AREA STUDI E STATISTICHE

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1 AREA STUDI E STATISTICHE L industria automotive mondiale nel 2012

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3 Profilo dell'associazione Nata a Torino nel 1912, ANFIA - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, svolge da oltre 100 anni la funzione di Trade Association, come portavoce delle aziende italiane che operano ai massimi livelli nei settori della costruzione, trasformazione ed equipaggiamento degli autoveicoli per il trasporto individuale e collettivo di persone e di merci. ANFIA è tra le maggiori Associazioni di categoria che aderiscono a CONFINDUSTRIA e rappresenta il punto di riferimento relazionale e strategico tra la filiera automotive e il contesto politico-istituzionale, italiano e internazionale. L Associazione è strutturata in 9 Gruppi merceologici, ciascuno coordinato da un Presidente e guidato da un Comitato Direttivo. Settori di attività L attività dell Associazione è organizzata nelle seguenti strutture operative: Area Tecnica e Affari Regolamentari, Area Economica, Studi e Statistiche, Saloni ed Eventi, Consulenza e formazione, Relazioni istituzionali, Comunicazione e Ufficio stampa, che definiscono e realizzano la missione e l offerta associativa di ANFIA: Tutelare gli interessi delle Aziende associate nelle sedi istituzionali pubbliche e private, sia nazionali che internazionali. Provvedere allo studio e alla risoluzione dei problemi di natura economica, giuridica, tecnica, fiscale e legislativa del comparto automotive. Promuovere il miglioramento continuo della Qualità. Promuovere attività e progetti di internazionalizzazione delle imprese. Analizzare l andamento del mercato autoveicolistico, sviluppando elaborazioni statistiche ad hoc per ognuno dei Gruppi ANFIA. Organizzare partecipazioni istituzionali o collettive alle manifestazioni espositive di interesse delle Associate, nonché ottenere condizioni preferenziali di partecipazione ai Saloni. Informare i media e l opinione pubblica sulle tematiche associative. Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica Sedi: Torino - Corso Galileo Ferraris, 61 Telefono Fax anfia@anfia.it Roma Viale Pasteur, 10 Telefono (4) Fax anfia.roma@anfia.it 3 ANFIA Area studi e Statistiche

4 INDICE L economia mondiale pag. 5 L industria automotive mondiale : mercato pag. 6 produzione pag. 7 parco pag. 10 Focus per area: Europa mercato pag. 11 produzione pag. 19 Nafta mercato pag. 22 produzione pag. 28 Sud America mercato pag. 32 produzione pag. 36 Asia/Oceania mercato pag. 40 produzione pag. 47 Italia sintesi economica pag. 55 filiera produttiva pag. 56 mercato pag. 58 parco pag. 63 Pubblicazione a cura dell Area Studi e Statistiche di ANFIA Responsabile Marisa Saglietto La pubblicazione è stata chiusa con le informazioni disponibili al 16 aprile ANFIA Area studi e Statistiche

5 L economia mondiale Secondo i dati preliminari diffusi ad aprile 2013 dal Fondo Monetario Internazionale, la crescita dell economia mondiale per l anno 2012 è stata del 3,2%, determinante a questo risultato è stata l instabilità dell economia dell area euro, conseguente ai rischi della crescita dei debiti sovrani di alcuni paesi, alle manovre di contenimento della spesa pubblica e alle speculazioni finanziarie dei mercati e al debito pubblico degli Stati Uniti, il cui tetto sarebbe già stato sforato il 31 dicembre scorso, se il Tesoro non avesse adottato misure straordinarie per guadagnare tempo creando un «cuscinetto» finanziario, e rinviando così di qualche mese il rischio default. In questo scenario anche le economie emergenti e in via di sviluppo, il cui ritmo di crescita rimane alto, hanno rallentato più del previsto, in seguito a fattori macroeconomici esterni e ad un contenimento delle esportazioni. La dinamica degli scambi nel 2012 si è ridotta molto con un incremento dei volumi del commercio mondiale del 2,5%, rispetto al 6% del Nella seconda metà del 2012 l andamento dell economia mondiale è rimasto debole. I flussi commerciali hanno ristagnato. Nonostante i segnali di rafforzamento in alcuni paesi emergenti nei mesi finali dell anno, le prospettive di crescita globale rimangono soggette a considerevole incertezza. Nel corso del 2013 la ripresa è caratterizzata da un ampia eterogeneità tra aree e paesi. Sulle prospettive dell economia globale per il 2013 gravano ancora tutte le incertezze, derivanti dagli effetti di consolidamento dei conti pubblici delle economie avanzate. Le previsioni 2013 del FMI stimano la crescita a +3,3% (rispetto a 3,5% di gennaio 2013). Oltre ai BRIC, tra i probabili paesi che contribuiranno alla crescita del PIL globale rientreranno in questo decennio, Corea del Sud, Messico, Turchia, Iran, Filippine, Vietnam e Nigeria. Tutti gli indicatori sono puntati verso l alto per l economia dell Africa. Nell Africa Sub-Sahariana, secondo dati FMI, il PIL continuerà a crescere del 5,6% nel 2013, mentre nell anno appena concluso ha fatto registrare il +4,8%. Nel 2012 l economia mondiale è cresciuta del 3,2% sul 2011, mentre l incremento del commercio mondiale si è ridotto al 2,8% rispetto al 6% del Le previsioni 2013 del FMI stimano la crescita a +3,3% F 2014F PIL 4,0 3,2 3,3 4,0 Paesi avanzati 1,6 1,2 1,2 2,2 Area euro 1,4-0,6-0,3 1,1 Germania 3,1 0,9 0,6 1,5 Francia 1,7 0,0-0,1 0,9 Italia 0,4-2,4-1,5 0,5 Spagna 0,4-1,4-1,6 0,7 Giappone -0,6 2,0 1,6 1,4 Regno Unito 0,9 0,2 0,7 1,5 Stati Uniti 1,8 2,2 1,9 3,0 Paesi emergenti 6,4 5,1 5,3 5,7 Brasile 2,7 0,9 3,0 4,0 Cina 9,3 7,8 8,0 8,2 India 7,7 4,0 5,7 6,2 Russia 4,3 3,4 3,4 3,8 ASEAN (1) 4,5 6,1 5,9 5,5 Africa Sub-Sahariana 5,3 4,8 5,6 6,1 Commercio mondiale 6,0 2,5 3,6 5,3 (1)Indonesia, Malaysia, Philippines, Thailand, and Vietnam. Fonte: FMI Aprile ANFIA Area studi e Statistiche

6 L industria automotive mondiale L andamento dell industria autoveicolistica a fine 2012 ha conseguito risultati di segno positivo; secondo dati preliminari, la domanda di autoveicoli ha riguardato complessivamente 82 mln di autoveicoli, con una crescita del 5% rispetto al 2011, che aveva già registrato un 4,4% di incremento sul La domanda di autoveicoli leggeri (vetture+ LCV) invece è stimata a 76 mln di unità (+6%) sul Il mercato delle sole autovetture invece ha superato i 59,3 milioni di unità, + 5,8% sul Il mercato degli autoveicoli nel 2012 è stato sostenuto in particolare dalle vendite in: Nafta (+12,4%), Brasile (+4,6%), Giappone (+27,5%) India (+8,8%), ASEAN 1 (+34%) e Cina (+4,2%). Nel 2012 la domanda di autoveicoli ha riguardato complessivamente 82 mln di autoveicoli, con una crescita del 5% rispetto al 2011, che aveva già registrato il 4,4% di incremento sul L area più in difficoltà è risultata l Unione Europea (-8,4%), in particolare l UE15+Efta (-8,7%). Nell'area Euro l'attività economica ha continuato a perdere vigore in particolare nell'ultimo trimestre del Le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito, nel corso dell'anno, alcuni paesi dell'area e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide. Le aspettative di crescita del PIL sono rinviate al 2014, nel primo trimestre 2013 proseguirà la fase di stagnazione, mentre nel secondo trimestre si registrerà una moderata ripresa del PIL (+0,2%) trainata dall accelerazione della domanda mondiale dovuta a un maggior dinamismo dei mercati emergenti. Per i consumi interni seguirà una fase di stagnazione nel primo semestre del 2013, quando gli effetti negativi sul reddito disponibile si attenueranno grazie alla decelerazione dell inflazione e ad una marginale riduzione del grado di restrizione fiscale. Nel 2012 la domanda in Cina ha rappresentato circa ¼ dell intero mercato mondiale di autoveicoli, mentre l intero continente asiatico equivale al 41% della domanda globale. Si tratta di un continente che ospita quasi il 60% della popolazione mondiale, circa 3,8 mld di abitanti su 7 mld, con tassi di crescita economica del 7,8% per Cina, 4% India e 6,1% ASEAN. La domanda di autoveicoli è prevista aumentare anche nel 2013, anche se con un tasso di crescita più contenuto rispetto al Domanda autoveicoli share % sul totale mondo NAFTA 21% ALTRI 15% BRIC 37% ASEAN 4% CINA 24% Nel 2012 la domanda in Cina ha rappresentato circa ¼ dell intero mercato mondiale di autoveicoli, mentre l intero continente asiatico equivale al 41% della domanda globale. UE15+EFTA 16% GIAPPONE 7% BRASILE 5% RUSSIA 4% INDIA 4% 1 The Association of Southeast Asian Nations (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Tailandia, Brunei, Burma, Cambogia, Laos, Vietnam). 6 ANFIA Area studi e Statistiche

7 Vendite mondiali di autoveicoli Migliaia di unità var% 11/10 var% 12/11 MONDO (stime) ,4 5,1 UE27+EFTA ,2-8,4 UE15 +EFTA ,1-8,7 Germania ,9-3,3 Francia ,6-13,2 UK ,7 3,8 Italia ,1-21,0 Spagna ,2-15,1 UE NUOVI MEMBRI ,4-3,4 RUSSIA ,2 10,4 TURCHIA ,8-10,3 NAFTA ,8 12,4 Canada ,3 5,9 Messico ,8 9,6 USA ,8 13,4 SUD AMERICA ,8 2,6 Argentina ,5-6,0 Brasile ,4 4,6 ASIA-OCEANIA ,4 10,1 Cina ,7 4,2 Giappone ,1 27,5 India ,4 8,8 Sud Corea ,4-1,7 ASEAN ,1 33,9 ALTRI ,9-2,7 Nelle economie tradizionali USA+Canada, Europa Occidentale e Giappone, le vendite di autoveicoli rappresentano nel complesso il 43% della domanda globale e crescono del 5% rispetto al 2011, grazie alle ottime performance di USA (+13%) e al recupero del Giappone (+27,5%). Il resto del mondo, con 46,7 milioni di unità e una quota del 57% ha registrato un incremento del 5,1%. La produzione di autoveicoli, sostenuta quindi dall andamento positivo della domanda, ha totalizzato oltre 84 mln di unità, pari ad una crescita del 5,2% sul Gli autoveicoli leggeri prodotti sono stati 80 mln (+6%) sul 2011 (75,5 mln). Il 52% degli autoveicoli è prodotto in Asia-Oceania, il 24% in Europa e il 19% circa nell area Nafta. La Cina è il primo paese produttore del mondo (23% della produzione mondiale), seguita da Stati Uniti (12,3%), che avevano già superato nel 2011 il Giappone (11,8%), devastato da tsunami e terremoto; seguono Germania, Sud Corea, India, Brasile, Messico; il Canada ha conquistato due posizioni, seguito da Tailandia e Russia. I paesi del BRIC con circa 29 mln di autoveicoli (+ 4,4% sul 2011) rappresentano il 34,5% della produzione mondiale. 84 milioni di autoveicoli prodotti nel mondo nel 2012, in crescita del 5% sul I paesi BRIC, con 29 milioni di unità rappresentano il 34,5% della produzione mondiale. TOP PAESI PRODUTTORI DI AUTOVEICOLI Paese 2000 Paese 2005 Paese 2011 Paese USA USA CINA CINA GIAPPONE GIAPPONE USA USA GERMANIA GERMANIA GIAPPONE GIAPPONE FRANCIA CINA GERMANIA GERMANIA S.COREA S. COREA S.COREA S.COREA SPAGNA FRANCIA INDIA INDIA CANADA SPAGNA BRASILE BRASILE CINA CANADA MESSICO MESSICO MESSICO BRASILE SPAGNA CANADA UK UK FRANCIA TAILANDIA ITALIA MESSICO CANADA RUSSIA BRASILE INDIA RUSSIA SPAGNA Nella classifica mondiale dei paesi produttori, conquistano posizioni Canada, Tailandia e Russia. 1 non include veicoli industriali medi-pesanti 7 ANFIA Area studi e Statistiche

8 Produzione mondiale di autoveicoli Migliaia di unità provv provv. var% 11/10 var% 12/11 sh% 2010 sh% 2011 sh% 2012 MONDO (stime) ,0 5,2 100,0 100,0 100,0 EUROPA ,7-5,4 25,5 26,2 23,6 UE27 * ,4-7,3 22,0 21,9 19,3 UE15 * ,1-9,2 17,8 17,7 15,2 UE ,6 0,4 4,2 4,3 4,1 RUSSIA ,8 12,1 1,8 2,5 2,7 TURCHIA ,6-9,8 1,4 1,5 1,3 ALTRI EUROPA ,5 9,5 0,3 0,3 0,3 NAFTA ,7 17,1 15,7 16,9 18,8 Canada ,2 15,3 2,7 2,7 2,9 Messico ,5 12,3 3,0 3,4 3,6 USA ,6 19,0 10,0 10,8 12,3 SUD AMERICA ,9-2,0 5,4 5,4 5,0 Argentina ,7-7,8 0,9 1,0 0,9 Brasile ,8-1,9 4,4 4,3 4,0 ASIA ,6 7,5 52,7 50,9 52,0 Cina ,0 4,6 23,5 23,0 22,9 Giappone ,8 18,4 12,4 10,5 11,8 India ,3 5,3 4,6 4,9 4,9 Sud Corea ,0-2,1 5,5 5,8 5,4 Tailandia ,4 68,3 2,1 1,8 2,9 Iran ,1-40,0 2,1 2,1 1,2 AFRICA ,8 8,4 0,7 0,7 0,7 Ove possibile, esclusi doppi conteggi * Non include il dato dei veicoli industriali di Germania, Francia, Svezia Fonte: ANFIA/OICA PRODUZIONE MONDIALE DI LIGHT VEHICLES DISTRIBUZIONE PER AREA IN% Nelle economie tradizionali USA+Canada, Europa Occidentale e Giappone, le produzioni di Light vehicles 2 rappresentavano nel 2000 complessivamente l 81% della produzione globale, mentre nel 2012 scendono al 51%. I paesi BRIC invece passano dal 9,7% di quota del 2000 al 33,1% nel Light vehicles (vetture e veicoli commerciali leggeri) 8 ANFIA Area studi e Statistiche

9 I paesi BRIC condividono una grande popolazione (Russia e Brasile oltre un centinaio di milioni di abitanti, Cina e India oltre un miliardo di abitanti), un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e, cosa più importante, sono Nazioni caratterizzate da una forte crescita del PIL e della quota nel commercio mondiale. Una delle principali conseguenze della crescita e del consolidamento dei BRIC è stato l emergere di una nuova classe media, il che costituisce un dato di grande rilevanza poiché si tratta di quattro paesi molto popolosi (principalmente la Cina e l India). L industria autoveicolistica rappresenta il volano della crescita per le economie delle principali aree di produzione, che attraverso essa hanno creato valore, hanno generato effetti positivi sulle bilance commerciali e hanno trainato tanti altri settori industriali creando occupazione diretta ed indiretta. Questo sviluppo tuttavia non solo presenta disomogeneità, ma è caratterizzato da continui cambiamenti e contraddizioni. Di fatti dal punto di vista geografico si è delineato uno spostamento dei volumi produttivi dalle aree di più antica tradizione automobilistica, condizionate dalla saturazione dei mercati e dall eccesso di capacità produttiva, verso aree nuove, a favore delle quali giocano fattori demografici e di sviluppo economico generale oltre che bassi costi di produzione. Le previsioni per il 2013 spingono verso un nuovo record di produzione (87 milioni, +3,6% sul 2012), sostenuto dai paesi asiatici e dall area Nafta, mentre nell Europa Occidentale, con un mercato saturo e di sostituzione, non si avrà ancora un inversione di tendenza e la domanda dei nuovi Paesi membri dell Unione non è in grado di assorbirne il surplus produttivo. Per l UE occorrerà attendere il 2014 per parlare di ripresa, che sarà comunque molto lontana sia per la produzione che per il mercato dai livelli pre-crisi. Produzione mondiale autoveicoli - Trend volumi in , var.% a/a ,2 3,4 6,1 5,8 3,3 4, ,4-3, , ,2 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0 Nel 2012 sono stati prodotti 11 milioni di autoveicoli in più rispetto al 2007, anno record precedente alla crisi , ,0-15,0 9 ANFIA Area studi e Statistiche

10 Parco mondiale autovetture PARCO AUTOVETTURE: TREND (Fonte Global Insight) World car parc: 2012 : 710,7 Mn 2020F: 957,4 Mn Come è stato evidenziato precedentemente crescita economica e demografica, determineranno un aumento delle motorizzazione nei paesi emergenti e tra questi, quelli con economie ormai consolidate come la Cina e il Brasile. Il grafico sull evoluzione del parco autovetture evidenzia la crescita esponenziale di auto in Cina entro il 2020, seguita da un aumento della densità autoveicolistica in Sud America e nel Sud Est Asiatico, escluso Giappone/Corea. Nel mondo odierno, motorizzazione diffusa e mobilità sostenibile dovranno andare di pari passo. La congestione del traffico, l'inquinamento acustico e dell'aria, il fenomeno della sovracrescita urbana (urban sprawl), così come l'esclusione sociale e la sicurezza stradale, sono tutte sfide che si pongono sul cammino di uno sviluppo urbano più sostenibile. Il traffico congestionato non è solo un fastidio per gli utenti della strada, ma comporta anche un enorme spreco di carburante e di produttività. La densità automobilistica nell UE è molto alta: 482 autovetture per 1000 abitanti (dato 2010). L Europa ha bisogno di trasporti più puliti e meno dipendenti dal petrolio il cui prezzo, secondo le previsioni, rimarrà alto nel medio e lungo periodo. Alcune città europee, come Parigi, Londra, Monaco di Baviera, Barcellona, Berlino, hanno introdotto significativi esempi di Piani per il trasporto urbano sostenibile legati alla mobilità urbana sostenibile e i cui effetti saranno visibili tra anni. Vanno in questa direzione le Smart cities, le città intelligenti, che nascono da un'iniziativa promossa dall'ue, con l obiettivo di coniugare in un unico modello urbano tutela dell'ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica, e di migliorare quindi la qualità della vita delle persone che vi abitano. L'efficacia strategica di questo modello dipende da un elevato grado di innovazione tecnologica. I paesi asiatici, in rapida crescita, devono anch essi affrontare i problemi derivanti dalla gigantesca urbanizzazione di massa e programmare lo sviluppo sostenibile delle grandi metropoli, in grado di ridurre l'inquinamento, preservare la salute dei cittadini, garantire la crescente domanda di mobilità di persone e merci e assicurare la domanda di energia che questa organizzazione urbana richiede. Molti Governi dei paesi asiatici hanno lanciato ormai da qualche anno piani di investimento sulla produzione di veicoli elettrici/ibridi e di sostegno/promozione di veicoli con bassi livelli di emissione di C02 e di consumo di carburanti. Tali misure attirano l interesse di molti costruttori (in particolare giapponesi), che in alcuni Paesi del sud-est asiatico progettano di costruire stabilimenti per la produzione di veicoli elettrici e ibridi. POPOLAZIONE MONDO MLD DI ABITANTI 7,1 5,8 4,4 7,6 7,8 6,2 6,5 4,8 5,0 8,2 6,8 5,7 1,3 1,3 1,3 1, World More developed regions Less developed regions Less developed regions, excl. China 10 ANFIA Area studi e Statistiche

11 Focus per area Europa : cala la domanda di autoveicoli del 5,4%, ma nell Unione europea il calo è dell 8,4%. Nel 2012 sono stati venduti 18,6 milioni di autoveicoli (-5,4% sul 2011), così ripartiti: 16,26 milioni di autovetture (-4,6%) 2,23 milioni di veicoli industriali leggeri e pesanti (- 11,4%) e 100 mila autobus (+11%). Hanno conseguito segno positivo solo i mercati di: Regno Unito, Islanda, Svizzera, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Ungheria, Russia e Ucraina, in linea con i volumi 2011 invece Danimarca, Lussemburgo, Slovacchia; complessivamente il 24% della domanda continentale. dati provvisori var.% Autovetture ,6 Veicoli commerciali e industriali ,4 Autobus ,4 Totale ,4 - Autovetture Nell UE27+EFTA sono state immatricolate 12,53 milioni di vetture nel 2012, -7,8% rispetto al 2011, si tratta di 1,06 milioni di vetture in meno. Nell Europa Occidentale (incluso EFTA), sono state immatricolate circa 11,77 milioni di nuove vetture, con un calo dell'8,1% rispetto al Anche i nuovi Paesi membri (incluso Cipro) annullano l incremento ottenuto nel primo semestre 2012 e registrano una flessione del 2,8%, con 755 mila nuove registrazioni a fronte delle 777 mila del Nell Europa Occidentale, per il 2013 si prevede ancora un mercato auto in flessione. Area ANNO 2012 ANNO 2011 Var. % UE15+EFTA ,1% UE11 (nuovi membri) ,8% UE27+EFTA ,8% L andamento del mercato è andato progressivamente deteriorandosi, parallelamente alle forti criticità economiche e finanziarie esplose nell area euro. Trend mesi var% su stesso mese anno precedente 18,8 6,9 3 4,3 1,7 UE15+EFTA UE11 Poli. (UE15+EFTA) Poli. (UE11) -1,7-1,1-3,2-4,6-7,9-7,1-7,2-7,5-7,5-9,0-8,3-8,1-10,2-10,9-11,1-10,1-13,4-15,8-17,8 01/12 02/12 03/12 04/12 05/12 06/2 07/12 08/12 09/12 10/12 11/12 12/12 11 ANFIA Area studi e Statistiche

12 Tra i principali mercati, l unico con segno positivo è il Regno Unito, con nuove immatricolazioni nel 2012, pari al 5,3% in più rispetto al 2011, la migliore performance dal Quello inglese diventa così il secondo mercato dell Unione europea dopo quello tedesco e il terzo a livello continentale dopo Germania e Russia. Si tratta di volumi ancora inferiori del 14,9% a quelli pre-crisi del 2007 (2,4 milioni di vetture). Le vendite di auto prodotte in UK aumentano dell 11,1%. Le vetture diesel ( volumi record) crescono del 5,8% conquistando il 50,8% del mercato; le vetture ad alimentazione alternativa, grazie alle ottime performance iniziate a maggio 2012, crescono del 9,4%, con una quota dell 1,4%. Cresce la quota delle vetture vendute a privati, che passa dal 42,4% del 2011 al 45,5% nel 2012, con un incremento dei volumi del 12,9%. Il buon andamento del mercato è sostenuto sia dalla ciclica domanda di sostituzione, che da un ampia gamma di offerte e dall ingresso sul mercato di nuovi modelli con motorizzazioni efficienti, in Il mercato inglese diventa il secondo mercato dell Unione europea dopo quello tedesco e il terzo a livello continentale dopo Germania e Russia. grado di consentire un risparmio di carburante. La media delle emissioni di CO2 delle vetture vendute nel 2012 scende a 133,1 g/km. Secondo l Associazione inglese SMMT (Society of Motor Manufacturers and Traders), le previsioni di mercato per il 2013 e 2014 dovrebbero attestarsi rispettivamente a 2,057 milioni (+0,6%) e 2,11 milioni di unità (+2,6%). La Germania ha totalizzato 3,1 milioni di immatricolazioni, circa la metà hanno motorizzazione diesel ( unità, il 48,2% del totale mercato). Le marche tedesche rappresentano il 70,8% del mercato. Le previsioni, anticipate dall Associazione nazionale VDA (Verband der Automobilindustrie), stimano per il 2013 un mercato attorno a 3 milioni di auto. Secondo VDA la domanda in frenata non fa temere effetti negativi per l'industria automobilistica domestica, i cui volumi produttivi nel 2012 hanno raggiunto 5,4 mln di autovetture e l export 4,1 mln di unità: su quattro auto prodotte in Germania, tre sono destinate all export, a ciò si aggiungono gli ottimi risultati conseguiti dai Costruttori tedeschi in Cina e USA. Su quattro auto prodotte in Germania, tre sono destinate all export. In Francia il mercato registra una flessione del 13,9% con circa 1,9 milioni di unità; le marche francesi con il 52,6% del mercato perdono il 19,4%, mentre le marche importate flettono del 6,7%; le vetture diesel vendute sono state milioni, il 72,9% del totale immatricolato, con un calo del 13,3% rispetto al Le vetture con alimentazione alternativa hanno raggiunto le unità (+18,7%) e una quota del 2,3%. In calo anche il mercato francese delle vetture usate ( auto) dell'1,3%. In Italia, il mercato con 1,4 milioni di autovetture, subisce una flessione del 19,8%; rispetto al 2007 la perdita ammonta a circa 1,1 milioni di unità (-44%). Per il 2013 si prevede un ulteriore calo stimato tra il 7 e il 10% rispetto ai volumi immatricolati un anno prima. Nel 2012 si contraggono le vendite a privati proprietari (incluso leasing persone fisiche e taxi), che dal 71,7% del 2010 passano al 66,5% del 2011 e al 64,1% del 2012 (-23% su l anno precedente). Crescono le vendite di vetture ad alimentazione alternativa, che totalizzano quasi 189 mila unità (+92% e una quota del 13,5% contro il 5,6% del 2011). Le vetture a GPL sono il 9,1% del mercato e quelle a metano il 3,8%. Le vetture diesel, in calo del 23%, rappresentano il 53,1% del mercato totale. Se l'asfittica domanda interna indebolisce l'industria nazionale (-19,8% le vendite delle marche italiane), oltreoceano il Gruppo Fiat mantiene saldamente la leadership in Brasile (24% di quota), con circa 680 mila autovetture vetture vendute (dati Anfavea), pari a una crescita del 14% e realizza ottime performance nel Nord America, col modello Fiat 500 che ha totalizzato oltre 52 mila vendite e una crescita del 108% sul 2011 (dati Ward s). 12 ANFIA Area studi e Statistiche

13 Anche i suppliers nazionali resistono alle difficoltà del mercato interno, grazie all andamento dell export che, secondo i dati doganali, nel 2012 ha mantenuto ancora un saldo positivo pari a circa 7,5 miliardi di euro (+2,2% sul 2011). La Spagna totalizza da inizio anno immatricolazioni con un calo del 13,4%. Secondo l alimentazione, il diesel rappresenta il 68,9% del mercato pari a 482 mila vetture; l 1,4% del totale immatricolato ha alimentazione ibrida/elettrica (circa unità). Secondo i canali d acquisto, le vendite a privati hanno riguardato autovetture (-12,9% sul 2011), pari al 48,3% del totale, mentre quelle a società sono state (-19,4%) con una quota del 32,2%; il noleggio invece rappresenta il 19,5% con auto e una flessione del 3,2% sul Il Governo spagnolo con l introduzione del Piano PIVE, si è impegnato a sostenere l industria automobilistica nazionale e si è proposto di svecchiare il parco automobilistico, con benefici sul fronte ambientale e della sicurezza. Secondo le aspettative delle associazioni del settore, il piano PIVE potrà permettere alla Spagna di diventare uno dei mercati più efficienti e tecnologicamente avanzati d Europa. Nell UE15+Efta il mercato delle autovetture ad alimentazione diesel, dopo il calo del 2009 dovuto agli incentivi all acquisto di veicoli a basso impatto ambientale è tornato a crescere nel 2010, rappresentando il 51,8% del mercato totale, con oltre 6,7 milioni di vetture vendute. Nel 2011 il mercato delle autovetture diesel ha raggiunto la quota del 55,7%, conseguentemente al rincaro dei prezzi. Nel 2012, nonostante il calo dei volumi, la quota delle vetture con motorizzazione diesel rimane allineata sui livelli dell anno precedente. UE15+EFTA - MERCATO AUTOVETTURE TREND ANNUALE E QUOTA VETTURE DIESEL mln di unità ,2 14,734 tot.mercato share diesel 35,8 40,3 14,823 14,422 43,7 48,1 49,6 51,1 53,4 52,7 14,221 14,584 14,578 14,682 14,837 13,604 46,1 13,669 51,8 12,985 55,7 55, ,815 11,773 Il mercato delle auto elettriche (HEV, extended-range, hybrid-plug-in) nell Europa Occidentale ha raggiunto unità nel 2012, con un incremento del 109% sul 2011, secondo la rilevazione di ACEA. Il mercato più importante è quello francese con oltre auto elettriche (+137%), seguito dal mercato olandese (+489%) e da quello tedesco con circa auto (+74%), che insieme rappresentano il 47% della domanda dell Unione europea. La media delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture vendute nell UE15 è scesa a 132,01 g/km nei primi dieci mesi 2012 (-2,8% sull analogo periodo del 2011). 13 ANFIA Area studi e Statistiche

14 Auto e veicoli commerciali leggeri rappresentano insieme circa il 15% delle emissioni di CO2 dell'ue, comprese le emissioni provenienti dall'approvvigionamento di combustibile. Gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea permetteranno di ridurre le emissioni medie di CO2 provenienti dalle autovetture nuove da 135,7 g /km nel 2011 a 95 g di CO2 per km nel 2020 con un obiettivo obbligatorio di 130 g di CO2/km nel Le emissioni provenienti dai veicoli commerciali saranno ridotte da 181,4 g di CO2/km nel 2010 (l'ultimo anno per cui sono disponibili dati) a 147 g CO2/km nel 2020 con un obiettivo obbligatorio di 175 g di CO2/km nel UE27 Media emissioni CO2 delle nuove vetture vendute (g/km) 180 Average C02 emissions from new passenger cars sold emissions gco2/km target for new passenger car (130 gco2/km) 2020 target for new passenger car (95 gco2/km) Per il 2013 si stima un mercato delle autovetture nell Unione europea al di sotto dei volumi 2012, ben lontano dai volumi del 2007, anno record di vendite con 16 milioni di immatricolazioni. La difficile crisi economico-finanziaria dell Area Euro, l aumento della disoccupazione, il calo dei consumi, il vertiginoso aumento dei prezzi dei carburanti contribuiscono in modo determinante al calo delle vendite in un mercato più che saturo come quello dell Europa Occidentale, determinando un eccesso di capacità produttiva, a cui i Costruttori e i Governi nazionali devono rispondere. La crisi dell Eurozona ha contagiato l intera economia dell Unione, con pesanti riflessi sul comparto delle automobili, sui siti produttivi e sull occupazione. Tasso di disoccupazione (%) - fonte EUROSTAT UE27 AREA EURO 11,4 9,1 8,9 9,3 9,2 9,0 9,1 8,3 8,4 9,0 9,6 10,1 10,2 9,7 9,7 10,5 7,6 7,6 7,2 7, ANFIA Area studi e Statistiche

15 A novembre 2012, la Commissione europea ha approvato il Piano d azione per la competitività e lo sviluppo sostenibile dell industria automobilistica europea: CARS Questo Piano è la prima misura della nuova strategia di politica industriale adottata il 10 ottobre e fa seguito a un ampio processo di dialogo iniziato nel 2010 con il Gruppo ad alto livello CARS 21. Il Piano d azione prevede misure di sostegno a favore dell'industria europea, per trasformare le sfide che ha davanti in opportunità di crescita e maggiore competitività. La nuova strategia si basa su 4 linee d'azione: Più innovazione; Un quadro europeo per la competitività; Migliore accesso al mercato globale; Formazione e gestione delle ristrutturazioni. Per rafforzare la leadership tecnologica e attirare investimenti serve maggiore sostegno a ricerca e innovazione, con la mobilitazione delle risorse finanziarie disponibili a livello europeo e nazionale. Le cifre dell'industria automobilistica in Europa: L'industria automobilistica nel suo complesso (fabbricanti di automobili, catena di fornitura e aftermarket, cui partecipano migliaia di PMI) riveste un'importanza strategica per l'economia europea poiché rappresenta 12 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti, il 4% del PIL e un attivo commerciale pari a 90 miliardi di EUR (nel 2011). Questa industria è il maggiore investitore privato nella ricerca e nell'innovazione, settori in cui spende annualmente 30 miliardi di EURO (Commissione Europea, press release ). La Commissione Europea ha presentato il Piano d'azione CARS 2020 volto a rafforzare la competitività e la sostenibilità dell'industria nella prospettiva del L industria automotive nel suo complesso rappresenta 12 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti, il 4% del Pil, 30 miliardi di euro in ricerca e innovazione. - Veicoli commerciali, industriali e autobus Nell UE27+EFTA la domanda di veicoli commerciali leggeri registra una contrazione del 13% con 1,44 milioni di unità. Le vendite di autocarri con peso complessivo superiore a 3500 kg perdono l 8,7% sul 2011, consuntivando oltre 295 mila nuove registrazioni, di queste 221 mila riguardano autocarri pesanti (>=16 t.), in calo del 9%. I primi cinque maggiori mercati di autocarri pesanti (>=16 t.) risultano in flessione: Germania, -9,6%; Francia, -8,5%; Regno Unito, -0,4%; Polonia, - 3,5% e Spagna, -20,4%. Nel 2012, l Italia è il 7 mercato dell Unione, dopo i Paesi Bassi (-4,6%), con una perdita del 28,5% sul Nell Europa Occidentale il mercato degli autocarri da sempre risente molto pesantemente delle diverse fasi economiche, ed è letteralmente crollato tra il 2008 il Dopo una breve ripresa nel 2010, si colloca oggi sui valori di 15 anni fa. Gli autobus (con ptt superiore a 3500 kg) risultano allineati sui livelli del 2011, +0,6% la progressione e i volumi. dati provvisori var.% Veicoli commerciali <3.5 t ,8 Autocarri >3,5 t ,7 Autobus >3,5 t ,6 Totale ,9 15 ANFIA Area studi e Statistiche

16 Russia Dopo la grande depressione che ha coinciso con la crisi finanziaria del 2008, il mercato russo è tornato a crescere in doppia cifra, passando da 3,3 milioni di autoveicoli venduti nel 2008 a 1,6 milioni del 2009 (-51,6%) e risalendo progressivamente a 3,2 milioni nel 2012 (+10,4% sul 2011). Nell anno che si è appena concluso, le vendite di autovetture hanno fatto registrare una crescita dell 11% rispetto al 2011 toccando quota 2,93 milioni di unità vendute. Questo dato rappresenta il nuovo record di vendite per il mercato russo. Il precedente primato risaliva al 2008, quando furono vendute 2,918 milioni di auto. Sono in forte crescita le vendite dei SUV, ma anche quelle di veicoli a trazione integrale. Quello russo è diventato il secondo mercato in Europa (dopo quello tedesco), se per il 2013 è difficile che il mercato possa registrare ancora una progressione a doppia cifra, le stime parlano di un possibile ulteriore aumento fino a 3 milioni di immatricolazioni che rappresenterebbe il nuovo record per il settore. Entro pochi anni la Russia potrebbe diventare il primo mercato europeo, con un sorpasso storico sulla Germania. Quello russo è diventato il secondo mercato in Europa dopo quello tedesco. Entro pochi anni la Russia potrebbe diventare il primo mercato europeo, con un sorpasso storico sulla Germania. Turchia La domanda di autoveicoli registra una contrazione del 10,3% con 812 mila unità. Il comparto delle autovetture invece con 556 mila nuove registrazioni contiene la flessione al 6,3%. Le vendite di vetture importate sono state il 73,6% dell intero mercato, pari a circa 409 mila unità (-1,1%), mentre quelle di produzione locale (146 mila) hanno subìto una flessione più pesante, -18%. 16 ANFIA Area studi e Statistiche

17 EUROPA - IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PAESI var. % 2012/11 AUSTRIA ,7 BELGIUM ,9 BULGARIA ,6 CYPRUS ,6 CZECH REPUBLIC ,4 DENMARK ,4 ESTONIA ,5 FINLAND ,8 FRANCE ,9 GERMANY ,9 GREECE ,1 HUNGARY ,6 IRELAND ,5 ITALY ,8 LATVIA ,9 LITHUANIA ,0 LUXEMBURG ,0 NETHERLANDS ,6 POLAND ,4 PORTUGAL ,9 ROMANIA ,7 SLOVAKIA ,6 SLOVENIA ,7 SPAIN ,4 SWEDEN ,2 UNITED KINGDOM ,3 EUROPEAN UNION (EU27)* ,2 EU ,5 EU ,8 ICELAND ,4 NORWAY ,3 SWITZERLAND ,9 EFTA ,5 EU27*+EFTA ,8 EU15+EFTA ,1 RUSSIA ,7 TURCHIA ,3 UCRAINA ,5 TOTALE EUROPA ,6 *Malta non disponibile Nota - Dati ACEA per UE27+EFTA e Associazioni Nazionali; dati provvisori 17 ANFIA Area studi e Statistiche

18 EUROPA IMMATRICOLAZIONI VEICOLI, COMM.LI, AUTOCARRI, AUTOBUS PAESI var. % 2012/11 AUSTRIA ,2 BELGIUM ,4 BULGARIA ,7 CYPRUS ,8 CZECH REPUBLIC ,3 DENMARK ,3 ESTONIA ,0 FINLAND ,7 FRANCE ,3 GERMANY ,0 GREECE ,1 HUNGARY ,0 IRELAND ,7 ITALY ,2 LATVIA ,6 LITHUANIA ,0 LUXEMBURG ,4 NETHERLANDS ,6 POLAND ,4 PORTUGAL ,2 ROMANIA ,5 SLOVAKIA ,0 SLOVENIA ,8 SPAIN ,9 SWEDEN ,9 UNITED KINGDOM ,7 EUROPEAN UNION (EU27)* ,3 EU ,8 EU ,2 ICELAND ,5 NORWAY ,2 SWITZERLAND ,4 EFTA ,8 EU27*+EFTA ,9 EU15+EFTA ,4 RUSSIA ,2 TURCHIA ,6 UCRAINA ,9 TOTALE EUROPA ,6 *Malta non disponibile Nota: dati ANFIA/ACEA/Associazioni Nazionali/Fourin; dati provvisori 18 ANFIA Area studi e Statistiche

19 Europa: -5,4% la produzione di autoveicoli Secondo i dati preliminari raccolti da OICA 3, la produzione di autoveicoli in Europa ha totalizzato circa 20 milioni di unità nel 2012, in calo del 5,4% sul La Germania è il primo paese produttore del continente (5,65 mln, il dato non comprende i veicoli industriali), seguita dalla Russia (2,23 milioni di autoveicoli). Tra i nuovi Paesi membri dell Unione europea si evidenziano le produzioni di: Repubblica Ceca, 1,18 milioni di autoveicoli; Slovacchia, 900mila; Polonia, 648mila (poco meno delle 672mila unità prodotte in Italia). Le autovetture prodotte sono state circa 17,4 milioni, il 4,9% in meno rispetto al 2011 e il 10% in meno rispetto al 2007, anno record di produzione con oltre 19,3 milioni di unità. Nel 2009 la crisi finanziaria ed economica globale ha colpito pesantemente l Europa Occidentale e la Russia, che hanno prodotto rispettivamente il 14% e il 59% in meno rispetto al L andamento produttivo nei nuovi Paesi membri è stato decisamente più lineare (-5% nel 2009 sul 2008) e dal 2010 al 2012 invece risulta in costante, anche se leggera, crescita. Nel 2012 in Germania sono state prodotte 5,39 milioni di autovetture (-8% sul 2011), in Russia 1,97 milioni (+13%), in Francia 1,68 milioni (-13%), in Spagna 1,54 (-16%) e nel Regno Unito 1,46 (+9%). Nell UE15 è prodotto il 65% delle autovetture continentali (da sola la Germania detiene il 31%); nell UE dei nuovi membri la quota di produzione raggiunge il 19%, segue Russia con l 11%. EUROPA TREND PRODUZIONE AUTOVETTURE units EUROPE EU New Members EU15 Others European Countries Russia - Produzione autovetture 2000 Volumi in I veicoli commerciali leggeri prodotti in Europa nel 2012, secondo i dati preliminari di OICA, sono stati 2,07 milioni (-9,3%) sul Il 61% dei veicoli commerciali leggeri prodotti in Europa proviene da cinque Paesi: Spagna (19% della produzione continentale), Francia (14%), Germania (13%), Italia (12%) e UK (5%). Turchia e Russia producono rispettivamente il 22% e l 8% della produzione europea. In calo la produzione di autocarri medi-pesanti (-6,3%) e autobus (-1%); i volumi sono incompleti, perché non includono le produzioni di veicoli industriali di alcuni importanti paesi europei, ancora sotto esame per l indagine antitrust della Commissione europea. 3 OICA, The International Organization of Motor Vehicle Manufacturers ANFIA Area studi e Statistiche

20 EUROPA PRODUZIONE AUTOVEICOLI 1.2 PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 GERMANIA* Passenger cars ,2 LCV ,2 Total LV ,1 FRANCIA* Passenger cars ,9 LCV ,6 Total LV ,3 SPAGNA Passenger cars ,3 CV ,7 Total MV ,6 UK Passenger cars ,0 CV ,8 Total MV ,7 BELGIO Passenger cars ,6 CV ,1 Total MV ,9 ITALIA Passenger cars ,3 CV ,8 Total MV ,0 SVEZIA * Passenger cars ,8 CV n.a. n.a. Total MV ,8 AUSTRIA Passenger cars ,9 CV ,0 Total MV ,2 PORTOGALLO Passenger cars ,4 CV ,2 Total MV ,9 PAESI BASSI Passenger cars ,3 CV ,0 Total MV ,4 FINLANDIA Passenger cars ,2 UE15 Total MV ,2 * dati dei veicoli industriali non disponibili Passenger cars ,0 CV ,8 Doppi conteggi PC ,2 Doppi conteggi CV ,0 20 ANFIA Area studi e Statistiche

21 PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 REP.CECA Passenger cars ,7 CV ,1 Total MV ,7 POLONIA Passenger cars ,1 CV ,0 Total MV ,7 ROMANIA Passenger cars ,3 CV ,1 Total MV ,8 SLOVACCHIA Passenger cars ,7 SLOVENIA Passenger cars ,9 CV ,4 Total MV ,8 UNGHERIA Passenger cars ,0 CV ,8 Total MV ,0 UE Nuovi Membri Passenger cars ,5 CV ,5 Total MV ,4 UE27 Passenger cars ,0 CV ,2 Total MV ,3 RUSSIA Passenger cars ,9 CV ,9 Total MV ,1 TURCHIA Passenger cars ,8 CV ,8 Total MV ,8 ALTRI PAESI Passenger cars ,2 CV ,5 Total MV ,7 Escl.doppi conteggi ,0 EUROPA Passenger cars ,9 CV* ,8 Total MV ,4 * il dato non include gli autocarri e gli autobus di Germania, Francia, Svezia Nota Dati pubblicati da ACEA elaborati da ANFIA 21 ANFIA Area studi e Statistiche

22 NAFTA: buon andamento della domanda di autovetture, +17,3% La domanda di light vehicles è stata di 17,1 milioni di unità nel 2012, con una crescita del 12,3%. Il mercato ha riguardato 8,64 milioni di autovetture (+17,3%) e 8,46 milioni di light trucks (+7,6%). Le vendite di autocarri medi e pesanti hanno riguardato oltre 430 mila veicoli (+14,7%). Il mercato mondiale degli autoveicoli, secondo dati preliminari, ha raggiunto nel 2012 circa 82 milioni di unità, il 5,1% in più rispetto al 2011; l area NAFTA e l area dei paesi asiatici hanno totalizzato crescite a 2 cifre, rispettivamente +12,4% e + 10%. La Cina rimane il più grande del mercato del mondo con oltre 19,3 milioni di veicoli venduti, seguita da Stati Uniti (14,8 mln) e Giappone (5,4 mln). La crescita economica dell area NAFTA dipende molto dal rischio default degli Stati Uniti, non ancora scongiurato. Gli Stati Uniti hanno tempo fino al 18 maggio, per trovare un accordo sull'innalzamento del tetto del debito, che consentirà al governo di indebitarsi oltre al limite di miliardi di dollari, soglia già toccata il 31 dicembre scorso. Stati Uniti Continua il trend positivo del mercato degli autoveicoli statunitense, che chiude il 2012 con un incremento del 13,4%, dopo le già ottime performance delle vendite del 2011 (+10,8% sul 2010), beneficiate dal miglioramento dell economia americana. USA - VENDITE AUTOVEICOLI - TREND Trucks Cars Total (in.000 /.000's) Nel mercato USA sono stati venduti complessivamente oltre 14,78 milioni di veicoli (+13,4%) così ripartiti: 7,24 milioni di autovetture (+18,9%), 7,2 milioni di light trucks (+8,3%) e circa 346 mila autocarri medi e pesanti (+13%). 22 ANFIA Area studi e Statistiche

23 Il mercato dei light vehicles ha totalizzato 14,44 milioni di unità, +13,4% su gennaiodicembre I fattori che hanno favorito il buon andamento del mercato sono stati: la necessità di sostituire un veicolo vecchio con uno nuovo e il miglioramento delle condizioni di credito; fattori che dovrebbero spingere gli acquisti di auto anche nel 2013, con i consumatori americani propensi a rinnovare il proprio parco auto che ormai ha un'età media elevata, circa 11 anni (a seguito del boom di vendite negli anni ). Negli ultimi dieci anni l età media dei light vehicles è aumentata di 1,8 anni, era di 9 anni nel Il 78 % del mercato dei light vehicles ha riguardato veicoli prodotti nell area Nafta (di questi il 44,6% è rappresentato dai marchi americani) e il 22% ha riguardato veicoli importati ( overseas ). Ottimi i risultati dei marchi storici americani: le Big Three hanno venduto complessivamente 6,44 milioni di light vehicles (+7,8%), pari al 44,6% del totale venduto: Chrysler, la migliore performance tra i marchi, 1,64 milioni di veicoli leggeri venduti (+21%), Ford 2,21 milioni (+4,5%) e General Motors 2,6 milioni (+3,7%). Le marche tedesche crescono del 21% e conquistano l 8,7% del mercato statunitense con oltre 1,26 milioni LV. Le marche giapponesi rappresentano invece il 37% del mercato totale (5,34 milioni di LV), con un recupero del 19,9% sul Le marche coreane invece aumentano i loro volumi dell 11,4% e raggiungono la quota dell 8,7% con circa 1,26 milioni di vendite. Fiat 500 ha totalizzato vendite (+121%) a cui vanno aggiunte vendite totalizzate in Canada (+57%) e in Messico. Fiat 500 ha totalizzato vendite (+121%,) a cui si aggiungono vendite totalizzate in Canada (+57%) e in Messico USA - Vendite light vehicles ,8% 37,0% 44,6% Detroit Makes European Makes 9,6% Japanese Makes Korean Makes Crescite sostenute per i segmenti americani small e middle, rispettivamente del 20,6% e del 23,5%, che insieme rappresentano il 40,6% del totale mercato LV contro il 37,7% del 2011, gli americani si sono orientati verso modelli più compatti rispetto ai voluminosi light trucks, Per quanto concerne il comparto degli autocarri medi-pesanti, dei 346 mila venduti nel 2012, i trucks di classe 8 (i più pesanti) sono stati , con un aumento del 13,6% sul Nella prima parte dell anno si sono ancora registrati incrementi mensili a due cifre, ma dal mese di agosto 2012 si è verificato un cambio di tendenza, con una leggera contrazione, seguito da una decisa flessione (-13%) nel 4 trimestre. 23 ANFIA Area studi e Statistiche

24 Veicoli ibridi-elettrici: Nel 2011 le vendite di veicoli ibridi hanno raggiunto le unità. Cresce l interesse per questa tipologia di veicoli anche nel 2012: le vendite hanno riguardato oltre 478mila veicoli (+71%), così ripartite: 454mila vetture (+82%) e oltre 24mila light trucks (-19,7%). Il modello più venduto del comparto autovetture è Toyota Prius con oltre 236 mila unità, pari al 52% del mercato delle autovetture ad alimentazione alternativa. La domanda di veicoli ibridi-elettrici è cresciuta del 71% nel 2012, raggiungendo le 478mila unità USA - Vendite light vehicles "Alternative-powered" Korean Brands European Brands Detroit Three Japanese Brands Tra i paesi dell UE, l'italia è il quarto fornitore del mercato americano, dopo Germania, Regno Unito, Francia. Tra i fornitori a livello mondiale, con una quota in crescita dell 1,62%, l Italia occupa la 13ma posizione. A livello settoriale, la meccanica continua ad essere il settore di maggiore rilievo, assorbendo un quinto del totale esportato dall Italia. Seguono poi i settori: mezzi di trasporto (16,8%), moda e accessori (11,1%) agroalimentari e vini (9,9%), prodotti in metallo (8,9%). In termini di crescita, proprio quest ultimo settore fa registrare tra i maggiori (+36%) incrementi rispetto al 2011, assieme ai prodotti petroliferi raffinati (+ 66,6%) frutto, in realta, del conto lavorazione di majors petrolifere statunitensi operanti in Italia. Canada Nel 2012 in Canada sono stati venduti oltre 1,67 milioni di light vehicles (+5,7%); il comparto delle vetture, con 748 mila unità, è aumentato del 9,8%, mentre quello dei light trucks, con oltre 923 mila unità vendute, è cresciuto del 2,6%. CANADA - VENDITE AUTOVEICOLI - TREND Trucks Cars Total (in.000 /.000's) ANFIA Area studi e Statistiche

25 Le Big Three hanno venduto oltre 741mila light vehicles (poco sotto il livello del 2011) e raggiunto la quota del 44%; le marche coreane, invece con 214mila unità vendute (+10%), pesano per il 12,8% del mercato; le marche europee crescono del 10,2% con circa 166 mila LV venduti e una quota del 9,9%, di queste 155mila vendite hanno riguardato le marche tedesche; in recupero le marche giapponesi del 12%, con circa 551 mila vendite e una quota del 33% (era del 31% un anno fa). Cresce del 15% il mercato degli autocarri medi pesanti con vendite, di queste oltre 30 mila hanno riguardato autocarri pesanti (+18,2%). Complessivamente sono stati venduti 1,716 milioni di autoveicoli (+5,9%). Nel 2012 il PIL canadese e cresciuto del 2% e le previsioni di crescita annuale si attestano all 1,8% per il 2013 e al 2,3% per il In particolare la tenuta del mercato canadese a seguito degli shock finanziari del 2008/2009 e la spiccata indipendenza energetica, mineraria ed agroalimentare fanno del Canada una ottima potenziale base per aziende italiane che vogliano affacciarsi sia sul mercato NAFTA (circa 462 milioni di consumatori potenziali) che, nella prospettiva dei futuri accordi bilaterali e regionali preferenziali, verso mercati emergenti asiatici. Entro il primo trimestre 2013 dovrebbe concludersi il negoziato Canada-Unione Europea per stabilire un accordo economico di libero scambio (Comprehensive and Economic Trade Agreement - CETA), che potrebbe tradursi in un aumento del 20% del commercio bilaterale tra il Canada e l Europa, con notevoli benefici per gli operatori economici canadesi ed europei. L'interscambio bilaterale tra Canada e Italia è aumentato del 12% nel La bilancia commerciale tra i due paesi, su un interscambio di Euro 4,4 miliardi, è storicamente favorevole all'italia nonostante un decremento del saldo positivo del 17% rispetto al Messico Il mercato dei veicoli leggeri in Messico è aumentato del 9%. Il segmento delle autovetture è cresciuto del 9,8% con oltre 649 mila vendite, mentre quello dei light trucks ha registrato un incremento del 7,7% con 338 mila veicoli venduti. Cresce del 23,9% il mercato degli autocarri medi pesanti (40 mila unità). MESSICO- VENDITE AUTOVEICOLI - TREND Trucks Cars Total (in.000 /.000's) ANFIA Area studi e Statistiche

26 Le Big Three hanno venduto circa 357 mila light vehicles (+5,9%), pari ad una quota del 36% del mercato; le marche giapponesi totalizzano oltre 403 mila vendite (+12%) e una quota del 41%; infine le marche europee, con circa 226 mila LV venduti crescono del 9,7% e mantengono la quota del 23%. Complessivamente sono stati venduti nel 2012 circa 1,03 milioni di autoveicoli in crescita del 9,6% sul 2011, tuttavia ancora al di sotto dei volumi pre-crisi. 26 ANFIA Area studi e Statistiche

27 NAFTA VENDITE AUTOVEICOLI PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 USA Passenger cars (A) ,9 Light trucks (B) ,3 Medium-Heavy trucks ( C) ,0 Totale Light vehicles (A+B) ,4 Totale trucks (B+C) ,5 Totale (A+B+C) ,4 di cui HybriD-EV-FC ,3 Passenger cars ,4 Light trucks ,7 CANADA Passenger cars (A) ,8 Light trucks (B) ,6 Medium-Heavy trucks ( C) ,2 Totale Light vehicles (A+B) ,7 Totale trucks (B+C) ,1 Totale (A+B+C) ,9 MESSICO Passenger cars (A) ,8 Light trucks (B) ,7 Medium-Heavy trucks ( C) ,9 Totale Light vehicles (A+B) ,0 Totale trucks (B+C) ,2 Totale (A+B+C) ,6 NAFTA Passenger cars (A) ,3 Light trucks (B) ,6 Medium-Heavy trucks ( C) ,7 Totale Light vehicles (A+B) ,3 Totale trucks (B+C) ,9 Totale (A+B+C) ,4 Nota - Dati Ward's Automotive/AMIA/ANPACT elaborati da ANFIA 27 ANFIA Area studi e Statistiche

28 Nafta: +17% la produzione domestica con 15,8 milioni di autoveicoli Nel 2012 la produzione di autoveicoli nell area NAFTA è cresciuta del 17,1%, con circa 15,78 milioni di unità. Sono stati prodotti 15,36 milioni di light vehicles (+17,4%) e 419mila autocarri medi e pesanti (+7,4%). La produzione di light vehicles ha riguardato 6,95 milioni di autovetture (+23,6%) e 8,41 milioni di light trucks (+12,7%). Il settore degli autocarri medi-pesanti (oltre 419mila), con un recupero di circa il 61% nel 2011 e del 7,4% nel 2012, rimane ancora al di sotto dei volumi record del 2006 pari a 625 mila unità. NAFTA PRODUZIONE (autovetture, light trucks, trucks) MOTOR VEHICLES 2011 % 2012 % VAR% Chrysler ,8% ,0% +18,6 Ford ,4% ,2% +4,1 GM ,9% ,5% +4,8 Totale Big Three ,1% ,8% +8,1 Marche estere ,9% ,2% +29,0 Totale ,0% ,0% +17,1 Le Big Three (Chrysler, Ford, GM), con 8,3 milioni di veicoli, detengono il 52,8% della produzione, con 627 mila veicoli prodotti in più rispetto al 2011 (+8,1%). I volumi produttivi di Chrysler sono cresciuti del 18,6%, con circa 2,37 mln di veicoli e una quota del 15% sul totale prodotto, grazie alla migliore performance di mercato tra i brand americani; Ford cresce del 4,1% e rappresenta il 17,2% del totale prodotto (2,2 punti in meno punti sull analogo periodo 2011) e infine GM in aumento del 4,8%, detiene la quota del 20,5% circa. Gli altri costruttori (giapponesi, coreani, tedeschi) raggiungono il 47,2% dei volumi produttivi complessivi, conquistando 4,3 punti sul 2011, con 7,45 milioni di veicoli prodotti. In particolare sono cresciuti i costruttori Honda e Toyota, che nel 2011 subirono pesantemente il contraccolpo degli effetti negativi della catastrofe ambientale in Giappone. I volumi produttivi di Chrysler sono cresciuti del 18,6% con circa 2,37 milioni di veicoli e una quota del 15% sul totale prodotto, grazie alla migliore performance di mercato tra i brand americani. Nafta - Produzione Light Vehicles in mln di unità 15,3 15,1 15,4 10,8 10,5 8,4 12,6 8,6 7,6 11,9 8,4 13,1 10,0 5,6 2,5 2,0 2,5 2,1 2,02,1 1,5 1,5 2,12,3 2,12,5 2,52, USA CANADA MEXICO NAFTA Poli. (NAFTA) 28 ANFIA Area studi e Statistiche

29 Stati Uniti Gli USA rappresentano il sito produttivo più importante dell area NAFTA con il 65,3% dell intera produzione di autoveicoli (vs 64,3% di un anno fa). La produzione di autovetture nel 2012 è stata di oltre 4,09 mln di unità, in crescita del 37,6%. La produzione di light trucks ammonta nello stesso periodo a 5,94 milioni di unità, in aumento del 9,2%. La produzione complessiva di light vehicles è stata di oltre 10 milioni di unità (+19,2%). La produzione di autocarri medi e pesanti è ammontata a 270 mila unità (+11,3%). Complessivamente gli USA hanno prodotto 10,3 milioni di veicoli, il 19% in più rispetto al Gli Stati Uniti, con 10,3 milioni di autoveicoli prodotti nel 2012 (+19% sul 2011), sono il 2 paese produttore al mondo, dopo la Cina. Nel 2012 comunque la produzione risulta ancora inferiore rispetto ai volumi pre-crisi (la crisi in Usa esplose prima che nel resto del mondo), ricordiamo che la produzione media annuale tra il 2002 e il 2005 era di oltre 12,07 milioni di veicoli e perse il 19,3% dei suoi volumi nel 2008 rispetto al 2007 e ben il 52% nel 2009 sul Numero di addetti impiegati dai Costruttori Giapponesi e loro dealers nel 2011 in USA Japanese-Brand Vehicle Makers Manufacturing Japanese-Brand Vehicle Makers R&D and Design Japanese-Brand Vehicle Dealers Japanese-Brand Vehicle Distributors Totale addetti Source: Japanese Automakers Note: There are 6,578 dealer franchises selling Japanesebrand vehicles. Canada In Canada, la produzione di autovetture, circa 1,04 milioni di unità, è risultata in crescita del 4,8%. I light trucks prodotti invece sono stati 1,41 milioni (+24,6%). Insieme, le vetture e i light trucks ammontano ad oltre 2,45 mln di unità, il 15,4% in più. La produzione di autocarri medi e pesanti è quasi sparita in Canada, nel 2012 sono stati prodotti veicoli con un incremento del 6,9%; i Costruttori USA hanno rilocalizzato nei siti domestici o in Messico la loro produzione. Nel complesso in Canada sono stati prodotti 2,46 milioni di veicoli (+15,3%). 29 ANFIA Area studi e Statistiche

30 Messico La produzione di autoveicoli è aumentata del 12,3% in Messico, superando i 3 milioni di veicoli, così ripartiti: 1,82 milioni di autovetture (+9,7%), 1,05 milioni di light trucks (+18,8%), 139 mila autocarri medi e pesanti (+1,1%). La produzione di LV ha riguardato 2,87 mln di unità (+13%), destinata per l 80% ai mercati esteri, in particolare al mercato statunitense (il 63,9%). L export nel 2012 è cresciuto del 9,9% sull anno precedente, con circa 2,36 milioni di veicoli. L 80% di light vehicles prodotti in Messico è destinato ai mercati esteri. Il Messico si colloca all 8 posto nella graduatoria mondiale dei maggiori paesi produttori di autoveicoli, dietro al Brasile. Messico : Export Light Vehicles per aree di destinazione in % PAESI LATINO- AMERICANI 15% AFRICA 2% ASIA 2% ALTRI 1% EUROPA 9% CANADA 7% USA 64% Secondo le ultime proiezioni del Fondo Monetario Internazionale, il PIL del Messico è previsto crescere del 3,8% nel 2012 e del 3,5% nel L inflazione del 4% stimata per l anno 2012, dovrebbe scendere a 3,5% nel La crescita in Messico potrebbe essere limitata però da alcuni fattori esterni quali l indebolimento dei mercati esteri e dell economia mondiale, l instabilità finanziaria internazionale, il rischio di default del Governo americano se non ottiene dal Congresso l approvazione dell innalzamento del tetto del debito e da alcuni fattori interni come la sicurezza pubblica. Il Governo messicano attua da anni misure che facilitano gli investimenti esteri in diversi settori: automotive, spaziale, alimentare, infrastrutture e turismo. L'interscambio Italia-Messico è cresciuto del 32% nel 2011, toccando la cifra di 6,5 miliardi di dollari. 30 ANFIA Area studi e Statistiche

31 NAFTA PRODUZIONE AUTOVEICOLI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 USA Passenger cars (A) ,6 Light trucks (B) ,2 Medium-Heavy trucks ( C) ,3 Totale Light vehicles (A+B) ,2 Totale trucks (B+C+D) ,3 Totale (A+B+C+D) ,0 CANADA Passenger cars (A) ,8 Light trucks (B) ,6 Medium-Heavy trucks ( C) ,2 Totale Light vehicles (A+B) ,4 Totale trucks (B+C) ,4 Totale (A+B+C) ,3 MESSICO Passenger cars (A) ,7 Light trucks (B) ,8 Medium-Heavy trucks ( C) ,1 Totale Light vehicles (A+B) ,9 Totale trucks (B+C) ,4 Totale (A+B+C) ,3 NAFTA Passenger cars (A) ,6 Light trucks (B) ,7 Medium-Heavy trucks ( C) ,4 Totale Light vehicles (A+B) ,4 Totale trucks (B+C+D) ,4 Totale (A+B+C+D) ,1 Nota - Dati Ward's Automotive elaborati da ANFIA 31 ANFIA Area studi e Statistiche

32 SUD AMERICA: La domanda di autoveicoli cresce del 2,6%, grazie al buon recupero del Brasile Nell area considerata, che include Argentina, Brasile, Cile e Venezuela, il mercato ha registrato, con oltre 5,12 mln di autoveicoli venduti nel 2012, una crescita del 2,6% rispetto al 2011, già in crescita sul 2010 del 7,8%. Ad eccezione del mercato argentino in flessione del 6%, gli altri mercati registrano segni positivi: Brasile +4,6%, Cile +1,7% e Venezuela +8,2%. Argentina Dopo un 2011 caratterizzato da livelli di crescita economica invidiabili (PIL +8,9%) il panorama è cambiato radicalmente in breve tempo: nel 2012 l Argentina è entrata in una nuova fase caratterizzata da bassi livelli di crescita, inflazione accelerata ed introduzione di misure restrittive nei settori dell interscambio commerciale e valutario. Nel 2012 sono stati venduti complessivamente autoveicoli (-6%), così ripartiti: autovetture (-11,5%); veicoli commerciali (+15,1%); autocarri (-10,4%); autobus (-4,6%). La densità automobilistica in Argentina è pari a 207 autovetture per 1000 abitanti, un tasso di motorizzazione che permetterà al mercato di crescere nei prossimi anni. Brasile In Brasile, dopo il record di vendite registrato nel 2011 (oltre 3,6 milioni di autoveicoli venduti), nel 2012 sono stati venduti oltre 3,8 milioni di veicoli, pari al 4,6% in più. Le immatricolazioni di autovetture sono state , +7,7% sul 2011, mentre quelle di veicoli commerciali leggeri sono state 782 mila, poco sopra i livelli dell anno prima (+0,5%); insieme i light vehicles hanno totalizzato 3,63 mln di unità (+6,1%). I veicoli pesanti invece hanno registrato 139 mila vendite di autocarri (-19,5%) e vendite di autobus (-16,8%). Le vendite di light vehicles alimentati a benzina+etanolo rappresentano l 87% del mercato, quelle a benzina il 7,5% e diesel il 5,4%. Calano dello 0,8% le vendite di autovetture con cilindrata inferiore a 1000 cm 3, che rappresentano il 41,7% del mercato, mentre crescono del 16,5% quelle tra 1000 e 2000 cm 3 (il 57,6% del mercato). Si contrae del 46% il segmento delle vetture con cilindrata superiore a 2000 cm 3. Le vendite di autoveicoli di produzione nazionale hanno totalizzato unità (+8,3%) e quelle di importazione (-7,3%), queste ultime rappresentano il 21% del mercato complessivo (era il 24% un anno fa). 32 ANFIA Area studi e Statistiche

33 Nel 2012 Fiat mantiene la leadership del mercato degli autoveicoli leggeri col 23,1% di quota (era il 22% un anno prima), seguita da Volkswagen (21,3% vs 20,5%) e GM (17,7% vs 18,5%). Le vendite Fiat Brasile di autovetture, oltre 679 mila, risultano in crescita del 13,8%, mentre quelle di veicoli commerciali sono ammontate a circa , l 1% in più rispetto ai volumi di vendita del Iveco totalizza vendite nel comparto dei light trucks (-7%), mentre registra una pesante flessione nel comparto degli autocarri medi-pesanti del 27% con unità vendute. Gli autobus registrano una flessione del 17%, Iveco però totalizza il 21% in più rispetto al Il mercato autoveicolistico brasiliano è il 4 mercato del mondo, dopo Cina, Usa e Giappone e le possibilità di consolidamento e crescita sono notevoli, dato che il tasso di motorizzazione del Paese è appena di 7,5 abitanti per autovettura e di 5,9 per autoveicolo (dato 2011). Nei prossimi due anni molti costruttori investiranno in Brasile, tra questi anche i costruttori cinesi, il mercato sarà sempre più competitivo e le previsioni stimano un aumento della domanda fino al Il Governo brasiliano attraverso l imposizione di dazi doganali all importazione (ad eccezione per i paesi Mercosur e Messico), favorisce l insediamento di nuovi siti produttivi. Gli interventi governativi introdotti a maggio 2012 per compensare la crisi del mercato interno hanno sostenuto la domanda di auto. La riduzione dell'imposta sulla Produzione Industriale (IPI) per le auto ridotta lo scorso maggio, rimarrà fino alla fine dell'anno. Il Governo brasiliano ha anche adottato nuove misure per il periodo (Piano Inovar Auto) per valorizzare e potenziare l industria automobilistica nazionale, che aiuterà il paese a diventare un grande produttore mondiale. Grazie al Piano le case automobilistiche presenti nel paese potranno usufruire dei vantaggi fiscali previsti per veicoli con ridotti consumi ed emissioni di gas e che adopereranno componenti costruiti in Brasile o nel Mercosur, e che investiranno in ricerca e innovazione. Dal 2005 al 2011 (secondo dati ancora preliminari) gli investimenti nell industria autoveicolistica brasiliana sono passati da milioni di US$ a La manodopera è passata da del 2005 a addetti. ANNI Volumi in unità Var.% Venezuela Il mercato degli autoveicoli in Venezuela risulta in calo dal 2008, nel 2011 i volumi di vendita si riducono ad un quarto di quelli conseguiti nel 2007 (492 mila veicoli). Nel 2012 si registra un inversione di tendenza, la domanda complessiva di autoveicoli cresce dell 8,2% sul 2011, con unità vendute nel 2012, di questi sono di produzione nazionale (+2,2%) e di importazione (+43%) , , , , , , , , , , ,2 33 ANFIA Area studi e Statistiche

34 Cile Nel 2012 sono stati immatricolati in Cile 362 mila veicoli, l 1,7% in più rispetto al Le vendite di light vehicles sono state 339 mila (+1,4% sul 2011), così ripartite: 257 mila autovetture (incluso SUV) e circa 82 mila veicoli commerciali leggeri. La domanda di autocarri è in calo dell 1,5%, con veicoli, mentre quella di autobus ha riguardato poco più mezzi (+46%). Secondo le previsioni diffuse da ANAC, l associazione di settore cilena, il mercato dei veicoli leggeri dovrebbe raggiungere nel 2013 le 350 mila unità (+3,2%). Il parco circolante è stimato attorno a 2,9 milioni di autoveicoli. La crescita dell economia cilena si è attestata al +5% nel 2012 ed è prevista crescere del 4,4% nel 2013, secondo il FMI, mentre l inflazione è contenuta al 3,1% nell anno appena passato e al 3% nel L economia del Cile è una delle più stabili e prosperose del continente sudamericano. 34 ANFIA Area studi e Statistiche

35 SUD AMERICA VENDITE AUTOVEICOLI PAESI TIPO VEICOLO 2011revised 2012 var. % 2012/11 ARGENTINA* Passenger cars (A) ,5 (ADEFA) Light trucks** (B) ,1 Medium-Heavy trucks ( C) ,4 Bus (D) ,6 Totale Light vehicles (A+B) ,9 Total CV (B+C+D) ,5 Total MV ,0 BRASILE Passenger cars (A) ,7 (ANFAVEA) Light trucks (B) ,5 Medium-Heavy trucks ( C) ,5 Bus (D) ,8 Totale Light vehicles (A+B) ,1 Total CV (B+C) ,6 Totale MV ,6 CILE Light Vehicles (A) ,4 (ANAC) Medium-Heavy trucks ( C) ,5 Bus (D) ,5 Total MV ,7 VENEZUELA (CAVENEZ) Total MV ,2 SUD AMERICA Totale MV ,6 * vendite ai concessionari Nota Dati Associazioni Nazionali elaborati da ANFIA 35 ANFIA Area studi e Statistiche

36 Sud America: -2% la produzione domestica con 4,2 milioni di autoveicoli Nell area considerata la produzione dei veicoli completi (escluso i veicoli assemblati e CKD del Brasile) ha registrato nel 2012 un decremento del 2% sul 2011, che invece aveva segnato un +3% sul Sono stati prodotti complessivamente 4,2 milioni di veicoli completi, di questi le autovetture prodotte sono state 3,2 milioni (+2% sul 2011), mentre gli autocarri leggeri, pesanti e autobus sono stati oltre 1 milione (-13%). Secondo le ultime stime del FMI pubblicate ad aprile 2013, il PIL del Brasile, in frenata dal 7,5% del 2010 al 2,7% del 2011, è previsto crescere solo dello 0,9% nel 2012 e del 3% nel I dati di crescita dichiarati dal Governo argentino sono invece considerati da molti analisti privati non realistici e recentemente anche il FMI ha denunciato ufficialmente le statistiche relative al PIL e all inflazione dell Istituto di Statistica argentino. Il tasso ufficiale di inflazione è del 10% annuo, sebbene fonti non ufficiali la stimino a circa il 25%. In ripresa invece l economia venezuelana, dopo il segno negativo del 2010, la variazione del PIL (anno su anno) per il 2012 dovrebbe mantenersi al di sopra del 5%, ma nel 2013 l incertezza derivante dal nuovo assetto politico del Governo post Chavez, potrebbe determinare un pesante rallentamento della crescita economica (+0,1%). PIL (var. %) F 2013F Mondo America Latina e Paesi Caraibici Brasile ,9 3.0 Argentina* ,9 2,8 Venezuela Fonte: FMI Outlook Aprile 2013; *Valori ufficiali del Governo, più elevati rispetto a quelli di molti analisti Argentina Nel 2012 sono stati prodotti autoveicoli, il 7,8% in meno rispetto all anno precedente. La produzione ha riguardato: autovetture (-13,8%), veicoli commerciali leggeri (+4,8%), autocarri (+30,8%); autobus (+0,6%). La produzione di Fiat Argentina ha riguardato light vehicles (in calo del 35%) e quella di Iveco Argentina mezzi pesanti (-18,5%). La riduzione dei volumi produttivi complessivi riflette, oltre al calo della domanda interna(-6%), anche il calo dell export di circa 93 mila veicoli. Il 54% dei veicoli prodotti sono destinati all esportazione, pari a unità, il 18,4% in meno rispetto al Il 4 trimestre 2012 è stato però contrassegnato da un recupero della produzione dell 8,5% sullo stesso trimestre del 2012, in particolare il mese di dicembre ha registrato una crescita del 16,4%. La ripresa è stata determinata dall export che nel periodo ottobre dicembre 2012 ha visto un aumento del 14%. I flussi di autoveicoli tra i Paesi dell America latina sono vincolati da accordi, le cui revisioni, oggi in atto, comportano cambiamenti notevoli agli assetti produttivi dei singoli Paesi. Recupero della produzione nel 4 trimestre 2012 (+8,5%), grazie alla ripresa dell export (+14%). 36 ANFIA Area studi e Statistiche

37 Brasile Nel 2012 il Brasile ha prodotto 3,34 milioni di veicoli, l 1,9% in meno rispetto al 2011, così ripartiti: autovetture (+4,1%), light trucks (-10,8%), autocarri (-40,5%) e autobus (-25,4%). Anche se alcuni analisti non nascondono timori per un eccesso di capacità produttiva, le previsioni per gli anni futuri sono ottimistiche e si basano soprattutto sullo sviluppo delle infrastrutture, la crescita di acquirenti della classe media, alcuni importanti eventi mondiali che si svolgeranno nel Paese. BRASILE - PRODUZIONE - Trend 2011/2012 volumi e var. % var. % Volumi in ,2-26,4 4,1-7,8-8,0-7,6-3,6 1,0 8,2 20,3 10,5 0, VAR.% 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic -30 Gli interventi governativi introdotti a maggio 2012 per compensare la crisi del mercato interno hanno sostenuto la domanda di auto e alzato i livelli produttivi. Tra le altre misure, il Governo ha promosso il progetto Inovar-Auto, che sostiene lo sviluppo tecnologico, l'innovazione, la sicurezza, la tutela dell'ambiente, l'efficienza energetica e la qualità dei veicoli e dei ricambi auto. Il nuovo regime valido dal 2013 al 2017 per le case automobilistiche presenti nel paese prevede un doppio regime di imposizione fiscale: l IPI (imposta sui prodotti industriali) rimarrà invariata per quei costruttori che ridurranno i consumi e le emissioni di gas dei veicoli, che adopereranno componenti costruite in Brasile o nel Mercosur, e che investiranno in ricerca e innovazione, altrimenti l IPI sarà incrementata del 30%. Le imprese automobilistiche installate in Brasile dovranno fabbricare veicoli che raggiungano un miglioramento dell efficienza energetica del 19% sui livelli 2012 per ottenere una riduzione di imposta anche del 32%. Il Governo ha promosso il progetto Inovar-Auto, che sostiene lo sviluppo tecnologico, l'innovazione, la sicurezza, la tutela dell'ambiente, l'efficienza energetica e la qualità dei veicoli e dei ricambi auto. Il nuovo regime sarà valido dal 2013 al 2017 per le case automobilistiche presenti nel paese. 37 ANFIA Area studi e Statistiche

38 BRASILE - PRODUZIONE AUTOVEICOLI Trend var% 2012/2003 = +98%.000 di unità , , , , , , , , , , , , , L export registra un calo complessivo del 20%. I veicoli esportati sono stati , pari al 13,2% della produzione. In valore l export degli autoveicoli ha raggiunto 11,8 miliardi di US$, il 9% in meno di un anno fa (12,97 miliardi di US$). L industria automotive del Brasile a fine 2012 contava addetti diretti, il 4,2% in più rispetto al Il fatturato dell industria autoveicoli (escluso i componenti) ha raggiunto nel 2011 i 93,5 miliardi di US$ di fatturato. Il gettito fiscale del settore autoveicoli ha generato 31,4 miliardi US$ di entrate (dati 2011). La capacità produttiva è di 4,3 milioni di autoveicoli. Ruotano attorno al settore complessivamente 200 mila imprese e 1,5 milioni di persone tra addetti diretti e indiretti (Dati Anfavea). A fine 2012 gli addetti diretti impiegati nell industria automotive erano , il 4,2% i più rispetto al Venezuela L economia venezuelana è prevalentemente basata sull industria petrolifera: circa il 75% delle entrate dello stato ha origine da quel settore. Tuttavia, nonostante il tipo di industria occupi una porzione così massiccia del reddito nazionale (95%), solo il 3% della popolazione è impiegato nel settore. Negli ultimi decenni, in conseguenza alla crisi petrolifera mondiale, anche in Venezuela ha iniziato a sfruttare maggiormente le risorse minerarie come ferro, bauxite e carbonio, presenti in ingenti quantità nel sottosuolo del paese. La favorevole posizione geografica e la presenza di fiumi navigabili aperti sul mare ha reso possibile lo sviluppo delle transazioni commerciali con il resto del continente. Dall arrivo di Chavez al potere, il Pil del Venezuela è cresciuto da 91 a 338 miliardi di euro (+270%). Un buon risultato, ma non così brillante se confrontato con il prezzo del petrolio, balzato nello stesso periodo da 17 dollari a 100 dollari al barile (+488%). La morte del Presidente Venezuelano ha lasciato un vuoto ai vertici del potere statale, mentre le nuove elezioni presidenziali tenutesi lo scorso 14 aprile 2013, hanno per il momento determinato un clima di instabilità e incertezza sulla continuità della crescita economica. In Venezuela la produzione di veicoli completi e assemblaggi nel 2012 ha riguardato complessivamente unità (+1,6%). 38 ANFIA Area studi e Statistiche

39 SUD AMERICA PRODUZIONE AUTOVEICOLI PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 ARGENTINA Passenger cars (A) ,8 (Adefa) Light trucks * (B) ,8 Medium-Heavy trucks ( C) ,8 Bus (D) ,6 Total Light vehicles (A+B) ,4 Totale trucks (B+C+D) ,2 Total MV ,8 BRASILE** Passenger cars (A) ,1 (Anfavea) Light trucks (B) ,8 Medium-Heavy trucks ( C) ,5 Bus (D) ,4 Total Light vehicles (A+B) ,2 Totale trucks (B+C+D) ,1 Total MV ,9 VENEZUELA Passenger cars ,7 Total CV ,7 (Cavenez) Total MV ,6 ALTRI PAESI Passenger cars ,2 Total CV ,0 Total MV ,5 SUD AMERICA Total MV ,0 Passenger cars ,0 CV ,6 Doppi conteggi ,9 * include "utilitarios" e "furgones" Nota - Dati OICA e AssociazIoni nazionali elaborati da ANFIA 39 ANFIA Area studi e Statistiche

40 ASIA/OCEANIA Cresce la domanda di autoveicoli del 10% nel 2012 e tocca i 35 milioni di veicoli Nel 2012 le vendite hanno riguardato circa 35 mln di autoveicoli, il 10% in più del 2011, anno che fu penalizzato dalla difficile situazione del mercato giapponese, senza il quale invece avrebbe registrato un incremento del 3,3%. Nell area asiatica (13 Nazioni), escluso Oceania, le vendite di autoveicoli sono state 33,7 milioni (+10%). Il mercato senza Cina e Giappone ha superato i 9 milioni di unità (+15%), si tratta di un area che si prevede possa raggiungere gli 11 milioni di vendite entro il I paesi federati ASEAN hanno raggiunto i 3,47 milioni di unità, con un incremento del 34% sul India e Indonesia hanno conseguito nuovi record di vendita. Il buon andamento dell economia, la grande attenzione alla questione ambientale con investimenti sulle tecnologie verdi in tutti i settori industriali, il lancio di nuovi modelli dovrebbero mantenere il trend espansivo del comparto autoveicolistico, supportato da una sostenuta domanda interna e dall espansione dell export. Non mancano alcune variabili negative sia interne, come gli alti livelli dei tassi d'inflazione, che esterne, quale l'escalation delle turbolenze finanziarie nell'area Euro e il prezzo del petrolio, in grado di contenere le aspettative di crescita del mercato. I paesi asiatici, in rapida crescita, devono anche affrontare i problemi derivanti dalla gigantesca urbanizzazione di massa e programmare lo sviluppo sostenibile delle grandi metropoli, in grado di ridurre l'inquinamento, preservare la salute dei cittadini, garantire la crescente domanda di mobilità di persone e merci e assicurare la domanda di energia che questa organizzazione urbana richiede. Molti Governi dei paesi asiatici hanno lanciato ormai da qualche anno piani di investimento sulla produzione di veicoli elettrici/ibridi e di sostegno/promozione di veicoli con bassi livelli di emissione di C02 e di consumo di carburanti. Tali misure attirano l interesse di molti costruttori (in particolare giapponesi), che in questi Paesi progettano di costruire stabilimenti per la produzione di veicoli elettrici e ibridi. Repubblica Popolare Cinese La Cina è diventato il più grande mercato del mondo, superando nel 2010 le aree NAFTA (14,2 milioni di veicoli) e Unione Europea (UE27+EFTA: 15,6 milioni di veicoli; UE15+EFTA: 14,7 milioni). Nel 2011 sono stati venduti 18,53 milioni di autoveicoli, con una crescita del 2,7% sul Nel 2012 la domanda di autoveicoli (19,3 milioni) rappresenta circa un quarto delle vendite mondiali (il 23%). 40 ANFIA Area studi e Statistiche

41 CINA - VENDITE DOMESTICHE DI AUTOVEICOLI milioni di veicoli Passenger cars CV 18,04 18,53 19,30 5,76 Total MV 8,78 7,18 9,36 13,62 10,32 13,75 14,50 15,49 6,30 6,75 5,15 3,97 4,29 4,03 1,79 2,04 2,49 2,62 3,31 3, La fine degli incentivi statali finalizzati all acquisto di modelli di autovetture di piccola cilindrata e la limitazione alle nuove immatricolazioni imposte dalle città di Pechino e di Shangai, hanno contenuto la domanda per l anno Pechino è una città di 20 milioni di abitanti con circa 5 milioni di autoveicoli e un tasso d'inquinamento impressionante. Per rispondere a questa emergenza il Governo metropolitano della città ha contingentato le vendite di automobili private per contenere il traffico, abbattere gli alti livelli di polveri sottili e ha investito sullo sviluppo del trasporto pubblico. Nel 2012 la domanda complessiva di autoveicoli ha registrato una crescita del 4,2%; positivi i segmenti SUV (+23,5%), MPV (-0,8%) e autovetture (+6,1%); i veicoli commerciali e industriali insieme hanno accusato una flessione del 5,6%, dovuta alla perdita del 18% dei veicoli industriali pesanti. Complessivamente sono stati venduti nel 2012 oltre 19,3 milioni di autoveicoli. CINA - VENDITE MENSILI AUTOVETTURE 2012 volumi e var% su stesso mese anno prec ,4 22,9 volumi var % 15,8 11, ,711,3 6,4 8,8 6, ,9-0, ,0 20,0 10,0 0, ,1-10,0-20,0 0-30,0 01/12 02/12 03/12 04/12 05/12 06/12 07/12 08/12 09/12 10/12 11/12 12/12 Nel primo bimestre 2013 la domanda di autoveicoli cresce del 15% sull analogo periodo 2012, grazie al comparto delle autovetture (+20%), mentre il mercato dei veicoli industriali rimane debole. Boom di vendite di SUV nei primi 2 mesi dell anno. 41 ANFIA Area studi e Statistiche

42 Giappone A seguito della catastrofe ambientale di marzo 2011, la distruzione del capitale produttivo, le difficoltà nell approvvigionamento di energia e un netto peggioramento del clima di fiducia delle imprese hanno determinato un netto calo della domanda nel 2 trimestre 2011 (-33%), mentre nel 3 trimestre la perdita si è quasi dimezzata rispetto al trimestre precedente (-16%). A partire da ottobre 2011 si registra il primo segno positivo della domanda dopo 13 mesi consecutivi di flessioni, con il 25% in più, seguito dagli incrementi di novembre e dicembre rispettivamente del 22 e del 21%. Nel 4 trimestre il recupero è del 23% sullo stesso trimestre 2010, che aveva però chiuso con una flessione del 24% sul Complessivamente nel 2011 sono stati immatricolati 4,21 autoveicoli (-15%). Nel 2012 in Giappone sono state venduti invece 5,37 milioni di autoveicoli (+27%), in recupero dell 8% anche sul Le vendite di autovetture hanno totalizzato 4,57 milioni di unità (+30%), grazie agli incentivi che hanno accelerato le vendite di auto più rispettose dei parametri ambientali; gli autocarri immatricolati sono stati invece 797 mila circa (16%). Le vendite di autovetture hanno totalizzato 4,57 milioni di unità (+30%), grazie agli incentivi che hanno accelerato le vendite di auto più rispettose dei parametri ambientali. India Nel 2012 la domanda ha conquistato, con 3,58 milioni di autoveicoli (+8,8%) un nuovo record, dopo quelli conseguiti nel 2011 e nel 2010, quando per la prima volta fu superata la soglia dei 3 milioni di veicoli con un incremento di 775 mila vendite sul 2009 (+34%). La domanda di autovetture è più che triplicata negli ultimi 10 anni, da 601mila unità vendute nel 2001 è passata a 2 milioni nel 2012 (escluso i MPV), grazie all ampia offerta di nuovi modelli lanciati nel 2012 e nonostante l aumento del prezzo dei carburanti e delle imposte sull auto. INDIA - Produzione, Vendite, Export - Annual trend in.000 units prod 3936 domestic sales export F Il mercato delle vetture (escludendo gli utility vehicles) con motorizzazione diesel ha registrato ottime performance nel 2012, conquistando nell anno fiscale (a fine Marzo 2013) circa il 48% del totale mercato, 10 punti in più rispetto all analogo periodo precedente. 42 ANFIA Area studi e Statistiche

43 La domanda di autoveicoli cresce in tutti i comparti con la sola eccezione di quello degli autocarri pesanti (-15%). Secondo le ultime proiezioni dell IFM (gennaio 2013), la crescita dell economia è prevista attestarsi a +4,5% nel 2012 e +5,9% nel 2013, mentre i prezzi al consumo sono attesi tra il 7 e il 10% l anno, mentre la Banca Centrale dell India sta praticando tassi di interesse attorno all 8% per contenere la spinte inflattive. Il Governo indiano sta introducendo politiche a favore della mobilità elettrica, attraverso il National Electric Mission Plan 2020, che dovrebbe consentire una significativa diffusione dei veicoli elettrici in tutto il Paese entro il 2020, favorendo la riduzione dei consumi di carburanti tradizionali e il taglio delle emissioni inquinanti dei veicoli. In India circolano 27,899 milioni di veicoli (four-wheel), pari a 43,2 unità per 1000 abitanti. La densità di circolazione è pari a 100 auto per 1000 persone nelle città come New Dehli, che ha subito una rapida urbanizzazione, mentre la media nazionale si attesta a 20 auto per 1000 abitanti. Sud Corea Nel 2012 in Sud Corea si registra una battuta d arresto della domanda, che cala dell 1,7 con 1,56 milioni di autoveicoli venduti. Complessivamente i veicoli importati sono stati 154 mila (+31%), oltre 80 mila provengono dalla Germania, circa 8 mila dal Regno Unito e dalla Svezia, solo 200 dall Italia! Si prevede che le importazioni continuino a crescere in modo sostenuto. Il parco circolante del Paese ha raggiunto a fine anno gli autoveicoli, di questi sono autovetture (+0,1% rispetto ad un anno fa), con una densità di 264 autoveicoli e 341 autovetture per 1000 abitanti (49,8 mln di abitanti nel 2011). Il rapporto persone/veicoli è di 2,7 nel Asean I Paesi dell ASEAN Associazione delle Nazioni del sud est-asiatico, che rappresenta un gruppo di dieci nazioni con caratteristiche economiche e politiche comuni dal 2000 al 2007 hanno avuto consistenti tassi di crescita medi, attorno al 6% l anno, e rappresentano un area ad altissima crescita. Quest area ha subito la crisi economica nel 2009, come il resto del mondo, riuscendo a mantenere, comunque, un tasso di crescita positivo, pur se contenuto; nel 2011 è stata invece funestata da catastrofi naturali come le inondazioni in Tailandia, nonostante ciò i volumi di vendita dell intera area hanno raggiunto i 2,59 milioni di autoveicoli venduti, + 3,1% e i 3,47 milioni nel 2012, +33,9%. La crescita dell industria autoveicolistica nei Paesi del sud-est asiatico sta attirando l attenzione dei Costruttori da tutto il mondo. I mercati più grandi di quest area sono Tailandia, Indonesia, Malesia e Filippine, che insieme rappresentano più dell 85% delle vendite nella regione. Qui, si assiste a una crescita degli investimenti nell industria e nelle costruzioni, con progetti di sviluppo delle infrastrutture nazionali e transnazionali. 43 ANFIA Area studi e Statistiche

44 Le azioni dei vari Governi promuovono sia lo sviluppo dell industria locale, spingendo i Costruttori esteri a joint venture con i Costruttori locali sia la domanda di trasporto di passeggeri e merci. I profitti generati dalle attività dei Paesi dell area possono facilmente essere trasferiti fuori della regione. Con queste premesse per esempio, secondo alcuni analisti, il comparto dei veicoli industriali dovrebbe registrare, nei prossimi anni, incrementi medi attorno all 8-10%. La Tailandia ha superato per la prima volta nel 2012 il milione di vendite, raggiungendo il record di autoveicoli (+81) sul 2011, che invece risultò in flessione dell 1% per i motivi citati prima. La nuove registrazioni hanno riguardato 694 mila autovetture (+93%), il boom della domanda è stato determinato da diversi fattori, tra i quali l introduzione del First Car Program (riduzione delle tasse per alcune tipologie di veicoli prodotti localmente), la sostituzione dei veicoli resi inservibili dalle inondazioni, il lancio di nuovi modelli. In Indonesia una robusta crescita economica, un solido clima di fiducia dei consumatori, il lancio di molti nuovi modelli e l introduzione di nuove regole che favoriscono l accesso al credito hanno permesso un ottimo risultato per il mercato 2012, che ha superato 1,1 milioni di veicoli. In Malesia, dopo il calo registrato nel 2011 (-0,8%), la domanda ha recuperato il 4,6% delle vendite, totalizzando circa 628 mila nuove registrazioni di autoveicoli. Il Governo intende sostenere la localizzazione della produzione di veicoli elettrici, favorendone anche la domanda interna. Gli altri Paesi dell ASEAN hanno totalizzato circa 293mila nuove registrazioni, tutti i mercati sono in crescita ad eccezione di Vietnam (-27%) e Singapore (-6%). Altri Asia/Pacifico Cala la domanda a Taiwan del 3,3% con 366 mila nuovi veicoli venduti. Anche il Pakistan registra un calo di vendite del 3,2% sul 2011, che invece era stato in crescita del 7% circa. Nel 2012 sono stati registrate quasi 158 mila nuove immatricolazioni totali. Dopo la flessione del 2% nel 2011, Australia e Nuova Zelanda totalizzano complessivamente oltre 1,2 milioni di nuove immatricolazioni, con un incremento dell 11% nel ANFIA Area studi e Statistiche

45 ASIA/OCEANIA Vendite autoveicoli 1.2 PAESI TIPO VEICOLO var. % 12/11 CINA Passenger car ,1 MPV ,8 SUV ,5 Utility Vehicle ,1 Total Passenger Car ,9 LCV ,7 MHCV ,2 Total CV ,6 Total MV ,2 COREA DEL SUD Passenger car ,1 MPV ,0 Total Passenger Vehicle ,1 Truck ,5 Bus ,5 Special Purpose V ,1 Total CV ,5 Total MV ,7 GIAPPONE Passenger car ,7 Mini trucks ,3 Small trucks ,8 Standard trucks ,1 Small Buses ,2 Large Buses ,6 Total CV ,3 Total MV ,5 INDIA Passenger car ,6 Utility Vehicle ,4 MPV ,8 Total Passenger Vehicle ,9 LCV Truck ,5 LCV Bus ,3 MHCV Truck ,3 MHCV Bus ,7 Total CV ,2 Total MV ,8 45 ANFIA Area studi e Statistiche

46 PAESI TIPO VEICOLO var. % 12/11 PAKISTAN Passenger Car ,0 LCV ,2 Truck ,2 Total CV ,9 Total MV ,2 TAIWAN Passenger Vehicle ,1 CV ,0 Total MV ,3 FILIPPINE Passenger Car ,7 CV ,0 Total MV ,6 INDONESIA Passenger car ,7 LCV ,7 MHCV ,1 Bus ,1 Total CV ,8 Total MV ,8 MALESIA Passenger car ,2 CV ,2 Total MV ,6 TAILANDIA Passenger car ,6 CV ,1 Total MV ,9 VIETNAM Passenger Car ,0 CV ,3 Total MV ,6 SINGAPORE Passenger Car ,3 CV ,6 Total MV ,9 BRUNEI Passenger Car ,5 CV ,0 Total MV ,0 ASIA - 13 PAESI TOTAL MV ,1 ASIA (escl. GIAPPONE) TOTAL MV ,3 ASIA (escl. CINA e J) TOTAL MV ,6 ASEAN * TOTAL MV ,9 AUSTRALIA Passenger Vehicle ,9 LCV ,1 MHCV ,7 Total CV ,9 Total MV ,3 NUOVA ZELANDA Passenger Vehicle ,2 LCV ,9 MHCV ,3 Total CV ,5 Total MV ,1 OCEANIA - 2 PAESI TOTAL MV ,0 ASIA-OCEANIA TOTAL MV ,1 Nota Dati Associazioni Nazionali e *Asean Automotive Federation (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia) 46 ANFIA Area studi e Statistiche

47 Asia 4 /Oceania: 43,7 milioni di veicoli prodotti, il 52% della produzione mondiale L INDUSTRA AUTOMOTIVE MONDIALE Nel 2012 sono stati prodotti in Asia oltre 43,72 milioni di autoveicoli, con un incremento del 7,5%; in termini di volumi si tratta di oltre 3 milioni di veicoli prodotti in più rispetto al 2011, circa la metà (44%) dei veicoli prodotti riguarda il made in China. Nel 2011 invece la produzione era risultata in flessione dell 1% circa, avevano influito sul risultato di fine anno il terribile terremoto che aveva colpito il Giappone nel mese di marzo, causando l interruzione della produzione nelle imprese che producono per il settore automobilistico (-57% la produzione auto a marzo 2011) e per quello dell elettronica; le disastrose inondazioni in Tailandia ad ottobre 2011; il rallentamento della crescita del mercato cinese per la fine degli incentivi e per le limitazioni all acquisto di auto imposte dal Governo cinese. Escludendo invece il Giappone, il risultato era positivo: +3,1%. La produzione dell area senza Cina e Giappone cresce invece nel 2012 del 4,7% con circa 14,5 mln di veicoli (incluso India). I Paesi federati ASEAN hanno prodotto nel 2012 oltre 4,2 mln di autoveicoli (+41,5%). Gli investimenti sono concentrati in Indonesia e in Tailandia. Il Sud-Est asiatico (escluso Cina, Giappone e Iran) hanno prodotto 13,5 milioni di autoveicoli con una crescita dell 11%. I Paesi federati ASEAN hanno prodotto nel 2012 oltre 4,2 mln di autoveicoli (+41,5%). Gli investimenti sono concentrati in Indonesia e in Tailandia. MV Production Units and sh% volumi Share % CINA ,5 45,3 44,1 SUD COREA ,4 11,4 10,4 GIAPPONE ,5 20,6 22,7 INDIA ,6 9,7 9,5 PAKISTAN ,4 0,4 0,4 TAIWAN ,7 0,8 0,8 IRAN (dato provv.oica) ,9 4,1 2,3 ASEAN ,6 7,4 9,7 INDONESIA ,7 2,1 2,4 FILIPPINE ,2 0,2 0,2 MALESIA ,4 1,3 1,3 TAILANDIA ,0 3,6 5,6 VIETNAM ,3 0,2 0,2 AUSTRALIA ,6 0,6 0,5 Doppi conteggi ,3 0,3 0,3 totale ASIA-OCEANIA ,0 100,0 100,0 La produzione del continente asiatico pesa per il 52% sulla produzione mondiale, che secondo dati preliminari, è stimata a 84 milioni di autoveicoli (+5,2% sul 2011), la Cina da sola vale il 23% e l area ASEAN il 5% del totale prodotto nel mondo. I paesi federati ASEAN rappresentano invece il 9,7% della produzione continentale. La capacità produttiva nell area asiatica, escludendo Cina e Giappone, è prevista crescere a 20,3 milioni entro il 2015 (stima Fourin).. 4 Include 13 Nazioni: Repubblica Pop. Cinese, Giappone, Sud Corea, India, Iran, Indonesia, Tailandia, Malesia, Filippine, Vietnam, Taiwan, Pakistan, Australia 47 ANFIA Area studi e Statistiche

48 Repubblica Popolare Cinese Nel 2010 la Cina è diventato il più grande sito produttivo automotive del mondo con oltre 18 milioni di veicoli prodotti (+32,6% sul 2009), triplicando i volumi del 2005, ma se escludiamo la produzione nel suo insieme dei paesi dell area UE, la Cina è in testa alla classifica dei paesi produttori già nel Nel 2011 sono stati prodotti 18,43 mln di autoveicoli con una crescita solo dell 1%, dovuta alla contrazione della domanda come effetto della fine degli incentivi e alla politica di restrizioni all acquisto di autovetture del Governo cinese, per frenare la crescita economica da un lato e arginare dall altro con immatricolazioni contingentate nelle grandi metropoli, il problema degli altissimi livelli di inquinamento. Nel 2010 la Cina triplica i volumi produttivi del 2005 e a fine 2012 raggiunge i 19,3 milioni di veicoli prodotti. La produzione nella prima metà dell anno 2012 ha registrato una crescita complessiva del 4%. A fine dicembre, il cumulato registra 19,27 milioni di autoveicoli prodotti (+4,6%). Cresce l interesse dei cinesi per i veicoli SUV, che determina un aumento della produzione di questo segmento del 23% nel I SUV rappresentano uno dei prodotti più desiderati dai cinesi, nel 2013 le vendite di questi veicoli continueranno a crescere notevolmente. Si accentua la flessione invece per il comparto degli autocarri medi e pesanti (-18% ). CINA - PRODUZIONE NAZIONALE PER TIPOLOGIA DI VEICOLO Variaz % su stesso periodo anno precedene e peso in % sul totale LCV (+2,3%) 14% Utility vehicles (+1,2%) 12% SUV (+23%) 10% M&H TRUCKS (-21%); 5% Passenger cars & MPV (+5,8%) 59% I SUV rappresentano uno dei prodotti più desiderati dai consumatori cinesi. 48 ANFIA Area studi e Statistiche

49 Giappone La dimensione del sisma dell 11 marzo 2011 e il coinvolgimento della centrale nucleare di Fukushima hanno determinato l interruzione dell attività produttiva del settore auto, in quel mese sono stati prodotti il 57% di autoveicoli in meno rispetto all analogo mese del Già nell ultimo trimestre 2011 la produzione di autoveicoli aveva segnato un netto recupero (+12,6%) sull analogo trimestre Nell intero anno 2011 sono stati prodotti 1,23 mln di veicoli in meno rispetto al 2010, registrando una caduta media del 12,8%. Complessivamente la produzione domestica aveva totalizzato 8,40 mln di autoveicoli, così ripartiti: 7,16 mln di autovetture (-13,9%) e 1,24 mln di autocarri e autobus (-5,9%). Nel 2012 sono stati prodotti 9,9 milioni di autoveicoli, il 18,4% in più di un anno fa, che sono così ripartiti: 8,55 milioni di autovetture (+19,5%), 1,27 milioni di autocarri (+11,5%) e 122 mila autobus (+17%). L export ha riguardato invece 4,80 milioni di autoveicoli (+7,5%), che rappresentano il 48,3% della produzione nazionale. Le autovetture esportate sono state 4,2 milioni (+6,8%), destinate per il 44,4% nel Nord America, il 20% in Europa, di cui il 9% in Unione Europea. L export vale complessivamente 158 mld di dollari (+11,3% sul 2011), incluso 43,4 mld US$ di componenti per autoveicoli. Giappone - Export autoveicoli per aree di destinazione in % - Anno 2012 Centro-Sud America 7% Africa 2% Oceania 9% Altri 0% Nafta 44% Medio-Oriente 9% Asia 9% Fonte: JAMA Europa 20% Nei primi 9 mesi 2012 la produzione oltremare ha riguardato oltre 12 milioni di autoveicoli, registrando un incremento del 21%, con un notevole recupero nel Nord America (+48%) e nell America Latina (+21,4%). Il 27% della produzione overseas è localizzato nel Nord America e il 9% in Europa. Produzione giapponese overseas (fonte JAMA) GEN/SETT 2012 GEN/SET 2011 var% Asia ,5 Europe ,0 (EU) ,6 North America ,9 (U.S.A) ,9 Latin America ,4 Africa ,4 Oceania ,2 TOTAL ,0 La produzione overseas è cresciuta del 21% nei primi 9 mesi 2012, raggiungendo i 12 milioni di veicoli, di cui il 27% localizzato in Nord America e il 9% in Europa. 49 ANFIA Area studi e Statistiche

50 India Nel 2011 la produzione ha totalizzato 3,94 mln di autoveicoli, l 11% in più rispetto al 2010, conseguendo così un nuovo record, l undicesimo dall anno 2000, visto che l India continua ad incrementare la produzione domestica di autoveicoli di anno in anno. Nella classifica mondiale dei produttori l India mantiene il 6 posto, dopo aver superato già nel 2011 il Brasile. Nonostante l aumento dei tassi di interesse e dei prezzi dei carburanti, la domanda di autoveicoli continua a crescere, favorendo non solo la produzione ma anche l export, che nel 2011 ha registrato un incremento del 18%, con unità destinate ai mercati esteri. INDIA- Automotive industry (.000 of Motor Vehicles) PROD DOMESTIC SALES EXPORTS F Nuovo record produttivo nel 2012 con 4,1 milioni di veicoli made in India, che colloca il Paese al 6 posto nella classifica mondiale dei paesi produttori Nuovo record produttivo nel 2012: 4,14 milioni di autoveicoli sono usciti dalle fabbriche indiane, il 5,3% in più dell anno prima, di questi 3,28 milioni sono autovetture (inclusi UV, +50,5%), il 7,5% in più e 860 mila autocarri e autobus (-2,4%). La produzione ha subito un rallentamento nella seconda parte dell anno, a seguito delle ripercussioni della crisi economica globale da un lato, che hanno influito sull export dell industria automotive indiana e dall altro gli alti tassi di interessi applicati per contenere l inflazione (+10,2% stima 2012) e le violente proteste dei lavoratori avvenute nello stabilimento Maruki Suzuki, il più grande dell India. L export a fine 2012 ha riguardato 620 mila autoveicoli (+5,3%). La crescita economica del Paese, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, è prevista attorno al 4,5% nel 2012 e al 5,9% nel Le previsioni per il 2013 sono positive, si stima una produzione attorno a 4,67 milioni di autoveicoli. Nel 2015 la produzione in India potrebbe raggiungere i 6 mln di autoveicoli, guidata dalla domanda interna (proiezioni Fourin). 50 ANFIA Area studi e Statistiche

51 Corea del Sud Nel 2011 la produzione di autoveicoli in Corea del Sud ha conseguito un nuovo record con 4,66 milioni di veicoli, superando il record precedente del 2010 per unità. Nel 2012 sono stati prodotti invece 4,56 milioni di veicoli (-2,1 %). Le vetture prodotte sono state 4,17 milioni, -1,3% sul 2011, mentre la flessione per autocarri e autobus è stata più marcata, -10,3%. La Corea del Sud è il 5 paese produttore al mondo, dopo Cina, USA, Giappone e Germania. La Corea del Sud è il 5 Paese produttore del mondo, dopo Cina, USA, Giappone e Germania. Nel 2013, secondo alcuni analisti, la produzione domestica dovrebbe contrarsi, a seguito dei nuovi insediamenti esteri (Hyundai costruirà un terzo stabilimento in Cina e un nuovo stabilimento in Brasile). Nel 2012 le esportazioni hanno invece riguardato 3,17 milioni di autoveicoli (+0,6%), di questi oltre 3 milioni sono state autovetture (+1,1%). Si tratta di un nuovo record quello conseguito nel 2012, a cui hanno contribuito non solo i mercati emergenti, ma anche i paesi dell Unione Europea. Per quanto riguarda le aree di destinazione, il 42,2% è destinato al continente americano (Nafta: 28,5% e Centro-Sud America: 13,4%), il 21,5% in Europa (UE27: 12,6% e Resto Europa: 8,9%), seguono il Medio Oriente con il 19,4%, l Africa con il 6,2% e l Asia-Oceania con il 10,7%. Nel 2012 è aumentata la penetrazione dei marchi coreani nell Unione Europea, che ha registrato un incremento delle vendite nel 2012 dell 11,6% con circa 770 mila autovetture e una quota del 6,1% (vs 5,1% del 2011), a fronte di un mercato complessivo dell area in calo del 7,8%. Analogamente in Italia con un mercato che nel 2012 è calato del 19,8%, i marchi coreani crescono del 12,2% e raggiungono il 5% di quota (era il 3,6% nel 2011). In controtendenza rispetto all andamento dei mercati delle autovetture in UE e in Italia (rispettivamente -7,8% e -19,8%), i marchi coreani hanno ottenuto ottime performance nel 2012, crescendo sia in termini di volumi che di quota. Asean I paesi produttori di autoveicoli, confederati nell ASEAN, Association of Southeast Asian Nations, hanno totalizzato 4,24 milioni di autoveicoli prodotti nel 2012, con un incremento del 41,5%, dopo la contrazione del 3,4% dell anno prima, dovuta soprattutto alle violente inondazioni avvenute ad ottobre 2011 in Tailandia. I Governi di alcuni Paesi dell ASEAN promuovono misure per attirare investimenti a produrre sui loro territori veicoli eco-friendly, elettrici e ibridi, sostenendo anche la domanda interna. Le previsioni per il 2013 stimano una produzione complessiva di 4,58 milioni di veicoli. La Tailandia, considerata la Detroit dell Asia, è il paese produttore più importante dell area Asean. L industria automotive è considerata un settore vitale per il Paese. Nel 2012 molti costruttori automotive giapponesi hanno annunciato le loro intenzioni di continuare ad investire in Tailandia. La Tailandia è considerata la Detroit dell Asia ed è il produttore più importante dell ASEAN con 2,45 milioni di veicoli prodotti nel ANFIA Area studi e Statistiche

52 La produzione 2012 si è attestata a 2,45 mln di autoveicoli, + 68%, rappresentando il 58% della produzione complessiva dell area federata. La produzione è stata sostenuta dalla domanda interna (+67%) e dall export. Per il 2013 la domanda interna potrebbe anche contrarsi, ma i livelli produttivi invece potrebbero crescere, spinti dalle esportazioni in particolare verso Giappone e Indonesia. L Indonesia con oltre 1 milione di veicoli prodotti ha registrato un incremento del 27% sul 2011, già in crescita del 19% sul Il Paese potrebbe essere utilizzato come base per l export da alcuni produttori giapponesi, fattore che incrementerebbe i volumi produttivi dell industria autoveicolistica in loco. In Malaysia sono stati prodotti circa 570 mila veicoli (+6,7%), grazie al Governo malese che ha promosso la popolarità degli eco-veicoli (veicoli a basso impatto ambientale). Nella prossima revisione del National Auto Policy è previsto il sostegno alla produzione e alla domanda di veicoli elettrici e ibridi. Filippine e Vietnam hanno prodotto rispettivamente 75 mila veicoli (+16%) e circa 74 mila (-27%). L Indonesia produce per la prima volta più di 1 milione di veicoli. Altri Asia In contrazione la produzione a Taiwan nel 2012 dell 1,2% con 339 mila veicoli, prevista in recupero nel 2013 (350 mila veicoli). Entro il 2016 Taiwan sarà uno dei primi dieci paesi produttori di veicoli elettrici nel mondo. Circa 160 mila veicoli sono stati prodotti in Pakistan, in leggera flessione dell 1,6% sul In Iran, secondo i dati provvisori di OICA, la produzione nel 2012 ha subito una pesante flessione del 40% con meno di 1 milione di veicoli a fronte di 1,65 mln prodotti nel Entro il 2016 Taiwan sarà uno dei primi dieci paesi produttori di veicoli elettrici nel mondo. 52 ANFIA Area studi e Statistiche

53 ASIA/OCEANIA Produzione autoveicoli 1.2 PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 CINA Passenger car ,2 MPV ,7 SUV ,8 Utility Vehicle ,2 Total Passenger Car ,0 LCV ,3 MHCV ,2 Total CV ,4 Total MV ,6 COREA DEL SUD Passenger car ,2 MPV ,6 Total Passenger Veh ,3 Truck ,3 Bus ,5 Special Purpose V ,4 Total CV ,3 Total MV ,1 GIAPPONE Passenger car ,5 Trucks ,5 Bus ,4 Total CV ,0 Total MV ,4 INDIA Passenger car ,6 Utility Vehicle ,5 MPV ,2 Total Passenger Veh ,5 LCV Truck ,2 LCV Bus ,0 MHCV Truck ,1 MHCV Bus ,9 Total CV ,4 Total MV ,3 IRAN * Passenger Vehicle ,0 Total CV ,0 Total MV ,0 PAKISTAN Passenger Car ,6 LCV ,9 Truck ,2 Total CV ,4 Total MV ,6 TAIWAN Passenger Vehicle ,6 LCV ,7 MHCV ,0 *Dato provvisorio OICA Total CV ,4 Total MV ,2 53 ANFIA Area studi e Statistiche

54 PAESI TIPO VEICOLO var. % 2012/11 FILIPPINE Passenger Vehicle ,1 Total CV ,7 Total MV ,2 INDONESIA Passenger car ,3 LCV ,1 MHCV ,0 Bus ,9 Total CV ,7 Total MV ,2 MALESIA Passenger car ,3 Total CV ,6 Total MV ,7 TAILANDIA Passenger car ,0 Total CV ,7 Total MV ,3 VIETNAM Passenger Vehicle ,4 Total CV ,7 Total MV ,7 AUSTRALIA Passenger Vehicle ,8 Total CV ,9 Total MV ,5 ASIA/OCEANIA- 13 PAESI TOTAL MV ,5 Passenger Vehicle ,0 CV ,6 Doppi conteggi ,5 ASIA - escluso J TOTAL MV ,7 ASIA - escluso Cina e J TOTAL MV ,8 SUD-EST ASIATICO* TOTAL MV ,8 ASEAN TOTAL MV ,5 *escluso Cina, Giappone, Iran Nota - Dati Oica e Associazioni nazionali elaborati da ANFIA 54 ANFIA Area studi e Statistiche

55 ITALIA - Sintesi economica Nel quarto trimestre del 2012 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 2,8% nei confronti del quarto trimestre del La media d anno si attesta 2,4% e le previsioni del FMI ad aprile 2013 per l anno in corso stimano una contrazione dell 1,5% (era dell 1% a gennaio 2013). Nella media dell intero anno 2012 l indice della produzione industriale segna una diminuzione del 6,4% rispetto all anno precedente; nel 2012 sono state autorizzate è 1.090,6 milioni di ore di Cig, contro i 973,2 milioni del 2011 (+12,1%). Il tasso di disoccupazione raggiunge il 10,7% in confronto all'8,4% di un anno prima. Il tasso di disoccupazione giovanile cresce di 6,2 punti percentuali, arrivando al 35,3%, con un picco del 49,9% per le giovani donne del Mezzogiorno. Per il 2013 è previsto che la disoccupazione aumenti ancora, toccando l 11,6%. Il potere d acquisto è crollato del 5% nel 2011 rispetto al Tenuto conto dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel 2012 è diminuito ancora del 4,8%. Il deteriorarsi del fronte occupazione e la contrazione perdurante della domanda interna, che riflette la debolezza dei consumi delle famiglie e degli investimenti fissi lordi, continua a soffocare l attività economica del Paese. In base al calcolo corretto (secondo i parametri europei), Istat ha precisato che il valore della pressione fiscale nei primi nove mesi del 2012 è pari al 41,3% (era il 39,8% nello stesso periodo dell anno precedente), mentre nel solo terzo trimestre 2012 la pressione fiscale è stata pari al 42,6% (era il 40,6% nel corrispondente trimestre del 2011). Per quanto concerne il commercio estero, nel confronto tendenziale le esportazioni crescono nel 2012 complessivamente del 3,7% e le importazioni invece calano del 5,7%. Il valore (FOB) delle esportazioni totali è stato di milioni di euro, mentre il valore (CIF) delle importazioni è ammontato a milioni di euro. Nel 2012 l avanzo è pari a 11 miliardi di euro (+9 mld saldo paesi UE, +2 mld saldo paesi Extra UE). In tale periodo, il saldo non energetico è pari a +74 miliardi. Il comparto Energia invece FLUSSI COMMERCIALI CON L'ESTERO EXP presenta un saldo Dicembre Dicembre 2012, dati destagionalizzati, milioni di euro IMP negativo di 63 mld di euro. Nel confronto tendenziale le esportazioni crescono nel complessivamente del 3,7% e le importazioni invece calano del ,7%. dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 Le esportazioni verso i paesi UE rappresentano il 56% del totale e verso i paesi extraeuropei il 44%. Nei paesi europei non UE il made in Italy registra crescite del 7,4% in Russia, del 10,2% in Turchia e del 10,8% in Svizzera, mentre nei paesi extraeuropei le esportazioni si riducono verso Cina e India rispettivamente del 9,9% e dell 10,3%, mentre crescono del 18,5% verso i paesi cosiddetti ASEAN. Anche verso gli USA l export registra un incremento del 16,8%. 55 ANFIA Area studi e Statistiche

56 La filiera produttiva italiana - Autoveicoli completi e telai I volumi produttivi domestici di autoveicoli sono in calo costante dall anno 2000, la crisi economica e il conseguente calo dei consumi, in particolare di beni durevoli quale l automobile, sia in Italia che in Europa, ne ha accentuato la contrazione a partire dal Nel 2012 complessivamente sono stati prodotti autoveicoli (-15%), circa i 2/5 della produzione del Italia - Produzione domestica di autoveicoli La produzione di autovetture nel 2012, con unità, ha registrato un calo a doppia cifra (-18%), parallelamente a quello della domanda interna (-19,8%). L export ha riguardato oltre 174 mila autovetture (-14% sul 2011), pari al 44% della produzione domestica. Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, nel 2012 la produzione con unità ha subìto una flessione del 10,8%, mentre l export, con oltre 202 mila unità, ha registrato un calo dell 8% rispetto ai volumi dell anno precedente e una quota dell 84% sul totale prodotto. E andato meglio al comparto dei veicoli industriali, nel 2012 sono stati prodotti circa veicoli (-0,9%), in linea con i livelli di produzione del L export di autocarri prodotti in Italia risulta in crescita del 4,7%. Infine, per gli autobus, la produzione è stata appena di 489 unità (-40%), mentre l export ha interessato poco più di 287 veicoli. La contrazione della domanda interna, fortemente penalizzata dalla scarsità di fondi pubblici a sostegno del trasporto pubblico locale per l ampliamento e il rinnovo delle flotte di autobus urbani, ha causato una pesantissima crisi del settore, fino alla chiusura dello stabilimento di Iveco a Valle Ufita. L'anzianità media degli autobus urbani circolanti è sempre più alta, è passata da 7,9 anni nel 2006 a 11 anni nel Il 50% del parco circolante finanziato è Euro II e classi precedenti. E grave quindi l assenza di un piano pluriennale di azioni e investimenti per garantire un efficiente e sicuro trasporto pubblico locale, in grado di salvaguardare quanto rimasto del settore industriale. 56 ANFIA Area studi e Statistiche

57 - Componentistica Produzioni nazionali di autoveicoli - Paesi a confronto (migliaia di autoveicoli) Germania UK Italia Nonostante il ridimensionamento dell industria domestica degli autoveicoli, reso ancora più evidente dal confronto (vedi grafico) con Germania e in particolare con il Regno Unito che ha saputo attrarre costruttori esteri e fronteggiare il pericolo di veder scomparire la propria industria, in Italia le aziende della componentistica hanno fatto leva sui fattori di competitività, dirottando una parte crescente delle loro produzioni alle commesse estere. Il comparto rappresenta da più di vent anni una realtà positiva della bilancia commerciale, dal 2004 al 2008 sopra i 6 miliardi di euro all anno, mentre nel 2009 questo valore è sceso a poco meno di 4 miliardi, riportandosi ai livelli del Nel 2010 il saldo positivo ha raggiunto i 5,7 mld di euro e nel 2011, grazie all ottimo andamento dell export, ha toccato i 7,3 mld di euro (+25,9% sul 2010). Nel 2012 il valore delle esportazioni di componenti per autoveicoli è stato di 18,1 mld di euro, in calo del 5,3% rispetto ad un anno fa, ma il saldo rimane attivo e pari a 7,5 mld di euro, grazie alla flessione delle importazioni del 10%. Nel 1 trimestre 2012 le esportazioni hanno registrato una crescita dell 1,8%, mentre nel 2, nel 3 e nel 4 trimestre i flussi di export hanno subìto contrazioni progressive rispettivamente del 5,1%, dell 8,7% e del 9,7% rispetto agli analoghi trimestri La classifica dell'export di componenti per paesi di destinazione vede al 1 posto la Germania con 3,72 mld di euro e una quota del 20,6% sul totale; seguono Francia (11,7% di quota), Polonia (7,2%), UK (6,9%), Spagna (6,2%); complessivamente i primi 5 paesi della classifica rappresentano il 52,6% di tutto l export; al 6, 7 e 8 posto si piazzano rispettivamente Stati Uniti (5,9%), Turchia (4,2%), Brasile (3,7%) e infine Belgio (2,8%) e Austria (2,5%). La suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 67% del valore dell'export con 12,1 mld di euro e un saldo attivo di 6,7 mld. Segue il comparto dei motori per un valore 3,3 mld di euro, che pesa per il 18,4% sul totale e un saldo attivo di milioni di euro. Diminuisce la quota della componentistica sul totale di tutte le esportazioni e passa dal 5,1% del 2011 al 4,6% del 2012, anche la quota delle importazioni diminuisce leggermente sul totale complessivo delle importazioni: il 2,8% (vs 2,9 un anno fa). 57 ANFIA Area studi e Statistiche

58 Immatricolazioni Il mercato degli autoveicoli ha registrato nel 2012 un calo complessivo del 21%, se confrontato con l anno 2007 significa una pesantissima flessione del 44,7%. - Autovetture Dal 2007, anno record delle vendite con circa 2,5 milioni di vetture nuove, in avanti, il mercato ha subìto una costante contrazione dei volumi, fino ad arrivare a 1,4 milioni di registrazioni nel 2012 (sui livelli di 30 anni fa). Rispetto al 2007, la perdita ammonta a circa 1,1 mln vetture (-44%), con riflessi pesantissimi sulla produzione industriale e sull occupazione. La media delle vetture immatricolate nel biennio è di 1,57 milioni di unità, ben lontana dal volume medio conseguito nel periodo , pari a 2,19 mln di unità. Nel 2012 il Gruppo Fiat-Chrysler detiene il 29,6% del mercato, seguita dal Gruppo VW con il 13,2% e il Gruppo PSA con il 9,9%. Mercato autovetture - Trend annuale Volumi in.000 Variazioni % a/a ,1 3,6-1,2 0,0 38,8-1,0-1,7 30, ,0-0,4-5,5-1,4 0,8 4,0 7,2 10,0-1,2-0,1-9,2 0,0-13,3-10,8-10,0-19, ,0 40,0-20,0-30,0-40,0 L aumento dei prezzi dei carburanti e il calo generalizzato dei consumi, incluso quelli di benzina e gasolio, hanno spinto gli acquirenti verso modelli ad alimentazione alternativa, le cui vendite sono passate dal 5,6% di quota del 2011 al 13,5% del 2012, con una crescita del 92% rispetto all analogo periodo del 2011, con circa 189 mila vetture. In particolare le vetture a GPL e a metano hanno conquistato rispettivamente il 9,1% e il 3,8% del mercato. Le vetture a metano potrebbero avere più mercato, ma sono penalizzate rispetto a quelle a GPL, da una rete distributiva insufficiente e localizzata principalmente in alcune regioni del centro Italia. Le vetture ibride rappresentano appena lo 0,5% del mercato. Il mercato delle autovetture diesel rappresenta il 53,1% del totale delle nuove registrazioni, con oltre 745mila unità. La media delle emissioni di CO2 delle nuove vetture immatricolate nel 2012 scende a 126,2 g/km da 129,9 g/km del L obiettivo della Commissione Europea per il 2015 (130 g/km) è quindi già stato raggiunto dal nostro Paese. 58 ANFIA Area studi e Statistiche

59 ITALIA - Mercato vetture nuove diesel - trend ,0 1400,0 1200,0 1000,0 800,0 600,0 400,0 200,0 0,0 58,0 58,6 58,2 55,6 55,2 48,4 50,5 53,1 43,0 41,8 45,9 33,4 36,2 805,5 876,0 989,8 1090,7 1318,3 1314,0 1360,1 1386,3 1092,5 903,3 900,2 965,7 745, volumi in.000 quote 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 ANFIA-Studi e Tra i fattori che hanno inciso sulla caduta del mercato auto, sicuramente l aumento esponenziale dei prezzi alla pompa dei carburanti nel 2012 ha giocato un ruolo determinante: il prezzo medio annuale della benzina ha registrato una progressione del 16%, quello del gasolio auto del 20% e quello del GPL del 7,9%. Nel 2012 è aumentata ancora l incidenza fiscale sul prezzo medio annuale alla pompa dei carburanti, le imposte incidono per il 57,5% sul prezzo della benzina, per il 52,9% su quello del gasolio e per il 35,2% sul GPL. PREZZI MEDI ANNUALI DEI CARBURANTI ALLA POMPA (Euro per 1000 litri) Anno Benzina 1.787,3 Anno Gasolio 1.538, ,6 Anno GPL 1.380, , , , , , , , , , , , , , , ,9 823,1 940,3 762,6 855,7 876,9 647,4 680,6 661,2 626,0 519,3 540,8 539,2 570,0 561, Di conseguenza, nel 2012 i consumi di carburanti sono scesi del 10,8% per la benzina senza pb e del 10,4% per il gasolio auto, crescendo, invece, del 6,3% per il GPL. Nel 2011, i consumi di benzina erano già scesi del 6% sul 2010, mentre quelli del gasolio auto erano leggermente cresciuti dell +1% e quelli del GPL del 4,4%. Nei primi 2 mesi del 2013 i consumi di benzina e gasolio continuano a scendere, rispettivamente del 6% e del 4%, mentre aumentano i consumi di GPL, +7,8%. Il calo delle vendite determina una pesante contrazione del fatturato per le Case auto e per i concessionari, ma anche per le casse dello Stato in termini di perdita IVA e di minor introiti derivanti dalle tasse sui carburanti, dovuti al calo dei consumi, e al calo del gettito derivante da tutti i beni e servizi per usare l auto. Per quanto concerne la struttura del mercato delle autovetture secondo la tipologia del proprietario, le vetture intestate a persone fisiche (privati, taxi, leasing persone fisiche) sono calate vertiginosamente. 59 ANFIA Area studi e Statistiche

60 In cinque anni dal 2007 al 2011 il potere d acquisto delle famiglie è crollato del 5%, secondo le indagini di Istat, e 6,7 milioni di italiani si trovano in forte difficoltà. Una sempre più ampia fascia della popolazione è poi esclusa dal mondo del lavoro e quindi senza possibilità di investire nel proprio futuro: nel 2009, anno di inizio della crisi, i Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non sono in formazione e ormai, dopo molti tentativi non cercano più neppure un lavoro, erano il 19,5% di questo segmento di età. Due anni dopo (2011) erano cresciuti di oltre tre punti percentuali (22,7%). Sicuramente cresciuti anche nel L incertezza sul futuro induce alla prudenza anche chi in realtà potrebbe o vorrebbe acquistare o cambiare l automobile. Tra i fattori che frenano l acquisto di un auto ci sono poi i costi per il suo utilizzo (aumento dei prezzi dei carburanti, dei premi assicurativi, il costo dei parcheggi, etc), le imposte/tasse, le limitazioni all uso dell auto nei centri urbani (aumenta il numero di persone che va a piedi o usa la bicicletta per brevi percorsi in sostituzione dell auto). Le vetture intestate a privati (persone fisiche, leasing persone fisiche, taxi) sono passate dal 71,7% del 2010 al 66,5% del 2011 e a fine 2012 sono scese al 64%. E aumentata, per contro, la quota di vetture a noleggio, che è passata dal 13,3% del 2010 al 18% del 2012, anche se il comparto registra un calo in termini di volumi del 9,9% sul Il mercato del Leasing intestato a Persone Giuridiche scende del 27% con una quota dell 1,7%, mentre le vetture intestate a Società rappresentano il 16,2% del mercato (-16% di mercato sul 2011). In cinque anni (dal 2007 al 2011) il potere d acquisto delle famiglie è crollato del 5% e 6,7 milioni di italiani si trovano in forte difficoltà. Tra i fattori che frenano l acquisto di un auto ci sono poi i costi per il suo utilizzo (aumento dei prezzi dei carburanti, dei premi assicurativi, il costo dei parcheggi, etc), le imposte/tasse, le limitazioni all uso dell auto nei centri urbani. La Legge di Stabilità per il 2013 ha ridotto drasticamente la percentuale di deducibilità dei costi per i veicoli non destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell attività d impresa, arte o professione (cosiddette auto aziendali), su un tetto di costo massimo deducibile già basso, pari a euro, fermo ormai dal A partire dall esercizio 2013, infatti, la percentuale di deducibilità viene fissata al 20%, rispetto al precedente 40% (tale misura era stata portata al 27,5% dalla Riforma mercato del Lavoro, che viene definitivamente sostituita al 20% dalla Legge di Stabilità). Un trattamento fiscale penalizzante rispetto a quanto avviene in altri Paesi europei, come Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, dove la deducibilità è al 100% su un tetto di costo illimitato; stesso discorso vale per la detraibilità dell IVA, che in Italia si attesta al 40% a fronte del 100% di altri paesi d Europa. Nel 2012, perdono quota le utilitarie (segmento B) e le medie (segmento C e D), così le vetture di lusso e le sportive, mentre acquistano punti di quota le superutilitarie, i SUV compatti, medi e i monovolumi medi. Nel 2012 sono aumentate le immatricolazioni nelle regioni autonome (Valle d Aosta e Trentino Alto Adige, in particolare), poiché non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalla Legge n. 148/2011 entrata in vigore il 17 settembre 2011, che aveva sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il mantenimento del calcolo dell IPT in misura fissa per gli atti soggetti ad IVA nelle Regioni a Statuto Speciale ha provocato, ad esempio, in Val d Aosta un 2,6% del totale immatricolato vs 1,8% del 2011 e in Trentino Alto Adige un 12,2% del mercato vs l 1,9% dell anno precedente. Il Lazio, invece, ha visto ridimensionarsi il peso del noleggio sul totale mercato: il 9,7% contro il 16,5% del Una situazione che ha determinato una evidente distorsione del mercato. 60 ANFIA Area studi e Statistiche

61 In particolare le imprese di noleggio, hanno approfittato dell'agevolazione costituita dalla possibilità di creare una nuova sede legale nelle province di Trento e Bolzano che permettono di immatricolare i veicoli pagando per l'ipt una tariffa fissa, generando un'imponente flusso di nuove immatricolazioni. Il beneficio è al contrario rimasto più teorico che pratico per le società di leasing, che non offrono in locazione solo auto, ma anche imbarcazioni, immobili e macchinari industriali, per le quali aprire nuove sedi è dunque una faccenda assai più complicata. Tale fenomeno ha creato una diminuzione rilevante del gettito derivante dall'ipt nelle province dove si paga quella a tariffa normale, e neppure le modifiche normative introdotte recentemente sono riuscite ad arrestarla. Il successivo D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre 2012, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. Le previsioni per l anno 2013 stimano un mercato delle autovetture ancora in flessione tra il 7 e il 10%. I trasferimenti di proprietà totali hanno riguardato autovetture con una diminuzione del 10,7% sul 2011, di questi le minivolture (vendite temporanee ai concessionari) invece sono state (-11,7%). Le radiazioni di auto sono state (+1,4%) sul Trasporto merci La crisi globale del ha profondamente colpito il comparto del trasporto merci in Italia e il limitato recupero del 2010 non è stato sufficiente per innescare un inversione di tendenza. Anzi la profonda recessione in cui è entrata l Italia ha determinato per il 2012, un nuovo pesante ridimensionamento del mercato degli autoveicoli adibiti al trasporto merci. La correlazione tra immatricolazioni e Pil è abbastanza significativa, com è naturale, dato che la vendita di veicoli commerciali è chiaramente influenzata dal ciclo economico. Nel 2012 il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha subìto una forte contrazione, attestandosi a circa 117 mila unità, con una perdita pari ad un terzo dei volumi del 2011 (-32%). Rispetto al 2007 (anno record di vendite) la contrazione è del 52%. Fiat Professional mantiene la leadership, seguita a gran distanza da PSA e Renault. Raggiunge quasi il 7% del totale, il mercato dei veicoli leggeri ad alimentazione alternativa. Nel settore degli autocarri, i dati sono altrettanto negativi: dopo la breve ripresa del 2010 e del primo semestre 2011, molto più contenuta che nel resto d Europa, la domanda è tornata a scendere a tassi sempre più marcati, aggravandosi nel Nel 2012 sono stati rilasciati libretti di circolazione (-29% sul 2011), di questi (-28,5%) riguardano gli autocarri con ptt >16t. Iveco è sempre leader del mercato, nonostante il calo dei volumi di vendita del 24%, inferiore a quello del totale venduto. 61 ANFIA Area studi e Statistiche

62 In flessione anche il mercato autobus, che con sole immatricolazioni, cala del 30% sul In particolare il comparto degli autobus finanziati registra ormai un pesante ridimensionamento (-37% sul 2011), con gravi conseguenze per il trasporto pubblico locale in termini di qualità di servizio offerto ai passeggeri, di sicurezza stradale e di impatto ambientale (mezzi vecchi e inquinanti non aiutano l ambiente). MERCATO AUTOBUS FINANZIATI Nel 2012 per il comparto dei rimorchi e semirimorchi con ptt >3,5 t. le immatricolazioni sono calate del 34%, con solo veicoli. La situazione del mercato è particolarmente difficile e mette in ginocchio un settore, in cui la produzione nazionale soddisfa oltre il 60% del mercato, che dà lavoro a decine di aziende, non più in grado di reggere a volumi di mercato così bassi a fronte di una capacità produttiva oggi sovradimensionata (nel 2007 s immatricolavano veicoli, di questi il 70% era di produzione nazionale). Il 2013 potrebbe avere un andamento leggermente migliore grazie ad una misura di sostegno al rinnovo del parco rimorchi e semirimorchi per il trasporto intermodale (combinato marittimo e ferroviario), attuativa del Decreto interministeriale 13 marzo 2013, n. 92 recante la ripartizione delle risorse destinate per l anno in corso all'autotrasporto. Questa misura darà avvio, a partire dal prossimo giugno, alle procedure per l'erogazione dei contributi per investimenti effettuati dalle imprese di autotrasporto tra la data di entrata in vigore del decreto attuativo e il 31 dicembre 2013, Verranno premiate le imprese che investiranno in sicurezza e nuove tecnologie acquistando rimorchi e semirimorchi con telai attrezzati per trasporto container o casse mobili, dotati di particolare strumentazioni di sicurezza quali, dispositivi di frenata EBS e sistemi di controllo elettronico della stabilità, con contestuale radiazione di rimorchi o semirimorchi con più di 10 anni di età. Questa misura, oltre a fornire un auspicata e necessaria spinta al mercato, contribuirà a rinnovare il parco circolante dei veicoli rimorchiati, la cui età media, come meglio evidenziato di seguito, è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni, rendendo vani gli sforzi dell industria sempre volti all innovazione tecnologica e al miglioramento delle prestazioni ambientali e di sicurezza dei veicoli. In assenza di misure di questo genere, di fronte ai numeri sopra citati, possono resistere solo le aziende che hanno ordinativi e fatturati dai mercati esteri. 62 ANFIA Area studi e Statistiche

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