra con PEC al notaio il file di richiesta cifrato 6. Notaio elabora risposta dell UIF 2.1 Il notaio prende atto che la segnalazione è andata a buon fine. Il processo qui termina. 2.2 Il notaio riceve la richiesta di chiarimenti cifrata decifra il file Verifica e integra le richieste di chiarimento Cifra nuovamente il file verso UIF e lo firma digitalmente 7. Notaio invia risposta a richiesta di chiarimenti Il notaio predispone un nuovo messaggio di PEC, cifra la risposta alla richiesta di chiarimenti e indica il numero di protocollo assegnato da UIF Torna al flusso di andata CNN e UIF utilizzano il numero di protocollo per tenere traccia della storia della segnalazione 41

42 Nuova SOS cosa cambia Modulo pdf XML/XBRL Posta tradizionale/mail Portale UIF/compilatore ARSOS2 42

43 Nuova SOS schema concettuale legame soggetti legame segnalazione Operazioni legame rapporti 43

44 Nuova SOS con portale Infostat-UIF Notaio si registra su portale Infosta-UIF UIF attiva utenza del notaio entro 24h Il notaio si logga al portale 44

45 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

46 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

47 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

48 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

49 Nuova SOS con portale Infostat-UIF Scheda Segnalazione 49

50 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

51 Nuova SOS con portale Infostat-UIF Scheda Soggetto 51

52 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

53 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

54 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

55 Nuova SOS con portale Infostat-UIF Scheda Operazione 55

56

57 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

58 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

59 Nuova SOS con portale Infostat-UIF

60 Nuova SOS con portale Infostat-UIF Criticità Unico modello per intermediari e professionisti Mancata previsione della sottoscrizione del modello Complessità di compilazione

61 Nuova SOS con intermediario CNN «Flusso di andata» 1. Notaio compila la segnalazione Il notaio usa il compilatore web ARSOS2 del CNN per produrre un file XML conforme alle specifiche UIF con i dati di Soggetto, Segnalazione, Operazioni. Il file è contraddistinto da un numero univoco che sarà utilizzato nella risposta dell UIF. 2. Notaio invia la segnalazione Il notaio cifra il file con il certificato dell UIF, lo firma e lo invia tramite PEC al CNN 3. CNN tratta la segnalazione Un ufficio del CNN verifica la firma del notaio, la rimuove e allega il file cifrato ad una PEC per UIF, tenendo traccia del numero segnalazione associato al notaio su gestionale SOS interno. 4. UIF elabora la segnalazione UIF decifra la segnalazione e la verifica in termini formali e di contenuto e la registra sul pannello della applicazione Infostat-UIF e assegna un numero di protocollo Indica inoltre sul pannello se la segnalazione è andata a buon fine o se sono necessarie integrazioni /correzioni, produce una richiesta di chiarimenti, la cifra con le chiavi del notaio e la registra su Infostat-UIF 61

62 Nuova SOS con intermediario CNN «Flusso di ritorno» 1. CNN verifica esiti segnalazione Il CNN verifica periodicamente gli esiti delle segnalazioni provenienti da UIF e inoltra al notaio l esito della segnalazione In caso di richiesta di chiarimenti inoltra con PEC al notaio il file di richiesta cifrato 2. Notaio elabora risposta dell UIF 2.1 Il notaio prende atto che la segnalazione è andata a buon fine. Il processo qui termina. 2.2 Il notaio riceve la richiesta di chiarimenti cifrata decifra il file Verifica e integra le richieste di chiarimento Cifra nuovamente il file verso UIF e lo firma digitalmente Fine 3. Notaio invia risposta a richiesta di chiarimenti Il notaio predispone un nuovo messaggio di PEC allegando il file con la risposta alla richiesta di chiarimenti avendo l accortezza di indicare il numero di protocollo assegnato da UIF 4. Torna al «flusso di andata» UIF tiene traccia della storia delle segnalazioni sul pannello dell applicazione Infostat senza riferimenti ai soggetti coinvolti e consultabile soltanto dal CNN 62

63 CNN compilatore ARSOS2 scheda segnalazione Scheda Segnalazione 1. Alla segnalazione è assegnato un numero univoco 2. Tale ID univoco è anche presente nel nome del file che sarà prodotto al termine dell inserimento 3. E possibile salvare in ogni momento la segnalazione salvando sul proprio pc un file con tutte i dati inseriti fino a quel momento 4. Per facilitare il compito del notaio di default sono settati alcuni campi con i valori più ricorrenti 63

64 CNN compilatore ARSOS2 scheda soggetto 1. Il notaio inserisce i dati del soggetto che ha a disposizione 2. Sono facoltative le sezioni luogo di residenza e documento di identificazione Scheda Soggetto 64

65 CNN compilatore ARSOS2 scheda operazione 1. In base alle scelte effettuate sui campi «operazione eseguita» e «numero operazioni» si abilitano soltanto i campi necessari Scheda Operazione 65

66 LE PROBLEMATICHE POSTE DAI NUOVI COMMA 7 BIS E 7 TER DELL ART. 28 DEL D.LVO 231/07 E LE BLACK LIST

67 LA NORMATIVA Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n.231 Art. 28 Art. 23 Art. 57 Legge notarile (l. 16 febbraio 1913 n. 89) Art. 27 Art.28

68 GLI INTERROGATIVI E LE QUESTIONI APERTE Prevale la legge notarile o il decreto legislativo n.231/2007?

69 GLI INTERROGATIVI E LE QUESTIONI APERTE Cosa significa l avverbio indirettamente?

70 GLI INTERROGATIVI E LE QUESTIONI APERTE Si assottiglia la linea di confine tra lotta al riciclaggio ed al terrorismo e lotta all evasione fiscale

71 3. I RIMEDI Utilizzare l emanando decreto per dirimere le incertezze applicative

72 COSA SONO E COME FUNZIONANO LE BLACK LIST Black, Gray e White List L analisi della normativa interna in materia di trasparenza scambio di informazioni

73 ADEGUATA VERIFICA E BLACK LIST L art. 20 del D.Lvo 231: l importanza dell area geografica nella valutazione del rischio I nuovi indicatori di anomalia e i Paesi a rischio

74 Riepilogando: L art. 20 impone di considerare l area geografica Il nuovo comma 7 bis dell art. 28 impone di conoscere le black list fiscali Gli indicatori di anomalia sono riferiti a Paesi a rischio

75 Le Black List Fiscali interne D.M White list in materia di doppie imposizioni D.M Black list in materia di residenza D.M Black List in materia di imprese estere controllate D.M Black List in materia di indidecubilità dei costi sostenuti da imprese

76 Le Black List Fiscali internazionali Le pubblicazioni dell'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) degli elenchi di Stati che in sostanza hanno un regime fiscale privilegiato o poco trasparente; attualmente, di fatto esistono soltanto una white list, e una grey list, in quanto gli Stati facenti parte della precedente black list si sono messi in condizione di uscire dalla medesima

77 Black List antiriciclaggio D.M White List Le Black List dell ONU e della CE

78 BLACK LIST E OBBLIGO DI COMUNICAZIONE IVA D.L n. 40 art. 1 Obbligo di comunicazione per operazioni con soggetti aventi sede in Paesi a fiscalità privilegiata Circolare n.53/e del

79 I punti di interesse del professionista I soggetti obbligati alla comunicazione Il soggetto a cui si rende la prestazione Le modalità di comunicazione L irrilevanza dei limiti soggettivi I dati da comunicare

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