e dello schema di Regolamento attuativo Massimo Malena & Associati Roma, 01 Dicembre 2011
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1 SERVIZI PUBBLICI LOCALI Aspetti di criticità i i dell art. 4 DL 138/2011 e dello schema di Regolamento attuativo Massimo Malena & Associati Roma, 01 Dicembre 2011
2 Aspetti di criticità (1) Servizi regionali: -La legge di stabilità introduceva il comma 34 bis Il presente articolo si applica al trasporto pubblico regionale e locale - Il D.L. Liberalizzazioni (DL 1/2012) abroga il comma 34bis Difficoltà di individuazione e qualificazione dei servizi regionali, esclusi dal campo di applicazione dell art. 4 2
3 Aspetti di criticità (2) Sulla pianificazione dei servizi Art. 3bis Le Regioni organizzano lo svolgimento dei servizi pubblici locali definendo il perimetro dei bacini territoriali ottimali ed omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l efficienza del servizio Art. 4 Gli enti locali. 1) individuano gli obblighi di servizio 2)verificano la realizzabilità della gestione concorrenziale 3)adottano la delibera quadro 3
4 Aspetti di criticità (3) Beni essenziali: effetto discriminazione positiva Alla scadenza della gestione del servizio il precedente gestore cede al gestore subentrante ibeni strumentali e le loro pertinenze necessari per la prosecuzione del servizio (comma 29) Se i beni non sono stati completamente ammortizzati il gestore subentrante corrisponde..un importo pari al valore contabile originario non ammortizzato al netto dei contributi pubblici (comma 30) -Eccessiva penalizzazione gestore uscente -Eccessivo vantaggio per il gestore subentrante con il TFR può corrispondere la somma dovuta 4
5 Aspetti di criticità (4) Obblighi di servizio i e verifica di mercato Art. 4 DL 138/2011 Gli enti locali dopo aver individuato i contenuti specifici degli obblighi di servizio, verificano la realizzabilità di una gestione concorrenziale Art. 2 Reg. Ue 1370 obbligo di servizio: l obbligol definito o individuato da un autorità competente che un operatore, ove considerasse il proprio interesse commerciale, non si assumerebbe 5
6 Aspetti di criticità (5) Art. 2 co. 7 Schema di Regolamento (come integrato dalle osservazioni del CdS) L affidamento in esclusiva dei servizi non deve essere esteso o abbinato ad attività che devono essere svolte in regime di concorrenza 6
7 Aspetti di criticità (6) Dubbi sulla legittimità costituzionale dell art. 4 DL 138/2011 Le Regioni hanno sollevato giudizio di legittimità costituzionale in rapporto agli esiti referendari (udienza ) Di seguito stralcio della presentazione per il convegno Confservizi idel Disciplina dei servizi pubblici locali dopo il referendum e la manovra estiva it 7
8 L art. 4 del D.L. 138/2011 Criticità Dubbi di legittimità costituzionale alla luce del referendum abrogativo dell art. 23 bis * Mancanza di una clausola l di prevalenza, sulle disciplinei di settore; di conseguenza, contrasto con l art. 61 L. 99/2009 in materia di TPL che recepisce di fatto le disposizioni di cui al Regolamento CE 2007, segnatamente le modalità di affidamento ed il regime transitorio ivi previsto. * La Corte Costituzionale (sent. n. 468/1990 e 29/1987) ha riconosciuto la peculiare natura del referendum quale atto fonte dell ordinamento. 16
9 La disciplina di riferimento nell ipotesi di dichiarazione di illegittimità costituzionale i dell art. 4 D.L. 138/2011 8
10 La normativa di risulta Regolamento CE 1370/2007: di chiara portata self executing e meno restrittivo rispetto alla disciplina dell art. 4 DL 138, in punto di affidamento diretto (art. 5) e di periodo transitorio ( ex art. 8 par. 2); Art. 18 d.lgs. n. 422/1997: pone la regola della necessaria esternalizzazione del servizio tramite gara; Art. 61 L. 99/2009:richiamailreg.CE: g -Consente alle autorità competenti di avvalersi dell art. 5 Reg. CE (affidamento in house, diretto sottosoglia e in caso di emergenza) e dell art. 8 (periodo transitorio fino al 2019); -Esonera dal divieto di attività extra moenia di cui all art. 18, co. 2, lett. a) d.lgs. 422/97 gli affidatari diretti (ex art. 5 Reg, CE). Normativa regionale: continuano ad applicarsi in quanto compatibili con la disciplina comunitaria 10
11 La normativa di risulta (2) MODALITA DI AFFIDAMENTO (art. 5 Reg Art. 61 L. 99/09) -Gara ad evidenza pubblica; -Gara a doppio oggetto: viene meno l obbligo di attribuire al socio privato almeno il 40% del capitale -Affidamento in house: conformi alle prescrizioni del Reg.CE(art.5,par.2); -Affidamento diretto dei contratti sottosoglia (Reg. CE, art. 5 par. 4): per contratti di valore annuo medio < o fornitura di servizi < km/anno -Affidamento diretto in caso di emergenza (Reg. CE,art. 5, par. 5): per una durata non superiore a 2 anni; -Affidamento diretto ferroviario. i 11
12 La normativa di risulta (3) PERIODO TRANSITORIO Fino al (art. 8 Reg. 1370) SORTE DEI CONTRATTI IN ESSERE: Non è prevista la cessazione ex lege degli affidamenti alla scadenza di un dato termine; Si protraggono fino alla scadenza naturale, con possibilità di proroga compatibilmente con il termine transitorio previsto dal reg. CE.; 12
13 Un auspicio in caso di dichiarazione i di illegittimità itti ità costituzionale Il legislatore non si senta in obbligo di intervenire nuovamente: il settore è già regolato 13
SERVIZI PUBBLICI LOCALI
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