pagina 1 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.1 Con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Belluno logo CCIAA
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1 pagina 1 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.1 Con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Belluno logo CCIAA
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3 pagina 3 PREMESSA... pag. 5 INTRODUZIONE... pag. 6 DIVENTARE ARTIGIANO... pag. 7 PROGETTO DI IMPRESA... pag. 8 LE DOMANDE A CUI BISOGNA RISPONDERE... pag. 8 LA RICERCA DI MERCATO... pag. 9 IL PIANO DI MERCATO... pag. 10 L ITER NORMATIVO... pag. 11 L ARTIGIANO - CARATTERISTICHE IMPRESE ARTIGIANE... pag. 13 CHI È IMPRENDITORE ARTIGIANO... pag. 13 LE ATTIVITÀ CONSIDERATE ARTIGIANE... pag. 13 LE SOCIETÀ ARTIGIANE... pag. 14 COLLABORATORE ARTIGIANO... pag. 15 NUMERO ADDETTI: LIMITI... pag. 16 L ATTIVITÀ DL VENDITA... pag. 22 LA PROFESSIONALITÀ... pag. 22 IL FISCO... pag. 24 I.V.A.... pag. 24 QUALE TIPO DI IMPRESA SCEGLIERE... pag. 24 QUANTO COSTA ESSERE ARTIGIANO... pag. 28 GLI ADEMPIMENTI FISCALI... pag. 29 INVESTIRE PER FARE E SVILUPPARE L ATTIVITA... pag. 31 IL CREDITO - LE STRUTTURE ARTIGIANE DL CREDITO... pag. 31 IL CREDITO AGEVOLATO... pag. 31 LA REGIONE... pag. 32 I DIPENDENTI... pag. 34 LA SICUREZZA... pag. 36 L AMBIENTE... pag. 39 INNOVAZIONE E FORMAZIONE... pag. 39 LA POLITICA PER LA QUALITÀ... pag. 41 SMALL BUSINESS ACT... pag. 43 L Europa si schiera al fianco delle Piccole-Media Imprese IL VOCABOLARIO PER L IMPRESA... pag. 44 Pratiche e adempimenti più frequenti LA REALTA ASSOCIATIVA... pag. 60 Descrizione, servizi offerti e conclusioni
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5 pagina 5 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.5 L imprenditore - per la natura stessa del fare che si esplica nel lavoro in autonomia deve essere in grado di esprimere alcune capacità personali spesso non indispensabili in altre attività lavorative. Deve anzitutto saper decidere e agire in autonomia, curando la coerenza delle decisioni con il progetto d impresa. Deve, poi, essere determinato, ma contemporaneamente flessibile ed adattabile. Deve possedere un buona qualità e quantità di conoscenze, ma essere disponibile a riconoscere i limiti del sapere proprio, favorendo la partecipazione di altri portatori di conoscenza (familiari, soci, professionisti)al progetto d impresa. Deve quotidianamente dimostrare una adeguata attitudine a guidare e gestire le persone, meglio se con l aiuto di una buona capacità di ascolto e di valorizzazione dei collaboratori. Infine, deve saper comunicare, dimostrando una buona capacità di relazionarsi con i destinatari interni ed esterni dell impresa. La complessità delle società contemporanee richiede, poi, che il piccolo imprenditore coltivi al meglio la capacità di innovazione, trasformando la competenza innovativa incrementale che gli è da sempre propria in know-how spendibile sul mercato. Non guastano, infine, competenze informatiche adeguate e capacità di comunicare efficacemente a tutti gli interlocutori gli elementi originali e distintivi del proprio progetto d impresa. Rappresenta, infine, un arma vincente la capacità di spostare significativamente gli equilibri aziendali dalla quantità alla qualità, con un attenzione specifica alla responsabilità sociale d impresa - intesa come capacità del piccolo imprenditore all assunzione di responsabilità verso i problemi che preoccupano i consumatori e i cittadini e come conseguente volontà di assumere comportamenti pertinenti e consequenziali- e della tutela e salvaguardia dell ambiente, del territorio e delle risorse energetiche - intese non solo come generiche sensibilità, ma come parametri di riferimento sia dell organizzazione d impresa, sia della proposta aziendale di beni e servizi. Questo insieme di capacità e di abilità ha consentito al modello della piccola impresa di affermarsi come elemento essenziale dello sviluppo economico del Paese e, in particolare, dell economia del Nord-Est, nonostante il pensiero economico e la classe politica siano, purtroppo, ancora prigionieri del modello di industrializzazione incentrato sulla grande azienda. L Europa si è dimostrata più lungimirante della classe dirigente nazionale che pur governa il Paese europeo a maggior presenza di piccole imprese - ed ha approvato lo Small Business Act, un atto di indirizzo che mira a migliorare l approccio politico globale allo spirito imprenditoriale, ad ancorare irreversibilmente il principio Pensare anzitutto in piccolo nei processi decisionali - dalla formulazione delle norme al pubblico servizio - e a promuovere la crescita delle PMI aiutandole ad affrontare i problemi che continuano a ostacolarne lo sviluppo. Pensare anzitutto in piccolo è diventata, così, la nuova, grande sfida lanciata dall Europa, una sfida destinata, probabilmente, a diventare anche l occasione perché dottrina e politica si occupino finalmente, di più e meglio, delle nuove generazioni, le cui occasioni di occupazione sono oggi legate prevalentemente proprio al lavoro autonomo e alle professioni. L obiettivo è ambizioso, ma sicuramente di grande prospettiva, perché, come si legge nella documentazione ufficiale dell Unione Europea, al giorno d oggi, la sfida principale dell UE è gestire la transizione verso un economia basata sulla conoscenza. Se avrà successo, avremo un economia competitiva e dinamica con posti di lavoro migliori e più numerosi e un più alto livello di coesione sociale. dott. Walter Capraro Direttore Unione Artigiani e Piccola Industria Confartigianato di Belluno
6 pagina 6 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.6 Il Gruppo Giovani Imprenditori dell Unione Artigiani di Belluno è sorto nel 1987 e raccoglie i titolari, i soci ed i collaboratori di imprese artigiane di tutti i settori, con la comune caratteristica di non superare il limite anagrafico di 40 anni. Da quando è nato ha rappresentato una palestra di allenamento per dirigenti del domani e, al suo interno, molti giovani hanno portato esperienze e contributi in termini di idee e conoscenze. L attuale Consiglio Direttivo è composto, oltre al presidente, da otto consiglieri di cui due vice presidenti (Vanni Pollet e Matteo Somavilla), e altri consiglieri (Ruderico Cassol, Alice Corso, Mario Curto, Lara De Bernardin, Alessio De Paris, Silvano Savaris). Uno degli impegni che più occupano l attività del gruppo ed in cui crediamo particolarmente, è quello di formare la migliore consapevolezza del giovane imprenditore o di colui che intenda diventarlo, così da portarlo a credere nelle proprie potenzialità e capacità. L obiettivo viene raggiunto con l ausilio dell Associazione che accompagna il giovane imprenditore, con il fine di tramutare l ambizione imprenditoriale in progetto e, infine,il progetto in realtà da vivere quotidianamente. Per questo impegno il gruppo ha intrapreso, nel tempo, diverse iniziative: incontri sul territorio provinciale; iniziative rivolte al mondo della scuola fra le quali uno studio sui libri di testo che evidenzia come sia male rappresentata la realtà artigiana nei testi scolastici di scuole medie e superiori, nonchè specifici incontri di orientamento per i ragazzi delle scuole medie cui viene illustrata la realtà artigiana anche ai fini di un futuro sbocco professionale o lavorativo. Il Gruppo promuove, inoltre, attività di approfondimento di tematiche importanti nello sviluppo dell azienda, tra cui gli snodi nel passaggio generazionale e le problematiche fiscali,finanziarie, sindacali e creditizie.. collaboriamo, infine, con le iniziative a livello nazionale e regionale di Confartigianato. L idea di una guida per i giovani è nata dall esigenza, più volte rappresentata dai nostri associati, di guidare nei diversi percorsi chi voglia creare un impresa ed è costretto ad attraversare l architettura delle Pubbliche Amministrazioni, seguendo le procedure, spesso macchinose, degli Enti e delle Istituzioni. Non abbiamo tralasciato anche qualche consiglio pratico e qualche suggerimento, frutto dell esperienza maturata nel quotidiano vivere in azienda. Ne è nato uno strumento che, senza alcuna ambizione alla completezza o all esaustività delle tematiche affrontate, potrà aiutare il giovane che si accinge a diventare imprenditore ad affrontare con maggiore serenità l impresa di fare un impresa. Renato Franceschi Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Artigiani UAPI Belluno
7 pagina 7 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.7 DIVENTARE ARTIGIANO Per diventare artigiano senza subire spiacevoli sorprese è indispensabile seguire precisi percorsi. Vanno valutati tutti gli aspetti, sia positivi che negativi, per non intraprendere il percorso di migliaia di ditte costrette a chiudere la propria attività in pochi anni. Sono necessarie un abilità tecnico-manuale e una professionalità acquisita con studio e lavoro. Questi sono requisiti per competere sul mercato, qualsiasi sia il mestiere assunto. A volte trascurata ma di vitale importanza è anche la capacità organizzativa dell aspirante imprenditore al fine di orientare in modo oculato ed efficace investimenti e gestione aziendale. L artigiano, specie agli inizi, oltre che titolare di azienda, è infatti anche responsabile degli uffici personale, produzione, vendita, marketing...
8 pagina 8 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.8 PROGETTO DI IMPRESA L apertura di una ditta presuppone l esistenza, di un progetto di impresa che, nella mente dell aspirante imprenditore o redatto sulla carta, si prefigge di dare risposte a una serie di domande e di strategie che si intendono intraprendere con la nuova impresa. Un piano di impresa viene redatto non tanto per conoscere la realtà futura dell azienda ma piuttosto per evidenziare gli obiettivi che l imprenditore si prefigge. Tale progetto redatto sulla carta, prende il nome di Business Plan, che significa piano d impresa. Quanto più dettagliato e scrupoloso sarà questo piano, tanto più saranno attendibili le informazioni in esso contenutevi. Senza addentrarci nelle elaborazioni finanziarie, che prevedono l analisi degli investimenti, dei costi e dei ricavi per un periodo di anni futuri e che costituiscono un aspetto basilare del piano, si ritiene utile evidenziare almeno le informazioni che l aspirante imprenditore deve riassumere per proporre un proprio piano d impresa. ASPETTI DESCRITTIVI Una chiara descrizione dell attività che si intende svolgere, accompagnata da una breve storia sull'imprenditore, su come ha rilevato un'opportunità, e perché crede di poter avere successo. L'identificazione della missione dell'azienda. Gli obiettivi di breve (un anno) e lungo periodo (dai cinque ai venti anni). Inoltre, nel caso il piano venga sottoposto per l'ottenimento di finanziamenti, occorre specificare già nella parte introduttiva, staccando la frase dal resto del testo, l'ammontare che si richiede, il periodo di tempo necessario per il rimborso, le eventuali garanzie offerte. LE DOMANDE A CUI BISOGNA RISPONDERE Prima ancora di parlare dell'impresa che si intende creare bisogna definire il settore in cui essa andrà a operare, che molto spesso non è mai unico. Per una corretta valutazione del proprio mercato potenziale bisogna conoscere uno a uno i sub settori in cui si opera. L'imprenditore deve tenere presente che una nicchia di settore troppo ristretta può essere pericolosa per un'azienda monoprodotto o monoservizio. E sempre meglio diversificare la propria attività su più nicchie per salvaguardarsi da periodi neri. settore 1. Nascita dell opportunità: dove, quando e come si è capito che il mercato avrebbe dato spazio a un'azienda come quella che si intende formare. 2. Area di operatività: dove si intende operare e perché; come si considera, a livello generale, la concorrenza in tale zona, e quale può essere la domanda per i prodotti/servizi offerti. 3. Clientela: chi può comprare i prodotti/servizi offerti e per quale motivo. 4. Imprenditore/i: chi costituisce l'azienda e chi la dirigerà; quali sono le sue esperienze e perché ritiene di poter gestire tale attività; quali sono le sue capacità pratiche e quale l'esperienza diretta nel settore.
9 pagina 9 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.9 I servizi prodotti offerti I prodotti o servizi, se più di uno, devono essere trattati separatamente dando un'idea di massima dei seguenti elementi: 1. Tipo di prodotto o servizio offerto. 2. Metodo di produzione (o come si intende fornire il servizio). 3. Prezzo 4. Comparazione del prezzo con quello della concorrenza 5. Vantaggi dei prodotti/servizi. IMPRENDITORE a) Nome, cognome ed età degli imprenditori. b) Ruolo che occuperanno nella nascente azienda. c) Descrizione dettagliata dei loro precedenti incarichi. d) Punti di forza in termini di specializzazione in particolari settori. LA RICERCA DI MERCATO Dati demografici. Dati geografici. Dati caratteristici. a) Il cliente potenziale b) Il trend di sviluppo dello stesso c) La concorrenza. Una delle preoccupazioni maggiori da porsi è lo studio di un piano di marketing. La base di un buon piano di marketing è data dalla ricerca di mercato, dalla quale si possono rilevare i dati necessari. Per impostare una corretta strategia di penetrazione nel mercato bisogna e- videnziare: Dati relativi all'orientamento al prodotto. In seguito si deve individuare la tendenza del mercato: il settore sta crescendo o sta calando? E in fase di boom o di stagnazione? tasso di sviluppo previsto? E per quanto tempo?
10 pagina 10 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.10 Tutte queste sono domande a cui si dovrebbe rispondere pur non essendo facile trovare i dati necessari. Occorre inoltre porsi il problema dell effettiva necessità del nostro prodotto, per questo occorrono specifiche ricerche o test appositi. I più comuni consistono nella ricerca tramite telefono, direct mail, interviste dirette; altri, più sofisticati, prevedono l'effettivo test su un gruppo di persone rappresentanti l'universo dei consumatori che si intende raggiungere. Un errore comune è quello di credere di non avere concorrenti, perché nessuno offre gli stessi esatti servizi o prodotti. In realtà, tutti coloro che offrono servizi simili o collaterali saranno in concorrenza. IL PIANO DI MERCATO Un noto sistema per elaborare un piano di mercato è quello delle 4 P: prodotto - prezzo - posto pubblicità Descrizione PRODOTTO PREZZO POSTO PROMOZIONE Il prodotto deve essere studiato in funzione del mercato; non basta avere un'idea buona, per vendere occorrono invece tanti adattamenti per renderla appetibile ai potenziali clienti. l'imprenditore deve riuscire a scoprire: <<Quanto è disposto a pagare il mio potenziale cliente per il mio prodotto? >> Il prezzo deve essere accessibile. Il prezzo deve riflettere l'immagine che si vuol dare al prodotto. Qual è il luogo strategicamente più adatto per vendere il prodotto. Come distribuirlo. La promozione include tutte le attività di tipo promozionale e pubblicitario che l'azienda intraprende per incrementare le proprie vendite. Essa deve seguire un piano logico e predeterminato, facente parte del piano strategico generale. Le decisioni critiche riguardano: le risorse da investire. I mezzi da utilizzare. Il messaggio da proporre. Il target a cui rivolgersi. IL PIANO DI PRODUZIONE 1. La sede produttiva Gli elementi di cui dare descrizione sono essenzialmente: le dimensioni, l'ubicazione, i sistemi di riscaldamento o condizionamento, il
11 tipo di immobile, le condizioni generali dello stesso, i limiti, i vantaggi e le restrizioni. 2. Fornitori di materie prime. 3. Metodi di produzione. Ciclo di lavorazioni, programmato in funzione di uomini, tempi e macchinari. 4. Materie prime utilizzate. Se si utilizzano particolari materiali, soggetti ad approvazioni speciali, necessita una descrizione degli stessi, con allegate le autorizzazioni. In particolare se si tratta di prodotti tossici. 5. Controllo qualità. Adeguato sistema di controllo della qualità dei prodotti. 6. Macchinari. I macchinari utilizzati per la produzione, presentando allegati dichiaranti lo stato d'uso, la capacità produttiva, le caratteristiche tecniche, il grado di utilizzo, le necessità di manutenzione. 7. Investimenti. 8. Manodopera. pagina 11 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.11 L ITER NORMATIVO Le tappe normative per diventare "Artigiano" sono molteplici e variano in base al tipo di attività che si intende intraprendere. Per tutti comunque la partenza avviene con: l iscrizione presso l Agenzia delle Entrate, l Albo delle Imprese Artigiane, l Inail. è competente quello nel cui ambito territoriale ricade la sede legale dell'azienda. è necessario che il relativo immobile sia contestualmente idoneo alla destinazione artigianale e che sia certificata l idoneità igienico-sanitaria con formale autorizzazione rilasciata dall'ulss (Unità Locale sociosanitaria). della Pubblica Sicurezza. Per speciali attività vanno poi acquisite particolari autorizzazioni comunali e/o
12 pagina 12 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.12 Per attività di odontotecnico e di ottico è richiesto il diploma di abilitazione vidimato dall'ulss. Per le professioni di acconciatori, estetista, autotrasportatore, autoriparatore, installatore di impianti anche per evacuazione gas, fumi e condense, attività di facchinaggio e movimentazione merci e per l attività di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione esistono particolari leggi di abilitazione professionale che fissano requisiti, modalità e procedure per poter esercitare in proprio la professione. Per l attività di pulizie vengono richiesti requisiti di capacità economico finanziaria e di onorabilità Se l attività, qualunque essa sia, viene svolta con la "forma" della società l'atto di costituzione va formalizzato presso un notaio e registrato presso il Registro Imprese della locale Camera di Commercio. I titolari soggetti all'obbligo assicurativo sono tenuti a denunciare all'inall entro lo stesso giorno di inizio attività. Con questi documenti, al codice fiscale, va presentata domanda di iscrizione all'albo Imprese Artigiane. Si elencano alcune "situazioni" per le quali si richiedono particolari procedure di domanda / autorizzazione: tutto ciò solo per diventare artigiano ed iniziare l attività, anche se molte sono richieste solo per alcune tipologie di attività. Per la sede operativa Per l attività Destinazione d'uso dei locali Denuncia al Sindaco inizio attività Scheda informativa ULSS Domanda autorizzazione/licenza esercizio attività. Autorizzazione igienicosanitaria Patente gas tossici Autorizzazione approvvigionamento idrico Autorizzazione scarichi Iscrizione INAIL Autorizzazione emissioni in atmosfera Denuncia occupazione superficie pubblica (plateatico) Denuncia impianti messa a terra Richiesta certificato prevenzione incendi Gestione rifiuti Organizz. della sicurezza Licenza dotazione apparecchi frigoriferi Iscrizione Ufficio metrico Licenza UTF
13 pagina 13 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.13 L ARTIGIANO - CARATTERISTICHE IMPRESE ARTIGIANE LEGGE QUADRO PER L'ARTIGIANATO La normativa che definisce le caratteristiche per essere riconosciuto imprenditore artigiano è la Legge 8 agosto 1985, n. 443 "Legge quadro per l'artigianato", che ha sostituito la prima legge di settore (25 luglio 1956, n.860), ora riformata dalla Legge n.15 del 4 marzo 2010 pubblicata nel BUR n. 21 del La legge quadro, oltre a determinare i requisiti oggettivi (dell'impresa) e soggettivi (dell'imprenditore), demanda alle Regioni la promulgazione di leggi che, nel rispetto di quanto previsto dalla norma nazionale, disciplinino il comparto nell'ambito del proprio territorio. Va in proposito ricordato che l'artigianato è materia di decentramento in quanto compresa nell elenco di cui all'art. 117 della Costituzione. LEGGE REGIONALE DISCIPLINA DELL'ARTIGIANATO Le leggi sull'artigianato definiscono e regolamentano anche gli organi di autogoverno della Categoria, stabilendo la costituzione a livello locale della Commissione Provinciale per l'artigianato (CPA) e della Commissione Regionale per l'artigianato (CRA) in ambito regionale. Sia la precedente normativa che la legge regionale recentemente approvata sanciscono l'obbligo dell'iscrizione all'albo Imprese Artigiane (AIA) per le imprese che siano in possesso dei requisiti previsti dalle norme citate. Viene inoltre stabilito che solamente le imprese iscritte all'albo possano utilizzare denominazioni in cui ricorrono riferimenti all'artigianato. Chiunque non rispetti queste norme, è soggetto alla applicazione di sanzioni amministrative. CHI E' IMPRENDITORE ARTIGIANO L'art. 2 della legge definisce le caratteristiche dell'imprenditore artigiano chiarendo che per essere considerato tale deve avere una partecipazione anche manuale e professionale nel processo produttivo dell'impresa, assumendone la piena responsabilità e gestione. La particolarità dell'imprenditore artigiano, pertanto, consiste nello svolgere in prima persona, pur con l'eventuale ausilio di personale dipendente, il lavoro all'interno della sua impresa. Anche l attività di direzione del personale dipendente, intesa come momento di gestione operativa dello stesso, può rientrare tra il concetto di lavoro manuale. Inoltre lo stesso imprenditore può essere titolare di una sola impresa artigiana, mentre può essere socio in altre società. LE ATTIVITÀ CONSIDERATE ARTIGIANE Se l'art.2 della Legge quadro traccia le caratteristiche dell'imprenditore artigiano, gli artt. da 3 a 4 definiscono le particolarità dell'impresa. Questa viene considerata artigiana quando al suo interno vengono svolte attività di:
14 pagina 14 Produzione di beni, anche semilavorati L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.14 Prestazioni di servizi Sono invece escluse: Le attività agricole Le prestazione di servizi commerciali La intermediazione nella circolazione dei beni La somministrazione al pubblico di alimenti e bevande Nel caso in cui queste ultime attività dovessero essere svolte in maniera strumentale ed accessoria all'esercizio di attività artigiana, l'impresa comunque può essere considerata inscrittibile all'aia: in sostanza viene introdotto il principio della prevalenza. L'impresa artigiana può essere svolta in luogo fisso, presso l'abitazione dell'imprenditore o in appositi locali o in altra sede designata dal committente o in forma ambulante o di posteggio. LE SOCIETÀ ARTIGIANE La legge regionale definisce quali tipi di società possono rientrare nell'artigianato. Non è più possibile costituire società di fatto. Possono pertanto essere artigiane (a condizione che la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci, svolga in prevalenza il proprio lavoro all interno della società): 1. Società in nome collettivo (S.n.c.) Tutti i soci rispondono in solido con il proprio patrimonio personale dei debiti contratti dalla società se il patrimonio di questa non è sufficiente a coprirli. 2. Società in accomandita semplice (s.a.s.) Tutti soci accomandatari devono partecipare all attività e gli stessi non possono essere unici soci di una s.r.l. o soci di altra s.a.s.. Solo i soci accomandatari rispondono in solido con il proprio patrimonio personale. 3. Società a responsabilità limitata (s.r.l.) La maggioranza dei soci, oltre a svolgere in prevalenza lavoro personale nella società, deve detenere la maggioranza del capitale sociale e degli organi deliberanti (assemblea e consiglio di amministrazione). Dei debiti risponde solo la società con il suo patrimonio. 4. Società a responsabilità limitata con unico socio (s.r.l. unipersonale) L unico socio, oltre a prestare la propria attività prevalente nella società, non deve essere socio di altra s.r.l. o socio di s.a.s.
15 5. Società Cooperative pagina 15 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.15 Almeno nove persone/soci costituiscono per atto pubblico una società caratterizzata da finalità mutualistica, con responsabilità che può essere sia limitata che illimitata. VINCOLO MAGGIORANZA "SOCI ATTIVI" - SOCI ARTIGIANI Per essere considerate artigiane le società di persone suelencate, devono rispettare la regola che la maggioranza dei soci, uno nel caso di società costituita solo da due soci, devono lavorare anche manualmente nel processo produttivo dell'azienda. Sono viceversa escluse e quindi qualunque sia la loro attività non sono considerate artigiane le: Società per Azioni (S.p.A.) Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.) L IMPRESA FAMILIARE E IL COLLABORATORE ARTIGIANO Il titolare artigiano nello svolgimento della sua attività, oltre che dai dipendenti, può essere affiancato da una particolare figura, chiamata appunto "collaboratore". Le caratteristiche di questo soggetto sono definite dall'art.2 della Legge quadro che considera tali i familiari del titolare che lavorino abitualmente e prevalentemente nell'azienda. E' da notare che non viene richiesta per il collaboratore la partecipazione manuale al processo produttivo dell'azienda. Egli però deve obbligatoriamente avere un rapporto di parentela con il titolare artigiano. Sono assoggettabili all'obbligo assicurativo i parenti sino al terzo grado, nonché gli affini entro il secondo grado del titolare dell'impresa. Questa è la tabella di riferimento: PARENTELA ENTRO IL 3 GRADO IN LINEA DIRETTA IN LINEA COLLATERALE 1 I genitori ed il figlio 2 Il nonno o la nonna e il nipote I fratelli e le sorelle 3 Il bisavolo o la bisavola (bisnonni) ed il pronipote Lo zio e la zia ed il nipote da fratello o sorella
16 pagina 16 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.16 AFFINI 1 I suoceri, con i generi e le nuore il patrigno e la matrigna, con i figliastri 2 I cognati (va notato che il coniuge del cognato non è affine. Cioè non sono affini dell'artigiano i cognati e le cognate del coniuge; ne sono affini tra loro i coniugi di due fratelli) 3 La moglie dello zio, il marito dello zio, la moglie del nipote ed il marito della nipote. (Non inscrittibili come collaboratori) Il titolare dell'impresa è tenuto anche al pagamento dei contributi dovuti per i collaboratori, salvo il diritto di rivalsa. L impresa familiare conserva la propria natura di impresa individuale. Il fallimento dell imprenditore non si e- stende automaticamente al collaboratore familiare. Ai fini civilistici, la norma non prevede condizioni di forma particolari. La forma scritta risulta invece necessaria ai fini dell applicazione delle disposizioni fiscali; è infatti necessario che tale atto rivesta la forma dell atto pubblico o della scrittura privata autenticata (da notaio). I limiti fissati dalla legge fiscale riservano il 51% minimo degli utili al titolare ed il 49% massimo per l insieme dei familiari collaboratori NUMERO ADDETTI: LIMITI La Legge quadro stabilisce che un impresa, per essere considerata artigiana, deve rispettare determinati limiti dimensionali relativamente al numero dei suoi occupati. Questi sono cosi articolati: IMPRESE ARTIGIANE LIMITI DIMENSIONALI Tipo di attività Numero massimo di dipendenti (di cui apprendisti) Espansione massima Espansione massima con unità aggiuntive di apprendisti Imprese che non producono in serie 18(9) Fino a 22 dip. Imprese che producono in serie con processo non del tutto automatizzato Imprese appartenenti a settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell'abbigliamento su misura come elencati dal D. P.R. 537/1964 9(5) Fino a 12 dip. 32(16) Fino a 40 dip. Imprese di trasporto 8(0) Imprese di costruzioni edili 10(5) Fino a 14 dip.
17 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.17 E' concesso il superamento dei valori sopra riportati fino ad un massimo del 20% e per un periodo non superiore a tre mesi nell'anno. Bisogna comunque considerare che ai fini del calcolo dei limiti dimensionali sopra indicati non sono computati: - gli apprendisti qualificati presso la stessa azienda e da questa mantenuti in servizio per un periodo di due anni. - I lavoratori a domicilio di cui alla legge 877/73, sempre che non superino un terzo dei dipendenti non apprendisti occupati presso l'impresa artigiana. - I dipendenti con contratto di formazione e lavoro assunti sono computati in ragione del 50%. Invece sono computati: - I familiari dell'imprenditore anche se solo partecipanti all'impresa familiare ai sensi dell'art.230/bis del Codice Civile quando esercitano la loro attività di lavoro prevalentemente e professionalmente nell'ambito dell'impresa artigiana. I soci, tranne uno, che svolgono il prevalente lavoro personale nell'impresa artigiana. I portatori di handicap, fisici, psichici e sensoriali. I dipendenti qualunque sia attività da essi svolta. ALBO DELLE IMPRESE ARTIGIANE pagina 17 La Legge 443/85, nel costituire l'albo delle Imprese Artigiane, sanciva che l'organismo preposto alla sua gestione fosse a livello locale la Commissione Provinciale per l'artigianato (CPA), mentre in ambito Regionale, è stata istituita la Commissione Regionale per l'artigianato (CRA). Tale organismo di primo controllo è stato privato della funzione regolatrice in fase iniziale; ora, la verifica circa la sussistenza dei requisiti della neo azienda per essere i- scritta all Albo delle Imprese Artigiane, è stato trasferito alla medesima Commissione Provinciale ma nei 90 giorni successivi alla costituzione dell impresa. La domanda di iscrizione al predetto Albo, deve essere inoltrata dall'interessato il giorno di inizio della attività lavorativa, o comunque dal momento in cui l'impresa e l'imprenditore sono in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi indicati nella legge. Va inoltre ricordato che le domande all Albo artigiani vanno presentate in bollo e con firma autenticata del titolare o da tutti i soci nel caso di società, corredate con la copia di un documento di identità. Entro 30 giorni dal verificarsi dell evento gli interessati devono comunicare alla CPA tutte le variazioni che interessano l'azienda, cosi come pure la cessazione dell attività. Il mancato rispetto di detto termine fa scattare l'applicazione di sanzioni amministrative. Contro le decisioni deliberate dalla CPA, l'artigiano, o ogni altro soggetto avente titolo perché interessato, possono entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione o dalla data della deliberazione assunta per il caso, presentare ricorso alla CRA. Questa, entro 90 giorni dal ricevimento del ricorso deve deliberare l'accoglimento o il rigetto del ricorso stesso. In
18 pagina 18 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.18 caso di "silenzio", il ricorso deve considerarsi non accolto. Va precisato che l'impugnazione di una deliberazione di cancellazione dall'albo ha effetto sospensivo. Le decisioni della CRA possono essere impugnate entro 60 giorni dalla relativa comunicazione o dal decorso dei 90 giorni, davanti al Tribunale competente per territorio. E' di grande rilevanza sottolineare che le decisioni deliberate dalla CPA hanno valore nei confronti di qualsiasi Pubblica Amministrazione, cosi come è da sottolineare il valore costitutivo della iscrizione all'albo delle Imprese Artigiane: in ogni caso è condizione necessaria per la concessione della agevolazioni a favore dell'impresa artigiana. L iscrizione all Albo Imprese Artigiane non vale per il riconoscimento della qualifica artigiana, ai fini dell applicazione della legge fallimentare. Ciò implica che detta iscrizione non è, da sola, sufficiente per evitare il fallimento dell imprenditore artigiano, così come non è sufficiente per il riconoscimento di creditore privilegiato.
19 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.19 ATTIVITA' CHE RICHIEDONO PARTICOLARI ADEMPIMENTI O CHE NON SONO RICONOSCIUTE ARTIGIANE ATTIVITA ADEMPIMENTO Acconciatori Requisiti Legge 174/2005 Agenzia di pubblicità Licenza Pubblica Sicurezza Agenzia immobiliare Licenza Pubblica Sicurezza patentino mediatore Agenzia recapito plichi Licenza Pubblica Sicurezza (pony) Agenzie di affari Licenza Pubblica Sicurezza Alimentari Autorizzazione sanitaria Allevamenti bestiame Attività agricola Apicoltura Commerciale o artigianale prevalenza Aratura/trebbiatura Artigiana solo se servizio conto terzi con macchinari propri Arti grafiche Licenza Comunale Ascensori (impianti) Vedi Impiantisti Autodemolitore Commerciante in particolari casi artigiani se con officina Autofficine Vedi autoriparatori Autonoleggio con conducente Autorizzazione comunale Autonoleggio senza conducente Autorizzazione comunale non artigiani Autorimesse Autorizzazione comunale-attività commerciale Autoriparatori Qualifica professionale L. 122/92 Autoscuole Artigiani o commercianti vedi vademecum Autoservizi Autorizzazione comunale Autotrasporto c/t inf.. 60 q.li Solo libretto di circolazione e patente Autotrasporto c/t sup. 60 Autorizzazione M.C.T.C. q.li Bagni galvanici Lic.Pubblica-Sicurezza se usano metalli preziosi Carni e insaccati Autorizzazione sanitaria Carrozziere Qualifica profess.le vedi autoriparatori Carta e stracci (raccolta e Considerata commerciale lavorazione) Casa Editrice Autorizzazione Tribunale per periodici Cesellatori, incastonatori Licenza di Pubblica Sicurezza vedi orafi pietre preziose Cineoperatore Lic. Pubblica Sicurezza - vedi fotografo Commercio auto usate Autorizzazione Pubblica Sicurezza Composizione testi su P.C. Nessuna autorizzazione e registrazione su disco Copisteria Autoriz.ne comunale - vedi arti grafiche Custodia cicli e merci varie Attività commerciale Dattilografia - servizio Autoriz.ne comunale vedi arti grafiche Disegnatore edile Attività professionale Distilleria, prod. liquori Licenza UTIF Distributori automatici Commercio - artigiano solo se prevalente la riparazione Distributori di carburante Attività commerciale pagina 19
20 pagina 20 ATTIVITA ADEMPIMENTO Elaborazione dati, testi, grafiche Può essere considerata anche artigiana da valutare Elettrauto Qual.profes.le CCIAA vedi autoriparatori Elettricista Qual. profes.le CCIAA vedi impiantista Eliografia Autorizz.ne comunale vedi arti grafiche Erboristeria Diploma parauniversitario artigiano solo se non coltiva Escavazione cave e alvei di Licenza del Genio Civile fiumi Esplosivi (produzione) Autorizzazione Pubblica Sicurezza Estetista Qualifica professionale - L. 1/90 Facchinaggio Artigiano se con gestione magazzino o con trasporto c/terzi Fiorista Commercio - artigiano se composizioni Foto e stampa su P.C. ambulante Licenza P.S. + registro mestieri ambulanti c/o Comune Fotoceramista Autorizzazione P.S. - vedi fotografi. Fotocomposizioni Autorizzazione P.S. - vedi fotografi Fotografo Autorizzazione Pubblica Sicurezza Garage Vedi autorimessa Gastronomia Autorizzazione sanitaria Gelateria Autorizzazione sanitaria Gommista Qual. prof.e CCIAA vedi autoriparatori Grafico pubblicista Vedi agenzia pubblicità - Artigiano solo se grafico bozzettista Grassi animali e vegetali Licenza UTIF (produzione) Guardie, portieri Non considerate attività inscrittibili alla CCIAA Illuminazione (produzione Licenza UTIF lampade) Impianti antenne - parafulmini Requisiti DM 37/2008- vedi impiantisti Impianti telefonici con omologazione Autoriz. Ministero Poste e Comunicazioni L. 87 del Impiantisti Requisiti DM 37/2008 Imprese di pulizia Requisiti L.. 82/94 Incastonatori incisori orafi Licenza Pubblica Sicurezza vedi orafi Incisori targhe Autorizzazione comunale vedi arti grafiche Litografie Autorizzazione comunale vedi arti grafiche Locazione beni immobili Attività non artigiana Macellerie Attività commerciale Macinazione Autorizzazione Camera di Commercio uff. Molini Maltosio (produzione) Licenza UTIF Meccanografica Artigiana da valutare Mietitrebbiatura e motoaratura Artigiana solo se per conto terzi con macchinari propri Noleggio bigliardi, flipper Commercio - artigiano solo se prevalente riparazione Noleggio video cassette Attività commerciale Odontotecnico Diploma riconosciuto - iscr. nel registro arti ausiliarie e sanitarie L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.20
21 ATTIVITA ADEMPIMENTO Officina riparazione armi Licenza Pubblica Sicurezza Olii animali e vegetali (produzione) Licenza UTIF Orafi Licenza Pubblica Sicurezza Ortopedico meccanico Diploma di abilitazione all'esercizio iscr. nel reg.arti ausiliarie e sanit. Ottico Diploma riconosciuto - iscr. nel reg. arti ausiliarie e sanitarie Palestra Artigiana da valutare Panificatore Autorizzazione Comune Parrucchiere Qualifica professionale vedi acconciatori Pasticceria Autorizzazione sanitaria Pesa pubblica Attività non artigiana Pietre preziose (lavorazione) Licenza Pubblica Sicurezza vedi orafi Pompe funebri Licenza Pubblica Sicurezza Licenza Uff. Mortuario Comune Pranoterapeuta Non considerata artigiana Presidi medico chirurgici - Autorizzazione Regionale produzione Produzione vino Artigiana solo in casi particolari Profumi alcolici (produzione Licenza UTIF e vendita) Pubblicazione giornali e periodici Autorizzazione Tribunale Ricerca fossili, reperti archeologici Artigiana solo se servizio e restauro Riflessologia plantare Non artigiana Riparazione oggetti Preziosi Licenza Pubblica Sicurezza - vedi orafi Riproduzione meccanica Autorizzazione comunale Vedi artigrafiche caratteri Sale gioco Autorizz. Comune - non artigiana Salumifici Autorizzazione sanitaria Sauna- massaggi Qualifica professionale vedi estetica Servizi inerenti e conseguenti Valutare autonomia all'allevamento agri- colo (ingabbiamento polli, aratura ecc) Soccorso stradale con deposito Veicolo autorizzato + licenza autorimessa Software Valutare autonomia Solarium vedi estetica Sostanze chimiche e farmaceutiche Autorizzazione Ministero della Sanità Stoccaggio, distribuzione, Valutare autonomia aziendale Tatuaggi Qualifica professionale L. 1/90 Taxisti Autorizzazione Provincia Termoidraulici Qual. prof.e CCIAA - vedi impiantisti Timbrificio Autorizz.ne comunale Vedi artigrafiche Tipografie Autoriz.ne Comunale vedi arti grafiche Torrefazione caffè Autorizzazione sanitaria trasporto c/t merce Requisiti D.Lgs. 286/2005 pagina 21 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.21
22 pagina 22 ATTIVITA Vivaio Zucchero (trasformazione) ADEMPIMENTO Artigiano solo quanto non esiste coltivazione su terreno- Autorizzazione Ispettorato Agricoltura Registro carico e scarico Comune L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.22 L ATTIVITÀ Dl VENDITA L'impresa artigiana, così come previsto dalla Legge quadro, può vendere nei locali di produzione o ad essi contigui beni di produzione propria, senza rientrare per questo nella disciplina del Commercio: pertanto nella fattispecie non scatta l'obbligo dell'iscrizione al Registro Imprese nella Sezione Piccolo Imprenditore e nemmeno quello relativo al possesso di una licenza di commercio. La stessa esenzione viene applicata nel caso in cui l'artigiano fornisca al suo committente il materiale strettamente necessario per la fornitura del servizio o per la esecuzione dell'opera. Diversamente, scatta l'obbligo della iscrizione nella Sezione Piccolo Imprenditore e della apposita autorizzazione amministrativa rilasciata dall'amministrazione Comunale. Logicamente l attività commerciale non deve essere prevalente rispetto a quella artigiana. Per definire la prevalenza, viene considerata l'impresa nel suo complesso, con particolare riguardo al tempo che il titolare e i suoi dipendenti dedicano all'una o all'altra attività. SIAE - Tutti i titolari di impresa che utilizzano all'interno della propria azienda strumenti meccanici audio e/o video sono tenuti a richiedere un apposito permesso di esecuzione all'agenzia SIAE competente per il territorio ed a versare la relativa tassa entro il 28 febbraio per le imprese già esistenti, ovvero al momento dell iscrizione. Sono soggetti anche gli apparecchi installati su automezzi pubblici (autobus, pullman, seggiovie, etc, adibiti a servizi turistici di linea in concessione). In virtù di una convenzione tra Confartigianato e Siae è riconosciuto alle imprese artigiane associate beneficiare di una riduzione del 25% per la musica d ambiente, del 40% per gli apparecchi installati su automezzi pubblici e del 10% per concerti. LA PROFESSIONALITÀ Esistono nel comparto alcune attività soggette al rispetto di particolari leggi professionali volute dalla Categoria a tutela del lavoro degli artigiani regolarmente iscritti: fanno parte cioè di quella profonda azione diretta a contrastare un abusivismo quanto mai pericoloso non solo per gli operatori ma anche per i consumatori cui viene a mancare ogni garanzia di professionalità e di assunzione di responsabilità. Queste leggi prevedono il rilascio da parte della Commissione Provinciale per l Artigianato o di altre Commissioni di determinate certificazioni, sulla base del possesso da parte del richiedente di specifici requisiti. Alcune di queste, soprattutto le più recenti, contengono pure obblighi relativi ai locali dove viene svolta l attività. Le attività artigiane regolamentate da leggi professionali sono: Servizi alla persona (Acconciatore uomo donna): Legge 17 agosto 2005 n.174 Servizi alla persona (Estetista): Legge 4 gennaio 1990, n. 1 e successive modifiche di cui alla legge 2 aprile 2007 n.40
23 pagina 23 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.23 Installazione Impianti (Elettricisti, antennisti, idraulici, termoidraulici, ascensoristi, impianti di sicurezza...): Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n.37. Fumisti (costruzione, installazione di stufe, caminetti, costruzione canne fumarie) Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n.37 limitatamente alle opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense e di ventilazione e aerazione dei locali Autotrasporto merci con automezzi di peso complessivo superiore a 6 tonnellate: Decreto 28 aprile 2005 n.161 Trasporto persone mediante autoservizi pubblici non di linea: Legge 15 gennaio 1992, n. 21 Autoriparazione (Autofficine, carrozzerie, elettrauto e gommisti): Legge 5 febbraio 1992 n. 122 Attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione: Legge 25 gennaio 1994 n. 82 le tasse di concessione governativa sono legate all attività, nonché le altre diverse concessioni a livello comunale, regionale, camerale che tendono ad essere variati di anno in anno.* * = attenzione ai "falsi"! Circolano bollettini solo apparentemente obbligatori: prima di pagare è opportuno chiedere informazioni all'unione Artigiani.
24 pagina 24 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.24 IL FISCO Il rapporto tra fisco e artigianato, non è mai stato sereno, la continua evoluzione della materia, con nuove scadenze, adempimenti e nuove tassazioni, obbliga l artigiano, per sua stessa natura portato a lavorare, a distogliere la sua attenzione dall attività, per districarsi tra le maglie delle leggi e delle dichiarazioni. La materia muta moltissimo con il passare degli anni e quindi ogni adempimento va rivisto di anno in anno. I.V.A. Per iniziare l attività l'imprenditore deve munirsi di partita I.V.A. Per ottenerla deve presentare all'ufficio I.V.A. provinciale un apposito modello. Importante è la scelta del regime fiscale che può essere: "ordinario", semplificata, regime dei minimi. Con il regime semplificato bisogna tenere i registri I.V.A. e il Libro dei Cespiti Ammortizzabili. Con il regime ordinario, oltre ai registri previsti per il regime semplificato, vanno tenuti anche il Libro Giornale ed il Libro Inventari, che vanno sottoposti a bollatura e vidimazione iniziale. In ogni caso occorrerà provvedere ai documenti di controllo stabiliti per legge, quali: ricevute fiscali e scontrini fiscali. I contribuenti minimi (solo imprenditori individuali) sono esonerati dagli adempimenti Iva e dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili. Sono tenuti solo all emissione delle fatture (senza l addebito dell Iva) e alla numerazione e conservazione delle fatture d acquisto. L'avvio della gestione amministrativa comporta scelte ed opzioni delicate tra cui quella in merito al tipo di impresa. E' quindi opportuna un analisi approfondita e il consiglio di un e- sperto in materia. QUALE TIPO DI IMPRESA SCEGLIERE Le imprese sono generalmente suddivise in due grandi categorie: 1. Le imprese individuali, ossia quelle costituite da un'unica persona fisica illimitatamente responsabile delle obbligazioni dell'impresa con tutto il patrimonio personale. Fanno parte di questo gruppo anche le imprese familiari. 2. Le imprese collettive, cioè quelle costituite da due o più persone fisiche, che a loro volta si dividono in società di persone (società semplice, S.n.c., S.a.s.) e società di capitale (S.r.l., S.p.A, S.a.p.a.), a seconda che prevalgano i soci o il capitale conferito. Di questo ultimo gruppo fanno parte anche le cooperative, che seguono però una specifica disciplina giuridica. Si ricorda che le S.a.p.a. e le s.p.a. non possono essere considerate ditte artigiane. Nelle società di persone il capitale ha un'importanza relativa in quanto i soci rispondono personalmente e illimitatamente dei debiti della società. Nelle società di capitale, invece, i soci rispondono alle obbligazioni assunte dalla società esclusivamente con la parte del capitale da essi sottoscritto. La responsabilità personale dei soci, il volume d'affari previsto, l ammontare degli utili e il capitale minimo previsto per la costituzione della società, sono gli aspetti da tenere in considerazione nella scelta della forma societaria.
25 La responsabilità personale dei soci L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.25 In generale un socio sceglie di entrare in una società a responsabilità illimitata (cioè di rispondere con tutti i suoi beni presenti e futuri ai terzi creditori) solo se può seguire da vicino l attività e se conosce a fondo gli altri soci, negli altri casi andrà a costituire una società a responsabilità limitata (cioè risponderà ai creditori della società solo con il capitale conferito). Il volume d'affari E' un fattore con cui sicuramente bisogna fare i conti. Quanto più le previsioni di fatturato sono elevate, tanto più elevati saranno i mezzi necessari alle società per l'esercizio della propria attività e il rischio d'impresa. Non è possibile stabilire un limite di fatturato oltre il quale è più conveniente la costituzione di una società di capitali e al di sotto del quale convenga la società di persone. Questo dipende anche da altri fattori: l attività esercitata, l entità delle vendite effettuate, il tipo di clientela, il mercato a bassa o alta concorrenza, la manodopera necessaria. Ci si può orientare verso una società di capitali, anche se il fatturato previsto non è molto elevato tutte le volte che l'azienda è destinata a vendere in un mercato non troppo facile, dove esiste molta concorrenza e dove gli incassi dei clienti sono a lunga scadenza. L'ammontare degli utili Anche se si tratta di un elemento rilevante soprattutto dal punto di vista fiscale e che andrà quindi approfondito, in linea di massima si può dire che è conveniente costituire una società di capitali solo in presenza di utili della società abbastanza elevati. Capitale per costituire la società pagina 25 Per le società di persone il codice civile non stabilisce un limite di capitale minimo necessario per la loro costituzione poiché i soci rispondono in modo illimitato per le obbligazioni sociali. Per le società di capitale che invece rispondono per le obbligazioni sociali assunte soltanto con il loro patrimonio, la legge prevede il versamento di un capitale minimo. Di conseguenza i soci che non disporranno della cifra necessaria dovranno ripiegare su una società di persone.
26 pagina 26 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.26 DIFFERENTI FORMALITÀ PER TIPOLOGIE DI IMPRESE Formalità OBBLIGHI INIZIALI Impresa familiare Atto costitutivo (ufficio del registro) entro 20 gg. scrittura privata scrittura autenticato o atto notarile privata autenticato o atto notarile atto notarile Registro delle imprese (camera commercio) entro 30 gg. S.n.c. e s.a.s. Società di capitali, s.r.l. e s.p.a. unipersonali registro delle imprese (o Albo imprese artigiane) registro delle imprese (o Albo imprese artigiane) registro delle imprese (deposito atto costitutivo) Camera di Commercio entro 30 gg. si si si Domanda attribuzione Partita I.V.A. entro 30 gg. Agenzia Entrate Agenzia Entrate Agenzia Entrate Agenzia Entrate (1) copia atto costitutivo copia atto costitutivo copia atto costitutivo Codice fiscale (2) già attribuito già attribuito da attribuire Capitale sociale minimo non è obbligatorio non è obbligatorio Deposito 25 % capitale no no si (100%) ALTRI OBBLIGHI 10 mila/100 mila euro a seconda del tipo Albo Imprese si si Sì (solo per quelle artigiane) Tenuta contabilità si anche semplificata si anche semplificata solo ordinaria Nomina amministratori no solo uno o più soci uno o più soci ovvero non soci (previsto nell'atto costitutivo) Nomina del Collegio Sindacale no no si (in certi casi) (1) Di solito a questo adempimento ci pensa il notaio. (2) Normalmente il numero di codice fiscale della società coincide con quello della Partita I.V.A.
27 pagina 27 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.27 DIFFERENZE LEGALI TRA SOCIETÀ Operazione S.n.c. S.a s. S.r.l. S.p.A. Capitale sociale minimo pre- mi- non visto nimo non previsto minimo 10 mila euro 100 mila euro Responsabilità dei soci illimitata e solidale illimitata e solidale (accomandanti: limitata alla quota conferita) limitata al capitale sociale limitata al capitale sociale Fallimento società e soci società e soci accomandatari società società Amministratori soci: durata fino a revoca o dimissioni solo soci accomandatari: durata fino a revoca o dimissioni soci e non soci: fino a revoca o dimissioni soci e non soci: durata 3 anni rinnovabile pre- non visto Collegio Sindacale non previsto obbligatorio con capitale sociale superiore a 100 mila euro o se previsto da atto costitutivo o con determinate dimensioni economiche obbligatorio: durata 3 anni rinnovabile Convocazione Assemblea pre- non vista non prevista per raccomandata (salvo assemblea ordinaria) 8 gg. prima pubblicazione avviso su G.U. (salvo assemblea totalitaria)
28 pagina 28 L IMPRESA DI FARE UN IMPRESA pag.28 DIFFERENZE FISCALI E CONTABILI TRA SOCIETÀ Operazione S.n.c. S.a.s. S.r.l. S.p.A. Tassazione reddito netto società costi e ricavi per competenza: IRAP 3.90% costi e ricavi costi e ricavi per competenza: llor tenza (impo- per compe- 16,2 ste 31.4%): IRES 27.5 % IRAP 3.90% costi e ricavi per competenza (imposte 31.4%); IRES 27.5% IRAP 3.90% Tassazione reddito soci Irpef su utile pro quota dichiarato da società anche se non distribuito Irpef su utile pro quota dichiarato da società anche se non distribuito * * Imposta Registro Tassa concessione governativa alla costituzione Tassa Annuale per registri contabili Non dovuta Non dovuta ordinaria, semplificata ordinaria, semplificata ordina- solo ria Tipo di contabilità solo ordinaria * Per i soci con più del 25% del capitale sociale, solo il 49.72% degli utili percepiti concorre al reddito imponibile. I soci con meno del 25% di capitale sociale pagano una ritenuta del 21.50% a titolo d imposta sull intero ammontare dei dividendi percepiti QUANTO COSTA ESSERE ARTIGIANO La normativa fiscale è in continua evoluzione è i mutamenti sono all ordine del giorno diventa quasi impossibile esprimere un valore certo su quanto costa essere artigiano. Tuttavia, per offrire un punto di riferimento, si ritiene opportuno elencare le spese che si sostenevano nel 2009.
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